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Sai cosa ti spalmi?

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Sai cosa ti spalmi?


ovvero: come farsi belli senza distruggere il pianeta!

martedì, 14 giugno 2005 Eccoci

Casa nuova!

CI SIAMO TRASFERITI!!!! me
SilviaV
Lola2
Vittorio Urbani
Marylunaz
Valeria
Dana
Continuate a leggerci su: Peggy
donafior

www.saicosatispalmi.org

e grazie a tutti!
Postato da: barbara3 a 21:34 | link | commenti (1) |

Ultimi Commenti
giovedì, 09 giugno 2005 utente anonimo in
Maschera Pelle Mista
utente anonimo in
SCRUB CORPO FAI DA TE
RICETTE CREME
CORPO
Grazie alle mie amiche del forum di Dafne che mi hanno gentilmente ceduto il copyright, utente anonimo in
tante nuove ricettine per scrub corpo fai da te! SCRUB CORPO FAI ...

Penelope:
Tempo fa avevo acquistato il "Talasso scrub" della Collistar. Ottimo!
Ho provato a crearmene uno tutto mio ricordando alcuni ingredienti ed aggiungendone
altri ...risultato favoloso!!!!! Ve lo passo subito...per chi vuole provare:
Sali del Mar Morto - Olio di jojoba - olio di mandorle dolci - olio essenziale di eucalipto,
menta piperita e timo (di questo solo due gocce perchè disinfetta ma irrita!). Link
Prima della doccia ho inumidito la pelle poi ho passato questo "intruglio".
* - CAMPAGNA DI
Ho massaggiato bene, soprattutto nei punti critici: cosce, glutei e pelozzi incarnati. Poi
BOICOTTAGGIO!
ho sciacquato accuratamente. FATTI SENTIRE!
Risultato: pelle morbidissima, che più morbida non si può e anche luminosa, peli * - da dove è iniziato
"scarnati" foruncoletti spariti. tutto, e ancora continua
Io ho la pelle del corpo piuttosto secca e ruvida. Ora ho risolto anche questo * - tutto sulle erbe
problema!!!! *- Biodizionario
Se a questi vantaggi aggiungiamo anche quello economico.... , posso dirmi davvero
soddisfatta!

Mukki:
Io mi sono fatta lo scrub con sale grosso iodato, zucchero, olio di germe di grano, olio di
jojoba e o.e. di limone e arancio
Archivio
Irene:
oggi
Adesso con la mia invenzione salefino+cacao+olio non ho alcun problema e pelle bella giugno 2005
bella... la scorsa settimana, presa da un delirio di creatività, ho deciso di farmi uno maggio 2005
scrub per il corpo per eliminare le squamette di pelle morta che ultimamente mi aprile 2005
perseguitano. marzo 2005
Son partita con l'idea di usare olio e sale fino, come faccio spesso. Poi ho pensato: e se febbraio 2005
gennaio 2005
metto meno sale e in più bicarbonato? mentre mescolavo sale e bicarbonato ho
pensato: e se ci aggiungo del cacao magro?
Ho poi amalgamato il tutto con olio di mandorle dolci e spalmato sul corpo.
Dopo la doccia la pelle ha continuato a venire via da sola... facevo un po' schifo, LA
PERDEVO SUI PANTALONI...ma solo per un paio d'ore. boicottaggi
cellulite

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Il giorno dopo: uno splendore! finalmente debellata!! è una settimana che ho una pelle cosmetici fai da te
stupenda!! dermatologia
ingredienti dei
Apetta: cosmetici
labbra
non solo cosmetici
presentazione
Al momento mi “scrubbo” con varie cose: per il viso utilizzo soprattutto zucchero + prodotti per la casa fai
da te
miele + acqua di rose, per il corpo sale fino (o zucchero) + zenzero in polvere + argilla pseudo recensioni
verde + olio di oliva. Avete mai provato ad aggiungere anche il ghiaccio tritato molto riflessioni
finemente allo scrub? Da un enorme sollievo alle gambe stanche e una vera sferzata di struccarsi
energia. Una delle mie ricette preferite, attualmente, prevede anche un cucchiaino di
zenzero grattuggiato e uno di argilla (alla ricetta base col sale iodato fino e oli
essenziali).

