SABATO 6 E DOMENICA 7 MARZO 2010 € 1,00 Anno 121 - numero 55

Santa Coletta
www.ilcittadino.it POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB - MILANO

SANT’ANGELO
Muore a 18 anni senza un perché
Denise Daccò stroncata da un malore inspiegabile
n La mattina si è
sentita male, far­
fugliava e fatica­
va a reggersi in
piedi; alla sera è
morta, malgrado
i l r i c ove ro i n
ospedale, prima a
Lodi, poi nel re­
parto infettivi del
Delmati. È una
tragedia ancora
senza spiegazio­
ni quella che ha
colpito Denise
Daccò, una ra­
gazza di appena
18 anni che vive­
va con i genitori
e i quattro fratel­
li in via Polli e
Daccò a Sant’An­
gelo in un edifi­
cio Aler. La gio­
LA GIOVANE AVEVA ACCUSATO NEI GIORNI SCORSI FORTI CEFALEE, INUTILE IL RICOVERO ALL’OSPEDALE Il commento
Consiglieri
regionali:
troppo ricchi
CARLA ARDIGÒ
In breve
¢ CODOGNO
Crisi respiratoria
È ritornata a splendere per un operaio
la Madonna del Magni
Si è completato il restauro della Ma­
dell’Acs Dobfar:
donna con Bambino, tela di Cesare
Magni, tornato nella parrocchiale. paura a Tribiano
a pag. 37
¢ MALEO
I Lavoratori credenti
trovano una nuova casa
Individuato a Maleo il nuovo magaz­
zino dei Lavoratori credenti, costret­
ti nei mesi scorsi a lasciare Casale.
a pag. 35

vane aveva accu­
sato nelle setti­
mane scorse forti mal di testa, ma gli accer­
tamenti clinici effettuati non avevano for­
nito indicazioni risolutive. Il dramma nella
notte tra mercoledì e giovedì. Ieri mattina
si è svolta l’autopsia sulla salma: esclusa
l’ipotesi di meningite, si sospetta un aneu­
risma o le conseguenze di una malforma­
zione congenita. Oggi i funerali in Basilica.
a pagina 33
C
L’azienda chimica Acs Dobfar di Tribiano he i consiglieri regionali
(ma ancor più i parlamenta­
¢ LODI VECCHIO
Una bella
immagine
di Denise Daccò;
Alcol ai minorenni, La burocrazia rallenta
n Momenti di paura ieri mattina alla
Acs Dobfar di Tribiano dove un operaio
29enne che stava trasportando un sacco
ri) percepiscano retribuzio­
ni da capogiro, se confron­
tati con gli stipendi medi dei
sullo sfondo
la madre denunciato il titolare il museo archeologico sigillato di sostanze chimiche, ha accu­
sato una grave crisi respiratoria. Le sue
comuni mortali, è ormai cosa
nota. Tuttavia la pubblicazione
che ancora Il comune ha i soldi ma non li può condizioni, che inizialmente sembrava­ dei dati tradotti in cifre numeri­
non sa spiegarsi
l’accaduto:
di un locale di Lodi spendere per il Patto di stabilità: fre­
nata per il nuovo museo archeologico.
no gravissime, sono poi nettamente mi­
gliorate. L’Asl indaga sulle cause.
che (“Il Cittadino”, 13 febbraio
2010) è di forte impatto e provoca
si aspetta l’esito
dell’autopsia a pagina 19 a pag. 32 a pagina 28 segue a pagina 51

PROTESTA ALLA GLS

Il commento GIUSEPPE BIESUZ, AD DI TRENITALIA/LE NORD: «UN MILIARDO E MEZZO PER MOTRICI E VAGONI»
Il Lodigiano «Da Lodi a Malpensa in treno»
devastato,
Arriverà una navetta “semidiretta” per l’aeroporto
adesso basta n Un treno da ELEZIONI
Lodi alla Mal­
ANDREINA GARIONI pensa, un mi­
liardo e mezzo A Lodi Bersani (Pd)
inaugura la parata
S
u “Il Cittadino” di venerdì 20 per motrici e
febbraio scorso una lettera vagoni nuovi di
di Italia Nostra denunciava
la demolizione a cuor legge­
zecca. È la pro­
mesa di Giu­
dei big verso il voto
ro di un’edicola votiva in via seppe Biesuz, n Pierluigi Bersani, segreta­
Barattieri a Codogno e ancora ad di Trenita­ rio nazionale del Partito de­ Polizia e dimostranti si sono fronteggiati ieri sera a Cerro
una volta metteva il dito nella lia/Le Nord. mocratico, ha inaugurato ieri
piaga di Villa Polenghi, già ripe­
tutamente e vanamente portata
alla ribalta su questo quotidiano
a pagina 21
sera alla Vigne la parata dei
big verso le prossime elezioni. Tensioni alla logistica:
e sul mensile della città, “Il Po­
polo Codognese”. A sostegno di Lodi, dal Broletto L’aereoporto
della Malpensa
a pagina 20 Cerro va sotto assedio
sarà raggiungibile n Ancora tensione alla Gls di Cerro, con i lavoratori
questa lettera avevo preparato
alcune righe sia perché il proble­
nuovo pacchetto con una linea Listino di Formigoni, della cooperativa Papavero che manifestano e occu­
ma del territorio e dell’ambiente
mi trova particolarmente sensi­
“semidiretta”
attraverso oggi il Tar decide pano il paese. Ieri sera il corteo di protesta ha cerca­
to di raggiungere la zona di Cerro, ma è stato allon­
bile sia perché mi sembrava do­
veroso e moralmente corretto
per frenare la crisi il nodo ferroviario
di Rogoredo: sul doppio ricorso tanato dalle forze dell’ordine così si è diretto verso
il paese, bloccando il traffico sulla Santangiolina.
è la promessa
segue a pagina 51 alle pagine 3 e 21 Pierluigi Bersani ieri alle Vigne di Lodi a pagina 31
a pagina 23 per l’Expo 2015

Parte da Casale la rivoluzione digitale: OK ALL’INTEGRAZIONE SALARIALE DELL’80% PER 270 ADDETTI DELL’IPER DI SAN ROCCO

arriva nel Lodigiano Internet senza fili Auchan, ossigeno dall’Inps

n Boccata d’os­
sigeno nella bu­
sta paga per 270
lavoratori del­
l’Auchan: l’in­
tegrazione Inps
all’80% delle
ore lavorate ha
ricevuto l’ok
del ministero.
Il WiMax sbarca anche nel Lodigiano a pagina 36 La galleria Auchan

n Attivato a Casale e nel centro di

Lodi il segnale WiMax per naviga­
re su Internet ad altissima velocità
San Colombano,
in modalità wireless, ovvero senza
fili. L’infrastruttura è stata realiz­ sì alla “cassa”
zata dalla società privata Linkem,
in parte su finanziamenti della Bpl,
ed è tra le prime in tutta Italia.
per la Sama Inox
a pagina 38 a pagina 34
2 SABATO 6 MARZO 2010
Cronaca
FIRENZE Quattro nuove misure
cautelari per il filone fiorentino
dell’inchiesta sui grandi eventi.
Le ordinanze sono state notificate
tra giovedì sera e la notte scorsa
dai carabinieri del Ros fiorenti­
no. L’arresto è scattato per l’im­
prenditore Francesco Maria De
Vito Piscicelli (quello che in
un’intercettazione, la notte del
terremoto in Abruzzo, dice che
«rideva nel letto pensando agli
appalti»), finito in carcere, e l’av­
vocato romano Guido Cerruti, ai
domiciliari (per le condizioni di
salute). Due nuove misure sono
state invece notificate in carcere
rispettivamente ad Angelo Bal­
ducci e Fabio De Santis, i funzio­
nari pubblici arrestati il 10 feb­
braio insieme a Mauro Della Gio­
vampaola e all’imprenditore Die­
go Anemone.
Nelle nuova ordinanza, l’accusa
contestata ai quattro è concorso
in corruzione continuata e aggra­
vata, con riferimento, in partico­
lare, all’appalto per la scuola ma­
rescialli dei carabinieri a Firen­
ze. In 347 pagine, il gip di Firenze
Rosario Lupo descrive le attività
di Balducci e De Santis per pilota­
re alcuni appalti e le «utilità» che,
in cambio avrebbero ricevuto da
alcuni imprenditori. I pm aveva­
no chiesto l’arresto anche per il
costruttore Riccardo Fusi, ex pre­
sidente della Btp, che ha un ruolo
centrale nella vicenda. Il gip ha
però rigettato, perché «nonostan­
te la gravità del fatto reato per Fu­
si si ritiene non sussistere esigen­
ze cautelari particolari». Fusi re­
sta libero, an­
che se, contro
questa decisio­
ne, la procura
IL COSTRUTTORE PISCICELLI E L’AVVOCATO CERRUTI ARRESTATI PER L’INCHIESTA SULLA SCUOLA DEI MARESCIALLI A FIRENZE
Appalti, manette per lo “sciacallo”
presenterà ri­
corso. Secondo
l’accusa, per
rientrare nel­
l’appalto della
scuola mare­
scialli, vinto nel
2001 ma poi per­
so nel 2006 in se­
guito a un con­
tenzioso relati­
vo all’indice di
sismicita, Fusi
Sua la telefonata con la risata nella notte del sisma all’Aquila
avrebbe utilizzato Piscicelli come
cavallo di troia per entrare in
contatto con Balducci e De Santis
(all’epoca funzionari della Ferra­
tella) e avrebbe chiesto aiuto al
coordinatore del Pdl Denis Verdi­
ni, che si sarebbe attivato per far
nominare De Santis a provvedito­
re per le opere pubbliche della To­
scana.
Le ordinanze di custodia cautela­
re sono state eseguire nel corso
della notte, poche ore dopo la fir­ sulla scuola marescialli ha coin­
ma del gip. Piscicelli, che era fuo­ ciso con la richiesta del ministro
ri Roma, è stato convocato in ca­ per i beni culturali Sandro Bondi,
serma per la notifica. L’imprendi­
tore nei giorni scorsi si era pre­ missariamento» per i Nuovi Uffi­
sentato in procura a Firenze per
essere interrogato. Stessa cosa
aveva fatto Cerruti. Per Fusi, in­
vece, il confron­
to con i pm è in
programma,
già fissato da
tempo, il 10
marzo.
Secondo l’accu­
sa, quello di
Cerruti sarebbe
un ruolo emble­
matico della vi­
cenda emersa
dall’inchiesta.
Per i pm, l’avvo­
cato avrebbe ot­
tenuto una con­
sulenza da Fusi
­ sempre per la
vicenda scuola
marescialli ­ su
indicazione di
De Santis e Bal­
ducci: «Ritiene La scuola dei marescialli di Firenze al centro dell’inchiesta
questo giudice ­
scrive il gip ­ che la “mossa Cer­
ruti” non sia altro che il modo per
crearsi la provvista per il paga­
mento della tangente». Il gip ri­ accertamento dei fatti oggetto di
corda che i magistrati fiorentini
«sostengono che parte del com­
Il presidente Napolitano con alcuni ragazzi nella giornata del Servizio civile
La mappa degli appalti pilotati
Firenze
Scuola dei Marescialli
Parco della Musica
Nuovi Uffizi
Roma
Impianti per i
Mondiali di Nuoto
La Maddalena
Opere G8: palazzo
congressi, alberghi...
penso» dell’avvocato, «quantifica­
bile in diversi milioni di euro» sa­
rebbe «dovuto andare proprio ai
due pubblici funzionari». Del re­
sto, continua il gip, «le tangenti in
denaro hanno sempre una giusti­
ficazione contabile; e anzi, la
prassi giudiziaria insegna che
spesso le provviste si ottengono
attraverso false fatturazioni e fal­
se consulenze».
Il nuovo sviluppo delle indagini “protesta” all’insegna della quali­
della «revoca dello stato di com­
zi, altro appalto che ha attirato
l’attenzione degli investigatori
fiorentini. Bondi ha chiesto la re­
voca dello stato di commissaria­
mento «per rendere possibile da
parte della magistratura il pieno «Il direttore generale della Rai,
un’inchiesta giudiziaria».
(Ansa) pomeriggio in viale Mazzini ­ spie­
Perugia
Completamento
aeroporto per
celebrazioni
150 anni Unità
d'Italia
L'Aquila
Ricostruzione
post terremoto
ANSA-CENTIMETRI
Par condicio, salta Santoro
Gli ascolti Rai vanno a picco
ROMA I simpatici cani dalmata al
posto di Santoro e delle sue inchie­
ste. E gli ascolti vanno a picco. Una
tà resa evidente per ironia della
sorte proprio dall’Auditel: giovedì
sera la messa in onda de “La cari­
ca dei 101” al posto di “Annozero”
ha causato una perdita secca di
2.594.000 telespettatori pari al
10.80% in termini di share nella fa­
scia oraria 21,14­23,40 (quella nor­
malmente occupata dal program­
ma di Michele Santoro). Raidue la­
scia quindi per strada oltre la metà
degli ascolti normalmente ottenu­
ti il giovedì sera.
Par condicio del­
la discordia dun­
que in una gior­
nata segnata da
due episodi so­ Casini:
stanziali: oltre al
crollo degli
ascolti già citato,
il richiamo del
«È solo un
dg Mauro Masi
ai direttori dei
telegiornali af­
grandissimo
finché rispettino
le regole. Un mo­
nito che cade al­
vantaggio per
l’indomani delle
polemiche che
hanno scosso e
Mediaset»
diviso la redazio­
ne del Tg1 diretto da Augusto Min­
zolini e finite anche in cda.
Mauro Masi, anche a seguito del
dibattito in cda, ha incontrato nel
ga una nota dell’azienda ­ i diretto­
Napolitano dalla parte dei giovani:
«Non rappresentano droga e alcol»
ROMA Basta con le «facili generaliz­
zazioni e i giudizi sbrigativi» sulle
nuove generazioni: i giovani non
sono solo quelli che «dissipano» il
proprio tempo con droghe e alcol,
ma anche ragazzi che sanno pren­
dersi cura degli altri e dare il buon
esempio. Il presidente della Repub­
blica approfitta delle celebrazioni,
al Quirinale, della Giornata nazio­
nale del Servizio civile e invita tut­
ti, media compresi, a evitare di dare
spazio unicamente «alla rappresen­
tazione del male» e raccontare inve­
ce anche «le immagini luminose
della nostra società». Il Capo dello
Stato è consapevole di quanto sia
«delicato fare osservazioni e dare
suggerimenti ai media», soprattut­
to da parte dei politici. Questi ulti­
mi, infatti, se fanno delle «critiche
il Cittadino
LE CARTE DEI PM
Tangenti, favori e regali: così lavorava “la cricca”
n La “cricca” che ha inquinato gli appalti sui contatto con Fusi e la Btp e ottiene dalla società
grandi eventi aveva stretto un «patto corruttivo» e un incarico professionale in merito al contenzioso
agiva con promesse di tangenti e favori agli amici, tra il ministero e la società, nonostante Fusi aves­
con regalie ed elargizione di lucrosi incarichi. È se già un altro legale. Quando si passa al conferi­
questo, secondo la ricostruzione del Gip di Firen­ mento dell’incarico, Cerruti però non indica il
ze, Rosario Lupo, il collante che teneva insieme compenso al suo cliente, anzi lascia la voce in
Angelo Balducci, Fabio De Santis, Guido Cerruti e bianco. Fusi gli telefona e gli dice: «Bisognerà
Francesco De Vito Piscicelli. I primi due, ossia vedersi un attimo io e lei... perché qui è in bianco.
l’ex presidente del Consiglio Come faccio a firmarlo?».
superiore dei lavori pubblici Cerruti risponde: «Guardi è
e il provveditore alle opere un attestato di stima e fiducia.
pubbliche della Toscana, già Metta quello che ritiene op­
in carcere, sono stati rag­ portuno». Il gip definisce que­
giunti da un nuovo ordine di sto «anomalo» comportamen­
custodia cautelare. L’avvoca­ to la “mossa Cerruti” e lo
to Cerruti è da qualche ora considera una provvista per il
ai domiciliari, mentre per pagamento della tangente.
l’imprenditore Piscicelli è Cerruti, tra l’altro, figura
scattato l’ordine di arresto. I anche in intercettazioni relati­
nuovi provvedimenti restrit­ ve ai lavori per i Nuovi Uffizi.
tivi per Cerruti e Piscicelli, LA CRICCA E IL 150ESIMO
accusati di corruzione, ruo­ UNITÀ ITALIA: Alla cricca
tano attorno al caso della non interessavano solo i lavo­
Scuola marescialli dei cara­ ri a Firenze. Nel febbraio 2008
binieri, a Firenze. BALDUC­ Piscicelli e Pierfrancesco Ga­
CI­DE SANTIS, FAVORI E gliardi, i due imprenditori che
TANGENTI: Secondo il Gip, i la notte del terremoto al­
due funzionari, in cambio di L’ex presidente dei Lavori pubblici Balducci l’Aquila se la ridevano al tele­
denaro, si sarebbero «impe­ fono, si chiamano: il primo ha
gnati» per affidare a «impresa riferibile» a Riccar­ un elenco degli appalti che a breve saranno messi
do Fusi, ex patron della Btp, e a Piscicelli, appalti a gara nell’ambito del programma celebrazioni
nell’ambito dei 150 anni dell’Unità d’Italia e del per i 150 anni dell’Unità. Gagliardi fa capire che
G8 alla Maddalena, e per «far ottenere alla Btp la lista è di particolare interesse per la Btp. Pochi
l’appalto» per la Scuola marescialli (gara vinta giorni dopo ci sarà l’incontro con Fusi, che «pog­
dalla Btp che poi però è stata estromessa). LA giato sul cofano di un’auto, ha apposto tre X, ov­
MOSSA CERRUTI: «IL PREZZO FALLO TU»: Ma­ vero le sue tre preferenze in relazione agli appalti
novrato da Balducci e De Santis, Cerruti entra in indicati nell’elenco».
ri di tutte le testate televisive e ra­
diofoniche per richiamare la loro
attenzione al puntuale rispetto del­
le regole che disciplinano la cam­
pagna elettorale in corso, così co­
me fissate dalla commissione par­
lamentare per l’indirizzo generale
e la vigilanza dei servizi radiotele­
visivi».
E dopo quella che sta per finire, si
profila un’altra settimana calda
con il Tar che l’11 marzo potrebbe
decidere sui ricorsi di Mediaset,
Sky Italia e Telecom Italia Media
contro il regolamento sulla Par
condicio varato dall’Autorità per
le Garanzie nel­
le Comunicazio­
ni. Regolamento
che ha esteso al­
le tv private le
norme approva­
tradizionale, quello che segue “An­
nozero”. Per la precisione, diserta­
Tribune al posto di “Ballarò”,
mentre ­ al momento ­ sarà un film
te dalla Vigilan­ no la serata televisiva 2.594.000 te­ a sostituire “Annozero”. Stessa
za per la Rai.
Nello stesso
giorno si riuni­
lespettatori pari al 10.80% in ter­
mini di share nella fascia oraria
21,14­23,40, quella occupata da San­
sorte toccherà a Bruno Vespa: fic­
tion e film invece delle poltroncine
bianche del salotto di Raiuno.
sce il Consiglio toro. Un dato su cui riflettere e sul Unanimi le considerazioni sui dati
dell’Agcom per
pronunciarsi
quale subito si appuntano le rea­
zioni politiche. E, per il futuro im­
d’ascolto: la Rai subisce un grave
danno e in tanti sottolineano come
sullo stop ai talk mediato, le cose non sembrano a a beneficiarne sia la concorrenza.
show deciso dal
vertice Rai in
destinate a migliorare: domenica
su Raitre al posto di Lucia Annun­
«Ho paura che questa par condi­
cio, questa scelta del cda della Rai,
applicazione del ziata ­ che si è autosospesa ­ viene sia solo un grandissimo vantaggio
regolamento, co­
me sollecitato
anticipato “Alle falde del Kiliman­
giaro”. Martedì ­ sempre su Raitre
per Mediaset», dice il leader del­
l’Udc Pier Ferdinando Casini. A
da alcuni com­ ­ sarà ancora una volta la Grande ruota Roberto Rao, del suo stesso
missari. Storia a riempire il vuoto di Gio­ partito, Beppe Giulietti (Articolo
Intanto, come detto, la giornata di vanni Floris, mentre i cuccioli di 21), Pancho Pardi (Idv), Giorgio
ieri si è aperta con un brutto risve­ dalmata della “Carica dei 102” sa­ Merlo (Pd). E Vincenzo Vita il qua­
glio per la Rai: il calo dell’Auditel è ranno chiamati ­ impresa ardua ­ a le conclude con una massima di
stato brusco e forse più pesante ri­ risollevare le sorti del giovedì sera buon senso: «Errare può essere
spetto alle previsioni. Raidue per­ di Raidue. La settimana ancora umano, ma perseverare è sicura­
de oltre la metà del suo pubblico successiva andranno in onda le mente diabolico».
QUOTIDIANO DI ISPIRAZIONE
CATTOLICA
Direttore responsabile
Ferruccio Pallavera
Vice direttore
Aldo Papagni
Società editrice
ai giornali ­ osserva Napolitano ­ so­ ideali di pace e solidarietà» e mo­ Editoriale Laudense srl
Amministrazione
no sempre sospettati di voler tappa­ strano appunto che non esistono Via Paolo Gorini, 34 ­ 26900 Lodi ­ Tel. 0371­
re le bocche e far chiudere le impre­ unicamente i giovani che sono «at­ 544300; fax 544301
se televisive». Cionondimeno il pre­ tratti fatalmente dalla droga, dal­ Redazione
sidente della Repubblica sceglie di l’alcol e che non sanno dare un sen­ Via Paolo Gorini, 34 ­ 26900 Lodi ­ Tel. 544200;
fax 544201; e­mail:redazione@ilcittadino.it
lanciare una sorta di monito all’in­ so alla loro vita». Perché «i giovani ­ Sito Internet www.ilcittadino.it
formazione attraverso il ricordo sottolinea rivolto al pubblico che lo Registrazione Tribunale di Lodi 4­7­1948 n. 2
delle parole (che definisce «corag­ ascolta ­ siete anche voi». Ragioni Registro Stampa ­ Iscrizione al Registro
giose») del Pontefice: «Ha ragione ­ che fanno sì che Napolitano consi­ Nazionale della Stampa N. 704 del 5­2­1983
Concessionaria esclusiva per la pubblicità
spiega ­ quando dice che si dà trop­ deri momenti come quelli di ieri tra Pubblimedia srl ­ via Cavour, 31 ­ 26900 Lodi ­
po spazio alla rappresentazione del i «più preziosi e gratificanti» all’in­ Tel. 0371­544300, fax 0371­544348;
male, talvolta con dettagli racca­ terno della complessa agenda di ap­ www.pubblimediasrl.it e­mail: info@pubblimediasrl.it
priccianti anche sui giovani. Certo puntamenti che si trova ad avere da Stampa Sigraf spa ­ Treviglio (BG)
questi sono fatti ­ aggiunge ­ ma bi­ quando è salito al Colle. «Vi assicu­ Tel. 0363­300330
Quote abbonamento quotidiano Euro 210,00
sogna che ci sia più spazio per im­ ro ­ dice infatti ­ che iniziative così un giorno a scelta Euro 47,00
magini luminose della nostra socie­ mi danno molta più convinzione, due giorni a scelta Euro 88,00
tà». sostegno e fiducia di tante altre oc­ C/C int. a: Editoriale Laudense srl n. 17338203 ­ Via
Immagini di cui sono esempio pro­ casioni di lavoro più difficili e più Paolo Gorini 34 ­ Lodi
prio le ragazze e i ragazzi del Servi­ tese. Sono io ­ conclude dunque ­ che Copie arretrate Il doppio del prezzo di copertina
La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui al­
zio civile. «Realtà come la vostra ­ vi ringrazio per questa occasione». la legge 7 agosto 1990, n. 250
dice il Capo dello Stato ­ mostrano Chiara Scalise
SABATO 6 MARZO 2010 3
il Cittadino
Primo Piano
UN DL “INTERPRETATIVO” SARÀ VARATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER DISINNESCARE IL BLOCCO DELLA PRESENTAZIONE DELLE LISTE

Un decreto per risolvere il caos elezioni

Il colle disponibile, da Bersani a Casini secco “no” delle opposizioni
ROMA Dopo lo stop di giovedì del
Quirinale a un decreto per la
riapertura dei termini per la
presentazione delle liste per sa­
nare il caos in Lazio e in Lom­
bardia, il governo tenta la carta
di un dl interpretativo delle
norme elettorali. E questa volta
arriva la disponibilità del Colle
a valutare il provvedimento. In­
tanto resta il no netto di tutte le
opposizioni a una norma che sa­
ni in corsa la vicenda. Per tutto
il giorno il leader del Pd Pier
Luigi Bersani stoppa questa
eventualità chiedendo che si
aspettino le decisioni dei giudi­
ci. «Il dl interpretativo ­ attacca
­ è un trucco. Se decidono così
potranno solo aspettarsi una
nostra ferma opposizione».
Sulla stessa linea anche il lea­
der dell’Udc, Pier Ferdinando
Casini che definisce «intollera­
bile» delegittimare i magistrati.
Ancora più duro Antonio Di
Pietro che parla senza mezzi
termini di «golpe».
La soluzione del dl interpetati­
vo arriva dopo una giornata di
trattative e incontri. Il testo vie­
ne messo a punto in un vertice­
fiume a Palazzo Grazioli tra il
premier Silvio Berlusconi, il
ministro dell’Interno Roberto
Maroni e quello della Semplifi­
cazione Roberto Calderoli, il
Guardasigilli Angelino Alfano,
il ministro delle Infrastrutture
Altero Matteoli e quello della
Difesa Ignazio La Russa e il co­
ordinatore del Pdl Denis Verdi­
ni. Il provvedimento, di pochi
articoli, dovrebbe risolvere sia
il caso Lazio che quello della
Lombardia. Il primo articolo,
almeno secondo le ultime indi­
screzioni circolate, prevedereb­
be la preminenza del diritto al­
l’esercizio dell’elettorato attivo
e passivo, rispetto agli adempi­
menti formali; il secondo sane­
rebbe le irregolarità di caratte­
re burocratico, legate dunque ai
timbri o alle firme; il terzo sa­
rebbe volto a dare la possibilità
ai dirigenti incaricati di dimo­
strare con ogni mezzo di prova
di essere stati presenti nell’uffi­
cio competente al momento del­
la chiusura della presentazione
delle liste. Non solo. Una norma
transitoria ­ è sempre stato rac­
contato ­ stabilirebbe, circoscri­
vendolo unicamente ai casi di
Lazio e Lombardia che lo start
delle 24 ore, per sanare le liste,
sia da intendersi non dal mo­
mento della loro accettazione
ma dall’entrata in vigore del de­
creto.
E mentre il Consiglio dei mini­
stri sta per riunirsi per varare
il testo, il Colle fa trapelare la
propria disponibilità a valutare
un testo che dovrebbe essere di
mera interpretazione e in alcun
modo innovativo. Il Quirinale
inoltre, prenderebbe atto che
questo diverso provvedimento
sarebbe adottato d’urgenza, te­
nendo presente l’esigenza di
una rapida e certa definizione
delle modalità di svolgimento
della consultazione elettorale. A
quel punto, stando agli stessi
ambienti del Quirinale, i conte­
nuti del provvedimento del go­
verno sarebbero attentamente
valutati appena sottoposti alla
firma del presidente della Re­
pubblica.
Resta in ogni caso lo stop delle
opposizioni. Di Pietro va all’at­
tacco e dice che è anti­costitu­
zionale; Bersani invita il gover­
no a governare, oppure ad «an­
darsene a casa». Il testo che
uscirà dal Cdm, arriverà dun­
que sul tavolo di Napolitano per
IN GIORNATA LA CAMERA DI CONSIGLIO CHE DECIDERÀ SULLA SOSPENSIVA (E NON NEL MERITO) IN LOMBARDIA
Per Formigoni è il giorno del giudizio
Oggi il pronunciamento sul ricorso del governatore uscente
MILANO Mentre il governo sta valu­
tando di varare un decreto legge
meramente “interpretativo” per
superare il nodo delle liste, con il
capo dello Stato che sarebbe pron­
to, in questo caso, a valutarlo, oggi
a Milano il Tar si riunisce in ca­
mera di consiglio per decidere sui
ricorsi presentati dal Pdl contro la
decisione dell’Ufficio centrale re­
gionale della Corte d’appello che
ha escluso la lista di Formigoni.
Oggi i giudici del Tar dovrebbero
decidere solo sulla sospensiva (e
non nel merito) che, se accolta,
consentirà a tutti i candidati, per
primo Formigoni, di riprendere
normalmente la campagna eletto­
rale. Il presidente della regione,
dopo le accuse mosse ai radicali
che avrebbero potuto manomette­
re i documenti per le sue liste, ha
ribadito ieri «il suo diritto a parte­
cipare alle elezioni». «Saremo at­
tenti ­ ha spiegato ­ a quello che de­
libererà il Consiglio dei Ministri e
qualora ci fosse un decreto questo
verrà fatto in accordo con il Presi­
dente della Repubblica».
Guido Podestà, coordinatore re­
gionale del Pdl, ha invece sottoli­
neato che irregolarità sono state
Il Pdl e la Polverini ancora in bilico nel Lazio:
annunciata entro lunedì la decisione del Tar
ROMA Lunedì ci sarà la risposta
giudiziaria ­ se non arriverà pri­
ma quella politica ­ al pasticcio
della lista Pdl Roma che risulta
per ora esclusa dalle elezioni re­
gionali nel Lazio.
Il Tar del Lazio ha fissato per lu­
nedì infatti la discussione del ri­
corso proposto dal Pdl. Nella
stessa udienza straordinaria sa­
rà discusso anche il ricorso pro­
posto dal consigliere regionale
Fabio Desideri che, nella veste
di elettore, candidato nella lista
Pdl e consigliere re gionale
uscente, ha anch’esso contesta­
to il provvedimento con il quale
la Corte d’appello della capitale
ha escluso la lista per la circo­
scrizione di Roma del partito
del presidente Berlusconi dalle
elezioni regionali. I tempi della
decisione naturalmente saran­
no brevi. La sentenza, «in forma
semplificata», ovvero con abbre­
viazione dei termini, sarà emes­
sa forse già lunedì stesso.
Ad annunciare ieri la presenta­
la firma e verrà attentamente zione del ricorso al Tar è stata la
valutato. Nel frattempo sono at­ stessa Renata Polverini. «Ci
tesi i responsi del Tar del Lazio aspettiamo buon senso, una de­
e di quello della Lombardia che cisione che possa portare tutti
(come approfondito nei pezzi in gli elettori di questa regione al­
questa stessa pagina, ndr) sono le urne, trovando il loro partito
annunciati per oggi e lunedì. e il loro candidato», ha detto la
Yasmin Inangiray candidata che per questo ultimo
commesse an­
che dagli altri
partiti: «Filippo
Penati, dichia­
rando con l’abi­
tuale stile che
For migoni s’é
affidato per rac­
cogliere le firme
a una banda di
cialtroni ha se­
gnato un clamo­
roso autogol nel­
la porta sia della
sua candidatura
a presidente del­
la Regione sia
della sua credi­
bilità persona­
le». Alle accuse
del Pdl, il candi­ Il presidente uscente della Regione Lombardia Formigoni
dato del centro­
sinistra ha spiegato che qualsiasi tanti del Pdl che controllano le sue
sia l’esito del giudizio del Tar non liste non violino la privacy, si è au­
presenterà alcun ricorso: «Non fa­ gurato che oggi il Tar decida nel
rò alcun ricorso. Sono io che devo merito. «Mi auguro ­ ha spiegato ­
difendermi dai due ricorsi presen­ che i giudici del Tar non decidano
tati da Formigoni e da Podestà, nei solo la sospensiva ma decidano nel
quali sono chiamato in causa an­ merito perché è necessario che ci
ch’io e la mia lista». Penati, che ha sia stabilità». Per Penati, infatti,
chiesto al presidente della Corte se non ci fosse una decisione nel
d’appello di verificare che i mili­ merito «si creerebbe una grave si­
La candidata del Pdl alle elezioni regionali nel Lazio Renata Polverini
sprint della campagna elettora­
le ha promesso «un look più ag­
gressivo». La candidata del cen­
trosinistra Emma Bonino in se­
rata si è dichiarata preoccupata
«perché si va verso un decreto».
Gli avvocati spiegano che per lo­
ro la mancata presentazione del­
tuazione di incertezza. Gli elettori
non possono essere chiamati a vo­
tare con il rischio poi che a ridosso
della data del voto o addirittura
dopo ci sia la decisione del Tar te­
nendo presente che dopo quella
sentenza ci può essere ancora un
grado di giudizio e cioè quello di
fronte al Consiglio di Stato».
Marco Cappato, della Lista Boni­
no­Pannella, firmatario dei ricorsi
che hanno escluso la lista di For­
migoni ha ricordato al presidente
della Lombardia che «nessuna del­
le loro firme, tra quelle contestate
da noi, è stata invalidata per as­
senza di documentazione, ma per
irregolarità che non avremmo po­
tuto in alcun modo realizzare a po­
steriori».
Non avrà alcun seguito invece la
denuncia penale. Il procuratore
aggiunto Edmondo Bruti Liberati
dopo aver aperto il fascicolo a cari­
co di ignoti per falso ideologico ha
chiesto l’archiviazione, perché le
omissioni rilevate sia nell’autenti­
cazione delle firme della lista di
Roberto Formigoni, sia in quella
di Filippo Penati, non integrano il
reato.
(Ansa)
la lista non fu dovuta all’imperi­
zia dei presentatori di lista ma
all’impossibilità di consegnare
la documentazione perché gli fu
vietato l’ingresso nell’ufficio
elettorale.
«La mancata consegna della do­
cumentazione contenente le
candidature non è addebitabile
all’imperizia, negligenza o tra­
scuratezza dei delegati del Pdl,
ma è dipesa in primo luogo dal
divieto d’ingresso loro arbitra­
riamente intimato a dispetto
della tempestività dell’accesso
alla zone deputata all’attesa
presso i locali del Tribunale e,
per altro verso, dallo sbarra­
mento formato dai militanti di
formazioni politiche avversarie,
che hanno profittato della situa­
zione per erigere un baluardo,
se possibile ancor più insor ­
montabile», si legge nel ricorso
al Tar.
Secondo il Pdl è la giurispru­
denza a precisare che «laddove
risulti evidente che erano state
poste in essere tutte le attività
necessarie per effettuare il rego­
lare deposito della documenta­
zione prescritta, confermata,
come nel caso di specie, dalla
presenza dei relativi delegati al­
la presentazione della lista, de­
ve essere consentito il deposito
della documentazione anche ol­
tre i termini, con la conseguen­
za che è illegittimo l’eventuale
diniego di ammissione della li­
sta».
Partendo poi dall’indicare che
«il cancelliere non può rifiutar­
si di ricevere le liste dei candi­
dati neppure se li ritenga irre­
golari o se siano presentati tar­
divamente», nel ricorso si preci­
sa che «ove fossero state assunte
elementari misure organizzati­
ve, i ricorrenti avrebbero avuto
modo di documentare il rispetti­
vo titolo di legittimazione e la
tempestività del loro accesso al­
l’unica sede che rileva, e cioé ai
locali del tribunale».
(Ansa)

IL PRESIDENTE DELLA CAMERA TORNA SUI TEMI DELLA GIUSTIZIA: «CANDIDATURE AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO»

Fini: «Legalità non è il processo breve»

Il presidente della Camera Gianfranco Fini intervenuto ieri a un convegno a Napoli
ROMA Da Napoli il presidente della Camera,
Gianfranco Fini, ribatte su quello che è di­
ventato il “leit motiv” della “sua” campagna
elettorale: il rispetto della legalità. Interve­
nendo a un convegno delle fondazioni Mez­
zogiorno Europa e Farefuturo sul tema “Per
la buona politica, per un nuovo Mezzogior­
no”, il presidente della Camera ricorda che
«Non si può dire che la legalità sia una pre­
condizione e poi ridurla alla brevità dei pro­
cessi, e alla presenza della polizia e della
magistratura sul territorio. La legalità ­ pre­
cisa Fini ­ è una serie di politiche che pre­
suppongono inevitabilmente la qualità della
classe dirigente». Per questo, «c’è l’assoluta
necessità che le candidature siano, come si
diceva un tempo, al di sopra di ogni sospetto
come la moglie di Cesare, e invece si dà vita
a un dibattito sconclusionato, rinfacciando­
si tra uno schieramento e l’altro il proble­
ma».
Il presidente della Camera dunque rivendi­
ca nuovamente la paternità dell’idea alla ba­
se del ddl anti­corruzione varato da Consi­
glio dei ministri lunedì scorso, quella della
ineleggibilità per coloro che sono stati con­
dannati, con sentenza passata in giudicato,
per reati contro la Pubblica amministrazio­
ne. «Sancirne la non candidabilità è un
principio a tutela dello Stato e dei cittadi­
ni».
E questo, per citare un altro tema caro al
presidente della Camera, è un esempio di
«buona politica», quella che serve a riavvici­
nare la società civile al Palazzo ma soprat­
tutto i giovani alla politica. «Non penso che
sia a rischio l’unità nazionale, ma penso che
sia pesantemente a rischio la coesione na­
zionale ­ sottolinea il presidente della Came­
ra ­ se non c’è senso di appartenenza, infatti,
si rischia il venir meno della coesione nazio­
nale, si rischia che ciò che accade a Sud di
Roma non interessi a nessuno di quelli che
vivono al Nord. Dobbiamo rilanciare l’idea
che la politica è interesse generale».
Ed è appunto in nome della «buona politica»
che il presidente della Camera striglia la
classe politica del Sud perché abbandoni la
questione meridionale come alibi ma dimo­
stri invece che il Mezzogiorno può recupera­
re il suo svantaggio. «C’è un mantra ­ preci­
sa Fini ­ quello del Mezzogiorno come que­
stione nazionale ma attenzione, dire che il
Mezzogiorno deve diventare questione na­
zionale, diventa un alibi per le classi politi­
che locali che hanno l’onore e l’onere di di­
mostrare che il Mezzogiorno può farcela.
Basta con gli alibi occorre una piena consa­
pevolezza delle classi politiche meridionali,
ovviamente nell’ambito di politiche nazio­
nali».
»Ma attenzione ­ conclude il presidente della
Camera ­ perché il tempo sta per scadere e
non credo che gli italiani consentiranno al­
tri 5­10 anni di convegni e di riflessioni sul
Mezzogiorno».E anche questa è un’occasio­
ne da non perdere per riavvicinare il Paese
alla politica.
Monica Diamanti
4 SABATO 6 MARZO 2010
Cronaca
PALERMO Che la Corte avrebbe riget­
tato la richiesta di sentire Massimo
Ciancimino al processo Dell’Utri lo
temeva pure il procuratore generale,
che comunque aveva sostenuto l’as­
soluta necessità della deposizione.
«Ci impiegano troppo ­ era stato il
commento delle parti ­. Di certo é un
provvedimento di rigetto». E così è
stato. Per la seconda volta la seconda
sezione della corte d’appello ha di­
chiarato «inutile» la deposizione del
figlio dell’ex sindaco mafioso, Vito. E
ha pesantemente messo in discussio­
ne l’attendibilità di un teste che sta
riempiendo pagine e pagine di ver­
bali d’interrogatorio davanti ai pm
di mezza Italia. Una decisione che, a
scanso di nuovi colpi di scena, impri­
me un’accelerazione al dibattimento
al politico su cui grava una condan­
na a 9 anni in primo grado. E che la­
scia intravedere per i primi di giu­
gno la possibile sentenza.
Il provvedimento di nove pagine in
cui la corte indica in dettaglio per­
ché Ciancimino non salirà sul banco
dei testi è sostanzialmente una boc­
ciatura della credibilità del figlio di
don Vito. In particolare ai giudici
non piace «la progressività» delle ve­
rità dispensate dal testimone: un ter­
mine edulcorato che bolla, però, la
«rateizzazione» delle dichiarazioni
rese dall’accusatore di Dell’Utri. E
poi Ciancimino jr
è il classico caso
di «de relato di se­
condo g rado».
UN PUNTO A FAVORE PER IL SENATORE DELL’UTRI, SUL BANCO DEGLI IMPUTATI E INDICATO COME REFERENTE DEL BOSS PROVENZANO
I giudici non credono a Ciancimino
Cioè riferisce co­
se sapute dal pa­
dre, che questi, a
sua volta, appre­
se da altri. Una
sorta di tam tam,
già di per sé fragi­
le, che, oltre tut­
to, non può esse­
re riscontrato.
Don Vito è morto,
quindi nessuno
potrà chiedergli
La corte d’appello non sentirà il figlio dell’ex sindaco mafioso
se, veramente, ha riferito al figlio dei
rapporti tra Dell’Utri e il boss Ber­
nardo Provenzano. Ed è assai diffici­
le che una conferma possa venire
dalla fonte di don Vito, cioè lo stesso
padrino corleonese. L’analisi dei ma­
gistrati ­ l’ordinanza riporta interi
passi dei verbali resi da Ciancimino
ai pm e confluiti nel processo d’ap­
pello ­ si appunta su tre aspetti. I rap­
porti tra Dell’Utri e Provenzano; i
presunti investimenti della mafia
nel complesso edilizio Milano 2 e
l’ormai famoso pizzino scritto da
Provenzano a don Vito con un pre­
sunto riferimento «al nostro amico
sen.» (che secondo il teste sarebbe
Dell’Utri). «Per quanto riguarda le
dichiarazioni rese da Massimo Cian­
cimino su ciò che afferma di avere
appreso dal padre Vito in merito a
pretesi contatti tra Dell’Utri e Pro­
venzano ­ scrivono i giudici ­ le stesse
sono connotate da incontestabile
progressione e talora da un’irrisolta
contraddittorietà». Una considera­
zione pesante che nasce dal fatto che
il teste, solo a distanza di un anno e 5
mesi dai primi interrogatori, am­
mette di sapere del legame tra il poli­
tico e il padrino. Sugli investimenti
dei costruttori mafiosi Franco Bonu­
ra e Salvatore Buscemi e dei boss
Stefano Bontade e Mimmo Teresi
A COMMETTERE IL DELITTO È STATO IL SUO GIOVANE “ALLIEVO”, CHE HA GIÀ CONFESSATO
Risolto il “giallo” del gallerista:
Schubert ucciso per 70mila euro
MILANO Ucciso per 70mila euro.
Per questa cifra sarebbe stato uc­
ciso Giovanni Schubert, noto
esperto d’arte di 76 anni, il cui
corpo è stato fatto a pezzi e butta­
to nel Naviglio a Milano da Mat­
teo Chigorno, suo ex collaborato­
re e “allievo” di 36 anni che ha
confessato di aver commesso il
delitto.
L’omicidio è accaduto al termine
di una lite, per una questione di
denaro legata a una vendita di
quadri. Chigorno ha ucciso il gal­
lerista, tra i più noti di Milano, a
pugni e calci e anche colpendolo
con un pezzo di ferro, poi ha fatto
a pezzi il cadavere con due coltelli
da cucina e l’ha buttato nel Navi­
glio.
Il dirigente della Squadra Mobile
di Milano, Alessandro Giuliano,
ha spiegato che i coltelli e il pezzo
di ferro sono stati trovati in un
box nella disponibilità dell’inda­
gato .
Schubert, secondo la ricostruzio­
ne degli investigatori, aveva dato
da vendere a Chigorno, al quale
era legato da un rapporto da mae­
stro­allievo, due quadri di Gud­
mundur Errò, artista islandese
che ha vissuto per qualche tempo
a Milano. Dalla vendita il galleri­
sta si aspettava di incassare
70mila euro che l’ex collaboratore
non gli avrebbe mai dato. Da qui
la necessità di un chiarimento e
l’appuntamento a casa di Chigon­
ro alle 19 dell’altro ieri.
Una mezz’ora dopo Schubert
il Cittadino
GENOVA
Bolzaneto: tutti colpevoli, ribaltato il primo verdetto
n Nella caserma di Bolzaneto, durante il G8 Pene confermate a 1 anno per gli ispettori di
dell’estate 2001, i no­global furono picchiati, Polizia Matilde Arecco, Mario Turco e Paolo
umiliati, sottoposti a «trattamenti inumani e Ubaldi, che avevano rinunciato alla
degradanti». Ci fu tortura, e gli imputati sono prescrizione. In primo grado furono 15 gli
colpevoli. Ieri sera la Corte d’appello del imputati condannati a complessivi 23 anni e 9
tribunale di Genova ha condannato i 44 mesi di reclusione mentre furono 30 le
imputati, ribaltando la sentenza di primo grado. assoluzioni. I pm avevano chiesto condanne nei
A nove anni dai fatti la maggior parte dei reati è confronti di 44 imputati per oltre 76 anni di
ormai prescritta, ma i responsabili pagheranno carcere con pene variabili da sei mesi a cinque
comunque risarcendo le vittime delle violenze. E anni e 8 mesi e una sola assoluzione. «Nel giorno
con loro i ministeri di appartenenza (Giustizia, in cui sembra che la nostra Repubblica
Interno, Difesa), che dovrebbero sborsare una smarrisca definitivamente il principio della
cifra superiore ai 10 milioni di euro. Sono legalità, giunge una buona notizia. È fatta
quindi responsabili civilmente i 44 imputati del giustizia per i crimini di Bolzaneto. Per questo
processo per le violenze nella caserma di Paese c’è ancora speranza». Così il capogruppo
Bolzaneto, mentre sono dichiarati prescritti i del Pd nella commissione Affari costituzionale
reati. I fatti risalgono al 2001 durante il G8 di della Camera, Gianclaudio Bressa ha
Genova. La sentenza della Corte d’appello di commentato la sentenza. Mentre Emanuele
Genova, giunta ieri dopo oltre 11 ore di camera Fiano, presidente del Forum Sicurezza del Pd,
di consiglio, ha così ribaltato il verdetto di ha detto: «Dopo nove anni abbiamo almeno una
primo grado, condannando al risarcimento del verità su Bolzaneto. La prescrizione dopo un
danno anche gli imputati che erano stati assolti processo così lungo non cancella il senso di una
dal Tribunale. Condannati anche penalmente 7 sentenza che riconosce le violenze e gli abusi
imputati a pene comprese fra 1 e 3 anni. I sette gravissimi commessi nel 2001 contro tanti
imputati condannati sono l’assistente capo della ragazzi inermi e che corregge una sentenza di
Polizia di stato Massimo Luigi Pigozzi (3 anni e 2 primo grado che a molti era apparsa troppo
mesi), gli agenti di polizia penitenziaria flebile e inadeguata agli eventi accaduti. È stata
Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia (1 anno) una brutta pagina per il Paese e oggi abbiamo
e il medico Sonia Sciandra (2 anni e 2 mesi). almeno una verità». Un’immagine di uno degli arresti effettuati durante gli scontri al G8 di Genova
In breve
GENOVA TAURIANOVA SANTA SEDE
Strage fiorata sulla nave Denuncia le violenze «Prendiamo sul serio
per l’onda anomala e rifiuta la protezione gli abusi a Ratisbona»
Si è sfiorata una strage per pochi mi­ «Non voglio la protezione. Non sono Il vescovo di Ratisbona ammette che
nuti a bordo della nave da crociera una pentita o una collaboratrice di vi sono stati abusi nel coro dei ragaz­
Louis Majesty, investita mercoledì nel giustizia e non ho sbagliato». È deci­ zi, di cui è stato direttore anche il fra­
golfo del Leone da un’onda alta otto sa Annamaria Scarfò che a Tauriano­ tello del Papa Georg Ratzinger che ha
metri che, infrante le vetrate del salo­ va, dopo una lunga sequela di violen­ però detto di non essere a conoscen­
ne di prua, ha provocato la morte di ze sessuali, otto anni fa, ha denuncia­ za dei. «La Santa Sede sta prendendo
due passeggeri: il genovese Giuseppe to le persone che avevano abusato di molto sul serio tutta la vicenda dello
Neri, di 52 anni, e un turista tedesco. lei fin dall’età di 13 anni e che sono scandalo di pedofilia in Germania» ri­
Lo hanno denunciato alcuni dei 127 state condannate in primo grado. Un ferisce il vicedirettore della Sala
crocieristi italiani rientrati la notte atto di coraggio il suo che non le ha Stampa Vaticana, aggiungendo che il
scorsa all’aeroporto di Genova da evitato ora di essere oggetto di mi­ Vaticano non vuole intervenire diret­
Barcellona con un volo charter. Tra nacce da parte dei parenti di quelle tamente sul caso Ratisbona. Nella let­
essi anche la moglie e il figlio dodi­ stesse persone che ha fatto mettere tera inviata ai genitori dei ragazzi del
cenne di Neri, che però hanno evitato alla sbarra. E anche in questo caso, la coro, il vescovo dice di «essere venu­
di incontrare i giornalisti. Pochi mi­ ragazza ha trovato la forza di rivolger­ to a conoscenza di un caso di abusi
nuti dopo l’impatto dell’ondata, han­ si ai carabinieri per denunciare le sessuali negli anni ‘50’ì». «Il diretto­
Massimo Ciancimino durante una delle sue deposizioni nelle aule dei tribunali no ricordato i reduci, era infatti stata vessazioni. È cambiata adesso la vita re del convitto dell’epoca, a quanto ci
convocata la riunione degli ospiti ita­ di Annamaria. Da qualche giorno la i risulta, è stato condannato. Successi­
nella realizzazione di Milano 2, poi, Provenzano avrebbe scritto al padre, liani per definire le modalità di sbar­ carabinieri di Taurianova hanno atti­ vamente è morto», si legge nel sito
le dichiarazioni di Ciancimino ­ a di­ e identificato in Dell’Utri, tutti sa­ co a Genova l’indomani mattina. Il sa­ vato dei servizi di tutela nei suoi con­ del vescovado. Il portavoce del vesco­
re della Corte ­ sarebbero «generiche rebbero tranne che lui. «Il pizzino è lone pertanto non era ancora gremito fronti. Una pattuglia di militari vigila vo Clemens Neck, ha dichiarato alla
e contraddittorie». Per i giudici, inol­ del 2001 ­ scrivono i magistrati ­ e al­ di crocieristi. Neri con la moglie e il giorno e notte davanti all’abitazione FrancePresse di «avere informazioni
tre, il fantomatico «sen.» disposto ad lora Dell’Utri era deputato, non se­ figlio dodicenne era in anticipo e ha sua e della sua famiglia, e la ragazza su presunti abusi commessi tra il
aiutare i detenuti mafiosi con un natore»: una bocciatura secca trovato purtroppo la morte. è seguita quando esce di casa. 1958 e il 1973».
provvedimento di clemenza, di cui Lara Sirignano
avrebbe avvisa­
t o l a m o g l i e,
chiedendole di
occuparsi del
cane perché era
in ritardo. I fa­
migliari di
Schubert, che
non lo vedevano
rincasare, han­
no chiamato
Chigorno: l’uo­
mo ha risposto
alla prima tele­
fonata, dicendo
che il gallerista
era già andato
via. Poi non ha
più risposto.
Sempre più in­
quieti, i fami­
gliari sono an­
dati sotto casa
di Chigor no e Matteo Chigorno ha confessato l’omicidio di Schubert
hanno notato il
Suv di Schubert parcheggiato, or­ All’inizio Chigorno ha finto di es­
mai verso le 4 di mattina. Poi so­ sere all’oscuro di tutto ma, messo
no andati in questura a denuncia­ alle strette, ha confessato di aver
re la scomparsa dell’esperto d’ar­ ucciso Schubert in casa e di aver
te. poi portato il cadavere in un box,
Già in mattinata gli agenti hanno sempre in via Donna Prassede do­
fatto un primo sopralluogo appro­ ve, con due coltelli, ha sezionato
fondito in via Donna Prassede e il corpo per poi metterlo in cin­
in un cestino dei rifiuti vicino a que sacchetti della spesa che ha
casa di Chigorno hanno trovato poi gettato in un canale che scor­
uno dei due cellulari di Schubert, re parallelo al Naviglio Pavese.
sporco di sangue. Hanno eseguito Chigorno ha quindi condotto gli
una perquisizione nell’apparta­ agenti prima al box e poi al cana­
mento dell’uomo e hanno trovato le, dove sono stati recuperati i re­
un paio di pantaloni con alcune sti della vittima.
gocce di sangue. (Ansa)
SABATO 6 MARZO 2010 5
il Cittadino
Esteri
ANKARA È crisi diplomatica dichiara­
ta fra Turchia e Usa e Ankara non fa
nulla per nascondere la propria pro­
fonda irritazione all’indomani del­
Traffico d’armi, iraniani in cella: In breve
¢ MAR BALTICO
l’approvazione, da parte della Com­
missione Esteri del Congresso ame­
ricano, di una risoluzione in cui si
definiscono un «genocidio» i massa­
Teheran intima la scarcerazione Liberate dal ghiaccio
tutte le navi prigioniere
cri di armeni avvenuti ai tempi del­ TEHERAN L’ambasciatore italiano in Iran, Al­ stampa estera a Roma, dove è molto conosciu­
l’impero ottomano. Genocidio che berto Bradanini, è stato convocato al ministe­ to, e Ali Damirchilu, di 55 anni, arrestato a To­ Tutte le navi rimaste bloccate dal
Ankara ha sempre negato sostenen­ ro degli Esteri di Teheran, che gli ha trasmes­ rino. Altri due iraniani risultano tuttora lati­ ghiaccio al largo delle coste della Sve­
do che, al massimo, i morti armeni so una protesta ufficiale e gli ha chiesto spie­ tanti. Finora non c’é stato nessun commento zia nel mar Baltico sono state liberate
in quel periodo siano stati tra i gazioni sugli arresti, resi noti mercoledì, di da parte della procura di Milano sulla richie­ ieri mattina. Lo hanno annunciato le
300mila e i 500mila e, comunque, due cittadini iraniani in Italia nell’ambito di sta avanzata dal ministero degli Esteri irania­ autorità marittime svedesi. Circa cin­
causati non da uno sterminio pre­ un’inchiesta su un presunto traffico di armi no. Dell’indagine, che ha portato anche all’ar­ quanta imbarcazioni, con migliaia di
meditato ma da una guerra civile verso la Repubblica islamica. Teheran chiede resto di cinque italiani, si sta occupando il persone a bordo, erano ferme da gio­
che ha fatto migliaia di vittime an­ l’immediato rilascio dei procuratore aggiunto vedì nelle acque tra Stoccolma e le
che fra i turchi. Ed ora la diplomazia due iraniani arrestati. Il Ar mando Spataro, isole Aaland. Non si ha notizia di feriti.
turca si aspetta che l’amministrazio­ portavoce del ministero che ha preferito non Le navi rompighiaccio hanno soccorso
ne Usa «si impegni di più «per far sì degli Esteri, Ramin rilasciare alcuna di­ nelle prime ore del mattino il traghetto
che la mozione, se e quando arriverà
all’esame, sia respinta».
Mehman­Parast, ha defi­
nito l’inchiesta, condot­ Tra gli arrestati chiarazione riguardo
la richiesta iraniana.
“Amorella” con circa mille persone a
bordo, mentre gli altri due traghetti
Subito a ridosso della votazione, il ta dalla Guardia di fi­ La televisione di Stato “Isabella” e “Finnfellow” erano riu­
premier turco Tayyip Erdogan ha
espresso preoccupazione per le con­
seguenze del voto e ha sottolineato
nanza di Milano, «un’al­
tra iniziativa propagan­
distica contro l’Iran».
anche un famoso iraniana ha affermato
ieri che si tratta di
una «una nuova mes­
sciti a riprendere la navigazione da so­
li.

