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DISEGNARECON giugno 2009 1

ISSN 1828-5961
Elena Olivo
Architetto, dottore di ricerca presso il
Dipartimento di Architettura dell’Uni-
versità di Bologna. Laureata allo
IUAV con una tesi in Composizione
architettonica, ha svolto attività di
ricerca presso l’ Università Politecnica
di Catalunya e il Centro di Cultura Con-
temporanea di Barcellona, dove ha
conseguito il Master in “Urbanismo
de les ciudads. Proyectar la periferia.
Laboratori d’Urbanisme de Barcelona”.
Svolge attività didattica e di ricerca
presso lo IUAV e presso la Facoltà di
Ingegneria dell’Università di Udine; è
docente a contratto del “Laboratorio
di progettazione del territorio” nel
Corso di laurea specialistica in Ar-
chitettura della Facoltà di Ingegneria
dell’Università di Udine.

La rappresentazione del tempo


The representation of time
La complessità contemporanea ha modificato e The contemporary complexity has changed
condizionato la spazialità. Il concetto di spazio, and conditioned the spatiality. The concept
inscindibilmente legato a quello di tempo, è of space is more and more articulated and
sempre più articolato e complesso. È necessa- complex, it is attached to the concept of Time.
rio indagare sugli elementi costitutivi e strut- It is necessary to research constitutives and
turali dello Spazio-Tempo contemporaneo. structural elements of the contemporary
La Contemporaneità richiede una progetta- Space-Time.
zione del Tempo. Nella Contemporaneità la The Contemporary needs plan of Time. In the
“profondità di tempo” succede alla “profondità Contemprary “the depth of Time” succeed to
di campo” dello spazio sensibile, e il progetto the “depth of Space”, and the Project became
diviene “progetto del tempo” alle differenti sca- project of time in different scales, with diffe-
le, con differenti forme, nelle diverse modalità. rent shaps, in different ways.
Nella composizione architettonica ed urbani- In architecture and urbanistic composition eve-
stica tutto sta nel misurare il “tempo” sullo rything depends on the measure of time against
spazio. Dopo la musica, che rappresenta la space. Perhaps, after music, the most perfect
più perfetta metrica espressiva del Tempo, metrical expression of time, no other expressive
nessun’altra attività espressiva richiede un activity requires as specifically characteristic a
impiego del Tempo, in quanto materia com- use of Time, as compositional material, as does
positiva, così specificamente propria come il the architecture and town-planning scheme.
progetto architettonico e urbanistico.
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1. L’importance des Mera-
veilles , Renè Ma g ritte.

SPECIE DI SPAZI(1) relazioni “immateriali”. della rappresentazione, e della sua percezione.


“Viviamo in migliaia di spazi diversi”.(P.Lévy)(2) La Complessità contemporanea è dominata da La “liberazione” dello spazio avvenuta con le
Il concetto di spazio, inscindibilmente legato parametri che hanno modificato e condiziona- Avanguardie Artistiche ha stabilito i principi
a quello di tempo, è, nella contemporaneità, to la spazialità; essa richiede l’individuazione della visione contemporanea: Come lo scien-
sempre più articolato e complesso. Le qualità di nuove metodologie progettuali d’intervento, ziato, l’artista è giunto a riconoscere che le
dello spazio contemporaneo sono sempre più partendo dalla rimessa in discussione di alcune concezioni classiche dello spazio sono limitate
condizionate dal tempo. definizioni sulle quali si sono basati fino ad oggi ed unilaterali. L’essenza dello spazio è ora la
Lo “spazio-tempo” non è solo un’entità fisica, gli studi sullo spazio architettonico ed urbano. sua multilateralità, la molteplicità dei rapporti
ma si compone anche di contenuti “immateria- Programmazione, gestione e flessibilità defini- potenziali che esso racchiude. Lo spazio della
li”, che impediscono una reale corrispondenza scono il progetto contemporaneo. fisica moderna è concepito in relazione ad un
fra immagine fisica e concetti. La comprensione del fenomeno che ha portato punto di vista mobile, non quale entità assolu-
Il passato ci consegna immagini chiare. Lo spa- alla dissoluzione di una concezione fisica dello ta e statica del sistema barocco di Netwon. Il
zio fisico era la diretta rappresentazione della spazio e della sua corrispondente rappresen- Cubismo considera l’oggetto da diversi punti
condizione sociale, del potere politico e reli- tazione, è perseguibile attraverso l’analisi del di vista, nessuno dei quali ha un predominio
gioso: vi era una corrispondenza biunivoca fra progressivo “processo di astrazione” e sensi- assoluto: lo vede simultaneamente da tutti i
ideali e valori, il progetto e la sua realizzazione. bilizzazione a “nuove” tematiche - e definizioni lati. Così alle tre dimensioni del Rinascimento
Oggi tale corrispondenza è venuta a mancare. - spaziali: mettendo in luce gli aspetti più tan- se ne aggiunge una quarta: il Tempo.
Fattori “altri” sono subentrati. La definizione gibili e visibili del fattore “tempo”, quelli che Trattare il tempo separatamente dal concet-
dello spazio, la sua rappresentazione e costru- hanno un’immediata corrispondenza fisica nel to di spazio, anche se operazione difficile,
zione, sono legate ad un complesso intreccio di progetto, dal momento dell’ideazione a quello permette di mettere in luce aspetti che, isolati,
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favoriscono una maggiore sensibilizzazione ai contro la città”, una terza, meno definita e più rurali. Questa gerarchia , questo intreccio di
problemi relativi alla realtà contemporanea eclettica, che coincide con il recupero di una luoghi, costituivano lo spazio medievale: lo
in cui la “profondità di tempo” succede alla dimensione storica e contro la divisione delle “spazio della localizzazione”.
“profondità di campo” dello spazio sensibile, funzioni, il cui testo-fondatore è “L’architettura Lo spazio della localizzazione si è aperto con
dato che l’organizzazione del territorio si basa della città” di Aldo Rossi, “un’urbanistica nella Galileo: la vera scoperta dell’opera di Galileo
sempre più sul “popolamento del tempo”, anzi- città”. Ora, “non ci sono più città in senso proprio, fu l’asserzione di uno spazio infinito e infinita-
ché sul “popolamento dello spazio”. ci sono regioni urbanizzate che si organizzano a mente aperto, in modo che il luogo del me-
catena”, quindi la quarta fase sarà quella della dioevo veniva a trovarsi dissolto, A partire da
TEMPORALIZZAZIONI DELLO SPAZIO “città-territorio”, quella dell’urbanistica del Galileo, a partire dal XVII secolo, l’estensione
È impossibile parlare di architettura a pre- territorio urbanizzato nella sua interezza: ecco si sostituisce alla localizzazione. Lo spazio
scindere dal “tempo”: tempo vissuto, tempo perché ha sempre più senso parlare di “Spazio”. dell’estensione rappresenta il passaggio dal
percepito, tempo rappresentato. Uno spazio che troverà le sue specificazioni in mondo chiuso della tradizione antica al mondo
In un recente saggio “L’urbanistica del XX se- maniera più contestuale e specifica. aperto della scienza moderna. Oggi, il posi-
colo: un bilancio” (1992) André Corboz suddivi- “Gli spazi si sono moltiplicati, spezzettati, di- zionamento subentra all’estensione; esso è
de la recente storia dell’urbanistica in quattro versificati. Ce ne sono oggi di ogni misura e di definito da “relazioni”: viviamo in un insieme
fasi più o meno definite, classificandole in base ogni specie, per ogni uso e per ogni funzione” di relazioni che definiscono posizionamenti
al “luogo” di intervento. Una prima fase, quella (George Perec). irriducibili gli uni agli altri e assolutamente
della “città giardino”, che egli definisce “un’ur- Nel Medioevo esisteva un sistema gerarchi- non sovrapponibili. Inoltre spazio dinamico
banistica fuori della città”; la seconda, quella co di luoghi: luoghi acri e profani, protetti e, e mobilità sono sempre più protagonisti del
della città razionale dei CIAM, “un’urbanistica inverso, aperti e indifesi, luoghi urbani e luoghi nostro contesto fisico. Il movimento è divenuto
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2. “A la recherche de la qua-
trième dimension”, Salvador
Dalì.