barbara3
Postato da: Lola2 a 19:06 | link | commenti (11) |
cosmetici fai da te Dana3
donafior
Lola2
marylunaz
lunedì, 06 giugno 2005 peggyg ...
ricser
CIPRIA FAI DA TE silviav
vaIeria
vittor ...
Ieri ho avuto questa idea, l’ho messa in pratica e devo dire che
mi piace tantissimo!
Ho ottenuto una cipria rosata, opacizzante ma non coprente,
colora pochissimo ma dà quel bell’effetto luminoso alla pelle del Feeds
viso, e soprattutto ha un costo irrisorio!!! Anche sulla pelle
abbronzata è ottima, ravviva il colorito senza sbiancarlo.

Prendere dell’amido (meglio sarebbe quello di riso, se non si


trova va comunque bene qualsiasi amido in polvere, frumina,
maizena o altri), in un contenitore di vetro metterne un
cucchiaino colmo e aggiungere del colorante rosso liquido per Contatore
alimenti (si trova al supermercato nel reparto ingredienti per visitato 103028 volte
torte). Usare i guanti, perché tende a macchiare le mani.
Aggiungerne abbastanza fino a colorare il nostro amido di un
bel rosa molto carico. Mescolare e lavorare con un cucchaino
fino a che tutto l’amido sia ben colorato. Lasciare asciugare, in
modo che l’amido torni asciutto, meglio tutta la giornata. Poi
aggiungere altro amido mescolando fino ad ottenere una
tonalità rosa confetto, una goccia di olio essenziale a scelta per
profumare (ma non è indispensabile), passare tutto in un
frullatore o meglio in un macinacaffè ben pulito. Trasferire in un
vasetto e applicare col pennello da cipria, meglio sopra il
lavandino perchè un po' ne cadrà giù mentre la mettete.

Postato da: Lola2 a 11:01 | link | commenti |


cosmetici fai da te

sabato, 21 maggio 2005

Labbra da proteggere

Un interessante articolo sulla cura delle labbra e sugli ingredienti dei più diffusi stick
per labbra in commercio.

Qui: www.ermesconsumer.it/wcm/ermesconsumer/
news/2004/Dicembre/burrocacao3-12.htm

http://saicosatispalmi.splinder.com/ 10/12/2010
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Postato da: barbara3 a 15:44 | link | commenti (3) |


riflessioni, ingredienti dei cosmetici, dermatologia, labbra

venerdì, 20 maggio 2005

Lucidalabbra fai-da-te

Ecco gli ingredienti:

1 cucchiaino di miele
2 cucchiaini di burro di karitè
1 quadratino di cioccolato fondente (contenente lecitina)

Si fanno fondere tutti in un vasetto e si fa raffreddare.

Il risultato è un balsamo per labbra (tipo quelli della Lush, per intenderci), che lascia
le labbra lucidissime (per via del miele) e leggerissimamente colorate.

L'unica pecca è la durata... bisogna rimetterselo spesso.

Postato da: silviav a 11:25 | link | commenti (3) |


cosmetici fai da te

lunedì, 16 maggio 2005

lettini abbronzanti - UVA

Come richiestoci ecco un parere di Riky, la nostra mitica "pellologa", in risposta ad


una domande che feci tanto tempo fa sul forum di promiseland, ovvero: "cosa ne
pensi dei lettini abbronzanti"?

Riky rispose:

Autore: riky
Data: 04/04/03 18:30

"Cara Barbara, le lampade UVA fatte in eccesso (ovvero, più di 10 all'anno) fanno
SI invecchiare la pelle, ma in modo mefitico, non da un mese all'altro, ma dopo
qualche anno ti ritrovi la pelle spessa, opaca, chiazzata di macchie scure, priva di
elasticità, con grinze e grinzette, pori dilatati, comedoni, vasellini dilatati....
Soprattutto le lampade di oggi, in cui gli UVA - raggi solari a banda lunga, che
arrivano giù dritti al derma, dove ci sono le fibre elastiche e collagene, e la sostanza
fondamentale - sono iperpotenziati (da una doccia solare di oggi si esce belli rossi -
gli UVA in natura sono molto più deboli). Con questo, se a una persona non importa
niente di ridursi con la faccia a prugna secca, è liberissima di fare tutte le lampade
che vuole! (Personalmente faccio un paio di lampade prima di andare al mare).

