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Music& Maestro!

di Walter Bianchi

Un concerto organistico-vocale tenuto a Castelnuovo


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., qr 1:'dÉi'Mo Walter Bianchi
richiàiùa I'attenzione sulla musica nell'educazione salesiana
e su alcuni dei principali maestri salesiani italiani

1. Don Bosco e la musica ca e come un corpo senz'animar.


Dunque, per don Bosco non si trattava sol-
Nella pedagogia e nella stessa spiritualità di tanto di fare musica, cantare, suonare, per vive-
san Giovanni Bosco la musica vocale e strumen- re comunque in allegria, ma di operare scelte
tale, fin dall'inizio, ha sempre avuto un ruolo im- meditate; proporre lo studio sistematico o serio
portante. della musica, con rigore didattico, metodologi-
Quando il Santo educatore presenta il suo si- co e formazione al buon gusto; insegnare il con-
stema educativo (sotto forma di trattatelli pedago- trollo e l'espressione; sviluppare le potenzialita
gici, di regolamenti pratici, di consigli o di sintesi espressive; coniugare I'anelito alla gioia, alla fe-
essenziali), egli non manca mai di sottolineare sta, alle allegre compagnie, con la padronanza
esplicitamente l'efficacia funzionale della musica
nella form azione dei giovani, valorizzando un'i-
tecnica ed espressiva, fino
bile e c'e talento
- laddove è possi-
alla professionalita artistica.
stanza innata nell'animo giovanile: in ogni perio-
-
Nella musica, dunque, il metodo pedagogico di
do storico il giovane, non soltanto ama intensa- don Bosco ravvisa un potente strumento forma-
mente la musica, ma la vive, la sente, com e mez- tivo e culturale.
zo privilegiato di espressione, di com unicazione,
di apprendimento; ne e attratto. Essa, in positi-
2. Al servizio della Chiesa
vo o in negativo, penetrala sua mente e il suo
cuore; esprime sentimenti, emozioni, aneliti e Nell'ambito religioso, poi, e persino nella spi-
passioni; ha funzione terapeutica e stimolante: ritualita donboschiana, nella sua scuola di santi-
lo distende e lo rallegra, e puo anche costituire ta giovanile, la musica, il canto, hanno un posto
un momento altamente trasformante e formativo. di tale rilievo da essere considerati essenziali e
ll Santo dell'ottimismo e della gioia ma an- caratterizzanli. Sulla scia di San Filippo Neri, e
-
che dell'impegno, della corresponsabilita civile di tutta una tradizione ecclesiale che risale alle
prime comunita cristiane, don Bosco non con-
e morale, della carita operativa
-, era convinto
che l'efficacia educativa,fosse determinata an- cepisce una preghiera comunitaria, uî atto di
che dalla capacità di offrire ai giovani ambienti culto liturgico, che non si esprima col canto e il
di vita gioiosi, sereni, vivaci, simpatici, moralmen- suono. Lo aveva appreso nella sua giovi nezza,
te "puliti,, ricchi di valori e di positivi stimoli. Per lo sentiva in sintonia con I'animo religioso popo-
questo, più volte, affermo che un oratorio, una lare, e lo andava sperimentando nella sua pras-
scuola, una convivenza giovanile, ..senza musi- si pastorale, col crescere della sua esperi enza

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di educatore, di pastore d'anime giovanili, di ta suiitessa spiritualita, dicevo, è - mi si
maestro di vita. Dalle lodi sacre popolari, canta-
te in massa, alle masse polifoniche o alle canta-
consenta l'espressione
- umusicale". Domeni-
co Savio, il santo allievo quattordicenne, espri-
te per schola a piu voci, elaborate e curatissime, meva bene il pensiero del Maestro quando, ad
al canto gregoriano riscoperto, studiato, rifinito un amico, ripeteva: uNoi qui facciamo consiste-
fino alla ricerca stilistica (alcuni dei suoi studie- re la santita nello stare molto allegri e nell'esatto
ranno all'abbazia benedettina di Solesmes, il piu adempimento dei nostri doverir. L'anima in gra-
importante centro di musica gregoriana). Non zia vive una letizia perenne, secondo don Bo-
soltanto i giovani cantori del suo Oratorio e del- sco. Mentre serve il Signore con gioia, sviluppa
le sue scuole sapevano leggere la musica gre- appieno la sua vocazione umana e apprezzale
goriana, conoscevano a memoria gli otto toni sal- gioie più pure della vita. il suo cuore (canta di
modici e gran parte del repertorio liturgico, ma gioiar, il suo spirito si effonde in una sinfonia pe-
tutti i suoi ragazzi dovevano conoscere le melo- renne. Quando egli vuol descrivere il paradiso,
die latine per partecipare attivamente all'azione il vertice della comunione con Dio, il culmine del-
liturgica: messe e vespri cantati da una folla di la preghiera e della lode, I'appagamento piu to-
circa 800 ragazzi nella chiesa di M ariaAusiliatri- tale delle intime aspirazioni umane, non puo fa-
ce avevano una solennità, una grandiosita e una re a meno di ricorrere a immagini musicali: un
bell ezza che coinvolgeva irresistibilmente nella rapimento mistico, musiche celestiali, divine ine-
preghiera e nell' nterio rizzazione.
i sprimibili melodie, in cui I'anima e trasfigurata in
Egli voleva, poi, che i suoi giovani si inseris- un inno di perenne lode, con i cori degli angeli
sero nelle corali parrocchiali dei propri paesi e e dei santi e il Magnificat della Vergine Maria.
vi portassero quella serieta, quella cura, quella Domenico Savio, Michele Magone e altri giova-
dignita esecutiva e quella sincera devozione im- ni e salesiani, sul letto di morte cantavano lodi
parate a Valdocco o nelle altre scuole salesiane. a Dio e a Maria.

Nelle famose Passeggiate autunnali di san Giovanni Bosco, aveva grande importanza la musica, sia vocale sia
stfumentale, nell'educazione dei giovani.

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