parte integrante del nostro modo di pensare e utilizzato per valutare soggettivamente in quale traverso i principi della misurazione della Natura
vivere lo spazio. ordine si susseguono determinati fenomeni o entro un sistema di riferimento spazio temporale.
sensazioni e per confrontare la permanenza delle Oggi si è abbandonata la visione di Newton,
... SUL CONCETTO DI TEMPO loro interazioni con i nostri sensi o col pensiero. che scriveva: “Il tempo assoluto, vero e mate-
“Non so cos’è il tempo. Non so quale sia la sua “Se chiariamo che cos’è il tempo, la modalità di matico, senza relazioni con nulla di esterno,
vera misura, ammesso che ne abbia una. So che coglimento che prende corpo nella fisica si fa scorre uniformemente e si chiama ‘duratio’.”
la misura dell’orologio è falsa: divide il tem- vivente, e con essa si fa vivente il modo in cui il La teoria della relatività di Einstein ha rivo-
po in modo spaziale, dal di fuori. Quella delle tempo ha occasione di mostrarsi.” (M. Heidegger). luzionato il concetto di spazio newtoniano: lo
emozioni è falsa anch’essa, lo so: non divide il Il trascorrere del tempo, benché non rappre- spazio esiste soltanto mediante i corpi e le
tempo, ma la sensazioni di esso (...). A volte ho senti il dato specifico di alcun organo sen- energie che contiene; anche il tempo esiste
l’impressione che tutto sia falso, e che il tempo soriale, è una delle esperienze fondamentali soltanto in conseguenza degli eventi che vi si
non sia altro che una cornice per inquadrare ciò della nostra vita mentale: la percezione della svolgono. Il tempo è ciò in cui si svolgono gli
che gli è estraneo (...). Ma che cosa è mai questo durata di un fenomeno è esperienza primitiva. eventi, di qualsiasi natura essi siano. La critica
che ci misura senza misura e ci uccide senza In campo scientifico è fondamentale invece relativistica, culminata nella formulazione
essere?”(Ferdinando Pessoa). stabilire in modo oggettivo, cioè misurare, la (1905) da parte di Einstein della relatività spe-
“Le ore si rattrappiscono. Ciascuna è più breve” durata dei fenomeni e quindi l’intervallo di ciale (o ristretta), ha precisato come le misure
(Elias Canetti). tempo deve essere definito operativamente delle componenti temporale e spaziale della
Il concetto di tempo è strettamente legato alla come ogni altra grandezza. distanza che separa due certi eventi non siano
variabilità delle nostre percezioni e quindi al L’interesse di sapere che cosa sia il tempo è indipendenti dall’osservatore inerziale consi-
mutare della realtà. E’ un concetto intuitivo, stato risvegliato dallo sviluppo della fisica, at- derato, bensì varino con il suo stato dinamico.
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TEMPO VISIBILE sione dell’orologio meccanico che promuove dovevano regolare la successione delle attività
“Nella Firenze che cambia e si dilata a partire l’ora in senso matematico, come la ventiquat- materiali piuttosto che le scansioni della vita
dal 1284, nella cerchia nuova delle “mura nuo- tresima parte della giornata; il secolo succes- spirituale. Il fatto di regolare il corpo umano a
ve”, la vecchia campana, voce di un mondo che sivo vede l’applicazione negli orologi urbani, una disciplina fisica regolare avrebbe poi avuto
muore, è destinata a cedere la voce a un suono la cui area geografica è appunto quella delle una conseguenza economica: la retribuzione
nuovo, quello dell’orologio del 1354. Che cosa grandi zone urbane. Un tempo nuovo appare oraria del lavoro. Fu così che il tempo misura-
cambia, dunque, dall’uno all’altro?”. Così J. Le nel momento in cui la prospettiva moderna to dall’orologio divenne il tempo del potere.
Goff introduce la descrizione del passaggio dal comincia a sconvolgere la visione. Il Rinasci- Con l’orologio il tempo della vita civile divenne
“tempo medievale” al “tempo moderno”. mento fu la prima epoca a inventare macchine un “tempo visibile” e privo di rituali.
L’unità del tempo di lavoro nell’Occidente capaci di evocare il senso della “frammenta-
medievale è la giornata, la giornata del lavoro zione del tempo” nelle città. IL TEMPO DELLA NARRAZIONE
rurale, determinata dal sorgere e dal tramon- Il Medioevo aveva conosciuto l’esperienza del Il tempo è insito nella narrazione. Italo Calvino
tare del sole, scandita dal tempo religioso, tempo suddiviso in parti uguali, grazie alla in “Lezioni Americane” ci parla di “ritmi del
misurato dal suono delle campane. La me- clessidra e all’orologio ad acqua; ma la nozio- racconto”: analizzando come il tempo fa parte
tamorfosi del tempo sociale inizia per opera ne di tempo meccanico separato dalla succes- integrante del racconto o di qualsiasi altra
del tempo del lavoro, che è un tempo urbano, sione naturale del giorno, della notte e delle forma rappresentativa.
perché risponde a più larghi bisogni di quelli stagioni non aveva ancora un significato pre- “In ogni caso il racconto è un’ operazione della du-
dell’organizzazione del lavoro. Nasce il tempo ciso. L’orologio pubblico installato in cima ad rata, un incantesimo che agisce sullo scorrere del
laico che si aggiunge al tempo religioso. un edificio nel centro di una città creò un tipo tempo, contraendolo o dilatandolo.” (I. Calvino).
Il progresso decisivo è l’invenzione e la diffu- di disciplina del tutto diverso: questi orologi “La montagna incantata” di Thomas Mann, più
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3. Villa Adriana , Tivoli.