che la presa di posizione dell’organi­ «Seguiamo seriamente sa in scena dell’Italia

smo parlamentare Usa «rischia di la vicenda ­ ha aggiunto reporter televisivo contro l’Iran» che «fa
¢ ISRAELE
danneggiare le relazioni turco­ame­
ricane». A freddo, ieri, il ministro
il portavoce ­ e l’amba­
sciatore italiano a Tehe­
parte del piano ameri­
cano­sionista di accu­
Scontri sulla Spianata,
degli Esteri turco Ahmet Davutoglu,
dopo aver confermato che il neo am­
ran è stato convocato per dare spiegazioni sul­
la questione». La Farnesina ha confermato la
sare ingiustamente la Repubblica islamica».
L’emittente ha accusato anche le catene satel­
tensione a Gerusalemme
basciatore a Washington Namik Tan convocazione di Bradanini. Fonti locali hanno litari arabe «Al Arabiya» e «Al Jazira» di esse­ Mentre Israele e Anp si accingono ad
(che aveva presentato le credenziali riferito ai cronisti che l’Iran ha chiesto l’im­ re «entrate in campo per dare una mano alla annunciare la ripresa di negoziati indi­
il 25 febbraio) è stato richiamato per mediato rilascio dei suoi due cittadini, finiti nuova grande ondata di bugie contro l’Iran» retti sotto auspici americani, una nuo­
consultazioni, ha dichiarato che no­ in carcere con cinque italiani: Hamid Masou­ nei loro ampi servizi dedicati proprio all’in­ va fiammata di violenza è esplosa ieri
nostante il risultato del voto negati­ mi­Nejad, 51 anni, giornalista della televisio­ chiesta di Milano. in uno dei luoghi più critici del conflit­
vo per Ankara, la Turchia continue­ ne iraniana accreditato da anni presso la Sala (Ansa) to israelo­palestinese: la Spianata del­
rà nel processo di normalizzazione le Moschee di Gerusalemme. Dopo ore
dei rapporti av­ di scontri, poi estesi alla città Vecchia
viato con Ierevan
(la capitale del­
l’Ar menia) lo
LA MOZIONE HA IRRITATO IL GOVERNO DI ERDOGAN CHE HA RICHIAMATO IN PATRIA L’AMBASCIATORE di Gerusalemme, a Hebron, a Ramal­
lah e ad altre località della Cisgiorda­
nia, sono giunte dichiarazioni inveleni­

Usa e Turchia, lite sull’Armenia

scorso ottobre a te. Il ministro israeliano della sicurez­
Zurigo anche se za interna Yitzhak Aharonovic ha ac­
la risoluzione del cusato Hamas e i suoi fiancheggiatori
Congresso creerà del Movimento islamico in Israele di
di certo proble­ aver scatenato ad arte gli incidenti.
mi«A Washin­ Ma il presidente dell’Anp Abu Mazen
gton è stata pro­ ne ha subito addossato la responsabi­
cessata una vi­ lità invece al governo «avventuriero»
cenda storica», di Benyamin Netanyahu «che ­ ha ac­
ha detto Davuto­
glu. «E voglio at­
tirare l’attenzio­
ne sul procedi­
Ankara contro il testo che condanna la strage cusato ­ varca ogni linea rossa e ri­
schia di innescare una guerra di reli­
gione». Gli incidenti sono iniziati al
termine delle preghiere del venerdì,
mento del voto piuttosto che sul suo dal canto suo Davutoglu ­ non cede­ hanno invece scritto che Ankara po­ quando i fedeli islamici hanno comin­
risultato», ha aggiunto il ministro in remo ad alcuna pressione e la Tur­ trebbe interdire agli americani l’uso ciato a defluire dalla Spianata delle
evidente polemica con il comporta­ chia non prenderà mai decisioni sot­ della base aerea di Incirlik (nel me­ Moschee. Gruppi di dimostranti hanno
mento ­ da lui giudicato «irregolare»
­ del capo della Commissione Esteri,
to le pressioni di nessuno».
Osservatori locali non escludono co­ In vista ridione del Paese) attualmente uti­
lizzata dagli Usa per rifornire le pro­
allora iniziato a lanciare verso la sot­
tostante Spianata del Muro del Pianto
il democratico Howard Berman. munque che la Turchia possa adot­ prie truppe in Iraq e in Afghanistan. una pioggia di pietre e detriti che ha
obbligato la polizia a sgomberare mi­
«È per questo ­ ha spiegato Davuto­
glu ­ che abbiamo richiamato il no­
stro ambasciatore a Washington e
tare misure di ritorsione nei con­
fronti della decisione della Commis­
sione Usa. La stampa aveva avanza­
ritorsioni La minaccia però, come qualcuno ri­
corda, non è del tutto nuova.
Fu ventilata pure nell’ottobre del
gliaia di fedeli ebrei che in quel mo­
mento erano assorti in preghiera. In
convocato quello Usa al nostro mini­ to l’ipotesi della cancellazione di 2007 dopo che la Commissione Este­ parallelo, unità antisommossa hanno
stero». Quest’ultimo, James Jeffrey,
uscendo dal ministero degli Esteri
contratti già stipulati o in via di per­
fezionamento con le cinque maggio­
contro le ditte ri del Congresso aveva dato il via li­
bera ad una mozione analoga a quel­
fatto irruzione da più varchi nella
Spianata delle Moschee per ridurre al­
ad Ankara si è limitato a commenta­ ri aziende Usa della Difesa per un la approvata ieri. Ma allora non se l’impotenza i facinorosi palestinesi
re che «il momento scelto per il voto
è stato sbagliato». «Noi ­ ha concluso
valore di 45 miliardi di dollari. Ieri i
quotidiani «Zaman» e «Hurriyet» Un’immagine dello sterminio degli armeni
americane ne fece niente.
Furio Morroni
che si sono poi asserragliati all’inter­
no della moschea al­Aqsa.

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6 SABATO 6 MARZO 2010
Economia
ATENE Il parlamento greco ha appro­
vato ieri con procedura d’urgenza il
pacchetto di misure anticrisi da 4,8
miliardi, mentre fuori dell’aula ri­
suonavano le proteste e la rabbia dei
lavoratori e i giovani si scontravano
con la polizia in un paese paralizza­
to da uno sciopero generale che sarà
ripetuto l’11 marzo.
L’assemblea unicamerale ha dato il
via libera al piano di austerità, che
ridimensiona pesantemente il livel­
lo di vita dei Greci, con il solo voto
della maggioranza socialista (160 de­
putati su 300) e del piccolo partito di
estrema destra Laos (15). La princi­
pale forza di opposizione, Nuova De­
mocrazia (ND, centrodestra) e
l’estrema sinistra Syriza hanno vo­
tato contro. Il Partito comunista
(Kke) ha lasciato l’aula prima del vo­
to in segno di protesta. Le misure,
viste come il possibile preludio a un
più concreto impegno finanziario
europeo a favore della Grecia, sono
passate mentre Papandreou viaggia­
va a Berlino per il vertice con la can­
celliera tedesca
Angela Merkel.
Il ministro delle
finanze Giorgio
APPROVATO IL PROGETTO DI AUSTERITÀ CHE TAGLIA I SALARI, CONGELA LE PENSIONI E AUMENTA LE TASSE
Crisi, la Grecia sotto assedio
Papaconstanti­
nou intervenen­
do in parlamento
ha assicurato che
se il piano di au­
sterità sarà ap­
plicato come pre­
visto «non ci sarà
bisogno di nuove
misure». E ha in­
vitato l’Europa
ad «assumersi le
sue responsabili­
Scontri dopo il varo del drastico piano anti­deficit
tà, cosa che non ha ancora fatto».
Nel centro di Atene, nonché a Salo­
nicco e in altre città, migliaia di per­
sone intanto manifestavano contro
«le misure criminali e antipopola­
ri». Mentre uno sciopero convocato
dal sindacato comunista Pame e dal­
le confederazioni dei dipendenti
pubblici, Adedy, e del settore priva­
to, Gsee, paralizzavano trasporto ur­
bano, aereo, ferroviario e navale,
chiudevano scuole e ospedali, provo­
cavano un parziale black out infor­
mativo e bloccavano i centri cittadi­
ni. Militanti comunisti e dipendenti
disperati hanno occupato il ministe­
ro delle finanze e il Poligrafico dello
Stato: quest’ultimo nel futile tentati­
vo di impedire la pubblicazione del
piano di austerità sulla gazzetta uf­
ficiale bloccandone l’attuazione. E
la rabbia infine si è sfogata in scon­
tri con la polizia e in un’aggressione
contro il presidente della centrale
sindacale Gsee, il socialista Yannis
Panagopoulos accusato di «essersi
venduto» al governo e che è rimasto
leggermente ferito.
La leader del Kke, Aleka Papariga,
postasi di fatto alla guida della rivol­
ta contro la stretta economica, ha in­
vitato «il popolo a prendere nelle
sue mani la lotta». «Sì, possiamo fer­
mare queste misure», ha detto, «per­
ché la maggioranza dei Greci è con­
tro la politica di austerità del gover­
no». Ed un sondaggio pubblicato og­
gi sembra darle ragione: oltre i due
terzi dei cittadini sono contro i
provvedimenti che tagliano severa­
mente i salari, congelano le pensio­
ni e aumentano le tasse. Papariga ha
sottolineato che la Grecia è divenuta
il bersaglio della reazione interna­
zionale perché è l’ultimo avamposto
popolare grazie al più forte partito
comunista europeo; ma anche, rile­
vano gli osservatori, teatro dell’ulti­
ma guerriglia armata del continen­
te e del più attivo movimento anar­
chico. Una miscela che, mescolata
con la profonda crisi, potrebbe rive­
larsi più esplosiva che mai.
Giulio Gelibter
Agenti di polizia e manifestanti si fronteggiano nella manifestazione nel cuore di Atene
INPS
Cassa integrazione: la “straordinaria” torna a correre
n Nuovo balzo in avanti, in febbraio, per la cas­
sa integrazione straordinaria, che fa segnare
un dato in aumento che “cancella” in qualche
modo la frenata della cassa ordinaria, registra­
ta nello stesso mese. È questo il trend secondo
quanto informa una nota dell’Inps. A gennaio,
invece, sono calate le domande di disoccupazio­
ne (­2%) e di mobilità (­25%). Tornando a feb­
braio, sono state autorizzate 95 milioni di ore di
cassa integrazione, più di un terzo (38 milioni)
di straordinaria, contro 37,4 milioni di ordina­
ria e 19,6 milioni di cig in deroga. La cassa inte­
grazione ordinaria conferma in febbraio il calo
congiunturale: ­5,38% rispetto a gennaio; il
dato dell’industria è ancora più spiccato:
­9,22%, ma è la cassa integrazione ordinaria
nell’edilizia (+28,04% su gennaio), anche per i
fattori stagionali (pioggia e neve bloccano i
cantieri edili), che fa aumentare le ore richieste
e autorizzate. Complessivamente, nel confronto
febbraio­gennaio 2010, si è registrato un au­
mento delle ore autorizzate pari al 12,42%. An­
che la cassa integrazione in deroga, che da sola
si conferma circa un quinto di tutte le ore di cig
autorizzata, ribadisce la leggera frenata con­
giunturale avviata dal mese scorso: ­1% le ore
autorizzate a febbraio rispetto a gennaio. In
controtendenza l’andamento della cassa inte­
grazione straordinaria, che cresce in febbraio
(su gennaio) del 28,07%. I confronti anno su
anno (febbraio 2010 contro febbraio 2009, quan­
do le ore complessivamente autorizzate sono
state 42,5 milioni) indicano la cassa ordinaria
in linea (+26,14%) e straordinaria quasi tripli­
cata (+245,9%). Complessivamente, nei primi
due mesi del 2010 sono state autorizzate 179,6
milioni di ore di cig, contro i 72 milioni dello
stesso periodo dello scorso anno (+149,34%).
Nel gennaio 2010 le domande di disoccupazione
sono diminuite rispetto allo stesso mese dello
scorso anno: si passa dalle 108mila del gennaio
2009 alle 106mila del gennaio 2010 (­2%).
il Cittadino
LA DISOCCUPAZIONE
Allarme Ue:
senza lavoro
più uomini
che donne
BRUXELLES Effetto della crisi: per la
prima volta nell’Unione europea la
percentuale di uomini disoccupati
ha superato quella delle donne. Il da­
to fotografato da Eurostat e reso noto
dalla Commissione europea in pros­
simità dell’8 marzo, festa internazio­
nale della donna, indica che dallo
scorso mese di maggio il tasso di di­
soccupazione maschile è superiore a
quello femminile: a gennaio 2010 nel­
l’Unione europea le donne senza la­
voro erano il 9,3% contro il 9,7% de­
gli uomini. L’Italia però è in contro­
tendenza. Con la Grecia è infatti il
Paese dell’Ue che ha tuttora il più al­
to gap a favore degli uomini: al 7,7%
la disoccupazione maschile contro il
9,8% di quella femminile in Italia e
al 7,1% contro il 13,5% in Grecia.
Il sorpasso degli uomini sulle donne
è avvenuto, spiega Eurostat, in quin­
dici Paesi dell’Ue con punte in Esto­
nia (11,2% di donne disoccupate con­
tro 19,7% di uomini), Lituania
(10,6% contro 18,6%), Lettonia
(19,2% contro 26,6%) e Irlanda (9,9%
contro 17,0%). «Si tratta degli effetti
della crisi economica sul mercato
del lavoro», sottolinea l’ufficio di sta­
tistica che indica come a risentirne
siano stati soprattutto comparti qua­
li le costruzioni, l’industria manifat­
turiera «che hanno provocato soprat­
tutto perdite di occupazione maschi­
le». Quanto al tasso di occupazione,
tuttavia, i dati relativi al terzo trime­
stre 2009, indicano ancora una forte
differenza a favore degli uomini, con
quella femminile al 58,7% e quella
maschile al 71% nell’Ue, un dato che
scende rispettivamente al 46,1% e al
68,9% in Italia. Un primato positivo
per l’Italia arriva invece dai dati re­
lativi al gap salariale tra uomini e
donne: il nostro Paese è quello con la
differenza meno accentuata nei 27,
solo il 4,9% contro una media Ue del
18%. «Questa cifra dell’Italia è stupe­
facente», ha ammesso la commissa­
ria Ue Viviane Reding sottolineando
che come, soprattutto, in Italia i sala­
ri sono bassi anche per gli uomini e
ci sono meno donne con un lavoro
poco qualificato o part­time.
SABATO 6 MARZO 2010 7
il Cittadino
Azionario e titoli di Stato
FTSE MIB GLI INDICI DI IERI NIKKEY
Titolo Riferimento % INDICI Valore Minimo Massimo Variazione %
2,20%
Tokyo
A2A 1,325 +2,63 FTSE ITALIA ALL SHARE 22.769,70 22.355,58 22.771,28 +1,83 10.368,96
10.368,96
ANSALDO STS 14,76 -1,14
FTSE MIB 22.278,12 21.839,93 22.287,57 +1,99
ATLANTIA 18,25 +2,07

10.145,72
AUTOGRILL SPA 9,16 +1,83 FTSE ITALIA MID CAP 24.666,53 24.423,66 24.666,53 +1,16
BANCO POPOLARE 4,845 +0,26
FTSE ITALIA SMALL CAP 23.538,36 23.354,18 23.538,36 +0,51 1/3 2/3 3/3 4/3 5/3
BCA MPS 1,151 +0,97
BCA POP MILANO 4,675 +0,65 FTSE ITALIA MICRO CAP 23.377,98 23.119,12 23.428,90 +0,89
FTSE
BULGARI 6,05 +1,26
FTSE ITALIA STAR 11.149,50 11.069,67 11.149,50 +0,66 1,31%
BUZZI UNICEM 9,94 +4,30 Londra
5.599,76
5.599,76
CAMPARI 7,77 +0,26 L’ANALISI
CIR-COMP IND RIUNITE 1,672 +3,47
ENEL 4,0825 +1,37 LA SETTIMANA DI PIAZZA AFFARI SI CHIUDE CON I LISTINI IN POSITIVO: FTSE MIB A +1,99%
5.405,94

Milano alza il passo

ENI 17,39 +1,76
EXOR 12,46 +3,66 1/3 2/3 3/3 4/3 5/3
FIAT 8,92 +4,57
FINMECCANICA 9,99 +0,05 DAX
FONDIARIA-SAI
GENERALI ASS
11,25
17,32
+0,72
+1,52
L’ipotesi scorporo fa correre Fiat, sugli scudi Intesa Francoforte 1,42%
5.877,36
5.877,36
Seduta positiva per Piazza Affari chiusa
GEOX 5,375 +3,07 con il Ftse Mib che guadagna l’1,99% a 22.278
punti, mentre il Ftse All Share incassa un
IMPREGILO 2,3975 +0,95 rialzo dell’1,83% a 22.769 punti.

5.713,51
INTESA SANPAOLO 2,8375 +4,51 FIAT SUGLI SCUDI
L’ipotesi di uno scorporo della divisione
ITALCEMENTI 8,58 +2,14 auto mette le ali a Fiat (+4,57 a 8,92 euro). Al
titolo del Lingotto sembra aver fatto bene 1/3 2/3 3/3 4/3 5/3
LOTTOMATICA 14,1 +0,28 anche i dati sui veicoli commerciali diffusi
da Anfia e Unrae e la risoluzione dell’Agen-
LUXOTTICA GROUP 18,82 +0,37 zia delle Entrate sul problema del recupero
degli incentivi auto ‘anticipati’ dalle case
CAC
MEDIASET S.P.A 5,84 +1,04 produttrici o importatrici di auto. Nella
galassia Agnelli è ben comprata anche Exor 2,14%
MEDIOBANCA 7,995 +1,59 (+3,66% a 12,46 euro), così come, sempre in Parigi
campo automobilistico, Pirelli (+1,74% a 0,4 3.910,42
3.910,42
MEDIOLANUM 4,2925 +0,41 euro).
MONDADORI EDIT 2,9 +0,96 CORRE PRYSMIAN CON USCITA GOLDMAN
In evidenza Prysmian (+4,32% a 13,7 euro)
PARMALAT 1,927 +1,05 nel giorno in cui Goldman Sachs ha comple-
PIRELLI E C 0,4085 +1,74 tato la cessione, annunciata alla vigilia, del 3.769,54
16,8% della società cavi e sistemi, detenuta
tramite Prysmian (Lux) II (16,24%) e Gol-
1/3 2/3 3/3 4/3 5/3
PRYSMIAN 13,77 +4,32 dman Sachs International (0,564%), attraver-
SAIPEM 25,31 +0,84 so un’offerta rivolta a investitori selezionati.
Acquisti anche su sui cementieri Buzzi, in
SNAM RETE GAS 3,545 -0,42 progresso del 4,3% a 9,9 euro, mentre Italce-
menti sale di oltre il 2,14% a 8,5 euro, in atte-
IBEX
STMICROELECTRONICS 6,775 +2,34 sa dei risultati 2009.
+2.55%
TELECOM ITALIA 1,07 +1,42 CORRONO INTESA, UNICREDIT Madrid
Bene in campo bancario Intesa Sanpaolo 11,019.80
11.019,80
TENARIS 16,06 -0,99 (+4,51% a 2,78 euro), seguita a distanza da
Unicredit (+2,81% a 2,01 euro), spinte
TERNA 3,105 +1,31 entrambe dalla raccomandazione ‘buy’
(acquistare) di Bofa-Merrill Lynch. Sulla
UBI BANCA 9,675 +2,76 parità il Banco Popolare (+0,26% a 4,84 euro)
dopo che la Consob ha fissato a 0,797 euro il 10.434,90
UNICREDIT 2,01 +2,81 prezzo dell’Opa residuale (al via lunedì), su
Banca Italease (+3,86 a 0,79 euro). Fuori dal
UNIPOL 0,86 +1,18 paniere principale gli ordini in vendita pie- 1/3 2/3 3/3 4/3 5/3
gano Banca Ifis (-3,18% a 6,85 euro) dopo che
l’istituto ha deciso di lanciare una nuova
MATERIE PRIME Opa su Toscana Finanza, alzando il prezzo a
1,5 euro per azione.
SMI
BRENT CHI SALE, CHI SCENDE FTSE MIB MAGGIORI RIALZI 0,63%
DENARO $ 80,12 Seduta positiva per Telecom (+1,42% a 1,07 Zurigo
Titolo Riferimento Variazione
euro) e Fastweb (+0,91% a 14,4 euro) in atte- 6.847,78
LETTERA $ 80,12
6.847,78
sa della decisione del Gip di Roma sulla
richiesta di commissariamento o eventuali
ORO misure alternative per Fastweb e per Tele- FIAT 8,92 +4,57
DENARO $ 1132.6 com Italia Sparkle. Entrambe le società sono INTESA SANPAOLO 2,8375 +4,51
LETTERA $ 1132.6 coinvolte nell’inchiesta sulla presunta truffa
ai danni dell’erario e sull’ipotesi di riciclag- PRYSMIAN 13,77 +4,32 6.791,48
gio avviata dalla Dda di Roma. Nei big, tra le
ARGENTO vendite, Ansaldo Sts (-1,1% a 14,7 euro), BUZZI UNICEM 9,94 +4,30
1/3 2/3 3/3 4/3 5/3
DENARO $ 17.156 Tenaris (-0,99% a 16,06 euro) e Snam Rg
LETTERA $ 17.156 (-0,42% a 3,5 euro). EXOR 12,46 +3,66

CAMBI MONETARI FTSE MIB MAGGIORI RIBASSI OBBLIGAZIONI

Euro Dollaro US Sterlina Yen Franco SV Titolo Riferimento Variazione Le più scambiate
1 EURO 1.0000 1.3613 0.89990 123.01 1.4629 ANSALDO STS 14,76 -1,14 Nome Ultimo prezzo Variazione
1 DOLLARO STATUNITENSE 0.73420 1.0000 0.66090 90.340 1.0744 TENARIS 16,06 -0,99 Rbs Fb16 Royal 6 Anni Var. 100,00 +0,00
1 STERLINA INGLESE 1.1107 1.5124 1.0000 136.64 1.625 SNAM RETE GAS 3,545 -0,42 Enel Tf 3,5 2010-2016 102,42 +0,05
1 YEN GIAPPONESE 0.0081248 0.011060 0.0073130 1.0000 0.011886
Barclays Ge25 Eur 15 Y 7,5 Notes 101,15 +0,00
Rbs Fb16 Royal 4% 100,60 +0,00
1 FRANCO SVIZZERO 0.68310 0.93030 0.61500 84.070 1.0000 Enel Tv 2010-2016 101,90 -0,02
EURIBOR - QUOTAZIONI (fixing 365) TITOLI DI STATO
EONIA EURIBOR 1M EURIBOR 5M EURIBOR 9M I più scambiati
Nome Ultimo prezzo Variazione
0.320 0.421 0.857 1.106
EURIBOR 1W EURIBOR 2M EURIBOR 6M EURIBOR 10M
0.349 0.522 0.969 1.146 Btp-1Ag21 3,75% 97,99 +0,16
EURIBOR 2W EURIBOR 3M EURIBOR 7M EURIBOR 11M Cct-1Mz17 Ind 98,12 +0,10
0.366 0.662 1.007 1.186 Cct-1St15 Ind 99,21 +0,05
EURIBOR 3W EURIBOR 4M EURIBOR 8M EURIBOR 1Y Btp-1Mz20 4,25% 102,81 +0,18
0.380 0.765 1.055 1.233 Btp-15Ap15 3% 101,21 +0,11
8 SABATO 6 MARZO 2010

il Cittadino
Sezione

Chiesa
IL MESE DI MARZO SI CONCLUDERÀ CON LA VEGLIA DIOCESANA DI SABATO 27 A SANT’ANGELO LODIGIANO IN OCCASIONE DELLA GMG

Quei giovani protagonisti nella Chiesa

Il primo incontro martedì con la Fuci e poi altri appuntamenti
n Diverse iniziative in questo mese

Paullo, di marzo con protagonisti i giova­

ni, a livello diocesano, impegnati in
iniziative e eperienze ecclesiali. Ini­
ziative sono offerte rispettivamente
Operatori pastorale famiglia,
conclusa dalla Fuci, dall?azione Cattolica e
dall?Ufficio di pastorale giovanile. oggi l’incontro in Seminario
la visita n SARANNO MATRICOLE
I giovani della Fuci di Lodi in col­
laborazione con il Msac (Movi­
LODI Appuntamento oggi alle 15 (e fi­
no alle 17,15) nel Seminario di Lodi
con i coniugi lodigiani Cristina Casi­
glie: fare fiorire l’amore per gli altri
nelle azioni piccole e umili di ogni
giornata; dedicarsi – sole o associate

pastorale mento studenti dell’Azione cattoli­

ca) promuove un grande “evento”
rivolto ai ragazzi delle classi IV e
V di tutti gli istituti di scuola se­
roli e Stefano Joli.
Si tratta di un momento di riflessio­
ne che si rivolge soprattutto, ma non
solo, alle coppie dei referenti della
– a “molteplici opere di servizio so­
ciale”, specialmente a vantaggio dei
poveri, di coloro che l’organizzazio­
ne previdenziale e assistenziale delle
+GIUSEPPE MERISI condaria superiore delle province pastorale familiare nelle parrocchie, pubbliche autorità non riesce a rag­
di Lodi e Piacenza. L’evento è in agli animatori e ai responsabili dei giungere».

S
i è con­
clusa
mercole­
dì 3 mar­
zo la Visita
pastorale nel
vicariato di
Paullo con
l’incontro
con i preti e
poi con i
Consigli Pa­
storali par­
rocchiali.
Il Vescovo,
con la Curia
e la Segreteria, ha ringrazia­
to il Vicario foraneo, i preti,
le religiose e tutti i collabora­
tori laici, dando appunta­
mento all’11 maggio per la
consegna dei Decreti attuati­
vi.
L’occasione ha consentito di
risottolineare le priorità del­
la Visita pastorale, sia quelle
indicate dal Papa ai Vescovi
lombardi, sia quelle emerse
dalla verifica delle situazio­
ni parrocchiali (Pastorale
giovanile e Oratorio, fami­
glia, vocazioni, carità, pre­
ghiera....). Il tutto in un con­
testo di comunità che ha reso
facile il richiamo alla cen­
tralità dell’Eucaristia e alla
necessità di un progetto pa­
storale parrocchiale, sempli­
ce ed effettivo, che ogni Con­
siglio pastorale deve elabora­
re ed attuare sotto la guida e
la responsabilità del parro­
co, e che sia in grado di favo­
rire e sollecitare partecipa­
zione, comunione, e testimo­
nianza missionaria.
Positivi anche gli incontri
vicariali con la presenza dei
Responsabili diocesani di
ogni settore pastorale.
Con l’augurio, infine, che la
Pastorale d’insieme (Vicaria­
to e Unità pastorali), possa
venire potenziata, anche in
vista del futuro Consiglio
pastorale vicariale.
vescovo di Lodi*
programma il prossimo martedì 9
marzo. la serata si aprirà alle ore
20.45 alla Casa della Gioventù di
Lodi (viale Rimembranze 10) con
un primo momento di confronto ­
animato da brevi interviste ­ circa
alcune delle questioni più signifi­
cative sull’orientamento alle scel­
te della vita universitaria. Questi
gli indirizzi internet a cui riferirsi
per domande e informazioni sul­
l’evento: http://lodi.fuci.net fuci­
lodi@gmail.com. L’incontro è
aperto a tutti ed è da consigliare a
tutti gli studenti del territorio.
n LA TENDA: CANTIERE SPIRITUALE
Sabato 13 marzo alla Casa della
Gioventù dalle 19 alla 21,30 un can­
INIZIATIVA PROPOSTA LUNEDÌ 8 MARZO AL TEATRO “SAN FRANCESCO”
Il Meic incontra Davigo,
un giudice in prima linea
LODI Un nuovo importante incontro del
Movimento ecclesiale di impegno cul­
turale (Meic). L’appuntamento è per lu­
nedì 8 marzo, alle ore 21, presso il Tea­
tro del collegio San Francesco, a Lodi
in via San Francesco 21, nell’ambito del
ciclo “Idee per il futuro”. Ospite del no­
to Movimento ecclesiale che opera nel
Lodigiano e relatore della serata sarà il
magistrato Piercamillo Davigo, attual­
mente giudice presso la Corte Suprema
di Cassazione.
Davigo, nato a Candia Lomellina 59 an­
ni fa, dopo gli studi universitari a Ge­
nova è entrato in Magistratura nel
1978. Ha iniziato la sua carriera come
giudice presso il tribunale di Vigevano;
poi dal 1981 è divenuto sostituto procu­
ratore della Repubblica presso il tribu­
nale di Milano, dove si è occupato pre­
valentemente di reati finanziari, socie­
tari e contro la pubblica amministra­
zione.
In questo contesto ha fatto parte del po­
ol “Mani pulite”, insieme ai colleghi
Antonio Di Pietro, Gerardo D’Ambro­
sio, Francesco Saverio Borrelli, Ilda
Boccassini, Gherardo Colombo, Ar­
mando Spataro.
gruppi familiari e comunque agli «Si tratta di vivere – precisano i co­
operatori che si occupano delle fami­ niugi di Lodi – le opere di misericor­
glie. La famiglia, infatti, è al tempo dia corporale e spirituale, mediante
stesso soggetto ecclesiale e sociale; è “la scelta preferenziale dei poveri” e
ambito privilegiato in cui la Chiesa e le azioni di volontariato». La fami­
la società si incontrano, si esprimo­ glia chiamata, per esempio, a prati­
Immagine di archivio di giovani impegnati in una attività di un gruppo ecclesiale no e si realizzano. L’una e l’altra, in care l’ospitalità (accoglienza del fra­
famiglia e attraverso la famiglia, tello bisognoso, attenzione ai bisogni
tiere spirituale per i giovani, se­ ranno gli esercizi spirituali per possono crescere e svilupparsi insie­ dei fratelli, impegno per assicurare
gue una cena con tranci di pizze. giovani e 18enni. Informazione me. ad ogni famiglia una casa….). Inol­
presso l’Upg e l’Azione cattolica. «Animata dal comandamento del­ tre: animare la promozione umana.
n FORUM REGIONALE l’amore, la famiglia cristiana ­ ci an­ Essa è «il principale servizio che gli
Un forum in preparazione alla set­ n VEGLIA DIOCESANA A SANT’ANGELO ticipano i coniugi Joli citando il Pa­ sposi cristiani sono chiamati a com­
timana sociale dei cattolici italia­ Sabato 27 marzo alle 21 la veglia pa ­“vive l’accoglienza, il rispetto, il piere nell’ambito della società civi­
ni: la sede del Forum è il Chiostro diocesana per i giovani che que­ servizio verso ogni uomo, considera­ le». Si tratta di vivere un’esperienza
di San Barnaba a Mantova. st’anno sarà promossa a Sant’An­ to sempre nella sua dignità di perso­ quotidiana di autentico amore co­
gelo Lodigiano (in basilica), vigi­ na e di figlio di Dio. «Si delineano ­ niugale e famigliare e testimoniare i
n ESERCIZI SPIRITUALI lia della Giornata mondiale per la sottolineano i coniugi Joli ­ esigenti valori dell’incontro interpersonale e
Da venerdì 19 a domenica 21 ci sa­ gioventù (Gmg). prospettive di impegno per le fami­ del dono gratuito di se stesso.
L’agenda
del vescovo
n Domenica 7 marzo alla Muzza di
Cornegliano laudense alle ore 11 il
vescovo di Lodi monsignor Giusep­
pe Merisi celebra la santa Messa.
Successivamente è divenuto consiglie­ n Lunedì 8 marzo a Bergamo par­
re della Corte d’appello di Milano. tecipa all’incontro delle delegazioni
Ora ricopre il ruolo di giudice alla Cor­ delle Caritas lombarde.
te Suprema di Cassazione.
La storia personale, il percorso profes­ n Giovedì 11 marzo nella chiesa
sionale al servizio dello Stato, la capaci­ dell’Ausiliatrice a Lodi in mattinata
tà di analisi lucida e profonda, la dote partecipa al ritiro del clero.
di saper esporre in modo chiaro, spesso ­
con battute fulminanti, idee e opinioni
n A Quartiano presso il Centro
mai scontate, in un dibattito spesso ca­ M’Interessi alle ore 17.30 intervie­
ratterizzato da slogan o da un linguag­ n e a l C o nv e g n o p a s t o r a l e
gio “per addetti ai lavori”, fanno del “Com.union”.
giudice Davigo un interlocutore privi­
legiato di una realtà come il Meic, che n Venerdì 12 marzo a Milano in
«intende esercitare un ruolo di stimolo mattinata interviene al Convegno
alla riflessione e all’elaborazione cultu­ “Cancellare la povertà. Una sfida
rale nel territorio lodigiano. per l’Europa” organizzato dalla Cari­
«Il tema dell’incontro, “Il posto delle re­ gli ultimi anni da Piercamillo Davigo, Qui sopra Pier
tas ambrosiana.
gole ­ Giustizia, legalità e coesione so­ La giubba del re (intervista a cura di Camillo Davigo,
ciale: prospettive per il futuro dell’Ita­ Davide Pinardi) e La corruzione in Ita­ noto giudice n RITIRO SPIRITUALE DEI PRETI
lia”, ci aiuterà ­ spiega il presidente del lia (con Grazia Mannozzi). di Cassazione, in Giovedì 11 marzo dalle 9,30 ci sa­
Meic di Lodi Paolo Daccò ­ ad entrare Come ormai è consuetudine, chi non una immagine rà, come da programma di inizio an­
nel vivo di molte delle questioni oggi potrà intervenire personalmente all’in­ d’archivio no inviato a tutti i sacerdoti della
centrali per interpretare la stagione contro potrà seguire la serata in diretta durante un diocesi di Lodi, il ritiro spirituale per
che il nostro Paese sta attraversando, e sulle frequenze di Radio Lodi (Fm convegno che si i preti nella chiesa dell’Ausiliatrice
ci consentirà di spingerci ad immagi­ 88.850 ­ 89.000 ­ 100.500) e sul sito è svolto a Lodi, in viale Rimembranze a Lodi. Predi­
narne gli scenari futuri». www.radiolodi.it, sul quale sarà poi re­ promosso
cherà monsignor Saverio Xeres, sa­
Presso la sede dell’incontro sarà possi­ sa disponibile la registrazione audio. da avvocati cerdote della diocesi di Como.
bile acquistare i volumi pubblicati ne­ Giacinto Bosoni e magistrati

