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Mensile - Anno XII - N° 126 - PRIMA IMMISSIONE 10 Aprile 2019 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. Postale - D.L.

353/03 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 - Comma 1 - Aut C/RM/65/2011 - Rm € 9,90


Editoriale
A volte ritornano, per fortuna
Vi sono delle testimonianze, in Ufologia, che con
X TIMES Periodico mensile la loro forza hanno influenzato il modo di pensare
questa materia e non solo tra gli addetti ai lavori.
Numero 126 Aprile - Anno XI
Uno dei testimoni eccellenti è stato, naturalmen-
Redazione: Mail: xpublishing@gmail.com te, il Colonnello Philip Corso, al quale, nonostan-
Via Monti Sabini nº148 Monterotondo 00015 (RM) te il suo curriculum a prova di sospetti, e la sua
Tel - Fax: 06 9065049 costante coerenza, non sono stati risparmiati at-
Sede Legale tacchi feroci anche da una parte del mondo ufo-
Via Francesco D’Ovidio n°64 00137 (RM) logico. Ma gli attacchi, d’altra parte, non vengono
Amministratore Unico risparmiati a nessuno. Un altro testimone chiave,
Adriano Forgione
che ha divulgato informazioni poi rivelatesi autentiche, e che ha subito attacchi an-
Direttore Responsabile
Giuseppe Morelli cora più pesanti di Corso, è Bob Lazar. Mi fa quindi molto piacere potergli dedi-
pinomorellix@gmail.com
care la copertina di questo mese, in occasione della pubblicazione di un’intervista
Direttore Editoriale al filmmaker che ha realizzato un documentario su di lui, o forse sarebbe più cor-
Lavinia Pallotta
lavinia.pallotta@xpublishing.it retto dire “il” documentario su di lui, dal momento che “Bob Lazar: Area 51 &
Direttore generale, artistico e progetto grafico Flying Saucers” rappresenta l’opera più approfondita sul whistleblower america-
Alberto Forgione
alberto.forgione@xpublishing.it no, con cui Jeremy Corbell ha voluto non solo ripercorrere la storia di Lazar, ma
Impaginazione - Alberto Forgione anche fornire agli spettatori una visione dell’uomo oltre che del personaggio, dan-
Redazione do la possibilità a ognuno di farsi una propria idea sul caso, senza accontentarsi,
Lavinia Pallotta (lavinia.pallotta@xpublishing.it) come avviene spesso, dei pregiudizi altrui. Il caso Bob Lazar fa ancora discutere
Segreteria e Abbonamenti a trent’anni dal suo esordio in televisione, con George Knapp. A volte ritornano,
(segreteria@xpublishing.it)
per fortuna. L’intervista è stata condotta dalla redazione di una bella rivista ingle-
Divisione Libri - Mike Plato (mike.plato@xpublishing.it)
se di ufologia, Shadows Of Your Mind, che da questo mese entra a far parte del-
Stampa
Tuccillo Arti Grafiche srl le pubblicazioni con cui abbiamo uno scambio di materiale. Le altre, come pro-
Trav. Via P. Donadio Snc
80024 Cardito (Napoli) babilmente già sapranno i nostri lettori, sono la rivista spagnola Año/Cero e quel-
Distribuzione esclusiva per l'Italia la australiana New Dawn Magazine, tutte pubblicazioni di grande pregio con cui
Pieroni Distribuzione Srl - Via C. Cazzaniga 19 - 20132 Mila- siamo davvero lieti di collaborare. L’altra buona notizia è che, finalmente, la XPu-
no
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Finito di stampare il 28 Marzo 2018
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illustrazione di Riccardo Fil


Sommario
26
06 - 09 Reports dal Mondo
a cura della Redazione

10 - 23 La verità su Bob Lazar - intervista a Jeremy Corbell


a cura della redazione di Shadows Of Your Mind

24 - 25 Booxtore

26 - 32 Antoio Villas-Boas, parlano i testimoni


di Pablo Villarrubia Mauso

34 - 40 Le nuove spie psichiche


a cura della redazione di Año/Cero 42
- 41 Abbonamenti e arretrati

42 - 46 Tra il cielo e la terra -


intervista a Filippo Bongiovanni
di Pino Morelli

48 - 52 Il wormhole delle meraviglie


di Federica Baldi

54 - 59 OOPART, prove di viaggi nel tempo?


di Fabio Feminò

62 - 67 Sono tutte bugie


54
di James O’Neill

70 - 72 “No doubt about it”,


la vera storia della canzone UFO degli Hot Chocolate
di Philip Mantle

76 - 80 XMedia Times
di Pino Moreli

70
Hanno collaborato a questo numero
Pino Morelli, Lavinia Pallotta, Fabio Feminò, Federica Baldi,
Riccardo Fil, Philip Mantle, James O’Neill, Pablo Villarrubia Mauso

4
Editoriale
Un messaggio che vive ancora
In questo numero troverete una mia intervista a Filippo Bongiovanni, ed è la prima volta (non
ci sono precedenti né su XTimes, né per quanto mi riguarda), in occasione del centenario dal-
la nascita di Eugenio Siragusa, il più seguito e chiacchierato contattista - anzi, contattato, co-
me preferiva definirsi - in grado di ricevere consensi e seguaci ovunque.
Avevo circa vent’anni quando iniziai a conoscere le prime storie di questo uomo, che viveva a
Nicolosi, in provincia di Catania, dove che trascorse i suoi anni fino alla sua scomparsa il 27
agosto 2006. Se di lui si sente ancora parlare oggi, il merito è senz’altro di Filippo Bongiovan-
ni, il cui umile e accurato volontariato in proposito è davvero unico ed esemplare. Cominciai a
sentir parlare di Siragusa quando avevo appena vent’anni. In quel periodo, dopo il boom ufo-
logico degli anni Settanta, c’era veramente ben poco in giro sull’argomento: le conferenze ita-
liane a riguardo latitavano; non esisteva Internet; il terreno era arido anche nell’emittenza tele-
visiva, ovviamente; mentre in edicola, gli argomenti extraterrestri erano da associarsi alle tematiche parapsicologiche della storica
rivista Il Giornale dei Misteri. L’enorme vuoto era parzialmente colmato da un “bollettino di informazione sulla realtà extraterrestre:
chi sono, perché vengono, che cosa vogliono”: era NONSIAMOSOLI, periodico gratuito a offerta volontaria, stampato nelle Mar-
che, Porto S.Elpidio (AP), dove i fratelli Bongiovanni iniziarono a diffondere massicciamente il messaggio di Siragusa. I contenuti
erano davvero interessanti, per non dire unici: oltre a offrire accurati contributi fotografici in tema ufologico, con uno spazio dedi-
cato a notizie recenti (difficilissime da rintracciare altrimenti) e articoli di “paleo-astronautica” e storia alternativa, trattava di come
gli extraterrestri contattassero i capi di stato, in connubio con incisive riflessioni sulle sofferenze inflitte al nostro pianeta e tutta l’u-
manità. È impossibile non riconoscere a questa singolare rivista il merito di avere osato clamorosamente, infrangendo per sem-
pre, in Italia, la barriera che divideva la vetusta ricerca dei “dischi volanti dadi e bulloni”, promossa dai più noti ufologi italiani, da
quella più libera ed espressiva che, inequivocabilmente, si riflette nei nostri giorni. Perché se è certo che personaggi politici e mi-
litari come Paul Hellyer o Robert Dean possono essere considerati pionieri dell’Esopolitica Mondiale, denunciando fatti e misfatti
di fronte a folle di spettatori in applauditi convegni, Eugenio Siragusa fu capace di smuovere le stesse acque decenni prima, an-
ticipando una corrente che non poteva e doveva dividere il messaggio extraterrestre dalla ricerca ufologica, ritenuta dai conser-
vatori una forma pericolosa e deviante dei seri studi sull’argomento. Certamente, l’implemento di un esplicito tenore messianico
e catastrofista portò immancabilmente il movimento di NONSIAMOSOLI a vedersi portavoce di un costante e crescente impie-
go di divulgazione che molti non digerirono. Ma ci troviamo qua, a valutare serenamente la somma dell’operato di un uomo che,
coraggiosamente, affrontò calunnie e periodi veramente difficili del suo trascorso, per poi ritrovarsi egregiamente e onestamente
in piedi, fino a oggi, a cento anni dalla sua nascita.
www.pinomorelli.com
http://www.facebook.com/pinomorelli
pinomorellix@gmail.com

Argomenti del mese


Torniamo a parlare di uno dei rivelatori più famosi della storia, Bob Lazar, con un’intervista esclusiva per l’Italia a Je remy Corbell,
il filmmaker che ha realizzato il documentario “Bob Lazar: Area 51 & Flying Saucers” di cui sta parlando tutto il mondo - Il noto ri-
cercatore spagnolo Pablo Villarrubia Mauso ci racconta dell’indagine sul campo, condotta con un collaboratore, sul famoso ca-
so di abduction di Antonio Villas-Boas, intervistando i testimoni ancora in vita e i suoi familiari. - Dal 1972 al 1995 il governo ame-
ricano portò avanti progetti segreti di remote viewing a scopo militare e di spionaggio. Ma oggi esistono ancora le cosiddette spie
psichiche? Chi sono e cosa fanno? - Eugenio Siragusa è stato il contattista italiano più famoso nel mondo. Nel centenario della
sua nascita lo ricordiamo con un’intervista di Pino Morelli a uno dei suoi più cari amici: Filippo Bongiovanni - Un giorno forse sarà
possibile viaggiare nello spazio, e tra gli universi, sfruttando una tecnologia oggi considerata fantascientifica, ma che la ascienza
sta cominciando a prendere in considerazione. Ce ne parla Federica Baldi - È possibile che gli OOPART siano prove non di un
antico passato sconsciuto, ma della presenza sulla Terra di viaggiatori del tempo? Alcuni esempi nell’articolo di Fabio Feminò -
La disinformazione è l’arma del potere e molte di quelle che vengono spacciate per verità storiche, non lo sono affatto. Ce ne
parla l’avvocato James O’Neill - La famosa canzone degli Hot Chocolate “No doubt about it” parla di un avvistamento UFO. Qual
è la vera storia di questo grande successo del passato? Ce lo rivela Philip Mantle intervistando proprio uno degli autori della can-
zone - La consueta rubrica di CinemAlieno di Pino Morelli

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Reports
dal Mondo
a cura della Redazione

Un computer quantistico ha invertito la direzione del tempo


Fonte agi.it – 12 marzo 2019
I ricercatori del Moscow Institute of Physics (nella foto),
coadiuvati da colleghi svizzeri e statunitensi, hanno an-
nunciato di essere riusciti a invertire la direzione del tem-
riportandola dal caos all’ordine originario.
«Abbiamo creato artificialmente uno stato che evolve in una
direzione opposta alla freccia del tempo termodinamica», ha
po con un computer quantistico. Il rivoluzionario esperi- spiegato il capo del gruppo di ricerca, Gordey Lesovik.
mento, spiega l’Independent, sembra contraddire le leggi La seconda legge della termodinamica enuncia infatti
cardine della fisica e potrebbe alterare la nostra percezio- l’irreversibilità della maggior parte dei processi. Ovvero
ne dei processi che guidano l’universo. La testata parago- l’universo segue una sola direzione: dall’ordine al disor-
na l’esperimento al «rimettere nella posizione iniziale un set dine. Proseguendo il paragone con il tavolo da biliardo,
di palle da biliardo sparso sul tavolo» attraverso un «colpo il risultato dell’esperimento è l’equivalente di vedere le
calcolato alla precisione per riportarle alla posizione di origi- palle tornare nel triangolo con un movimento contrario
ne». La “macchina del tempo”, descritta in un articolo rispetto a quello che le aveva sparse sulla superficie, un
della rivista Scientific Reports, era composta da un rudi- qualcosa di inconcepibile secondo le regole della fisica
mentale computer quantistico, le cui unità di informa- conosciute.
zione sono i qubit, ovvero “bit quantistici” che, oltre ai Gli scienziati sono sicuri di poter sviluppare il program-
valori zero e uno, possono assumere un valore che “so- ma in modo tale da raggiungere risultati sempre più ac-
vrappone” entrambi gli stati. Durante l’esperimento, è curati. Al momento, con due qubit il margine di succes-
stato lanciato un “programma di evoluzione” che ha por- so è dell’85%, laddove con tre qubit è del 50%. Le ap-
tato i qubit a disegnare sequenze di zero e uno mutevoli plicazioni pratiche dell’esperimento riguardano l’abbat-
e sempre più complesse, dall’ordine al caos. In seguito, timento degli errori nel collaudo dei programmi di infor-
un altro programma ha modificato la sequenza di qubit matica quantistica. Francesco Russo