che un romanzo sulla malattia e la morte come Se il tempo è ciò in cui si svolgono gli eventi, nella sua formalizzazione.
istintivamente si sarebbe portati a conside- il tempo deve avere necessariamente a che Volendo riferirci allo ‘spazio narrativo’ dell’ar-
rarlo, è un romanzo sul “tempo”. Sulle varie fare con il movimento: lo si trova in ciò che è chitettura, un esempio emblematico è Villa
forme del tempo: quello dell’attesa, immobile, “mutevole”, il mutamento è nel tempo. Adriana, composta da architetture in cui
quello della durata, lento e continuo, quello dei Se la “manipolazione” del tempo è operazio- Adriano “monta prototipi, li smonta con un
cambiamenti, dinamico, anche se ciclico, ecc. ne possibile in letteratura, ciò che accade nel certo rapporto con il sito, li monta con interes-
Un’idea di tempo molteplice ci è offerta dalla mondo dell’arte e dell’architettura è - in epoca santissime deformazioni, affrontando notevoli
letteratura in opere quali per esempio l’”iper- moderna - il tentativo di cogliere la temporalità, problemi di composizione (...)”
romanzo” (così lo definisce l’autore) “Se una tentando di rappresentare il tempo attraverso la “La scelta culturalmente fondamentale è quella
notte d’inverno un viaggiatore”, costituito da rappresentazione del movimento, la scomposi- di un’architettura che nei procedimenti di ap-
dieci inizi di romanzi, che sviluppano in modi zione della forma, la frammentazione, ecc. propriamento, che nei procedimenti di giustap-
diversi un nucleo comune. Lo stesso principio Il progetto contemporaneo però non richiede posizione delle figure ne stravolge il significato
di campionatura della molteplicità potenzia- solo una manipolazione del tempo, ma, dopo originario e tutto il suo senso lo ritrova solo nel
le del narrabile è data dal libro, sempre di aver visto e previsto la sua molteplicità, una momento del racconto“. (L .Semerani).
I. Calvino “Il Castello dei destini incrociati”: sua programmazione e gestione. Villa Adriana è un esempio di “temporalità
una specie di macchina per moltiplicare le aperta”: costituita da pezzi diversi composti
narrazioni. Naturalmente è difficile isolare TEMPO/MOVIMENTO: PERCORSI ed articolati nel tempo e nello spazio, genera
tale molteplicità solo all’ambito temporale, La compressione dello spazio prodotta dal una forma complessivamente indefinita in cui
eppure è il tempo che, prima di tutto, subisce tempo genera un territorio in cui il valore as- la sequenza delle prospettive, la successione
un’espansione. sunto dal percorso assume un ruolo prioritario degli ingrandimenti e dei rimpicciolimenti, le
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dissolvenze e le dissonanze, gli accostamenti realizzato con una serie di progetti puntuali, temporale in continuità con lo spazio esterno
paratattici, le apparizioni improvvise, le defor- frammenti di un’unità percepibile alla grande (vedi per esempio l’uso dello spazio ripiegato).
mazioni e metamorfosi, attirano l’osservatore, scala data dalle relazioni che i progetti stessi Nella Kunsthal a Rotterdam di Rem Koolhaas
dando ancora un significato alle cose. generano fra loro e con la città esistente. (1987/1992) per esempio, le funzioni (e le for-
“Piccoli incidenti possono sostituire la grande Non è solo di una temporalità percepita attraver- me) esterne vengono portate all’interno e vi-
cadenza della costruzione sinfonica, diventare so lo spostamento che si vuole trattare, ma degli ceversa. La strada-percorso entra nell’edificio
più pervasivi dello stesso disegno compiuto. “aspetti temporali” in una spazialità che è articola- e intersecandolo produce dei tempi diversi di
Così quattro edifici di Schinkel a Berlino ci zione di tempi, di scale, di funzioni, di programmi. concezione e percezione dello spazio: sovrap-
fanno parlare della Berlino di Schinkel; non è Il Raumplan di Adolf Loos è qualcosa di più che posizione di tempi, sovrapposizione di scale.
la grandezza del disegno generale (…)” una moltiplicazione dei livelli: è compenetrazio- Il Tempo contemporaneo si presenta come
“La città si può controllare attraverso un mol- ne di spazi, è il pensare all’edificio simultanea- giustapposizione, discontinuità, come qualcosa
teplice minuto: anche Plecnick a Lubiana ne dà mente in tutte le due dimensioni spaziali e tem- di completamente diverso da un sistema unico,
riprova” (L.Semerani ) porali; è una “sezione pensata spazialmente”. chiuso e compiuto.
Nelle composizioni architettoniche ed urbane Nell’architettura contemporanea la “molti-
di K.F. Schinkel, è possibile individuare una so- plicazione del tempo” avviene attraverso la POSIZIONE NELLO SPAZIO/POSIZIONE NEL TEMPO
vrapposizione di “tempi”: una serie di interven- scomposizione di forme che generando sor- Il fenomeno di compressione temporale modi-
ti puntuali discontinui operano una continuità prese, introducono una variabilità temporale. fica lo spazio.
spazio temporale alla grande scala della città Nelle opere di Frank Gerhy, Peter Eisenmann, Le società antiche sono state modificate dallo
di Berlino, o di Lubiana, nel caso di Plecnick. per esempio, si riscontra una complessità spazio-tempo dei trasporti, oggi la rivoluzione
In entrambi i casi l’intervento nella città è spaziale che genera una “moltiplicazione delle trasmissioni in tempo reale provoca una
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compressione temporale di natura completa- spazio, oggi essa si segnala con uno spopo- TEMPO ACCELERATO
mente differente: la velocità riduce il mondo a lamento (territoriale e spaziale) che risulta Una delle caratteristiche dello spazio con-
nulla. Ciò produce l’effetto che alla scala della dall’altissimo grado di mobilità delle persone, temporaneo è la sua accelerata mutabilità:
città, dell’architettura, dell’oggetto di design, dei messaggi, dei beni, cioè, indirettamente, dinamico, impreciso, privo di forma.
la questione del tempo diventa prioritaria dal paradossale popolamento dei tempi di La ricerca di nuovi sistemi di posizionamento
rispetto a quella dello spazio. E non si tratta spostamento. ed identità porta ad una necessaria esigenza
del tempo della durata, della capacità di un La sovrabbondanza di avvenimenti caratterizza di nuove “mappe” in cui sia presente non solo
oggetto di durare: è il tempo dell’immediatez- il tempo contemporaneo. Gli spazi si misurano la scala spaziale, ma anche quella temporale. Il
za, il tempo reale. in una dimensione temporale. Gli itinerari si problema apre un vasto campo sperimentale ver-
Benché non esista una teoria di struttura tem- misurano in ore o giorni di distanza, come il so nuove, diverse tecniche di rappresentazione.
porale, ai valori che derivano dalla “posizione monumento vuole essere l’espressione tangi- L’“osservatore” della classicità o il flaneur
nello spazio” possiamo aggiungerne altri che bile della permanenza, della durata. moderno lasciano il posto all’ “esploratore”
dipendono dalla “posizione nel tempo”. Stranamente, è una serie di rotture e discontinuità contemporaneo: se lo spazio classico poteva
David Harvey, studioso dell’esperienza urbana, nello spazio ad illustrare la continuità nel tempo. essere appropriato ad una rappresentazione di
indaga sulla mutata esperienza dello spazio e Il progresso comporta la conquista dello spa- una realtà apparentemente stabile che aveva
del tempo come fattori che mettono in rela- zio, l’abbattimento di tutte le barriere spaziali, il suo punto di fuga - in relazione con occhio
zione la vita sociale, i processi culturali e i fino all’annullamento dello spazio attraverso il umano - la sua massima referenza; se il pas-
processi politico-economici. tempo. La pianificazione del tempo succede a sante dell’era postindustriale poteva descrive-
Se l’importanza politica si identificava un quella del territorio. re criticamente una realtà, già meno uniforme,
tempo indirettamente con il popolamento dello però ancora definibile come paesaggio fatto di
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figure; l’esploratore contemporaneo si con- Ma se non ci fosse movimento forse che non finisce con l’azione. Il tempo produce muta-
fronta oggi con uno spazio - non sempre fisico ci sarebbe neppure il tempo? E non essendoci menti: attraverso il mutamento si “misura” il
- in una costante condizione di cambiamento il tempo forse che non esisterebbe neppure tempo. Per‘conoscere’ il tempo è necessario
latente e di simultaneità fra scale diverse pro- il movimento? O viceversa? O sono essi una periodizzarlo, così come per conoscere e com-
prie, cioè, di un universo di relazioni multiple sola ed unica cosa? Troppe domande! Il tempo prendere lo spazio è necessario suddividerlo.
e drammaticamente ampliate dai sistemi di è attivo, agisce, produce. Che cosa produce? Nel delimitare le categorie del tempo la dif-
comunicazione ed informazione. Cambiamenti!” (Thomas.Mann). ficoltà è sempre stata quella di trovare una
Il contesto non è un paesaggio fisico, ma un Spiegare qualcosa e stabilirne le misure sono conveniente descrizione della durata, variabile
incrocio di forze ed elementi a volte intangibili. due operazioni simili. Ambedue sono tradu- secondo gli eventi e allo stesso tempo capace
Uno spazio che già non può essere chiamato zioni; la prima è una traduzione in parole, la di misurarli in rapporto ad una scala fissa.
“luogo”, in cui convivono paesaggi misti disag- seconda in numeri. Possiamo però usare il Così come esistono valori evidenti che deriva-
gregati con margini incerti, che caratterizzano i linguaggio di misurazioni senza numeri, come no dalla posizione nello spazio, vi sono valori
“nonlughi” della contemporaneità: le infrastrut- avviene in topologia, dove sono le relazioni che dipendono dalla posizione nel tempo. Ogni
ture per la comunicazione e i trasporti (autostra- e non le grandezze, a costituire oggetto di cosa ha una determinata posizione in un siste-
de, assi ferroviari, ecc.) si presentano come le studio. Il tempo misurato secondo il calendario ma temporale. Il tempo non appare più come
tracce più evidenti dell’intero sistema territoriale. non dà alcuna indicazione del mutevole ritmo un flusso che congiunge passato e futuro, ma
degli eventi. Le durate, come le apparenze sembra costituito da molti involucri.
MISURE E FORME DEL TEMPO variano secondo la specie: le cose occupano il
“Che cosa è il tempo? Un mistero; un mistero tempo in una varietà di modi. Velocità e Durata
privo di essenza, inafferrabile e potente. (…). Il tempo misura il movimento, il tempo si de- La “velocità” è una grandezza vettoriale che
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misura lo spazio percorso da un corpo in movi- concezione dell’universo?” che come precedentemente si affermava è una
mento nell’unità di tempo impiegato a percor- Marc Augé nota come il mondo contemporaneo delle esigenze primordiali dell’uomo.
rerlo. La durata è invece un’entità temporale, è soggetto a trasformazioni accelerate. La prima Molti diversi sensi del tempo si trovano ad
un periodo di tempo durante il quale una cosa trasformazione riguarda il tempo, la nostra essere collegati: eventi ciclici e ripetitivi danno
continua ad essere, a manifestarsi. percezione del tempo, l’uso che ne facciamo, la un senso di sicurezza in un mondo in cui il mo-
“Chi non ha mai provato la durata non ha vissuto.” maniera di cui disponiamo del tempo. Lo spazio vimento generalizzato del progresso sembra
“Il bisogno di durata -è- insito nella natura territoriale è svanito, rimane solo il tempo: l’anti- dirigersi continuamente in avanti.
umana.” (P. Handke) . co ruolo dei luoghi scompare nell’annientamento I luoghi nella contemporaneità sono gli spazi
Il tempo non può più essere assunto come una delle distanze. L’eccesso di ‘tempo’ che caratte- che Augé definisce “nonluoghi” (centri com-
variabile privilegiata e assoluta: l’evento fisico è rizza la contemporaneità è data dalla sovrabbon- merciali, stazioni, aereoporti, aree di servizio,
localizzato dall’insieme strettamente connesso danza di avvenimenti nell’unità di tempo. i luoghi della sosta e i luoghi del “transito”, le
delle coordinate spaziali e temporali. La durata vie di comunicazione in generale). Ma vi è un
di un fenomeno risulta diversa a seconda che TEMPO MONDIALE/TEMPI LOCALI tempo quotidiano che richiede un’ulteriore tipo
sia misurata da un osservatore in quiete o da un La co-presenza nello spazio tempo contempo- di spazialità: “la disaggregata società contem-
osservatore in moto rispetto al sistema di riferi- raneo di due temporalità, quella “mondiale” poranea comincia ad avere nostalgia di un uso
mento in cui avviene il fenomeno stesso. e quella locale, prevede accanto alla velocità ristretto della città e del territorio, di relazioni,
“Se è vero”, come ritiene Wolfflin, “che la sto- del tempo mondiale (legato alle comunica- di prossimità fra simili, di piazze, strade, giar-
ria dell’arte è in un certo senso la storia della zioni, gli scambi permessi dalle evoluzioni dini, spazi ‘tra le cose’ che siano significativi
visione, si può forse trascurare l’influenza tecnologiche), la “lentezza” dei tempi locali, perchè ugualmente utilizzati da chi li abita,
della velocità sulla pittura di paesaggio e sulla quelli generati dall’esigenza di “prossimità” che siano luogo ed occasione di incontro, di
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frequentazione e di ‘aggregazione’.” (B. Secchi) ta, con l’automobile, che consente di arrivare La rappresentazione grafica ci offre un’imma-
In questo senso lo spazio collettivo ha un ruolo ovunque ci sia una strada. Il paesaggio si gine “relativa” di un ambito territoriale. Ogni
importante nella contemporaneità: esso si arricchisce di trame nello spazio. L’ambiente piano, ogni mappa comunica cose diverse:
sovrappone temporalmente alle altre spazio- cambia e l’uomo scompare, non recita più in cambiando l’oggetto da rappresentare, varia
temporalità. Ciò che ne risulta è che lo spazio modo diretto e tutto è costruito al fine della anche il tipo d’informazione trasmessa. Lo
tempo previsto dal progetto contemporaneo sua scomparsa. spazio viene “misurato” e relativizzato.
deve tener conto di tale sovrapposizione, non La complessità contemporanea ha mutato L’esperienza artistica per prima ha affrontato
escludendo alcun tipo di tempo dalle proprie ulteriormente i nostri rapporti con il paesag- le questioni relative al rapporto fra percezione
previsioni. Ne consegue una necessaria orga- gio. È necessario creare nuovi punti di osser- dello spazio fisicamente e temporalmente e la
nizzazione in termini temporali che impedisca vazione, nuove prospettive, attraverso l’acqui- sua rappresentazione.
l’esclusione di un qualsiasi tipo di tempo, anzi sizione di un senso geografico nuovo, al fine Per i Situazionisti, per esempio, la pianta della
che ne preveda la simultanea esistenza. di comprendere il paesaggio contemporaneo, città era un’esperienza soggettiva (annotazione
un paesaggio in costante movimento. Vedere- personale delle cose). Nell’esperienza artistica
PERCEPIRE E RAPPRESENTARE capire, vedere-interpretare è atto necessario della Landart vengono proposte opere che, at-
La comparsa della ferrovia sul territorio ha per la conoscenza sensibile: la percezione è traverso annotazioni soggettive, rappresentano
introdotto per la prima volta una mediazione atto della conoscenza. misurazioni dello Spazio e del Tempo.
fra uomo e paesaggio: l’uomo scompare come Il trionfo della comunicazione che, con la glo- Ogni dato che ci viene fornito da un’immagine
entità fisica nel paesaggio, a vantaggio della balizzazione forma una sottile e invisibile rete rappresentata è un dato relativo. Tale relati-
macchina. La sua obliterazione fisica aumenta di fitte relazioni fra spazi diversi e lontani, crea vità induce a non pensare più ad uno spazio
sempre più con la motorizzazione generalizza- rotture fra rapporti spaziali e temporali. urbano complessivo, chiuso, definito, limitato,
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ma pensare allo Spazio Tempo contemporaneo un’esperienza plastica dello spazio presuppo- daisti consideravano l’arte effimera, rinuncian-
come uno spazio “psico-geografico”, legato al ne un concetto di integrazione fra architettura do ad ogni spazializzazione permanente.
movimento e alla mutabilità. e paesaggio, fra interno ed esterno, fra sopra Fu in risposta a questo dilemma che Walter
Il problema dello spazio contemporaneo è un e sotto la terra, un’architettura il cui “limite” Peter sostenne che “tutta l’arte aspira alla
problema di identità e relazione: nel territorio tende a zero (o all’infinito!). condizione della musica”: la musica controlla
contemporaneo ciò che manca è il riferimento il suo effetto estetico proprio con il suo movi-
fisico e culturale. I principali elementi costitu- PENSARE “CON” IMMAGINI mento temporale.
tivi del territorio contemporaneo sono le “rela- Ogni forma di rappresentazione è una forma di “Tutto sta nel misurare il tempo con lo spazio.
zioni”: sommatoria di “itinerari” fisici, concet- spazializzazione e di temporalizzazione: nella Come nel ballo - in cui si descrivono anelli e
tuali, tematici, costituiti da un tempo variabile. rappresentazione il tempo si congela e, di conse- distanze nello spazio come forme mediante le
La dinamicità che caratterizza il territorio guenza, congela ciò che tenta di rappresentare. quali rappresentiamo il ritmo e i passi del tem-
contemporaneo sovverte tutte le concezioni Juan Navarro Baldeweg, in un recente saggio, po musicale - anche nella concezione urbani-
dello spazio che mettono l’accento sull’abita- sostiene che un’opera architettonica è una stica bisogna misurare il tempo sullo spazio.
re, sul dimorare, sul risiedere, e che pensano “sezione del tempo nello spazio”. Forse dopo la musica che rappresenta la più
l’architettura con riferimento all’esperienza Come possono le spazializzazioni in genere perfetta metrica espressiva del tempo, nessun
dell’interno in rapporto più o meno dialettico rappresentare il fluire e il cambiamento? altra attività espressiva richiede un impiego
con l’esterno. Il paesaggio diventa plastico. Questo divenne il problema centrale per i del tempo in quanto materia compositiva così
La plasticità coinvolge il concetto di “conti- Futuristi e per i Dadaisti. I Futuristi cercavano specificatamente propria come il progetto
nutà”: una continuità concettuale e narrativa di modellare lo spazio in modi che potessero urbanistico (...)”
prima che fisica. L’auspicata sensibilità verso rappresentare la velocità e il movimento. I Da- Così Manuel de Solà-Morales introduce un
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4. Plan Cerdà , Barcellona.