T I
erremoti, alluvioni, catastro­
fi naturali anche in questi
giorni hanno portato morte e
distruzione nel mondo. La
domanda è sempre la stessa: ma
Dio, se c’è, dov’era? Perché accado­
no queste cose? Perché Dio permet­
te che bambini innocenti, popoli
poveri ed inermi subiscano trage­
die come queste? Probabilmente
con questo interrogativo irrisolto
che turba il cuore dell’uomo viene
riferito a Gesù di un gruppo di ga­
lilei sovversivi, il cui sangue Pilato
fece scorrere con quello delle loro
offerte sacrificali. Sullo sfondo vi è
la convinzione che Dio punisce i
cattivi, coloro che gli disobbedisco­
no, già a partire da questo mondo.
Se è successa a quei tali una tale di­
sgrazia significa che se la merita­
vano per i loro peccati. Gesù non
accetta per nulla questa interpreta­
zione. L’occasione è propizia per
annunciare che il Dio vivo e vero è
diverso da come gli uomini se lo
immaginano. Egli non è un giudi­
ce arcigno ed inflessibile pronto a
far pagare all’uomo ogni suo mi­
V
L A N G E L O D
L’ostinazione di chi non accoglie il perdono di Dio
don Enzo Raimondi
sfatto, bensì un padre misericor­ rare come spesso succede ancora
dioso che non gode della morte del oggi davanti alle tragedie da cui è
peccatore, ma desidera piuttosto afflitta l’umanità. La precarietà
che si converta e viva. Né quei gali­ della nostra vita, la sua fragilità e
lei che Pilato uccise presso il Tem­ inconsistenza, paragonabile ad un
pio erano peggiori degli altri gali­ soffio o al fiore del campo che nasce
lei per aver meritato quella sorte, al mattino e appassisce già alla se­
né coloro su cui rovinò la torre di ra, dovrebbe indurci a far tacere la
Siloe erano più peccatori degli al­ nostra superbia, radice di ogni pec­
tri per meritare d’essere stati sepol­ cato, per riconoscere il Signore co­
ti sotto cumuli di macerie. Inciden­ me l’Unico. Non ci è dato di na­
ti, catastrofi, uccisioni avvengono scondere le nostre colpe dietro a
più a causa della negligenza e del­ quelle altrui. Se dovessimo pensare
la cattiveria umana che non per il ai meriti e ai demeriti e ad un Dio
disinteresse o la vendetta di Dio. che punisce chi sbaglia, tutti sa­
Resta però vera una cosa: se non ci remmo dovuti perire sotto quella
convertiamo, periremo tutti allo torre, tutti avremmo meritato d’es­
stesso modo. Gesù legge in questi sere uccisi da Pilato. Se siamo an­
fatti di cronaca un monito, che non cora vivi è solo perché Dio ci conce­
possiamo ancora una volta trascu­ de tempo, ci offre un’altra possibili­
E L L A D O M E
tà. Essa non deve andare sprecata,
perché realmente la mercede del
peccato è la morte. Ciò che dobbia­
mo temere non è la cattiva sorte o
gli strali di un Dio che lancia ful­
mini sopra i suoi nemici, bensì
quella ostinazione che ci impedisce
di accogliere l’amore di Cristo che
ci perdona e ci salva. Con la para­
bola del fico Gesù ci invita a ricon­
siderare il volto di Dio e nello stes­
so tempo a non sprecare il tempo
che ci è dato per decidere di che fare
di noi stessi e della nostra vita.
Quest’albero nobile dai frutti squi­
siti non rappresenta solo Israele,
ma ciascuno di noi: piantati da
Dio, Egli si aspetta che dall’ascolto
della sua Parola si producano
frutti buoni in noi. La delusione è
N I C A
cocente quando, venendo a noi,
Egli trova solo fogliame che, come
tutti ricordiamo, servì solo a copri­
re la vergogna del peccato. La deci­
sione più logica è quella di abbatte­
re quel fico sterile. Tre anni gli so­
no già stati concessi, il padrone ha
già pazientato fin troppo e l’ordine
ora è quello di estirpare quella
pianta senza frutto affinché non
continui a sfruttare il terreno. Il vi­
gnaiolo però, che per conto del pa­
drone coltiva quella vigna in mez­
zo alla quale è cresciuto il fico, in­
tercede affinché gli sia concessa an­
cora una possibilità. Lui per primo
si impegnerà a prendersene cura
con maggiore impegno, proverà a
zappagli intorno alle radici e a
mettere il concime, nella speranza
di poter vedere finalmente qualche
frutto di bontà. Non è difficile vede­
re in tutto ciò l’opera di Cristo. Egli
ci pota con la sua parola, ci ali­
menta con il suo amore, ci rinvigo­
risce con il suo Spirito e domanda
al Padre di pazientare ancora con
noi oltre ogni ragionevole misura.
Non dobbiamo però usare della
bontà di Dio per continuare a
sfruttare i suoi doni di Grazia sen­
za che essi portino frutto in noi.
“…Se no lo taglierai”: quest’espres­
sione posta a conclusione della pa­
rabola è un ulteriore invito a pren­
dere sul serio il nostro proposito di
conversione perché ne va della no­
stra vita. Grazie a Gesù, Dio ci con­
cede ancora del tempo così che, aiu­
tati dalle sue cure, noi abbando­
niamo ciò che rende sterili le nostre
esistenze per vivere della sua Paro­
la e potergli offrire quei frutti squi­
siti che si attende da noi. Se resiste­
remo anche al perdono e alla sal­
vezza che il Figlio ci dona, se conti­
nueremo a scegliere di apparire
piuttosto che essere, la fine che ci
siamo scelti da soli è già segnata.
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
BENEDETTO XVI: «SONO SICURO CHE NON VERRÀ A MANCARE LA SOLIDARIETÀ DI TANTI, IN PARTICOLARE DELLE ORGANIZZAZIONI ECCLESIALI»
Caritas, una mano tesa anche per il Cile
Dopo il terremoto l’appello per un aiuto concreto alla popolazione
n «Sono sicuro che non verrà a man­
care la solidarietà di tanti, in parti­
colare delle organizzazioni ecclesia­
li». Con queste parole Benedetto XVI
ha sollecitato l’impegno della Chiesa
dopo il violento terremoto che saba­
to 27 febbraio ha colpito il Cile. Solo
un mese e mezzo prima, sempre in
America Latina, un altro sisma ad
Haiti ha causato vittime e danni
enormi.
In contatto – sia pure tra comprensi­
bili difficoltà di comunicazione – con
la Caritas Cile e in collegamento co­
stante con l’intera rete Caritas, Cari­
tas Italiana ­ che da anni sostiene la
Chiesa locale ­ ha subito lanciato un
appello per poter contribuire quanto
prima alla realizzazione di un piano
d’emergenza e a messo a disposizio­
ne 100mila euro per i bisogni imme­
diati. La presidenza della Conferen­
za episcopale italiana ha stanziato
un milione di euro invitando le co­
munità ecclesiali a pregare per colo­
ro che sono stati colpiti dal tragico
evento e a sostenere le iniziative di
solidarietà promosse dalla Caritas
italiana con l’obiettivo di alleviare le
sofferenze di quella popolazione.
Una raccolta di alimenti non deperi­
bili e denaro è stata promossa dalla
Caritas a nome di tutti i vescovi del
Cile. I centri Caritas sono stati mobi­
litati con il sostegno delle parroc­
chie. Le comunità cilene sono state
invitate a consegnare alimenti non
deperibili ­ farina, riso, pasta, latte
in polvere, olio ­ nelle parrocchie e
negli altri centri di raccolta attivati
nelle 5 arcidiocesi e nelle 18 diocesi
del Paese. I primi aiuti si stanno di­
stribuendo a 150mila famiglie con i
furgoni Caritas nelle zone di Maule e
«C’È DENTRO CIASCUNO QUEL PROCESSO DI MATURAZIONE VERSO LA FORMA PIENA, A CUI CI CHIAMA LA PEDAGOGIA DEL SIGNORE»
«Il beato don Gnocchi, un grande educatore»
Riflessione di monsignor Passerini nella Messa celebrata a San Colombano da raccogliere
n Con un concerto d’organo, of­
ferto dalla Banca Centropada­
na, si è conclusa domenica sera
una settimana di appuntamenti
a San Colombano al Lambro,
per ricordare l’anniversario del­
la morte del Beato don Carlo
Gnocchi. Il Papa ha concesso che
la memoria liturgica del novello
Beato fosse fissata il 25 ottobre,
giorno della sua nascita e non il
giorno della sua nascita al cielo,
per evitare che sia celebrata in
tono minore visto il periodo qua­
resimale entro il quale essa di so­
lito cade.
Ma il 28 ottobre non può non es­
sere ricordata la santa morte del
sacerdote don Carlo e l’estremo
gesto di donazione delle sue cor­
nee a due bambini, gesto che fece
scalpore perché non consentito
dalla legge ma che aprì una nuo­
va stagione, quella dei trapianti,
in un Paese che ancora non si in­
terrogava sull’importanza della
donazione degli organi. Così ha
ricordato il parroco don Mario
Cipelli all’inizio della Santa
Messa solenne presieduta dal Vi­
cario generale della diocesi mon­
signor Iginio Passerini.
La celebrazione liturgica è stato
il momento culminante di una
settimana che aveva visto radu­
nati gli iscritti della locale asso­
ciazione dell’Aido, intitolata a
don Gnocchi, per l’annuale As­
semblea e la celebrazione di un
Convegno promosso dal centro
pastorale San Francesco, dove
hanno sede le varie realtà carita­
tive della parrocchia, sul tema
della disabilità che ha visto come
relatrice Elena Corbella, respon­
sabile della riabilitazione terri­
toriale della fondazione “Don
Carlo Gnocchi”.
Riportiamo l’ultima parte del­
l’omelia tenuta dal vicario gene­
rale monsignor Iginio Passerini
* * *
...Nel mistero della trasfigura­
zione colgo due aspetti della te­
stimonianza del beato don Carlo
Gnocchi.
Ora lui è partecipe della forma
definitiva, ultima, gloriosa del­
la sua figura; anch’egli è piena­
mente trasfigurato.
Ha raggiunto la misura piena
della sua personalità in comu­
nione con la vita di Dio. Perché
nella sua vita terrena non si è li­
mitato ad uno sguardo esterio­
re, superficiale sull’umanità
Uomini sul tetto di una casa distrutta dal terremoto a Capitan Pastena, in Cile
Bío Bío che sono le più colpite.
La situazione resta comunque com­
plessa e problematica. In tutte le zo­
ne colpite è in corso una valutazione
dei bisogni e delle situazioni più ur­
genti. Per sostenere gli interventi si
possono inviare offerte a Caritas Ita­
liana tramite conto corrente nume­
I ragazzi
della stazione:
una sfida
che lo circondava. Pur avendo
conosciuto l’uomo anche nelle
sue manifestazioni più buie
“completamente spogliato da
ogni ritegno e convenzione, in
totale balia degli istinti più ele­
mentari”, pur avendo incontra­
to l’umanità dolente dalle mem­
bra dilaniate per le conseguen­
ze della guerra o l’umanità in­
nocente provata da gravi disabi­
lità fisiche o psichiche, o dalla
mancanza di famiglia, egli non
ha perso di vista la grandezza,
lo splendore a cui ogni essere
umano è destinato dal disegno
di Dio e soprattutto non ha mai
dimenticato il Cristo trasfigura­
to, monito per chi rischia di per­
dere la fiducia nella grandezza
della condizione umana. Cristo
rende possibile a tutti raggiun­
gere la forma piena della condi­
zione umana, perché Cristo non
solo si è identificato con ogni
uomo, ma si è unito in certo mo­
do ad ogni uomo. Con questa in­
tuizione sulla grandezza a cui
ogni uomo è destinato e che
brilla nel Cristo trasfigurato,
don Carlo ha dedicato la sua vi­
ta agli altri perché non sprecas­
sero la possibilità loro offerta di
conseguire un traguardo così
alto e non si perdessero d’animo
in questa impresa. È proprio il
bene troppo grande in gioco a
spingere don Carlo a condivide­
re le proprie energie in un ser­
vizio d’amore in nome di Cristo.
Leggiamo in una testimonian­
za: “Quante vite ha strappato a
gesti insensati, portando nella
loro disperazione la Parola di
Dio, quanti uomini ha aiutato a
venir fuori dalla sacca del Don e
non solo materialmente, ma in­
tervenendo sulla loro depressio­
ne. ... Don Carlo fa tutt’uno con i
patimenti altrui, sprona, incita,
sorregge, conforta, superando
ogni afflizione. ... È dunque que­
sta l’esperienza determinante
per mettere in pratica l’impe­
gno di realizzare grandi opere
attraverso cui arrecare conforto
ai bisognosi.
Nell’Alpino morente, come pure
nel suo orfano e nel più piccolo,
nel più sfortunato e malato, ve­
de Cristo e con lo stesso amore è
stato, è e sarà pronto a curarlo e
a provvedere per lui” (Relazio­
ne di Fratel Alfredo, in R. Par­
meggiani, Ho conosciuto don
Gnocchi, 2000, 45).
Ma un altro aspetto della sua fi­
ro 347013 specificando nella causale:
“Emergenza terremoto Cile”. Sul si­
to della Caritas si possono trovare
anche i riferimenti per i bonifici
bancari. Oppure si può contribuire
direttamente negli uffici Caritas in
via Cavour a Lodi.
G. Bos.
Una foto d’archivio della beatificazione di don Gnocchi in piazza duomo a Milano nel mese di ottobre dell’anno scorso
gura riflette l’esperienza della
trasfigurazione. Siamo destina­
ti a una forma superiore; vivia­
mo un processo di maturazione
verso un compimento. Ma biso­
gna riconoscere dentro di noi e
dentro ogni uomo questa poten­
zialità: essere fatti per una qua­
lità di vita superiore. C’è chi
parla addirittura di un processo
di divinizzazione in atto. Qui ri­
conosciamo tutto l’apporto di
don Carlo al campo della educa­
zione. Egli parla di “restaura­
zione della persona umana”.
Già l’espressione dice che rico­
nosce dentro l’uomo una sua de­
stinazione e la riscopre o ne re­
staura le potenzialità perché la
persona umana possa svilup­
parsi e raggiungere lo scopo per
cui è stata fatta. Ciò significa
aver fiducia nell’uomo, in ogni
uomo, come portatore di risorse
sufficienti per essere degno del­
la sua grandezza e diventare so­
migliante a Dio. Certo con la
grazia di Dio, come testimonia
il ministero del prete accanto
all’uomo; certo con il dispiega­
mento di tutto l’impegno educa­
tivo che comporta l’accompa­
gnamento di una maturazione.
Ma con la fiducia di fondo nella
persona, chiunque essa sia, per
DIVERSI GLI APPUNTAMENTI E ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI IN PARROCCHIA
Il vescovo Bettazzi e padre Gheddo
il 14 e il 21 marzo a San Gualtero
n La parrocchia di San Gualtero in
Lodi organizza, per il tempo forte di
Quaresima, una settimana di predi­
cazione straordinaria, sul tema del­
l’anno sacerdotale.
Dopo avere invitato due sacerdoti
impegnati “in prima linea”, don Gi­
no Rigoldi, cappellano del carcere
minorile “Beccaria” di Milano, e
don Aniello Manganiello, parroco
di Scampia, ora è la volta di altri
due figure sacerdotali di rilievo e di
fama: il vescovo monsignor Luigi
Bettazzi, uno dei pochi vescovi vi­
venti che hanno partecipato al Con­
cilio Vaticano II, e padre Gheddo,
notissimo missionario del Pime, no­
to anche per i suoi innumerevoli
scritti e gli interventi in televisione,
che parleranno rispettivamente do­
menica 14 e 21 marzo, alle ore 15, nel
salone dell’Oratorio di San Gualte­
ro. Venerdì 19 marzo, al pomeriggio
e alla sera, sarà la volta di monsi­
gnor Giuseppe Cipelli, rettore del­
l’Incoronata, già invitato e apprez­
zato in parrocchia l’anno scorso,
sempre durante la Quaresima. Que­
sti incontri sono destinati a tutti i
parrocchiani, adolescenti, giovani,
adulti ed anziani, secondo una for­
mula sperimentata ormai più volte
la grandezza che è inscritta nel
suo Dna. Lo splendore del Cri­
sto trasfigurato è solo un cam­
biamento di forma, ma i disce­
poli sono invitati a riconoscere
nel Gesù ordinario tutta la so­
stanza di quello splendore. Sa­
per riconoscere la grandezza di
ciascuno e lavorare con delica­
tezza per ridarle la dignità e lo
splendore che le spetta è stata
l’arte di don Carlo Gnocchi nel
suo ministero di educatore. Si­
gnificative le parole che descri­
vono la sua differenza dalla li­
nea pedagogica di padre Gemel­
li: “Tra me e padre Gemelli non
ci si poteva intendere. Lui, Ge­
melli intendeva l’educazione co­
me mettere dentro qualcosa, io
la intendo come estrarre qual­
cosa”. E rivelatrice anche que­
sta autodescrizione: “Se devo
aggiungere qualcosa di mio, di­
rei così: sono innamorato del
mistero di ogni persona umana
e della sua libertà” (G. Barbare­
schi, refazione al volume di G.
Rumi – E. Bressan, Don Carlo
Gnocchi, Milano 2002, p.3­4).
C’è dentro ciascuno quanto ba­
sta per quel processo di trasfi­
gurazione, di maturazione ver­
so la forma piena, a cui ci chia­
ma la pedagogia del Signore. E
e ben riuscita.
Anche i bambini
e i ragazzi della
catechesi parroc­
chiale avranno
due momenti di
incontro sempre
sul tema dell’an­
no sacerdotale,
attraverso la co­
noscenza delle fi­
gure luminose di monsignor Bettazzi
sacerdoti: don
Cesare Bisognin, sacerdote di Tori­
no, ordinato a soli 19 anni e morto
pochi giorni dopo l’ordinazione, e
San Damiano de Veuster, l’Apostolo
dei lebbrosi sull’isola di Molokai.
Durante la Quaresima, sempre nel
contesto dell’anno sacerdotale, nel­
la predicazione delle 5 domeniche i
sacerdoti della Parrocchia illustra­
no le varie parti della Messa, dopo
una introduzione sul rapporto tra
Sacerdozio ed Eucaristia: riti di in­
troduzione, liturgia della Parola, li­
turgia Eucaristica, riti di conclusio­
ne.
n SETTIMANA DELLA PREDICAZIONE
Domenica 14 marzo. ad ogni Santa
Messa “apertura della settimana”.
dentro c’è anche il Maestro inte­
riore con la sua grazia.
Al cui servizio si sentiva don
Carlo anche nella sua opera
educativa: “È tempo di comin­
ciare ad attingere al Maestro in­
teriore e farsi scolari di questa
cattedra di verità e di consola­
zione che Dio ha eretto dentro
di noi. Se sarai fedele a questa
scuola metterai solide basi, per
la vita, al tuo cristianesimo”
(lettera a Angela Maria Alfieri,
18 settembre 1944 in Don Carlo
Gnocchi, Dio è tutto qui, Milano
2005, pagine 345).
Condivisione e educazione: due
campi della testimonianza del
beato don Carlo Gnocchi. Ci
provocano a “fare” la verità. Un
passo che a lui piaceva: “Chi fa
la verità viene alla luce” (Gv
3,21). Cristo viene alla luce della
trasfigurazione perché è opera­
tore della verità.
Don Carlo Gnocchi è nella luce
della vita gloriosa, di definitivo
splendore perché ha fatto la ve­
rità e non semplicemente per­
ché l’ha detta, pensata, immagi­
nata. Una santità attiva la sua,
una vita da protagonista.
Aiuti anche noi ad essere opera­
tori di verità, per venire alla lu­
ce della nostra trasfigurazione.
9
Chiesa
Alle 10.30 Santa Messa con rito del­
l’unzione dei malati; alle ore 15 in­
contro per i ragazzi: “don Cesare Bi­
sognin, sacerdote per pochi giorni”;
sempre alle ore 15 incontro per ado­
lescenti, giovani e adulti sul tema:
“Cristo, sommo ed eterno sacerdo­
te. Sacerdozio partecipato ad alcuni
eletti. Teologia­pastorale­spirituali­
tà”, relatore monsignor Luigi Bet­
tazzi, vescovo emerito di Ivrea. Ve­
nerdì 19 marzo alle 16.30 Santa Mes­
sa per anziani con omelia. Il tema:
“Sacerdozio ministeriale e sacerdo­
zio comune. Teologia, pastorale,
spiritualità”, relatore: monsignor
Giuseppe Cipelli, rettore del tempio
dell’Incoronata. Alle 20.45 adorazio­
ne Eucaristica per adolescenti, gio­
vani e adulti. Il tema: “Sacerdozio
ministeriale e sacerdozio comune“,
relatore monsignor Cipelli.
Domenica 21 marzo alle 15 incontro
per i ragazzi: “Padre Damiano di
Molokai, apostolo dei lebbrosi”;
sempre alle 15 incontro per adole­
scenti, giovani e adulti sul tema: “I
miei genitori, ora Servi di Dio, nella
mia vocazione sacerdotale – missio­
naria”, relatore padre Gheddo, mis­
sionario Pime, notissimo scrittore e
giornalista.
n “Picchiato dal branco in stazio­
ne”. È il titolo della prima pagina
dell’edizione di giovedì 4 marzo sul
Cittadino di Lodi che ha fatto riflette­
re gli operatori del Consultorio Cen­
tro per la famiglia. Un fatto, va detto,
che però non è isolato nella nostra
società dove capita che ragazzi siano
tra i protagonisti di fatti di violenza.
Cosa succede ai ragazzi? Questa è la
domanda da porsi con sempre maggio­
re serietà, pur senza drammatizzare
ed estendere oltre misura situazioni di
disagio e degrado. È interessante
ascoltare i commenti delle persone di
Lodi alla notizia: colpa della tv, della
scuola, dei genitori, della politica e na­
turalmente di internet… C’è un po’ di
tutto. C’è anche tanta passione e inte­
resse insieme però allo sgomento e alla
sostanziale resa di fronte a fenomeni
che sembrano non avere soluzione. Ep­
pure qualcosa si deve poter fare. Anzi­
tutto continuare a considerare i ragaz­
zi e i più piccoli in generale come credi­
tori dell’impegno degli adulti. Svilup­
pando, si passi l’esempio, una genito­
rialità allargata. Nel senso di avverti­
re tutti nei loro confronti una piena re­
sponsabilità. La famiglia e la scuola,
agenzie educative tradizionali, come
peraltro anche la parrocchia, sono so­
stanzialmente spiazzate nel contesto
contemporaneo dove informazioni, va­
lori, riferimenti e modelli di comporta­
mento giungono da più parti e sono
proposti in modo estremamente veloce,
non mediato, senza filtri. Se la tenta­
zione, da parte di ciascuna agenzia, e
degli adulti in generale, è quella di la­
sciar cadere le braccia – “Non ce la fac­
ciamo” – l’occasione è invece quella di
rilanciare e cercare alleanze, mettersi
insieme dando corpo a reale e condivi­
sa responsabilità educativa. Questa è
una vera emergenza contemporanea.
Ci sono tante volte famiglie chiuse,
spesso isolate dalle molteplici e concre­
te difficoltà di ogni genere che incon­
trano tutti i giorni. Famiglie dove è già
difficile “fare alleanza” all’interno, a
partire dai genitori tra loro. E dove
non di rado, e come richiede l’età, i ra­
gazzini e le ragazzine vivono un mon­
do proprio, talvolta del tutto sconosciu­
to agli adulti. Famiglia e scuola, par­
rocchia, associazioni: sul territorio bi­
sogna fare comunità. Occorre rispon­
dere così al progressivo degrado del
tessuto di relazioni che accomuna la
nostra società, dove ciascuno tende a
fare per sé. È un passo necessario, per
ricordare poi che ne servono certamen­
te anche altri, per costruire un futuro
migliore del quale non vogliamo fare a
meno.
Giacinto Bosoni
10
Chiesa
DON BRUSATI: «RIFLETTIAMO SULL’ATTUALITÀ DELL’IMPEGNO DELLA CHIESA A STARE DENTRO L’ALVEO DEI LINGUAGGI PER COMUNICARE IL VANGELO»
Convegno a Quartiano con 3 vescovi
Il progetto del Centro “M’Interessi” nel simposio di giovedì 11 marzo
QUARTIANO Ci saranno ben tre
vescovi al “Conve gno
C o m . u n i o n ” d i Q u a r t i a n o,
giunto alla sua terza edizione.
Il simposio è programmato al
Centro “M’Interessi” per gio­
vedì 11 marzo a Quartiano (ini­
zio alle 17,30 e fino alle 20,30 ­
segue cena gratuita a tutti i
presenti). Interverranno il ve­
scovo di Lodi Giuseppe Merisi,
monsignor Domenico Sigalini,
vescovo di Palestrina ed assi­
stente generale dell’Azione cat­
tolica italiana e monsignor Al­
berto Maria Careggio, vescovo
di Ventimiglia­San Remo
«Anche l’edizione di quest’an­
no ­ ­ spie ga il direttore del
Centro “M’Interessi“ don Ema­
nuele Brusati ­ vuole riflettere
sull’attualità dell’impegno del­
la Chiesa a stare dentro l’alveo
dei linguaggi per comunicare
il Vangelo, affinché questo sia
“performativo” e non solo “in­
formativo”, come dice il Papa
nell’enciclica “Spe salvi”. E se
il Vangelo non si sconta, nel
senso che o è oppure non è,
nemmeno però lo si può comu­
nicare senza mediazioni: i lin­
guaggi, appunto; linguaggi che
non sono solo parola, ma oggi
anche e soprattutto le espres­
sioni “non verbali”. In questa
direzione siamo illuminati dal
cosiddetto miracolo delle lin­
gue, autorevolmente testimo­
niato in Atti al capitolo 2: il
Vangelo, quindi, necessita di
una “mediazione” af finché
possa essere compreso e vissu­
to».
Il Centro M’interessi, nella lo­
gica pastorale dell’ “et­et” e
non dell’ “aut­aut”, si pone nel­
l’ambito della missionarietà
“oltre i luoghi comuni”, cer­
cando di attuare, pur con tutti i
limiti che può avere una tale
esperienza umana, quanto in­
dicato dalal Chiesa. Al suo in­
terno, infatti, si attua uno spe­
cifico progetto di pastorale per
il tempo libero, nella convin­
zione che anch’esso possa esse­
re un tempo di promo zione
umana e di primo annuncio.
Parallelamente l’iniziativa
“Hope”, promossa dal Servizio
nazionale di pastorale giovani­
l e , p a r t n e r d e l c o nv e g n o
Com.Union, da dieci anni si de­
dica alla formazione ed all’edu­
cazione dei giovani nel settore
della musica, dello spettacolo e
della comunicazione. Attraver­
so l’incontro con i coetanei,
un’èquipe di formatori, artisti
e primari professionisti setto­
riali, i giovani che partecipano
ad “Hope” approfondiscono le
conoscenze e sviluppano la cre­
atività non in solitudine, ma
nella relazione con l’altro,
aprendosi così all’esperienza
di fede. Durante il convegno di
giovedì 11 marzo ci saranno le
relazioni di monsignor Dome­
nico Sigalini, vescovo di Pale­
strina ed assistente generale
dell’Azione cattolica italiana;
UN INCONTRO DI FORMAZIONE NEL SEMINARIO DI LODI DON GRECCHI E IL SINDACO DI MONTANASO FERRARI LO HANNO RINGRAZIATO A NOME DELLA COMUNITÀ
La pastorale biblica,
il 13 c’è don Giavini
n Sabat o 1 3 m a r z o a l e o re
15.30, presso il Seminario ve­
scovile di via XX Settembre a
Lodi, si terrà un incontro rivol­
to a tutti coloro che nelle no­
stre Comunità sono in qualche
modo impegnati o interessati
alla pastorale biblica.
Il riferimento è agli animatori
dei gruppi di ascolto della Pa­
rola, a coloro che propongono o
seguono corsi biblici offerti
dalle parrocchie, a tutti coloro
che si dilettano nello studio e
nell’approfondimento della Sa­
cra Scrittura o che sono inte­
ressati a promuoverne la lettu­
ra e la conoscenza, così che i te­
sori della Bibbia siano con più
facilità e abbondanza aperti a
tutti i fedeli. L’occasione è data
dalla presenza di Giovanni
Giovini, biblista e responsabi­
le da diversi anni della pasto­
rale biblica della diocesi di Mi­
lano.
Volentieri si è reso disponibile
ad un incontro in cui racconte­
seguirà quella di monsignor
Alberto Maria Careggio, vesco­
vo di Ventimiglia­San Remo,
che con don Alessandro Gher­
si, responsabile della pastorale
giovanile della stessa diocesi,
illustrerà Jubilmusic, uno dei
più importanti Festival mon­
diali della musica di ispirazio­
ne cristiana. Il vescovo di Lodi
Giuseppe Merisi porterà il suo
saluto e introdurrà i lavori del­
la serata.
I n t e r ve r r a n n o a n c h e d o n
Giampaolo Rossoni, presidente
“Odielle”, oratori delle diocesi
lombarde; don Emanuele Bru­
sati, direttore del “M’interes­
si” e parroco di Quartiano e il
fratello Marco, direttore gene­
rale di “Hope music”.
Giacinto Bosoni
n IL PROGETTO IN SINTESI
Il Meeting progettuale
Com.union, partendo da do­
mande di stringente attualità,
si prefigge di analizzare espe­
rienze, percorsi ed orienta­
menti finalizzati alla creazione
di un “sistema di comunicazio­
ne della Fede” nei luoghi e nei
tempi storicamente e tradizio­
nalmente “non formali”, come
il “mondo della musica”, “In­
ternet”, il “tempo libero” del
fine settimana e della notte, i
grandi raduni giovanili; in sin­
tonia con il Servizio Nazionale
per la Pastorale Giovanile, con­
sentire l’incontro e la sistemiz­
zazione delle strategie di co­
municazione della fede di alcu­
ne iniziative già in essere sul
territorio italiano.
Fanno parte
del pro getto:
“Hope”,
un’iniziativa
del Servizio
nazionale di
pastorale gio­
vanile. della
Cei, che dal
1998 si pre­oc­
cupa di forma­
re giovani ar­
tisti e profes­
sionisti nel
campo della
comunicazio­
ne e della mu­
sica.
“M’interes­
si“, una pasto­
rale per il tem­
po libero, che
dal 1999 ha
sperimentato
iniziative per
l’agg re gazio­
n e g i ova n i l e
con attenzione
al “tempo libe­ Da sinistra i vescovi di Lodi Giuseppe Merisi e di Palestrina Domenico Sigalini puntualizzando
ro” del fine
settimana e della notte, consi­ ria specializzata nella produ­ la loro riconoscibilità per esse­
derato non soltanto come tem­
po della trasgressione, ma co­
me tempo dello Spirito e dell’
“incontro con l’altro”, anche renziale il mondo giovanile.
tramite la convivialità tipica
della cultura italiana.
“Omnibus”, struttura societa­
rà la sua esperienza e il suo im­
pegno volto a favorire la cono­
scenza della Scrittura nella
chiesa milanese.
In questi anni anche nella dio­
cesi di lodi è cresciuto l’inte­
resse intorno alla Bibbia.
Molti adulti vi si appassionano
ritrovando in essa un nutri­
mento essenziale e sostanzioso
per il proprio cammino spiri­
tuale.
Tuttavia pare ancora grande
l’impegno che la Chiesa deve
affrontare per invitare tutti i
fedeli ad accostarsi alla mensa
della Parola come ha suggerito
il Concilio Vaticano II.
L’auspicio per tutti è che anche
questo appuntamento possa se­
gnare un investimento più de­
terminante della nostra Dioce­
si e delle singole Comunità
parrocchiali a favore di una pa­
storale biblica.
don Enzo Raimondi
vice direttore
dell’Ufficio catechistico
Adolescenti e giovani (foto d’archivio) danzano in allegria all’interno del centro parrocchiale “M’Interessi” di Quartiano
zione di eventi e grandi eventi r e p a r t e d e l s i s t e m a
ad elevata valenza etica e so­
ciale, aventi come target prefe­
Ha all’attivo: i principali even­
ti delle ultime tre Gior nate operatori, le evidenti finalità
Mondiali della Gioventù; Jubil­
Una festa a Arcagna per don Tansini
Il sacerdote ha ricordato in questi giorni i 65 anni di Messa
Don Ermanno Tansini, 88 anni
Un luogo aperto, attento
all’incontro con l’altro,
“oltre i luoghi comuni”
music ­ Festival
Internazionale di
Christian Music
(Rai Uno), a San­
remo;
Un obiettivo tra­
sversale del pro­
getto è “tracciare
il futuro comune
ai diversi proget­
ti, verificare le
possibilità di
coinvolgimento di
altre esperienze,
ed evidenziando
“Com.union”, come la nonfor­
malità dei luoghi e dei tempi,
l’attualità dei linguaggi, la so­
lida formazione cristiana degli
pastorali”.
n Montanaso e Arcagna festeg­
giano don Ermanno Tansini, è
sacerdote da 65 anni.
Il 24 febbraio l’intera comunità
montanasina e soprattutto i re­
sidenti della frazione Arcagna
si sono riuniti nel Santuario lo­
cale per celebrare una Santa
Messa in onore del prete che ha
detto “sì” al Signore ben ses­
santacinque primavere fa.
L’amato don Tansini, che ha 88
anni ma non li dimostra, è sta­
to accolto dal parroco don Ste­
fano Grecchi. Quest’ultimo lo
ha salutato con affetto a nome
di tutti i presenti e in ricordo
del suo ingresso ad Arcagna ri­
salente al lontano 22 ottobre
1962.
Anche il sindaco Luca Ferrari
ha voluto riportare alla memo­
ria quel sentito momento. «Ti è
sembrata una zona quasi ab­
bandonata ­. ha detto il primo
cittadino ­ tanto che in occasio­
ne della tua testimonianza rila­
sciata per il libro libro “Monta­
Don Brusati, direttore del “M’Interessi”
naso Lombardo e Arcagna dal­
le origini al XX secolo” hai det­
to “gabbe da una parte e moro­
ni da un’altra”.
In paese però hai anche trova­
to tanta gente ricca di fede e di
valori che ti ha voluto bene e ti
è vicina ancora oggi. Per la tua
comunità ti sei speso molto,
eri sempre pronto a collabora­
re con tutti per il bene di tut­
ti».
In effetti don Tansini non ha
mai disdegnato alcun tipo di la­
voro o fatica:”Come non ricor­
dare la tua disponibilità e espe­
rienza alla guida dello scuola­
bus per 13 anni, nella gestione
della mensa scolastica e nel­
l’organizzazione del doposcuo­
la ma anche come apicoltore.
Indimenticabili le opere porta­
te avanti per il Santuario come
la posa del pavimento, il nuovo
portone, la sostituzione dell’al­
tare in adeguamento alle dispo­
sizioni del Concilio Vaticano II,
il restauro della chiesa, del
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
In breve
IL 20 MARZO
Divorziati e risposati:
incontro a Casa Betania
Sabato 20 marzo continua il percor­
so spirituale e formatico per persone
separate, divorziate e/o risposate.
promosso dalla commissione dioce­
sana dell’Ufficio famiglia. Alle ore
15, dopo una breve introduzione, in­
terverrà Carla Mazzoleni, psicologa
del Consultorio “Centro per la fami­
glia“ sul tema: “La crisi nella relazio­
ne di coppia”, seguirà il dibattito.
L’incontro che si terrà in via Martin
Lutero a Lodi (Casa Betania) è libero
a tutti.
ADDOLORATA DI LODI
Cammino penitenziale
“sulle orme di Dante”
Continua il cammino penitenziale
sulle orme di Dante nella parrocchia
dell’Addolorata (dopo il ponte a Lodi,
salone dell’oratorio). I prossimi due
incontri il 12 marzo e il 19 marzo alle
ore 21. Venerdì 12 marzo: colpa ed
espiazione, il “Purgatorio“; venerdì
19: la beatitudine eterna, “il “Para­
diso”. Relatrice sarà Virginia Cisotti.
SANT’ALBERTO A LODI
Incontri per genitori
che hanno i figli in cielo
Anche quest’anno a Lodi, nei locali
della parrocchia di Sant’Alberto a
Lodi, si terranno gli incontri di rifles­
sione per i genitori che hanno perso
un figlio. Le date saranno sabato 13,
20 e 27 marzo, alle ore 15 nel salo­
ne, sotto la chiesa parrocchiale. Ter­
rà la riflessione don Roberto Vignolo,
docente della Facoltà teologica del­
l’Italia Settentrionale e dei Seminari
riuniti di Lodi, Crema, Cremona e Vi­
gevano. «Posti nel cuore della Qua­
resima ­ spiegano i genitori coinvolti
nell’esperienza tragica di aver perso
un figlio ­ questi appuntamenti costi­
tuiscono una concreta passibilità di
riflettere sulle nostre irreparabili
perdite alla luce della Risurrezione
del Figlio di Dio, unica sorgente di
speranza per tutti».
LODI
San Bernardo, libri
in mostra fino al 20
Inizia oggi la mostra dei libri usati
nella parrocchia di San Bernardo a
Lodi e rimane aperta fino a domenica
20 marzo. La vendita, che ha uno
scopo benefico, si effettua nei locali
della parrocchia (all’interno dell’ora­
torio in via Piacenza 45) dove si po­
trà scegliere tra circa 10mila libri di
generi letterari diversi. L’orario della
mostra, aperta a tutti, è dalle 9 alle
12 e dalle 14 alle 19.
campanile, dell’organo, il ciclo
di decorazioni del 1981, la casa
par rocchiale, le feste del 26
aprile in occasione del ritrova­
mento dell’immagine Maria­
na” ha proseguito il primo cit­
tadino con emozione.
Tutto nel ricordo di un prete
disponibile che tutti apprezza­
no per la cordiale sensibilità ri­
volta al paese, senza contare
l’amore, la fede e la carità tra­
smessi ai credenti.
Ferrari in chiesa ha conclu­
so:«Arcagna e Montanaso oggi
ti portano nel cuore con l’amo­
re e l’affetto che si devono a
uno di noi. Tu hai sofferto e
gioito con i nostri nonni semi­
nando ciò che oggi noi possia­
mo raccogliere. Ti auguriamo
una lung a vita». Infine don
Tansini ha ricevuto omaggi dai
cittadini, dalla parrocchia e
dall’amministrazione che gli
ha donato una maternità di Fe­
lice Vanelli.
Paola Arensi
SABATO 6 MARZO 2010 11
il Cittadino
Sezione
12 SABATO 6 MARZO 2010

il Cittadino
Sezione
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
VISITA PASTORALE n A PAULLO MERCOLEDÌ SERA LA SOLENNE CELEBRAZIONE CONCLUSIVA PRESIEDUTA DA MONSIGNOR GIUSEPPE MERISI
«Percorrete la strada della testimonianza»
La Messa del vescovo con i fedeli di tutti i consigli parrocchiali
n La visita pastorale presso le par­
rocchie del vicariato di Paullo si è
conclusa mercoledì con una Messa
presieduta dal vescovo di Lodi e con­
celebrata da tutti i parroci del vaca­
riato. Accanto al pastore della chiesa
laudense monsignor Giuseppe Meri­
si, tra gli altri c’erano il vicario ge­
nerale della diocesi monsignor Igi­
nio Passerini e l’economo della dio­
cesi monsignor Luigi Rossi, ma an­
che il nuovo collaboratore di Migne­
te don Stefano Concardi. Nella chie­
sa dei santi Quirico e Giulitta, piena
di fedeli, i fedeli hanno fatto il loro
ingresso baciando l’altare. Il rito è
stato preceduto dall’intervento del
vicario foraneo monsignor Sandro
Bozzarelli che ha paragonato la mes­
sa ad un pontificale. Ed in effetti la
cerimonia è stata particolarmente
curata, con accompagnamenti musi­
cali grazie alla partecipazione delle
corali di diverse parrocchie che han­
no intonato canti conferendo solen­
nità e bellezza artistica alla liturgia.
Ovviamente principale in questa oc­
casione è stata l’omelia del vescovo,
che ha voluto ringraziare tutti, salu­
tando i diaconi, le suore e i preti, i
consigli pastorali. Con l’augurio che
da questo incontro possa derivare un
maggiore e rinnovato impegno verso
una vita cristiana. «Lo slancio per
corrispondere alla chiamata del Si­
gnore e un’occasione ulteriore di
ascolto della sua Parola», ha detto
monsignor Merisi che ha voluto
esprimere un caro ricordo in memo­
ria di don Franco Simonetta, parro­
co di Mignete nel trigesimo dalla
morte.
L’attenzione di sposta poi al tempo di
Quaresima, sottolineando le letture,
che parlano della sofferenza e del sa­
crificio, del servizio in particolare
inteso come vocazione all’evangeliz­
zazione. La spiritualità quaresimale
ben si concilia con i messaggi lancia­
ti con la visita pastorale. E su questo
aspetto si è soffermato il vescovo,
che ha evidenziato tre priorità: la
preghiera, la penitenza e la rinuncia,
l’elemosina e la carità. «In questo
contesto la Quaresima ci permette di
ritrovarci nella visita pastorale – ha
spiegato ­. Bisogna tradurre nel con­
creto ciò che essa ha proposto. L’11
maggio ci sarà la consegna dei decre­
ti attuativi della visita pastorale, nel
QUESTA MATTINA E IL 20 MARZO LA SCUOLA APRE ALLE FAMIGLIE PER LA PRESENTAZIONE
San Francesco: apre il linguistico,
nuovo look per il liceo scientifico
n La scuola superiore italiana sta
per cambiare: dal primo settembre
2010 saranno avviati i nuovi licei ed i
nuovi istituti tecnici e professionali.
Il ministro Gelmini ha spiegato che
“si tratta di un riordino, indispensa­
bile, di tutti i percorsi di studio. Il
provvedimento pone fine alle moltis­
sime sperimentazioni realizzate a
partire dagli anni Novanta, che han­
no dato luogo ad un’enorme fram­
mentazione degli indirizzi”.
Noi Barnabiti ci occuperemo, com’è
tradizione, dei licei. Quelli che la ri­
forma prevede sono sei, organizzati,
in continuità con la scuola seconda­
ria di primo grado e in coerenza con
la legge che prevede l’innalzamento
dell’obbligo di istruzione a sedici an­
ni, in un primo biennio, destinato al­
l’acquisizione delle abilità che pos­
siamo definire “di base”, seguito da
un secondo biennio in cui si definirà
meglio la specializzazione del corso
di studi e dall’anno conclusivo, pro­
pedeutico all’università, in cui anco­
ra maggiore dovrà essere l’approfon­
dimento specialistico. Abbiamo dun­
que una riforma che da un lato eli­
mina le sperimentazioni che, spesso,
rischiavano di disperdere le energie
degli studenti e le risorse degli isti­
tuti nei rivoli di mille discipline,
moltiplicando il numero delle ore e
degli insegnamenti, e ritorna ad
un’organizzazione più agile ed es­
senziale; dall’altro favorisce l’appro­
fondimento, l’acquisizione seria e si­
cura degli strumenti propria di una
determinata area di studio.
È proprio in quest’ottica che al San
Francesco siamo molto felici di ve­
der pienamente confermato il piano
di studi del liceo classico, che resta
sostanzialmente uguale a quello tra­
dizionale che abbiamo sempre avu­
to; allo stesso modo abbiamo fatto la
scelta di “specializzare” il liceo
scientifico nelle discipline che gli so­
no proprie, l’informatica, la matema­
tica, la chimica, la biologia, le scien­
Sopra e a destra due immagini della
celebrazione di mercoledì a Paullo
a conclusione della visita pastorale
luogo che il vicario generale decide­
rà. Sarà un’altra occasione di rifles­
sione. Abbiamo parlato di scelta per­
sonale di fede da rinnovare, in un
tempo di indifferenza, forse anche di
pigrizia. Due elementi voglio porta­
re alla vostra attenzione: la privatiz­
zazione della fede (che non risponde
al senso cristiano autentico) e la pri­
vazione di Dio, come se il Signore
non ci fosse. La strada da percorrere
non è questa, ma è quella della testi­
monianza. Dobbiamo farci latori di
una proposta convinta, perché nella
libertà ognuno possa dire di sì al Si­
gnore per dare senso fondato e au­
tentico alla nostra esistenza. Ma non
possiamo testimoniare agli altri una
fede che noi non viviamo. Quindi
fondiamola su solide basi». Va pro­
mosso al contempo il cammino co­
mune, tra unità pastorali e all’inter­
no del vicariato, secondo il principio
della sussidiarietà. Un lungo applau­
so ha accolto le parole del vescovo.
Emiliano Cuti
Il rettore del “San Francesco” padre
ze, attraverso l’opzione “delle scien­
ze” applicate, che la riforma prevede.
In più riproponiamo, dopo qualche
decennio, il liceo linguistico.
Ci pare così di aver tenuto conto del­
le esigenze che ci è parso di cogliere
nel territorio, nel quale la presenza
dei Barnabiti e la loro azione educa­
tiva e formativa ha radici davvero
antiche ma intende proiettarsi nel
futuro con un’anima contempora­
nea. Le strutture non ci mancano e
sono a norma, ma non sono l’essen­
ziale. Quanto ci preme è la cura del
principio educativo ­ formativo. Per
questo è necessario che, al di là del­
l’organizzazione, le persone, i prota­
gonisti dell’avventura formativa, ac­
cettino di cambiare stile, di farsi
coinvolgere pienamente da questa
novità. Genitori, insegnanti, coordi­
natore didattico, alunni, personale
non docente, tutti sono protagonisti
della scuola, ma ognuno deve vivere
nel ruolo che gli appartiene. E ogni
protagonista deve aiutare gli altri a
vivere il proprio compito. La legge
della gradualità, della pazienza edu­
cativa, della corresponsabilità, ri­
chiede innanzitutto adulti maturi,
adulti educatori.
Vogliamo coglie­
re questa nuova
oppor tunità e
non farci sfuggi­
re l’occasione di
rinnovare e, so­
prattutto, di rin­
novarci. Educato­
ri e genitori in­
sieme, non con
l’intento di far
nascere attorno
ai nostri figli un
mondo finto, arti­
ficiale, senza fati­
che o senza osta­
coli, ma al con­
trario per ”esser­
Emiliano Redaelli ci”, per stare ac­
canto a loro aiu­
tandoli ad interpretare i fatti della
vita, a comprendere quello che acca­
de, a muoversi fiduciosi nel mondo e
nella cultura di oggi. Dobbiamo of­
frire a quanti stanno crescendo le
migliori condizioni perché possano
camminare serenamente con un se­
rio e affascinante progetto di vita. È
una risposta corale alla sfida educa­
tiva che riguarda tutti, per un futuro
aperto alla speranza. Ecco allora il
senso e la finalità del nostro percor­
so, che può andare dal nido ai nuovi
licei, dando vita a una grande e rin­
novata passione educativa d’integra­
zione tra la fede e la vita. Sarà bello
poter incontrare tutte le famiglie che
vogliano chiarimenti sulle nostre
scelte organizzative e, soprattutto,
formative, nei giorni che abbiamo
fissato per la scuola aperta: oggi e
ancora sabato 20 marzo alle ore 10,30
io e i miei docenti terremo un incon­
tro di presentazione della offerta for­
mativa e resteremo disponibili a
scuola tutta la mattinata per incon­
trare chiunque fosse interessato alle
nostre proposte.
padre Emiliano Redaelli
rettore “San Francesco”
NOVITÀ VIA WEB
La Cappella musicale della cattedrale durante uno dei concerti alla presenza di tantissimi fedeli nel duomo di Lodi
Cappella musicale della cattedrale,
attivato un sito di approfondimento
n Tutte le informazioni sulla
Cappella musicale della catte­ n La musica
drale di Lodi si trovano da qual­ sa entrare
che giorno in un rinnovato sito in profondità
internet che consentirà anche ai nel cuore
cantori di accedere ad un’area
riservata ove reperire le infor­
dell’uomo
mazioni sulle date delle prove, e il suono può
delle celebrazioni e dei concerti. diventare
Il sito è: www.coroduomolo­ preghiera
di.org
Attraverso la Cappella la comu­
nità coinvolta riaccede al luogo generatore della
propria vita. Nell’atto liturgico del cantare la
Chiesa si attua nella sua natura di evento di gra­
zia e non come applicazione di una categoria uni­
versale preesistente, o di un’idea dell’uomo, o an­
cora in base a particolari prestazioni (musicali) o
efficienze.
Sono convinzioni che, grazie all’opera della Cap­
pella di Lodi, diventano un percorso: dall’ascolto
istituito nell’atto stesso del cantare, al quale si of­
13
Chiesa
L’impegno del vicariato
per chi è in difficoltà:
al Centro di ascolto
accolte 622 persone
PAULLO La visita pastorale è cadu­
ta in un periodo particolare, in
una situazione di crisi che ha
colpito molte famiglie, ridotte
spesso all’indigenza.
Ed il vescovo monsignor Giusep­
pe Merisi ha potuto raccogliere
questo messaggio di difficoltà
dalla gente, ma anche dai sindaci
di tutti i comuni visitati, da Co­
mazzo fino a Mulazzano, da Dre­ Il diacono Tava
sano fino a Zelo, muovendoci da
un alto all’altro del vicariato di Paullo.
La diocesi è in prima linea su questo argomento e
ha risposto con il fondo diocesano. Questo argo­
mento, come della carità, della missionarietà, è
stato affrontato anche durante gli incontri vica­
riali che si sono tenuti presso l’auditorium Pier­
giorgo Frassati, ai quali hanno partecipato anche
gli operatori del mondo del volontariato e le varie
parrocchie.
Il diacono permanente Aldo Tava ha consegnato
nelle mani del vescovo una relazione sulle attività
del centro di ascolto Caritas di Paullo che ben fo­
tografa le difficoltà attuali. Sono 622 le persone
che si sono rivolte al centro d’ascolto per i collo­
qui, 195 per la prima volta l’anno passato.
Per venire incontro alle esigenze delle famiglie
c’è una collaborazione per la fornitura alimentari
con con la Croce rossa italiana, comitato provin­
ciale di Milano. È stata stipulata una convenzione
per usufruire del servizio di distribuzione dei
prodotti Agea a favore degli indigenti. «Purtrop­
po seppur col flusso costante della merce – dice
Tava ­, essa non è mai sufficiente. Nel 2009 abbia­
mo ottenuto 848 chili di pasta, 865 chili di biscotti,
110 di burro, 2052 litri di latte, 840 pezzi di formag­
gi, 675 pezzi di grana, 660 chili di zucchero, 50 chi­
li di riso, 384 confezioni di confetture, 160 chili di
farina, 100 chili di fette biscottate».
Ogni venti giorni vengono distribuite le borse ali­
mentari: a Zelo ne sono state distribuite a 123 per­
sone, a 36 a Cervignano, 72 a Paullo, 84 a Mulazza­
no, 39 a Merlino, 31 a Comazzo. Nelle borse sono
stati messi anche generi alimentari raccolti gra­
zie alle iniziative delle varie chiese. Al contempo
sono stati promossi tanti altri servizi.
E.C.
fre ospitalità, al riconoscimento della singolare
alterità dell’altro; dalla relazione con l’unica Pa­
rola originaria all’aprirsi all’originalità altrui; e
questo nell’unanimità, che consiste nel fare della
voce dell’altro il contenuto della propria interiori­
tà, uscendo dal proprio io.
In tal modo l’esteriorità non è più concepita come
il lato debole della fede, ma come la realizzazione
di quell’intima relazione che libera dal rischio di
un celebrare spettacolare o intimistico e rende
possibile la celebrazione comunitaria. Questa co­
munione, che accade nell’assemblea riunita, non
cerca né l’identità, ma neppure produce l’estra­
neità. Maestro della Cappella della cattedrale è da
sempre don Piero Panzetti, che è anche docente di
musica per la liturgia presso gli studi teologici
riuniti di Lodi. «La musica, investita del potere
evocatore e creatore dell’uomo ­ spiegò tempo fa lo
stesso don Panzetti ­ può penetrare in profondità e
il suono può diventare preghiera». «Fino a diven­
tare un “luogo” ­ sottolinea don Panzetti ­ in cui si
rivela di Dio».
14
Chiesa
TRA CIELO E TERRA
Leggere
la Bibbia
tra Fede
e esegesi
S
iamo in un’epoca in cui – si
dice – i nodi vengono al petti­
ne con irruenza inaudita,
procurando smarrimenti e
scetticismi o, nei casi migliori, sti­
moli a riflettere per raggiungere
nuova consapevolezza e lucidità.
Sperando di trovarci in questa ul­
tima, felice condizione, evochiamo
il problema, oggi sempre più im­
pellente, della perfetta compren­
sione del testo biblico, accostato
sia da chi si dedica agli studi sia
da chi partecipa alle celebrazioni
liturgiche. Sarà tanto ­ in questa
sede ­ poter dare anche solo la sen­
sazione del problema, almeno per
non incorrere, come lettori del te­
sto sacro, in vistosi errori o in in­
genuità.
Partiamo da un dato elementare,
ovvio ma spesso dimenticato, quel­
lo, cioè, dell’enorme distanza che
separa le nostre categorie mentali
dai meccanismi del pensiero e del­
lo scrivere secondo i quali furono
redatti i libri biblici, composti in
epoche e in contesti di culture as­
sai diverse e distanti. Ciò vale per
l’esegesi di qualsiasi opera lettera­
ria, che va sempre contestualizza­
ta e decodificata, e non si vede per­
ché non debba essere altrettanto
per gli scritti composti per divina
ispirazione ­ come dice la Fede ­
ma pur sempre da individui che
conservano i tratti caratteristici
della loro umanità.
Dato, poi, che ci siamo già posti
nella prospettiva della Fede, po­
niamo l’accento su un altro tema
fondamentale, che è quello della
storia della salvezza. La Bibbia,
cioè, narra, nel succedersi dei due
Testamenti, gli interventi di Dio
nella storia umana mediante una
Rivelazione compiutasi per gradi
e in diverse fasi, secondo un prov­
videnziale disegno divino. Ciò
spiega la presenza, fra i testi bibli­
ci dell’antico Testamento, di pagi­
ne che non concordano con la no­
vità del messaggio di Cristo, so­
prattutto in tema di rapporti con i
nemici e per quanto attiene alla
carità e al perdono. Non si può
leggere la Bibbia dimenticando
tutto ciò.
Un altro punto su cui riflettere è la
necessità, in cui ci si trova, di ac­
costare le pagine bibliche nelle
traduzioni via via allestite lungo
il corso dei secoli. Il tradurre non è
necessariamente un tradire, ma
tutti sanno che è un’impresa sem­
pre ardua, segnata anzi, nella
Bibbia, da speciali difficoltà.
Si tratta di questo. Nelle versioni
della Bibbia, forse anche per
omaggio alla sacralità dei testi,
sono stati rispettati con estremo
rigore, già da san Girolamo, certi
moduli espressivi e certe formule
tipiche di idiomi da cui siamo,
ora, lontanissimi. Si sa che queste
formule, spesso citate con dileggio
dagli apostoli dell’ateismo, non
vanno prese alla lettera e vanno
interpretate in coerenza con il sen­
so generale del messaggio biblico.
Di fatto però, sganciate dal conte­
sto e prese così come suonano, so­
no sorprendenti e sconcertanti.
Farne l’elenco sarebbe per me qua­
si divertente, perché mi rievoche­
rebbe le reazioni a cui si abbando­
nava, di fronte ad esse, un vecchio
parroco da me conosciuto, uomo
pieno di saggezza ma poco incline
alle analisi filologiche e storiche
in cui devono impegnarsi gli ese­
geti biblici. Questi testi, d’altron­
de, vengono proclamati, nelle cele­
brazioni liturgiche, così come
stanno ancora scritti, con tutte le
loro difficoltà. Quando ne parlavo
con il parroco di cui sopra, mi ras­
sicurava ricordandomi che la Fe­
de trasporta anche le montagne.
Ne sono convinto, ma mi è anche
chiaro che qualcosa bisogna pur
fare.
giuseppecremascoli@alice.it
PROCLAMATO VENERABILE DALLA CHIESA, FU UN VIVACE ASSERTORE DELL’IMPEGNO DEI CATTOLICI NEL SOCIALE
Aperto l’anno di don Trabattoni
Una serie di iniziative per ricordare il parroco di Maleo
Il vescovo emerito monsignor Giacomo Capuzzi con il parroco don Enzo Raimondi
n Come abbiamo ampiamente rela­
zionato sul “Cittadino” di lunedì,
alla presenza di monsignor Giaco­
mo Capuzzi vescovo emerito di Lo­
di è stato aperto a Maleo l’anno Tra­
battoniano, a 80 anni dalla morte
del Venerabile monsignor Pietro
Trabattoni, beneamato parroco di
Maleo. L’attuale parroco don Enzo
raimondi ha messo a punto un pro­
gramma particolareggiato.
“Monsignor Trabattoni, profilo spi­
rituale e sociale di un parroco San­
to” sarà il tema della prima confe­
IL PARROCO DON GIANPIERO MARCHESINI ANTICIPA IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI DAL 20 AL 25 MARZO GIOVEDÌ AL VIALE
Cavenago d’Adda, festa dell’Annunciazione
al noto santuario della Madonna della Costa
n Il parroco di Cavenago d’Adda
don Gianpiero Marchesini annuncia
il programma della Fiera del fiore
2010, festa esterna dell’Annunciazio­
ne del Signore al Santuario della Ma­
donna della Costa. Marzo è, per la co­
munità parrocchiale di Cavenago,
un mese intenso, in quanto sono an­
che iniziati presso la chiesetta della
Persia ­ come annunciato ­ le celebra­
zioni ad onore di San Giuseppe.
Ed ecco il programma della Fiera.
Sabato 20 marzo (vigilia della Fiera)
alle ore 14 le Confessioni, alle ore 16
la S. Messa prefestiva animata da
una corale. Alle ore 18 la S. Messa
prefestiva alla quale parteciperanno
i ciclisti dell’associazione provincia­
le dell’Udace che, lo scorso anno,
hanno eletto la Madonna della Costa
come loro protettrice. Presiederà
don Luigi Gatti, arciprete di Turano
Lodigiano, cappellano dei ciclisti
dell’Udace; animerà la celebrazione
il coro Barbarossa di Lodi.
Domenica 21 marzo, giornata della
Fiera, la prima Messa sarà celebrata
alle ore 7,30. Alle ore 9 la S. Messa ce­
lebrata da padre Domenico Cavallan­
ti missionario in Messico (animerà
la celebrazione il coro giovanile “Ar­
cobaleno“ di Cavenago d’Adda). Alle
ore 10,15 davanti al santuario, ricevi­
mento di monsignor Virginio Fo­
gliazza, archimandrita del Patriarca­
to greco­cattolico di Antiochia, ac­
compagnato dai Cavalieri della S.
Croce di Gerusalemme, con il saluto
del sindaco e della municipalità. Se­
guirà, alle ore 10.30, la S. Messa so­
lenne pontificale celebrata da monsi­
gnor Fogliazza per tutti i devoti, vivi
e defunti, della Madonna della Costa.
Il pomeriggio, alle ore 14, la celebra­
zione del S.Rosario (misteri gaudio­
si) e la benedizione con l’icona di
Maria. Benedizione degli indumenti
dei malati. Alle ore 15 la celebrazio­
ne del S.Rosario (misteri della luce) e
la benedizione con l’icona di Maria.
Benedizione degli indumenti dei ma­
lati; presiederà padre Domenico Ca­
vallanti. Alle ore 16 celebrazione del
S. Rosario (misteri dolorosi) e la be­
nedizione con l’icona di Maria. Be­
nedizione degli indumenti dei mala­
ti; presiederà don Luigi Gatti arci­
prete di Turano Lodigiano, presente
con un gruppo di parrocchiani, pel­
legrini a piedi al santuario. Alle ore
17 la celebrazione del S. Rosario (mi­
steri gloriosi); alle ore 17,30 la cele­
brazione dei secondi vespri della do­
menica e la benedizione eucaristica.
Alle ore 18 S. Messa vespertina cele­
renza che venerdì 23 aprile ore 21
vedrà monsignor Gabriele Bernar­
delli delineare il profilo del Venera­
bile Trabattoni mentre il 4 settem­
bre ore 21 in chiesa sarà una tavola
rotonda a dibattere sul grande tema
“Chiesa e piazza: l’impegno sociale
di monsignor Trabattoni”.
Nella struttura polivalente “Il Giar­
dinetto” aprirà dal 28 agosto al 14
settembre, offrendo la possibilità di
leggere vecchi scritti di monsignor
Trabattoni, osservare documenti,
ammirare storiche fotografie.
brata da don Ma­
rio Marielli, vi­
cencancelliere
della Curia Ve­
scovile, origina­
rio di Cavenago.
Animerà la cele­
brazione una co­
rale. Per rispetto
al tempo quaresi­
male i canti ver­
ranno eseguiti a
voce spie gata,
senza l’accompa­
gnamento degli
strumenti musi­
cali.
Sarà possibile ot­
tenere il dono del­
l’Indulgenza Ple­
naria o Parziale L’altare del santuario, con la venerata immagine della Vergine
alle solite condi­
zioni: visita al santuario, parteci­ Lunedì 22 marzo alle ore 9 in santua­
pando ad una celebrazione program­
mata Confessione e Comunione en­ parrocchia.
tro 8 giorni prima o dopo la festa; re­ Mercoledì 24 marzo, Vigilia dell’An­
cita del Credo e Padre Nostro; Padre
Nostro, Ave Maria e Gloria al Padre,
secondo le intenzioni del Papa.
Nei dintorni del santuario ci saran­ l’Ufficio delle Letture e S. Messa; al
no numerose bancarelle che forme­
ranno una colorita fiera.
MERCOLEDÌ A ZELO
Mafia e corruzione,
Mattiello (Libera)
ne parla in oratorio
n Parrocchia, oratorio e
Gruppo Famiglie organizzano
in oratorio il ciclo di incontri
“Un mondo migliore è possibi­
le”. Si parte mercoledì 10 mar­
zo (ore 20.45) con Davide Mat­
tiello, dell’ufficio di presiden­
za di Libera sul tema “Legali­
tà: è possibile vincere mafia e
corruzione?”; in anteprima
animazione teatrale della
compagnia le Orme (riduzione
dello spettacolo “A cento passi
dal duomo” di Giulio Cavalli).
Martedì 23 Cosimo Raffaele,
consulente finanziario inter­
nazionale parlerà di “Crisi
economica: cause e soluzioni”,
martedì 30 marzo, don Davide
Scalmanini, responsabile dio­
cesano Caritas, di “Immigra­
zione: disagio o risorsa“.
STASERA LA PRESENTAZIONE DELLA TESI DI LAUREA DI DON RAIMONDI, TRASFORMATA IN VOLUME
Un libro su don Antonio Acerbi
n La Chiesa nella storia. L’esercizio
storico­teologico di Antonio Acerbi
nel solco del Vaticano II è il titolo del
libro che sarà presentato questa sera
a Maleo. L’autore è don Enzo Rai­
mondi, parroco di Maleo. L’appunta­
mento è fissato per questa sera alle
ore 21 presso Villa Trecchi.
Il libro è edito dalla Cittadella di As­
sisi. La serata registrerà gli inter­
venti di monsignor Gianni Ambro­
sio, vescovo di Piacenza, Annibale
Zambarbieri, docente di Storia della
Chiesa all’Università di Pavia, Pie­
tro Foroni, sindaco di Maleo e presi­
dente della Provincia di Lodi, Serafi­
no Bassanetti, presidente della Ban­
ca Centropadana che ha contribuito
alla pubblicazione del volume. Sarà
presente anche l’autore, don Enzo
Raimondi, che i lettori del Cittadino
conoscono bene in quanto da parec­
chio tempo si occupa della rubrica
del commento ai Vangeli domenica­
li. Farà da coordinatore della serata
Ferruccio Pallavera, direttore del
Cittadino.
Una parola su don Antonio Acerbi.
Nacque a Lodi il 26 luglio 1935. Ordi­
nato sacerdote il 20 giugno 1964, fu
viceassistente diocesano della Giac,
assistente della Fuci e collaboratore
pastorale a Casalpusterlengo. Si lau­
reò in Giurisprudenza all’Università
Cattolica di Milano nel 1958. Ottenne
la licenza in Teologia presso la Fa­
coltà teologica di Venegono Inferiore
rio l’Ufficio per tutti i defunti della
nunciazione, dalle ore 21 alle ore
23,30 in santuario l’adorazione Euca­
ristica; alle ore 23,30 in santuario
termine la recita dell’Angelus Domi­
ni.
PER IL CONSIGLIO D’EUROPA LA CRIMINALIZZAZIONE DEGLI IMMIGRATI VIOLA IL DIRITTO
«Non chiamateli più illegali»
n «La criminalizzazione relativa al­
l’ingresso e alla presenza di immi­
grati irregolari nei paesi europei
contravviene ai principi stabiliti dal­
le norme di diritto internazionale»:
lo afferma il commissario per i dirit­
ti umani al Consiglio d’Europa Tho­
mas Hammarberg in un documento
presentato a inizio febbraio a Bru­
xelles sulle ricadute, in termini di
violazione dei diritti umani, delle
politiche che criminalizzano l’immi­
grazione. «Ho constatato con cre­
scente preoccupazione il diffondersi
di questa tendenza presentata addi­
rittura come uno dei punti portanti
delle strategie di gestione dell’immi­
grazione» precisa Hammarberg, ag­
giungendo che «i paesi hanno un di­
ritto legittimo a controllare le loro
frontiere, ma la criminalizzazione è
Il teologo don Antonio Acerbi è scomparso nel 2004 a 68 anni Vaticano II a Pao­
nel 1968 e la laurea in Teologia pres­
so la Facoltà teologica dell’Italia set­ gia e profetismo cristiano in Siria al­
tentrionale nel 1972. Insegnò Eccle­
siologia nella Facoltà di Palermo e
Storia del Cristianesimo nell’Uni­
versità di Lecce. Dal 1990 al 1994 fu
ordinario di Storia del Cristianesi­
mo all’Università di Potenza, dal no­
vembre 1994 fino alla morte ricoprì menica (Milano 1999); La Chiesa e
la stessa cattedra a Brescia dell’Uni­
versità Cattolica.
Don Acerbi scrisse decine di libri e (Milano 2003).
pubblicazioni, alcune delle quali di­ Morì improvvisamente a Lodi il 29
ventate veri best­seller del settore e
Giovedì 25 marzo, solennità dell’An­
nunciazione del Signore (a questo
mistero della vita di Gesù è stato de­
dicato il santuario, fin dal medioe­
vo). Alle ore 10,20 in santuario la ce­
lebrazione delle lodi mattutine; alle
ore 10,30 in santuario S. Messa in
canto, al termine recita dell’Angelus
Domini. Alle ore 16 in santuario Ro­
sario, Vespri e Benedizione Eucari­
stica; al termine recita dell’Angelus
Domini. Alle ore 17,15 in santuario
incontro di preghiera per i ragazzi
delle elementari e delle medie. Alle
ore 20,30 in santuario S. Messa solen­
ne presieduta da monsignor Gabrie­
le Bernardelli, cancelliere vescovile
e vicepresidente del Tribunale Ec­
clesiastico di Milano; al termine re­
cita dell’Angelus Domini (canterà la
corale S. Cecilia di Cavenago d’Ad­
da).
In occasione della fiera sarà aperta
la sala ricordi del santuario, la pesca
di beneficenza e il bar del santuario
che con domenica 21 marzo apre al
pubblico, fino a domenica 26 settem­
bre.
Tutte le celebrazioni si terranno al
santuario della Madonna della Co­
sta, la chiesa parrocchiale resterà
chiusa.
una misura sproporzionata, che può
avere come conseguenza la stigma­
tizzazione e marginalizzazione dei
migranti».
Il commissario raccomanda inoltre
di abolire l’uso del termine «immi­
grazione illegale» sia nelle dichiara­
zioni pubbliche sia sulla stampa.
L’essere immigrato può in tal modo
associarsi, attraverso un uso impro­
prio del linguaggio, «ad atti illegali
previsti del codice penale ­ avvisa
Hammarberg ­ con la conseguenza
che tutti gli immigrati vengono mac­
chiati col sospetto».
Il documento fa un quadro delle nor­
me vigenti nei 47 paesi del Consiglio
d’Europa e sulle direttive Ue, rile­
vando «una crescente presenza del­
l’aspetto illegale dell’immigrazione
a partire dal 2003». Lo studio cita
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
ripetutamente ci­
tati in convegni e
bibliografie. Ci­
tiamo, in partico­
lare: Due ecclesio­
logie. Ecclesiolo­
gia giuridica ed
ecclesiologia di co­
munione nella
Lumen Gentium
(Bologna 1975);
La Chiesa nel
tempo. Sguardi
sui progetti di re­
lazione tra Chiesa
e società negli ul­
timi cento anni
(Milano 1979);
Chiesa, cultura,
società. Momenti
e personaggi dal
lo VI (Milano
1988); L’Ascensione di Isaia. Cristolo­
l’inizio del II secolo (Milano 1989);
Chiesa e Democrazia, da Leone XIII
al Concilio Vaticano II (Milano 1991);
Colpa e pena? La teologia di fronte al­
la questione criminale (Milano 1998);
Il ministero papale in prospettiva ecu­
l’Italia. Contributi per la storia delle
loro relazioni negli ultimi due secoli
aprile 2004.
Tutti a teatro
per la Casa
di accoglienza
n La crisi in atto sta mettendo a du­
ra prova il vissuto di tante famiglie.
Ne emerge un forte bisogno di pros­
simità e solidarietà. Anche la “Casa
di Accoglienza Rosa Gattorno“ deve
fare i conti con la recessione econo­
mica. Le ospiti che qui vengono ac­
colte, bisognose di un lavoro e di un
aiuto per iniziare un complesso cam­
mino di integrazione, risentono di
questa stagnazione che si traduce in
tempi di permanenza più lunghi
presso la struttura, con il conseguen­
te impegno di maggiori risorse. Per
questo motivo e anche per ridare un
po’ di ossigeno al “fondo di solidarie­
tà“ interno pensato per sostenere le
situazioni di particolare disagio e
urgenza (interventi su situazioni di
povertà estrema, contro l’usura, per
cure mediche specialistiche), la Casa
di Accoglienza ha pensato di ripete­
re l’offerta di uno spettacolo teatrale
a scopo benefico. Così il gruppo tea­
trale “Lavori in corso” presenterà
giovedì 11 marzo alle ore 21 al Teatro
del Viale la commedia brillante Do­
dici rose e un... mistero. L’ingresso a
euro 5; prevendita dei biglietti pres­
so la Casa di Accoglienza Rosa Gat­
torno di via Gorini 38, e Bar San
Francesco di piazza San Francesco.
esplicitamente l’Italia ricordando la
legge, approvata nel 2008, che fa di­
ventare reato l’affitto di locali a im­
migrati irregolari e ricorda la propo­
sta avanzata nel 2009 per eliminare
dal cosiddetto “pacchetto sicurezza”
l’obbligo per il personale medico di
informare le autorità sulle richiesta
di assistenza da parte di immigrati
irregolari. Hammarberg sollecita
inoltre i governi «a non introdurre
reati che si applicano “esclusiva­
mente” a cittadini stranieri» in mo­
do da «separare i cittadini europei
dagli stranieri facendo passare il
messaggio che il contatto con loro è
rischioso e può portare ad azioni pe­
nali». Il commissario osserva inoltre
«nessuno dovrebbe essere sottoposto
a detenzione per il solo fatto di non
essere cittadino di un certo paese».
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
SABATO PROSSIMO 13 MARZO PRESSO IL SEMINARIO DI LODI SI DIBATTERÀ IL TEMA “CON LA SOLIDARIETÀ IL CAMBIAMENTO È POSSIBILE”
Un convegno per il Fondo di solidarietà
Dalla crisi economica quattro precisi messaggi per la Chiesa
n Da sempre la Chiesa osserva e
legge con attenzione le dinamiche
storiche ed i processi sociali in cui
si trova a vivere la sua missione.
Non accetta di subirli, non si limi­
ta a registrarli. Di fronte alla re­
cente crisi economico­finanziaria,
che ha gettato nell’incertezza e
nello sconforto non poche fami­
glie, la nostra Chiesa diocesana,
in sintonia con altre Diocesi, non
è stata alla finestra ma ha elabora­
to una sua propria forma di aiuto
e sostegno. Mentre i dati quantita­
tivi dell’intera operazione anti­
crisi sono riportati su altre colon­
ne di questo giornale, i suoi risvol­
ti qualitativi vengono a coincidere
con alcune risposte suscitate da
una domanda di fondo: “Quale
messaggio per la Chiesa?”.
Il primo messaggio riguarda
l’identità stessa della Chiesa. E’
emersa a tutto tondo la sua espli­
cita intenzione di continuare ad
essere “Chiesa di popolo”, inseri­
ta a tutti gli effetti dentro le vicen­
de quotidiane della gente. Per que­
sto si è preoccupata, ancora una
volta, di intercettare i bisogni del­
le persone, qualunque ne sia la
provenienza geografica e cultura­
le. Né si cura solo delle richieste
delle famiglie cattoliche, ma delle
famiglie bisognose.
Il secondo messaggio ha i contor­
ni della “questione antropologi­
ca”. Essa, da un lato, ci ricorda
che l’uomo è un essere in carne ed
ossa, attraversato da bisogni in­
sopprimibili senza la cui soluzio­
ne neppure è possibile parlare in
modo credibile dei “beni spiritua­
li”. Dall’altro lato, richiama tutti
coloro che godono di un livello di
vita soddisfacente, ad abbandona­
re chiusure ed autosufficienza,
lusso ed indifferenza. Non si può
essere felici in pochi, non ci si sal­
va a dispetto dei poveri. Il giudizio
dell’ultimo giorno, al riguardo,
non lascia spazio a deroghe per il
ricco che volutamente ha trascu­
rato il “povero Lazzaro”.
Il terzo messaggio che l’attuale
RICHIAMO DI TETTAMANZI CI SONO TRE VIRTÙ CHE AIUTEREBBERO A
La sobrietà
che nasce
dal vangelo
«Senza povertà evangelica non c’è
sobrietà, non c’è solidarietà. C’è
…una domanda – “fastidiosa” forse,
ma stimolante, coraggiosa e benefica
– che sulla sobrietà vorrei porre a
me stesso e agli altri: Si, la sobrietà è
necessaria alla solidarietà; ma, di
fatto, è possibile una sobrietà che
non nasca dalla povertà evangeli­
ca?».
A scrivere queste parole è il cardina­
le Dionigi Tettamanzi, arcivescovo
di Milano.
«La mia è una risposta ­ continua il
cardinale ­ apparentemente parados­
sale ma inequivocabile: non è possi­
bile!. Senza povertà non c’è sobrietà,
non c’è solidarietà! Certo, è necessa­
rio chiarire bene, per non cadere in
facili e diffusi fraintendimenti, che
non servono alla stessa povertà.
Un’occasione particolare per riflette­
re su questo è stata per me l’omelia
tenuta la festa di San Carlo sul tema
della povertà dei presbiteri. Rilevavo
che la chiamata alla povertà evange­
lica accomuna di per sé tutta quanta
la Chiesa, pur nella diversità delle
vocazioni, dei carismi e ministeri,
delle responsabilità ecclesiali, civili
e professionali di ciascuno. Precisa­
vo che la povertà è uno stile di vita
che testimonia – a partire dalle scel­
te basilari e concrete del vissuto quo­
tidiano – il primato del Regno di Dio
e della sua giustizia. E va ben oltre la
vita del prete e la sua testimonianza,
perché riguarda ogni credente, come
pure, in generale, ogni persona ra­
gionevole e di buona volontà».
Conclude l’arcivescovo di Milano:
«Cade quanto mai preziosa una cita­
zione paolina: “Conoscete infatti la
grazia del Signore nostro Gesù Cri­
sto: da ricco che era, si è fatto povero
per voi, perché voi diventaste ricchi
per mezzo della sua povertà” (2 Co­
rinzi 8,9)……”. Quando afferma che
Gesù Cristo ci ha arricchiti con la
sua povertà, san Paolo offre un’indi­
cazione importante non solo sotto il
profilo teologico, ma anche sul piano
sociologico. Non nel senso che la po­
vertà sia un valore in sé, ma perché
essa è condizione per realizzare la
solidarietà».
crisi invia alla Chiesa riguarda la
“questione educativa”. L’aiuto
concreto, offerto dal Fondo di Soli­
darietà, presuppone un prolunga­
to accompagnamento delle fami­
glie assistite. Dall’iniziale compi­
lazione dei moduli, alla mensile
consegna dell’importo, un volon­
tario Caritas affianca infatti le fa­
miglie destinatarie dell’aiuto. E’
comunemente noto come una del­
le fragilità che più penalizzano i
poveri sia proprio la difficoltà a ri­
sparmiare, a pianificare il paga­
mento dei debiti, ad organizzare il
bilancio familiare. Esperta in
umanità, la Chiesa sa che, solo at­
traverso una formazione integra­
le di chi è nel bisogno, il problema
della povertà può essere superato
in modo stabile.
Un quarto messaggio, lanciato
dalla crisi, raggiunge la Chiesa e,
con essa, la società civile. La co­
munità cristiana non è un corpo
estraneo rispetto al Paese, non è
interessata a chiedere per sé at­
tenzioni e favori, non ambisce a
percorrere la storia come un navi­
gatore solitario, ma è sempre di­
sponibile ad essere soggetto di reti
collaborative e solidali.
In questo modo, le iniziative a so­
stegno delle famiglia in stato di
necessità, da un lato diventano oc­
casioni di crescita civile e di vero
esercizio del principio della sussi­
diarietà, dall’altro lato conferma­
no la Chiesa come soggetto piena­
mente inserito nella vita naziona­
le, sotto il profilo religioso, etico e
solidale.
Ancora una volta traspare come la
dottrina sociale della Chiesa ab­
bia la forza di illuminare con la lu­
ce del Vangelo i problemi sempre
nuovi che emergono nelle nostre
società; ancora una volta, facendo
risplendere la “verità dell’amore
di Dio per ogni uomo”, rivela d’es­
sere non un astratto insieme di
pensieri edificanti ma un effica­
cissimo criterio per una agire eti­
co e solidale .
don Franco Anelli
Gli aiuti finanziari purtroppo finiranno. E allora?
Servono politiche attive in grado di rispondere alle necessità della gente
Politiche attive e prossimità. Due
parole che, riempite di significati
e di vissuta concretezza, possono
restituire credibilità e speranza.
Si conoscono forse cause ed effetti
della crisi occupazionale in atto
ma, in questi tempi difficili, risul­
ta più complesso capire quali poli­
tiche attive devono essere intra­
prese per uscirne. L’efficacia delle
azioni di supporto va di pari passo
con la lungimiranza delle azioni
volte a ripristinare o costruire
nuove possibilità di futuro.
Certamente la prossimità ha un
valore in sé perché sa coniugare la
necessaria attenzione alla vita
delle persone con la vicinanza alla
concretezza dei problemi.
Ma…non è così scontata, né può
rimanere un “dovere selettivo”
per pochi. Essa può (e deve) piut­
tosto divenire un’importante indi­
cazione di “metodo”, perché va a
mobilitare un terreno, come quel­
lo della solidarietà concreta e del­
l’attenzione alle fragilità, che an­
cora di più, oggi, va sostenuto.
Non basta dare, è fondamentale
accompagnare! La solitudine che
talvolta vive chi si trova in diffi­
coltà è spesso pesante tanto quan­
to lo stato di bisogno.
Anche da iniziative di prossimità
legate a situazioni di emergenza,
come quelle dei Fondi di solidarie­
tà, emerge con evidenza la neces­
sità di riscoprire sul territorio,
nella comunità, un significativo
tessuto di connessione relazionale
e di accompagnamento. Non è suf­
ficiente infatti essere fisicamente
inseriti in un contesto per sentirsi
parte di una comunità. Il senso di
appartenenza si forma (e dipende)
dai processi relazionali e struttu­
rali in essa presenti.
Prestare attenzione e “fare spa­
zio”, significa guardare al sociale
non in termini assistenziali ma di
sviluppo, perché consente di inne­
scare quei processi di inclusione,
coesione, integrazione, che con­
trastano l’indifferenza, l’indivi­
dualismo e la solitudine. Per que­
sto è importante non solo “cosa si
15
Chiesa
Si tratta
di un segno
forte e chiaro
n Il Fondo di Solidarietà istituito
dalla Diocesi di Lodi nel 2009 per al­
leviare ed accompagnare le famiglie
colpite dalla perdita del lavoro a cau­
sa della grave crisi economica che ha
travolto anche l’Italia ammontava a
euro 860.000. Vi sono ancora (anche
se limitate) disponibilità da erogare
a chi presenta presso il Parroco della
propria città la documentazione ri­
chiesta per un contributo utile a co­
prire alcune delle spese necessarie
di una famiglia magari numerosa,
che viveva già a fatica con un solo
reddito. La perdita del lavoro scom­
pensa l’orizzonte di un nucleo fami­
liare monoreddito, scompiglia l’ani­
mo e crea sconforto fra i familiari. I
delicati equilibri che reggono le rela­
zioni in famiglia si frantumano: si
creano momenti di disperazione.
Vi sono anche povertà la cui genesi è
quasi impossibile identificare: quan­
do ci troviamo in prossimità di una
INTERVENTI situazione di obiettiva povertà ne
cerchiamo con ostinazione le cause,
come se trovandole, riuscissimo ad
“CON LA SOLIDARIETA’ “Un percorso di solidarietà vissuto a livello diocesano” esorcizzarla! Non è sempre così, vi
(Mons. Iginio Passerini ­ Vicario generale della diocesi di Lodi e Presidente del sono forme di povertà endemiche
IL CAMBIAMENTO Consiglio di Gestione del Fondo di Solidarietà per le Famiglie) che sono originate dai modelli cultu­
rali ed economici di cui è intrisa la
E’ POSSIBILE” “Fondo di solidarietà per le famiglie: resoconto del primo nostra società. Vi sono sfide nella vi­
anno di iniziativa. Risultati, criticità, attese” ta famigliare che richiedono notevo­
le attrezzatura in termini di cono­
(Paola Arghenini ­ Fondo Diocesano) scenza, equilibrio capacità di previ­
sabato 13 marzo 2010 sione, progettualità e amore. Il ri­
dalle ore 10 alle ore 12 “Fondo Anticrisi Provinciale: l’impatto della crisi sui servizi schio è che ci si lasci prendere dallo
territoriali alla persona” sconforto e si rinunci a sostenerla e a
presso l’aula V (Giorgio Savino ­ Consorzio Lodigiano Servizi alla Persona) vederne le sue sostanziali potenziali­
tà all’interno della società.
del Seminario Vescovile Noi crediamo che il Fondo di solida­
“Quale messaggio per la Chiesa?” rietà sia un segno forte e chiaro dato
Via XX Settembre, 42 Gli aspetti che interpellano la Chiesa e la società dalla Chiesa alle persone che in que­
LODI (Mons. Franco Anelli ­ Vicario Foraneo di Casalpusterlengo) sto particolare frangente rischiano
di rinunciare a lottare perché travol­
Moderatore: Carlo Daccò te da una situazione che le sovrasta.
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GLI EFFETTI        
DELLA CRISI: SONO LA SOLIDARIETÀ,
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LA GIUSTIZIA, LA SOBRIETÀ
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LE PROSSIME DOMANDE DOVRANNO PERVENIRE ENTRO IL 20 MARZO ta per contrastare una crisi che è 
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  anche sociale e culturale. Ci sono
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tre virtù che, se vissute e praticate
da tanti, aiuterebbero a contenere
gli effetti della crisi: la solidarietà,
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 
la giustizia, la sobrietà. Non si
tratta di “rimedi provvisori”. Se
promossi e vissuti concretamente,
Il Fondo di Solidarietà diocesano  

