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Gian Lorenzo Bernini

Figura chiave della civilitá artistica é sicuramente


Gian Lorenzo Bernini ,che attraversa con la propria
carriera tutta la storia di questa prima fase del
Seicento.
La Roma dell' inizio del XVII secolo era una cittá che
viveva un periodo di fervore di un mondo artistico
eccezionale,di grandi novitá,di rivoluzioni vere e
proprie ,come l'esplosione,proprio in quegli
anni,della pitura caravaggesca,sul fronte
naturalistico,e di quella carraccesca su quello
accademico e rispettoso della tradizione
figurativarinascimentale mentre quella rubensiana
apriva la strada al barocco;ma soprattutto cittá che
ospitava artisti provenienti da tutta l'Europa,in un continuo confronto e scambio di
conoscenze ed esperienze.
Gian Lorenzo Bernini nasce a Napoli nel settembre 1598.
Figlio di uno scultore,si avvia giovanissimo alla professione collaborando con il
padre.Insieme alla famiglia si trasferisce a Roma nel 1605.,cittá in cui l'artista
rimase fino alla sua morte senza mai allontanarsene,salvo per un breve
periodo,nel 1665.,in cui soggiorno in Francia,incaricato dal re Luigi XIV
dei disegni per il palazo del Louvre;progetti mai realizzati.
Il trasferimento a Roma gli permette di entrare precocemente in rapporto con la
committenza romana,legandosi alle piú potenti famiglie dell'aristocrazia
capitolina.
Tre sono le opere con datazione certa che si collocano nella prima fase
dell'attivitá di Bernini: la Capra Almatea terminata nel 1615. che si rifá
all'ellenismo alessandrino,poi il Priapo e la Flora.Altre opereche siaffiancano a
queste e realizzate da padre e figlio sono: il Puto con il dragone,la Fontana con il
satiro e la pantera che si trova al museo di Berlino e il Gruppo bacchio del
Metropolitan Museum di New York.Inoltre abbiamo le Quattro stagioni dellaVilla
Aldobrandini nelle quali le bellissime nature morte sono dovute alla mano di
Gianlorenzo.Intorno al 1618. l'artista é fortemente attirato dallo studio delle
espressioni e dei riflessi emotivi;frutto di questo studio sono il San Lorenzo sulla
Graticola,il San Sebastiano,il Putto morso da un pesce e Anima beata e Anima
dannata.Con l'Anima dannata ,probablimente suo autoritratto,si rifá
evidentemente alla Testa di Medusa del Caravaggio.