6
Nullaosta di sicurezza per il nuovo libro di Nick Pope
Fonte Metro.co.uk – 7 marzo 2019

H a trascorso tre anni investigando


avvistamenti misteriosi in Gran
Bretagna in qualità di capo dell’uffi-
re». Ma quindi l’ex UFO hunter e uf-
ficiale di alto rango della Difesa cre-
de che gli scenari da incubo dipinti
cio UFO del Ministero della Difesa. nel suo romanzo si verificheranno
Ora, diventato scrittore, Nick Pope ha davvero? «Purtroppo, molte delle cose
dato alle stampe un libro contenente descritte in Blood Brothers diventeran-
informazioni così sensibili da essere no davvero realtà, come gli attacchi ter-
sottoposto a un processo di “nullao- roristici da parte di lupi solitari per mez-
sta di sicurezza”, che ha portato all’e- zo di veicoli e droni negli aeroporti – da
liminazione di diversi passaggi. Nel tempo metto in guardia sulle implica-
suo ultimo romanzo, Blood Brothers, zioni terroristiche a riguardo. E, natu-
Pope racconta delle esperienze fatte ralmente, non è un segreto che i terrori-
durante la sua carriera a Whiteall, che sti vogliano mettere le mani su armi nu-
lo ha visto diventare vice direttore cleari o, in mancanza di ciò, sul mate-
presso il Directorate of Defense Secu- riale per fare una bomba sporca. Le
rity. Il romanzo parla della minaccia agenzie d’intelligence occidentali sono
rappresentata dai terroristi islamisti ed è un «omaggio ai molto in gamba, ma ai terroristi basta che vada bene una
coraggiosissimi uomini e donne delle nostre Forze Armate e volta sola. Non sarei sorpreso se ci fosse un atto di terrorismo
delle nostre agenzie d’Intelligence» e vi troviamo degli ar- nucleare nell’arco della mia vita. Non credo che questo por-
gomenti così esplosivi che l’autore ha dovuto sottopor- terebbe a una Terza Guerra Mondiale, ma ci sarebbe sicura-
lo al MoD, dove è stato passato al vaglio per assicurarsi mente una reazione devastante non solo contro i terroristi,
che non infrangesse alcun Atto Ufficiale di Segretezza e ma contro qualsiasi nazione che li avesse aiutati».
gli è stato persino chiesto di togliere alcuni passaggi.
«Gran parte del libro parla del SAS e dell’MI5 che contrasta
jiadisti violenti, quindi chiaramente approfondisce il mondo
segreto e altamente riservato delle Forze Speciali, dell’Intelli-
gence e dell’antiterrorismo. Mi considero un patriota e so-
stengo completamente il Regno Unito, gli Stati Uniti e i go-
verni occidentali nell’attuale guerra al terrore. Volevo render-
lo realistico, ma dovevo essere assolutamente certo che nulla
di quanto scrivevo, in termini di strategia, dottrina, tattiche
ed equipaggiamento o altro, potesse offrire il benché minimo
aiuto a uno qualsiasi dei cattivi là fuori». Quando Pope ha
lavorato per il Mod non si è occupato solo di UFO, per-
ché ha passato diversi anni concentrandosi sull’antiter-
rorismo dopo l’11 settembre. «Ne so parecchio di antiter-
rorismo – e si dice che si debba scrivere di ciò che si sa» ha
proseguito. «Molti action-thriller si concentrano sugli inse-
guimenti in auto o gli scontri a fuoco, ma io voglio che i let-
tori vedano come vengono fatte le cose per davvero – ma non
per questo c’è carenza d’azione in Blood Brothers. Il mio li-
bro affronta le questioni politiche, dando ai lettori una vi-
sione di come vengano prese le decisioni politiche sul contro-
terrorismo ai più alti livelli». Il romanzo descrive schietta-
mente i mondi rivali dei servizi segreti e degli terroristi
estremisti. «Uno dei motivi per cui Blood Brothers proba-
bilmente è controverso è perché affronta le minacce rappre-
sentate dall’ISIS e altri gruppi estremisti – spiega Pope. – Le
questioni più sensibili in Blood Brothers sono la razza e la
religione. Blood Brothers non demonizza l’Islam, ma mo-
stra come possa venire male interpretato – come tutte le reli-
gioni – e male attuato dalle persone che hanno l’odio nel cuo-

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Reports
dal Mondo
Secondo ex senatore USA, Russia e Cina in competizione con gli USA sugli UFO
Fonte Newsweek.com – 1 marzo 2019

L’ ex leader di maggioranza dei democratici al Senato e


senatore del Nevada Harry Reid è tornato a parlare
dello studio dei fenomeni UFO in un’intervista per l’affi-
liata della CBS, la KLAS 8 di Las Vegas, parlando di una
competizione con la Russia e la Cina – una specie di gara
UFO, insomma. «Scommetto quello che volete che la Cina sta
spendendo dei soldi per controllare. Scommetto che Putin sta
spendendo dei soldi per controllare» ha commentato Reid
con George Knapp. «L’ex leader di maggioranza democratica
al Senato Harry Reid ha fatto capire di essere a conoscenza di
potenziali avversari, Russia e Cina, che hanno portato avanti i
loro studi militari per capire come funzionino gli UFO e come le coste della California nel 2004. Reid ha confermato che
costruirne di loro» ha detto Knapp durante la trasmissione, gli studi comprendevano ricerche su un misterioso ranch
citando fonti anonime del Pentagono secondo cui dozzine nello Utah nordorientale, un tempo di proprietà di Bige-
di UFO sarebbero stati avvistati fuori dalle coste della Flo- low (la proprietà è stata trasferita alla Adamantium Real
rida e della Virginia negli ultimi tre anni. Reid ha detto di Estate e a un proprietario anonimo). Noto nell’ambiente
comprendere perché degli ufficiali nel Pentagono e altre ufologico come lo “Skinwalker Ranch”, il sito è stato tea-
possibili attività di ricerca nel governo USA possano essere tro di molti fenomeni paranormali, comprese mutilazioni
scettici sul fatto di dedicare risorse per studiare gli UAP animali, avvistamenti UFO e persino avvistamenti di ani-
(Unexplained Aerial Phenomena), ma è sembrato anche mali misteriosi con penetranti occhi gialli, impermeabili ai
contraddire involontariamente la propria posizione allu- proiettili. Inoltre, il programma si è occupato di ricerche
dendo a una serie di recenti avvistamenti UFO provocati correlate ai fenomeni UFO, compresi 38 articoli scientifici
dai lanci della SpaceX. «È andato avanti per molto tempo. per la Defense Intelligence Agency, che hanno titoli sor-
Questi avvistamenti si dice siano stati provocati da un razzo in prendenti come “Warp Drive, Dark Energy, and the Mani-
California o qualcosa del genere. La gente non vuole – la gente pulation of Extra Dimensions”. Gli articoli sono stati scrit-
con delle responsabilità, sia che si tratti del Pentagono o altro – ti dagli scienziati del BAASS affiliati dell’EarthTech Inter-
non vogliono dover cercare di spiegare qualcosa che, spesso, non national, un gruppo di ricerca fondato dal Dr. Hal Puthoff.
è spiegabile» ha dichiarato Reid. L’intervista ha affrontato Oltre allo AAWSAP e al suo successore al Pentagono, l’AA-
anche l’argomento degli studi riservati sugli UFO da parte TIP, Reid ha detto di credere che siano legittimi ulteriori
del Pentagono, rivelati dal New York Times nel 2017, com- studi sugli UFO e vorrebbe vedere la ricerca UFO coordi-
preso l’Advanced Aerospace Weapons Systems Application nata tra molteplici progetti riservati esistenti. Reid ritiene
Program (AAWSAP), che ha catalogato avvistamenti da che il governo attualmente possieda «diversi elementi di pro-
parte di personale militare, come il cosiddetto “Tic Tac va» al di là degli studi che lui aveva fatto finanziare. «Ho
UFO”, catturato con la telecamera da jet F/A-18F fuori dal- sentito solo delle voci» ha commentato.

Stella misteriosa riaccende l’ipotesi della struttura aliena


Fonte notizie.tiscali.it – 11 marzo 2019
S coperta una sorella ancora più anomala della famo-
sa Tabby Star, che aveva acceso la fantasia perché le
oscillazioni della sua luminosità avevano suggerito la
chusetts Institute of Technology (MIT), promette di far
discutere gli astronomi. «La stella in realtà è molto diver-
sa da quella di Tabby, si tratta di una stella di classe M,
presenza di strutture aliene nella sua orbita, ma la nuo- quindi molto più piccola e fredda», spiega Isabella Pagano,
va stella, Epic 204376071, mostra oscillazioni molto più dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Catania.
marcate che fanno rispuntare l’ipotesi degli alieni. La «Mentre per la Tabby Star la percentuale di stella occultata
scoperta, pubblicata sulla rivista della Royal Astronomi- era del 22%, in questo caso è addirittura dell’80%, perciò si
cal Society e frutto di una ricerca guidata dal Massa- tratta di un fenomeno molto più importante». «Purtroppo,

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nonostante il corpo celeste sia stato osservato per 160 giorni, riale verso la superficie. Un evento - spiega ancora la ricer-
l’evento è stato visto una sola volta», continua Pagano. catrice - che si verifica durante la formazione. In ogni caso,
«Quindi se il colpevole è un pianeta o un’altra stella che ruo- finché non si troverà una spiegazione tutte le ipotesi restano
ta intorno alla compagna, si tratta di un oggetto estrema- in campo, compresa quella di strutture aliene: la tendenza
mente piccolo che non riusciamo a vedere e che non avrebbe dell’uomo a fantasticare è sempre una cosa positiva».
potuto causare una variazio-
ne di luminosità così grande.
Per questo motivo - aggiun-
ge - gli autori dello studio
ipotizzano che si possa trat-
tare di dischi di polveri com-
patti associati a un ipotetico
pianeta o una stella, ma an-
che in questo caso il fenome-
no avrebbe dovuto ripetersi
in meno di 80 giorni. Tutta-
via, dal momento che si trat-
ta di una ‘baby-stella’ molto
giovane, di circa 10 milioni
di anni, potrebbe anche trat-
tarsi di una caduta di mate-

C’è un collegamento tra il volto di Cydonia e la Sfinge di Giza?


Fonte express.co.uk – 14 marzo 2019

M arte e l’Egitto potrebbero condividere un improba-


bile collegamento secondo alcune sconcertanti af-
fermazioni di due ricercatori, convini che i due siti abbia-
tematico con il Volto su Marte. Riteniamo che queste due strut-
ture simili a sfingi abbiano un’origine comune».

no «un’origine comune che collegherebbe il Volto su Marte alla


Sfinge di Giza». Nel loro libro, Dark Moon: Apollo and the
Whistle-blowers, David S. Percy e Mary D.M.Bennett so-
stengono che esista un collegamento tra Marte e la Terra,
e lo fanno usando la foto originale della NASA del “Volto
su Marte”, che condividerebbe un’origine comune con la
Sfinge egizia. Nel 1975, la sonda della Nasa Viking 1 stava
facendo il giro del pianeta rosso, scattando foto di possibi-
li siti d’atterraggio per la sua sonda sorella, il Viking 2,
quando ha immortalato i lineamenti in ombra di un pos-
sibile volto umano. Un’enorme testa lunga quasi due mi-
glia sembrava fissare la telecamera da una regio nel piane-
ta rosso chiamata Cydonia. Percy e Bennett sono convinti
che le immagini originali della Nasa del Volto su Marte in-
dicassero che fosse “simmetrico”. Gli autori hanno rivela-
to che dopo aver esaminato le immagini potenziate al
computer, «si potevano vedere i dettagli del lato in ombra, che
è stato portato allo stesso livello del lato alla luce». Questo ha
portato a una comparazione tra i volti di Cydonia e della
Sfnge: «È possibile che il Volto su Marte sia infatti una Sfinge»
hanno commentato. «Nel suo design incorpora sia l’uomo
che il leone». Il miglior esempio di sfinge sulla Terra è na-
turalmente la scultura nella Piana di Giza, in Egitto. Inte-
ressati a richiamare l’attenzione sul legame tra Marte e la
Terra, Percy e Bennett ritengono che «la nostra Sfinge abbia
un collegamento sia in sostanza che da un punto di vista ma-

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A cura della redazione di Shadows Of Your Mind

LA VERITÀ SU
Bob Lazar
Parla Jeremy Corbell, il filmmaker americano che ha realizzato il documentario “Bob Lazar:
Area 51 & Flying Saucers”, che sta facendo discutere gli appassionati di tutto il mondo