lampade e acne - allora le lampade UVA sono nate per la TERAPIA di alcune
malattie della pelle, e risolvono anche alcuni casi di pruriti ed eczemi cronici - perchè
i raggi UVA, normalmente, non potenziati, hanno un potere antiinfiammatorio e
immunosoppressivo. Quindi possono in certe lapade DELICATERARISSIMI casi
far bene a certe forme di acne infiammata.
Io non le consiglio mai, però, non solo perchè non guariscono affatto l'acne -
semmai l'abbronzatura la nasconde un po' - ma alla lunga la peggiorano. Tra le
cause dell'acne c'è infatti anche una alterazione nella formazione del corneo (la
cheratinizzazione). Cellule cornee si accumulano nei follicoli sebacei. E guarda un
po', la pelle per difendersi dall'azione dei raggi solari non solo produce melanina,
ma si ispessisce anche, producendoi più corneo (specie le pelli chiare).
Quindi se il processo di cheratinizzazione è già alterato dall'acne, ecco che la pelle si
riempe di microcisti e microcomedoni che possono infiammarsi.
L'acne al momento sembra andar meglio, poi inevitabimente peggiora. Per
non parlare delle chiazze iperpigmentate che si formano dove ci sono le lesioni
acneiche...
Sgli autoabbronzanti, vai a guardare sul motore di ricerca, ne abbiamo parlato a
lungo!
Ciao!
Riky
PS - Ma usa la terra!"

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Aggiorno con l'intervento di Riky nei commenti:

"Figuro utente anonimo - ma sono Riky la derma - e voglio aggiungere due tre cose.
Allora, se si fanno le lampade, anche quelle due-tre prima di andare al mare,
consiglio sempre l'applicazione di sostanze antiossidanti prima e dopo:
betacarotene- licopeni - vit.E - vit C sotto forma di magnesioascorbilfosfato -
enzima Q10- etc etc etc - E consiglio anche di prendere per bocca integratori che
contengano fattori di protezione cellulare. Rigorosamente indossare gli occhialini,
perchè gli occhi sono quasi più delicati della pelle, e, se si vuole aumentarne l'effetto
abbronzatura, si può mettere un autoabbronzante, dopo. Ah dimenticavo: le
labbra vanno protette con stick a schermo alto- Besos a todos los bloggers,
ricser".

Postato da: barbara3 a 13:55 | link | commenti (2) |


non solo cosmetici, dermatologia

venerdì, 13 maggio 2005

olio di ricino

per chi cercasse un buon contorno occhi senza spendere una fortuna.. l'olio di
ricino è perfetto! io lo uso la notte e funziona per le linee di disidratazione..sono
sparite totalemente! ho notato che ho anche meno occhiaie...ne mettete un goccino
e lo lasciate li dieci minuti...se volete potete tamponare l eccesso, io lo lascio tanto
ci devo dormire!;-)

Postato da: marylunaz a 23:50 | link | commenti (7) |


cosmetici fai da te, pseudo recensioni

martedì, 10 maggio 2005

E ORA.... PARLIAMO DI CELLULITE!

Ricevo questo articoletto dalla nostra valeria, che non riesce a loggarsi. Grazie vale,
a buon rendere ;)

"A grande richiesta, pubblichiamo qui un’esperienza fatta tempo


fa su consiglio di Porto Pietro.
Pietro

Innanzitutto chiariamo che cosa non fa un cosmetico


anticellulite: un cosmetico non diminuisce lo spessore dei
pannicoli adiposi.
adiposi Come dice la dermatologa Riccarda Serri
“Cellulite è sclerosi del tessuto connettivale e adiposo; cellulite
sta a grasso come cirrosi epatica sta a fegato”. Si può, però,
migliorare quell’insieme di inestetismi cutanei tipici, come il
colorito spento e la superficie irregolare (fossette, strie). Va poi
detto che non sempre ciò che interpretiamo come cellulite lo è
davvero: un’adiposità localizzata, di per sé, non lo è, tantomeno lo
è la tendenza –squisitamente femmilile, e in questo non c’è nulla
di sbagliato- ad accumulare il grasso di preferenza sulle cosce.