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per le famiglie ha assegnato fino­ 

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ra euro 678.500. La raccolta com­  motore di “sviluppo” socialmente
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plessiva è stata di euro 842.404,73.   
 condivisibile.
La situazione è la seguente. Offer­ 
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te pervenute alla Diocesi di Lodi   tenzione i bisogni della gente, non
per il “Fondo” dal 10 febbraio al 4  

 i “fastidi”; a sospendere il giudi­
marzo 2010: N.N. euro 50; Vado  
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zio per far posto all’ascolto e alla
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
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200, N.N. euro 5.000, N.N. euro 
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  forma di precarietà che rende in­
300, B.C. e U.G. euro 100. Il totale   
sicuri gli affetti e mina il futuro.
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
della raccolta al 4 marzo 2010 è 
 I giovani stessi devono poter ricer­
pari a euro 842.404,73.  
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care opportunità serie, non preca­
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Per quanto riguarda la situazione   rie; le famiglie di immigrati (in

dell’esame delle domande e delle 
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erogazioni, le domande esamina­  punto di vista sociale e lavorativo)
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
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te nelle prime nove tornate sono 

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non vanno viste con paura o chiu­
state 446. Di queste ne sono state 
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accolte 271 con contributi a fondo 
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Forse è necessario riflettere anche

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perduto e altre 5 con finanzia­  sulla complessità familiare come
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mento di microcredito. 


  oggi realisticamente si presenta,

Le domande pervenute nella deci­    che porta in sé le fatiche della di­

 
ma tornata alla Segreteria Gene­ 
 sgregazione e/o della ricostruzio­
rale del Fondo sono 46; esse sa­  
  ne; nonché alle tante solitudini.
ranno valutate entro il mese di  
 Bisogna contrastare l’idea che si
 
marzo. Le domande della undice­ 
 possa vivere al di sopra delle pro­
 

sima tornata dovranno pervenire  prie possibilità, ma anche spen­


al gruppo di lavoro vicariale en­ 
 dersi per ridurre quelle disugua­

tro il 20 marzo e alla Segreteria 
 glianze tra chi dispone di grandi
Generale entro il 27 marzo. 
 ricchezze e chi vive situazioni di
 grave povertà.
Forse solo la scelta della prossimi­
fa”, ma “come lo si fa”. Sono da nella difficoltà, sia essa accompa­ re a costituire un capitale sociale tà consentirà di acquisire vera
considerare i risultati, ma ancora gnata dai servizi sociali territo­ (umano) fondamentale. consapevolezza e porterà alla vo­
di più i processi messi in atto. riali o dalla comunità parrocchia­ Servono però politiche attive in lontà e necessità di innescare quei
La prossimità è una possibilità le, non ci si può mai limitare ad grado di rispondere con efficacia processi educativi in grado di in­
per tutti. Dona valore allo sguar­ accogliere solo il bisogno. E’ la alle necessità della gente. Certo cidere positivamente sui “sistemi
do, all’ascolto, alla conoscenza. persona il valore primario a cui occorrono nuovi modelli, nuovi di vita”, economici e sociali. Ma,
Promuove reciprocità di attenzio­ prestare attenzione. Detto questo, “patti di solidarietà” ed un agire considerando anche le complessi­
ni, non fa perdere l’occasione di è evidente la consapevolezza che il etico improntato alla giustizia e ve situazioni di perdita occupazio­
scelte concrete. Si può vivere sostegno finanziario delle iniziati­ alla legalità. “L’economia provie­ nale, oggetto di sostegno da parte
ovunque: in ufficio, sulla strada, ve di supporto (come nel caso dei ne dall’uomo ed esige di rimanere del Fondo diocesano, si è potuto
tra vicini di casa. Si fonda sulle re­ fondi territoriali) purtroppo fini­ al suo servizio”. Un discernimen­ constatare una ripresa lavorativa,
lazioni attente ed autentiche (e chi ranno, ma è importante che non to etico in tal senso ed una solida­ purtroppo temporanea, solo per il
vive nel bisogno è ancora più sen­ vengano meno quelle relazioni at­ rietà di lungo respiro, permette­ 10% circa delle stesse. Ciò a dimo­
sibile all’autenticità). La persona, tente e discrete e quei significativi rebbero realmente un recupero di strazione che anche le politiche
ogni persona, è molto di più della “riferimenti” che si sono creati credibilità. Nuove regole per l’eco­ attive, non possono tardare!
somma dei suoi bisogni. Anche sul territorio e possono continua­ nomia, ma anche nuovi stili di vi­ Paola Arghenini
16 SABATO 6 MARZO 2010

il Cittadino
Sezione

Domenica 7 Marzo Grancasa, Granbrico e Salone del Mobile aperti il pomeriggio a San Giuliano Milanese.

GR_FUORI TUTTO CIT LD 1 03/03/10 16:52

SABATO 6 MARZO 2010 17
il Cittadino
Centro Missionario
IL PROGETTO PER UNA STRUTTURA CHE ACCOGLIESSE I SACERDOTI DELLA MISSIONE DIOCESANA IN NIGER HA PRESO IL VIA NEL 2005

Canonica di Dosso, genesi di un dono

La nuova Casa parrocchiale frutto della generosità dei lodigiani
H
o da poco terminato di leggere, la pagina del
Cittadino sulla inaugurazione della Casa par­
rocchiale della missione di Dosso. Ho letto le ri­
flessioni del vescovo Giuseppe, quelle di don
Vincenzo e la ricca presentazione di don Luca! È bello
ricevere delle “conferme” dalla chiesa che ci ha inviati
qui come fidei donum, “dono della fede” alla giovanis­
sima chiesa sorella del Niger. Piccola chiesa che in un
Paese a maggioranza musulmana cerca di irradiare la
bella notizia di Gesù: morto, risorto ed in cammino ac­
canto a coloro che lo cercano.
Qui, soprattutto noi preti, stiamo imparando a ritrova­
re le tracce della grande scoperta della chiesa primiti­
va: Emmaus! Esperienza che noi stiamo vivendo oggi,
pur con qualche variante. Nel soffio dello Spirito, Gesù
tocca il cuore di questi fratelli, ma resta nascosto ai lo­
ro “occhi”! Noi siamo qui per aiutare Gesù ad aprire i
loro occhi “raccontando” le Scritture ed il Vangelo a
coloro che nell’islam locale si pongono domande su di
Lui; per favorire queste occasioni di un loro dialogo
con Gesù, Egli non ha oggi altro mezzo che quello di
accontentarsi del volto, della bocca e di gesti dei suoi
attuali discepoli, primi fra tutti i missionari: preti, re­
ligiosi o laici che siano. Tocca a noi oggi, in nome del
Risorto, accettare l’invito a fermarsi e cenare con colo­
ro che sono attirati dal fascino della sua pur breve vi­
ta: “Eesta con noi Signore, perché si fa sera”. Ecco
quindi che una casa solida e defini­
tiva permette di restare con loro e
dar voce a Gesù.
Per queste ragioni vorrei ringrazia­
re il Signore e voi tutti presbiteri,
singoli preti, parrocchie, tantissimi
amici e anche qualche istituzione
lodigiana che ci hanno permesso di
costruire il grosso di questa Casa
parrocchiale.
n UN PO’ DI STORIA
Nei primi anni 2003­2004, anni di co­
noscenza del territorio e della sua
gente, abbiamo utilizzato le offerte
ricevute nell’acquisto del primo pi­
ck­up e nell’aiuto alle persone più
bisognose. Negli anni successivi,
dal 2004 alla fine del 2006 la carestia
(purtroppo ormai vicinissima) ci ha
spinti verso alcuni villaggi della
parrocchia e tentare piccoli progetti
di sviluppo agro­pastorale. Fu così
che grazie ai vostri aiuti iniziò il
primo tentativo di aiutare le donne
a “fare l’orto”, si costruì il primo
atelier di taglio e cucito, embrione
dell’attuale Centro Femminile per le
ragazze; le Fattorie Ecologiche del
Sahel; la distribuzione ai pastori Peul della Raggae Ab­
banae, la mucca dell’amico ed i primi grandi orti per le
donne di alcuni villaggi, mentre continuavano i nostri
gesti di carità alle persone più povere, soprattutto nel­
l’ambito della salute. A partire però dalla metà del 2005
incominciammo a pensare più concretamente alla ne­
cessità di costruire una casa per noi preti. Fu così che
iniziammo a parlarne durante i nostri rientri in Italia.
Trovammo una grande disponibilità da parte dei no­
stri superiori lodigiani ad aiutare la diocesi di Niamey
in questa impresa. La diocesi di Lodi mise a disposi­
zione una grossa somma per cominciare, anche con il
contributo del compianto don Franco Simonetta. Con
questa somma “acquistammo” un grosso terreno di
10.000 metri quadrati, dotato già di due case riadattabi­
li. Purtroppo il proprietario non rispettò il contratto,
ma la diocesi di Niamey riuscì a recuperare la capar­
ra. Fu nello scoraggiamento di questi eventi che, nei
primi mesi del 2006, mi affidai al Signore: “Tu non
vuoi che noi abbiamo un terreno in città; o forse non
sei d’accordo sulla nostra visione?!” La risposta non si
fece attendere. Nella settimana successiva quattro gio­
vani, due ragazze e due ragazzi ci cercarono per saper­
ne di più su Gesù! Uno dei due aveva sognato Gesù che
lo invitava “ad avvicinarsi senza paura”; infine un
vecchio di un villaggio mi fece un’offerta di 2.000 fran­
chi (3 euro circa) “per le opere della missione”! Il Si­
gnore ci invitava a continuare: era di marzo 2006.
Tornando in Italia a maggio spiegai al vescovo, al vica­
L’APPUNTAMENTO sano; alcuni Gruppi Missionari: di Corno Giovine, Ca­
vacurta, Codogno. Inoltre tanti amici (a volte anche
Gruppi parrocchiali esterni alla diocesi di Lodi) che a volte in modo sor­
prendente ci consegnano una busta chiusa aggiungen­
a raccolta sabato 13 do: “Per le necessità della missione!” magari venendo­
mi a cercare a casa alla vigilia della partenza. Una vol­
a livello vicariale ta, invitato a celebrare una Messa in una parrocchia
che durante la Quaresima aveva organizzato una rac­
n Il Centro Missionario Dio­ colta di fondi per il Foyer delle ragazze, ringraziai tutti
cesano promuove per sabato alla benedizione e dissi scherzando che se qualcuno
13 marzo alle ore 15.00 un era dispiaciuto per non aver potuto dare il suo contri­
incontro di spiritualità per buto in Quaresima poteva “recuperare”, perché erava­
tutti i membri dei gruppi mo ancora senza casa: all’uscita dalla chiesa un amico
missionari parrocchiali a mi consegnò una busta. Rientrato a casa scoprii che
livello vicariale nei seguenti dentro aveva messo un assegno di 15.000 euro. Ovvia­
luoghi: mente presi il telefono per ringraziarlo di cuore, me­
• Vicariati di Casalpusterlen­ more di altri suoi gesti nel passato; pensai allora ai
go e Codogno all’oratorio di tanti benefattori, pensionati e pensionate, la cui busta,
Codogno, parrocchia di San benché più modesta, pesava altrettanto agli occhi del
Biagio Signore.
• Vicariati di Spino d’Adda e Non posso dimenticare inoltre i gruppi, più o meno
Paullo all’oratorio di Zelo grandi, di bambini delle scuole di Caselle Landi, di Lo­
Buon Persico di Vecchio, di Casale, di San Fiorano, di alcuni piccoli
• Vicariati di Lodi, S. Martino, amici di San Lorenzo, che ogni tanto ci inviano le loro
S. Angelo, Lodi Vecchio nella offerte rinunciando ai regali in occasione dei Sacra­
parrocchia di San Martino menti. Eppure nonostante tutti questi aiuti alla fine
del 2008 non avremmo potuto lanciare gli appalti se un
altro amico, incontrato negli anni
del Collegio Vescovile, oltre ad aver
aiutato la missione in più occasioni
con la sua generosità, non mi avesse
suggerito di bussare alle porte della
Banca Centropadana. Lo ringraziai
del suggerimento dicendogli che,
benché da anni fosse la mia “Cassa
rurale”, non ci avevo pensato. Cer­
cai quindi un incontro con il presi­
dente, poco convinto della possibili­
tà di ricevere un aiuto. Al termine
di un discorso nel quale mi parlò de­
gli aiuti che la banca aveva elargito
per progetti missionari proposti dal
cardinal Ersilio Tonini, mi aspetta­
vo che avrebbe chiuso dicendosi im­
possibilitato a soddisfare la mia ri­
chiesta. Fui invece positivamente
impressionato della disponibilità;
propose infatti di mettere a disposi­
zione della diocesi di Lodi, per la re­
alizzazione della Casa parrocchiale
nella missione diocesana in Niger,
la consistente cifra di 100.000 euro.
Benché solo una promessa, era
quanto mi ha permesso di rientrare
in Niger con la speranza di riuscire
nell’intento. A dicembre 2008 la
Qui sopra somma fu trasferita sul conto della diocesi di Niamey
la nuova Casa e messa a nostra disposizione; in marzo 2009 partì il
parrocchiale cantiere giunto a buon fine.
Parrocchie, gruppi, singoli privati della missione
diocesana
a Dosso
Senza questa donazione, saremmo ancora senza cano­
nica, nel vecchio e traballante edificio del “Quartier
Plateau” fuori dal centro della città, impossibilitati ad
in Niger; accogliere in modo dignitoso gli ospiti di passaggio.
e la Banca Centropadana hanno reso in alto
don Domenico
Per fortuna, o meglio, grazie alla Provvidenza ed a co­
loro che credono valga la pena spendersi per Lei, noi
Arioli e siamo già dentro, cercando di piantare gli alberi capa­
possibile un’opera fondamentale don Andrea
Tenca
ci di resistere all’avanzata del deserto e di offrire sol­
lievo ai nigerini che bussano alla porta della canonica.
Sarebbe bello che un giorno o l’altro, uscendo dalla
rio e a don Luca quanto era successo; nel frattempo che includono le camere di passaggio e tredici piccoli porta, potessimo stare seduti accanto a loro, all’ombra
tanti amici­benefattori ci furono vicini. Fu così che ri­ negozi. di uno di questi alberi, insieme a qualcuno di coloro la
cominciammo a guardarci in giro ed alla fine dell’an­ Comprato il terreno bisognava costruire, ma le casse cui generosità ne ha permesso la costruzione, a comin­
no trovammo un terreno in centro città; lo compram­ erano vuote; con i pochi euro che ci restavano non sa­ ciare dal presidente e dal direttore della banca e del
mo nel 2007 con una parte dei soldi della diocesi, ma remmo mai stati in grado di costruire una casa il cui consiglio di amministrazione, di cui il vescovo Michel
anche lì sorsero problemi. Nella parcella confinante, preventivo (come sempre sfondato) era di 150.000 euro, ricorda spesso la bella accoglienza ricevuta nella sede
una setta cristiana intendeva assolutamente costruire senza contare i lavori di sistemazione delle camere di di Guardamiglio nel maggio 2009, per arrivare ai preti,
una cappella per cui a Niamey ci consigliarono di non passaggio. ai seminaristi ed a tutti i benefattori, anche un po’ an­
costruirvi la casa. ziani! Sono certo, una bella sorpresa gradita anche dal
Finalmente l’avventura volse al termine quando nella n CHI SONO I BENEFATTORI? Signore!!! Grazie infine per esser riusciti a leggermi fi­
primavera del 2008 Angela Sicco fu chiamata a fare da Ancora una volta il Signore non ci ha lasciati soli. Al­ no qui!! un abbraccio a tutti, che il Signore vi benedica
traduttrice tra l’impresario libico e due tecnici italia­ cune parrocchie ci hanno aiutato, in circostanze ed in come sa fare Lui.
ni: montavano le macchine nel pastificio, ma non par­ misura diverse: San Fiorano, San Lorenzo, Ausiliatri­ Domenico
lavano il francese! Fu sostituita da don Andrea e da ce, San Martino in Strada, Muzza di Cornegliano, Spi­ Presbitero di Lodi prestato al Niger
questo incontro nacque un dialogo che si concluse con no d’Adda, Cavenago, Paullo, Miradolo, Camairago, per evangelizzare i discendenti di Sant’Agostino,
l’acquisto dell’attuale terreno: 8.400 metri quadrati Postino, Casalpusterlengo, Lodi Vecchio, Riozzo, Dre­ dei martiri Nàbore e Felice sparsi nel Sahel nigerino

RESTA IL PROBLEMA DELL’INCULTURAZIONE IN ASSENZA DI LIBRI LITURGICI E CATECHISMI NELLE DIVERSE LINGUE
A
quattro mesi dalla seconda as­ termini, che spesso rischia di non
semblea speciale per l’Africa mettere in luce l’eccellenza e il valo­
del Sinodo dei Vescovi, tenuta­ re della vita cristiana e/o consacra­

Sinodo d’Africa, un bilancio attivo

si a Roma nell’ottobre del 2009,
il teologo salesiano ruandese Aima­
ble Musoni, esperto del Sinodo, trac­
cia un bilancio delle conquiste socia­
li registrate nel continente negli ul­
timi 15 anni anche grazie al cattoli­
cesimo.
Il tema del secondo Sinodo recita­
va: «La Chiesa in Africa al servi­
zio della riconciliazione, della
giustizia e della pace». Nonostan­
te alcuni progressi registrati nel­
l’ambito socio­politico, economi­
co e culturale, resta difficile sape­
re in che modo i risultati del Sino­
do trovino o abbiano trovato una
reale applicazione in Africa...
«Sì, è difficile quantificare in modo
preciso i risultati. Ad ogni modo, ri­
spetto al 1994, anno del primo Sino­
do, si è registrata una crescita note­
vole del cattolicesimo nel continen­
te, i cui membri sono passati da 102
milioni (pari a 14,6% della popola­
zione africana) a 164 milioni (17,5%).
Così come sono aumentati, ad esem­
pio, i consacrati, i missionari laici, i
catechisti e i seminaristi nonché le
strutture ecclesiastiche per l’evan­
gelizzazione, gli ospedali, le scuole, i
seminari e le radio cattoliche, passa­
te – quest’ultime – da un numero di
15 a ben 163. Si è approfondita anche
la riflessione teologica, sebbene re­
stino problemi legati all’incultura­
In crescita i cattolici, più profonda la riflessione teologica
zione nella misura in cui non si han­
no dappertutto libri liturgici e cate­
chismi nelle diverse lingue locali.
Ecco perché bisogna continuare
l’opera di traduzione, nonché incre­
mentare il repertorio dei canti litur­
gici, seguendo i canoni della tradi­
zione consolidata in Europa, sì, ma
incoraggiando anche la creatività
del genio africano».
Se i dati parlano di una crescita
dei cattolici, il dialogo ecumenico
e interreligioso rimane tuttavia
una sfida delicata di fronte alla
proliferazione delle sette, il cui
fascino non accenna ad arrestar­
si. Sembrerebbe esserci una certa
distanza tra la Chiesa e gli africa­
ni...
«È noto il proliferare delle “Chiese
indipendenti africane”, la cui esi­
stenza si impregna di due significati:
il primo evidenzia come l’africano
sia incurabilmente religioso; il se­
condo sottolinea il perché ci si allon­
tani dalle chiese ufficiali, nelle quali
c’è il rischio dell’anonimato per via
delle loro grandi dimensioni che non
favoriscono il contatto personale.
Ci sono però già delle prime risposte
da parte dei cattolici grazie alla na­
scita di movimenti giovanili e comu­
nità ecclesiali di base, le cosiddette
“piccole comunità cristiane”, orga­
nizzate per quartieri oppure per vil­
laggi e nelle quali ci si ritrova per
pregare e per scambiarsi informa­
zioni sulla situazione della collettivi­
tà, così da prendere iniziative comu­
ni per aiutare chi è in difficoltà. Ad
ogni modo sì, per l’Africa c’è stata a
volte questa mancanza di attenzione
da parte dei missionari, perlopiù oc­
cidentali, che all’inizio avevano so­
spetti abbastanza pesanti sulla cul­
tura africana, a volte sostenendo che
non ci fosse affatto una cultura. Ciò
ha consentito di fare una sorta di ta­
bula rasa, nel tentativo di “strappare
al diavolo questi poveracci che cre­
scevano nelle tenebre”, come diceva­
no i missionari del ‘500­’800. Dalla
evangelizzazione e contemporanea
colonizzazione si è arrivati allora al­
la teologia dell’adattamento, cercan­
do degli addentellati nella cultura
africana. L’inculturazione è stato il
passo successivo per andare incon­
tro all’eredità culturale africana,
perché questa offrisse un proprio ca­
nale interpretativo del cattolicesimo
ed è così, ad esempio, che si è avuta
l’introduzione della danza nella li­
turgia. Oggi l’africano può esprime­
re il suo essere nella Chiesa, anche
attraverso la corporeità. L’incultura­
zione, in tal senso, ha aiutato a puri­
ficare i valori africani per assumerli
come veicolo del cristianesimo».
I valori propri di alcune culture
africane come possono armoniz­
zarsi con la fede cristiana?
«I cristiani africani vivono in una
certa tensione rispetto ai valori e al­
le tradizioni culturali del proprio Pa­
ese. Ad esempio, la nostra concezio­
ne della vita ha un valore antropolo­
gico allargato: partendo dai più re­
moti antenati per arrivare fino ai ni­
poti attuali, la vita è intesa come
“continuità”. Per chi non può avere
figli è come restare ai margini della
società. In Ruanda una delle maledi­
zioni più pesanti è quella di augura­
re a qualcuno di morire senza spo­
sarsi o senza avere figli, cioè senza
lasciare una discendenza. Significa,
praticamente, scomparire. Ma anche
qui, in questa concezione africana
della vita, c’è un senso religioso per­
ché l’antenato ha ricevuto la vita da
Dio e la trasmette a sua volta. Ci so­
no poi però appendici negative per­
ché per rafforzare la propria vita, ad
esempio in Congo, si può toglierla
agli altri (a volte si è parlato di
“mangiatori di anime”). Così per la
poligamia, che è vista come rafforza­
mento della famiglia: avere tanti fi­
gli significa avere forza lavoro ma
anche forza difensiva nelle guerre
tribali e, in tal senso, il matrimonio è
un’alleanza con le famiglie delle spo­
se. Una visione complessa, in altri
ta».
Il ruolo della donna, secondo l’In­
strumentum laboris del Sinodo, è
fatto di “dolcezza, tenerezza e di­
sponibilità”. In che modo la don­
na svolge questo ruolo privilegia­
to? E in che modo potrebbe ulte­
riormente contribuire alla mis­
sione evangelizzatrice?
«Sono le donne a portare avanti la fa­
miglia in Africa, così come l’educa­
zione. Un ruolo importante, il loro,
che anche la Chiesa dovrebbe rico­
noscere. Sono già presenti nelle par­
rocchie e nelle comunità ecclesiali
di base: si tratta di riconoscere uffi­
cialmente questo ruolo valorizzan­
dolo. E, andando oltre, si potrà con­
tribuire in questo modo a far ricono­
scere e tutelare la dignità della don­
na nella cultura africana in genera­
le. Ad esempio la poligamia non ono­
ra certamente la donna, quantome­
no nella visione cristiana. Quanto
allo sfruttamento, è risaputo il ruolo
subalterno delle spose nell’organiz­
zazione familiare, che può essere in­
vece riveduto per una collaborazio­
ne che se non è paritaria, perlomeno
rispetta le personali capacità. La
Chiesa, secondo l’augurio dei Padri
Sinodali, dando alla donna delle re­
sponsabilità anche negli organi di
decisione, potrebbe offrire l’esempio
più bello».
18 SABATO 6 MARZO 2010

il Cittadino
Sezione
SABATO 6 MARZO 2010 19
il Cittadino
Sezione

Lodigiano & dintorni

DUE RAGAZZI DI 12 E 14 ANNI AVEVANO BEVUTO BIRRE E COCKTAIL ED ERANO GIÀ ALTICCI; SCOPERTE ANCHE VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE

Alcol a minori, denuncia in discoteca

La questura entra al Luce, provvedimenti per titolare e barista
n Due ragazzi di 12 e 14 anni sor­
presi a bere superalcolici e birra
in discoteca. La questura ha co­
minciato infatti una serie di con­
trolli nei locali pubblici dopo le se­
gnalazioni arrivate da alcuni geni­
tori preoccupati, e il primo “bersa­
glio” è stato il Luce di via Sant’An­
gelo.
Domenica pomeriggio, negli orari
in cui il locale è tradizionalmente
frequentato da giovanissimi, i poli­
ziotti sono entrati in borghese fin­
gendosi genitori in cerca dei figli:
all’interno hanno trovato circa 50
persone, fra cui una decina con me­
no di 14 anni. Aggirandosi fra di lo­
ro hanno visto un 14enne bere due
birre e un 12enne con in mano un
cocktail a base di vodka e cola: en­
trambi, fanno sapere dalla questu­
ra, erano già un po’ “alticci”. A quel
punto sono entrati anche i poliziotti
in divisa e il controllo è stato uffi­
ciale. Per il “preposto alla gestione”
del locale, il titolare Antonio Corsa­
no di 57 anni (noto imprenditore
della città e volto noto della politica
locale, consigliere comunale prima
di Forza Italia e poi del Pd), e per il
barista di quel pomeriggio, M.R.
23enne di Lodi, è scattata la denun­
cia penale per “somministrazione
di bevande alcoliche ai minorenni”.
Durante il controllo sono state sco­
perte anche alcune violazioni am­
ministrative: non erano esposte in­
fatti l’autorizzazione comunale, gli
orari di apertura e chiusura e le ta­
belle con i prezzi. In tutto le sanzio­
ni ammonteranno a circa mille eu­
ro. Inoltre c’era un’uscita di emer­
genza parzialmente ostruita, men­
tre all’Asl sono state segnalate alcu­
ne sospette irregolarità sulla suddi­
visione del locale in diversi am­
bienti.
«In trent’anni di carriera è la prima
volta che mi succede una cosa simi­
le ­ spiega il diretto interessato, An­
tonio Corsano ­. E comunque anche
il fatto che solo due persone con me­
no di 16 anni su ottanta avessero be­
vuto alcolici mi sembra un fatto fi­
siologico, anche perché è difficile
distinguere un ragazzo di 16 anni
da uno di 14. Noi chiediamo i docu­
menti sia all’ingresso che al bar, ma
loro possono anche non farmeli ve­
dere; e poi noi non possiamo con­
trollare che il cocktail acquistato da
un maggiorenne non venga poi ce­
duto a un 12enne. Inoltre la domeni­
ca pomeriggio, sapendo che i clienti
sono soprattutto minorenni, vengo­
no serviti soft drink, con un quarto
delle quantità normali di alcolici
presenti nei cocktail».
Il controllo era scattato dopo la se­
gnalazione di un genitore al “113”
che diceva di aver notato alcune
amiche di sua figlia, di 14 e 15 anni,
tornare ubriache dopo essere state
al Luce. Ora comunque questo ge­
nere di controlli proseguiranno an­
che negli altri locale della città e
della provincia maggiormente fre­
quentati da minorenni.
Davide Cagnola
Furto allo Sma delle Fanfani,
banda di ragazzini in azione
n Banda di ragazzini ruba alcu­
ni prodotti al supermercato e
fugge a piedi. È successo giove­
dì pomeriggio allo Sma di via
Lodivecchio, piccolo super ­
market nel quartiere Fanfani,
anche se i titolari per il momen­
to non hanno ancora sporto de­
nuncia alle forze dell’ordine. Il
gruppo, probabilmente compo­
sto da minorenni, è entrato a
metà pomeriggio e si è aggirato
fra gli scaffali arraffando dei
prodotti, non è chiaro però di
quale natura: forse alcolici, be­
vande varie o qualcosa da man­
giare. Non sembravano zingari
o disperati, piuttosto ragazzi
(italiani) in cerca di “un’emo­
zione” per vivacizzare la gior­
nata. Per uscire non sono passa­
ti dalle casse, ma hanno aperto
L’ingresso della discoteca Luce, entrata nel mirino della questura di Lodi la sbarra posta all’ingresso che
HANNO 16 E 18 ANNI, IN TASCA AVEVANO ALCUNI GRAMMI DI HASCISC CHE SONO STATI POSTI SOTTO SEQUESTRO
Sorprese con la droga dopo la scuola
Tre studentesse del Clerici sorprese dai poliziotti ai giardini
ANCHE QUATTRO TERNI n Fumavano uno spinello dopo
la scuola, giusto per “rilassar­
Lotto generoso alla ricevitoria Rovida: si” prima di tornare a casa a
studiare. Ma una pattuglia del­
centrata quaterna da quasi 12mila euro
la polizia è passata davanti a lo­
ro proprio in quel momento e le
n Prova la sorte quasi allo scadere e si porta a casa circa
ha sorprese. Tre studentesse
della Fondazione Clerici, l’isti­
12mila euro. È questo il fortunato colpaccio piazzato alla tuto professionale di via Paolo
tabaccheria­ricevitoria di Christian Rovida dall’ignoto Gorini a Lodi, sono state segna­
giocatore che, nella serata di giovedì, ha azzeccato una late alla prefettura come consu­
quaterna vincente al Lotto dando una bella boccata d’ossi­ matrici di stupefacenti, mentre
geno al suo conto corrente. L’identità del vincitore è anco­ la droga che avevano in mano e
ra avvolta nel mistero: nessuno, infatti, si è ancora pre­ in tasca, alcuni grammi di ha­
sentato nella frequentatissima ricevitoria di via Borgo scisc, è stata posta sotto seque­
Adda per reclamare il bottino, cosa che il regolamento stro.
sulle vincite superiori ai 10mila euro gli permette peral­ Il controllo è scattato alcuni
tro di fare anche presentandosi in banca con l’apposito giorni fa, intorno alle 13. Una
scontrino. Di certo, per ora, si sa solo che l’intuizione delle ragazze ha sedici anni, le
vincente è scattata a poco più di mezz’ora dalla chiusura altre due diciotto: erano appe­
delle giocate, e che non è costata nemmeno tanto: un euro na uscite dalla scuola e si erano
per il terno e uno per la quaterna su tutte le ruote. Al fer mate su una panchina dei
resto, invece, ha pensato la dea bendata, che pescando dal giardini di viale IV Novembre.
mazzo dei numeri quattro dei numeri “puntati” dal gioca­ Lì hanno cominciato a passarsi
tore gli ha permesso di azzeccare una quaterna e ben la “canna” l’una con l’altra. Un
quattro terni. Alla fine, la fortuna ha così portato nelle attimo dopo è passata una Vo­
tasche del vincitore un totale di 11mila e 703 euro; mentre lante della questura davanti a
il Lotto, nonostante le “quote” cedute ai giochi più in vo­ loro, ha notato i movimenti a
ga quali il gratta e vinci, tiene botta alla concorrenza e si dir poco sospetti e così gli agen­
conferma una delle lotterie ancora più generose verso i ti si sono fermati per un con­
suoi “fedelissimi”. trollo.
In mano avevano uno spinello
si apre solo verso l’interno. Le
cassiere li hanno visti subito e
hanno cercato di fermarli, ma
quelli sono usciti di corsa e so­
no scomparsi nel nulla.
Non si tratta comunque di un
episodio nuovo per i supermer­
cati della città, che praticamen­
te ogni gior no devono fare i
conti con furti più o meno pic­
coli commessi sempre da perso­
ne diverse. Tempo fa i carabi­
nieri di Lodi, dopo alcuni con­
trolli mirati, avevano stimato
in circa il 10 per cento il danno
subito dagli esercizi proprio
per i continui furti subiti. An­
che per questo forse i titolari
dello Sma, che comunque in
questi giorni non sono raggiun­
gibili, hanno deciso per il mo­
mento di non sporgere denun­
cia alle forze dell’ordine.
fatto con l’hascisc, mentre nel­
le tasche di una delle tre è stato
trovato un pezzetto della stessa
sostanza da circa un grammo.
Per loro è scattata la segnala­
zione alla prefettura come con­
sumatrici di sostanze stupefa­
centi, con la relativa sanzione
amministrativa prevista dalla
legge.
Questo comunque è solo l’ulti­
mo dei controlli messi in cam­
po dalla questura di Lodi per
contrastare il possesso e il con­
sumo di droga fra i giovanissi­
mi e gli studenti delle scuole.
Alcuni mesi fa in alcuni istituti
superiori gli agenti erano en­
trati con i cani antidroga sor­
prendendo quattro ragazzi con
l’hascisc, mentre in precedenza
era stato fatto un controllo su
un autobus carico di studenti
in viaggio sulla via Emilia.
Tutti segni di un’attenzione nei
confronti di un fenomeno pre­
occupante e sicuramente in
crescita fra i giovanissimi, con­
tro cui le forze dell’ordine non
hanno mai abbassato la guar­
dia.
D. C.
In breve
A PIACENZA
Rissa per una donna,
denunciato peruviano
Ha rischiato di finire in galera per
una ragazza e per qualche bicchie­
re di troppo il giovane peruviano
ricacciato da Piacenza nel Lodi­
giano dopo aver dato vita a una
violenta rissa in un parchetto della
città emiliana. L’episodio è acca­
duto giovedì scorso nei giardinetti
di via Morselli. Secondo quanto ri­
costruito il peruviano (un 18enne
residente a Tavazzano), era anda­
to a Piacenza incontrandosi con
un gruppo di coetanei, anch’essi
sudamericani. Ai giardinetti, il
giovane avrebbe partecipato a una
ricca bevuta di superalcolici, co­
me lascia supporre il ritrovamento
di ben cinque bottiglie dentro una
giostra; l’euforia, però, sarebbe
improvvisamente sfociata in una
selvaggia scazzottata tra il peru­
viano e un ecuadoregno, che finiti
ai ferri corti per una ragazza non
hanno indugiato a prendersi a cal­
ci e pugni davanti ai presenti. Sul
posto è arrivata subito la polizia, e
uno degli agenti, nel tentativo di
sedare la rissa, è stato ferito a un
dito. Finalmente neutralizzati, i
due contendenti sono stati con­
dotti in questura, dove scampato
all’arresto il 18enne lodigiano è
stato comunque denunciato per
oltraggio e resistenza a pubblico
ufficiale e lesioni aggravate: oltre
a ciò, e a una multa per ubriachez­
za molesta, il peruviano è stato
diffidato dal farsi rivedere a Pia­
cenza per i prossimi tre anni.
PROCESSI E RISARCIMENTI
Le colpe del medico:
corso per gli avvocati
Un argomento di drammatica at­
tualità al centro di un corso di for­
mazione per gli avvocati: “La re­
sponsabilità del medico”. Si terrà
nel pomeriggio di venerdì prossi­
mo, dalle 14 nella sala dei Comuni
della Provincia di Lodi al 10 di via
Fanfulla, la giornata di formazione
promossa dalla sezione di Lodi
dell’Associazione italiana giovani
avvocati con il patrocinio dell’Or­
dine degli avvocati di Lodi. Inter­
verranno l’avvocato milanese Co­
stantino Ricci, sul tema del con­
senso informato e delle conse­
guenze penali della mancata o in
valida prestazione, l’avvocato Si­
mona Serretti, anche lei milanese,
che si occuperà di prova e quanti­
ficazione del danno derivato dal­
l’esercizio dell’attività medica, e
l’avvocato Sara Strosselli del foro
di Pavia che si concentrerà invece
del giudizio innanzi alla Corte dei
conti come una delle conseguenze
per il medico di azioni di respon­
sabilità a suo carico. La parteci­
pazione è gratuita e per gli avvo­

Protezione civile, oggi Il “processo telematico” si avvicina: cati vale 3 dei 20 crediti formativi
annuali obbligatori.