L’
interno illuminato al neon del
Theatre at Ace Hotel di Los An-
geles, in California, è davvero un
imponente capolavoro di revival
gotico spagnolo. Su ben tre piani
dell’ex United Artists Building, l’arredamento classi-
co che adorna le pareti, l’ornato ed elaborato pro-
scenio, sembrano il set di un film dell’orrore con un
qualche strano rituale occulto in un tempio, piuttosto
che un teatro costruito negli anni ‘20 dalla crème
dell’età dell’oro hollywoodiana. La costruzione da
parte dello studio di architettura Walker & Eisen (che
ha costruito anche il famoso Beverley Wilshire Ho-
tel), nel 1927, la si deve alla visione combinata della
starlet del cinema muto Mary Pickford, del suo allo-
ra marito Douglas Fairbanks, del grande Charlie
Chaplin e dell’influente regista DW Griffith. Il Theatre
ospita anche l’annuale “Festival of Disruption” del re-
gista di David Lynch. Ma il 3 dicembre 2018, l’audi-
torium ha ospitato un evento assai diverso. Tutti i
1,600 posti sono andati esauriti per ascoltare la sto-
ria di un uomo di nome Bob. Un uomo che, nel

10
11
La verità su Bob Lazar
è infiltrata in ogni componente della cultura popolare, da X-
Files a film come Independence Day e tutto questo lo si de-
ve al sevizio di George Knapp. Il poster “I Want To Believe”
che vediamo in X-Files si ispirava al poster “They are here”
descritto da Bob Lazar, fino alla recente serie X-Files con un
velivolo che funziona con l’Elemento 115: viene tutto da
Bob, tutto. Nessuno prima di Bob si è fatto avanti a parlare
della S4 e finora nessuno lo ha fatto legittimamente. Il modo
in cui Bob ha descritto il sistema di propulsione... Invece di
un sistema di propulsione a reazione, che spinge fuori qual-
cosa dalla parte retrostante per muoversi in avanti, come
nel sistema di propulsione, si trattava di un sistema non a
reazione. Era una propulsione gravitazionale basata su e ali-
mentata dall’Elemento 115, in cui si piega letteralmente lo
spazio-tempo. Per me, ha cambiato completamente il cor-
so degli eventi, ha cambiato tutto ed è stato quel concetto
a scatenare la mia curiosità. Non mi era mai stato spiegato
con sufficiente chiarezza da farmelo capire ed ecco che sal-
ta fuori un tizio che spiega come funziona e sostiene di aver
lavorato su un velivolo, un tizio che non ha nulla da guada-
gnare, racconta solo una storia. È stato forte… È il docu-
mentario che ho sempre voluto fare. Ho sempre voluto sa-
pere la verità sugli UFO e l’unico modo per conoscerla dav-
vero era decidere se Bob Lazar stesse raccontando la ve-
rità; se fosse degno di fiducia.

Quando hai deciso di voler fare questo documentario?


Nel momento in cui cominci a credere a Bob Lazar, tutto
1989, ha rischiato tutto rivelando al mondo che il Governo cambia. Volevo sapere se Bob stesse dicendo la verità, sin
USA aveva lavorato segretamente alla retroingegneria ex- da quando ero ragazzino. La prima volta che ho incontrato
traterrestre di un velivolo in una base segreta nel deserto del Bob Lazar è stato un caso. Stavo facendo delle riprese da
Nevada, vicino a Groom Lake, nota come Area 51. La sto- John Lear e Bob è capitato lì. Volevo assolutamente arriva-
ria originale è andata virale molto prima che il termine “vira- re in fondo alla questione, avevo sentito così tanto della sua
le” diventasse di uso comune nel web. L’Area 51 è diventa- storia e parlato con molte persone coinvolte, ma non con
ta un concetto familiare e il giornalista investigativo George Bob. In un attimo hai la sensazione, una sensazione perso-
Knapp ha vinto il suo primo premio “Best Achievement by nale, se Bob stia dicendo la verità o meno. Il mio documen-
an Individual Journalist in the Nation” grazie alle interviste tario è fatto in modo da permettere al pubblico di farsi una
con Bob Lazar. Abbiamo saputo dell’esistenza delle onde propria idea. Non solo in base a informazioni di seconda
gravitazionali, dell’Elemento 115, degli UFO “modello spor- mano, perché, per la prima volta nella storia, può avere una
tivo”, della S4, dei test di volo su Papoose Lake, abbiamo conoscenza personale per personaggio e della natura del-
saputo un sacco di cose e quelle interviste hanno cambiato l’uomo che chiamiamo Bob Lazar. È quella l’evidenza e la
il mondo. L’evento ha risvegliato la curiosità verso gli UFO prova più preziosa, come quella dei testimoni lo è nelle cor-
da parte del pubblico, che si era un po’ spenta dopo la ti di giustizia. Capire chi sia Bob, la sua natura, il suo carat-
chiusura ufficiale del Project Blue Book e al filmmaker Je- tere, è importante tanto quanto le cose che dice.
remy Corbell ha cambiato per sempre la vita.
Sei mai riuscito ad avere qualche filmato di loro [John Lear
L’anno scorso ci hai condidato che il tuo interesse per gli e Bob Lazar] che parlano?
UFO è cominciato seriamente con la storia di Bob Lazar… (Ride). Sì. Non l’ho mai divulgato. Stavano discutendo e
È stata la storia che ha scatenato la mia curiosità e mi ha Bob non era d’accordo con quello che diceva John il 99%
permesso di cominciare a pensare all’argomento UFO in delle volte. Quindi, sostanzialmente, era solo una discussio-
modo molto più approfondito. All’epoca, era la più grande ne tra buoni amici che non avevano l’occasione di prender-
storia di attualità mai venuta fuori in Nevada. Era roba gros- si in giro da un po’. Credo che abbiano fatto delle vere espe-
sa, che toccava certe corde nel pubblico ed è divenuta un rienze insieme, ma questo non significa che Bob sia d’ac-
simbolo dei tempi. Ha reso l’Area 51 un termine familiare, si cordo con la teoria di John Lear sull’Universo.

IN PAGINA Il documentario su Lazar

12
Hai chiesto allora a Bob di poter realiz-
zare questo documentario, oppure è
stato George Knapp?
Non ho continuato a insistere, ma gli
ho fatto sapere che mi trovavo lì per fa-
re questo documentario e se fosse sta-
to d’accordo, io sarei stato corretto,
avrei raccontato la storia e, pur facen-
do domande, non avrei inventato nulla,
che era la condizione numero uno. Al-
la fine ha ceduto e ha detto, “Ok. Ho vi-
sto i tuoi lavori, sono un appassionato
di cinema, mi piace quello che fai, puoi
fare il documentario. Ho una richiesta,
voglio una cosa da te: non devi inven-
tarti niente, neanche una cosa. Se me
lo prometti, allora va bene.” Ed è così
che è andata. Era l’unica cosa che vo-
leva, che non inventassi nulla. È così man per le quali screditarlo sembra es- del 2015. Sono nauseato e stanco di
che lo hanno bruciato tutti quelli che sere diventata una missione personale. questa cosa. Sono tutte sciocchezze,
hanno preso la sua storia e l’hanno di- Sarò onesto, e lo puoi scrivere. Stan lo sono sempre state e lo saranno
storta negli ultimi trent’anni. [Stanton Friedman] è un antico relitto sempre e sai una cosa? Lo sa anche
impantanato in un loop di disinforma- lui, per questo non corre buon sangue
Quanti anni sono passati dal primo in- zione. Per 30 anni ha ripetuto le stesse quando lo dico. Non applica gli stessi
contro da John Lear a quando Bob La- sciocchezze su Bob Lazar, che scioc- standard alla storia di Lazar che appli-
zar ha acconsentito a fare il documen- chezze restano ancora oggi. Non im- ca alle sue storie, alle sue ricerche. Per
tario? porta quante volte ripeta le stesse fal- questo ho realizzato il documentario,
Be’, lavoravo al documentario su Bob sità, secondo cui Bob non ha mai la- così la gente non potrà infilarci versioni
Lazar dal 2012, ma mi mancava il suo vorato come fisico a Los Alamos o che fabbricate della realtà.
permesso! Ho fatto le prime interviste Bob Lazar potrebbe semplicemente
nel 2012. Nel documentario c’è un’in- essere stato un custode… questo tipo Le onde gravitazionali sono state con-
tervista a George Knapp del 2013, che di distruzione della reputazione e di di- fermate dalla comunità scientifica, l’E-
è una delle prime scene, ma non ho sinformazione abbassa completamen- lemento 115 oggi è sulla tavola perio-
avuto il permesso di Lazar o il suo con- te il livello della discussione che si ha dica… la fisica si è messa al pari con la
senso a partecipare fino al 2016. quando si dissemina bugie e si negano storia di Bob?
delle verità, come ha fatto lui per 30 Sarei d’accordo, ma non sono sicuro
Tutti pensano di conoscere la storia e anni. C’è stato un dibattito a riguardo che Bob si sentirebbe altrettanto a pro-
ci sono persone come Stanton Fried- durante l’International UFO Congress prio agio con questa affermazione. I

SOPRA Jeremy Corbell e Bob Lazar

13
La verità su Bob Lazar

fatti sono questi. Bob ha detto che la ma non abbiamo trovato l’isotopo per cercare di creare materia. Ho parlato
gravità è un’onda ed è così che fun- stabilizzarla, perché stiamo solo facen- con alcuni fisici di elementi pesanti in
zionavano quei velivoli e oggi sappia- do scontrare gli atomi a casaccio, per Russia, San Francisco, Washington
mo che la gravità è un’onda. “Eih, c’è
un’altra conferma” e Bob commentava
qualcosa del tipo, “Bene, c’erano il 50
per cento di possibilità che ci arrivaste
da scettici”. Da quando Bob Lazar ha
raccontato per la prima volta questa
storia, sappiamo che siamo stati in
gradi di creare diverse volte l’Elemento
115 con diversi isotopi. L’Elemento
115, oggi noto come Moscovio (il cui
isotopo più stabile è il Moscovio-289),
ha una mezza vita circa 220 millise-
condi. Tuttavia, è un elemento ufficiale
nella tavola periodica e Bob commen-
tava nuovamente: “Be’, il 115 era sem-
pre previsto, Jeremy…”. Sostiene an-
cora che vi sia una versione stabile del-
l’Elemento 115 perché ci ha lavorato,

SOPRA Bob Lazar SOTTO Da sinistra, Bob Lazar, Larry King e Jeremy Corbell

14
DC… ho parlato con cica nove di loro, tre dei quali hanno Sì, infatti. Ha dei contratti governativi e sta portando avanti
discusso, in modo approfondito, di un 115 stabilizzato, di- progetti interessantissimi. Sta sviluppando un isotopo che
cendo, in forma anonima: “Non possiamo escludere la pos- potrebbe applicare sulle formiche senza ucciderle, restando
sibilità di un Elemento 115 stabile”, intendendo una mezza comunque tracciabile… era un progetto governativo. Un al-
vita utilizzabile. Infatti, è prevedibile e anticipiamo che sia ve- tro riguardava la progettazione di cuscinetti a sfera au-
ro, ma sicuramente non possiamo escluderlo. E mi topulenti per un hovercraft della Marina, perché
confonde il fatto che a persone da cui ci si quelle enormi sfere aspira-
aspetterebbe una migliore capacità di com- no sabbia e devo-
prensione, ci voglia un filmmaker che si no essere sostitui-
rivolga a questi laboratori e parli te ogni volta. Quin-
con quei fisici. Quando al- di, in sostanza, crea…
tri fisici dicono cose credo fosse neodimio, cusci-
sconsiderate nel tentati- netti a sfera autopulenti ad alta ma-
vo di liquidare Bob, che gnetizzazione per quegli hovercraft. Si
non hanno nulla a che fa- occupa di importati contratti governativi e, allo
re con la realtà, è dannatamente incredibile. stesso tempo, gestisce un’azienda scientifica di vendita al
dettaglio. Si può andare sul suo sito e comprare alcune del-
Nel documentario è interessantissimo vederlo nel suo lavo- le cosine più fighe del pianeta. L’ho visto svolgere il suo la-
ro quotidiano presso sua impresa, la United Nuclear, dove voro e sono così coinvolto adesso che automaticamente re-
sta lavorando a roba piuttosto importante. spingo alcune delle argomentazioni contro Bob, perché le

Q&A con Lazar


Perché ritieni che sia importante raccontare nuovamente la tua storia?
Negli ultimi anni sono stato consapevole di una crescente quantità di informazioni completamente false o scorrette su
di me, non solo su Internet ma anche sulla stampa. Personalmente, non mi è mai davvero importato se si credesse al-
la mia storia, ma mi importa se vengono diffuse e ripetute informazioni false su di me. Quando Jeremy e io ci siamo
incontrati, era chiaramente motivato a produrre un documentario che aggiornasse e correggesse queste informazioni.
La cosa che mi ha spinto ad accettare di collaborare è stata che Jeremy ha garantito che il lavoro sarebbe stato oggetti-
vamente corretto. L’accuratezza era l’unica mia richiesta e così ho dato a Jeremy il consenso a procedere.