importante articolo “Spazio, tempo e città” in cui progetto si situa nel momento iniziale e più motori e proprietari - e prende corpo in modo
sostiene che la città è una “sequenza di un pro- permanente: il tracciato”. progressivo, anche se con estrema lentezza,
cesso temporale concretizzato in forme statiche.” “Quando Cerdà progetta l’Ensanche di Bar- nell’ampiezza dell’Ensanche e nella lunghezza
Abituarci a pensare la costruzione come suc- cellona, sa bene - come Haussmann a Parigi del tempo. Ritmo di urbanizzazione e ritmo di
cessione di “momenti” diventa produttivo ai fini - quali saranno i tempi e gli attori del ballo ripartizione sono stati distinti, ma il progetto
di concepire il progetto non come un atto fisso urbanistico da mettere in scena. Nella grande di Cerdà li aveva incorporati ugualmente bene;
e finito nel tempo, ma come un “processo” e, pianura di Barcellona il reticolo dell’infrastrut- il primo nella sua determinazione assoluta e il
come tale aperto e flessibile. tura disegnerà un processo di urbanizzazione secondo nella sua gamma di possibili variazio-
“Progettare le forme della crescita urbana che si imprime al ritmo dell’investimento ni.” (M.de Solà Morales).
significa configurare un ritmo di tempi che pubblico come momento unitario e precosti- Il tracciato è lo strumento del progetto che
combini terreno, edificazione e infrastruttura”, tuito che stabilisce la forma originale dell’in- fissa nel tempo una forma prevedendone una
(M.de Solà-Morales). sediamento. Questo momento dell’urbanizza- costruzione in tempi diversificati: relaziona ciò
Esempi autorevoli di buon concatenamento zione dà luogo a un secondo ritmo più lento, che è stabile e ciò che si muove, l’infrastrut-
di tempi diversi ci è offerto dal progetto per di regolarità e di precisione meno frequenti, turale e il volumetrico, il tempo e lo spazio, il
l’Aja di Berlage e di Unwin per Hampstead. che stabilisce la divisione interna degli isolati concetto e la forma.
In entrambi appare chiara la distinzione fra in lotti, i modi della ripartizione, l’occupazione La città contemporanea non cresce e si modi-
momento unitario, di gestione unica e concen- e la proprietà del terreno privato. La riparti- fica più secondo tracciati previsti e pianificati.
trata, dell’urbanizzazione-ripartizione iniziale, zione non ubbidisce più a un progetto unitario, Questo rende obsoleti molti degli strumenti di
e il processo molto più aperto e frammentario anche se è intimamente collegata ad esso: previsione che ci sono noti. Il legame più forte
dell’edificazione in cui la forza figurativa del viene esercitata su iniziativa di alcuni - pro- che un oggetto architettonico tende oggi a
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5. Progetto per Berlino, A.
e P. Smithson.Progetto per
Berlino
6. Plan Obus per Algeri , Le
Corbusier.