Ci furono consigliati gli impacchi di cacao,


cacao per la presenza di
varie sostanze interessanti fra cui la teobromina e gli oligomeri
procianidolici. Pietro “il meccanismo attraverso il
procianidolici Spiega Porto Pietro:
quale la teobromina stimola la lipolisi favorendo la riduzione
della massa adiposa, è la sua attività di blocco su un enzima
chiamato fosfodiesterasi. Questo enzima normalmente inibisce
l’attivita del cAMP (Adenosinmonofosfato ciclico) che a sua volta
aumenta la lipolisi all’interno delle cellule adipose. La
Teobromina, bloccando la fosfodiesterasi, prolunga l’azione del
cAMP che di conseguenza incrementa l’attività demolitrice sui
grassi che sono accumulati nel tessuto. Oligomeri procianidolici:

http://saicosatispalmi.splinder.com/ 10/12/2010
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sono la promessa futura nel trattamento delle cellulite in quanto


vanno ad agire, a differenza della teobromina, proprio sulle cause
della cellulite che sono ascrivibili, semplificando, ad una
affezione/alterazione del tessuto connettivo. Queste sostanze
agiscono bloccando l’azione demolitrice di enzimi come la
collagenasi sul collagene, e l’elastasi sull’elastina prevenendone la
distruzione.”

Passiamo alla pratica.


pratica L’impacco si fa mescolando cacao amaro in
polvere (non è necessario che sia cacao magro, anzi) con acqua
tiepida sino ad ottenere un fango liscio. Si applica sulle zone da
trattare e si lascia agire almeno mezz’ora. Tende a seccarsi, per cui
ci si può fasciare con della pellicola trasparente (consiglio poco
ecologista…) oppure indossare un paio di pantaloncini in plastica,
che trovate nei negozi di forniture per estetiste, e sinché non si
rompono si possono riutilizzare; attenzione perché non è un
materiale particolarmente robusto. Importante fare l’impaccoimpacco
lontano dai pasti,
pasti in modo che l’insulina in circolo non ne
vanifichi l’azione. Sempre allo scopo di far sì che i nostri ormoni
ci vengano incontro anziché ostacolarci, è molto meglio applicare
quest’
quest’impacco dopo lo sport.
sport Non c’è pericolo che, affamate come
lupi, vi venga la tentazione di assaggiarlo, è amarissimo!

La mia esperienza è stata questa: l'idea era di fare un test...con


test un
cieco solo, non essendo ovviamente possibile il doppio cieco.
(Ragguaglio per chi fosse da tanto senza entrare in una
sperimentazione ;o) Poniamo che devo provare l'efficacia di un
nuovo farmaco, quindi la sua differenza con il placebo, e voglio
eliminare le interferenze dovute a fattori psicologici. Allora, io
che sono lo sperimentatore so quali pillole contengono il farmaco
e quali no. Pero' non lo sanno nè i vari pazienticavia -ovviamente
- nè -e qui sta il DOPPIO cieco- il medico che materialmente
gliele somministra. Fine del ripassino!). Ho quindi fatto l’impacco
per quattro settimane su una coscia –e una natica- sola. Ho scelto
la destra, perché normalmente è più grossa, e la mia non fa
eccezione. Alla fine delle quattro settimane, ho chiesto ad
amiche, zie, cugine, e pure al papà (un parere maschile non fa mai
male) se notassero differenze, tutti separatamente per non
influenzarsi a vicenda. Tutti quanti non hanno avuto alcun
dubbio nell'indicare la gamba destra come "quella senza i
buchini" e addirittura, piega inferiore della natica più soda, e
profilo esterno della coscia più netto. Non si trattava di semplice
effetto tensore, in quanto le strie caratteristiche non erano più
visibili (o quantomeno lo erano molto meno) anche strizzando la
pelle. A proposito di effetto tensore, quello è già visibile dopo tre
applicazioni.

Una piccola annotazione personale che spero vi faccia meditare.