Cosa vorresti dire agli scettici che guardano il documentario?


Tutti dovrebbero essere scettici rispetto a qualsiasi affermazione di qualsiasi genere. Ogni affermazione richiede una pro-
va, e io non faccio eccezione. Non posso fornire molte prove, solo il resoconto di quello che è successo nella mia vita
trent’anni fa. Il mio unico messaggio agli scettici sarebbe: “Vi capisco” – a parti inverse, non crederei a una storia così
incredibile senza altre prove – ma non posso comunque escluderla.

SOPRA L’impresa di Lazar

15
La verità su Bob Lazar

trovo semplicemente ridicole. Una del- sica, quando mi trovavo lì per docu- sa sta dicendo e giudicare autonoma-
le cose che ho sentito è che non sem- mentare la sua vita di tutti i giorni nel mente – se trovate della verità nelle
bra uno scienziato, ci credi? Posso dir- suo laboratorio e nel suo negozio… Il sue affermazioni. Lui vuole che cono-
ti questo, Bob potrebbe parlarti degli documentario non è su Bob che cerca sciate la storia.
elementi più estremi della fisica, ma in di provare la sua storia, ma offre nuo-
modo che tu possa capirli. L’ho senti- vamente la sua storia col senno di 30 Nel documentario Bob non voleva par-
to ricevere quotidianamente telefonate anni dopo, dando un’approfondita vi- lare degli aspetti pubblici negativi della
riguardanti contratti governativi oppure sione personale su chi sia Bob Lazar, sua vita?
da parte di professori universitari di fi- in modo che si possa capire meglio co- Bob era disponibile al 100%%. Parlava

SOPRA Corbell riprende Lazar durante la sua attività lavorativa SOTTO Jeremy Corbell consulta il materiale sulla vita di Lazar

16
di qualsiasi cosa desiderassi. Mi ha chiesto, “Chi vorresti bilmente no. “Ma certo che ha lavorato lì, lo abbiamo sem-
che interpellassi per il documentario?” E la prima persona pre saputo!”. No, col cavolo! Non lo avete saputo finché
che ho nominato è stata sua madre. Non era mai uscita George Knapp non ve lo ha provato. E io l’ho provato di
pubblicamente. Così era molto disponibile su qualsiasi cosa nuovo.
riguardasse la vita di lui. Mi ha dato enormi scatole di vi-
deocassette senza sapere cosa ci fosse dentro, scatole di Bob era in ansia per l’uscita del documentario?
fotografie e documenti della sua vita e mi ha detto che po- Santo cielo, sì! Ricordo una storia che mi ha raccontato
tevo digitalizzare tutto. George Knapp. Stavano per trasmettere l’intervista con Bob
Lazar, nel 1989: George era nella stazione televisiva e ave-
Cosa rispondi a chi sostiene che nel documentario non c’è va in mano la cassetta; era pronto a consegnarla e sarebbe
niente di nuovo e che ripete solo roba vecchia? stata mandata in onda nel giro di sei minuti, quando Bob ha
Che è ridicolo. Tutto quello che c’è nel documentario, è nuo- afferrato la cassetta dalle sue mani e ha cercato di scappa-
vo! Dalle testimonianze alle rivelazioni specifiche, compren- re portandosela via. Bob aveva cambiato idea e non voleva
sibili solo adesso che sono passati trent’anni; questo docu- che venisse rivelata la sua identità; aveva paura che George
mentario contiene così tante informazioni da essere una mi- lo avrebbe trascinato giù e così si era ripreso la cassetta. Il
niera d’oro. La domanda principale, per me, era se Bob La- resto è storia. Io però ho una mia versione simile. Il docu-
zar avesse lavorato a Los Alamos, perché se lo aveva fatto, mentario era finito, e non metto mai fuori qualcosa su qual-
avrebbe potuto essere assunto in una struttura scientifica cuno su cui sto facendo un documentario se non è prepa-
per lavorare all’Area 51 per il Dr. Edward Teller, proprio co- rato a quello che sta per succedere, per una questione di ri-
me ha dichiarato lui. Ho parlato con la persona che ha scrit- spetto. Quindi, il documentario su di lui sta per uscire, di-
to l’articolo su di lui con la macchina jet nel Los Alamos Mo- stribuzione di massa, e lui va in panico. Bob non ama l’at-
nitor, che ha fatto l’intervista con il Dr. Teller il giorno se- tenzione. Cominciava ad avere dei dubbi che fosse una buo-
guente – era al campus. La stessa persona ha fatto en- na idea lasciarmi rivangare tutto quanto di nuovo. Si stava
trambe le interviste e si ricorda che Bob era un fisico, ricor- domandando se avrebbe influenzato ancora una volta la
da tutta la situazione. Ho parlato con il Dr. Robert Krangle, sua vita. Questo documentario è stato cancellato almeno
che vive fuori Los Alamos, New Mexico. Ha lavorato con La- una volta, ma ricorda… tutta questa storia porta indietro un
zar esattamente nello stesso periodo in cui Bob ha detto di sacco di sentimenti negativi per Bob. Mi fa molto piacere
trovarsi lì in qualità di fisico. Bob faceva dei briefing di sicu- che alla fine mi abbia dato il permesso di realizzarlo.
rezza con Robert Krangle. Quindi, eccola qui la prova. Ho
alcuni filmati su videocassetta di Bob Lazar che cammina Anche se è stato lontano dalla scena UFO negli ultimo 30 anni,
nei pressi dei laboratori di Los Alamos. Ora che sono nel il suo nome vi verrà associato per sempre. Non avremmo al-
mio documentario, saranno una prova per la gente? Proba- cuna informazione sull’Area 51 se non fosse per Bob Lazar?

IN PAGINA Jeremy Corbell

17
La verità su Bob Lazar

È stato un caso unico. Non parteci- modo simile, facendo doppia pressio- cesso, ha funzionato e credo che que-
perà a trasmissioni radiofoniche o a ne su di lui, ho potuto ottenere 1 ora e sto documentario sia il mio lavoro più
conferenze sugli UFO. Non ha lasciato 38 minuti, un documentario intero, di importante finora, sia per l’ecceziona-
intendere in alcun modo di avere in- informazioni extra per voi, in modo lità dell’argomento che tratta, che per
tenzione di essere più disponibile di pri- che giudicaste la storia. E credo che le implicazioni di ciò che dice Bob alla
ma. Mi andrà bene se riuscirò a fargli sia molto importante. Per trent’anni luce di quanto sappiamo essere anda-
fare un paio di Q&A [question &answer, anni la gente ha cercato di capire la to avanti nello studio degli UFO, alme-
domande e risposte] per il film. La gen- storia di Bob Lazar da un punto di vi- no nell’ambito del governo USA.
te dice che sbaglia se lo fa, ma sbaglia sta più personale e intimo, ma hanno
anche se non lo fa. Se sta lontano dai fallito tutti. Abbiamo l’occasione di sa- A Bob piacerebbe lavorare ancora al
riflettori e dal pubblico, dicono che pere non solo quello che dice Bob La- programma?
mente. Se si fa avanti e si rende di- zar – e lo ripeto, nel documentario ci Certo! Quello che non gli manca è
sponibile, allora dicono che lo fa per i sono nuove informazioni –, ma di co- l’ambiente restrittivo, ostile e intimida-
soldi. George Knapp ha fatto un otti- noscere anche l’uomo che è Lazar, torio, dove gli venivano puntate le armi
mo lavoro nel tenere le storia di Bob che credo sia fondamentale per capi- contro e gli veniva urlato contro co-
Lazar di dominio pubblico, facendo ve- re la vicenda. Ne ho avuto la possibi- stantemente, e non gli manca il fatto
dere Bob ogni tanto, a distanza di lità con questo documentario. Avere che la sua vita e quella di sua moglie
qualche anno, giusto per assicurarsi questo tipo di accesso diretto e per- fossero sotto minaccia. Ma potendo
che la gente non lo disumanizzasse e sonale con Bob e la sua storia, in mo- avere sia l’uovo che la gallina, ci puoi
si continuasse a distruggere la sua sto- do che la gente potesse farsi una pro- scommettere. Per uno scienziato è un
ria. George lo ha fatto esercitando un pria idea, era un sogno impossibile e sogno.
po’ di pressione su Bob Lazar. Io, in un compito quasi impossibile. È suc- Come vede il suo futuro Bob, ora che

IN ALTO Il giorno della première del documentario su Lazar

18
questa cosa è uscita? mondo. Primo posto non solo nei do- che ospitare Bob è un bel colpo, e che
Siamo un po’ tutti terrorizzati delle pos- cumentari, ma anche nella categoria portacerlo per me è stato difficile. A
sibili ripercussioni. Capisco i suoi timo- indipendente. ogni modo, Larry mi ha guardato un at-
ri e nel documentario si vede il motivo: timo prima che cominciasse il program-
c’è un episodio molto drammatico. A Dopo la proiezione del documentario ma, con uno sguardo di chi la sa lunga
Bob non piace l’attenzione, e ci sono si è svolta una Q&A. Com’era l’atmo- e poi mi ha fatto l’occhiolino, si è girato
delle Agenzie che sembrano infastidir- sfera? verso la telecamera e lo spettacolo è
lo costantemente per rendere la sua vi- È stato tutto così veloce. Ho ricevuto cominciato. È stato fantastico. Ho fatto
ta un inferno. così tanti tweet da raggiungere il se- un press tour a New York, Fox News, il
condo posto nei trend di Twitter. Ne New York Times. Il mondo continuerà a
Come si sente ora che il documentario ho fatto uno screenshot. È stato incre- sentir parlare di questo documentario e
è uscito ed è reperibile ovunque? dibilmente positivo, Bob si è divertito non potrei essere più contento.
Sta bene. Abbiamo potuto celebrare molto. Era questo il mio obiettivo. La
alcune cose che credo siano impor- gente crede che siccome ha parlato E avere come voce narrante Mickey
tanti, sia per gli appassionati di film che con me, adesso rilascia interviste. No, Rourke è stato un bel colpaccio.
per gli appassionati di UFO. La pre- l’ho supplicato di partecipare al Larry Mickey Rourke è perfetto come voce
mière mondiale ha avuto ben 1,600 King Show e fare quell’intervista per narrante di un documentario su Lazar.
spettatori. Nel periodo in cui parlo (l’in- promuovere il documentario. Lui vuole Ascoltare la forza della sua voce aiuta
tervista è stata fatta a dicembre, nda) che mi vada bene e che faccia altri film, a stimolare un atteggiamento più filo-
siamo al primo posto dei documentari quindi lo ha fatto per me. Ricordati che sofico su quanto stiamo guadando.
iTunes in tutti i territori principali nel Larry si è occupato molto di UFO e sa Mickey incarna l’esatta proporzione tra

19
La verità su Bob Lazar
il ribelle e il mistico per un documenta- ge Knapp e gli comunichi che hanno ri, io li ho gettati a circa 200 iarde nel-
rio come questo. fatto irruzione da Bob. Cosa sta suc- l’erba, sono tornato indietro e loro han-
cedendo? Quell’evento seguiva la con- no ripetuto a lui la nostra conversazione
C’è una parte nel documentario in cui versazione che hai avuto con Bob nel fino al punto in cui io ho gettato i telefo-
Bob viene preso completamente alla bosco sull’Elemento 115 e tu getti il ni! È stata la prima volta nella mia vita in
sprovvista, quando gli mostri la foto- tuo telefonino a un centinaio di iarde di cui ho sentito un’invasione della privacy
grafia dello “hand scanner” di cui ha distanza. da parte di un’organizzazione.
parlato nel ’89 e tutti hanno creduto Ci trovavamo su un sentiero in un’area
che se lo fosse inventato. Il suo sguar- boschiva nella sua proprietà, ma dalla E immagino non ci sia nessuno a cui
do dice tutto. sua casa c’erano direi 600 iarde, una denunciare la cosa.
Cerca sempre di trattenersi, ma quella bella distanza. Si vede il momento in cui Assolutamente no.
era grossa. Ne parla ancora, è qualco- parliamo e decido di metterlo da parte,
sa che lo stuzzica parecchio, perché la ma avevamo parlato un po’ prima. Non Hai avuto anche tu delle interferenze
gente si è presa gioco di lui a riguardo. avrebbe dovuto essere inserito nel do- mentre stavi girando il documentario?
Credo che per lui sia un po’ una rivin- cumentario, ma a causa di quanto ac- No. Sembrava quasi che volessero
cita, ma se la tiene per sé, perché non caduto il giorno dopo, ho voluto inclu- che cominciassimo a diffidare gli uni
ha l’abitudine di emozionarsi troppo derlo. Anche se non posso mostrare la degli altri, perché l’FBI aspettava di fa-
per le cose buone. conversazione, e ognuno può pensare re irruzione. Ho un amico che è un
quello che vuole a riguardo, volevo al- agente federale che fa parecchi raid
Il documentario comincia con un testo meno poter mostrare perché (Bob) po- come questo e me lo ha detto. È ridi-
da parte di Bob che dice “FBI”. “Raid” trebbe aver subito un raid. È stato paz- colo che ci sia chi sostiene che non ho
“Now”. E poi sei al telefono con Geor- zesco, perché avevamo spento i cellula- mai provato che ci sia stato il raid, nel