PRECISAZIONE

tre volontari dal Papa positivo il test dei decreti ingiuntivi
n Saranno tre i volontari lodi­
giani della Protezione civile che
parteciperanno, nella giornata
di oggi, all’udienza speciale
pontificia ribattezzata “Il Papa
incontra i volontari di protezio­
ne civile”, programmata nella
mattinata presso la sala “Paolo
VI” con il saluto introduttivo
del capo del dipartimento della
Protezione civile Guido Berto­
lasi e a seguire il saluto del San­
to Padre e l’omaggio al Santo
Padre da parte di 30 rappresen­
tanti delle organizzazioni di vo­
lontariato presenti durante
l’emergenza del terremoto in
Abruzzo.
I tre volontari lodigiani sono
Patrizio Losi, Maurizio Seresini
e Roberto Pedrolli, tutti della
Federazione italiana ricetra­
smissioni Cb, servizio emergen­
za radio, che fa parte della strut­
tura provinciale della Protezio­
ne civile, guidata da Patrizio Lo­
si, e che conta oltre un centina­
io di iscritti con 40 volontari at­
tivi e con sedi operative a Lodi,
Borghetto, Sant’Angelo, Casti­
glione, Senna e Casale.
I volontari sono pronti a inter­
venire in tempi estremamente
ridotti in caso di emergenza nel
settore della protezione civile.
Il programma dell’incontro va­
ticano con i volontari prevede
anche la possibilità, dalle 12.30
alle ore, di un visita riservata
alla tomba di Papa Giovanni Pa­
olo II e nel pomeriggio, alle 17,
della partecipazione alla Santa
Messa officiata dal cardinale
Angelo Comastri, arciprete del­
la basilica di San Pietro, presso
l’altare della Cattedra.
n Meno code grazie a Internet an­
che nella sezione civile del tribuna­
le di Lodi, con il sempre più diffuso
utilizzo del decreto ingiuntivo tele­
matico, ma la strada per arrivare al­
la completa informatizzazione del
processo civile appare ancora lun­
ga: «L’obiettivo è di arrivare a gesti­
re in modo “virtuale” tutta la parte
che ora richiede la presenza fisica,
sia nelle cancellerie sia nel rappor­
to con i giudici – spiega il presiden­
te dell’Ordine degli avvocati di Lodi
Giorgio Bottani – e di ridurre, per
gli avvocati, il tempo trascorso in
tribunale solamente a quello neces­
sario per le udienze». Una rivoluzio­
ne radicale, quella del “processo te­
lematico”, che secondo Bottani
«porterà a un notevole aumento del­
l’efficienza del sistema e ricompen­
serà ampiamente degli investimenti
necessari». Il decreto ingiuntivo te­
lematico elimina il tradizionale de­
posito dei ricorsi nelle cancellerie,
che per carenza di organico sono da
alcuni mesi aperte con orari ridotti.
Utilizzando un apposito program­
ma che genera corrispondenza elet­
tronica certificata, gli atti giuridici
passano dallo studio degli avvocati
al terminale dei giudici, che a loro
volta possono emettere i loro prov­
vedimenti per via telematica.
Un’esperienza che è già in fase mol­
to avanzata presso il tribunale di
Milano e che a Lodi ha preso il via
da circa un anno, con soddisfazione
anche dei magistrati della sezione
civile. «Uno strumento che oggi è
sottoutilizzato ­ aggiunge il presi­
dente Bottani ­ e che ha bisogno di
superare alcune resistenze psicolo­
giche, ma che avrà anche il vantag­
gio di ridurre il carico di lavoro del­
le cancellerie. Come ordine degli av­
vocati puntiamo a organizzare una
“scuola permanente” per insegnare
l’utilizzo della consolle del decreto
ingiuntivo telematico, e, se trovere­
mo sponsor o altri soggetti disposti
a sostenere gli investimenti neces­
sari, potremo fare ulteriori passi
avanti nella diffusione di questo si­
stema».
L’informatica dovrebbe risolvere a
Lodi anche un altro punto dolente: i
tempi lunghi nel rimborso delle par­
celle degli avvocati impegnati in di­
fese a carico dello Stato. Anche per
queste pratiche è pronta una proce­
dura informatizzata, che potrebbe
legarsi anche a una “codifica“
dell'entità dei compensi. «Noi e i
giudici ci stiano mettendo entusia­
smo ­ conclude Bottani ­ ma anche il
ministero della Giustizia deve fare
la sua parte».
Carlo Catena
Pisani è alla guida
della Gelfipharma
Giorgio Pisani è amministratore de­
legato di Gelfipharma e non della
società Euticals come erroneamen­
te riportato sul «Cittadino» del 5
marzo. Così le precisazioni sulla
qualità delle acque fatte da Pisani
si riferivano ovviamente alla sua
Gelfipharma di viale Milano e non
alla vicina Euticals. «Nel nostro
stabilimento ­ aveva dichiarato nel­
l’articolo Pisani ­ non vengono uti­
lizzate a prodotte le sostanze ricer­
cate dall’Asl e dall’Arpa. L’attività
svolta all’interno dello stabile pre­
vede esclusivamente l’unione di
materie prime (principio attivo ed
eccipienti) all’interno di appositi
preparatori e non la produzione di
principio attivo. Noi siamo total­
mente estranei a quanto si dice in
merito ai residui farmaceutici tro­
vati a San Grato».
20 SABATO 6 MARZO 2010

il Cittadino
Lodi
CON LUI PENATI E GUERINI, CANDIDATI RISPETTIVAMENTE ALLA REGIONE E AL COMUNE: «IL CONSENSO NON DEVE VENIRE PRIMA DELLE REGOLE»

«Il decreto salva liste è una vergogna»

Alle Vigne la rabbia del segretario del Partito democratico Bersani
n «Non esiste che il consenso ven­
ga prima delle regole. Se passa
questo principio non sta più in pie­
di il paese. Così si apre uno scon­
tro sulla questione democratica».
È molto duro il segretario del Par­
tito democratico, Pierluigi Bersa­
ni, dopo l’approvazione del decreto
“salva liste” da parte del governo.
Intervenuto ieri sera a Lodi, per
sostenere la corsa in Regione di Fi­
lippo Penati e la campagna eletto­
rale del sindaco di Lodi Lorenzo
Guerini, il leader dei Democratici
non esita ad alzare i toni. «Vergo­
gna, vergogna», scandisce più vol­
te. E quindi lancia l’affondo: «È
tutta colpa di sciatteria, disatten­
zione o ritardi? Hanno fatto un pa­
sticcio. E questo per problemi e di­
visioni interni». Annuncia poi che
leggerà il testo del provvedimento
dell’esecutivo, quando verrà uffi­
cialmente reso noto, e deciderà co­
me muoversi. Ma il giudizio rima­
ne netto: «Qui fa un brutta figura
il paese, dove ognuno pensa di po­
ter non rispettare le regole».
Il caos delle liste ­ dopo la bocciatu­
ra ed esclusione di Formigoni e
Polverini dalle elezioni regionali, A lato il pubblico, qui sopra, da sinistra, Mauro Soldati, Pierluigi Bersani, Filippo Penati e il sindaco
e le battaglie legali ­ irrompe sul Lorenzo Guerini al tavolo dei relatori che è stato allestito sul palco del teatro alle Vigne di Lodi
territorio. A sollevare la questio­
ne, il segretario lodigiano del Pd,
Mauro Soldati che ricorda come VERSO IL VOTO
una parte del “pasticcio” per la
presentazione delle candidature
regionali sia stato compiuto anche IL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA FA UN BILANCIO DEL SUO MANDATO: «ABBIAMO RISPOSTO AI BISOGNI SOCIALI» Il sindaco uscente
nel Lodigiano. E si è detto preoccu­
incassa l’appoggio
pato per l’evolversi della vicenda.
Di fronte ad un teatro alle Vigne
gremito, prende quindi la parola il
candidato alla presidenza della Re­
gione per il centrosinistra, Penati:
«Usano le istituzioni dello stato
Il sogno di Guerini è una città solidale dei Pensionati
n I Pensionati fanno il tifo
per Lorenzo Guerini, il
sindaco uscente che corre­
per mettere una pezza ad un pa­
sticcio che hanno fatto loro. E poi
cambiamo le regole di notte come
«Lodi non è un castello da difendere contro le invasioni» rà per il centrosinistra
nella tornata del 28 marzo.
Il partito considera fonda­
dei ladri, quando bastava attende­ n Dieci nuove aree wi­fi in spazi minuti d’intervento per tracciare mentale l’attenzione della
re qualche ora per il responso del pubblici, priorità d’intervento sul­ un bilancio di quanto realizzato e futura amministrazione
Tar, cui loro stessi hanno deciso di la rotatoria Faustina e la proposta presentare le novità in progetto verso i servizi sociali:
ricorrere». di una città solidale. Sono queste per il 2010­15. «La città che voglia­ «Dobbiamo fare in modo
E va avanti ricostruendo la genesi alcune delle linee del “Progetto mo è un centro solidale, una co­ che nella nostra città le
di tutta la bagarre politica, che ri­ per Lodi”, annunciato dal sindaco munità coesa, che sostiene e valo­ famiglie non debbano esse­
schia di lasciare fuori il governa­ Lorenzo Guerini. Il candidato del rizza tutte le reti di solidarietà re costrette a supplire a un
tore lombardo dalle elezioni. «Ci centrosinistra, in corsa verso una presenti nel capoluogo ­ sostiene ­ deficit di servizi pubblici e
accusano di complotto, ma la colpa riconferma a palazzo Broletto, ri­ questo è stato l’elemento guida del possano invece contare sul
non è nostra. Non abbiamo fatto vendica il lavoro fatto in questi nostro lavoro e così vogliamo con­ sostegno di adeguate politi­
nulla. Anche noi abbiamo dovuto cinque anni. E svela le proposte tinuare». che sociali», auspica Dome­
rispondere di un ricorso, ma gli per il futuro. Parte dall’impegno Guerini passa inoltre in rassegna nico Ossino, referente loca­
esami hanno dimostrato che ave­ sul fronte del sociale: «Siamo tra i gli investimenti portati avanti, a le dei Pensionati. Dal pun­
vamo le carte in regola, al contra­ capoluoghi di provincia lombardi cominciare dalla riqualificazione to di vista del partito, la
rio di qualcun altro», continua Pe­ con gli stanziamenti più alti per della biblioteca, poi la sistemazio­ separazione tra Asl e
nati. Introdotto da Laura Taglia­ rispondere ai bisogni sociali. In ne del ridotto delle Vigne. E lo Azienda ospedaliera non
ferri dei Giovani democratici, il questa direzione vogliamo conti­ sforzo definito straordinario per ha portato alcun migliora­
sindaco Guerini attacca invece nuare a procedere». E poi la sfida la realizzazione delle difese spon­ mento concreto, a questa
frontalmente il governo del centro dell’accoglienza degli stranieri: dali. In questo ambito annuncia situazione si aggiungono le
destra in regione: «Formigoni or­ «Lodi non è un castello da difende­ anche il via della gara d’appalto rette delle case di riposo:
mai rappresenta un sistema di po­ re contro le invasioni, la chiusura per l’assegnazione dei lavori del «In una società ideale i
tere che ha ormai in mente solo di sarebbe una scorciatoia poco effi­ nuovo argine lungo la strada pro­ ricoveri nelle strutture
replicarsi. Ma lo sta facendo nei cace». vinciale per Boffalora. Qui sopra il pubblico intervenuto alle Vigne, sotto, Guerini al tavolo dei relatori pubbliche per gli anziani
suoi aspetti peggiori. E l’arrogan­ Di fronte a una platea gremita di Sul fronte viabilistico parla anche dovrebbero essere a costo
za di questi giorni, è la prova più candidati e pubblico, riunita gio­ dell’impegno per risolvere il nodo zero ­ dichiara Ossino ­,
lampante di questo». Inoltre invita vedì sera al teatro alle Vigne di Lo­ viabilistico della rotonda tra la invece le famiglie sono co­
il segretario nazionale Pd a «tener di, Guerini svela i principali punti tangenziale e via San Colombano. strette ad accollarsi media­
alta la voce delle regole: in una de­ del suo programma. Sul palco ci E dell’estensione della Zona a traf­ mente il 60 per cento delle
mocrazia l’aspetto formale non è sono i rappresentanti delle liste fico limitato, da controbilanciare rette, a causa degli insuffi­
un orpello, ma è fondamento. Cer­ che sostengono la sua candidatu­ con un’adeguata politica della so­ cienti contributi della Re­
to si può ragionare su una soluzio­ ra, Pd, Italia dei valori, Pensiona­ sta. Infine, oltre al piano per crea­ gione. E per fortuna che a
ne politica, ma tenendo ben fermo ti, Federazione della sinistra e del­ re zone di accesso ad Internet sen­ Lodi il comune interviene
questo presupposto: la difesa delle le due liste civiche (“Progetto za fili, sottolinea il tema del verde: integrando i versamenti
regole di una democrazia». Guerini” e “Lodi con Guerini”), e «In questi anni sono stati realizza­ delle famiglie con minor
Infine la parola al candidato Pd in in sottofondo parte il brano “Una ti diversi parchi di quartiere e ora disponibilità di reddito,
Regione Lombardia, Fabrizio San­ vita da mediano” di Luciano Liga­ tanti sono i progetti che vogliamo oltre a stanziare da tre
tantonio: «L’esclusione di liste è bue. L’introduzione della serata è portare avanti, tra cui il parco del anni un contributo straor­
successo anche alle scorse provin­ affidata alla giornalista Raffaella Pulignano, di Selvagreca e riqua­ dinario di 100.000 euro a
ciali a Lodi. Allora nessuno aveva Ciceri, quindi il copione prevede lificazione dell’Isola Carolina. favore della casa di riposo
detto nulla. Quindi non è giusto che prendano la parola alcune L’obiettivo è fare di Lodi il primo in conto abbattimento ret­
che una classe politica dopo aver persone del pubblico, mentre vie­ capoluogo in Italia per estensione te». Più in generale, i Pen­
commesso un pasticcio si autoas­ ne proiettato un video sui cambia­ di verde in rapporto al numero di sionati rilevano come i
solva». menti nel capoluogo. Dopo inizia cittadini». servizi siano inadeguati
Matteo Brunello la relazione di Guerini, oltre 40 Mat. Bru. rispetto all’effettiva do­
manda di prestazioni. «In
questo contesto ­ suggeri­
CALCOLI RIBALTATI sce Ossino ­ il ruolo del
comune di Lodi deve svi­
Regionali, il Pdl replica a Santantonio:
«Solo con noi Lodi avrà un consigliere»
Gazebo in piazza per la festa della donna lupparsi in due direzioni:
approfondire sempre più la
conoscenza delle necessità
di servizi sociali, per inve­

n «Se il Lodigiano ha l’opportunità di eleggere un rappresentante

nel consiglio regionale non è con il Pd, ma con noi». Claudio Pe­
drazzini, coordinatore provinciale del Popolo della Libertà, ribalta
Tra i “big” in arrivo Di Pietro e Calderoli stire in modo mirato sulle
aree di bisogno prioritarie,
quindi, esercitare una fun­
zione di forte stimolo nei
nettamente l’assioma di Fabrizio Santantonio, il candidato consi­ n Le donne del Pd incontreran­ alle 10.30 sarà in piazza Duomo rà di una nuova offerta di pane, confronti di Asl, comuni,
gliere del Pd per il Lodigiano che giovedì aveva dichiarato che, con no le lodigiane nella giornata di presso il gazebo, per incontrare pasta, riso, olio, vino, mele e Provincia e Consorzio ser­
l’attuale legge regionale, soltanto il suo partito avrebbe espresso domani, per festeggiare l’8 mar­ gli elettori; in caso di maltempo arance con un banchetto in cor­ vizi alla persona per utiliz­
un “voto utile” per portare un lodigiano al Pirellone. Per Pedrazzi­ zo con un omaggio floreale in ci si sposterà nella sede del par­ so Umberto. In realtà, l’elenco zare al meglio le risorse». I
ni, invece, basta andare a vedere i flussi di voti nel territorio delle piazzale Fiume (dalle 10 alle tito, situata in via Strepponi. non si esaurisce qui, il calenda­ Pensionati si impegneran­
ultime elezioni politiche, europee e provinciali per dimostrare il 12,30) e in piazza Vittoria (dalle Lunedì 15 marzo toccherà al mi­ rio si farà via via più fitto fine no affinché la prossima
contrario: «Andandole ad analizzare, il meccanismo potrebbe dav­ 15 alle 19). In corso Umberto ci nistro del Carroccio, Roberto nei prossimi giorni, arricchen­ giunta assicuri il diritto
vero portarci a eleggere direttamente un nostro rappresentante: sarà invece il gazebo della Lega Calderoli, il quale terrà alle ore dosi di date. Il Pdl ha annuncia­ degli anziani alla preven­
basterebbe conquistare un migliaio di voti in più, contrariamente nord, impegnato nelle celebra­ 20.45 un incontro pubblico nel­ to l’arrivo del ministro Ignazio zione, alla cura e alla riabi­
al Pd, al quale ne servirebbero almeno diecimila. Siamo noi che zioni della festa della donna, l’aula magna del liceo Verri, in La Russa e del ministro Giorgia litazione, oltre «alla priori­
abbiamo la maggiore forza: intanto, andiamo avanti con serenità mentre lunedì la lista Cominet­ via S.Francesco 11 a Lodi. Meloni, il coordinamento pro­ tà degli interventi domici­
nella nostra campagna elettorale». Anche per Giuseppe Carlin, ex ti­Burinato, “Progetto­Gueri­ La Federazione della sinistra vinciale tenterà anche di porta­ liari rispetto all’ospedaliz­
sindaco di Sant’Angelo e segretario amministrativo provinciale ni”, si ritroverà dalle 9 alle 12 accoglierà martedì 9 marzo Pao­ re a Lodi il premier Silvio Ber­ zazione o al ricovero in
del partito, le parole di Santantonio sono sembrate fuori luogo. E presso l’entrata del Cup, il Cen­ lo Ferrero, il segretario nazio­ lusconi. Il Carroccio, invece, sta Rsa, l’assistenza per la
sempre per una questione di numeri: «È solo fumo negli occhi: tro prelievi dell’ospedale Mag­ nale della nuova formazione ar­ portando avanti le trattative per gestione di pratiche sanita­
basta saper leggere i dati a disposizione, si possono dire tante cose giore, un’occasione di confronto riverà a partire dalle 9 incontre­ far sì che arrivi il leader del mo­ rie e amministrative, la
in politica ma i numeri non mentono ­ dichiara entrando nel meri­ con i cittadini. rà in piazza della Vittoria gli al­ vimento, Umberto Bossi. qualità dei servizi, tra gli
to delle cifre ­. Non è affatto vero che l’unico lodigiano che può Nel frattempo continua la “pas­ tri esponenti del partito e del Dopo gli eventi organizzati con interventi necessari si se­
assicurarsi un posto nel consiglio regionale è Santantonio, anzi: serella” dei “vip”, che approde­ Gruppo di acquisto popolare, Filippo Penati e Pierluigi Bersa­ gnalano il deciso potenzia­
gli mancherebbero circa 13mila o 14mila voti. Diverso il caso del ranno nella città del Barbarossa per l’occasione i volontari prov­ ni, il 12 marzo è on programma mento dell’assistenza domi­
candidato Pdl, Monica Guarischi: a lei ne mancherebbero tra i per sostenere i diversi candida­ vederanno alla distribuzione un incontro con il capogruppo ciliare e del servizio pasti a
1500 e i 1800, anche in base alle cifre delle europee». ti. Domani sarà il turno dl lea­ dei diversi prodotti. Sabato 13 del Pd, Dario Franceschini. domicilio».
der dell’Idv, Antonio Di Pietro: marzo, inoltre, il Gap si occupe­ G. B.
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
ALL’INIZIATIVA ELETTORALE DEL POPOLO DELLA LIBERTÀ ERA ATTESO ANCHE IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PODESTÀ, CHE NON È ARRIVATO
«Un treno diretto da Lodi a Malpensa»
Il capo di Trenitalia­LeNord: «Rinnoveremo il parco convogli»
IL CAOS DELLE LISTE
«Andremo alle urne,
si voterà per le regionali
e vincerà Formigoni»
n I timbri scacciano i treni, o al­
meno danno gli stessi grattacapi,
nell’agenda del Pdl lodigiano. Gio­
vedì sera l’incontro aperto del Po­
polo della libertà sui trasporti fer­
roviari ha offerto annunci di peso
ma l’attenzione è andata diritta,
all’inizio, non al caos treni ma al
caos timbri. La dannata faccenda
delle liste escluse che aleggia sul
voto lombardo, e ormai solo su
quello. Il vicepresidente provincia­
le e coordinatore di partito Claudio
Pedrazzini ha ribadito, attendendo
la cruciale sentenza Tar, la certez­
za che «si voterà e vincerà Roberto
Formigoni, che abbiamo invitato a
Lodi per l’11 marzo». Pedrazzini
l’ha ripetuto giovedì sera: «Inconsi­
stenza totale delle motivazioni per
metterci fuori». Il primo argomen­
to, già esternato da Formigoni al
momento di lanciare gli avvocati
verso il tribunale amministrativo,
è che i radicali non potevano «spul­
ciare» nelle liste altrui per un peri­
odo così lungo (pare 12 ore) e pri­
ma dell’esclusione delle stesse. «Un
partito normalmente può presenta­
re ricorso solo per se stesso nel
caso sia stato escluso ­ ha detto il
vice del presidente Foroni ­ Ai radi­
cali invece l’ufficio centrale della
Corte d’appello ha permesso una
verifica incogrua dei documenti
altrui». Secondo: «Penati ha raccol­
to in tutto tre firme valide più di
noi. Con una forbice simile noi
restiamo fuori e loro no». Terzo, si
torna alla questione della forma­
sostanza o meno: «Il sistema eletto­
rale è improntato al massimo acco­
glimento della volontà dell’eletto­
re, anche in sede di scrutinio, che
qui non c’è stata». I militanti Pdl
lodigiani, stuzzicati infine sull’ipo­
tesi più fantapolitica di tutte (un
incidente “provocato” per mettere
all’angolo la magistratura?) dimo­
strano di non volerla nemmeno
discutere: «Liste sbagliate apposta?
È come il teorema delle Torri ge­
melle abbattute dagli americani.
Siamo dalle stesse parti».
n «Entro il 2015, l’anno di Expo Milano, sul­
la linea S1 e su tutto il sistema ferroviario
suburbano nessun treno avrà più di dieci
anni di età. Cambieremo il 75 per cento dei
convogli. Da Lodi alla Malpensa sarà quasi
una direttissima, l’interscambio di Rogore­
do verrà visto come un dettaglio».
La promessa è giunta giovedì sera nella se­
de del Popolo della libertà di corso Archinti
da Giuseppe Biesuz, da poco più di un anno
amministratore di Trenitalia­LeNord, il gi­
gante del trasporti lombardi che dopo aver
tenuto a battesimo il passante esterno ades­
so dovrà prendere per mano i trasporti fino
all’anno della maxifiera milanese.
Biesuz è stato ospite dei vertici locali del
Popolo della libertà, lanciati verso la dop­
pia corsa elettorale, di casa e al Pirellone.
Doveva esserci anche Guido Podestà, presi­
dente della Provincia di Milano, ma è stato
trattenuto da impegni di lavoro. Invece sono
arrivati Stefano Pillitteri, assessore ai ser­
vizi alla persona nella giunta di Letizia Mo­
ratti, e Mario Rossetti, direttore generale
del settore regionale infrastrutture e mobi­
lità.
Ad ascoltare anche i due candidati Pdl al co­
mune e alla regione Sergio Tadi e Monica
Guarischi, il capogruppo in Broletto Giam­
paolo Ceresa, consi­
glieri comunali e
provinciali, sindaci
da tutta la provin­
cia. Biesuz e Rosset­
ti hanno detto cose
importanti, in se­
quenza. L’ammini­
stratore della socie­
tà “bicefala” (fino
alla fusione) ha
sciorinato dati im­
portanti: «Non pas­
sa un giorno senza
che alla nostra
azienda ar rivino
treni nuovi ­ è stato
l’esordio di Biesuz­
nonostante gli scet­
ticismi è in atto uno
sforzo incredibile
da par te nostra e
della Regione. Le ci­
fre? Un miliardo per
l’acquisto di mate­
riale rotabile già nel
2010. Un miliardo e
mezzo prima di
Expo 2015. Arriveremo a quell’appunta­
mento con treni giovani: dai 27 anni medi di
oggi a dieci. Cambieremo il 75 per cento del­
le carrozze». Impegni che da Milano torna­
no a rassicurare le periferie. Basteranno ai
pendolari che hanno patito un inverno in
apparenza non troppo diverso da quelli pas­
sati, e che attendono al varco il fatidico giu­
gno 2010 con la S1 estesa anche agli orari di
punta? «Ok, in inverno abbiamo avuto sei o
sette nevicate ­ ha osservato l’ad del gruppo
unico ­ ma il treno ha comunque resistito
Qui sopra i candidati del Pdl
Sergio Tadi (comune di Lodi)
e Monica Guarischi
(Regione Lombardia) e, nel
riquadro, l’amministratore di
Trenitalia­LeNord Biesuz; a
lato il pubblico che ha preso
parte alla serata dedicata
ai trasporti ferroviari locali
meglio degli altri mezzi.
In che condizioni erano
le auto con il ghiaccio di
Natale?». Gli fa eco Ros­
setti osservando come
«fra 2009 e 2010 l’utilizzo
del treno in Lombardia
sia comunque cresciuto
del 9,1 per cento».
Nell’agenda aperta da
Biesuz ci sono altre cose
per il Lodigiano: «L’altra
notte alle tre ero a Tavaz­
zano ­ ha rivelato ­ a stu­
diare la nuova connessio­
ne alta velocità­sistema
regionale, che permette­
rà la massima flessibilità di tracciato». E
nelle stazioni, forse anche fuori Milano, è in
arrivo l’esercito: «L’accordo col ministero
della Difesa c’è già, i militari sono pronti a
garantire sicurezza negli scali».
Emanuele Dolcini
21
Lodi
«Le stazioni,
pezzi di città»
n Secondo i top manager delle fer­
rovie lombarde invitati giovedì dal
Popolo della libertà non è vero che i
treni che vanno e vengono da Mila­
no, offrano sempre lo stesso piatto
anche se cambiano le sigle. Ma le
stazioni? Quelle sì che in alcuni ca­
si, da San Donato Milanese a Borgo­
lombardo, fino a San Zenone e oltre,
sono rimaste davvero le stesse con
l’avvento della S1, o servizio ferro­
viario regionale o passante esterno.
Luoghi spesso desolati e sinistri do­
ve un monitor e poco altro occhieg­
gia in mezzo a una marea di graffiti
urbani. A chi spetta dare un volto
più umano? Anche qualche giorno
fa ben nove sindaci fra Sudmilano e
Lodigiano (con San Zenone capofi­
la) hanno preso carta e penna per
indirizzare a Pirellone e gestori fer­
roviari un messaggio preciso: «La
stazione di San Zenone, crocevia di
una zona da cinquantamila abitan­
ti, è degradata, non ha panchine e
nemmeno una biglietteria». Secon­
do Mario Rossetti, responsabile tec­
nico regionale delle infrastrutture,
bisogna fare chiarezza nella distin­
zione di compiti: «Può essere sco­
modo dirlo ­ ha affermato a Lodi ­
ma una stazione è innanzitutto una
parte di un comune. In altri termi­
ni: i sindaci e gli amministratori de­
vono pensare loro, innanzitutto, a
creare un “effetto città” negli scali
ferroviari. Soprattutto intorno. Le
stazioni sono “allungate” e quindi
poco controllabili per obbligo detta­
to dalla fisica. Quindi i comuni de­
vono portare tutto attorno parcheg­
gi, verde urbano, negozi, forme di
aggregazione. Anche la stazione è
città». Il direttore della divisione in­
frastrutturale Lombardia ha peral­
tro riconosciuto che non sia facile
orientarsi fra Fs, Trenitalia e Rete
Ferroviaria Italiana. Insomma ca­
pire chi è il padrone di casa delle
banchine spesso troppo spartane:
«Ma la Regione in questi anni ha
fatto pressing su Fs: non importa
chi è il gestore, siete voi che dovere
riqualificare gli interni».
E. D.
22 SABATO 6 MARZO 2010

il Cittadino
Lodi
DA QUATTRO LE CLASSI RISCHIANO DI DIVENTARE DUE, IN AUMENTO INVECE GLI STUDENTI CHE FREQUENTERANNO NELLE ALTRE MEDIE

Don Milani, sforbiciata sulle iscrizioni

Gli alunni di prima a settembre da 101 potrebbero ridursi a 37
n La scuola
media Don
Milani si di­
me zza. Gli
alunni di
Il sistema che introduce la tracciabilità dei rifuti
prima che
quest’anno
sono 101
incassa la bocciatura dell’Unione degli artigiani
l’anno pros­ n Troppo cara e troppo complicata.
simo diven­ L’Unione artigiani boccia senza mez­
teranno 37. zi termini il Sistri, il nuovo sistema
Da quattro, per la tracciabilità dei rifiuti che, nel
quindi, le giro di pochi mesi, porterà le aziende
classi po­ a comunicare per vie telematica i
trebbero ri­ quantitativi e le tipologie della spaz­
dursi a due. zatura che producono, trasportano e
Il nuovo di­ smaltiscono. La “rivoluzione”, pre­
rigente Ro­ sentata pochi giorni fa come indi­
mualdo spensabile svolta per monitorare in
Monno che tempo reale i traffici di rifiuti e per
quest’anno snellire costi e tempi delle procedure
ha sostitui­ di comunicazioni, è stata illustrata
to Renzo De­ nei suoi punti chiave agli iscritti al­
vecchi e che l’Unione nel corso di un seminario te­
l’anno pros­ nuto da Paolo Pipere, responsabile del
simo andrà servizio ambiente e innovazione della
in pensione, Camera di commercio e industria di
sta analiz­ Milano. Nella platea gremita il silen­
zando la si­ zio attento si alternava al brusio di di­
tuazione in sapprovazione e alle continue doman­
queste ore. de e perplessità: ognuno presentava il Qui sopra il pubblico che è intervenuto al convegno degli artigiani di Lodi, sotto i relatori
«Confer mo suo caso professionale e i problemi di
che sono cir­ fronte ai quali temeva di trovarsi con
ca una tren­ le nuove norme.
t i n a g l i L’ingresso della scuola media statale Don Milani: le iscrizioni in prima sono in calo La perplessità sui dettagli e i termini
iscritti ­ di­ di attuazione del nuovo decreto mini­
ce ­, ma lunedì valuterò bene tutti i nu­ numeri esatti non ci sono, ma le prime steriale sono molte. Secondo il segre­
meri e le classi che riusciremo a forma­ previsioni parlano di due nuove prime. tario dell’Unione Mauro Sangalli, «in
re». A determinare il gap sono stati gli «La tendenza di preferire le scuole del barba alle continue richieste di sem­
alunni dell’Arcobaleno. Due terzi dei centro era già in atto gli altri anni ­ com­ plificazione avanzate dal settore si ri­
bambini che frequentano la scuola ele­ menta l’ex preside Renzo Devecchi ­, ma schia di far cadere su numerose im­
mentare di San Fereolo, infatti, hanno de­ non è mai stata così forte. I bambini di prese artigiane già provate dalla crisi
ciso di fare scelte diverse. «Ci sono alcu­ Montanaso, invece, che all’inizio veniva­ un’ulteriore aggravio di adempimen­
ne variabili che non riusciamo a control­ no da noi, successivamente hanno prefe­ ti, e quel che è peggio anche di costi».
lare ­ commenta il dirigente del terzo cir­ rito la Cazzulani». La situazione si è in I conti, in effetti, all’Unione non tor­
colo Massimo Iovacchini ­. Noi abbiamo qualche modo incancrenita. A salvarla nano affatto. Secondo l’associazione,
due quinte in meno e quindi questo ha in­ dalla chiusura la prossima stagione sco­ infatti, se con il vecchio Mud cartaceo
ciso un po’ anche sulla differenza. Abbia­ lastica, però, potrebbe essere la presenza l’azienda doveva sostenere solo le spe­
mo fatto però azioni di raccordo con la nella scuola dei corsi di educazione degli se di segreteria, ora a quest’ultime si
Don Milani. I ragazzi erano soddisfatti; adulti. Nel frattempo potrebbe arrivare aggiungerà una tassa annua di iscri­
poi, invece, i genitori hanno scelto diver­ una nuova dirigente, che avrebbe il com­ zione di 120 euro. E peggio, secondo
samente. Se invece conoscessero bene pito di rinnovare la scuola. Sangalli, andrà al più ridotto segmen­
l’offerta e il potenziale della Don Milani, «All’Ada Negri, invece, ­ spiega la vice to di imprese che i rifiuti li trasporta­
un istituto che ha degli ottimi docenti, preside Patrizia Bignami ­ passiamo da no e basta: e che con il Sistri, per in­
non manderebbero i loro figli in altre se­ 297 a 306 alunni, ma l’incremento forte ri­ tendersi, spenderanno tra i 120 e i 500 stione dei rifiuti ­ prosegue Sangalli ­. fiuto ricade anche il cumulo dei costi
di. Probabilmente la media di via Salve­ guarda Basiasco: lì gli alunni di prima, euro a seconda delle loro dimensioni, Sul fronte economico, ai contributi dell’intera filiera». Casartigiani, cui
mini non sa proporsi bene come le altre da 19 diventano 38. Dovremmo riuscire a oltre a un supplemento di 150 euro per annuali eccessivi vanno poi aggiunti l’Unione aderisce, si sta già muoven­
scuole. Se non abitassi di fronte all’Ada mantenere l’organico attuale». Leggero camion utilizzato. Per l’Unione, però, gli oneri derivanti dalle fasi di regi­ do presso il governo per ottenere mo­
Negri, sicuramente anch’io manderei i incremento anche alla scuola media Caz­ i «risvolti negativi» non finiscono strazione, dall’installazione delle difiche al decreto; nel frattempo, il
miei figli lì». zulani dove gli alunni saranno 202 suddi­ qui: «Da un punto di vista ammini­ black box, dai servizi di assistenza e termine di iscrizione per il secondo
Ad aumentare i suoi iscritti, invece, an­ visi in 8 sezioni. Le classi però saranno strativo, c’è l’obbligo di dotarsi in manutenzione e dalle attività collega­ “scaglione” di imprese interessate è
che se fa parte della stessa presidenza, è tutte tra i 26 e i 27 alunni. tempi molto ridotti di supporti infor­ te al caricamento dei dati. Senza di­ stato prorogato al 30 aprile.
la scuola Spezzaferri di San Bernardo. I Cristina Vercellone matici di non facile utilizzo per la ge­ menticare che sul produttore del ri­ Luciana Grosso
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
IN UNA DELIBERA TUTTE LE MISURE PREVISTE PER IL 2010, PREVISTE ANCHE INIZIATIVE A FAVORE DELLE IMPRESE E DEL MICROCREDITO
Dal Broletto un nuovo piano anticrisi
Sconti sulle bollette e 300mila euro per le famiglie in difficoltà
n Palazzo Broletto mette nero su
bianco il nuovo piano anticrisi, un
pacchetto di misure per sostenere la­
voratori e imprese. Nella giornata di
mercoledì, infatti, il comune di Lodi
ha approvato una delibera nella qua­
le si conferma lo stanziamento di
100mila euro per il fondo di solida­
rietà provinciale, destinato agli ope­
rai che hanno perso il posto. Una ci­ Una serie di interventi dovranno es­
fra a cui si aggiungono 300mila euro
di contributi per i cittadini e le fami­ partire dalla collaborazione con la
glie in difficoltà; un monitoraggio
permetterà di capire se sarà necessa­
rio aumentare le risorse in campo.
La giunta porterà avanti la collabo­
razione con la diocesi a favore del­ cessariamente coinvolgere le banche
l’assistenza ai più bisognosi e con­
fermerà l’esenzio­
ne dal pagamento
della tassa rifiuti
per circa 80 fami­
glie, quelle con a
carico quattro fi­
gli. Inoltre, è previ­
sta una procedura
straordinaria per
ricalcolare gli in­
dicatori economici
alla base delle age­
volazioni sui ser­
vizi, un provvedi­
mento adottato so­
prattutto per i di­
soccupati. Il Broletto, la sede del comune
Il comune di Lodi
è entrato poi a far parte del sistema
di gestione delle agevolazioni sulle confronti delle famiglie che hanno
tariffe elettriche, un’iniziativa che
consente ai residenti con problemi
economici di ottenere uno sconto
sulle bollette dell’energia elettrica e ze sanitarie. In questo quadro di dif­
del gas.
Il “piano anticrisi” considera anche iniziative istituzionali e di altri orga­
la situazione delle aziende, attraverso
alcune forme di microcredito in gra­
do di dare sollievo non solo ai consu­
mi dei lodigiani ma anche agli inve­
stimenti delle imprese: un program­ zione comunale intende farsi carico
ma che sarà sviluppato con istituti fi­
nanziari senza scopo di lucro e istitu­
ti bancari convenzionati. “Credito
giovani” e “Credito rosa”, le due pro­
poste portate avanti con l’aiuto della
UN GUSTOSISSIMO E PRELIBATO APPUNTAMENTO ACCOMPAGNATO DA SORSI DI RHUM
Sua maestà il cioccolato, serata
dagli Aztechi ai pirati dei Caraibi
LIONS
Tre appuntamenti
dal Lodi Quadrifoglio
e dal Lodi Torrione
n Interessanti appuntamenti
messi a punto, per i prossimi
giorni, dai Lions Lodi Quadri­
foglio e Torrione.
Per quanto concerne il Lodi
Quadrifoglio, nel pomeriggio
del 13 marzo e per tutta la
giornata del 14 marzo a Quar­
tiano presso la sede della Pro
Quartiano si svolgerà il tradi­
zionale mercatino dell’usato;
il club partecipa con oggetti
donati dalle socie e il ricavato
andrà a favore dei services
programmati per l’anno in
corso. Si terrà invece il 22
marzo alle ore 21 presso il
ristorante “Le Gerette” di San
Colombano al Lambro la sfila­
ta “Incontro con la moda”.
Verranno presentati capi
della boutique “Bianchini” di
Lodi e occhiali del “Centro
Ottico Europeo” di Lodi. La
serata prevede anche l’estra­
zione di premi, il cui ricavato
andrà a favore dei services
del club, tra cui “Associazione
Libro Parlato”, “Comunità
Alfaomega”, emergenza Hai­
ti, restauro della chiesa par­
rocchiale di Quartiano.
Il Lions Lodi Torrione ricorda
che il 9 e 10 marzo presso
l’Auditorium della Banca
Popolare di Lodi verrà propo­
sto a circa 1300 studenti delle
scuole superiori di Lodi e
Provincia lo spettacolo “Fu­
ghe da fermi”, ideato e scritto
dalla Comunità di San Patri­
gnano, che ne cura anche
l’allestimento. Sul palco ver­
rà rappresentata la storia
vera di una ragazza, Eugenia,
raccontata in prima persona
da chi ha vissuto l’esperienza
della droga.
Banca Popolare, troveranno spazio
anche nel 2010, con la concessione di
finanziamenti agevolati a tasso fisso
per un importo massimo di 50mila
euro a favore dei neo imprenditori e
imprenditrici tra i 18 e i 55 anni, con
piani di rimborso della durata di
quattro anni e quota interessi a cari­
co del comune.
sere attuati più avanti nel tempo, a
Provincia per trovare il modo di ga­
rantire alle famiglie la sospensione
temporanea del versamento delle rate
dei mutui, una proposta che dovrà ne­
del territorio. Palazzo Broletto, inol­
tre, conta di aderire
e partecipare in pri­
ma persona al Patto
per l’inserimento
lavorativo di perso­
ne con svantaggio
sociale. La giunta
proseguirà con lo
studio delle dina­
miche occupazio­
nali in città, per te­
nere sotto controllo
la perdita dei posti
di lavoro, per poi
valutare le scelte da
compiere.
«Il peso della crisi
sta assumendo un
aspetto di particolare negatività nei
persone non autosufficienti ­ si legge
nel documento ­, sia che questi siano
assistiti a domicilio o presso residen­
ficoltà, si registrano sul territorio
nismi per attivare strumenti di in­
tervento, come il tavolo di confronto
promosso dalla Provincia e il fondo
della diocesi. Anche l’amministra­
della situazione, attraverso un pac­
chetto di misure che integri le inizia­
tive già in atto, con azioni coordinate
e in un’ottica di sistema».
Greta Boni
n Ha preso il via lo scorso 16 febbra­
io il primo livello del corso per aspi­
ranti sommelier. Numerosi i parteci­
panti, attenti alle parole del relatore
Bonassi, che ha illustrato il orso illu­
strando nel dettaglio “La figura del
sommelier”.
Il martedì precedente si era svolta
con notevole successo la degustazio­
ne dei ciccolatini dell’azienda Ame­
dei, in abbinamento rhum. La serata
era intitolata “Alla corte di Quetzal­
coatl”. Più che una degustazione, si è
trattato di un viaggio nel tempo, alla
scoperta di terre lontane, popoli an­
tichi e misteriose leggende, parten­
do dai popoli pre­colombiani, arri­
vando fino ai pirati dei Caraibi. Affa­
scinante davvero il mondo del rhum
e del cacao. Prodotti caldi e seducen­
ti, diversi tra loro e anche dal vino.
L’attenzione per la materia prima, la
maniacale cura nella coltivazione
del cacao, della canna da zucchero o
della vite che sia porta sempre e co­
munque ad ottenere prodotti di alta
qualità. L’amore e la passione per il
loro lavoro spingono i produttori più
attenti oltre il confine della semplice
produzione di un prodotto qualsia­
si... e il risultato lo si è visto: nel cioc­
colato, nel rhum e nel vino.
A fare da mattatrice, l’azienda Ame­
dei, lontana dalle produzione indu­
striali di cioccolato, che ha fatto co­
noscere, attraverso il bravissimo
Gianluca Gracci, i suoi prodotti:
frutto di scelte aziendali che hanno
portato ad una produzione artigia­
nale, con cacao coltivati in pianta­
gioni di proprietà dell’azienda dove
la cura è ingrediente fondamentale.
A deliziare i palati sono stati quattro
Napolitains e la Crema da spalmare
alla Gianduia.
Ed ecco qualche gustosissimo parti­
colare. Toscano Brown: splendido
napolitains di cioccolato al latte con
un sorprendente retrogusto di cara­
mella mhu; Grenada: Monocru, cioc­
colato fondente extra 70%; Chuau:
cioccolato fondente extra 70% otte­
nuto da cacao coltivato in questo pa­
ese del Venezuela, Chuau appunto,
raggiungibile solo via mare e dove la
vita si svolge attorno alla cattedrale;
9: è proprio il nome di questo napoli­
23
Lodi
Riflettori puntati sul verde
e sui giardini del Passeggio
n «Recupero, riutilizzo, rivalo­ l’Isola Carolina, in futuro sarà
rizzazione di spazi preziosi che coinvolta in un progetto di ri­
per motivi storici e urbani han­ qualificazione».
no corso o corrono il rischio di L’intervento sui giardini del
non trovare più posto nelle no­ Passeggio, realizzato da Gian­
stre città»: con queste parole franco Franchi, Gianluca Bacci,
Gianfranco Franchi, capogrup­ Annalisa Calcagno Maniglio,
po dei progettisti che si sono oc­ Giuseppe Lunardini e Maria
cupati di ristrutturare i giardi­ Chiara Pozzana, è stato esposto
ni del Passeggio di Lodi, ha nelle sue linee principali da
aperto il lavori dell’incontro Franchi. Prima l’architetto ha
“Parchi e giardini del novecen­ mostrato il passeggio come do­
to, conservazione, uso, gestio­ veva essere secondo il disegno
ne”, organizzato dall’Associa­ originario, realizzato negli anni
zione italiana di architettura e immediatamente precedenti e
paesaggio. Un convegno che si è successivi la seconda guerra Il pubblico che è intervenuto alla serata sui giardini di viale IV Novembre
svolto non per
caso a Lodi, cit­ dino. Anche le aiuole persero di
tà che compattezza e cura». La sfida
ha mostrato per i progettisti è stata quella di
sensibilità ver­ far tornare le persone a vivere
so i problemi un posto altrimenti abbandona­
legati ai parchi to da più di 20 anni.
e ai giardini. «Gli interventi sono stati molti,
«Sono stati hanno riguardato le sedute, l’in­
inaugurati, ne­ tegrazione dei giardini all’in­
gli ultimi cin­ terno del tessuto urbanistico
que anni, sei della città, ma anche il ritorno
nuovi parchi e del motivo dell’acqua, proposto
si è intervenuti come tema conduttore di tutto il
con decisione giardino, effetto fondante della
ed efficacia sui storia del territorio e ricordo
giardini del della roggia Molina che scorre­
Passeggio ­ ha va dove ora ci sono i giardini».
detto il sindaco L’intervento ha riguardato an­
Lorenzo Gueri­ che la sistemazione delle pian­
ni ­, uno spazio te: «Alcuni tassi sono stati tra­
che per vari sferiti, purtroppo non con esito
motivi era di­ felice, le siepi sono state ricosti­
ventato respin­ tuite e l’area di giardini adia­
gente, da evita­ Il sindaco, secondo da sinistra, con i tecnici che hanno acceso i riflettori sul parco pubblico cente via marsala è stata inte­
re e che oggi è grata con il resto del parco e
restituito alla sua vocazione di mondiale. Poi ha mostrato foto­ tenzione, per cui si perse il con­ grazie alla presenza del piccolo
luogo di aggregazione, diverti­ grafie di come era diventato trollo delle piante che, come i bar Calicantus, è una delle parti
mento e tempo libero, in cui c’è «dopo il 1983, quando venne me­ tassi, divennero completamente più vitali dell’intero progetto.
anche la rete wireless. Anche no un‘opera costante di manu­ sproporzionate rispetto al giar­ Luciana Grosso
tains di cioccolato fondente al 75% di
cacao che ha ottenuto il prestigioso
primo premio al London Academy
Awards. Praticamente il miglior
cioccolato del mondo. I presenti alla
serata hanno molto apprezzato la
“Crema da spalmare al gianduia”,
ludico e ideale compagno di lunghi e
tristi pomeriggi invernali. Tutto
questo ben di Dio non lo si poteva de­
gustare da solo e quindi ecco arriva­
re un moderno pirata, Marcello Bar­
beris, che sul rhum, lasciatecelo di­
re, ne sa veramente tanto.
E così, tra storia e leggenda, ha gui­
dato la degustazione di quattro
rhum differenti per provenienza e
per produzione. Due prodotti di ispi­
razione spagnola, un inglese ed un
rhum “agricole”. Eccoli, i quattro
rhum. Ron Edmundo Dantes 15 anni
da Cuba: rhum raro, prodotto in po­
chissime bottiglie l’anno e solita­
mente venduto in accompagnamen­
to ai famosi sigari Montecristo. Ron
Flor de Cana: 12 anni dal Nicaragua.
Entrambi questi ron sono ottenuti
da melassa fermentata come anche
quello di tradizione anglosassone
che è seguito: Rum El Dorado 15 anni
dalla Guyana, ottenuto da 8/9 distil­
lati diversi e considerato il miglior
rum commerciale del mondo. Una
morbidezza e dei profumi indimenti­
cabili. Il quarto era diverso, un rum
“agricole”, ottenuto cioè da succo di
canna da zucchero fermentata: il
Rum Agricole Bally 1998, Martinica.
Ed infine, ecco la ciliegina sulla tor­
ta... con un tocco glamour. Il famoso
chef Antonio Scaccio, che per l’occa­
sione ha presentato il suo libro “Cu­
cina Vegetariana Golosa”, ha deli­
ziato il palato degli intervenuti con
una sua creazione: “Il tronchetto al
cioccolato fondente Amedei con bi­
squit di mandorle e pere caramella­
te”.
Il prossimo appuntamento organiz­
zato dall’Ais di Lodi è a Sant’Angelo
Lodigiano, presso il Ristorante San
Rocco, mercoledì 17 marzo alle ore
20.45 sull’argomento “Vino Biologico
o Vino da Agricoltura Biologica?”.
Per ulteriori informazioni e costi
contattare carlo.milani@aislombar­
dia.it
24
Agenda
A San Donato
un mercatino
in stile francese
n Il fine settimana a San Donato Milane­
se sarà dedicato alle specialità d’Oltralpe
che dopo l’esperienza vincente dell’anno
scorso sono tor nate protagoniste del
mercatino allestito in Piazza Santa Bar­
bara. L’esposizione che ha preso quota ie­
ri rimarrà a disposizione dei sandonatesi
per tutta la giornata di oggi e di domani
dalle 14 fino alle 19. In primo piano vini,
spezie, profumi, ma anche le intramonta­
bili baguette e altre gustose leccornie, a
cui si abbinano manufatti di artigianato,
piuttosto che saponi, sacchetti di lavan­
da, in una carrellata rigorosamente fran­
cese. In centro a Metanopoli gli appassio­
nati degli acquisti all’aperto avranno co­
sì fare una passeggiata tra un’originale e
colorata galleria, dove è a disposizione
una selezione di originali offerte, tra cui
alcune novità non proprio facili da trova­
re nel nostro paese. Visto l’ampio pubbli­
co che nella prima edizione si affollò in­
MESSE A LODI
FERIALI
06.45 San Francesco
07.00 Santa Francesca Cabrini (eccetto il
sabato)
07.15 Carmelo S. Giuseppe
07.30 Santa Maria Maddalena; San
Francesco; Sant’Alberto
08.00 S. Gualtero (a San Grato il
lunedì, mercoledì, venerdì e
sabato)
08.15 Santuario delle Grazie
08.30 S.Bernardo; S.Lorenzo; S.Fereolo;
Cuore Immacolato (al martedì,
giovedì e sabato); Cattedrale; S.
Maria Addolorata (a Campo di
Marte)
08.45 Sant'Alberto
09.00 S.Francesca Cabrini; S.Maria del
Sole; Ausiliatrice; S.Rocco in
Borgo; chiesa del Cimitero (giove­
dì)
09.30 San Francesco
10.00 Cattedrale; Chiesa del Cimitero
(sabato)
11.00 Chiesa della Pace (sabato); Santa
Maria Maddalena (il venerdì)
11.30 Incoronata
15.30 Chiesa del Cimitero (lunedi ­
martedì ­ mercoledì ­ venerdì);
Chiesa dell’Ospedale (lunedì ­
venerdì)
16.30 San Gualtero
I MUSEI
MOSTRA PERMANENTE
DI ANTIQUARIATO
Via Montemalo 28 ­ c/o Villa Litta
26863 Orio Litta ­ Tel.: 0377 ­
944.591 ­ Fax: 0377 ­ 944.591
MUSEO AGRICOLO
Piazza Giovanni XXIII 6 ­ 26844 Ca­
vacurta ­ Tel.: 0377 ­ 59118
MUSEO ARCHEOLOGICO
c/o Ex Conventino ­ 26855 Lodi
Vecchio ­ Tel.: 0371 ­ 460.189 ­
460.100 ­ Fax: 0371 ­ 754.351
MUSEO CABRINIANO
Via S. Francesca Cabrini 5 ­ 26845
IL TEMPO
OGGI
ZERO
TERMICO:
800 metri.
LODI
Evoluzione: Fino al pomeriggio
sole prevalente, seppure con
strati sulle Alpi, spessi sui confini
retici, dove sarà possibile del
nevischio. Tra la sera e la notte
nubi in addensamento, con
tendenza a deboli precipitazioni,
nevose a bassa quota, fino in
pianura sui settori centro-
occidentali. Freddo.
Temperature: stabili
Venti: In pianura: deboli da O; A
2000 m: moderati da O; A 3000
m: forti da NO.
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
INFO CINEMA
EMERGENZE
POLIZIA
(soccorso pubblico)....................113
CARABINIERI
(pronto intervento)......................112
GUARDIA DI FINANZA............. 117
VIGILI DEL FUOCO Ô LODI
(pronto intervento)......................115 CINEMA DEL VIALE Viale Rimembranze 10, Tel.:
EMERG. SANITARIA................. 118 0371 426028 Shutter island, Sab. ore 19.45,
22.30 Dom. ore 15.00, 18.00, 21.00 CINEMA
MERCATI FANFULLA Viale Pavia 4, Tel.: 0371 30740 Geni­
tori e figli, Sab. ore 17.00, 20.30, 22.30 Dom.
ore 15.00, 17.00, 19.00, 21.15 Mostri contro
alieni, Dom. ore 10.30 CINEMA MODERNO Cor­
so Adda 97, Tel.: 0371 420017 Alice in wonder­
land, Sab. ore 20.15, 22.30 Dom. ore 16.30,
18.45, 21.30 Invictus, Sab. ore 20.00, 22.30
Dom. ore 16.00, 18.30, 21.15  
Ô CASALPUSTERLENGO
CINEMA TEATRO COMUNALE piazza del Popolo 15,
SABATO Tel.: 0377 460436 Il figlio più piccolo, Sab. ore
BERTONICO P.zza Dante 21.15 Dom. ore 18.30, 21.15 Maga Martina e il li­
CERVIGNANO D'ADDA Centrale bro magico del draghetto, Sab/Dom ore 16.30
torno alle specialità di espositori che nomiche, l’evento anche in questo caso è
CREMA Via Verdi
portarono un pezzo della loro tradizione, decollato con le migliori prospettive per
LODI Mercato­Volturno
Ô CREMA
con particolare cura agli oggetti più ca­ regalare alla città e al territorio del Sud­ MULTISALA PORTA NOVA Via Indipendenza 44, Tel.:
ratteristici e alle specialità eno grastro­ milano un’occasione di intrattenimento. MALEO Via Vittorio Emanuele II 0373 218411 ­ SALA 1 ­ Invictus, Sab. ore 15.00,
MASSALENGO Amendola 17.40, 20.10, 22.50 Dom. ore 15.00, 17.35,
PANDINO P.zza V.Emanuele 20.10, 22.40 ­ SALA 2 ­ Alice in the wonderland in
PAULLO P.zza San Tarcisio 3D, Sab. ore 15.20, 17.40, 20.30, 22.40, 24.40
PESCHIERA B. Via don Sturzo Dom. ore 15.20, 17.40, 20.30, 22.40 ­ SALA 3 ­
08.30 S. Lorenzo, San Grato, Campo di SAN DONATO M. Via Di Vittorio Shutter island, Sab. ore 15.00, 17.40, 20.20, 23.00
IL SANTO Marte SAN GIULIANO M. Via Campoverde Dom. ore 14.40, 17.20, 20.00, 22.40 ­ SALA 4 ­ Co­
SORDIO P.zza Liberazione dice genesi, Sab. ore 15.00, 17.30, 20.10, 23.00
08.45 Sant'Alberto
SANTA COLETTA 6 MARZO 09.00 Barbina; Addolorata, Ausiliatrice, S. SPINO D'ADDA Viale Ungaretti
Dom. ore 15.10, 17.35, 20.10, 22.40 ­ SALA 5 ­ Ge­
nitori e figli, Sab. ore 15.15, 17.30, 20.15, 22.25,
Figlia di una coppia di sposi ormai avanti negli anni, Colet- Francesco, Carmelo San Giuseppe; 24.40 Dom. ore 15.00, 17.20, 20.10, 22.20
te Boylet nacque a Corbie in Piccardia, Francia, nel 1381, e Sacro Cuore DOMENICA
fin da giovanissima si sentì chiamata a servire Dio con tut- 09.30 Cattedrale; Cuore Immacolato; San LODI Mercato­Volturno Ô LODI VECCHIO
ta se stessa. Cominciò ad unirsi ad un gruppo di "volonta- Paolo MELEGNANO P.zza IV Novembre CINEMA AURORA Piazza Vittorio Emanuele II 17,
rie" che prestavano servizio nell'ospedale locale, poi entrò 09.45 San Bernardo SANT' ANGELO LOD. Centrale Tel.: 0371 464198 Scusa ma ti voglio sposare, Sab.
a far parte di una comunità di clarisse (di cui più tardi rifor- 10.00 S. Cabrini; Santa Maria Maddale­ ore 21.00 Dom. ore 15.45, 21.00
FARMACIE
mò l'ordine), e infine decise di entrare nel Terz'ordine fran-
cescano e di vivere da reclusa. In una celletta adiacente alla
na; San Fereolo; Riolo (sospesa in Ô MELEGNANO
luglio e agosto); Olmo; Santuario CINEMA AGORA' Via Lodi 17, Tel.: 02 9834107 Il
chiesa, Coletta trascorse quattro anni della sua vita comu- delle Grazie;
concerto, Sab. ore 21.00 Dom. ore 16.30, 21.00
nicando con i suoi visitatori attraverso una grata. Ma alcu- 10.15 Santa Maria del Sole; Cappella
ne visioni di S. Francesco, che reclamava la sua azione per ospedale Maggiore; Ausiliatri­ Ô PESCHIERA BORROMEO
riformare l'Ordine dei Minori, la indussero a uscire dal suo CINEMA DE SICA Via don Sturzo 2, Tel.: 02
reclusorio e ad impegnarsi nell'opera di rinnovazione di movimenti religiosi ormai lon- ce
10.30 San Gualtero; S. Alberto; San­ 55604225 Il concerto, Sab. ore 20.00, 22.30 Dom.
tani dallo spirito francescano primitivo. Dopo quarant'anni di intensa attività, Coletta si ore 15.00, 17.30, 21.15
ammalò gravemente e morì a Gand il 6 marzo del 1447. Fu papa Pio VII ad elevarla agli t’Agnese; San Francesco; Sacro
onori degli altari nel 1807. Come la sua guida, S. Francesco, si dice che la santa fosse ca- Cuore Ô PIACENZA
pace di parlare agli uccelli e di interpretarne il linguaggio. 11.00 Cattedrale; San Bernardo; SABATO CINEMA APOLLO Via Giuseppe Garibaldi 79, Tel.:
(Nino Ravenna) Santa Maria Addolorata; San CASALPUSTERLENGO 0523 338076 RIPOSO CINEMA CORSO Corso Vit­
Rocco PONTI ­ lg. Casali 38 ­ Tel. torio Emanuele II 81, Tel.: 0523 321985 ­ SALA MIL­
11.30 S. Cabrini; S. Fereolo; Santuario 0377/84279 ­ Notturno LENNIUM ­ Lourdes, Sab. ore 15.00, 16.50, 18.40,
17.00 San Bernardo; Santuario della 17.30 Sant'Alberto; Santa Maria del delle Grazie; Tempio dell'Incoro­ 20.30, 22.30 Dom. ore 15.00, 16.50, 18.40, 20.30
Pace; Sacro Cuore (sospesa Sole nata; Ausiliatrice CERVIGNANO D'ADDA ­ SALA SPAZIO ­ Alvin Superstar 2, Sab/Dom ore
luglio e agosto); Barbina (mar­ 18.00 Cattedrale; Santuario delle 12.00 San Filippo LEGNAZZI ­ via Molino 6 ­ Tel. 15.00, 16.50 Il missionario, Sab. ore 18.40, 20.30,
tedì, mercoledì, giovedì e Grazie; San Lorenzo; Santa 16.30 S. Gualtero 02/98854002 ­ Notturno 22.30 Dom. ore 18.40, 20.30 CINEMA IRIS 2000
venerdì) Maria Ausiliatrice; Santa Maria 17.00 Barbina Corso Vittorio Emanuele II 49, Tel.: 0523 334175 ­
17.30 Ausiliatrice; S.Alberto; S. Maddalena Addolorata; Santa Francesca DRESANO SALA 1 ­ Invictus, Sab. ore 15.00, 17.30, 20.00,
Cabrini; San Fereolo 17.30 Sant'Alberto; Santa Maria Madda­
18.00 Cattedrale; Santa Francesca lena; Santa Maria del Sole GELO ­ via Giardini 5 ­ Tel. 22.30 Dom. ore 15.15, 18.15, 21.15 ­ SALA 2 ­
19.30 Chiesa dell’Ospedale Shutter island, Sab. ore 15.00, 17.30, 20.00, 22.30
Cabrini; San Lorenzo; Santa 18.00 Cattedrale; Santa Francesca 02/9818021 ­ Notturno
Maria Addolorata; Santa Maria 20.30 San Bernardo Dom. ore 15.30, 18.30, 21.30 ­ SALA 3 ­ Alice in
Ausiliatrice; San Fereolo; Santua­ Cabrini; San Bernardo; Santa wonderland in 3D, Sab/Dom ore 15.15, 17.45,
FESTIVE Maria Ausiliatrice; San Lorenzo; LIVRAGA
rio delle Grazie; San Francesco NEGRINI ­ via Roma 1 ­ Tel. 0377/ 20.15, 22.30 CINEMA JOLLY Via Emilia Est 7/A, Tel.:
19.00 Cattedrale 07.30 San Gualtero; San Francesco; San Fereolo; Santa Maria Addolo­ 0523 760541 Cuccioli ­ Il codice di Marco Polo,
rata; San Francesco 87715 ­ Notturno
PREFESTIVE Sant’Alberto Sab. ore 15.30 Dom. ore 15.00 Il concerto, Sab. ore
08.00 Cattedrale; S.Cabrini; S. Bernardo; 18.30 Santuario delle Grazie 20.20, 22.30 Dom. ore 16.50, 19.10, 21.30 CINE­
LODI
16.30 S. Gualtero San Rocco in Borgo; S.Fereolo; 19.30 Cappella ospedale Maggiore CORBELLINI ­ viale Italia 63 ­ Tel. MA POLITEAMA Via San Siro 7, Tel.: 0523 328672 ­
17.00 Sacro Cuore; Barbina Cappella alla "Gatta" 20.30 Cattedrale 0371/31493 ­ Notturno SALA 1 ­ Genitori e figli ­ Agitare bene prima
dell'uso, Sab. ore 15.30, 18.00, 20.30, 22.30 Dom.
PANTIGLIATE ore 15.30, 18.00, 20.30 ­ SALA 2 ­ Il figlio più picco­
RINALDI ­ via Risorgimento 41 ­ Tel. lo, Dom. ore 15.30, 18.00 Wolfman, Dom. ore 20.30
02/9067058 ­ Notturno ­ SALA 3 ­ Codice genesi, Sab. ore 15.30, 18.00,
Codogno ­ Tel.: 0377 ­ 32370 ­ d’Adda. Tel. 0371.70031 (su pre­ nale 20078 San Colombano al 20.15, 22.30 Dom. ore 15.30, 18.00, 20.30 CINE­
430.826 ­ Fax: 0377 ­ 430.893 notazione) Lambro ­ Tel.: 0371 ­ 200180
MUSEO DEL PANE SAN DONATO MILANESE MA TEATRO PLAZA Largo Giacomo Matteotti 15,
MUSEO CIVICO DI LODI MUSEO DI SCIENZE NATURALI Tel.: 0523 326728 RIPOSO CINESTAR C.so Europa
Corso Umberto 63 ­ 26900 Lodi ­ Piazzetta Bolognini 2 ­ 26866 DEL COLLEGIO SAN FRANCESCO COMUNALE 1 ­ piazza Tevere 22 ­ Tel.
Sant'Angelo Lodigiano ­ Tel.: 0371 02/5271113 ­ Fino ore 21 Tag. Sud uscita stadio, Tel.: 0523 572011 ­ SALA 1 ­
Tel.: 0371 ­ 420.369 ­ Fax: 0371 ­ Via S. Francesco 21 ­ 26900 Lodi Shutter island, Sab. ore 15.30, 19.30, 22.25,
427.179 ­ 2 1 1 . 1 4 0 ­ 4 1 ­ Fa x : 0 3 7 1 ­ ­ Tel.: 0371 ­ 420.019 ­ Fax: 0371
210.337 SAN GIULIANO MILANESE 24.30 Dom. ore 15.30, 19.30, 22.25 ­ SALA 2 ­
MUSEO DEL LAVORO POVERO ­ 420.019 Shutter island, Sab/Dom ore 18.30, 21.30 ­ SALA 3
E DELLA CIVILTÀ CONTADINA MUSEO DEL TESORO RUBISSE ­ via Trieste 43 ­ Tel.
MUSEO DIOCESANO 02/9841213 ­ Notturno ­ Alice in wonderland, Sab/Dom ore 15.20, 17.45,
Via Garibaldi ­ 26814 Livraga ­ Tel.: DEL TEMPIO D'ARTE SACRA
DELL'INCORONATA 20.10, 22.30 ­ SALA 4 ­ Alice in wonderland in 3D,
0377 ­ 87702 ­ 87691 ­ 87808 ­ V. Cavour 31 (Ingresso Cattedrale Sab. ore 15.00, 17.30, 20.00, 22.20, 24.40 Dom.
Via Incoronata 25 (annesso al Tem­ SANT'ANGELO LODIGIANO
Fax: 0377 ­ 87847; aperto da mar­ ­ P.zza della Vittoria) ­ 26900 Lodi LUGLI ­ via Umberto 24 ­ Tel. ore 15.00, 17.30, 20.00, 22.20 ­ SALA 5 ­ Wolfman,
zo ad ottobre pio dell'Incoronata) ­ 26900 Lodi
aperto sabato (15.00­18.00) e do­ ­ Tel.: 0371 ­ 610.264 0371/90378 ­ Notturno Sab. ore 15.10, 17.30, 20.00, 22.25, 24.40 Dom.
MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA MUSEO LOMBARDO DI STORIA ore 15.10, 17.30, 20.00, 22.25 ­ SALA 6 ­ Genitori
«CIÒCA E BERLÒCA» menica (15.00­18.00)
RACCOLTA LAMBERTI DELL'AGRICOLTURA DOMENICA e figli ­ Agitare bene prima dell'uso, Sab. ore 15.00,
c/o Municipio ­ 26824 Cavenago E CENTRO STUDI E RICERCHE CODOGNO 17.30, 20.00, 22.20, 24.40 Dom. ore 15.00,
d’Adda. Tel. 0371.70031 (su pre­ Via Cavallotti 6 ­ 26845 Codogno ­
Tel.: 0377 ­ 431238 PER LA MUSEOLOGIA AGRARIA SAN BIAGIO ­ viale dei Mille ­ Tel. 17.30, 20.00, 22.20 ­ SALA 7 ­ Codice genesi, Sab.
notazione) MUSEO PALEONTOLOGICO Piazzetta Morando Bolognini 2 ­ 0377/35090 ­ Notturno ore 14.50, 17.20, 19.50, 22.20, 24.40 Dom. ore
MUSEO DELLA FOTOGRAFIA E ARCHEOLOGICO VIRGINIO CAC­ 26866 Sant'Angelo Lodigiano ­ 14.50, 17.20, 19.50, 22.20 ­ SALA 8 ­ Alvin super­
«PAOLA E GIUSEPPE BESCAPÈ» CIA Tel.: 0371 ­ 211.140 ­ 41 ­ Fax: LODI star 2, Sab. ore 15.10, 17.30 Dom. ore 15.10,
c/o Municipio ­ 26824 Cavenago Via Monti 47 ­ c/o Palazzo Comu­ 0371 ­ 210.337 MANFRINI DI RICCABONI ­ piazza Vit­ 17.30, 20.00 Maga Martina e il libro magico del dra­
toria 6 ­ Tel. 0371/420023 ­ Nottur­ ghetto, Sab/Dom ore 15.00 ­ SALA 9 ­ Che fine han­
no no fatto i Morgan?, Sab/Dom ore 17.40, 22.20 Scu­
sa ma ti voglio sposare, Sab/Dom ore 15.20, 20.00
MELEGNANO ­ SALA 10 ­ Avatar in 3D, Sab/Dom ore 14.50,
DOMANI OGGI METEO LODI PETRINI ­ piazza Risorgimento 14 ­ 18.10, 21.30
ZERO
TERMICO: Tel. 02/9834030 ­ Notturno Ô PIEVE FISSIRAGA
400 metri.
Temperatura MULTIPLEX CINELANDIA Centro Commerciale Pie­
PANTIGLIATE ve, Tel.: 0371 237012 ­ SALA 1 ­ Alice in wonder­
Massima 9 RINALDI ­ via Risorgimento 41 ­ Tel. land in 3D, Sab/Dom ore 15.00, 17.30, 20.00,
02/9067058 ­ Notturno 22.30 ­ SALA 2 ­ Shutter island, Sab/Dom ore
(alle 13.00)
14.20, 17.10, 20.00, 22.50 ­ SALA 3 ­ Avatar in 3D,
SAN DONATO MILANESE Sab. ore 16.00, 19.00, 22.00 Dom. ore 15.30,
-3 NUOVA ­ via di Vittorio 47 ­ Tel. 18.30, 21.30 ­ SALA 4 ­ Alice in wonderland (versio­
LODI Minima
02/5230440 ­ Notturno ne tradizionale), Sab/Dom ore 15.15, 17.40, 20.15
(alle 6,00)
Wolfman, Sab/Dom ore 22.40 ­ SALA 5 ­ Genitori e
SAN GIULIANO MILANESE figli ­ Agitare bene prima dell'uso, Sab/Dom ore
BORGOLOMBARDO ­ via Labriola 18 15.10, 17.40, 20.10, 22.40 ­ SALA 6 ­ Avin Super­
Umidità alle 13.00 ­ Tel. 02/9848432 ­ Fino ore 21
N star 2, Sab/Dom ore 15.20, 17.30 Codice genesi,
Evoluzione: L'ingresso di un Sab/Dom ore 20.10, 22.45
52% SANT'ANGELO LODIGIANO
nucleo gelido determina lieve COMUNALE ­ piazza Vittorio Emanue­ Ô SAN DONATO
instabilità. Al mattino nubi le25­Tel.0371/90312­Inappoggio TROISI MULTISALA P.zza Dalla Chiesa 6, Tel.: 02
prevalenti, associate a deboli SOLE festivi 55604225 ­ SALA 1 ­ Invictus, Sab. ore 20.00,
Oggi Domani 22.30 Dom. ore 15.00, 17.30, 21.15 ­ SALA 2 ­
nevicate anche in pianura, specie 06.55 18.16 SENNA LODIGIANA Shutter island, Sab. ore 19.45, 22.30 Dom. ore
sui settori centro-occidentali. In CACCIALANZA ­ via Dante 5 ­ Tel. 15.30, 18.10, 21.30
seguito attenuazione dei fenomeni 0377/802003 ­ Notturno
da SE, fino a divenire assenti, con Oggi il sole sorge alle E tramonta alle Ô SAN GIULIANO
schiarite in avanzamento dai TAVAZZANO CON VILLAVESCO CINEMA ARISTON Via Matteotti 42, Tel.: 02
poco nuvoloso nevischio BORSA ­ V. Emilia 44 ­ Tel. 9846496 L'uomo che verrà, Sab. ore 18.00, 20.15,
settori orientali. LUNA
Temperature: in calo 0371761934 ­ Notturno 22.30 Dom. ore 15.00, 17.30, 21.15
Mancano 300
Venti: In pianura: forti da E; A 2010
Giorni Trascorsi giorni al
ZORLESCO
Ô SPINO D'ADDA
2000 m: moderati da SE; A 3000 65 2011 MADIA ­ piazza della Vittoria 1 ­ Tel. CINEMA VITTORIA Viale Vittoria 6, Tel.: 0373
Calante 980106 Scusa ma ti voglio sposare, Sab. ore 21.00
m: deboli da SE. Fonte: 3BMeteo.com 0377 89131 ­ Notturno
Dom. ore 15.15, 21.00
SABATO 6 MARZO 2010 25
il Cittadino
Lodi
SI LAVORA PER DEFINIRE LA LISTA DEL NUOVO CDA DELLA BANCA POPOLARE DI LODI, GIOCHI FATTI INVECE PER IL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA

Bpl, congelato il secondo vicepresidente

La nomina del “numero tre” lodigiano potrebbe essere rinviata
n La data di chiusura della lista è fis­
sata: 14 marzo. Ma la speranza è di
raggiungere la quadratura del cer­
chio con qualche giorno di anticipo.
Si lavora ancora, dunque, alla com­
posizione del nuovo consiglio di am­
ministrazione della Banca Popolare
di Lodi, che sarà nominato ufficial­
mente dal Banco Popolare. Per il mo­
mento le certezze sono due: il nuovo
presidente sarà Mario Minoja di Lo­
di, commercialista e professore uni­
versitario. Il vicepresidente vicario
sarà Franco Curioni di Casale, presi­
dente della società di brokeraggio as­
sicurativo Assigeco e patron del­
l’omonima squadra di basket di Lega
due. La novità emersa ieri riguarda
invece la carica di secondo vicepresi­
dente: per il momento l’attribuzione
della “poltrona” è stata congelata, in
attesa di una schiarita. È probabile
che il nuovo Cda della Bpl inizi ad
operare e, successivamente, venga
completata la nomina dei vicepresi­
denti. Non manca chi, nel mondo
Bpl, sostiene la necessità di attribui­
re la seconda vicepresidenza a un
consigliere espressione di territori
non lodigiani: ci sono aree, come
l’Emilia Romagna, la Brianza e la Li­
guria, in cui la Popolare di Lodi è
molto radicata.
Il nuovo Cda della Bpl dovrebbe ave­
re ancora 14 consiglieri, come l’at­
tuale. È certo che il presidente
uscente, Enrico Perotti, lascerà Lodi
per accasarsi a Verona, nel consiglio
di sorveglianza (Cds) della holding
Banco Popolare. Ci sono poi altri due
attuali consiglieri della Bpl che non
dovrebbero far parte del nuovo Cda:
si tratta di Domenico De Angelis,
amministratore delegato della Ban­
ca Popolare di Novara, e di Roberto
Nicola Martone, patron dell’azienda
lodigiana di profumi Icr. La rosa dei
candidati per i posti che si libereran­
no comprende almeno quattro nomi:
si parte da Angelo Ghitti, ammini­
stratore della Vortice di Tribiano.
Potrebbe poi entrare un consigliere
di estrazione brianzola, legato al
mondo delle aziende locali. E anco­
ra, sta rafforzandosi la scuola di pen­
siero che vorrebbe almeno una don­
na nel nuovo Cda della Bpl: a oggi sul
tappeto ci sono due “candidature in
rosa”. La maggior parte degli attuali
consiglieri Bpl, infine, dovrebbe re­
stare al proprio posto.
Nel consiglio di sorveglianza del
Banco, invece, sono quattro i consi­
glieri di “area lodigiana” in scaden­
za: Duccio Castellotti, Dino Piero
Giarda, Mario Minoja e Pietro Man­
zonetto. Castellotti resterà nel Cds e,
anzi, sarà “premiato” con la carica
di vicepresidente vicario del Banco,
un ruolo di prestigio in uno dei pri­
mi cinque gruppi bancari italiani.
Giarda resterà anch’esso nel Cds, an­
che se perderà la vicepresidenza vi­
caria. Nessuno spostamento neppu­
re per il professore universitario
Manzonetto. Minoja passerà, come
detto, alla Bpl: al suo posto nel Cds di
Verona arriverà Perotti. Il presiden­
Si lavora ai “piani alti” della Banca Popolare di Lodi per formare il nuovo Cda
te uscente della Bpl non potrà però co conosciuta è però strategica, per­
assumere altre cariche all’interno ché è la proprietaria dell’area delle
del mondo Banco Popolare. Significa ex Officine Adda. Il nuovo Cds, infi­
che, con ogni probabilità, dovrà di­ ne, nominerà il consiglio di gestione:
mettersi dalla presidenza della socie­ il lodigiano Gian Corsi, che ne fa
tà controllata Nadir di Lodi. Una so­ parte, dovrebbe essere confermato.
cietà, quest’ultima, che sebbene po­
PAZIENTI IN VACANZA
Due settimane all’aria di Pietra Ligure
per chi ha bisogno di ossigenoterapia
n Il giorno della partenza è finalmente giunto e, tra i pa­
zienti dell’Alor, l’entusiasmo è salito alle stelle. Una cin­
quantina, tra pazienti e accompagnatori, sono partiti ve­
nerdì mattina per trascorrere due settimane di mare e salu­
te grazie al contributo dell’Alor. Anche quest’anno, infatti,
l’Associazione lodigiana di ossigenoterapia riabilitativa ha
organizzato la consueta vacanza: destinazione Pietra Ligu­
re. L’idea del soggiorno marittimo nasce ben vent’anni fa
con l’importante scopo di garantire a persone affette da
patologie respiratorie gravi, condizioni climatiche più favo­
revoli. Fondata dal dottor Antonio Corsano nel 1986, l’Alor
continua a promuovere iniziative indirizzate a malati che
hanno bisogno di ossigenoterapia con l’intento di migliore
la loro condizione di vita. «Vorrei che i miei pazienti fosse­
ro consapevoli che, anche se malati, possono condurre una
vita regolare ­ afferma il dottor Francesco Tursi, presiden­
te dell’associazione ­; è molto importante, inoltre, che im­
parino a convivere con l’ossigeno piuttosto che considerar­
lo un limite. Mi auguro che quest’iniziativa possa costituire
una piacevole occasione di svago per i malati ma soprattut­
to un utile momento di confronto per poter affrontare in­
sieme una condizione spesso difficile da affrontare». Du­
rante la permanenza in Liguria sono previste giornate de­
dicate alla riabilitazione respiratoria, lezioni (teoriche e
pratiche) condotte da medici specialisti, fisioterapisti ed
infermieri e, ovviamente, attività ludiche e tornei per favo­
rire l’aggregazione e la socializzazione tra i pazienti. «Ci
tengo molto ­ continua il presidente dell’associazione ­ a
ringraziare tutti i volontari che, nonostante i numerosi
impegni, di dedicano all’Alor e, ovviamente, il reparto di
pneumologia dell’ospedale di Lodi per aver sostenuto l’ini­
ziativa».
ATTENZIONE ALLA DONNA
Tumori femminili, le visite sono gratuite Il campo
negli ambulatori dell’Avolt e in ospedale dell’Edelweiss
n Visite gratuite all’Anvolt (Associazione nazionale
volontari lotta contro i tumori) e in ospedale. Le prime intitolato oggi
sono già state programmate per oggi, domani e lunedì,
mentre le seconde sono in via di definizione. Questa
mattina, dalle 10 alle 13 e negli altri due giorni, alla
a Dorino
stessa ora, in viale Milano 71, si svolgeranno visite se­ n Sarà intitolato a Simone Dori­
nologiche, ginecologiche e pap test. Per prenotare è pos­ no, ex dirigente sportivo che è
sibile telefonare al numero telefonico 0371/412001, ma scomparso alcuni mesi fa, il
per informazioni è possibile consultare il sito www.an­ campo di calcio comunale della
volt.org. Anche all’ospedale di Lodi si svolgeranno delle Faustina in gestione alla società
visite gratuite. «Stiamo riorganizzando la senologia ­ sportiva Edelweiss.
spiega la nuova specialista dell’ospedale Susanna Fissi ­. La cerimonia si terrà questo po­
Stiamo mettendo in piedi, insieme all’Alao, delle giorna­ meriggio a partire dalle ore 13.45
te per le donne del Lodigiano spiegando alle abitanti presso l’impianto di piazzale de­
quello che si fa a Lodi per la loro salute. Noi poi venia­ gli Sport a Lodi.
mo dall’istituto dei tumori, quindi abbiamo una consoli­ Interverrà il presidente della so­
data esperienza alle spalle». La presidente dell’Alao Car­ cietà Edelweiss Antonio Scara­
la Allegri, dal canto suo, è soddisfatta per la nuova équi­ muzza ed è annunciata la parte­
pe dell’ospedale. «Abbiamo avuto un’ottima impressione cipazione dei vertici dell’ammi­
­ commenta al proposito ­. Da molti anni, in occasione nistrazione municipale (il sin­
della giornata della donna, ma non solo, proponiamo, daco di Lodi, Lorenzo Guerini e
insieme all’assessore Giuliana Cominetti, iniziative di l’assessore allo sport Simone
prevenzione sanitaria. Quest’anno c’è la campagna elet­ Uggetti). Inoltre è è prevista la
torale e l’assessore ha preferito rinunciare per evitare benedizione del terreno di gioco
che l’iniziativa sembrasse un modo per promuovere la da parte del parroco di Sant’Al­
sua candidatura. Se però Giuliana Cominetti verrà ri­ berto, don Giarcarlo Marchesi,
confermata, il nostro impegno di collaborazione per tut­ sempre presente in queste occa­
te le donne del territorio continuerà». sioni in f avore di giovani e
Lorenzo Rinaldi sport.
Apre nel Borgo
il ristorante
di Provenzano
n All’ombra del campanile del­
la chiesa di San Rocco in Borgo
apre oggi “Rosso rubino”. Un ri­
storante in cui il rosso granato
è la cromia dominante, sulle pa­
reti, nella cantina, nelle tova­
glie, nei mosaici che abbellisco­
no lo spazio della macchina del
caffè, e naturalmente nelle por­
tate offerte.
“Rosso rubino” è gestito dall’ar­
tista lodigiano Rocco Provenza­ L’artista Rocco Provenzano e il figlio Nicholas nel loro ristorante del Borgo
no assieme al figlio Nicholas e a
un cuoco. Provenzano ha voluto arredo stile anni Settanta, di e scamorza, gamberoni al co­
apporre una firma d’autore ai fronte alla chiesa del Borgo, a gnac e persino ostriche gratina­
muri che lui stesso ha affresca­ pochi passi dall’Adda, in un te. Ma non scordiamo le peculia­
to in perfetto stile “pollockia­ punto strategico, nei pressi di rità lodigiane, che fanno parte
no” e ha arricchito altri angoli altri bar e di attività commer­ dell’offerta alla clientela». “Ros­
del locale con tele informali ma ciali molto frequentate. so rubino”, via Borgo Adda 1,
ricche di colore e di intensità. Si percepisce un clima di fami­ sarà attento alle esigenze di chi
L’atmosfera del luogo, intera­ liarità e di genuinità, testimo­ a mezzogiorno cerca qualcosa
mente climatizzato, e che com­ niato dai menu e dalle proposte di rapido e gustoso con due me­
plessivamente propone una gastronomiche, nelle quali spic­ nu a sette e a dieci euro.
quarantina di posti aumentabili ca sempre rigorosamente un Per la sera, è previsto un menu
di altre venti unità con la salet­ piatto colorato di rosso. «Pren­ a ventotto euro tutto compreso.
ta al piano inferiore, è suggesti­ diamo il menu dell’8 marzo ­ af­ Aperitivo d’inaugurazione nel
va e ricca di fascino. È collocato ferma Rocco Provenzano ­: of­ pomeriggio di oggi a partire
nel cuore del Borgo, in uno sta­ friamo, tra l’altro, per l’occasio­ dalle 18. Sono aperte le prenota­
bile d’epoca, con travi di legno a ne un risotto con fragole e gor­ zioni per la festa della donna
vista, arricchito da elementi di gonzola, maccheroni con funghi dell’8 marzo.

Nuove ceramiche artistiche di Lodi

affisse sul celebre Muretto di Alassio

Le ceramiche della Pro Loco e della città di Lodi recentemente affisse sul Muretto di Alassio, celebre in tutto il mondo

n Anche i colori di Lodi campeggia­
no sul celebre Muretto di Alassio.
L’iniziativa di collocare la targa del­
la municipalità laudense e quella
della Pro Loco è stata sponsorizzata
dalla benemerita associazione citta­
dina “Padre Granata”, che edita il
periodico “Il Canuto”. L’associazio­
ne dei pensionati cattolici da anni
frequenta durante l’inverno la locali­
tà turistica ligure con i propri asso­
ciati e che nel 2009 aveva voluto la­
sciare un segno della propria presen­
za sul Muretto, figlio di un’intuizio­
ne del pittore locale Mario Berrino.
Quest’anno il bis, grazie anche ai
buoni rapporti dei dirigenti della
“Padre Granata” con l’amministra­
zione comunale di Alassio, ben lieta
di ufficializzare i rapporti con il co­
mune di Lodi: la posa delle targhe è
avvenuta lo scorso mese ed è stata se­
guita con orgoglio da molti dei pen­
sionati lodigiani presenti ad Alassio,
guidati dal presidente Paolo Grec­
chi. I soci della Padre Granata, dedi­
cata al celebre sacerdote barnabita e
fondata dal compianto e illustre An­
gelo Cambiè, sono circa 300 e fanno
riferimento alla sede dell’associazio­
ne in piazza San Lorenzo in Lodi, nei
locali del convegno maschile intito­
lato a monsignor Venanzio Felisi.
26 SABATO 6 MARZO 2010

il Cittadino
San Donato
SIMULAZIONE IN LABORATORIO ATTRAVERSO LO STUDIO DEL DNA

Omicidio al Mattei,
gli studenti indagano
con i metodi del Ris
n Hanno vestito i panni degli in­
vestigatori scientifici per inca­
strare il colpevole, partendo dal­
le analisi del Dna condotte sulle
tracce lasciate nel corso di un
omicidio virtuale. Una quaranti­
na di studenti del liceo scientifi­
co tecnologico Enrico Mattei nel­ L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dagli alunni del Mattei, che hanno risolto brillantemente il “giallo”
la mattinata di ieri hanno vestito
i panni del Ris, e per un giorno la
scuola si è trasformata nel labo­
ratorio del Dipartimento tecnico
­ scientifico dei carabinieri.
L’originale iniziativa è stata L’ASSEMBLEA DISCUTERÀ DEL CASO DELLA DIPENDENTE GISM MA A PORTE CHIUSE
messa a punto dalla professores­
sa Gabriella Cappella, in collabo­
razione con alcuni docenti delle
facoltà di biologia e di biotecno­
logia dell’Università degli studi
di Milano, i quali sono interve­
I conti Acs sui banchi del consiglio,
nuti, mettendo anche a disposi­
zione alcuni specifici strumenti
a supporto della dotazione già
presente nell’istituto didattico
si parlerà anche del centro sportivo
locale. «È il primo anno che orga­ n La situazione economico ­ fi­ motivazioni e le finalità della de­ QUESTA MATTINA
nizziamo un’iniziativa del gene­ nanziaria dell’Azienda comuna­ signazione di un amministratore
re ­ spiega la docente ­, che abbia­
mo promosso nell’ambito del pia­
Gli studenti hanno potuto indagare utilizzando strumenti della Scientifica le servizi nella serata di lunedì
sarà al centro del dibattito loca­
unico; l’attuale assetto della
struttura aziendale, nonché gli Semaforo spento
no “Cus­Mi­Bio”, e devo dire che
si è trattato di un lavoro molto
ture che avevamo a nostra dispo­
sizione». Per circa tre ore la
in quel caso le nozioni acquisite
hanno avuto un risvolto pratico,
le. Dopo lo scontro politico che
risale ai giorni scorsi riguardo
incarichi dirigenziali e di consu­
lenza; la situazione economico ­ in via XXV Aprile
interessante, che li ha coinvolti
attivamente. Tanto, che se doves­
squadra di alunni si è mossa in­
torno alle preziose tracce sui cui
in quanto consentiranno ai san­
donatesi di saperne di più sulla
la lettera d’intenti sottoscritta
dal sindaco Mario Dompé insie­
finanziaria; il piano industriale
e/o il mandato affidato al nuovo
dalle 9.30 alle 13
se essere riproposto, proverò an­ hanno effettuato una serie di at­ salubrità dello specchio del me al primo cittadino sangiulia­ amministratore. Inoltre, nella n Questa mattina dalle 9.30
che a contattare le forze dell’or­ tenti approfondimenti. Non è la quartiere Concentrico. «C’è l’in­ nese Gina Greco, con l’obiettivo stessa adunanza troveranno ri­ alle 13 gli automobilisti che
dine al fine di dare maggior rilie­ prima volta che all’impegno sui tenzione ­ conclude la docente ­, di individuare eventuali siner­ sposte anche i quesiti riguardo il affronteranno il tratto di
vo alla simulazione. Si sono mos­ libri e nei laboratori, viene dato di presentare pubblicamente i gie in cui coinvolgere anche centro sportivo di Metanopoli e collegamento tra via XXV
si come se si trovassero sulla sce­ un risvolto pratico, al fine di mo­ dati in un evento aperto alla cit­ l’azienda del comune confinante il bocciodromo di via Maritano, Aprile e la Paullese dovranno
na di un delitto, hanno raccolto tivare ulteriormente l’apprendi­ tadinanza, dal momento che quel Genia, i riflettori a questo punto che sono stati sottoposti da alcu­ fare attenzione in quanto, a
le prove, le hanno analizzate in mento. Sempre sotto l’egida della che è emerso ha un riscontro si accenderanno a tutto campo ni portabandiera di centrosini­ causa di un guasto alla linea
laboratorio e sono riusciti a sma­ professoressa Cappella un grup­ scientifico». Nel frattempo, si so­ sulla pedina pubblica di San Do­ stra. Il caso dell’unica dipenden­ dell’Enel, il semaforo rimarrà
scherare il colpevole. Solitamen­ po di giovani del Mattei di San no già accesi i motori per far de­ nato. te incinta ancora in capo a Gism spento dalle 9.30 alle 13. Per­
te prove del genere richiedono Donato insieme a dei colleghi collare nuove iniziative che ve­ L’argomento è stato posto all’or­ che non percepisce l’indennità tanto, chi si metterà al volan­
dei trasferimenti in strutture at­ più giovani delle scuole medie, dranno nuovamente le giovani dine del giorno da una cordata di di maternità, su cui i consiglieri te dovrà muoversi con cautela
trezzate al di fuori del contesto l’anno scorso hanno analizzato leve del Mattei cimentarsi in ori­ consiglieri di minoranza che del Pdl Manolo Lusetti ed Emilio nell’attraversare un incrocio
scolastico, mentre la novità nel le acque del laghetto attraverso ginali approfondimenti sul cam­ hanno raggiunto il quorum per Beatrice hanno presentato una che per alcune ore non potrà
nostro caso è che siamo riusciti a un particolare metodo, partendo po. chiedere che venissero fornite mozione, verrà discusso a porte contare sul semaforo.
fare tutto, utilizzando le attrezza­ alla caccia di inquinanti. Anche Giulia Cerboni risposte ufficiali riguardo: le chiuse.

I Lunedì del Meic

IDEE PER IL FUTURo · 2009-2010

8 Marzo 2010 • Ore 21

Teatro “San Francesco”
Lodi · Via San Francesco 21

Il posto
delle Regole
Giustizia, legalità e coesione sociale:
prospettive per il futuro dell’Italia
incontro con

Piercamillo
DAVIGO
Magistrato · già componente del “pool mani pulite”
giudice presso la corte suprema di cassazione
IL MEIC ringrazia diretta radio e web SU:

COLLEGIO
SAN FRANCESCO
LODI www.radiolodi.it
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
NEL 2009 È PROSEGUITA LA TENDENZA AL SALDO POSITIVO CON 470 NUOVI NATI RISPETTO AI 438 DELL’ANNO PRECEDENTE
A San Giuliano c’è il baby boom
Si conferma come la città più giovane del Milanese
n San Giuliano si conferma come
una delle città più giovani della
provincia di Milano: il comune
coronerà questa tendenza con un
benvenuto speciale per i nuovi na­
ti. Nelle famiglie dove si riempirà
una culla, in collaborazione con
l’Asf (Azienda speciale servizi
farmaceutici), verrà infatti con­
segnato un pacco contente prodot­
ti per l’infanzia, a partire da un
indumento della linea realizzata
in materiali rigorosamente natu­
rali, che è a disposizione nelle far­
macie comunali di San Giuliano,
dove peraltro i beneficiari di que­
sto omaggio potranno anche spen­
dere il buono acquisti che trove­
ranno nella confezione. Non solo.
Con l’occasione verrà anche di­
stribuito un vademecum ricco di
informazioni, che fungerà da gui­
da ai servizi a disposizione sul
territorio. Una sorta di bussola
ricca di riferimenti per agevolare
i nuclei familiari in cerca di ri­
sposte. In ogni caso ulteriori in­
formazioni su questa novità, che
decolla con un pensiero riservato
a coloro che sono venuti al mondo
nel 2010, verranno divulgate a
breve, insieme ad alcune notizie
sullo spirito con cui sta prenden­
do quota il progetto. La simpatica
accoglienza è stata del resto pen­
sata anche in virtù della gioiosa
peculiarità che contraddistingue
questo tratto di Sudmilano, fatta
di tanti piccoli cittadini che si ag­
giungono di anno in anno: un ri­
svolto di cui la città va fiera. Se
infatti l’annuario di statistica ha
rivelato che nel 2008 sono nati 438
bimbi, i numeri più aggiornati
del 2009 raccontano di un ulterio­
re incremento, con 470 piccoli ve­
nuti al mondo. Del resto la scalata
in positivo si è vista sin dal 2004,
che si è chiuso con 349 lieti eventi,
per proseguire nell’anno succes­
sivo con 422 nuovi cittadini, che si
sono mantenuti stabili anche nel
2006, con solo una lieve flessione
nel 2007, che è stata poi seguita da
una ripresa del 2008 e dal boom
A favorire il baby boom a San Giuliano anche la presenza di cittadini stranieri
Il comune sta preparando
una serie di iniziative
a favore degli ultimi arrivati
dell’anno scorso. Questi dati di
tutto rispetto, che fanno pensare
ad un futuro energico e vivace, so­
no legati anche alla massiccia
presenza di stranieri, visto che
tra i nuovi nati del 2008, i figli di
famiglie che arrivano da culture
lontane sono 97. Fatto sta che,
guardando alle 15mila e 215 fami­
glie che nel 2008 risiedevano a
San Giuliano, di cui quasi il 30
per cento concentrate nel centro
storico, la media si attestava sui
2,4 componenti per ciascun nu­
cleo. Le tavole con un maggior nu­
mero di commensali vengono ap­
parecchiate nella frazione di Ci­
vesio, mentre nella zona di Pe­
driano e nelle cascine sparse nel­
le aree di campagna, i componen­
ti calano. In questo panorama di
coppie che si insediano nell’hin­
terland e di giovani generazioni
ben rappresentate, il comune
stringerà la mano ai papà e alle
mamme dei nuovi piccoli sangiu­
lianesi.
Giulia Cerboni
27
San Giuliano
INTERPELLANZA
Conti in rosso anche
per Rocca Brivio srl,
il Pdl vuole la verità
n Conti con il segno negativo
anche per la società Rocca
Brivio srl: il Pdl chiede spie­
gazioni all’esecutivo di Gina
Greco. Alla vigilia della di­
scussione sul piano di recupe­
ro del maniero, la minoranza
ha presentato un’interroga­
zione, in cui con numeri alla
mano sollecita alcune specifi­
«Se Genia taglia lavoratori, che riguardo «la volontà e le
determinazioni dell’ammini­
strazione comunale per i pros­
vengano assunti dall’Ikea» simi anni». Nell’interpellanza
viene fatto riferimento all’im­
pegno di Tasm (società a par­
n «Premesso che la situazione red­ to che si tratta dell’azienda pubbli­ tecipazione pubblica che si
dituale di Genia è fortemente com­ ca di San Giuliano, che gestisce occupa del trattamento delle
promessa, chiedo che qualora la un’importante quota di servizi per acque reflue) di investire 2
società pubblica di San Giuliano il territorio. Ma visto che non ab­ milioni e mezzo di euro entro
dovesse trovarsi costretta a ridur­ biamo ancora certezze, ho voluto il 2010, ma al tempo stesso,
re il numero di dipendenti, questi iniziare a pensare alle sorti del tratteggiando un quadro ge­
possano avere una prelazione sul­ personale nell’eventualità in cui nerale, la minoranza ricorda
la quota di di assunzioni all’Ikea dovessero essere intraprese scelte anche che «la situazione eco­
riservata al territorio». L’istanza di riduzione della squadra di lavo­ nomica della cassa del comu­
che torna a guardare ai dissesti ratori». È tornato così in gioco ne di San Giuliano è in condi­
della multiservizi pubblica, si alza l’accordo che fu stretto tra comune zioni pietose». In base al pro­
dal capogruppo della Lega Nord, e catena di grande distribuzione, spetto allegato, dal 2004 fino
Stefano Dornetti, il quale in una in base al quale una quota di as­ al 2008 l’unica gestione che si
mozione già è chiusa in positivo è quella
pronta, che ver­ del 2007, per il resto i conti
rà protocollata sono accompagnati da una
nelle prossime sfilza di “meno”. A questo
settimane, in­ punto il centrodestra vuol
tende aprire uno sapere «qual è la situazione
spira glio per complessiva della società
eventuali scelte Rocca Brivio srl». Se nella
a cui potrebbe terna di consigli che si terran­
trovarsi davanti no lunedì, martedì e mercole­
l’azienda muni­
cipale con i con­
dì, oltre alla relazione con cui
si è chiusa la commissione di
ti in rosso che indagine di Genia, sarà af­
sta ancora atten­
dendo il respon­
so definitivo del­
frontato anche il capitolo
della Rocca, partendo dalle
prospettive per il prossimo
le banche. In ba­ decennio, in cui sono previsti
se infatti agli ul­
timi aggiorna­ Il nuovo centro dell’Ikea che sta sorgendo a San Giuliano
investimenti per 11 milioni,
guardando alla situazione
menti, la rosa di attuale il Pdl chiede di saper­
istituti di credito rimasta in gioco sunzioni dovrà arrivare dal terri­ ne di più. Rispetto ai tempi in
non ha dato segni di chiusura, ma torio. A tal proposito si è già messo cui fu varato il piano plurien­
prima di accordare fidi a lungo in movimento un gran numero di nale, si sono susseguiti avvi­
termine ha chiesto di vedere un se­ aspiranti dipendenti Ikea, che cendamenti che hanno cam­
rio piano aziendale. Una situazio­ hanno arroventato i telefoni del biato le carte in tavola. A
ne che sin dai mesi scorsi ha pre­ municipio con centinaia di chia­ partire dal recente arresto del
occupato fortemente l’organico di mate. In realtà, in base agli ultimi presidente di Tasm Tiziano
dipendenti, i quali hanno seguito aggiornamenti, sino ad ora si sono Butturini, per proseguire con
passo per passo gli sviluppi, in at­ tenute esclusivamente le selezioni la dipartita del comune di San
tesa di notizie positive, che di fatto per lo staff dei profili professionali Donato che ha ceduto le pro­
devono ancora arrivare. «Auspico ­ più alti, per il resto il reclutamen­ prie quote: vicende che po­
spiega il portabandiera “lumbard” to sembra che non abbia ancora trebbero compromettere il
­, che la situazione possa risolversi preso quota. futuro del progetto.
nel migliore dei modi, dal momen­ Giu. Cer.
28 SABATO 6 MARZO 2010

il Cittadino
Sudmilano
TRIBIANO n L’ADDETTO AL MAGAZZINO STAVA MOVIMENTANDO DEI SACCHI QUANDO SI È ACCASCIATO PER UN MALORE: ORA È FUORI PERICOLO

Crisi respiratoria, operaio all’ospedale

Il 29enne potrebbe aver respirato materiale tossico all’Acs Dobfar
TRIBIANO A pochi mesi di distanza
dall’ultimo infortunio sul lavoro,
altri momenti di paura si sono
vissuti ieri nello stabilimento di
via Edison della Acs Dobfar, la
multinazionale chimico farma­
ceutica che ha la sua sede princi­
pale a Tribiano.
Vittima forse di esalazioni noci­
ve ieri intorno alle 11 Alessan­
dro P., 29enne di Genova, che da
poco è stato assunto presso l’Acs
e spostato dal reparto di sintesi
al magazzino. Al momento sul
suo infortunio si possono fare so­
lo ipotesi, in quanto nonostante
indossasse la mascherina protet­
tiva potrebbe aver respirato le
esalazioni tossiche di una so­
stanza che stava trasportando,
siglata 7­Zaca, che doveva poi es­
sere lavorata presso gli altri re­
parti.
Ha avuto un malore e dopo una
grave crisi respiratoria, è stato
soccorso dal personale di pronto
intervento aziendale e quindi dal
personale medico inviato in eli­
soccorso dall’ospedale Niguarda
di Milano. Le sue condizioni
sembravano gravissime, ma alla
fine è stato trasferito in codice
giallo tramite l’ambulanza della
Croce Bianca di Paullo all’ospe­
dale di Vizzolo Predabissi dove è
sotto osservazione. Potrebbe es­
ser stata la reazione chimica a
causare il malore, ma al momen­
to non ci sono certezze, perché
solo gli accertamenti potranno
stabilire se ha avuto un suo ruo­
lo anche lo stato di salute dell’uo­
mo.
Perché, non è noto come l’opera­
io potrebbe essere venuto a con­
tatto con la sostanza presente nei
contenitori, che erano sigillati.
Gli agenti della polizia locale, in­
tervenuti per i rilievi, hanno tro­
vato infatti il sacco contenente il
“prodotto” chiuso. Così hanno
circoscritto l’area, fino all’arrivo
dei tecnici dell’Asl in capo ai
quali spettano le verifiche del ca­
so. Al momento però non sem­
brano opponibili irregolarità e
per questi motivi non è stato di­
sposto alcun sequestro cautela­
re.
Da una prima ricostruzione dei
fatti risulta che Alessandro, ad­
detto ai servizi di magazzino del­
lo stabilimento, stava movimen­
tando grossi sacchi che contene­
vano agenti chimici. Sacchi mol­
to pesanti che vengono traspor­
tati con il muletto.
L’operaio, che indossava regolar­
mente la mascherina, ha accusa­
to un malore. Le sue condizioni
sono peggiorate, con una crisi re­
spiratoria, ed è stato avvertito il
118. I vigili, il commissario ag­
giunto Antonio Giuliani e l’agen­
te istruttore Girolamo Bruno,
erano già lì. L’incidente, secondo
i primi accertamenti della poli­
zia, è avvenuto verso le 11 al
chiuso. Ma le cause sono tuttora
un enigma: non risulta infatti
che l’operaio fosse allergico, sot­
toposto prima dell’assegnazione
al magazzino alle visite del caso.
Inoltre il sacco era sigillato, ma
visto che viene consegnato dal­
l’esterno non è detto che possa
essere rimasto qualche residuo
di sostanza tossica all’esterno
della confezione.
Emiliano Cuti Dramma sfiorato ieri alla Acs Dobfar di tribiano, quando un operaio si è accasciato al suolo per una crisi respiratoria

7 MARZORTI
PESCHIERA n CONSULTAZIONE SUGLI EDIFICI COMUNALI

Ambulatorio o negozi: SIAMO APE

decide il referendum
PESCHIERA
Weekend all’in­ n Il sindaco
s e g n a d e l l a lancia oggi
consultazione e domani un
per i residenti sondaggio
di Me zzate e
Bellingera: sa­ a Mezzate per
bato 6 e dome­ decidere l’uso
nica 7 marzo di alcuni spazi
chi abita nelle pubblici
due frazioni po­
trà partecipare
a un sondaggio
istituito per determinare l’uso di
spazi che sono di proprietà del co­
mune.
L’amministrazione comunale ha
infatti acquisito i locali situati in
piazza della Costituzione, per una
superficie complessiva che am­
monta a circa 150 metri quadri.
Il sindaco Antonio Falletta spiega
così la decisione di sondare l’opi­
nione dei cittadini che risiedono
nella zona interessata: «È strategi­
co che chi per primo dovrà poi
usufruirne, esprima le indicazio­
ni che ci aiuteranno a dare la mi­
gliore risposta alle esigenze del
territorio: è importante il suggeri­
mento di ciascuno degli abitanti
di Mezzate e Bellingera, perché so­
no convinto che il reciproco ascol­
to e il costante contatto con ogni
singolo cittadino siano alla base
di una corretta e trasparente am­
Una volta preso visione della
struttura, i residenti potranno
esprimere una preferenza circa la
tipologia di servizio a cui si vor­
rebbe destinare i nuovi spazi: le
principali ipotesi (ci sarà anche
l’opzione “altro”) riguardano
l’ambulatorio medico e/o speciali­
stico, un centro anziani, un nego­
zio, o magari un centro di aggre­
gazione giovanile.
Sarà poi compito dell’amministra­
zione comunale rispettare quello
che sarà il verdetto del sondaggio.
Per poter partecipare alla consul­
tazione è necessario avere la resi­
denza in una delle due frazioni e
avere compiuto i 14 anni di età; al
momento del voto occorrerà esibi­
re un documento di identità.
In merito all’utilizzo dei locali di
proprietà comunale era stata pre­
sentata tempo fa un’interpellanza
dal consigliere comunale Roberto
Galimberti; il rappresentante del
Pd chiedeva di conoscere le inten­
zioni del comune, dato che dal 1
gennaio 2010 la frazione di Mezza­
te è priva del medico di base, poi­
ché l’unico presente ha cessato di
esercitare per raggiunti limiti di
età. Di conseguenza, i residenti si
devono rivolgere altrove, con non
pochi disagi. L’istanza di Galim­
berti deve ancora approdare in
consiglio comunale, tuttavia l’am­

6 Mostra fotografica
ministrazione». ministrazione comunale di fatto
Dalle 10 alle 17 nelle giornate di avrebbe già risposto, istituendo

sabato marzo
sabato e domenica sarà innanzi­ cioè una sorta di «referendum»
tutto possibile visitare i locali si­ circoscritto agli abitanti delle due
tuati in piazza della Costituzione. frazioni di Peschiera Borromeo.