stabilire non è tanto con il “luogo”, tradizional- attraverso una delle molte nature possibili del In “Alice nel Paese delle meraviglie” di Lewis
mente inteso, ma piuttosto con il tempo, nella tempo: in un mondo il tempo procede in maniera Carrol, il coniglio rimane imprigionato nel tempo:
forma di identità variabili e provvisorie che circolare, in un altro all’indietro, in un altro la è prigioniero dell’ora del tè, è sempre costretto a
assumono gli spazi della città. sua estensione varia a seconda del luogo o è tri- fare il tè a tutte le ore! Esistono cioè molte forme
La forma urbana è divenuta programmazione dimensionale; in un altro ancora è lento, mentre vincolanti, che non sono solo spaziali.
di un “uso del tempo”. in quello vicino è accelerato. Tali sogni disturba- Il tempo si appropria di “forme”.
no il sognatore a tal punto che non riesce più a I tempi della contemporaneità sono diversi e
IMMAGINI E SCRITTURE distinguere se è sveglio o sta dormendo a causa vari. La nostra stessa vita non è scandita da un
Il tempo è definito dall’azione. Il movimento è la dei “mondi possibili” che egli vive attraverso il unico concetto temporale: la molteplicità delle
forma del tempo, il mutamento, il suo risultato. sogno. Il sognatore è Einstein, inventore della “forme” del tempo, e le sue molteplici e varie
Se vogliamo comprendere la struttura del nuova teoria sul tempo. dimensioni, fa parte della nostra quotidianità.
processo di mutamento, dobbiamo studiare la Tre i principali ed originali aspetti di questo L’immaginazione, in questo caso la traspo-
sequenza delle forme. libro: la struttura del testo, la visualizzazione e sizione di concetti in immagini più o meno
In “Sogni di Einstein” Alan Lightmann visua- conseguente formalizzazione del tempo, l’atto reali, è operazione necessaria per imparare
lizza dei differenti “tipi” di tempo: molteplici, di cogliere ed enfatizzare la forma, e descri- ad operare con concetti che normalmente non
diverse possibili immagini del tempo; il tempo vendo la molteplicità dei tempi in cui viviamo. vengono usati materialmente. Quando ci tro-
non è uno solo! I racconti mettono in evidenza la relatività del viamo ad operare infatti con oggetti fisici tutto
In “Sogni di Einstein”, il soggetto del racconto è concetto di Tempo: Einstein stava per scoprire appare semplice, perché le cose le vediamo.
il tempo. Si tratta della descrizione di una serie la teoria della relatività che avrebbe mutato la Ma come lavorare, manipolare, cose, fattori,
di sogni sul tempo. Ogni sogno descrive la realtà maniera di concepire il mondo. elementi, che, per svariati motivi, non vediamo
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7. Progetto per il Parco della
Villette , OMA.