IN PAGINA Alla première del documentario

20
film. Stiamo scherzando?! È stato ri- ve essere lavorato. Si prende un pezzo contrari e i critici che dicono, come
portato sul giornale locale, mostro del- cilindrico di materiale e lo si lavora finché hanno fatto con “Skinwalker” [altro do-
le fotografie all’inizio del documentario! non diventa una piramide impilata e poi cumentario realizzato da Jeremy Cor-
Ma di cosa stiamo parlando? Non ho lavori anche quella. Deve essere lavorato bell] che nel documentario non c’è
mai subito interferenze a livello perso- fuori sede da alcuni dei tecnici più im- niente di nuovo. Ma almeno lo hanno
nale, ma ne hanno fatte a lui nel mo- portanti, e lo spediscono a Los Alamos visto?
mento in cui me ne sono andato con le con il nome in codice di LA1000. O, al- Posso mostrarti una scena e chiederti
telecamere, convenientemente. Dove- meno, così facevano allora. se avevi quell’informazione prima. E la
vano avere il mandato già da 24 ore, risposta è no. Il pubblico conosceva il
quindi giusto in tempo, hanno fatto ir- Quello che stupisce sono tutti i bastian tipo di lavorazione o la routine o gli
ruzione quando io non c’ero. Siamo
fortunati ad avere alcune immagini del-
l’accaduto, ma è stato pubblicato sul
giornale, tutti gli abitanti del posto
l’hanno visto e c’era un enorme ca-
mion forense. Qualcuno faceva mirro-
ring completo al computer.

Bob ha ridisegnato il famoso UFO “mo-


dello sportivo” e i cilindri di gravità
quando ha parlato del LA1000. Si sta-
va riferendo all’Elemento 115?
Sai che l’Elemento 115 probabilmente
è la sostanza più controllata del piane-
ta e ce ne sono solo 500 libbre. Ogni
singolo pezzo è contato. Tuttavia, de-

IN ALTO Bob Lazar assiste alla première del documentario IN BASSO Uno schizzo dell’UFO studiato nella S4, realizzato da Lazar

21
La verità su Bob Lazar
hand scanner? Si erano mai visti i 60 tutti i tuoi amici, vorresti solo il meglio mente nei prossimi anni sorprenderà
secondi del “cloud chamber test”? No. per lui. Bob desidera solamente una vi- la gente.
Ci sono così tante cose inedite, che ta normale e dovrebbe poterla avere.
trovo queste affermazioni incomprensi- Gli sono grato per avermi raccontato la Il fatto che tu abbia parlato con la ma-
bili. Non leggo la stampa, mi viene inol- sua storia, perché è molto diverso rac- dre di Bob, sua moglie, i suoi amici, i
trata e io la riporto, ma i miei amici vo- contarla in questo tipo di cinema. Rag- vicini di casa, aggiunge credibilità alla
gliono contrattaccare. Se ci sono cen- giunge più persone, e la sua storia è sua storia.
to buoni articoli e uno negativo, i miei stata distorta continuamente, ma quan- Sì. Mente a sua moglie? Mente a sua
amici me lo mandano: “Eih, guarda co- do la ascoltiamo da lui, trent’anni dopo madre? Voglio dire, il fatto che il suo
sa dice questo bastardo”. Così vengo è qualcosa di potente. amico Carlos – che per la cronaca fa
inondato di critiche dai miei amici! Vor- le migliori quesadillas del mondo – in
rebbero vedermi arrabbiato e difende- Ora che hai realizzato il tuo documen- una scena dichiari che se vuoi sapere
re il mio lavoro. Ma se qualcuno ha da tario dei sogni, come pensi di superar- la verità sugli UFO devi conoscere la
lamentarsi ancora, può rivolgersi al lo? verità su Bob Lazar... Mente oppure è
mio tritacarte. Me lo chiedo anch’io. Perché se non sincero nella sua vita quotidiana? È
si migliora, si peggiora e io non voglio. questa la domanda fondamentale. Lui
Si dice che non si dovrebbe mai in- Ancora non ho dei progetti. Molto [Bob Lazar] non può provare definiti-
contrare i propri eroi. Ora che hai rac- onestamente, era questo il mio so- vamente tutto quanto sostiene, ma
contato la storia di Bob, come ti senti gno. Cosa si fa dopo? Si pensa a un noi possiamo provare un sacco di co-
nei suoi confronti? altro sogno e ci si batte per quello? E se che ha detto. Questo documenta-
Una volta superato lo shock iniziale di magari ci metti più di quanto pensas- rio vuole dare alle persone più infor-
aver incontrato Bob ed essersi doman- si, oppure di meno. Chi può sa pere mazioni su cui basare le proprie con-
dati se stia raccontando la verità, e ca- cosa ci sia dietro l’angolo? Ma, alla fi- vinzioni, che potranno creare delle so-
pisco perfettamente perché la gente ne, immagino che in questo caso la fi- lide fondamenta per un cambiamento.
non ci creda, alla fine della giornata c’è ne di qualcosa è solo l’inizio.
solo Bob. È un tipo a posto. Come per Quello che divulgherò probabil-

George Knapp su Bob Lazar


Conosci Bob da trent’anni, ti sorprende che abbia accettato di tor-
nare sotto i riflettori?
Sì e no. A parte le interviste, per le quali lo assillavo ogni cinque anni cir-
ca, Bob ha evitato la copertura mediatica della sua storia, raccontata per
la prima volta trent’anni fa. È stato bruciato così tante volte, UFO de-
bunker e palloni gonfiati gli hanno fatto passare l’inferno, ha visto la sua
storia distorta, sopportato l’investigazione intrusiva e microscopica in
ogni aspetto della sua vita privata da parte di zeloti e poco di buono, che
era ben felce di lasciarsi tutto alle spalle. Lui e la moglie si sono trasferiti
in una piccola cittadina nella campagna del Michigan e raramente par-
lavano di questi eventi, così lontani nel tempo. Naturalmente, la storia
che ci ha raccontato originariamente era, ed è ancora, così grossa che fa
sempre capolino dietro l’angolo, che a Bob piaccia o no. Lo seguirà fino
al giorno della sua morte e verrà raccontata per molto tempo dopo che
lui se ne sarà andato. Il fatto di farsi avanti pubblicamente in quel modo
– non solo acconsentendo a nuove interviste per il documentario di Jeremy, ma anche facendo il passo sorprendente
(per lui) di apparire in pubblico per rispondere a delle domande sul documentario, per interagire fisicamente col pub-
blico UFO, lascia stupefatti, tranne per il fatto che a Bob piace davvero il documentario, gli piace come viene raccon-
tata la storia, apprezza il materiale nuovo che Jeremy è stato in grado di recuperare, e così voleva supportarlo. A dispetto
dell’atteggiamento anti-sociale che viene percepito di Bob (e non è un’impressione del tutto sbagliata), Bob è un buo-
no amico per le poche persone che lo conoscono bene. In questa piccola cerchia, ha incluso chiaramente anche Jeremy
e sembra essere disposto a fare ciò che è necessario per dare il suo marchio di approvazione al film e al lavoro che Je-
remy sta portando avanti.

“Bob Lazar: Area 51 & Flying Saucers” è disponibile su Amazon, Vimeo, iTunes e altre piattaforme streaming (per maggiori info visitare extraordinarybeliefs.com). Articolo e fotografico per
gentile concessione della rivista Shadows Of Your Mind (http://shadowsmagazine.co.uk)

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quest’opera costituisce una delle testimoni- Malanga torna a parlare della Co- Un best seller che sfida i limiti della scienza tradi-
anze italiane più accurate e toccanti del scienza Integrata e della creazione zionale e apre un varco agli studi sull’universo mul-
fenomeno delle abduction aliene e del vissuto dell’universo, spiegandeo attraver- tidimensionale. Un libro che indaga a fondo le espe-
profondo dei repeaters, persone ripetuta- so i modelli della chimica organica il rienze di incontri e rapimenti alieni da una pro-
mente soggette a rapimenti alieni.Il testo è il funzionamento di anima, mente e spettiva psichica, spirituale e comportamentale,
fedele resoconto delle sedute di ipnosi re- spirito. rompendo la linea di confine che separa spirito e
gressiva dell’addotto Valerio Lonzi. Spazio Interiore €5,00, pagg.63 materia e reinterpretando la funzione dell’uomo
Spazio Interiore € 18.00, pagg. 302 nell’universo. Venexia € 23.00, pagg. 250
Blue Planet Project Colonia Terra Risvegliamoci dagli dei
AA.VV. Alfredo Lissoni Salvador Freixedo
Torna alla luce uno dei libri alla base di ogni ll fenomeno UFO è più antico di quan- Il libro cardine di tutta la produzione di
teoria ufologica, scritto negl anni ‘60 in to si creda, e molt territori furono Freixedo, II dio cristiano di cui si parla
forma anonima da scienziati americani che colonizzati e civilizzati da alieni: egi- nella Bibbia è esistito, ma non è il buon
lavoravano per il governo Usa a progetti zi, sumeri, ebrei, maya, incas, gre- padre al quale siamo stati obbligati a
scientifici volti a studiare le forme aliene e ci, romani, indiani, nativi americani, credere e, ancor meno, il Dio univer-
la possibilità di stabilire contatti con essi. sciamani preistorici. Ma dei Celti è sale, creatore di tutto il Cosmo. E’
Un must per i cultori del genere, stato detto poco. semplicemente un usurpatore in più
Shake € 15.00, pagg.160 Segno € 12.00, pagg.160 Risveglio € 15.00, pagg.230

La Bibbia e i Dischi Volanti Il Crepuscolo degli Dei Alieni


Berry Dawning Erich von Däniken Stefania Genovese
Il roveto ardente di Mosè e la divisione Von Daniken attraverso l’analisi di Sarebbe bello fare con gli UFO quel
del Mar Rosso furono opera di alieni? reperti impossibili, leggende, miti e che si fa con pianeti, meteore, stelle:
Il carro di fuoco di Elia e la “nube” che profezie, vuole dimostrare che il vati- studiarli e capire il loro ruolo nell’U-
portò Cristo nei cieli erano UFO? Rac- cinato ritorno degli Dei extraterre- niverso come si fa con qualsiasi cosa
conti sugli angeli, rapimenti alieni e in- stri è oramai prossimo a verificarsi. appartenga allo spazio esterno.
contri ravvicinati. E smentire coloro che non vi credono
Cerchio della Luna 16.80, pagg. 270 Macro € 14.50, pagg.219 Segno € 15,00, pagg.190

Cronache UFO UFO i Dossier Top Secret Genesi di un Enigma


Giuseppe Ferlenga e A.A.V.V. Alfredo Lissoni Paolo Brega
La Gloria del Signore era un'astrona- Il Gabinetto segreto RS33 commissio- Influenzato da Sitchin, Von Daniken e
ve aliena? Di cosa parla la Sacra Bib- nato da Mussolini, dopo che un disco Kolosimo, l'autore definisce una li-
bia? Sfere di luce nei cieli italiani. In- volante precipiato era stato recupe- nea che dalle origini dell'Homo sa-
credibili ed inediti casi ufologici inve- rato in Lombardia; gli esperimenti del piens giunge ai giorni nostri e alle
stigati e pubblicati. Terzo Reich e altro ancora. Stupendo. profezie degli ultimi giorni toccando
Atlantide e le Piramidi.
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Incontri Dimensioni Rivelazioni