Quando ho fatto questo piccolo esperimento, avevo alcuni livelli
ormonali piuttosto alterati, abbastanza da favorire la formazione
di cellulite in abbondanza. Tuttavia ha funzionato ugualmente,
insieme ad una buona dose di sport. Quindi, suvvia, mettete da
parte idee vittimiste e…via tutte a farci belle!"
Valeria, da domani comincio, vediamo chi si unisce ;)

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Postato da: barbara3 a 20:31 | link | commenti (8) |


riflessioni, cellulite, dermatologia, cosmetici fai da te

giovedì, 05 maggio 2005

I FILTRI SOLARI

I filtri solari che troviamo nelle creme viso o nei prodotti solari non sono tutti
uguali.
octyl methoxycinnamate

benzophenone

ethylhexyl methoxycinnamate

butyl methoxydibenzoylmethane
octyldodecylneopentanoate
sono tutti nomi di filtri solari chimici.
Invece:
zinc oxide
titanium dioxide
talc

sono nomi di filtri solari fisici.

Come funzionano?
I filtri fisici "riflettono" i raggi solari punto e basta. Il bello è che la
riflessione riguarda tutti i raggi UV sia A che B e che più prodotto metti, e
più spesso lo metti, e più protegge (indipendentemente dal numero di SPF
scritto). Meno prodotto usi, e più diradi la frequenza di applicazione, e più
raggi solari passano.

I filtri chimici invece, agisconoin modo ancora poco chiaro. A tutt'oggi


nessuno sa, esattamente, non solo come funzionino questi filtri chimici, e
nessuno sa, esattamente, come si comportino a livello cutaneo (ciascun
filtro, oltre a tutto, cattura e trasforma selettivamente solo certe
bande di raggi solari, sfasando completamente anche la reattività
della pelle a una cosa naturale come il raggio solare, mentre i filtri
fisici in modo del tutto democratico schermano in misura maggiore o
minore a seconda delle percentuali in cui sono presenti tutti i raggi
solari).

I filtri chimici per funzionare devono avere delle zone molecolari dove i raggi
solari si "incastrano" e quindi vengono bloccati e non raggiungono quindi
l'epidermide. Per fare questo la struttura di queste sostanze è
particolarmente complessa. Più sono complicate le sostanze più possibilità
hanno di essere intese, dall'organismo, come antigeni e scatenare una
reazione allergica.
Inoltre questo meccanismo fa sì che il filtro fisico "trattenga" il calore, aumentando quindi la
sensazione di caldo sulla pelle.

Perché preferire i filtri fisici?

Una breve considerazione… ogni anno l’FDA, ente americano che si occupa
tra le altre cose anche delle sostanze da ammettere nella preparazione dei
cosmetici, semplicemente considera la lista dei filtri ammessi, li controlla,
verifica quali casi di allergia, malattia eccetera hanno causato nel corso
dell'anno precedente e poi stila la lista dei filtri buoni e quella di quelli cattivi.
Quindi i formulatori prima controllano la lista e poi si mettono a fare i solari.
Basta questo a spaventarci...ma come prima li lasciamo usare e poi, se
fanno danni li togliamo?

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Inoltre, i filtri fisici, respingendo i raggi solari, non provocano un


surriscaldamento dell'epidermide.

Perché vanno cambiati ogni anno:


Molti filtri chimici, oltre che essere delle schifezze petrolchimiche, possono
degradarsi (occhio alla data di produzione, una crema dell'anno scorso non
prenderla!), la crema ha lo stesso aspetto e profumo ma… funziona meno, o,
peggio, può scatenare uan reazione allergica.

I filtri fisici di un prodotto bioecocompatibile non corrono questo rischio,


ma atttenzione! Può essere la crema in cui sono contenuti ad irrancidire o ad
essere inquinata da attacchi batterici, dato che spesso contiene pochi
conservanti e antiossidanti non troppo potenti. Controllare odore, colore e
consistenza prima di adoperare la crema è vivamente raccomandato!
Quindi in un caso o nell’altro bisogna usare solo prodotti “freschi” ;-)

Postato da: Lola2 a 18:07 | link | commenti (6) |


ingredienti dei cosmetici

TINTURE FAI DA TE

Ricette gentilmente fornite dal mitico Marco Valussi!

MACERAZIONE DI PIANTA FRESCA.