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Nella prima fase della sua carriera fondamentale e la protezione della
famiglia Borghese,in particolare l'interesse rivoltogli dal cardinale Scipione
Borghese,nipote di papa Paolo V.
Per il suo primo importante mecenate,Bernini realizza,tra 1618 e il 1625.,una
serie di gruppi marmorei,quali Il Rato di Proserpina,Apollo e Dafne,Enea e
Anchise,e il David,oltre a una serie di busti.Tali opere,oggi alla Galleria Borghese
di Roma,oltre a recargli notorietá,inaugurano una nuova concezionedella scultura,
piú dinamica e libera,che proietta le figure ''in azione'' nello spazio
circostante,coinvolgendo l'osservatore.
Il David é rappresentato nell'atto di lanciare la pietra,l'espressione del
viso,rivela lo sforzo e la tensione del gesto.
Nell'Apollo e Dafne le figure sono rappresentate nel momento in cui la ninfa
Dafne si tramuta in albero.Si avverte la sensazione del movimento nello spazio
delle figure accentuata dalle pieghe delle vesti,dalle foglie dell'albero che paiono
investiti dal vento.
Cotemporanee alle opere di villa Borghese sono il Busto di Camilla Barbadori,i
ritratti di Carlo Antonio dal Pozzo,Paolo V,Georgio XV e il De Fox Montoya
datato al 1621.-1622..
L'amicizia dell'artista con il cardinale Maffeo Barberini ,eletto papa nel
1623.,con il nome di Urbano VIII,gli permette di raggiungere una posizione di
rilievo nell'alta committenza romana,tanto da divenire artista papale.
Sará infatti il Bernini al centro dell'ambizioso programma volto ad arricchire
l'immagine monumentale di Roma,capitale dello stato Pontificio.A tale scorpo,giá
nel 1624.,il papa affida a Bernini la costruzione del celebre ''Baldacchino di
S.Pietro''.
Il ,,Baldacchino'' é munumentale ciborio da collocarsi sotto l'immensa cupola
michelangiolesca ; la sistemazione dell'area presbiteriale della basilica; la
realizzione della ''Gloria della cattedra di S.Pietro'' ,che celebra la reliquia del
sedile di Pietro;la progettazione del proprio monumento funebre,in cui,tipico di
tutte le sepolture di etá barocca,la tomba é collocata entro una nicchia a base
semicircolare con specchiature marmoree e presenta uno sviluppo fortemente
piramidale; a ció osi aggiunge una serie di interventi al palazzo di famiglia,nei
pressi del quale colloca la ''Fontana del Tritone'' e la ''Fontana delle Api'' (Piazza
Barberini'')
Con la morte di Urbano VIII (1644.) ,il successore Innocenzo X
Pamphili,sembra privilegiare altri artisti a discapito del Bernini.Nonostante questo
suo temporaneo offuscamento,il nuovo papa gli affida l'importante incarcio della
realizzazione in Piazza Navona della ''Fontana dei Quattro Fiumi''.
La temporanea esclusione dalle commissioni pontificile,in questi anni,ha l'effeto
di incrementare la sua attivitá artistica nell'ambito del privato,assecondando le
richieste avanzate dalle famiglie aristocratiche e dai potenti eccleasiatici nella
capitale.Tra questa é la piú importante é sicuramente la ''Cappella Coronaro'' in

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S.Maria della Vittoria a Roma,in cui Gian Lorenzo Bernini inserisce il gruppo con
l' Estasi di Teresa d'Avila.
Altre opere eseguite in seguito sono il Monumento di Suor Maria Raggi,la Veritá
della galleria Borghese e ancora i busti ritratto di Innocenzo X alla Galleria Doria
Pamphilj e il busto di Francesco l d'Este nel Museo Estense di Modena.
Durante il pontificato di Alessandro VII Chigi,Bernini sistema la zona
dell'abside in San Pietro.
Tra grandissime paraste finge un'apertura con nuvole,raggi e angeli,al centro vi
pone la Colomba dello Spirito Santo,mentre sul davanti la grandiosa Cattedra
viene sorretta dai quattro Padri della Chiesa. Nel 1665 si recó in Francia dove
esegui il busto di Luigi XIV ,lasciando l'esecuzione dei lavori per la Cattedra ai
suoi assistenti.
Tornati in Italia realizzó il monumento che si trova al centro di piazza della
Minerva e di seguito la cappella del Perdono nel Duomo di Siena con le sculture
di San Girolamo e la Maddalena.
Nel 1667. a Papa Alessandro VII Chigi successo Clemente IX Rospigliosi che
gli affidó la sistemazione del ponte davanti Castel Sant'Angelo.
Per il ponte Bernini esegui due dei dieci angeli previsti per le balaustre che furono
giudicati troppo belli per essere esposti alle intemperie e quindi collocati nella
chiesa di Sant'Andrea delle Fratte.
Nel 1669. divenne Papa Clemente X Altieri sotto il pontificato del quale si
inauguró la Scala Regia ai piedi della quale si pose la statua di Costantino ,nella
quale l'artista rappresenta l'imperatore nel momento in cui ha la visione della
Croce: rappresentato con un'espressionedi stupore accentuata dal movimento del
cavallo.Sullo sfondo rappresenta un tendaggio mosso dal vento che da un senso di
profonditá spaziale all'insieme.
Esegui poi alcune opere che danno l'impressione dell'interioritá e della
passione: il monumento alla Beata Ludovica Albertoni in San Francesco a Ripa,il
ritratto di Fonseca e gli Angeli nella Cappella del Sacramento in San Pietro.
Bernini umore a Roma nel 1680.,durante il papato Innocenzo XI,l'ottavo
pontefice per il quale operó nel corso della sua carriera.

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