Jacques Vallee Jacques Vallee Jacques Vallee
Questo secondo libro della trilogia Vallée spiega come si è giunti al fenomeno Vallée getta uno sguardo critico sul-
bestseller si incentra sui pericoli fi- moderno degli UFO e rivela il mistero che l’ufologia moderna, rivelando i motivi e le
sici, psicologici e spirituali derivati si cela dietro ai casi di rapimento alieno, personalità celate dietro alle più comu-
dal contatto tra esseri umani e UFO, esaminandone le conseguenze sociologi- ni teorie aliene. Vallee incoraggia ad as-
intesi non come astronavi provenien- che, psichiche e spirituali.La sua ipotesi è sumere un atteggiamento aperto e cri-
ti da altri pianeti o galassie ma come che, lungi dall’essere entità distanti e lon- tico verso il fenomeno, per ripulire il
forme di energia paranormale e di in- tane, gli alieni siano creature interdimen- sottobosco di un interessante campo
telligenza non umana che hanno inte- sionali capaci di trascendere il tempo e lo scientifico infestato dalle erbacce e le
ragito costantemente con l’uomo dal principio dei tempi. . spazio comunemente intesi dall’uomo. viti della fantasia umana e dai fiori velenosi delle menti squi-
Venexa € 22.00, pagg. 252 Venexia € 22.00, pagg. 350 librate”. Uno € 22.00 pagg. 350
di Articolo e fotografico
di Pablo Villarrubia Mauso

ANTONIO VILLAS-BOAS
IL RACCONTO
DEI TESTIMONI
L’indagine sul campo e le interviste ai testimoni ancora in vita di uno dei casi di UFO
abduction più famosi della storia

IN APERTURA Immagine di Alberto Forgione NELLA PAGINA A


FIANCO Antonio Villas-Boas e la sua casa in Brasile

26
I
l 16 ottobre 1957, il giovane contadino brasiliano An- po del giovane contadino con una specie di spugna imbe-
tonio Villas-Boas, all’una del mattino, stava arando, vuta di un liquido trasparente come l’acqua, ma più denso,
da solo, il campo col trattore. Preferiva lavorare di che però non lasciava unta la pelle. Antonio rimase solo per
notte, alla luce del veicolo, perché di giorno faceva un po’ di tempo e poi venne condotto attraverso una porta
troppo caldo. All’improvviso, vide una “grande stella nel cui architrave si vedevano dei simboli rossi illuminati, che
rossa” che scendeva sul campo. Quando la luce si avvicinò cercò di tenere a mente. Gli esseri portarono un dispositivo
ulteriormente, Antonio si rese conto che era di forma ovoi- a forma di calice dal quale uscivano due tubi flessibili. Gli
dale, sospesa a circa 50 metri dal suolo e illuminava tutta venne fissato uno dei tubi al mento e il giovane vide che il
l’area circostante. calice si riempiva progressivamente con il suo sangue. Poi
L’oggetto era lungo una ventina di metri e da esso uscirono Antonio cominciò a sentire un odore sgradevole, nauseante,
tre gambe. Il contadino, spaventato, pensò di scappare, ma e a vomitare, finché si accorse che da uno dei tubi metallici
il trattore smise di funzionare e così lui saltò nel campo, sen- stava uscendo del gas. Venne nuovamente lasciato solo e
tendo, poco dopo, che qualcuno lo tirava per le braccia. Era dopo una mezz’ora entrò una donna completamente nuda.
un essere con indosso una specie di tuta aderente e un ca- La versione raccolta dai ricercatori faceva riferimento a una
sco, più basso di lui. Antonio, con un gesto brusco, si liberò donna molto bella, dagli occhi chiari e obliqui, biondi capel-
dell’aggressore ma, immediatamente, ne comparvero altri li lisci, naso piccolo e zigomi prominenti. Era molto bassa
tre che lo afferrarono e lo portarono su per una scala me- (circa 1,40 metri) e, all’inizio, Antonio non sentì alcuna ecci-
tallica flessibile che usciva dalla parte inferiore del velivolo. tazione sessuale nei confronti della presunta aliena. A poco
Con difficoltà – Antonio lottava energicamente – lo issarono a poco, però, se ne era sentito attratto e aveva consumato
a bordo. Una volta dentro, il giovane si ritrovò in una stanza con lei due rapporti sessuali in modo meccanico. La donna
quadrata, con pareti metalliche brillanti, illuminate da luci non aveva mai parlato. Dopodiché la femmina venne chia-
fluorescenti, quadrate, incassate nel soffitto. Fu allora che mata da uno dei suoi compagni, ma prima indicò la propria
contò cinque piccoli esseri di forma umana, due dei quali lo pancia e poi il cielo, azione che secondo alcuni ufologi sta-
trattenevano con fermezza. Uno di loro fece segno di con-
durlo in un’altra stanza, più grande, ovale, con una colonna
di metallo e sedie girevoli accanto a un tavolo “stravagante”.
Le creature cercarono di comunicare con Antonio, ma
emettevano dei suoni simili al latrato dei cani. Poi le creatu-
re riuscirono a togliergli i vestiti, nonostante Antonio oppo-
nesse resistenza. Un Ufonauta gli si avvicinò e bagnò il cor-

27
Antonio Villas-Boas Il racconto dei testimoni
va a significare che Antonio avrebbe avuto un discendente spiegarci meglio? Ha chiesto Suenaga. «Sì. La mãe-do-ou-
su un altro pianeta. Il contadino, invece, pensò che, in futu- ro è una specie di luce spettrale che è apparsa nel cielo del-
ro, lo avrebbero portato via per sempre, cosa che provocò la nostra regione per molto tempo. Pare che sia stata vista
molta angoscia in Villas-Boas nei mesi seguenti, finché non anche a Riolândia, un villaggio molto vicino a São Francisco
si rese conto che non sarebbe successo nulla del genere. de Sales. Inoltre, in quel villaggio succedeva una cosa mol-
La donna se ne andò e gli esseri gli restituirono i vestiti. An- to strana: si sentiva come un fischio acuto che l’attraversa-
tonio si accorse che mancava solo l’accendino (marca Ho- va da una parte all’altra. Ricordo che è successo nel 1949.
mero), ma non sapeva se lo avessero preso gli esseri o se La gente disse che erano gli “asombrações” (spettri). Non
lo avesse perso lui, durante la schermaglia nel campo. Le sapevamo da dove venisse e cosa fosse». Succedevano al-
creature portarono il terrestre a vedere la nave e durante l’e- tre cose strane a São Francisco de Sales? Ho chiesto. «Sì.
splorazione Antonio cercò di rubare un oggetto cubico – Ora che me lo dici, mi ricordo che nella nostra hacienda,
con un coperchio di vetro – che si trova sopra un tavolo, ma chiamata Aldea perché ci vivevano gli indios, c’era un mor-
gli fu impedito dai suoi rapitori. Il giovane cercò persino di taio il cui pestello si muoveva da solo… La moglie di mio co-
graffiare le pareti del velivolo, per conservare sotto le unghie gnato, morta pochi mesi fa, faceva la farina di mais colpen-
una prova della sua esperienza. Alla fine lo lasciarono anda- do i chicchi in un grande mortaio. Di notte, appendeva il pe-
re, sulla terraferma, dove vide la scaletta che veniva ritirata stello di legno sul tetto e ne copriva la bocca in modo che
nel velivolo e le luci dell’UFO che cominciavano a brillare più nessun insetto potesse entrare. Verso mezzanotte abbiamo
intensamente. Quindi l’oggetto s’inclinò lateralmente e
scomparve. Erano circa le 5:30 circa del mattino.

Luci e poltergeist
Fernandópolis è stata una delle destinazioni nelle nostre in-
dagini sul caso Villas-Boas. Lì, nel nord dello stato di São
Paulo, risiede dal 1961 il fratello di Antonio, José, di 65 an-
ni. Entrambi erano stati testimoni dell’apparizione di un di-
sco volante il giorno prima del rapimento, più precisamente
il 14 ottobre 1957. La conferma della sua testimonianza era,
quindi, preziosa per verificare la credibilità degli eventi acca-
duti allora. Oggi - e diversamente da quel lontano 1957 - Jo-
sé Villas-Boas è un ricco proprietario terriero, ma mantiene
ancora la parlata tipica dei contadini del sud-est del Brasile.
Suenaga, autore di una tesi universitaria sugli UFO, lo ha
contattato telefonicamente e ha accettato di aiutarci.
All’inizio, José ci ha accolto in casa con un po’ di diffidenza:
era la prima volta che qualcuno lo intervistava su questo ar-
gomento, ma poco alla volta si è aperto con noi. «Quella
notte stavo lavorando nel campo con mio fratello. Antonio
guidava il trattore e io la bicicletta. All’improvviso è apparsa
una luce che si è avvicinata fino a un 30-40 metri dal tratto-
re. Abbiamo visto che era a forma di piatto, con un diame-
tro di circa 10 metri, sembrava di alluminio ed emetteva una
specie di sibilo. Si è fermata a circa due metri da terra. Mio
fratello ha cercato di puntare le luci del trattore sull’oggetto,
ma senza riuscirci perché si muoveva. Io ho mollato la bici-
cletta e ho cominciato a correre. Antonio è rimasto lì finché
quella cosa non si è allontanata» ha ricordato José Villas-
Boas. Antonio non era spaventato? «Non credo, era molto
coraggioso. Mi ha detto che quando ha visto la luce, all’ini-
zio, quando era ancora piccola, ha pensato che fosse il fa-
ro della mia bici da lontano. Inoltre, ci siamo resi conto che
non era la stessa luce che appariva a Riolândia. È emersa
proprio dove c’erano alcune pietre nella nostra hacienda e
dove appariva la mãe-do-ouro» ci ha spiegato il fratello del
primo addotto della storia. Riolândia, mãe-do-ouro? Puoi

IN PAGINA La donna incontrata da Villas-Boas sull’astronave

28
sentito battere. Quando siamo andati accaduto vicino a dove mio fratello è demoni e respingeva l’idea che alcuni
a vedere cosa stesse succedendo, si è stato rapito da quegli strani uomini». degli atti fossero stati eseguiti sotto
fermato tutto, al suo posto. È succes- controllo mentale o suggestione tele-
so molte volte quando ero piccolo, ne- La donna dello spazio patica dei suoi rapitori. Al contrario,
gli anni ‘40». È successo qualcos’al- Uno degli aspetti più peculiari della sto- disse di essere stato padrone delle
tro? Insisto io. «Sì. I contadini parlava- ria di Villas-Boas è il suo rapporto ses- sue azioni e dei suoi pensieri durante
no del cavaliere fantasma, le cui trup- suale con una donna all’interno dell’a- tutta la sua permanenza sull’astronave.
pe venivano udite di notte. Ma non ho stronave. I ricercatori UFO di stampo Certo è che, per la prima volta nella
assistito a questo “assombração”. Ap- sociologico e psicologico lo hanno storia mondiale dell’ufologia, c’era un
parivano anche delle lunghe palle di ar- considerato come una sorta di reinter- caso di rapimento e con una compo-
gilla coperte di pelo, che cadevano al- pretazione del mito dei succubi, entità nente sessuale. Il giornalista João Mar-
l’interno del posto dove si trovava il for- demoniache femminili che, nel Me- tins, che per primo intervistò Villas-
no per cuocere la farina. C’erano lì le dioevo, tormentavano gli uomini men- Boas, commentò in un articolo pubbli-
donne a occuparsene. Le palle entra- tre dormivano. Tuttavia, nell’interroga- cato sulla rivista O Cruzeiro Internacio-
vano volando e si schiantavano per ter- torio a cui fu sottoposto l’addotto, nel nal del 1965, firmato con lo pseudoni-
ra o nel forno. Venivano dal nulla. Quel febbraio 1958, non si intravide alcuna mo di Heitor Durville: «… c’è stata
posto ora è sott’acqua, perché è stato tendenza alla superstizione o al mistici- un’esperienza di procreazione. Quella
allagato nel 1977 dalla diga del Rio smo da parte sua. Antonio non pensa- donna sarebbe un normale esemplare
Grande, che separa lo stato di São va che l’equipaggio del velivolo fosse femmina appartenente alla razza di
Paulo da Minas Gerais. Tutto questo è composto da angeli, superuomini o quegli strani esseri, di cui non cono-

SOPRA Il rapimento di Antonio Villas-Boas in un disegno di Jamil Villa Nova

29
Antonio Villas-Boas Il racconto dei testimoni

sciamo l’origine? O era solo una “fi- i nostri simili vengono sottoposti tutti i del grande Brasile. Nel caso della don-
glia”, una cavia, di qualche razza sul tipi di esami medico-biologici e a espe- na descritta da Villas-Boas, l’ipotesi
nostro pianeta, tenuta per quello sco- rimenti a bordo di velivoli spaziali o su della sua origine umana ha diversi pun-
po? Si possono fare solo delle conget- altri pianeti. Il famoso scrittore e ufolo- ti a suo favore. La prima è che respira-
ture. Il testimone non ha visto nessuno go Antonio Ribera riteneva che la don- va la stessa aria di Antonio, senza bi-
degli altri esseri senza gli “scafandri” na potesse essere figlia o nipote di una sogno del “casco” usato dagli altri
che li ricoprivano quasi completamen- di queste persone scomparse miste- umanoidi. Nell’ambiente in cui era ri-
te, e quindi gli era impossibile verifica- riosamente. Il famoso ufologo britanni- masta nuda, l’aria si era mescolata
re se fossero simili alla donna». L’ap- co Gordon Creighton, direttore e fon- con il gas menzionato dal contadino e
proccio di Martíns è interessante: la datore della Flying Saucer Review, ri- che credeva fosse la causa della nau-
donna potrebbe essere stata una delle tiene che gli alieni abbiano cercato di sea. Forse, come ha osservato
tante persone scomparse e magari ra- creare una nuova razza che potesse Martíns, quel gas era un elemento che
pite da entità extraterrestri. Nei film di sopravvivere sia nella loro atmosfera consentiva alla donna di respirare sen-
fantascienza abbiamo già visto esempi che nella nostra. Una nuova specie za un casco, nel caso fosse stata simi-
di “zoo umani”, tenuti dagli alieni, in cui con cui popolare le regioni disabitate le agli altri esseri.