o non possiamo ancora vedere? Ecco allora I modi di rappresentare il tempo nello spa- ne. Un secondo tempo all’interno del blocco
che possiamo avvalerci di chi, prima di noi, zio possono essere raggruppate in tre grandi residenziale, quello del consumo: le cellule
anche se con altre finalità, ha già cercato di categorie, che esprimono la sintesi fra forma, residenziali edilizie che dovevano prendere
dar corpo e fisicità all’immaterialità e alle sue funzione e temporalità. posto lì all’interno potevano essere sia indu-
diverse sfaccettature. 1. Il tempo espresso in termini di “dinamicità” strializzate, sia costruite con materiali poveri
formale. Il tempo dell’ideazione coincide con (paglia e fieno), alla maniera islamica; che non
DAL PROGETTO-PRODOTTO AL PROGETTO- quello della realizzazione. Dinamicità formale avevano nulla di stabile. Quindi la forma stabi-
PROCESSO e funzionale (esempi del M.M., Alison e Peter le che è espressione di volontà di figurazione,
La Contemporaneità ci presenta una condizione Smithson, ecc.) Dalla forma dell’oggetto, alla l’accelerazione annulla qualsiasi figurazione,
di emarginazione dell’architettura dalla possibi- forma dello spazio. il ricambio, la casa come automobile o oggetto
lità di intervenire sulla trasformazione urbana. “usa e getta”. Il terzo tempo è espresso dalla
I progetti qui presentati tentano di dare alcune Tempo fisso/Spazio variabile casbah di Algeri: il tempo della casbah era il
risposte che, non limitandosi a constatare pas- Nel “Plana Obus”, il piano regolatore della “tempo quasi immobile”, un tempo che non
sivamente i cambiamenti in atto, offrono delle regione di Algeri che Le Corbusier traccia può entrare in contatto alcuno con il tempo
proposte operative alle questioni che caratte- intorno al 1930, si incrociano tre tempi: “il dell’età della tecnica. Il fascino della casbah
rizzano le dinamiche contemporanee e le loro primo è il tempo della contemporaneità pura, per Le Corbusier sta in qualcosa che non può
ripercussioni fisiche sul territorio. sopra questo luogo, arcuato e ondulato edificio essere toccato dal progetto moderno; che non
Il fine è rendere visibile ciò che non appare. residenziale (…)”, (M. Tafuri). Al di sopra scor- può essere assolutamente investito: “Le Cor-
“Immaginiamo che qualcuno mostri una storia re una pista automobilistica: il tempo proprio busier getta, fra l’età della tecnica al massimo
invece di raccontarla”, (J.L. Borges). della cronografia, il tempo dell’accelerazio- sviluppo in quanto utopia di se stessa e questo
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8. "Event City" , Bernard Tschumi.