PESCHIERA

La sede del Pd dedicata ai grandi statisti:

il circolo porterà i nomi di Moro e Berlinguer
n La sede peschierese del Pd sarà intitolata ad Aldo Moro ed
Enrico Berlinguer. È trascorso un anno da quando in via Ca’
Matta al civico 2 è stato aperto il circolo locale del partito:
Mostra fotografica di Gabriella Grazzani “Ritratti di
donna”. La mostra narra il variegato universo femminile.
Patrocinata dal Comune di Lodi

7 Concerto
mancando ancora il nome da dare al ritrovo di militanti e
rappresentanti politici, è stata fatta una recente consultazio­
ne interna. Ha prevalso l’idea di intitolare la sede a due “pa­

domenica marzo
dri” della politica democratica italiana, che stavano per con­
cretizzare quello che è stato definito il “compromesso stori­

ore 17.00 - 19.00

co”. Enrico Berlinguer è stato il segretario del Partito Comu­
nista Italiano dal 1972 fino alla sua morte, avvenuta nel 1984;
ha rappresentato forse la figura più carismatica nel panora­
ma della sinistra italiana del dopoguerra. Aldo Moro fu rapi­
to dalle Brigate Rosse quando nel 1978 era presidente della
Democrazia Cristiana: il tragico epilogo, avvenuto con il suo
assassinio, fece definitivamente arenare il progetto di “avvi­
cinamento” tra i due partiti, storicamente antagonisti. Fran­
cesco Ortugno, segretario del Partito Democratico di Peschie­ Emanuela Campagnoli soprano accompagnata
ra, commenta l’evento: «Si tratta di una scelta presa perché
le nostre radici sono profonde, avendo infatti origini in un
dall’arpa di Elena Spotti alternerà musica e canto alla
mondo che era ancora diviso dal muro di Berlino. Inoltre lettura di poesie tutte al femminile
scegliere dei politici in un momento come questo, particolar­
mente difficile per il Paese, è stata la decisione più coraggio­
sa che si potesse fare per dire chiaramente che c’è bisogno di
più politica, oppure forse di “bella” politica». Prima di arri­
vare all’individuazione dei nomi di Moro e Berlinguer, si è
svolto un dibattito che aveva preso in considerazione anche le
“candidature” di Enzo Biagi e Walter Tobagi. Domani verrà
ufficializzata l’intitolazione della sede di via Ca’ Matta: dalle
negozi specializzati
ore 10 alle 13 il circolo ospiterà militanti e simpatizzanti.
Sarà presente il segretario provinciale del Pd, Roberto Cor­
nelli.
SABATO 6 MARZO 2010 29
il Cittadino
Melegnano
SECONDO IL TECNICO IL RISANAMENTO DEL FIUME MALATO È POSSIBILE, «MA PRIMA BISOGNERÀ ELIMINARE SCARICHI E DISCARICHE ABUSIVE»

«L’emergenza Lambro c’era anche prima»

L’esperto di bonifiche Tedesi: «Nell’alveo metalli e idrocarburi»
n « L o s ve r s a ­
mento di idrocar­
buri, a mio pare­
re, è stato sola­
mente una goccia
nel mare dell’in­
quinamento del
fiume Lambro,
che è frutto di al­
meno sessant’an­
ni di industrializ­
zazione lungo le Claudio Tedesi
sue rive». A dirlo
è Claudio Tedesi, l’ingegnere lodi­
giano considerato tra i massimi
esperti nazionali di bonifiche, sia di
siti contaminati da idrocarburi, sia
di altre situazioni di emergenza am­
bientale. Non si sta occupando delle
operazioni sul fiume ma la sua opi­
nione sulle conseguenze e i rimedi
per quanto accaduto martedì della
scorsa settimana è preziosa.
Su quale base descrive così la si­
tuazione del Lambro?
«Facendo riferimento ad alcuni dati.
Tempo fa, effettuando analisi in al­
cune aree prossime al fiume per la
bonifica di Cerro, avevamo verifica­
to che in alcuni punti nei quali ave­
vamo già bonificato c’erano valori di
100 o 200 parti per milione di idrocar­
buri, che sono alti di per sé ma van­
no considerati bassi in un’area che
era stata contaminata. Bene, poco
dopo c’era stata un’esondazione del
Lambro in quegli stessi punti, e ripe­
tendo le analisi abbiamo trovato va­
lori anche di 10mila parti per milio­
ne: si erano depositati sedimenti del
fiume, che già erano contaminati da
idrocarburi e metalli pesanti, per
scarichi più o meno leciti o abusivi.
Questo ennesimo inquinamento è
stato eclatante per l’attenzione rivol­
ta dai mass media e la sensibilità
ambientale che prima non c’era, ma
L’ASSOCIAZIONE PUNTA IL DITO PURE SULLA MANCANZA DI INFORMAZIONI
in passato sul Lambro è successo di
peggio. Per non parlare delle discari­
che abusive sulle rive».
Per quanto ha visto sul fiume e
appreso dai giornali, cosa può es­
sere uscito da quella raffineria
della Brianza?
«Qualcuno ipotizza gasolio e olio mi­
nerale più pesante. Io però, quando
l’onda nera è passata, mi sono recato
al cantiere di Cerro e ho constatato
un notevole impatto olfattivo, che mi
ha insospettito. Parlo del mio naso, e
non di analisi, sembrava l’odore di
oli minerali esausti. Ma esistono an­
che oli combustibili che “puzzano”
perché contengono molto zolfo. Di­
ciamo che ho qualche perplessità
sulla natura e la composizione del
prodotto. Ma è solamente la mia per­
sonale opinione. Bisognerà fare ana­
lisi per verificare se oltre agli idro­
carburi nel fiume siano passati an­
che gli idrocarburi policiclici aroma­
tici, notoriamente cancerogeni».
Come si procede per rimediare a
inquinamenti di questo tipo?
«Il primo intervento da attuare con­
siste nell’evitare la diffusione del­
l’inquinante impiegando sbarra­
menti, come ho visto fare in alcuni
servizi televisivi sull’emergenza
Lambro: si usano panne oleoassor­
benti, si cerca di sbarrare il primo
mezzo metro, dall’alto, del corso
d’acqua, per trattenere gli oli, che
tendono a galleggiare, e asportarli
quindi con gli skimmer. Questi mac­
chinati, ideato mezzo secolo fa, sono
costituiti da un rullo semisommerso
fatto di un materiale simile alla stof­
fa: quando passa sott’acqua racco­
glie l’olio e quando torna in superfi­
cie una lama lo strizza».
Che efficacia hanno questi siste­
mi?
«Dipende dalla tempestività dell’in­
La marea nera di idrocarburi che dal depuratore di Monza è finita nel Lambro
tervento. Tra panne galleggianti,
skimmer e impiego di autospurgo
per aspirare gli accumuli di idrocar­
buri fermati con le barriere si arriva
a intercettare il 50 per cento del ma­
teriale che finisce in un corso d’ac­
qua. C’è un 10 o 20 per cento che inve­
ce si disperde per evaporazione e un
30 che si deposita sul fondo».
Gli idrocarburi aspirati o assorbi­
ti però sono a loro volta contami­
nati da acqua e altre sostanze: co­
me vengono smaltiti?
«Il liquido catturato dagli skimmer
contiene al massimo il 20 per cento
di idrocarburi, il resto è acqua: va
conferito in impianti di smaltimento
e raffinerie, in cui si impiegano diso­
leatori, vasche in cui avviene la se­
parazione fisica, per gravità, dei di­
versi liquidi. Una parte degli idro­
carburi può essere ritrattata e utiliz­
zata, l’acqua residua invece va poi
trattata nei depuratori».
Come mai il depuratore di Monza
è andato in blocco quando ha rice­
vuto il materiale della ex raffine­
ria finito nelle fogne?
«I depuratori devono lavorare entro
certi parametri, per assicurare l’effi­
cacia dei trattamenti chimici, fisici e
biologici. Se un impianto è dimen­
sionato per mille parti per milione di
idrocarburi e ne entrano 100mila,
non è più efficace».
Una volta ripulita l’acqua, cosa ri­
mane in un fiume che ha subito
uno sversamento di idrocarburi?
«Residui sulle sponde e sedimenti.
Per prima cosa si deve procedere con
la caratterizzazione, cioè analisi in
diversi punti del sito contaminato,
poi viene realizzato il progetto di bo­
nifica, con obiettivi di legge ben pre­
cisi per terreni, sedimenti e acque».
Ma fino a che punto si potrà arri­
vare, se il Lambro è da decenni
più simile a un collettore indu­
striale che a un fiume?
«Si parla tanto della depurazione
delle acque di Milano, ma secondo
me quello non è il vero problema.
Dalle città arriva un carico organico
degradabile. Mi ricordo che venti o
trent’anni fa c’era un piano di risa­
namento per Lambro, Seveso e Olo­
na: che fine ha fatto?»
Lei intende dire che bisognerebbe
trattare tutto il Lambro come si
sta facendo per l’area inquinata
della Gazzera?
«Non proprio. Ma sicuramente ci so­
no sedimenti nell’alveo del Lambro
che vanno asportati e trattati. E non
è un’utopia: il ministero dell’Am­
biente sta bonificando aree portuali
importanti, come Taranto, La Spe­
zia, Gela e Manfredonia. Il Lambro
richiederà un intervento analogo: in
qualche caso bisognerà asportare
terreno contaminato, in qualche al­
tro trattarlo e ricollocarlo. Senza di­
menticare che più è invasivo l’inter­
vento più ne risentono la flora batte­
ria e la fauna. Bisognerà iniziare da
monte, e soprattutto eliminare scari­
chi fuorilegge. E purtroppo non c’è
nessuna polverina magica che può
risolvere una situazione così com­
plessa e compromessa».
Carlo Catena
In breve
AL MERCATO
La Lega nord distribuirà
mimose contro il burqa
“Una mimosa contro il burqa”. È que­
sta la singolare iniziativa che il candi­
dato della Lega nord alle regionali per
la provincia di Milano Jari Colla e Denis
Zanaboni, segretario locale del Carroc­
cio, stanno organizzando per domani
mattina, domenica 7 marzo, al merca­
to. «Lunedì è la festa della donna ­ scri­
vono in una nota Colla e Zanaboni ­, per
cui daremo in omaggio a tutte le signo­
re un pensiero floreale, accompagnato
però da un volantino di denuncia contro
la situazione della donna nella cultura
islamica che, con il fenomeno dell’im­
migrazione, si sta diffondendo anche
nelle nostre città». Di recente la Lega
ha proposto al sindaco Vito Bellomo di
adottare un’ordinanza per garantire la
riconoscibilità delle persone in luogo
pubblico. «Vogliamo insomma rimarca­
re ­ proseguono ­ come le divergenze
tra la nostra società e quella islamica
siano spesso inconciliabili. E ciò ­ con­
cludono ­ deve portare ad un’attenta ri­
flessione su che tipo di immigrazione il
nostro Paese deve accettare».
PALAZZINA TROMBINI
Serie di incontri del Pd
per le elezioni al Pirellone
“Lombardia 2010, è tempo di cambia­
re”. È questo il filo conduttore di un ci­
clo di incontri che il Pd del territorio or­
ganizza a Melegnano. Si parte lunedì
sera quando Marco Granelli (presiden­
te del Centro servizi volontariato della
Provincia di Milano) guiderà una tavola
rotonda sul rapporto tra volontariato ed
istituzioni, mentre lunedì 15 marzo toc­
cherà ad Ardemia Oriani (consigliere
regionale del Pd) discutere della sanità
in Lombardia. Il ciclo di incontri si con­
cluderà infine il 22 marzo quando Fran­

La denuncia di Legambiente: co Mirabelli, consigliere regionale Pd, e

il deputato melegnanese Erminio Quar­
tiani tratteranno di un argomento di
stretta attualità. Si parlerà infatti della

«I soccorsi attivati in ritardo»
n «Disastro ambientale del Lambro, la macchina dei
soccorsi si è mossa in ritardo». La denuncia è arrivata
da Marzio Marzorati, esponente di Legambiente
Lombardia, che giovedì sera a Melegnano ha parteci­
pato ad un incontro pubblico. «Nella raffineria di Vil­
lasanta non si conosceva neppure l’esatta quantità di
idrocarburi presenti, mentre da tempo mancava per­
sino l’autorizzazione antincendio ­ ha premesso ­. Lo­
gico quindi che già la situazione iniziale non favorisse
una seria attività di prevenzione». Poi Marzorati ha
raccontato quanto accaduto in quel tragico 23 febbra­
io: «Attorno alle 4 di notte i criminali hanno aperto le
pompe della raffineria, con il petrolio che ha raggiun­
to dapprima i tombini che vanno nelle fognature co­
munali e quindi il depuratore del Monzese. Solo a quel
punto, erano già le 8, si è messa in moto la macchina
dei soccorsi». Gli idrocarburi sono poi finiti nel Lam­
bro per arrivare nel primo pomeriggio a Melegnano e
nel resto del Sudmilano. «E anche qui non sono man­
cati i ritardi ­ ha incalzato Marzorati ­. Perchè le ditte
erano pronte ad aspirare il petrolio con le pompe idro­
vore, ma ovviamente volevano avere la garanzia del
pagamento. Non c’era però nessuno che firmasse l’at­
to relativo, così che si sono perse altre sei ore preziose.
A quel punto il danno era fatto, con il petrolio che ha
continuato inarrestabile la sua corsa verso il Po».
Maurizio Montanelli ha invece illustrato l’attività
dell’Asl. «La segnalazione ci è arrivata tra le 12 e le 13
­ ha spiegato il responsabile sanitario ­, e sin da subito
ci siamo mossi nei comuni di nostra competenza. Ab­
biamo infatti invitato i sindaci del Sudmilano ad
emettere una serie di ordinanze per vietare la pesca e
l’utilizzo dell’acqua del fiume. Poi abbiamo allertato il
pronto soccorso dell’ospedale Predabissi, da cui peral­
tro non ci è arrivata alcuna segnalazione di pericolo.
Quanto ai pozzi dell’acqua potabile, sinora non abbia­
mo riscontrato alcun tipo di problema. Ad ogni modo,
d’ora in poi ai normali controlli aggiungeremo anche
quelli sugli idrocarburi». Vincenzo Caminada ed
Erminia Mandarini hanno fatto il punto sulla flora e
la fauna del Lambro. «Il danno nel suo esatto ammon­
tare non è stato ancora quantificato ­ hanno precisato
i due rappresentanti del Wwf ­, ma è certo che sulle
sponde del Lambro sarà necessario rimuovere le ster­
paglie incatramate di petrolio. Per il momento gli uni­
ci animali in difficoltà sembrano essere un cormora­
no e alcuni pesci, ma invitiamo i cittadini a segnalarci
eventuali situazioni critiche». Se Giulietta Pagliac­
cio (Legambiente) ha rimarcato l’importanza nella vi­
cenda delle associazioni ambientaliste, «punto di rife­
rimento importante per i cittadini che cercavano in­
formazioni sull’accaduto», Rossana Rinaldi (asses­
sore a Dresano) ha invece sottolineato «la scarsità di
informazioni a livello istituzionale». L’ultima battuta
è stata dell’ex sindaco Pietro Mezzi, oggi capogruppo
di “Melegnano sostenibile”: «In settimana il consiglio
comunale ha approvato un ordine del giorno presen­
tato dai gruppi di minoranza, con cui tra l’altro invita
il comune a costituirsi parte civile contro i colpevoli
di quanto accaduto e fissa nel 23 febbraio di ogni anno
la “Giornata del fiume pulito”. Non escludiamo infine
di rivolgerci al prefetto di Milano per capire cosa è
successo davvero quel giorno a Melegnano».
Stefano Cornalba
dura vita dei pendolari. Tutti gli incontri
pubblici (che sono organizzati dai cir­
coli Pd di Carpiano, Cerro, Colturano,
Dresano, Mediglia, Melegnano, San Do­
nato, San Giuliano, San Zenone e Vizzo­
lo) si terranno a partire dalle 21 nella
palazzina Trombini in via Giardino.
AL CASTELLO
Si diventa tutti casari
grazie a “Qui latte”
«Diventa casaro a casa tua». È questa
l’interessante iniziativa prevista per do­
Nella foto sopra menica mattina alle 10 nel centro an­
il pubblico che ziani all’ombra del castello in centro
ha partecipato città. «Patrocinato da palazzo Broletto,
all’assemblea l’obiettivo del progetto è quello di inse­
aperta gnare alla popolazione come passare
sul disastro da una materia prima come il latte ai
ambientale formaggi (in particolare primo sale e ri­
che ha colpito cotta) ­ ha spiegato Alberto Montana,
il Lambro: fra i rappresentate di “Qui latte” e promo­
presenti c’erano tore dell’evento ­. In tal modo, quindi,
anche l’ex sarà possibile riscoprire le tradizioni e
sindaco Mezzi e accorciare le distanze, sfruttando tra
l’ex assessore l’altro gli ottimi prodotti che abbiamo
Pagliaccio; vicino a casa. Senza dimenticare ovvia­
a destra il tavolo mente l’importanza di un’alimentazione
dei relatori, che sana grazie al buon latte nostrano, che
nell’occasione viene regolarmente controllato». Le
hanno criticato iscrizioni al corso, che è gratuito, si ri­
la macchina cevono presso il punto vendita “Qui lat­
dei soccorsi te” in piazza Vittoria.
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30 SABATO 6 MARZO 2010

il Cittadino
Paullo
IL SINDACO MAZZOLA ANNUNCIA UNA SERIE DI INIZIATIVE: PREVISTO ANCHE IL COMPLETAMENTO DEL CENTRO SOCIO­RESIDENZIALE

Paullo vara l’anno delle grandi opere

Dalla circonvallazione al polo scolastico: 20 milioni d’investimenti
PAULLO La crisi economica non
manca certo di far sentire i suoi
effetti ovunque, con le ammini­
strazioni comunali che stringo­
no la cinghia e molto spesso so­
no costrette a ridimensionare i
propri investimenti. Invece a
Paullo si rispolverano gli inse­
gnamenti di John Maynard Key­
nes, ossia investire per stimola­
re l’economia. Così, quest’anno,
prenderanno il via opere per
circa 20 milioni di euro. Un caso
unico, in rapporto al numero di
abitanti, per quanto riguarda la
provincia di Milano.
Circonvallazione Nord, polo
scolastico, centro socio residen­
ziale, perfino nuovi orti per i
paullesi con il pollice verde: le
operazioni verranno avviate en­
tro quest’anno e alcuni degli in­
terventi saranno ultimati per il
2010, mentre per il polo scolasti­
co e la circonvallazione ci vorrà
un po’ più di pazienza.
«Che dire siamo soddisfatti ­
commenta il sindaco Claudio
Mazzola ­, perché gran parte del
nostro programma elettorale
trova compimento. Abbiamo in
mano tutti i tasselli, comprese L’area degli orti comunali di via Fleming dove è destinato a sorgere il nuovo polo scolastico Qui sopra, il centro socio­residenziale per anziani che il comune conta di concludere entro quest’anno
le risorse da investire, nel corso
dei prossimi anni comporremo «Nella prossima estate contia­ ranno due nuove rotonde. NEI PROSSIMI GIORNI
il mosaico delle opere pubbli­ mo così di poter inaugurare il Un anno e mezzo per vedere ar­
che. Inutile dire che per noi que­
sto è un anno cruciale. Tra l’al­
tro ci sono altre opere, più pic­
nostro centro, una struttura
davvero all’avanguardia», con­
tinua il primo cittadino.
chiviati i lavori, mentre am­
montano a 6 milioni di euro i co­
sti complessivi per l’opera.
Controlli incrociati, progetto Smart in dodici paesi
cole dal punto di vista dell’inve­ Un’altra infrastruttura è pronta Infine, c’è il polo scolastico, che n Dopo la provincia di Lodi, anche il Sudmilano gli ultimi accorgimenti per lo Smart. Ma sul
stimento, ma comunque impor­ ad aprire i cantieri dopo cinque riunirà le scuole elementari e le si prepara ad accogliere il progetto Smart. Nei giorno della “maxi retata” le bocche restano
tanti che faremo. Faccio un anni di attesa: si tratta della cir­ medie in un parco in via Flem­ prossimi giorni verrà effettuato, in modo cucite. «L’ambito territoriale ­ fanno sapere
esempio su tutti: 600mila euro convallazione nord. La giunta ing. Un maxi intervento da 9 mi­ congiunto e coordinato, un pattugliamento a dalla direzione generale polizia locale di regione
saranno investiti per la sistema­ di Paullo in questi giorni ha ap­ lioni di euro (il 70 per cento so­ tappeto su tutto il territorio tra il Lodigiano e la Lombardia ­ sarà ridotto rispetto a Lodi. Ma le
zione di via Milano e per gli ar­ provato il progetto definitivo e stenuto da fondi privati) che metropoli meneghina durante un’intera modalità saranno le medesime». La differenza
redi urbani dell’area dell’ex sta definendo gli espropri. Tra verrà avviato alla fine del mese giornata (fino alle 2 di notte). Dodici i comuni rispetto alla normalità sta nella diffusione degli
consorzio». qualche mese verrà quindi av­ di agosto e concluso in due an­ coinvolti e che metteranno a disposizione una interventi su tutto il Sudmilano, secondo il
L’opera più attesa è tuttavia viata la realizzazione di questa ni. Le costruzioni comporteran­ cinquantina di uomini. Lunedì scorso, presso il principio di sussidiarietà. Non è la prima volta
rappresentata dal centro socio strada che “scavalcherà” il cen­ no lo spostamento degli orti che comando di polizia locale di Melegnano, che è che accade in provincia di Milano (l’esperimento
residenziale, che era stato ulti­ tro di Paullo: le macchine non verranno situati su area comu­ l’ente capofila, si sono riuniti di corpi di polizia era già stato fatto una volta a Cassano, due volte
mato nel 2009. La struttura per taglieranno più nel mezzo il co­ nale individuata in via Martiri di altri 11 comuni, compresi Tribiano e Paullo, nel Magentino, una volta a Corsico). Nell’ambito
l’apertura ha bisogno di strade, mune per raggiungere Tribiano di Nassiriya. Tra marzo e aprile che hanno aderito all’iniziativa. Non parteciperà dell’operazione verranno organizzati posti di
marciapiedi e parcheggi a cor­ o per dirigersi verso Zelo o verranno dunque eseguiti i la­ invece la polizia provinciale di Milano, blocco, effettuati controlli con l’etilometro,
redo. In questi due mesi, con Mombretto di Mediglia, inoltre vori, per 500mila euro, con l’al­ diversamente da quanto era successo invece per utilizzati i telelaser. I trasgressori non avranno
una spesa di 1.200.000 euro, la si­ per assicurare gli innesti, al po­ lungamento dell’arteria. lo Smart a Lodi. Nell’occasione sono stati decisi insomma vita facile.
stemazione verrà finita. sto dei blocchi semaforici, ci sa­ Emiliano Cuti

3
Laurea
AZIENDE E
ATTIVITA' NEGOZI
Venerdì 26 febbraio
DOVERA: vendesi avviata attività di edico­
CLAUDIA DE CAPITANI la/cartoleria/libreria. Prezzo interessante. Te­
di Mairano ha conseguito brillantemente la laurea specialistica in lefonare n. 339.4187441 solo se interessati.
Storia dell’Arte presso l’Università di Pavia Facoltà Lettere Filosofia LODI vendesi bar­ristorante­pizzeria­ge­ TADA concessionaria di 2 marchi mondiali
discutendo la tesi: “S. Maria di Calvenzano. (Storia, Architettura, Re­ lateria­pasticceria. Possibilità amplia­ ricerca persona proveniente dal settore
mento locale e incremento fatturato. commerciale con funzioni ispettive.
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SABATO 6 MARZO 2010 31
il Cittadino
Sudmilano
CERRO n I DIMOSTRANTI SFILANO VERSO LA LOGISTICA, MA VENGONO ALLONTANATI DALLE FORZE DELL’ORDINE UN DENUNCIATO

Ancora tensione davanti alla Gls Furti in villa

I lavoratori della cooperativa “occupano” il paese
CERRO Ancora forte tensione alla Gls di
Cerro, i lavoratori scioperano e occupano
il centro abitato del paese. Attorno alle
20.45 di ieri, per la terza volta nel giro di
neppure un mese, i dipendenti della coope­
rativa Papavero (che lavorano nella ditta di
logistica Gls) si sono radunati nella zona
industriale di Cerro, dove hanno organiz­
zato l’ennesima manifestazione di prote­
sta. «Se è vero che parte degli obiettivi so­
no stati raggiunti con i primi due scioperi ­
si legge in un volantino distribuito dai la­
voratori ­, rivendichiamo quanto è rimasto
in sospeso rispetto alla piattaforma inizia­
le: indennità di mensa (5,16 euro al giorno),
reintegro dei licenziati e riconoscimento
della nostra organizzazione sindacale Slai­
Cobas».
Alla Papavero lavorano soprattutto giovani
extracomunitari residenti nel Sudmilano,
ma ieri a manifestare con loro c’erano an­
che operai di Turate, Origgio, Corte Olona,
Brembio e attivisti dei centri sociali mila­
nesi. Ad attendere il loro corteo c’erano de­
cine tra poliziotti e carabinieri in tenuta
antisommossa, che li hanno bloccati all’in­
gresso della strada che
conduce alla zona indu­
striale. Le forze dell’ordi­
ne evidentemente pensa­
vano che, come del resto
nelle precedenti occasio­
ni, anche stavolta i mani­
festanti volessero blocca­
re i camion diretti all’in­
terno della ditta di logi­
stica. Ma stavolta i lavo­
ratori hanno cambiato
strategia. Dopo essere
giunti all’incrocio della
zona industriale, infatti,
si sono dispersi per il
centro abitato di Cerro. Così, in un primo
tempo si sono portati in prossimità della
provinciale Santangiolina, dove si sono
sdraiati a terra, impedendo in tal modo
l’ingresso in paese dei veicoli. In un secon­
do tempo, poi, hanno raggiunto le strade
periferiche di Cerro, sempre urlando i loro
slogan di protesta. Si sono quindi portati
nella zona dove ha sede il palazzo munici­
pale. Così facendo hanno di fatto bloccato il
centro abitato del paese, con le auto in
transito che sono state costrette a deviare
per strade secondarie. «Siamo qui per tute­
A ZELO
Scontro fra tre auto,
tra i sette coinvolti
c’è pure un ubriaco
n Aveva alzato il gomito deci­
samente oltre i limiti consen­
titi dalla legge l’automobili­
sta romeno che, giovedì sera,
è rimasto coinvolto assieme
ad altre sei persone in un
incidente sul tratto zelasco
della “Paullese”. Lo scontro,
avvenuto attorno alle 22.40,
ha coinvolto una Mercedes
220, una Fiat 500 e una Fiat
16; la dinamica è al vaglio dei
carabinieri del radiomobile
di Lodi, che stanno ancora
approfondendo gli accerta­
menti sulle responsabilità di
un episodio che, per fortuna,
non ha causato gravi conse­
guenze. Di certo infatti si sa
Alcune immagini della protesta di ieri sera davanti ai solo che delle persone coin­
cancelli della logistica Gls. I dimostranti hanno cercato volte ne sono rimaste ferite
di bloccare alcuni ingressi del paese per non fare entrare solo tre, e lievemente: dopo
i camion, sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine l’intervento dell’automedica
di Lodi, della Croce Rossa di
Zelo e di un’altra ambulanza,
sono stati comunque portati
all’ospedale di Lodi una
34enne di Merlino, una ra­
gazzina di 14 anni e un bam­
bino di 10. Anche il romeno,
che era alla guida della Mer­
cedes, è rimasto pressoché
illeso: i suoi guai però sono
iniziati quando i carabinieri
lare i nostri diritti ­ hanno gridato i mani­ lo hanno infatti sottoposto al
festanti ­. Perché non è possibile lavorare test per rilevare il tasso alco­
in queste condizioni». Le forze dell’ordine lico nel sangue, dal quale è
li hanno circondati e hanno seguito i loro emerso un livello (circa 2,5)
movimenti, con la situazione che alle 22 cinque volte superiore al
era ancora piuttosto tesa. Sul posto è ac­ consentito. Per l’uomo (il
corso anche il sindaco di Cerro Dario Si­ 35enne A.C.M., residente a
gnorini. «Le organizzazioni sindacali han­ Zelo) è scattata così la denun­
no raggiunto un accordo con i vertici della cia per guida in stato di eb­
coop ­ ha detto ­. Non capisco quindi questo brezza; i carabinieri hanno
atteggiamento da parte di una minoranza inoltre provveduto all’imme­
di lavoratori». diato sequestro del veicolo.
Stefano Cornalba
a Mulazzano,
giro di vite
dei vigili
MULAZZANO
Gli ultimi fur­ n Nei guai
ti nelle villet­ un pakistano
te di Cassino controllato
d’Alberi, fra­ alla frazione
zione di Mu­
lazzano, han­ Cassino,
no fatto scat­ guidava
tare una serie con una
d i c o n t r o l l i patente falsa
mirati da par­
te della poli­
zia locale. Le pattuglie presi­
diano la zona soprattutto nelle
ore del pomeriggio e della sera,
quelle considerate più a ri­
schio per le incursioni. E du­
rante uno degli ultimi servizi
effettuati durante la settimana
gli agenti si sono imbattuti in
un pakistano che ha subito at­
tirato la loro attenzione. Tran­
sitava in auto nella frazione ed
è stato fermato per un control­
lo. L’uomo, di 40 anni residente
nel Milanese, ha mostrato una
patente scaduta da un anno
che non era stata rinnovava,
così è stato accompagnato al
comando di Mulazzano per
chiarire la sua posizione. Ma
qui, durante un ulteriore ac­
certamento, si è scoperto che il
documento non solo era scadu­
to, ma era anche falso. A quel
punto per lui è scattata la de­
nuncia a piede libero per guida
senza patente.
I controlli contro i furti, co­
munque, sembrano dare buoni
risultati, visto che dopo le ulti­
me incursioni di fine febbraio,
in cui vennero razziate due vil­
lette in via Sarde gna e via
Lombardia (nel bottino finì an­
che una potente Bmw poi ritro­
vata grazie all’antifurto satel­
litare), i ladri non si sono più
presentati nella frazione di
Mulazzano. In precedenza, in­
vece, era stato consumato un
furto in un cantiere edile di via
Cassino, durante il quale ven­
ne rubato un muletto.
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32
Centro Lodigiano
LODI VECCHIO n IL COMUNE HA I SOLDI MA NON LI PUÒ SPENDERE A CAUSA DEL PATTO DI STABILITÀ, IL SINDACO: «SIAMO AL PARADOSSO»
La burocrazia imbriglia il nuovo museo
Rallentamento in vista per il cantiere alla zona archeologica
LODI VECCHIO «Il paradosso è che i
soldi ci sono, ma per colpa della
burocrazia non possiamo spender­
li». Il sindaco di Lodi Vecchio,
Giancarlo Cordoni, commenta
con amarezza la decisione di ral­
lentare il cantiere per la costru­
zione del museo archeologico cit­
tadino, a Corte Bassa, proprio di
fronte al Conventino e ai resti del­
la cattedrale di Santa Maria, ri­
portati alla luce nel 2008. I lavori
per il futuro polo culturale ludeve­
gino, avviati ormai da alcuni me­
si, subiranno dunque un ritardo a
causa dell’ormai noto Patto di sta­
bilità, un dispositivo che fissa tetti
di spesa per i comuni italiani.
Se in molti casi (basti pensare ai
dissesti di Palermo e Catania) il
Patto può rappresentare un giusto
vincolo per evitare episodi di
“bancarotta”, in moltissimi altri
comuni, tra cui svariati centri lo­
digiani, il Patto sta imbrigliando
la capacità di spesa dei sindaci. È
il caso di Lodi Vecchio: nel 2010 il
comune prevede di spendere cifre
importanti per il nuovo asilo nido
e le case per gli anziani (rispetti­
vamente 700mila e 800mila euro) e
dunque, pur avendo i soldi, non
può permettersi un ulteriore inve­
stimento di 600mila euro per il se­
condo lotto del futuro museo.
Il primo lotto dei lavori di Corte
Bassa prevedeva una spesa di
700mila euro, di cui 200mila stan­
ziati dalla Fondazione Cariplo e
500mila arrivati dalla Regione (di
questi, 150mila a fondo perduto).
L’intervento comprendeva la ri­
strutturazione del cascinale e il ri­
facimento del tetto: il cantiere do­
vrebbe essere chiuso entro l’esta­
te. A quel punto dovrebbe partire
il secondo lotto di lavori, per una
spesa di 600mila euro circa:
200mila euro stanziati dalla Fon­
dazione Cariplo e 400mila dalla
Regione (di questi, 130mila a fon­
do perduto). L’intervento è già sta­
to appaltato, ma il sindaco ammet­
te che sarà costretto a “tirare il
freno” per evitare di sforare il Pat­
La cascina di Corte Bassa, destinata a diventare futuro polo museale: i lavori potrebbero però subire rallentamenti
Il primo lotto dei lavori Il prosieguo dell’opera
è in fase di ultimazione costerà 600mila euro
to di stabilità e incorrere di conse­
guenza nelle sanzioni stabilite per
legge. «Probabilmente dovremo
rallentare i lavori, fino al 2011, per
non superare il tetto dei pagamen­
ti ­ dice Cordoni ­: tireremo volon­
tariamente il freno perché dobbia­
mo già sopportare le spese per le
case per anziani e per l’asilo nido
di Corte Grande. Se a questi im­
porti aggiungessimo la spesa per
il secondo lotto del museo di Corte
Bassa sforeremmo il limite fissato
dal Patto di stabilità per l’anno in
corso. È davvero una cosa assur­
da: abbiamo i soldi e non li possia­
mo spendere per intero. L’idea del
museo resta comunque valida: nei
nostri progetti il 2010 doveva ser­
vire a completare la riqualifica­
zione del complesso di Corte Bas­
sa e il 2011 invece sarebbe stato de­
dicato all’allestimento vero e pro­
prio degli spazi museali. Ora, pur­
troppo, tutto si sposterà un po’ più
in avanti».
Lorenzo Rinaldi
No al nucleare:
raccolta firme
a Lodi Vecchio
contro Caorso
LODI VECCHIO Il governo potrebbe
aprire una centrale nucleare in
Emilia e fra i siti previsti c’è an­
che quello di Caorso, in provincia
di Piacenza, a soli quarantatrè
chilometri in linea d’aria da Lodi
Vecchio. Contro questa decisione
(e più in generale contro la scelta
di ritornare al nucleare) è stata
avviata nella borgata ludevegina
una raccolta firme da indirizzare
al governo, alla regione Lombar­
dia, alla provincia di Lodi, ai par­
lamentari e ai candidati alle ele­
zioni del 28/29 marzo 2010 per far
sentire la voce della gente e impe­
dire la riapertura di Caorso. L’ini­
ziativa, promossa dal Partito de­
mocratico, intende richiamare
l’attenzione dei cittadini su que­
sto tema che coinvolge diretta­
mente il Lodigiano. «Siamo molto
preoccupati per questa scelta del
governo ­ commenta Francesco
Ditta, responsabile del forum am­
biente e territorio del Pd di Lodi
Vecchio ­ . Siamo fermamente con­
trari al nucleare, il ricordo di
Chernobyl è ancora vivo. Inoltre,
significherebbe esporre consape­
volmente le popolazioni residenti
in prossimità delle centrali nucle­
ari a una quantità di radiazioni
che innalzano significativamente
la percentuale di probabilità di tu­
mori e di morte. La strada da per­
correre è quella dell’investimento
nelle energie rinnovabili e nel ri­
sparmio energetico». Le firme sa­
ranno raccolte domani mattina in
piazza Vittorio Emanuele II, dalle
ore 9 alle 12,30 presso l’apposito
gazebo.
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
GRAFFIGNANA
La mamma del bimbo
minacciato a scuola:
«Sapevo del coltello»
n «Sapevo già da alcuni
giorni che quel ragazzo
girava a scuola con un
coltello in tasca. Mio fi­
glio me lo aveva detto,
ma purtroppo io non gli
ho creduto e non ho av­
vertito nessuno». Dopo la
lite fra due undicenni
davanti alla scuola media
di Graffignana, sfociata
nelle minacce con un col­
tello, la mamma del bam­
bino aggredito (residente
in un comune vicino a
Graffignana) racconta
come ha vissuto quel­
l’episodio di violenza.
«Mio figlio in effetti è
uno che provoca gli altri
e forse lo ha fatto anche
in questo caso ­ dice ­, ma
certo un ragazzino di
undici anni non dovrebbe
girare con un coltello.
È stato mio figlio a dire
alle insegnanti quello
che era successo». Tutto
sarebbe nato come un
gioco fra i due ragazzi
prima dell’inizio delle
lezioni, intorno alle otto
di martedì mattina; ma
poi uno dei due ha dato
un pugno all’altro e que­
sto ha reagito tirando
fuori dalla tasca l’arma e
puntandola contro il
compagno. Più tardi è
intervenuto il vigile ur­
bano di Graffignana, che
ha sequestrato il coltello
al ragazzo e ha fatto la
segnalazione di reato al
tribunale dei minorenni
di Milano.
SABATO 6 MARZO 2010 33
il Cittadino
Sant'Angelo
A GENNAIO E A FINE FEBBRAIO HA AVUTO UN FORTE MAL DI TESTA, MERCOLEDÌ MATTINA SI È SENTITA MALE E DI NOTTE È DECEDUTA IN OSPEDALE