Viaggio verso il mistero


Siamo dunque partiti per São Franci-
sco de Sales, un villaggio all’interno
della Minas Gerais profonda, dove è
raro che dei forestieri come noi faccia-
no tappa nel bel mezzo di un viaggio.
Abbiamo attraversato i terreni agricoli
leggermente ondulati di Conceição,
Planura, Itapagipe e infine siamo giunti

IN PAGINA La storia di Antonio Villas-Boas illustrata nei fumetti su Planeta Ufologia

30
L’esame medico del dottor Fontes
I l medico brasiliano Olavo Fontes sottopose Antonio Vil-
las-Boas a un esame medico il 22 febbraio 1958. Il rap-
porto, pubblicato da Walter Bühler dello SBEDV, fu rias-
sunto come segue:
- Dopo il rapimento, la vittima era molto assonnata, soffri-
va di incubi, mancanza di concentrazione, nervosismo, af-
faticamento, dolore in tutto il corpo, mal di testa, forti pul-
sazioni alle tempie, inappetenza, in-
fezioni degli occhi; In seguito ha
avuto insonnia, vomito e per un
mese si è sentito di nuovo molto as-
sonnato; eruzioni cutanee, bolle sul-
le braccia e sulle gambe per dieci o
venti giorni. Durante la visita medi-
ca, le cicatrici lasciate da queste bol-
le erano ancora visibili; due macchie
a destinazione, nel nord dello stato di Sao Paulo, non lonta- gialle su ciascun lato del naso, ap-
no dal confine con gli stati del Mato Grosso e Goiás, sbar- parse 15 giorni dopo il rapimento e
cando nel piccolo terminal degli autobus, dove un cane cer- che sono scomparse spontanea-
cava di afferrare le mosche al volo e un ubriaco, traballante, mente tra i 10 e 20 giorni dopo.
si sforzava di camminare in linea retta. Abbiamo raggiunto - La storia medica di Antonio Villas-Boas si riassume in al-
una piazza piena di bellissimi cespugli decorati con forme cune tipiche malattie dell'infanzia.
geometriche e, dall’altra parte, abbiamo trovato la pensione - L'esame dermatologico ha rivelato che: a) sono stati la-
di Doña Manuela. La proprietaria sonnecchiava su un logo- sciati due punti ipercromici su ciascun lato della mascella.
ro divano mezzo rotto. Era una vecchia casa da cui entra- b) diverse escoriazioni da lesioni epidermiche sul dorso del-
vano e uscivano gli ospiti, forse camionisti e venditori am- le mani, avambracci e gambe, con ipercromie viola, assolu-
bulanti. Abbiamo lasciato i nostri zaini in una stanzetta soffo- tamente sconosciute in caso di vecchie lesioni di cause nor-
cante - la pensione era l’unico ostello in città - e siamo usci- mali.
ti a cercare le persone che avevano conosciuto Antonio Vil- - Un esame del sistema nervoso e psichico non mostra nul-
las-Boas. la di anomalo, né nei riflessi di A.V.B., né nelle sue diverse
Non è stato difficile. Abbiamo incontrato per primo Hitler Lo- attitudini psichiche, nella sua capacità di riflessione e nel
bo de Mendoça, di 62 anni, ex consigliere di São Francisco suo comportamento. È una persona calma, senza tic ner-
de Sales, che ci ha invitato gentilmente nella sua umile ca- vosi o segni d’instabilità emotiva. I test di percezione,
sa, con il tetto di zinco, dove il caldo era insopportabile an- associazione di idee e ragionamento indicano meccani-
che se era quasi notte. «Sono stato registrato nel 1940 e smi mentali apparentemente normali. Memoria antero-
mio padre mi dato questo nome all’inizio della guerra», ci ha grada e retrograda conservate; ottima memoria visiva,
spiegato Hitler, quasi scusandosi di chiamarsi così. Eri mol- con facilità di riproduzione, con disegni o grafica, dei
to vicino ad Antonio Villas-Boas? Ha chiesto Suegana, ini- dettagli descritti verbalmente. In altre parole: era psichi-
ziando l’intervista. «Sì, eravamo molto amici, come fratelli. camente sano.
Mi ha raccontato tutto, anche se non gli piaceva ricordare
quello che gli era successo nel 1957. Penso che fosse trau-
matizzato. Mi ha detto di essere stato trascinato in un veli-
volo dove aveva avuto un rapporto sessuale con una donna
molto brutta. Antonio non era un bugiardo. Inoltre, era mol-
to devoto, seguiva sempre le processioni della Settimana
Santa a testa bassa. Ma preferisco lasciarne in pace la me-
moria… Preferisco raccontare quello che ho visto io». E co-
s’hai visto? «Quando ero adolescente, circa 40 anni fa, ero
in viaggio coi miei tre fratelli. Eravamo a circa 20 chilometri

IN PAGINA L’autore nella pensione di doña Manuela NEL BOX A FIANCO Olavo Fontes visita Vil-
las-Boas. Una foto di Antonio Villas-Boas bambino

31
Antonio Villas-Boas Il racconto dei testimoni

strana luce. «Lavoro in una fattoria vi- di cocco. Sono rimasto sorpreso da
cino a São Francisco. Due anni fa, ver- come ha illuminato le baracche e il ter-
so le tre del mattino, sono andato al re- reno. Poi è salita verticalmente e si è
cinto per mungere le mucche. Dal mo- fatta sempre più piccola, fino a scom-
mento che il proprietario non era an- parire. Il tutto è durato circa cinque mi-
cora arrivato, mi sono seduto ad nuti» ha raccontato molto seriamente il
aspettarlo, quando una piccola luce ha testimone ventenne. Che cos’era? Ha
attraversato il cielo scuro. Dopo un domandato Suenaga. «Dopo che è
po’, ho notato che, a circa dieci metri scomparsa, ho parlato con il proprieta-
di altezza, c’era una sfera di luce delle rio, il quale mi ha detto che la luce ap-
dimensioni di un pallone da calcio che pariva con una certa frequenza, ma pri-
illuminava tutto intorno. Avevo una ma, verso il tramonto. Una notte, era
gran paura e ho pensato di correre ver- andato al recinto e vi aveva trovato
so la casa del proprietario, ma la sfera dentro la luce. Quella stessa notte, un
da qui, con tre carri carichi di maiali è volata in quella direzione, emettendo contadino di nome Zezinho stava aran-
trainati dai cavalli. Dovevamo conse- uno stridio. Ha stazionato sopra la ca- do il campo col trattore, quando ave-
gnarli in una hacienda e ci siamo persi sa, c’era un cane che abbaiava, e poi vano cominciato a cadergli addosso
su quei sentieri. Uno dei miei fratelli era si è spostata verso un lontano albero delle pietre, venute da chissà dove.
molto irritabile e ha cominciato a invei- Spaventato, si era messo correre la-
re ai quattro venti. Poi è apparsa una sciando il trattore acceso».
specie di luce molto intensa, sopra un C’è qualche connessione tra la luce
albero, il cui colore si alternava dal blu misteriosa e il possibile poltergeist di
al rosso e sembrava ci si stesse avvici- cui era stato vittima il contadino sul
nando. Così abbiamo chiuso gli occhi trattore? Questo si collegava con gli
e pregato. Quando li abbiamo riaperti, eventi alla fattoria Aldea, dove era av-
la luce si era allontanata fino a sem- venuto il rapimento di Villas-Boas, ma
brare una stella». quell’“area finestra” o “portale dimen-
Mentre parlavamo, il figlio di Hitler, sionale”, chiamata Fazenda Aldeia, ri-
Cleiton Gonçalves, è intervenuto per servava ancora altri misteri…
fornirci la sua testimonianza su un’altra (Continua sul prossimo numero)

SOPRA L’autore e José Villas-Boas A SINISTRA José Villas-Boas SOTTO Hitler Lobo de Mendoça

32
A cura di Año/Cero

LE NUOVE
SPIE PSICHICHE

A FIANCO Lyn Buchanan e il suo libro, pubblicato anche in Ita-


lia, Il settimo senso.

34
Dal 1970 al 1995 la CIA ha portato avanti un programma segreto di remote viewing, poi ter-
minato ufficialmente. Gli scienziati e i sensitivi coinvolti, per lo più militari, hanno scritto libri e
parlato pubblicamente delle loro esperienze straordinarie. Molti documenti governativi sono
stati divulgati al pubblico. Ma oggi esistono ancora dei programmi di ricerca di questi tipo?
Chi sono i nuovi remote viewer?

L
yn Buchanan ha lavorato per i servizi segreti Applicazioni pratiche
statunitensi come spia psichica (remote Secondo quanto rivelato da Buchanan alla redazione di
viewer, ndr). La sua missione consisteva nel Año/Cero, il 90% dei suoi studenti è in grado di apprendere
raggiungere con la mente gli obiettivi dell’Intel- le basi della remote viewing nel giro di tre giorni: «Questo di-
ligence USA – come basi militari, fabbriche di mostra che sia una capacità psichica comune a tutti». I suoi
armamenti e ambasciate straniere – per ricavare tutte le studenti usano la visione remota controllata (Controlled Re-
informazioni possibili. Col tempo aveva fi- mote Viewing – CRV) in campi assai di-
nito per gestire il database della sua unità versi, come l’archeologia, gli affari e la me-
di remote viewer e formare i nuovi mem- dicina. Buchanan racconta di aver parte-
bri del team. Dopo aver lasciato i servizi cipato a un’indagine portata avanti dagli
segreti, Buchanan ha proseguito gli espe- scienziati della Cornell University (USA),
rimenti in questo campo, organizzando che volevano usare l’“influenza remota” –
una serie di corsi aperti a chiunque desi- una forma più pratica di remote viewing –
deri sviluppare le proprie capacità di vi- per diminuire la pressione arteriosa dei pa-
sione remota. Il nostro protagonista si è zienti. Tuttavia, ha spiegato, attualmente
basato sul metodo di spionaggio psichico non usa le sue capacità per “influire” sugli
creato dagli specialisti dei laboratori dello altri, ma addestra le persone affinché si
SRI - Stanford Resarch International, col- curino da sole. «Ho sempre creduto che la
legato alla prestigiosa Stanford University, “cura psichica” non sia etica – ha spiegato
da parte dell’Esercito USA. Con questo – perché probabilmente esiste un motivo
metodo sono stati addestrati decine di per cui una persona soffre di una certa
remote viewer che hanno partecipato a malattia. Far sì che questa persona sco-
operazioni militari e di spionaggio nei de- pra la causa che ha provocato il problema,
cenni. Oggi, i documenti contenenti i dettagli di alcune di perché possa curarsi da sola, è il modo migliore di aiutarla».
queste operazioni sono stati desecretati e messi a disposi- Secondo Buchanan, non tutti gli esperimenti di remote
zione del pubblico. viewing realizzati oggi, da parte di diverse istituzioni, hanno
un orientamento pratico, cosa che lo rende piuttosto scetti-
co verso i risultati: «L’obiettivo di quasi tutte le indagini mo-