edificio a mare, che è il centro direzionale da Tempo variabile/Spazio variabile stico, non in base a regole compositive. Il terzo
lui pensato, la più tragica delle forme che l’ar- Rem Koolhaas - OMA, Progetto per il Parco strato è costituito dalla circolazione che è un
chitettura possa inventare: quella del ponte, della Villette, 1989. elemento compositivo architettonico (e non
vale a dire quella che nega ogni possibile rela- È possibile concepire questo progetto una solo prettamente funzionale) costituita da due
zione fra i nostri tempi accelerati e cronografi “strategia”, esso infatti propone un metodo che percorsi principali: uno orientato nord/sud che
e il tempo immobile di cui evidentemente le combina nello stesso tempo la specificità ar- taglia tutte le fasce, che forma un percorso
Corbusier sente il valore”, (M.Tafuri). chitettonica e l’indeterminazione programma- più articolato. L’ultimo strato è dato dai grandi
2. Il tempo come sequenza di “parti” temporal- tica. Si tratta di orchestrare sul terreno metro- oggetti creati e trovati. La sovrapposizione di
mente definite: previsione di fasi temporali di politano la coesistenza dinamica di attività e di tutti gli strati dà il parco in cui la neutralità e
sviluppo del progetto (per esempio il tracciato, provocare una reazione a catena di avvenimen- la relativa regolarità dei primi strati formano il
come elemento fondatore), a cui corrispondono ti e di stimolare l’interazione di queste attività. contesto in cui gli elementi a grande dimensio-
fasi programmatiche. Per esempio, R. Koolha- Questo avverrà grazie ad una sovrapposizione ne trovano il loro significato.
as e B. Tshumi: Bernard Tschumi (“Event City”) di strati, la cui sovrapposizione darà il parco. Il Bernard Tschumi, Espansione per uffici ammi-
sceglie la rappresentazione diagrammatica primo strato è dato dalla divisione del terreno nistrativi con servizi per il tempo libero e alloggi
del tempo attraverso la previsione di “fasi” in fasce (Strips); la permeabilità di ogni fascia nei dintorni di Chartres, (“Event City”) 1991.
di intervento prevedendo tutte le possibili rispetto alle altre permette il massimo della Il “giardino di aziende” si propone di costruire
combinazioni; Rem Koolhaas, la flessibilità mutazione programmatica; la loro percorrenza le linee di un paesaggio capace di accogliere
temporale è espressa attraverso diagrammi crea delle scene teatrali. Un secondo strato è una varietà di programmi eterogenei.
programmatici. costituito da un reticolo di interventi puntuali Il progetto intende proporre un nuovo tipo
Flessibilità temporale e formale. (“confetti”) disposti secondo un metodo stati- di rapporto fra lavoro e tempo libero, basato
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NOTE BIBLIOGRAFIA