Malore improvviso, muore a 18 anni

La vittima è Denise Daccò, il suo dramma è avvolto dal mistero
n La mattina si è sentita male, farfugliava e
faticava a reggersi in piedi; alla sera è mor­
ta. È una tragedia ancora avvolta dal mi­
stero quella che ha colpito Denise Daccò,
una ragazza di appena diciotto anni che vi­
Fuga di gas, interviene il sindaco:
veva con i genitori e i quattro fratelli in via
Polli e Daccò a Sant’Angelo, in un edificio
Aler. Ieri mattina è stata fatta l’autopsia
«Faremo rimuovere quelle bombole»
sulla salma, poi la bara è stata chiusa in at­ n «Ci siamo presi l’im­
tesa dei funerali, che saranno celebrati pegno di far rimuovere
questa mattina in Basilica. «Non so cosa sia le bombole di gpl da
successo, è stato tutto così improvviso, so quell’appartamento».
soltanto che l’ho persa ­ dice con un filo di Dopo la fuga di gas di
voce la mamma Maria Giovanna Squillace giovedì sera in via Polli
­. Denise era la mia vita, non so come farò e Daccò, in un palazzone
senza di lei. Chiedo solo al Signore la forza di sette piani di proprie­
di andare avanti». Denise aveva lasciato la tà dell’Aler, è il sindaco
scuola dopo la terza media, si era iscritta al di Sant’Angelo Domeni­
corso di estetista alla Fondazione Clerici di co Crespi a spiegare co­
Lodi ma poi non aveva mai frequentato le me pensa di intervenire
lezioni. Faceva qualche lavoretto ogni tan­ per risolvere un proble­
to, l’ultimo nel periodo di Natale in una lo­ ma che non f a stare
gistica di Massalengo. «Era una ragazza so­ tranquilli gli inquilini e
lare, altruista, molto buona ­ dice ancora la che già per due volte ha
mamma ­, aveva tanti amici, con cui si tro­ rischiato di provocare
vava sempre al bar Pellegrino, qui vicino a un grave incidente. E fra
casa. Le piaceva cantare e al venerdì, quan­ Maria Giovanna Squillace vuole capire il perché della morte improvvisa della figlia 18enne le ipotesi al vaglio, c’è
do facevano il karaoke, si scate­ anche quella di togliere
nava». ta all’ospedale di Sant’Angelo, reparto In­ l’appartamento all’in­
Denise Daccò aveva cominciato a fettivi, perché si sospettava una meningite. quilino responsabile di
stare male alla metà di gennaio. Alla sera si è ripresa, ha mangiato una pa­ questa situazione.
Il 20, in particolare, andò al pron­ stina e una frutta e ha salutato i genitori. In un appartamento del
to soccorso di Lodi con i genitori «Le ho detto che ci saremmo viste il giorno primo piano, infatti, un
per un fortissimo mal di testa dopo ­ dice la mamma ­, ma lei mi ha rispo­ 70enne tiene da parec­
che non le passava. “Mi scoppia sto “non so se ci vediamo ancora”. E infatti chio tempo alcune bom­
la testa” diceva, tenendosi con le a mezzanotte mi hanno chiamato per dirmi bole di gpl (gas a forte ri­ Il palazzo dell’Aler dove è stata avvertita la fuga di gas giovedì sera
mani la parte destra del capo. Ma che si era aggravata. Ho capito subito co­ schio esplosione) colle­
dopo gli esami le diagnosticaro­ s’era successo, quando siamo arrivati là gate a una stufetta e al piano cottura. «Non il primo cittadino ­. La prossima settimana
no una cefalea, le fecero due fle­ era già morta». paga le bollette e la fornitura gli è stata ta­ andremo con i servizi sociali e i responsabili
bo di toradol (un antidolorifico), Al momento quindi la morte è avvolta dal gliata» spiega il direttore generale dell’Aler dell’Aler per risolvere questa situazione. Uti­
e la rimandarono a casa. Il gior­ mistero. L’ipotesi della meningite è stata Luca Rocchetti. Giovedì c’è stata una perdita lizzeremo le procedure e le possibilità a no­
no dopo i sintomi tornarono, an­ scartata, ora si pensa a un aneurisma dovu­ mentre il 70enne era fuori casa e l’odore si è stra disposizione per impedire che in futuro
che se con meno intensità. Ripre­ to forse a qualche problema congenito, ma diffuso rapidamente sulle scale. si verifichino ancora altri episodi come quel­
se la sua vita di sempre, anche se sarà solo l’autopsia a dare una risposta de­ A lanciare l’allarme era stato un ragazzo che li di giovedì e di dicembre». Fra le ipotesi, ap­
mangiava poco ed era sempre finitiva. intorno alle 18.30 è entrato in portineria. Su­ punto, c’è anche quella di togliere l’apparta­
giù di morale, «triste» dice la Il sorriso di Denise Daccò si è spento mercoledì notte Il funerale della ragazza sarà celebrato que­ bito ha cominciato a bussare a tutte le porte mento al settantenne.
mamma. Fra il 23 e il 24 febbraio, sta mattina alle 10 da monsignor Gianfran­ per avvertire i vicini di quello che stava ac­ «Ho sentito Crespi ­ aggiunge il direttore ge­
però, tornò il mal di testa e il medico le die­ non riconosceva le persone che le stavano co Fogliazza, che vedeva i genitori tutte le cadendo, così tutti (sedici famiglie, più altre nerale dell’Aler, Luca Rocchetti ­. All’inizio
de di nuovo il toradol. «L’hanno letteral­ accanto. Ha scambiato la madre per mattine alla Santa Messa delle 7.30. «Per i di un edificio vicino) sono usciti in strada in della prossima settimana faremo un sopral­
mente imbottita, ma non è servito a nien­ un’amica. I genitori si sono spaventati e genitori questo è il momento di farsi corag­ attesa dei vigili del fuoco. luogo con il comune, del resto il problema
te». hanno chiamato il “118”, poi con l’ambu­ gio e reagire ­ dice ­, hanno una famiglia nu­ Ieri mattina alcuni inquilini sono andati in creato dall’inquilino deve essere gestito di­
Mercoledì la tragedia. Alla mattina si è sve­ lanza è stata portata all’ospedale di Lodi. Le merosa e gli altri figli hanno bisogno di lo­ comune per parlare con il sindaco e chiedere rettamente da loro. Noi come proprietari del­
gliata alle 7.30 e faticava a reggersi in piedi, hanno fatto la risonanza magnetica e due ro. La vita conserva il suo valore anche in una soluzione a questo problema, ma Crespi l’immobile vogliamo essere sicuri che le
aveva il braccio destro e la gamba destra tac, ma non è stato trovato nulla che potes­ queste situazioni drammatiche». era già impegnato in un altro incontro. «In bombole questa volta vengano rimosse».
“morti”, mentre non riusciva a parlare e se spiegare quello stato, poi è stata trasferi­ Davide Cagnola ogni caso mi sono preso un impegno ­ spiega D. C.
34
Centro Lodigiano
FIRMATO IL PROVVEDIMENTO PER LA CIG STRAORDINARIA, INTANTO SI CERCA DI SALVARE LA DITTA DI SAN COLOMBANO DAL FALLIMENTO
Scatta la cassa integrazione alla Sama
Copertura di un anno a partire dal 10 febbraio per gli 85 dipendenti
SAN COLOMBANO È stata firmata al
Ministero del Welfare la cassa in­
tegrazione straordinaria di un an­
no per i lavoratori della Sama Inox
di San Colombano. Il provvedi­
mento riguarda i 53 dipendenti
dello stabilimento banino e tutti
gli altri occupati nel gruppo, an­
che quelli per cui era già stata
aperta una procedura di cessazio­
ne attività, per un totale di 85 lavo­
ratori.
L’azienda ha dichiarato la sua di­
sponibilità ad anticipare in quat­
tro tranche una parte di Tfr ai la­
voratori, in modo da integrare lo
stipendio di cassa per un totale di
2 mila 400 euro a lavoratore. La
prossima settimana si valuterà la
possibilità di accedere volontaria­
mente alla mobilità da parte dei la­
voratori, misura che non interessa
i lavoratori banini ma quelli occu­
pati nelle altre sedi del gruppo, a
Imola, Bologna, Padova, Abbiate­
grasso o Erba, già destinate alla
chiusura.
La cassa integrazione scatta a par­
tire dal 10 febbraio, data in cui il
tribunale di Como aveva ricono­
sciuto formalmente alla società
l’accesso alla procedura di concor­
dato preventivo, l’istituto con il
quale si cerca di tutelare tutti i
creditori dell’azienda attraverso
un progetto di ristrutturazione e
restituzione dei debiti e contempo­
raneamente cerca di salvare
l’azienda dal fallimento portando­
la alla vendita. Una richiesta di
fallimento era già stata presenta­
ta, senza soddisfazione, da un cre­
ditore svizzero.
Il curatore nominato dal tribunale
di Como è Giulia Pusterla, com­
mercialista comasca esperta pro­
prio di crisi di impresa. Toccherà
a lei valutare le due manifestazio­
ni d’interesse arrivate a oggi per
rilevare la Sama da parte di due
aziende del settore acciaio.
Entrambe sono formulate con
l’ipotesi dell’affitto del ramo
d’azienda ed entrambe prevedono
un drastico ridimensionamento
La Sama Inox di San Colombano, dal 10 febbraio è scattata la Cig straordinaria
Il curatore sta valutando
le offerte finora ricevute da
due aziende del ramo acciai
della forza lavoro, dai 53 dipenden­
ti attuali a circa una trentina, an­
che se sarebbe salvato il sito pro­
duttivo di San Colombano.
«Per adesso abbiamo tutelato i la­
voratori per un anno con la cassa
integrazione ­ dice Aniello D’Erri­
co della Cisl ­. Quando il curatore
stabilirà a quale azienda assegna­
re lo stabilimento intavoleremo la
trattativa per salvare tutti i posti
di lavoro, ben sapendo che sarà
molto difficile riuscirsi. La priori­
tà rimane quella di mantenere il
sito produttivo, e con esso almeno
una prospettiva per alcuni lavora­
tori. Poi ragioneremo sui numeri».
Al momento, intanto, i dipendenti
sono a casa in cassa integrazione a
zero ore, anche se, a momenti, la
produzione potrebbe avere delle
piccolissime riprese. Alcuni di­
pendenti potrebbero quindi essere
richiamati settimanalmente per
alcune giornate di lavoro, anche se
negli ultimi mesi le lavorazioni si
sono diradate sempre più.
Andrea Bagatta
San Colombano, A Borghetto ribassi da record
ferisce 19enne su importanti opere pubbliche
con una bottiglia
e lo rapina
SAN COLOMBANO Tunisino con resi­
denza a Sant’Angelo ma al mo­
mento irreperibile, finisce a pro­
cesso per rapina e lesioni aggrava­
te dopo aver rischiato di svenare
un egiziano con un coccio di botti­
glia. Un episodio da “Bronx” che si
era verificato il 25 luglio del 2008 a
San Colombano al Lambro, in una
strada del centro.
Secondo quanto ricostruito dalla
procura della Repubblica di Lodi e
dai carabinieri di San Colombano,
che avevano raccolto la denuncia
della vittima. G.M., all'epoca
19enne, anch’egli con residenza a
Sant’Angelo Lodigiano, quella se­
ra un tunisino, F.M., allora 38enne,
avrebbe adocchiato il telefono cel­
lulare della vittima e, dopo averlo
avvicinato, gli avrebbe chiesto con
tono minaccioso di consegnarglie­
lo. Il giovane nordafricano, per il
quale anche un semplice telefono
cellulare rappresentava comun­
que un oggetto di un certo valore,
si era rifiutato. A quel punto il tu­
nisino avrebbe spaccato una botti­
glia e, impugnando il collo rotto a
mo’ di coltello, avrebbe colpito il
19enne al braccio destro. Non con­
tento, l'aggressore, in base a quan­
to emerso dalla denuncia, avrebbe
anche stordito il 19enne dandogli
una violenta testata sul volto. A
quel punto, semincosciente e san­
guinante dal naso e da un braccio,
il 19enne non era più riuscito a op­
porre resistenza e il tunisino si era
appropriato del telefonino. Che è
stato poi recuperato dai carabinie­
ri ed è tra le prove dell’accusa.
Prossima udienza l'8 luglio.
BORGHETTO C’è la crisi e le aziende
fanno dei super­sconti per le opere
pubbliche: Borghetto risparmia la
metà dei soldi previsti per il rifa­
cimento delle strade per le frazio­
ni e un terzo per l’allargamento
della strada per Fornaci.
Sono state aperte in settimane le
buste per le due gare e l’ammini­
strazione borghettina ha trovato
la gradita sorpresa di ribassi re­
cord nelle proposte delle ditte che
hanno concorso.
Il secondo lotto del rifacimento
delle strade per le frazioni con­
templa la riqua­
lificazione del
manto stradale
delle vie per le
frazioni nei trat­
ti compresi tra
Vigarolo e Bar­
gano, tra Barazi­
na e Regona, la
strada per la Val­
lazza e il tratto
subito fuori dal­
l’abitato tra via
Cavallotti e Fornaci, verso Pantia­
ra. Il primo lotto d’intervento, già
eseguito l’estate scorsa, aveva in­
teressato la strada per la frazione
Monteguzzo.
La base d’asta per questo inter­
vento era di 162 mila euro, e i lavo­
ri sono stati assegnati alla ditta
Colombo Severo di Borgo San Gio­
vanni che ha proposto un ribasso
del 45,69 per cento. In totale otto
erano le offerte pervenute, e i ri­
bassi sono andati dal 20 al 45 per
cento circa.
Le proposte sono state otto anche
per l’allargamento del secondo
tratto della strada per Fornaci,
quello compreso tra le due curve
pericolose, con a lato della strada
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
un piccolo fossato. In questo caso
la gara è stata vinta dalla società
Moretti Fratelli di Gerenzano che
ha offerto un ribasso del 33,33 per
cento su una base d’asta di 79 mila
euro circa. «In questo caso il lavo­
ro è più complesso, con la tombi­
natura del fossato, e con una base
d’asta meno alta ­ dice l’assessore
ai lavori pubblici Teresa Negretti
­. Speravamo in un ribasso consi­
stente, ma siamo stati sorpresi an­
che noi».
Secondo le informazioni dell’uffi­
cio tecnico comunale, anche le dit­
te sconfitte ave­
vano proposto ri­
L’assessore bassi molto con­
Negretti sistenti e vicini a
annuncia che quelli delle
con i risparmi aziende che poi
si sono aggiudi­
si finanzieranno cati i lavori.
interventi che
erano senza
Per l’ammini­
strazione, com­
plessivamente, si
copertura
tratta di un ri­
sparmio di circa
100 mila euro, non poco in un peri­
odo di ristrettezze economiche an­
che per gli enti.
«E infatti queste risorse saranno
utilissime per altri interventi che
avevamo già ideato e che manca­
vano di copertura ­ conclude Tere­
sa Negretti ­. C’è il secondo lotto
della strada per Fornaci piuttosto
che il rifacimento dell’asfalto di
alcune vie cittadine martoriate
dall’inverno rigido, e poi altre
opere pubbliche che stiamo pro­
gettando, dalla manutenzione del­
le scuole alla sistemazione del
parco della Pace. Questi risparmi
cadono a proposito e li sfruttere­
mo a dovere».
A. B.
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
IL MAGAZZINO DI ZORLESCO NON HA I REQUISITI DI SICUREZZA, DA QUI LA NECESSITÀ DI TROVARE UN’ALTRA SEDE PER L’ATTIVITÀ BENEFICA
I Lavoratori credenti traslocano a Maleo
Un ex capannone artigianale ospiterà il “mobilificio dei poveri”
MALEO È ormai deciso il trasferi­
mento del magazzino dei Lavora­
tori credenti da Zorlesco a Maleo:
a metà febbraio è stata depositata
allo Sportello unico per le attività
produttive di Codogno la denun­
cia di inizio attività per «la manu­
tenzione straordinaria delle porte
di accesso a immobile artigianale
adibito a deposito».
Si tratta di un ex capannone arti­
gianale di circa 800 metri quadrati
di proprietà della società Falcade
e si trova appena fuori dall’abitato
di Maleo, lungo la strada provin­
ciale 27, al numero civico 16, in di­
rezione di Cornovecchio. Qui i La­
voratori credenti di don Peppino
Barbesta continueranno l’opera
del centro di solidarietà di Zorle­
sco, dove portavano i mobili e gli
interi arredamenti che famiglie
del Lodigiano e dell’intera Regio­
ne cedono gratis all’associazione
al momento del rinnovo delle pro­
prie abitazioni. Quegli stessi arre­
di usati, divani, letti, soprammo­
bili, ma anche intere cucine o ca­
mere, sono forniti poi gratuita­
mente dai Lavoratori credenti ai
poveri e a chiunque, trovandosi in
una situazione disagiata, ne fac­
cia richiesta.
A Zorlesco, il sabato mattina, gior­
no di apertura del centro, le code
arrivano anche a 40 o 50 persone,
molte, la stragrande maggioranza,
straniere.
Dopo anni di servizio a Zorlesco,
nel capannone ubicato all’interno
dell’area della piazzola ecologica
comunale, l’estate scorsa la nuova
amministrazione di centrodestra
aveva sollevato alcuni dubbi sulla
sicurezza dello stabile. Non poten­
do intervenire per la sua ristrut­
turazione, il sindaco di Casale Fla­
vio Parmesani e don Peppino Bar­
besta si erano accordati perché
l’associazione lasciasse l’immobi­
le entro la fine dell’anno.
E sia pur in ritardo, i Lavoratori
credenti si apprestano al trasloco,
anche se potrebbe non essere im­
minente. Lo stesso sindaco di Ca­
sale ha ribadito più volte che non
sarebbe stato un problema ritar­
dare di qualche mese l’addio del­
l’associazione.
Don Peppino Barbesta, ieri irrag­
giungibile per un commento, a di­
cembre aveva annunciato la nuo­
va soluzione, sottolineando però
che dovevano essere risolti gli ul­
timi dettagli dell’accordo con la
proprietà e quindi eseguiti alcuni
lavori interni al capannone. L’in­
tesa con la proprietà è arrivata,
sotto forma di comodato d’uso
gratuito per un anno. Tra 12 mesi
le parti si rivedranno per decidere
se il capannone passerà definiti­
vamente ai Lavoratori credenti a
un prezzo agevolato o se si conti­
nuerà con una diversa formula. I
lavori interni, invece, devono an­
cora iniziare. «A questo proposito
l’aiuto offerto dalla Fondazione
della Banca Popolare di Lodi ri­
mane valido ­ aveva spiegato a di­
cembre don Barbesta ­. Infatti, an­
dranno eseguite delle opere per
separare il capannone in due spa­
zi per due servizi diversi».
A spendere un impegno per i La­
voratori credenti era stato a set­
tembre Duccio Castellotti, presi­
dente della Fondazione della Po­
polare di Lodi, che aveva dichiara­
to la massima disponibilità del­
l’ente a valutare una richiesta di
aiuto dell’associazione per mante­
nere in vita il servizio di consegna
gratuita dei mobili ai poveri.
Andrea Bagatta
Il magazzino di Zorlesco che ha ospitato fino a ora il centro di solidarietà dei Lavoratori credenti di don Barbesta
MALEO n PREVISTO IL RITOCCO DI OLTRE IL 20 PER CENTO MALEO n PER IL TAR ANCHE I NUOVI POSTI LETTO POSSONO ESSERE ACCREDITATI
Rifiuti, l’ultimo appalto La Rsa della Divina Provvidenza
fa aumentare la tassa vince la guerra contro la Regione
MALEO Dopo la
vicenda giudi­ n La raccolta,
ziaria che ha dopo il congedo
coinvolto Italia di Italia 90,
90, l’azienda si­ è stata affidata
ciliana deputa­
ta alla raccolta a un’impresa
r i f i u t i n e l l a torinese e i costi
borgata, a Ma­ «sono lievitati
leo è la ditta to­ inevitabilmente»
rinese San
Ger mano De­
rikebourge ad aggiudicarsi uffi­
cialmente l’appalto triennale per
lo smaltimento. Un incarico lega­
to a una convenzione che nella
Bassa vede il comune malerino
capofila di una gestione associa­
ta, di cui fanno parte le ammini­
strazioni di Castelnuovo Bocca
d’Adda, Maccastorna, Corno Gio­
vine, Corno Vecchio, Santo Stefa­
no, Meleti, San Rocco, San Fiora­
no e Caselle Landi.
Un appalto che ora giunge dopo
una prima gara andata deserta
soltanto a dicembre e per cui il
comune di Maleo allora di fronte
alla scadenza dell’appalto per la
gestione rifiuti decise di optare
per un accordo di gestione in for­
ma privata, scongiurando il ri­
schio di trovarsi i rifiuti in mez­
zo alla strada. Il tutto, in attesa
del nuovo appalto che dal mese di
aprile 2010 (per tre anni) avrebbe
coinvolto tutti i comuni conven­
zionati.
Una fase di transizione che a Ma­
leo aveva visto preoccuparsi del­
la raccolta rifiuti proprio la ditta
San Germano, con cui si era già
prospettato un aumento della tas­
sa sui rifiuti lamentato dalla mi­
noranza consiliare e pari ora al
25 per cento. Un percorso tortuo­
so, quello malerino, seguito allo
“scandalo Italia 90” ed illustrato
proprio dall’assessore Bergama­
schi. «L’idea di una grande con­
venzione dei comuni della Bassa
nasce prima dello scandalo Italia
90 ­ spiega ­, ma la gara allora fu
concepita proprio in piena bufe­
ra giudiziaria (Italia 90, appalta­
tore uscente di alcuni comuni, era
aggiudicataria di una precedente
gara al massimo ribasso, ndr) e
per scelta condivisa da tutti i co­
muni allora si previde la prossi­
ma aggiudicazione in base al cri­
terio dell’offerta economicamen­
te più vantaggiosa».
Criterio per cui, nell’assegnazio­
ne dell’appalto, avrebbero con­
corso per il 60 per cento i requisi­
ti tecnici e per il 40 per cento il ri­
basso economico.
«A dicembre 2009 infatti il primo
tentativo di gara europea, che re­
cepiva solo un adeguamento dei
prezzi pagati, andò deserto ­ sve­
la Bergamaschi ­, ma all’epoca al­
cune imprese interessate a parte­
cipare ci manifestarono l’impos­
sibilità di farlo per la mancanza
di remuneratività dei prezzi, per­
ché evidentemente la presenza
sul mercato di Italia 90 aveva
sempre avuto il pregio di mante­
nere i costi a livelli più bassi».
Venuto a mancare questa condi­
zione però, i prezzi hanno dovuto
riavvicinarsi alle normali quota­
zioni di mercato, causando così
un aumento della Tarsu tra il 20 e
il 25 per cento della quota attuale.
Sara Gambarini
MALEO La Piccola casa della Divina
Provvidenza di Maleo vince la bat­
taglia contro la Regione Lombar­
dia e può quindi ottenere l’accredi­
tamento di parte dei nuovi posti
letto realizzati nella casa di riposo.
Il verdetto del Tribunale ammini­
strativo regionale di Milano è di al­
cune settimane fa, ma solamente
ora sono state depositate le motiva­
zioni, che accusano la Regione di
aver “fatto dipendere l’accredita­
mento dalla casuale tempistica di
evasione delle pratiche da parte
dell’Asl, rispetto alla quale il sog­
getto amministrato è del tutto iner­
me”. L’accreditamento dei nuovi
posti, infatti, era stato negato per­
ché il via libera dell'Asl era arriva­
to con alcune settimane di ritardo
rispetto ai termini fissati “a sor­
presa”, sostiene il Tar, dalla Regio­
ne.
La struttura gestita dalla coopera­
tiva sociale Piccola casa Divina
Provvidenza era già accreditata
con il servizio sanitario regionale
per 65 posti letto quando, nel 2001,
il Pirellone aveva imposto con una
delibera di giunta alcuni interven­
ti di adeguamento a strutture di
questo tipo. I lavori si erano con­
clusi nella primavera del 2008 e ave­
vano portato a un aumento del nu­
mero di posti disponibili, saliti a
75. Fin qui nessun intoppo. Nel
2007 però una legge regionale disci­
plina l’autorizzazione delle attività
sanitarie e socio sanitarie sulla ba­
se di una denuncia di inizio attività
e quindi con una delibera di giunta
del novembre del 2008 impone inve­
ce l’ottenimento di un’espressa au­
torizzazione per strutture come la
35
Basso Lodigiano
OSPEDALETTO
Distrae il negoziante e ruba gratta e vinci
ma viene “incastrato” dalle telecamere
n Distrae il titolare e arraffa i gratta e vinci, ma il ladro
“mano lesta” viene scoperto e denunciato. I carabinieri della
stazione di Orio Litta hanno denunciato per furto aggravato
alla procura della Repubblica di Lodi il 33enne romeno N.G.
residente in un paese della Bassa Lodigiana. Secondo l’accu­
sa l’uomo avrebbe distratto il titolare dell’emporio alimenta­
re di via Balbini a Ospedaletto, riuscendo così a portargli via
dal bancone quindici gratta e vinci del valore di cinque euro
l’uno. Il colpo è stato tentato giovedì, ma dato che il derubato
si è accorto subito di quanto accaduto e ha chiamato senza
indugio le forze dell’ordine, la refurtiva è stata immediata­
mente restituita e il danno di 75 euro scongiurato. Infatti,
nonostante il romeno negasse il “colpo”, i carabinieri lo han­
no riconosciuto, in quanto piuttosto noto alle forze di polizia
e incastrato grazie ai filmati dell’impianto di videosorve­
glianza installato all’interno del negozio. Immagini inequi­
vocabili che hanno quindi messo nei guai il 33enne, immorta­
lato dall’occhio elettronico. Questo furto è soltanto l’ultimo
di una serie di illeciti riguardanti i giochi legati alla “dea
bendata”. Da qui l’invito dei carabinieri agli esercenti a pre­
stare la massima attenzione quando si sta servendo qualcuno
al banco. Questo per evitare spiacevoli sorprese come è suc­
cesso nell’emporio di alimentari di Ospedaletto. Il gratta e
vinci attira più degli altri prodotti perché potrebbe portare
un potenziale guadagno senza troppi sforzi. Sarebbe quindi
meglio tenere i tagliandini lontano dalla portata dei soliti
furbi.
La cappella della casa della Divina Provvidenza di Maleo, che conta 75 posti
Piccola casa di Maleo. Il 24 dicem­ bilità di ottenere l’accreditamento
bre dello stesso anno la cooperati­ e presenta il ricorso al Tar. La Re­
va sociale presenta all’Asl di Lodi gione si costituisce in giudizio mo­
la richiesta per ottenere l'accredi­ tivando i propri atti con un’esigen­
tamento in misura dei 10 posti in za di contenimento della spesa pub­
più realizzati e l’Asl rilascia l’auto­ blica. Ma questo, ritiene il Tar, ter­
rizzazione il 12 febbraio del 2009, za sezione di Milano, viola il prin­
nel rispetto dei 60 giorni previsti. cipio di imparzialità, avendo “ar­
Ma l'8 aprile del 2009 la Regione de­ ricchito il quadro regolatorio di un
libera che “potranno essere accre­ elemento del tutto innovativo” e
ditati la metà dei posti letto di cia­ determinando “un criterio seletti­
scuna Rsa che alla data del 2 genna­ vo discriminante ed arbitrario”.
io 2009 siano in possesso di autoriz­ Il ricorso presentato dall’istituto di
zazione definitiva al funzionamen­ Maleo ha portato quindi anche
to”. Un termine che prima, sostie­ all'annullamento della delibera di
ne il Tar, non era indicato. A questo giunta regionale 8/9243 del 2009 e
punto la Piccola casa della Divina della circolare 6 del 23 aprile 2009.
Provvidenza si trova nell'impossi­ Carlo Catena
36
Basso Lodigiano
SAN ROCCO n BUSTA PAGA PIÙ “PESANTE” PER I DIPENDENTI CON IL CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ DOPO IL VARO DEL DECRETO MINISTERIALE
Ossigeno dall’Inps ai lavoratori Auchan
Via all’integrazione salariale dell’80 per cento per 270 addetti
SAN ROCCO Una boccata d’ossigeno
nella busta paga di febbraio per i 270
lavoratori dell’ipermercato Auchan
in contratto di solidarietà: l’integra­
zione Inps pari all’80 per cento delle
ore lavorate promessa in sede di ac­
cordo a luglio attendeva il varo del
decreto ministeriale e con la sua
pubblicazione a fine gennaio in Gaz­
zetta Ufficiale è finalmente arrivata.
Insieme al conguaglio degli arretrati
da agosto ad oggi, sette mesi in cui i
tre quarti dei dipendenti in forze al­
l’iper di San Rocco ­ sono in tutto 350
e di questi solo capireparto, caposet­
tore e addetti alla farmacia restano
esclusi dalla misura ­ hanno dovuto
andare avanti tenendo i cordoni del­
la borsa tirati. A luglio, ancora sotto
shock per la scossa che il cedimento
del ponte tra Lodi e Piacenza aveva
prodotto sull’economia dell’unità
produttiva, il contratto siglato da
sindacati e dirigenti era apparso co­
me una scialuppa di lusso capace di
trascinare fuori dai perigli dei posti
di lavoro a rischio. E così è stato, se è
vero che il numero dei dipendenti di
allora è uguale identico ad oggi e che
proprio la natura “difensiva” del
contratto slega la retribuzione dalla
riduzione oraria. Il che significa una
cosa semplice, e cioè che la cura di­
magrante del 35 per cento sulle ore al
lavoro cui è stato sottoposto il monte
settimanale non interessa affatto il
“mese” percepito dai lavoratori, e
questo proprio grazie alla succitata
integrazione salariale Inps pari al­
l’80 per cento. Purché funzioni però,
ed è questo il punto. «Lo scorso anno,
prima di luglio, è stato diramato il
decreto che prevedeva un innalza­
mento dell’integrazione Inps dal 60
all’80 per cento ­ spiega Angelo Rai­
mondi della Cgil ­, si è dovuto però
attendere il nuovo anno per la legge
e il riconoscimento degli arretrati».
Sbloccato lo stallo, il contributo sta­
tale continuerà a sostenere i redditi
dei dipendenti Auchan fino a luglio
2011, quando il contratto di solidarie­
tà scadrà. Una fetta di tempo consi­
stente, soprattutto considerando che
Il centro Auchan ha subito le conseguenze del crollo del vecchio ponte sul Po
Il contributo statale sosterrà
i redditi fino a luglio del 2011
si tratta di un regime d’“emergen­
za”. Viene da chiedersi se ancora
giustificato dal trend di vendita post
apertura del ponte galleggiante a di­
cembre. Sempre sia mutato, si inten­
de. Al riguardo Raimondi riferisce
di un dato stagnante, e ne spiega le
ragioni: «Questi mesi sono per le
vendite tradizionalmente piuttosto
scarsi ed era impensabile recupera­
re clientela proprio adesso ­ dice ­,
certo nei week end il flusso è aumen­
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
Bertonico, Sorgenia conferma la data d’avvio
Tra pochi mesi la centrale entrerà in funzione
BERTONICO Sorgenia conferma, la (+0,3%) rispetto negativo andamento dell’economia
centrale di Bertonico­Turano ac­ all’anno prece­ n Il Cda hanno inoltre comportato maggio­
cenderà i motori tra pochi mesi, d e n t e a n c h e si è riunito ri accantonamenti effettuati su
più precisamente nel terzo trime­ grazie a un cre­ in settimana crediti verso clienti».
stre 2010. La notizia è stata ribadita dito fiscale lega­ per stilare Per quanto riguarda invece il pia­
questa settimana, in occasione del to agli investi­ no industriale, tra la fine del 2009 e
consiglio di amministrazione della menti in nuova il bilancio l’inizio del 2010 è stata avviata la
società, controllata dal gruppo Cir capacità pro­ della società: nuova centrale a ciclo combinato
e partecipata dall’operatore au­ duttiva. La so­ utili in crescita di Modugno da circa 800 megawatt.
striaco Verbund, che si è riunito cietà ha regi­ anche nel 2009 «Nella generazione eolica, inoltre,
sotto la presidenza di Rodolfo De strato una tenu­ durante l’esercizio 2009 è entrato
Benedetti e ha approvato il proget­ ta dei ricavi e in funzione il parco di San Grego­
to di bilancio per l’esercizio 2009. dei margini dell’attività elettrica, rio Magno, il più grande di Sorge­
Nell’area ex Gulf, infatti, i lavori beneficiando dell’aumento dei vo­ nia in Italia per capacità, e sono
vanno avanti a spron battuto. lumi di vendita di elettricità e del­ proseguiti i lavori di costruzione
«In un contesto di mercato estre­ l’integrazione tra generazione e dell’impianto San Martino in Pen­
mamente difficile a causa della re­ vendita, che ha permesso di limita­ silis da 12 megawatt, la cui entrata
cessione economica e del forte calo re l’esposizione alle fluttuazioni in esercizio è attesa entro il primo
sia della domanda di energia sia dei prezzi della borsa elettrica. Ri­ semestre 2010. In Francia, la con­
dei prezzi di riferimento ­ fa sapere sultano invece in calo, anche se in trollata Société Française d’Eolien­
il gruppo ­, Sorgenia ha chiuso il misura inferiore rispetto al merca­ nes ha avviato l’impianto eolico da
2009 con un utile netto di 66,9 milio­ to, i volumi venduti di gas e i relati­ megawatt situato a Plainchamp».
ni di euro, in leggera crescita vi margini. Le ripercussioni del G. B.
SECUGNAGO
È schianto fra due auto sulla via Emilia:
un 25enne lodigiano finisce all’ospedale
n Schianto di prima mattina, un giovane soccorso dal 118. Il
tamponamento è avvenuto giovedì a Secugnago all’altezza della
seconda entrata che si incontra sopraggiungendo da Casale sulla via
tato, ma non al punto da fare regi­ Emilia. Coinvolte due auto: una monovolume su cui viaggiava una
strare un ritorno alla normalità, bi­ donna di mezza età residente in paese e la Peugeot 206 del 25enne
sognerà vedere nei prossimi se an­ M.G. di Lodi. Per l’urto la prima macchina è volata sull’altro lato
drà meglio». Ad incidere è poi «la della strada fermando la sua corsa come fosse stata parcheggiata tra
viabilità critica sul ponte provviso­ la carreggiata e la linea bianca verso il ciglio. Invece, l’auto del
rio» che scoraggia i piacentini al giovane lodigiano è rimasto in mezzo intralciando il traffico in
passaggio verso il Lodigiano. Che fa­ direzione Piacenza. Per il colpo subito il 25enne accusava un trauma
re? Sino all’inaugurazione del via­ lieve al braccio destro e una ferita lacero contusa sopra l’occhio
dotto definitivo a fine 2010, Auchan sinistro. Lo hanno medicato e trasferito all’ospedale di Codogno i
quello che può, ovvero tenere le por­ sanitari dell’automedica in partenza da Casale e gli operatori della
te aperte ogni domenica. Casalese Anpas. Illesa la conducente del monovolume. Il teatro dell’incidente sulla statale
Laura Gozzini
DOMENICA
7 MARZO
APERTO
DALLE 9,00 ALLE 20,00
CON ORARIO CONTINUATO
CODOGNO (Lodi)
Via A. Moro, 3
SABATO 6 MARZO 2010 37
il Cittadino
Codogno
LA PREZIOSA TELA DEL 1531 VIENE CONSIDERATA IL “GIOIELLO” DI CODOGNO

Torna il capolavoro di Magni

dopo anni di restauri a Roma
n Rappresenta uno dei “gioielli” più preziosi del pa­
trimonio d’arte religiosa della città. E finalmente, do­
po un’assenza lunga quasi sei anni, è tornato a casa.
Restauro concluso per l’antica tela raffigurante la
“Madonna con Bambino tra i santi Pietro martire e
Vincenzo Ferreri”, datata 1531 e realizzata da Cesare
Magni, pittore milanese contemporaneo dei Piazza:
da qualche giorno, il quadro è tornato nella sua posi­
zione originaria, all’interno della cappella Finetti
che si incontra nella navata di destra della chiesa
parrocchiale di piazza XX Settembre. L’antica tela è
rientrata a Codogno da Roma, per la precisione dal­
l’Istituto nazionale di restauro scelto direttamente
dal Ministero ai beni culturali come laboratorio ido­
neo al restyling di questa opera di gran valore artisti­
co.
A riportare in chiesa parrocchiale il quadro sono sta­
ti direttamente gli esperti dell’Istituto, che hanno ri­
posizionato l’opera all’interno della cappella. Ad as­
sistere all’operazione c’erano anche il parroco mon­
signor Diego Furiosi, il presidente della Pro loco
Emilio Gnocchi, la dottoressa Cristina Quattrini del­
Qui sopra, una foto della “Madonna con Bambino” del Magni appena rientrata nella parrocchiale la sovrintendenza, l’ente che ha finanziato i lavori di
restauro della tela. «Impossibile non commentare
ALLA FELISI questo ritorno con grande gioia ­ sottolinea monsi­
gnor Furiosi ­. Finalmente, dopo un’assenza di cin­
Ridare luce alle tele a rischio
il patto tra chiesa e Pro loco
n Una collaborazione ormai ben
rodata e a tutto vantaggio dell’ar­
te custodita nella Collegiata di
piazza XX Settembre. Questo è il
patto di collaborazione stretto or­
mai da anni tra la parrocchia
centrale di Codogno e la Pro loco,
unite da un unico obiettivo: rida­
re splendore ai capolavori pittori­
ci che impreziosiscono le navate
della chiesa dedicata a San Bia­
gio e alla Vergine Immacolata. In
che modo è presto detto, visto che
in questi anni parrocchia e Pro
loco si sono fatte in prima perso­
na mediatrici e ricercatrici di be­
nefattori capaci di prendersi a
cuore il restauro di un quadro o
alla parrocchia di monsignor
Diego Furiosi l’essere riuscita a
trovare nel 2007 la disponibilità
di un nome noto dell’imprendito­
ria locale a farsi “mecenate” del
restauro delle tre opere. Nel­
l’elenco anche il quadro di primo
Settecento “Il battesimo di San
Giovanni Battista”: grazie all’in­
teressamento del parrocchia cen­
trale l’opera è stata restaurata
con il contributo del Rotary Club
Codogno. Non da meno è stata la
Pro Loco, attivissima nel ricerca­
re sponsorizzazioni a sostegno
del recupero conservativo di ope­
re pittoriche della parrocchiale.
Molti gli interventi sostenuti in

Tutti d’accordo: salva la palazzina liberty
n Stavolta è ufficiale: casa Felisi non
sarà abbattuta. Sono notizie positive
quelle che arrivano all’indomani della
riunione della commissione comunale
al territorio che giovedì pomeriggio ha
nuovamente approfondito le linee gui­
da del piano di riqualificazione pro­
gettato per la rinascita del comparto
dismesso della Felisi. Giovedì, in sede
di commissione, è emerso con chiarez­
za che la palazzina in stile liberty che
fu dimora della famiglia Felisi non
sarà abbattuta. «Ad onor del vero, fin
dall’inizio nessuno aveva mai pensato
ad un destino di demolizione per que­
sto edificio ­ fanno sapere dalla società
“Giambi”, proprietaria dell’area ­. La
riqualificazione della Felisi, dove sarà
possibile, prevede anche il recupero di
quegli elementi di architettura indu­
striale risalenti agli anni Cinquanta e
che ancora sono visibili nel sito». Casa
Felisi non corre pericoli. Potrebbe
però cambiare destinazione: non più
abitazione residenziale, bensì palazzi­
na per uffici direzionali. Nei giorni
scorsi in sua difesa era scesa in campo
anche la sezione lodigiana di Italia
Nostra. «Riteniamo sia possibile il
pieno recupero del nucleo originario
di casa Felisi ­ queste le riflessioni
dell’associazione, guidata nel Lodigia­
no da Germana Perani ­. E questo non
solo per il valore storico legato all’at­
tività di lavorazione delle passamane­
rie a Codogno: casa Felisi si trova inse­
rita nel tessuto urbano delle ville co­
struite nel primo Novecento in viale
Trento, attraverso il quale si può os­
servare l’evoluzione degli stili archi­
tettonici nella prima metà del secolo
scorso». Le dichiarazioni della pro­
prietà della Felisi arrivano però ora a
dare finalmente punti fermi a tutta la
vicenda. Il progetto definitivo di casa
Felisi è datato 1927, all’interno del­
l’abitazione è conservata una pregevo­
le scala in pietra con ringhiera in fer­
ro battuto a collegamento dei due pia­
ni dell’edificio.
que anni e mezzo, i fedeli potranno tornare ad ap­
prezzare il pieno recupero di questo dipinto. Ringra­
zio i funzionari del Ministero, soprattutto la dottores­
di un’antica tela. Così è stato an­
che per il dipinto di Cesare Ma­
gni in questi giorni rientrato a
questo modo. In essi spiccano le
sponsorizzazioni trovate per il re­
stauro della “Natività” (attribui­
sa Quattrini, e tutti coloro che hanno reso possibile Codogno da Roma: pagato dalla ta in un primo momento proprio
la conservazione di un’opera pregevole come que­ sovrintendenza dopo una mirata a Cesare Magni) e per “La Madda­
sta». opera di promozione fatta dai due lena” di Camillo Procaccino.
La parrocchia centrale di Codogno, peraltro, ha con­ enti proprio presso le Belle Arti. Stesso interessamento per i pre­
tribuito concretamente al sostegno di quest’interven­ Stesso percorso anche per le due ziosi quindici “Misteri” di An­
to, con una spesa di 4 mila euro utilizzata per le spese antiche tele Seicentesche (sem­ drea Mainardi», dei quadri raffi­
legate al trasporto, all’imballaggio ed all’assicurazio­ pre custodite in parrocchia) raffi­ guranti “San Sebastiano e San
ne dell’opera. «Un restauro eseguito magnificamente guranti l’“Annunciazione di Ma­ Domenico” sempre attribuiti alla
­ questo il commento di Gnocchi ­. Il quadro era stato ria” e la “Nascita di Giovanni scuola del Magni.
soggetto a molte ridipinture eseguite nel corso dei se­ Battista”: in questo caso si deve Lu. Lu.
coli, tolte le quali sono emersi particolari prima na­
scosti, soprattutto nel paesaggio sullo sfondo. Questa
tela è un’opera importante, una delle poche del Ma­
gni che portano la data di realizzazione e la firma del­
l’autore. Un vanto averla a Codogno». La scheda tec­
nica del restauro è in attesa di essere spedita da Ro­ Il complicato recupero
ma direttamente alla parrocchia. Quel che già si sa è
che l’intervento è stato complesso, eseguito su questa
tela formata da tre tavole di legno (pioppo probabil­
mente) unite tra loro. A contribuire al deterioramen­
è stato eseguito
to della tela, probabilmente, furono anche gli stress
climatici legati al cambio di posizione del quadro, in
passato tolto dalla cappella Finetti e posto prima so­
e finanziato
pra l’ingresso della sacrestia, quindi vicino l’entrata
principale della navata destra della parrocchiale.
Luisa Luccini
dalla soprintendenza
38
Casale
LA RETE È STATA REALIZZATA DALLA SOCIETÀ PRIVATA LINKEM CON L’APPOGGIO DELLA BPL: IERI LA PRESENTAZIONE UFFICIALE IN COMUNE
A Casale arriva l’autostrada per Internet
Attivato il segnale WiMax per navigare ad altissima velocità
In breve
¢ A VITTADONE
Va in fumo il colpo
della banda dei bar
Ancora i bar nel mirino dei ladri. Nella
notte tra mercoledì e giovedì scorsi la
banda dei videopoker ha tentato di as­
saltare il bar Renzo nella frazione di
Vittadone. I malviventi sono riusciti a
forzare l’ingresso posteriore del locale
ma hanno fatto un po’ troppo rumore: i
titolari, che vivono sopra il locale, sono
stati infatti svegliati. Uno di loro si è af­
facciato alla finestra, mettendo in fuga
i ladri, scappati così a mani vuote.
¢ DONNA FERITA
Ancora un incidente
in pieno centro storico
Ennesimo piccolo incidente sotto i por­
tici del centro tra un ciclista e un pedo­
ne, e il comune pensa di mettere delle
colonnine di protezione all’accesso la­
terale. Lo scontro è avvenuto giovedì
pomeriggio attorno alle 16, proprio da­
vanti la porta del Plaza Café. Un cicli­
sta, proveniente da via Cavallotti, si è
immesso sotto i portici che proseguono
verso Largo Casali ad alta velocità, ma
subito girato l’angolo è incocciato in
una signora che stava camminando a
piedi sotto il porticato. Non è la prima
volta che incidenti di questo tipo sono
sfiorati o accadono sotto i portici: molti
ciclisti hanno l’abitudine di entrare sot­
to il porticato , spesso ad alta velocità,
nonostante la scarsa visuale. Giovedì
sono accorsi sul posto anche ambulan­
za della Croce Casalese e carabinieri, e
l’investita è stata portata al pronto
soccorso di Codogno per accertamenti.
Per evitare altri episodi del genere,
l’amministrazione comunale starebbe
valutando la posa di alcune colonnine
di protezione all’accesso laterale dei
portici, in modo da impedire quanto
meno l’ingresso in velocità ai ciclisti.
n Le autostrade digitali arrivano
a Casale: è stato attivato su tutta
la città, su Vittadone e su Zorle­
sco, il segnale WiMax per naviga­
re su Internet ad altissima velo­
cità in modalità wireless, ovvero
senza fili. L’infrastruttura è stata
realizzata dalla società privata
Linkem, con finanziamenti an­
che della Popolare di Lodi, ed è
tra le prime in tutta Italia.
Nel Lodigiano, Linkem ha attiva­
to nei giorni scorsi il segnale su
Casale e frazioni e sul centro di
L o d i , m e n t re
entro giugno è
prevista la co­
pertura di San­
t’Angelo Lodi­
giano, Graf fi­ Il sistema
gnana, Boffalo­
ra d’Adda, Ca­
stiglione d’Ad­ è stato esteso
da e San Rocco
al Porto. In fu­
t u ro s a r a n n o
raggiunti gli al­
anche
tri comuni della
provincia di Lo­
di.
in centro a Lodi
«Rispetto alla
banda larga su cavo, il WiMax
presenta velocità di trasmissione
maggiore, facilità d’installazione
e costi ridotti ­ spiega Davide Ro­
ta, amministratore delegato di
Linkem ­. Può essere usato con
una piccola centralina da mette­
re in casa per collegare Pc e tele­
fono oppure con una chiavetta da
Pc, che consente l’uso in ogni
parte d’Italia dove c’è il segnale».
La Provincia di Lodi ha giocato
un ruolo fondamentale nella
creazione dell’infrastruttura ne­
cessaria alla trasmissione del
se gnale. «Abbiamo messo in
contatto e coordinato Linkem e
Banca Popolare di Lodi, portan­
do in dote le facilitazioni buro­
cratiche che ci derivavano an­
che dal pregresso tentativo di
portare la banda larga nel Lodi­
giano ­ dice il vicepresidente
della Provincia Claudio Pedraz­
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
zini ­. Abbiamo sviluppato il
progetto guardando alle aree ap­
petibili per la società, ma anche
alle esigenze di copertura del
territorio, e non è un caso che
tra i primi comuni figurano pae­
si, anche piccoli, che finora non
hanno avuto la banda larga».
La collaborazione ha portato a
sviluppare anche una apposita
offerta commerciale destinata ai
cittadini della provincia di Lodi,
ai quali sarà data la possibilità di
accedere a un contratto di navi­
gazione Inter­
net con chiavet­
ta a soli 10 euro
al mese, invece
che i 20 previsti
dalla tariffa
commerciale di
Linkem. Altre
proposte, a 30 e
40 euro al mese,
prevedono oltre
a Inter net an­
che le chiamate
verso i numeri
di telefono fissi
e per un certo
monte orario Da sinistra Spatti della Bpl, il vicepresidente della Provincia Pedrazzini, il sindaco Parmesani e Rota della Linkem
anche verso i cellulari.
«Banca Popolare di Lodi ha par­ IL RETROSCENA
tecipato insieme a un pool d’inve­
stitori al finanziamento di
Linkem con una quota di 3 milio­
ni di euro ­ ha spiegato Gianfran­
E il progetto di Lodicom va definitivamente in soffitta
co Spatti, responsabile del centro n Lodicom chiuderà entro la primavera. La socie­ site antenne di trasmissione posate, grazie a un
imprese di Lodi della Popolare ­. tà partecipata della Provincia tramite Eal era accordo in esclusiva con l’allora Cap, su alcune
Crediamo nella bontà del proget­ nata a marzo 2007 dopo un accordo quadro siglato torri d’acquedotto sparse nel Lodigiano. Alcune,
to, anche perché porta un valore a luglio 2006, tra gli altri, dalla Provincia stessa, non tutte, con un effetto macchia di leopardo che
aggiunto al nostro territorio». dall’Associazione Comuni del Lodigiano, da rendeva insicura e alquanto problematica la tra­
Molto soddisfatto il sindaco di Aemcom Srl di Cremona in quanto partner tecno­ smissione stessa del segnale. Insomma, a tre anni
Casale Flavio Parmesani. «Oltre logico. L’obiettivo era di portare la banda larga dalla sua nascita, Lodicom è stata un fallimento
alle caratteristiche tecniche mi­ tramite tecnologia senza fili in tutti i comuni totale. «Abbiamo mantenuto quanto di positivo
gliorative, questo servizio garan­ lodigiani entro la primavera del 2008 con un inve­ c’era in Lodicom, il lavoro burocratico fatto per
tisce per noi la copertura di Zor­ stimento calcolato allora in circa un milione e 300 l’utilizzo delle torri, e lo metteremo a disposizione
lesco, che fino a oggi ne era sen­ mila euro. Nel tempo, però, questo obiettivo era di Linkem per la copertura del territorio ­ spiega
za. La banda larga è uno stru­ parso via via sempre più irraggiungibile, e a oggi il vicepresidente Claudio Pedrazzini ­. Va da sé
mento ormai irrinunciabile per i infatti nessun comune è stato coperto dal segnale che Lodicom non ha raggiunto gli obiettivi per cui
cittadini e per le imprese, e come di Lodicom. L’anno scorso la società aveva mutato era stata creata, e sarà chiusa perché non ha più
amministrazione pubblica ci per­ parzialmente obiettivo, cercando di facilitare la alcuna ragione d’essere». La decisione finale av­
metterà di puntare sui servizi da copertura in banda larga da parte di altri operato­ verrà ad aprile nell’ambito di una revisione del
erogare tramite Web». ri privati tramite la concessione in uso delle appo­ sistema di partecipate della Provincia.
Andrea Bagatta
SABATO 6 MARZO 2010
il Cittadino
INSEDIAMENTI RURALI DEL LODIGIANO ­ 156
Vigadore, la corte che profuma di malga
I fratelli Manzoni non hanno dimenticato le loro radici alpine
L’
amico Egidio Bongiorni, che
di questa pagina è da tempo
assiduo lettore, mi chiede: ti
piacerebbe scrivere sulla ca­
scina Vigadore di Lodi? Altro che, gli
rispondo! La corte è molto antica: gli
annali storici rivelano che essa è si­
tuata in uno dei più antichi chiosi
del territorio, e che nel passato è sta­
ta abitata da 163 residenti. Nel 1609
era proprietà dei Destreri, feudatari
di Boffalora d’Adda. Cinquant’anni
dopo, come si rivela da carte datate
1659, era una della proprietà dei
Triulzi. Nel 1789 apparteneva alla
parrocchia di San Giacomo, poi pas­
sò a quella della frazione Fontana. I
proprietari, intanto, continuavano a
succedersi.
Visto il mio interesse, Egidio Bon­
giorni ha persuaso gli attuali pro­
prietari della corte Vigadore ad ac­
cettare quest’incontro. C’è sempre
stupore quando si rivela una sana
curiosità nel conoscere destini con­
siderati, dai protagonisti, per discre­
zione, per umiltà, assolutamente
normali. Poi subentra la condivisio­
ne, il piacere di confrontarsi, il gusto
dell’aneddotica: oggi sul desco è ri­
posto un salame squisito, le fette si
tagliano morbidamente e l’una tira
l’altra, le frittelle di stagione, un vi­
no dolcissimo, che, nel commentarlo,
sembriamo tutti esperti sommelier.
n I TRE FRATELLI
L’ospitalità dei
fratelli Manzoni
è genuina ed al
tempo stesso di­
vertente. I tre fra­
telli, Ambrogio, il
più anziano con
83 primavere ben
portate, e poi An­
gelo ed Umberto,
sono simpaticis­
simi: parlano un
dialetto pieno di
inflessioni coma­
sche, cremasche,
lodigiane: è il dia­
letto della casci­
na Vigadore; si
parla solo all’in­
terno della corte.
Cento metri fuori
è già lingua fore­
stiera. Sono attentissimo, quando
non capisco, osservo implorevole
Carla, la figlia di Angelo, e lei mi tra­
duce.
I fratelli Manzoni talvolta, nel citare
date e ricordi, si contraddicono tra
loro, ed allora si mandano benevol­
mente a quel paese, ma sono unitissi­
mi, e si vede che si vogliono un gran
bene, e che, prima di ogni cosa, pren­
de largo a pieni giri la tanta vita vis­
suta in comune. Oggi la cascina Vi­
gadore vanta un’importante stalla
da latte, con circa duecentocinquan­
ta vacche in mungitura. Una delle
più grosse della città di Lodi. Eppure
la famiglia Manzoni aveva comincia­
to la propria attività agricola con so­
lo dieci manze. Erano quelle le vac­
che, per produzione di carne, di Mar­
tino Manzoni.
n IL SIGNOR MARTINO
Il signor Martino era nato nel 1888 a
Morterone in Valssasina, il più pic­
colo comune d’Italia, a oltre mille
metri di altitudine, con bellissimi
sentieri in mezzo ai boschi, ricchi di
betulle e faggi. Martino con la sua si­
gnora Margherita Invernizzi abitava
lì, in una malga, in alto, poco sotto al
Resegone, e quando spirava freddo
ogni cosa era più difficile.
Per questo Martino aveva deciso di
fare il malghese: nella stagione in­
vernale scendeva a valle, con le sue
poche bestie, ed aspettava che tor­
nasse la primavera. Solitamente, nel­
l’arrivare in pianura, privilegiava la
zona cremasca. In primavera ritor­
nava su, con la moglie ed i suoi figli,
che erano numerosi: la primogenita,
Angiolina, oggi 95enne, vive alla ca­
scina Mirandola di Agnadello; poi
Pietro, che era nato a Pandino, du­
rante una delle discese. Quindi, Ma­
ria, Carla, Pino, Emilia, ed i nostri
tre testimoni della odierna storia:
Ambrogio, Angelo, Umberto.
La vita dei malghesi era un continuo
andirivieni. L’idea della malga, per
quanto suggestiva e romantica, non
era rose e fiori. Oggi i Manzoni sono
ancora proprietari del terreno, las­
sù. Ma non ci sono più tornati e la
baita è un pallido ricordo della caset­
ta che fu. Le memorie dei fratelli
Manzoni, tuttavia, non indulgono ad
immagini epiche: agli inizi del Nove­
cento quella casetta, tutta in pietra,
era una dimora sì abitabile, ma poco
confortevole. Si trattava soltanto di
due stanzette, fredde, senza luce, sen­
za acqua potabile.
n LA VITA IN ALPEGGIO
I Manzoni erano poveri, vivevano ve­
ramente di poco. I materassi non
La famiglia, originaria
della Valsassina, si è insediata
alle porte di Lodi nel 1961
erano neppure di lana, pur avendo
qualche pecora, ma fatti con le foglie
delle pannocchie del granturco. Non
c’erano solo i famigliari di Martino,
ad abitare la baita, ma anche suo fra­
tello Giuseppe con la propria fami­
glia. La moglie di Giuseppe si chia­
mava Luigina. Ella era sorella di
Margherita. Praticamente due fra­
telli avevano sposato due sorelle. I ri­
spettivi nuclei arrivavano a contare
ventuno persone. La maggior parte
dei ragazzi, allora, dormiva in stalla,
LE VICENDE, LE MEMORIE, LE FIGURE DI UN MONDO CONTADINO SCOMPARSO
con le bestie.
Al mattino presto, la signora Mar­
gherita preparava per colazione il
latte con la polenta. Poi ciascuno an­
dava a svolgere i propri compiti, si
saliva agli alpeggi, conducendo gli
animali. A volte pioveva burrasca,
certe piogge che sembravano essere
beffarde ed inclementi, come se l’in­
tera acqua del cielo si scaricasse sui
dorsi del Resegone. Non si potevano
abbandonare le bestie ed occorreva
cercare dove proteggersi dai fulmi­
Angoli della cascina Vigadore
alle porte di Lodi, di proprietà
della famiglia Manzoni che è scesa
in pianura alle Alpi lecchesi
dopo la seconda guerra mondiale,
trasferendosi nella corte attuale
nel 1961 e acquistandola
una decina di anni più tardi.
Oggi l’azienda agricola è
tra le più grandi del territorio
con una stalla di duecentocinquanta
vacche da latte in mungitura
ni, dentro una spelonca o sotto una
spiovente tettoia di pietra. Fu così
che una volta Pietro, mentre cercava
un riparo, e correva a perdifiato nel
fitto del bosco, incappò davanti ad
una sagoma: la osservò prima di
sfuggita, nella corsa, poi attentamen­
te, e inorridì. Era un uomo, impicca­
to, che penzolava dal ramo di un al­
bero. E non dimenticò mai più quella
scena.
Anche papà Martino andava all’al­
peggio. Ma le giornate erano inter­
minabili e non c’era giorno che lo as­
salisse una fortissima smania di si­
gari; allora, faceva un fischio al ca­
ne, gli annodava un fazzoletto al col­
lo, e gli sussurrava all’orecchio: via!
Il cane pastore correva giù verso la
baita: e tornava con i toscani e una
merenda per il suo padrone, chiusi
nel fagottino del fazzoletto.
Quando la sera la famiglia tornava a
riunirsi, la cena prevedeva sempre
lo stesso menù: minestra; e poiché
non c’erano verdure, si usavano le
erbe dei prati, sapendole scegliere
fra quelle che davano sapore e nutri­
mento.
Gli affari erano difficili in quegli an­
ni: non c’erano mercati a cui offrire i
propri prodotti. Le vacche produce­
vano poco latte, necessario per rea­
lizzare almeno cinque pezzi di taleg­
gio alla settimana; si faceva anche il
burro. Al paese sottostante arrivava
un camioncino, da Bergamo; il con­
ducente, forse per conto di un casei­
ficio, veniva a ritirare i formaggi.
39
Primo Piano
Spesso i taleggi venivano utilizzati
come merce di scambio. Ogni tanto
la signora Margherita acquistava un
pezzo di grana, che durava per setti­
mane, fino a riempirsi di polvere
verdastra per la muffa, e ai suoi figli
diceva che quel colore conservava
meglio la qualità del formaggio. Poi
c’erano le uova, ed una quantità
enorme di pere. Talvolta si vendeva
una pecora, tal altra una vacca, ed
arrivava qualche soldino.
Malgrado i tanti figli, la signora
Margherita non aveva perso l’abitu­
dine di frequentare la messa quoti­
diana: ogni giorno percorreva quat­
tro chilometri, tra andata e ritorno,
per ascoltare la funzione. Era una
donna molto dolce e al tempo stesso
ferma. Una volta i tedeschi circonda­
rono la baita: erano convinti che lì si
nascondessero i partigiani, gridaro­
no, spararono per aria colpi di mitra,
minacciarono di uccidere tutti. Dal­
la porticina venne fuori Margherita:
offrì loro del latte, mostrò i propri
mocciosi, chiarì che lì non cera nes­
suno, ed i tedeschi se ne andarono
via.
Anche Martino, pur nella sua natura
di uomo di montagna, taciturno,
schivo, era un uomo molto buono. Ai
figli aveva insegnato tutto quello che
sapeva: come governare gli animali,
come portarli al pascolo, quali peri­
coli evitare, e come affrontare situa­
zioni di difficoltà. I figli stravedeva­
no per lui e gli portarono sempre un
rispetto assoluto, ricco d’amore, di
attenzioni. Una volta anziano, i ra­
gazzi, nel tempo libero, potevano sce­
gliere di dedicarsi ai propri diverti­
menti, ed invece a turno restavano
con lui, a tenergli compagnia, a gio­
care a bocce in interminabili partite.
n IN PIANURA
La vita malghese durò sino al 1949,
quando Martino e la famiglia venne­
ro a stare definitivamente in pianu­
ra, affittuari alla Mirandola di Agna­
dello. I figli avevano tutti deciso di
proseguire l’impegno agricolo. Co­
me i genitori, anche due figli, Am­
brogio ed Angelo, avevano sposato
due sorelle. Ambrogio ricorda anco­
ra il giorno delle sue nozze: la ceri­
monia al mattino e la stalla alla sera.
Quella mezza giornata, per la messa
ed il rinfresco, è stata l’unica vacan­
za che si è concesso dal lavoro. An­
che Angelo era un lavoratore molto
scrupoloso, e sapeva far valere le ra­
gioni dell’azienda agricola al merca­
to. Dei ragazzi di casa Manzoni,
l’unico che aveva avuto un tentenna­
mento, se proseguire la vocazione
agricola, era stato Umberto, al quale
piaceva cantare e suonare la fisar­
monica. Poi era morta una sua sorel­
la, Carla, e lui aveva trovato disdice­
vole, davanti ad un dolore così gran­
de, proseguire sulla strada dell’arte.
E di punto in bianco smise di suona­
re e rientrò a tempo pieno in casci­
na, dando un contributo determi­
nante. Umberto è qui in pianura da
più di sessant’anni, eppure, nell’in­
dole, si sente ancora uomo d’alpeg­
gio e di baite e di terre montane di
confine.
n A DUE PASSI DALLA CITTÀ
Nel 1961 Ambrogio, Angelo ed Um­
berto vennero affittuari alla cascina
Vigadore di Lodi, subentrando a Gio­
vanni Dominoni, che si spostava sul
Pavese. La possessione era all’epoca
proprietà dei coniugi Meazzini Boc­
cadoro: lui era un dentista e lei pe­
diatra. Dieci anni dopo i fratelli
Manzoni acquistarono la corte.
Furono anni importanti: la corte ne­
cessitava di molta manutenzione, ed
i fratelli Manzoni facevano tutto da
loro; alle 3.30 di notte mungevano le
vacche, alle sette del mattino erano
in campagna, poi altra mungitura.
Alla sera si addormentavano sul
piatto.
Soltanto alla metà degli anni Sessan­
ta, a causa dell’imposizione della
manodopera agricola, presero alle
dipendenze due contadini, i fratelli
Antonio e Carlo Giupponi, che veni­
vano dalla montagna, da San Gio­
vanni Bianco, ed erano così bravi
che a poco a poco costruirono una
propria fortuna.
I fratelli Manzoni, oggi in pensione
ma sempre attivi, hanno lavorato so­
do, ed hanno affidato ai propri figli
una realtà d’eccellenza. Oggi l’azien­
da agricola è seguita dai fratelli
Alessandro e Giacomo, figli di Ange­
lo, da Giovanni e Martino, figli di
Ambrogio, e da un altro Giovanni e
Massimo, figli di Umberto.
I tempi del latte con polenta, di pri­
ma mattina, sono ormai lontani. Ma
è rimasta la stessa semplicità, la
stessa gioia di condividere. Valori
così, targati Manzoni, sono incisioni
su roccia. Quella delle pietre di mon­
tagna. Di un alpeggio lontano lonta­
no nel tempo.
Eugenio Lombardo