1. Sminuzzare e pesare la pianta fresca e metterla in un recipiente a bocca larga di
acciaio
2. Misurare e mescolare il solvente in un recipiente separato
3. Versare il solvente nella quantità indicata sulla pianta, operare con un blender ad
immersione.
4. Versare il materiale in recipienti di vetro o acciaio inox con chiusura ermetica,
etichettare con nome della pianta e data
5. Chiudere bene, scuotere e lasciare in un luogo scuro e a temperatura ambiente e
lasciare a macerare.
6. Scuotere ogni giorno per due-tre settimane
7. Dopo il periodo indicato versare il contenuto del contenitore attraverso vari strati
di garza, spremere bene la marca a mano o con una pressa (o con uno
schiacciapatate)
8. Raccogliere il liquido in un contenitore in acciaio o vetro, chiudere bene, etichettar
e e lasciare riposare per una notte o per 24 ore.
9. Filtrare su carta (filtro da caffè)
10. Versare in un contenitore di vetro scuro a chiusura ermetica, apporre
un’etichetta con il nome della pianta e la data di imbottigliamento.

Formula tipo per l’estrazione da pianta fresca.

1:2 (75Alc:25Acq)

Esempio: radici di Echinacea angustifolia

1. Formula: 1:2 (75%:25%)


2. Peso della radice fresca: 500 gr
3. Solvente totale: 1000 ml
4. Composizione del solvente: (750 ml etanolo + 250 ml acqua)
5. Contenuto in acqua della pianta (stimato): 70%
6. Resa probabile: 1215 ml
7. Titolo alcolico finale (stimato): 53% etanolo

MACERAZIONE DI PIANTA SECCA

1. Sminuzzare o polverizzare e pesare la pianta secca e metterla in un recipiente a


tenuta ermetica di acciaio o vetro
2. Misurare e mescolare il solvente in un recipiente separato
3. Versare lentamente il solvente nella quantità indicata sulla pianta.
4. Chiudere bene, scuotere e lasciare in un luogo scuro e a temperatura ambiente e
lasciare a macerare. Etichettare con nome della pianta e data
5. Scuotere ogni giorno per tre settimane
6. Dopo il periodo indicato versare il contenuto del contenitore attraverso vari strati
di garza, spremere bene la marca a mano o con una pressa (o con uno

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schiacciapapate)
7. Raccogliere il liquido in un contenitore in acciaio o vetro, chiudere bene,
etichettare e lasciare riposare per una notte o per 24 ore.
8. Filtrare su carta (filtro da caffè)
9. Versare in un contenitore di vetro scuro a chiusura ermetica, apporre un’etichetta
con il nome della pianta e la data di imbottigliamento.

Formula tipo per l’estrazione da pianta secca.


1:5 (50Alc:50Acq)

Esempio: foglie e radici di Leonorus cardiaca

1. Formula: 1:5 (50%:50%)


2. Peso della pianta secca: 150 gr
3. Solvente totale: 750 ml
4. Composizione del solvente: (375 ml etanolo + 375 ml acqua)
5. Resa probabile: 670 ml
6. Titolo alcolico finale (stimato): 48% etanolo

Linee guida generiche per il solvente.

Classi e solubilità
1. Classe: Alcaloidi
Esempi: Leonorus cardiaca, Capsicum minimum, Berberis vulgaris
Solubilità: molto solubili in alcol e poco in acqua (solitamente). Acidificare il solvente
aiuta l’estrazione degli alcaloidi

2. Classe: Oli essenziali


Esempi: Pimpinella anisum, Thymus vulgaris, Eucalyptus globuluis, Mentha x
piperita, Salvia officinalis, ecc.
Solubilità: molto solubili in alcol e nei grassi, poco in acqua e glicerina.

3. Classe: Glicosidi
Esempi: Gentiana lutea, Glycyrrhiza glabra, Silybum marianum, Crataegus spp.
Solubilità: solubili sia in alcol che in acqua

4. Classe: Mucillagini
Esempi: Malva spp, Althaea officinalis, Plantago ovata, ecc.
Solubilità: solubili solo in acqua

5. Classe: Resine
Esempi: Calendula, Rosmarinus officinalis, Pinus, Populus
Solubilità: solubili in alcol e olio caldo ma non in acqua

6. Classe: Saponine
Esempi: Viola spp, saponaria, Glycyrrhiza glabra, Bellis perennis, Primula spp.,
Dioscorea, ecc.
Solubilità: solubili in acqua

7. Classe: Tannini
Esempi: Crataegus, Te, Bellis perennis
Solubilità: solubili in acqua e glicerina.

Postato da: Lola2 a 10:18 | link | commenti |


cosmetici fai da te

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