[1] George Perec, Specie di spa- Italo Calvino, Lezioni america-


zi , Edizioni Bollati Boringhieri, ne , Einaudi, Torino, 1993.
Torino, 1999. Siegfried Gideon, Spazio tempo
[2] Pierre Lévi, L’intelligenza e architettura , (“ Space, time and
collettiva: Per un’antropologia architecture ”), Edizione 1962
del cyberspazio , Edizioni Feltri- Peter Handke, Canto alla durata ,
nelli Interzone, Milano, 1996. Einaudi, Torino, 1995.
Martin Heiddeger, Il concetto di
tempo , Adelphi, Milano, 1998.
Jacques Le Goff, Tempo della
chiesa e tempo del mercante , Ei-
naudi Paperbacks, Torino, 1977.
George Kubler, La forma del
tempo. La storia dell’arte e la
storia delle cose , Einaudi, Tori-
no, 1989.

sull’interazione e sovrapposizione delle varie paesaggio, lungo i filari si trovano ulteriori trasformazione del “tutto”. Il risultato si con-
attività (e temporalità). Il progetto si compone attrezzature sportive e d’intrattenimento. La cretizza nella formalizzazione di un progetto
di una forte giuntura con la città mediante un molteplicità delle funzioni, la diversità dei “flessibile”: l’intervento architettonico, più che
elemento “d’attrazione” che parte dal centro di materiali usati, l’articolazione delle diverse oggetto, si configura come “processo”.
Chartres e dalla cattedrale in cui sono riuni- scale sono descritte nella rappresentazione La definizione di “paesaggi programmati-
te attrezzature di svago, un circolo sportivo, del progetto attraverso un’articolazione per ci”, dove il termine “paesaggio” implica una
sale per congressi, negozi in cui ci sono dei fasi temporali diversificate. l’intero schema è “fisicità”, mentre il termine “programmatico”,
capannoni in cui vengono accolte diversi eventi infatti concepito come una strategia in modo riguarda relazioni, rapporti, tempi e modalità
pubblici. In questo long-cours possono esserci che idee, concetti e realizzazione; funzioni e (aspetti “altri” della progettazione) individua
varie attività ricreative, e si estende a ovest, gestione economica possano interagire. il progetto come risultato dell’interazione fra
scavalcando l’autostrada, e a est verso la 3. Il tempo rappresentato nello spazio. La rappre- “parti e relazioni”, come risultato di un “Pro-
campagna. Un altro vettore, è posto parallelo sentazione cartografica di “percorsi”: l’itinerario. cesso” in cui il ruolo del progettista non è solo
all’autostrada, con un reticolo contenente un Dall’esperienza artistica alla sperimentazione quello di “inventare” forme o risolvere proble-
gran numero di lotti di terreno, definiti da filari architettonica. mi, ma creare significati e relazioni.
di alberi (entro questi lotti si possono costruire Il progetto contemporaneo si compone di una
fabbriche leggere ed uffici); il reticolo costitu- Tempo variabile/Spazio fisso parte “fisica” e una parte “programmatica” e
isce una divisione fra veicoli privati e traffico Sperimentazioni contemporanee: paesaggi gestionale (a seconda dei casi l’una è domi-
industriale. Perpendicolarmente al reticolo programmatici nante rispetto all’altra) che si integrano e si
del vettore con gli uffici, una piantumazione di L’azione puntuale sul territorio, muovendo da compongono definendone la struttura.
filari di lunghi alberi che articolano un nuovo motivazioni generali, è intesa come potenziale

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