35
Le nuove spie psichiche

derne sulla remote viewing è continuare gli studi preceden- ri da risolvere, occupandosi talvolta anche di cose più mon-
ti: scoprire perché funziona. Sono stati buttati via anni di dane, come predire trend mondiali o il comportamento delle
sforzi investigando la “telepatia mentale”, poi altri anni stu- borse e della criptovaluta. Daz Smith così ci racconta: «C’è
diando gli “ologrammi mentali” e la “coerenza mentale” e ad esempio un progetto molto recente che abbiamo avviato
adesso va di moda investigare la “capacità della mente di nel giugno 2018. Abbiamo previsto che la principale moneta
accedere all’entanglement quantistico”. Sono convinto che crittografica, il Bitcoin, nel dicembre 2018 sarebbe andata
entro qualche anno sarà lo stesso per la remote viewing, ma sotto al suo massimo precedente di 19.000 dollari, nel di-
prevedo lo stesso fallimento che nei casi precedenti». Dai cembre del 2017. E ci siamo resi conto anche che sarebbe
suoi commenti, è evidente che Lyn Buchanan sia più inte- stata sotto gli 8.000 dollari. Non era questo che i nostri clien-
ressato alle possibili applicazioni pratiche della remote ti volevano sentire, che oltretutto andava contro le previsio-
viewing che all’entelechia. E non è l’unico. Altri esperti – mol- ni su questa moneta. Ma è arrivato il dicembre 2018 ed è
ti dei quali militari come lui – continuano a fare esperimenti stato il peggiore per il Bitcoin, dato che il suo valore si è fis-
con questa tecnica al di fuori dell’Esercito e dei servizi se- sato su 3.000 dollari. Quindi, avevamo avuto ragione nel
greti. Uno dei più importanti è Daz Smith, anche lui forma- prevedere che sarebbe stato molto più basso di 8.000 dol-
tosi nell’Intelligence statunitense, nella summenzionata lari». Smith e il suo team stanno ottenendo risultati molto po-
VCR. Smith sta applicando questa tecnica nel Regno Unito sitivi con la RM nel predire notizie e movimenti nelle cripto-
dal 1997 e, negli ultimi anni, ha partecipato a diversi progetti monete e negli altri mercati, oltre che in un progetto con ri-
del Farsight Institute. Nel 2009, ha fondato la Eight Martinis, svolti medico-scientifici. Tra le imprese che attualmente si
la prima rivista dedicata all’uso e alle applicazioni pratiche dedicano alla RM si deve menzionare la Psi Tech Intelligen-
della VCR. ce, che usa una tecnologia di raccolta di informazioni poco
note, denominata Tecnica di Remote Viewing, originaria-
Al servizio del miglior offerente mente sviluppata nello Stanford Research Institute come
Tra i suoi progetti recenti figura il cosiddetto Crypto-Viewing: strumento di spionaggio militare durante la Guerra Fredda.
per adesso composto da un piccolo team di remote viewer Il direttore di Psi Tech è Ed Dames, maggiore ritirato dell’E-
– che comunque sta diventando più numeroso – che usano sercito USA, che ha partecipato a progetti segreti di RM. In
le loro capacità psichiche per investigare i più diversi miste- realtà, questa sarebbe una variante della CRV e Dames si è

SOPRA Daz Smish (a sinistra) e Ingo Swann

36
spinto ad affermare che l’ONU avreb- Localizzare resti archeologici studio il più completo possibile della si-
be concesso alla Psi Tech un ricono- La Psi Tech fornisce consulenza inve- tuazione d’interesse per i clienti.
scimento speciale per il suo lavoro di stigative specializzata nel recupero di Da un punto di vista accademico e
raccolta informazioni per individuare informazioni per clienti singoli, corpora- scientifico, uno dei maggiori esperti in
l’ubicazione delle armi biologiche fab- zioni e agenzie governative. Usa anche questo campo è Stephan A. Schwartz,
bricate per ordine del dittatore irakeno molti esperti analisti che corroborano i che studia da oltre 40 anni la natura
Saddam Hussein. dati ottenuti con la RM, per offrire uno della coscienza e ha pubblicato nume-
rosi libri, tra cui un corso di riferimento
in dieci volumi sulla tecnica della remo-
te viewing. Schwartz è stato membro
fondatore della International Remote
Viewing Association (IRVA) e direttore
di investigazioni del Mobius Labora-
tory, fra le altre cose. Ma soprattutto,
non ha mai smesso di investigare:
«Verso la fine di quest’anno lavorerò
con un team di neuroscienziati per stu-
diate le attività cerebrali dei remote
viewer», ci ha spiegato. Schwartz usa
la RV per uno scopo molto intrigante:
trovare resti archeologici. Con questa
tecnica ha scoperto il palazzo di Cleo-
patra, il Timonium di Marco Antonio e
le rovine del Faro di Alessandria, oltre
alle navi affondate nelle Bahamas e al
largo della costa californiana. Indub-
biamente, la RV ha dimostrato la sua
efficacia in questo ambito. Durante l’in-
tervista per questo reportage,
Schwartz ci ha spiegato: «La maggior
parte delle imprese che oggi si dedica-
no a questo campo non lavorano
scientificamente né sono laboratori di
ricerca. D’altra parte, nessuno dei RM
importanti ha mai usato nei laboratori
la tecnica di CRV sviluppata originaria-
mente da Ingo Swann». Ingo Swann
era un artista che venne reclutato dai
servizi segreti USA per le sue provate
capacità di visione a distanza, che ave-
vano portato a risultati molto positivi in
diversi laboratori scientifici. Secondo
quanto ci ha ricordato Schwartz: «I
protocolli di visualizzazione remota
vennero creati dagli stessi Russell
Targ, Hal Puthoff, Ed May e Ingo
Swann e i visualizzatori originali furono
Pat Price, Swann, Hella Hammid, Alan
Vaughan, George McMullen e Joe Mc-
Moneagle». Targ, Puthoff e May sono
prestigiosi fisici che collaborarono con
l’Intelligence USA allo sviluppo di pro-
tocolli per addestrare le spie psichiche.
Schwartz ci rimanda anche a una delle

SOPRA Stephan A. Schwartz SOTTO Russel Targ (a sinistra) e Hal Puthoff

37
Le nuove spie psichiche
sue pubblicazioni più recenti, The Re- Trovate Saddam swoode, Paul Smith, Skip Atwater e
mote Viewing of Saddam Hussein, in «Stavo conducendo un seminario sulla Dale Graff, oltre allo psicologo Henry
cui viene descritto un esperimento RV - ha proseguito a raccontare Reed e Edgar Evanz Cayce, figlio mi-
portato avanti nella sede dell’organiz- Schwartz - che faceva parte di un pro- nore del noto veggente Edgar Cayce, il
zazione di Edgar Cayce, a Virginia gramma più ampio che avevo organiz- remote viewer più scrupolosamente in-
Beach, il 3 novembre 2003, finalizza- zato con quasi tutti i fondatori di que- vestigato della storia. Fu una conferen-
to alla localizzazione del dittatore sta tecnica, inclusi Russel Targ, Harold za unica, che attrasse un pubblico di
irakeno Saddam Hussein. Puthoff, Ingo Swann, James Spott- 500 persone, tra cui alcuni militari e

Il sesto senso del Pentagono


N el 2014, l’Office of Naval Research (ONR) degli Stati Uniti avviò un programma di indagine in quattro anni,
con un bilancio di 3,85 milioni di dollari, per scoprire in che modo si potesse sviluppare il “sesto senso” dei
militari nelle operazioni di spionaggio e in ambienti di combattimento. Questa informazione, rivelata recente-
mente dai giornalisti del New York Times*, ha provocato un autentico terremoto nell’Esercito USA, e obbligato al-
cuni dei responsabili del progetto segreto a riconoscere la sua esistenza. Ad esempio, il Dr. Peter Squire, program
officer dell’Expeditionary Maneuvre Warfare dell’ONR, ha spiegato che l’interesse degli scienziati coinvolti nelle
indagini dell’ONR non era di capire dette capacità psichiche, ma scoprire in che modo i soldati e le spie potesse-
ro svilupparle e utilizzarle. Ha rivelato anche che i ricercatori stanno cercando di trovare il modo di «estendere que-
sta capacità ai membri di diverse unità militari». Un’altra persona coinvolta nel progetto è il comandante Brent Ol-
de, che ha spiegato: «Se saremo in grado di caratterizzare questo processo intuitivo di decisione e modellarlo, allora si
spera di poter accelerare l’acquisizione di queste capacità nelle nostre truppe». La questione fondamentale, dice, è sco-
prire se «ci siano modi per migliorare la premonizione attraverso l’addestramento». Secondo quando rivelato dal Pen-
tagono, il programma è nato in se-
guito a diverse informazioni relati-
ve ai successi conseguiti negli am-
bienti di combattimento, come un
incidente aereo in Irak nel 2006,
quando il sergente Martin Rich-
burg, usando l’intuizione, aveva
evitato che un dispositivo esplosi-
vo provocasse una carneficina. Il
comandante Joseph Cohn, diretto-
re del programma dell’ONR, ha
detto al New York Times: «Queste
informazioni dimostrano che i milita-
ri in combattimento, a volte, attivano
il loro sesto senso, che li allerta di un
attacco imminente o permette loro di
rispondere a una situazione nuova
senza analizzarla consciamente». At-
tualmente, il Dipartimento della Difesa USA sta lavorando allo sviluppo di nuove capacità pratiche relative al se-
sto senso. Ad esempio, si stanno addestrando i militari «ad affrontare cecchini, improvvisati collocatori di esplosivi, e
altri assalti irregolari, usando le competenze di percezione avanzata che finora non sono ancora state studiate». Le ricer-
che del Pentagono sfuggono dai concetti vincolati alla parapsicologia più tradizionale. Tuttavia, sotto la denomi-
nazione di Cognitive Behavioral Treatment for Warrior Trainees si portano avanti studi sui più diversi fenomeni psi-
chici. Stando ai documenti a cui ha avuto accesso il New York Times, questa classe di progetti, che fanno capo al
Dipartimento della Difesa, costituisce uno «sforzo continuativo e motivato per capire le connessioni tra persone, luoghi
ed eventi, al fine di anticipare le loro traiettorie e agire con efficacia». Miguel Pedrero
* “The US Military Believes Paople Have a Sixth Sense” di Annie Jacobsen, New York Time, 3 aprile 2017

38
membri dello spionaggio. Alla fine del-
la conferenza, ho organizzato un semi-
nario di due giorni e mezzo sulla remo-
te viewing. Abbiamo scelto 64 persone
perché partecipassero, sia uomini che
donne, di età comprese tra i 20 e i 70
anni. Alcuni dei partecipanti si sono
identificati come membri attivi dell’In-
telligence militare. Avevano sentito par-
lare dell’argomento ed erano molto in-
teressati a capire come funzionasse, e
a sperimentare loro stessi». Lo scopo
dell’esperimento era fornire informazio-
ni affidabili che potessero guidare un
commando dell’Esercito statunitense
verso il luogo in cui si nascondeva Sad-
dam Hussein. Schwartz ci ha raccon-
tato cosa è successo: «Abbiamo rag-
giunto l’obiettivo? Personalmente, so-
no convinto che i dati ottenuti con la
remote viewing abbiano adempiuto al
compito. Quelle informazioni hanno
avuto un ruolo nel suo arresto? Non
saprei, ma è certo che circa tre setti-
mane dopo che Saddam Hussein è
stato intrappolato, ho trovato nella mia

IN PAGINA L’unità che ha catturato Saddam Hussein

39
Le nuove spie psichiche

casella postale una busta di dimensio-


ni standard. Non c’era né destinatario
né mittente. Conteneva solo due foto,
di cui una mostrava Saddam Hussein
nel momento della sua cattura e l’altra
la scatola coi soldi che aveva con sé.
Queste immagini, ovviamente, erano
state scattate da un membro della
squadra che aveva localizzato e cattu-
rato Saddam. Non ho idea di come
siano arrivate nella mia casella in una
busta in bianco».

Un futuro promettente
Un altro dei RV più importanti è Joe
McMoneagle, che ha scoperto le pro-
prie doti di chiaroveggente in seguito a
un’esperienza di pre-morte provocata
da un infarto. Aveva messo le sue ca-
pacità al servizio di CIA, NASA e FBI, chanan – non m’importa come funzio- sario, il mio interesse e la mia attività
ottenendo risultati notevoli in missioni na la remote viewing. È chiaro che sia sono focalizzate sul lato pratico».
di recupero ostaggi portate avanti sot- di enorme utilità, quindi mi interessa L’indagine in questo campo della co-
to uno stretto controllo. La precisione solamente cosa dobbiamo fare per mi- noscenza prosegue, così come anche
delle sue visualizzazioni non lasciava gliorarla. Voglio sapere come usarla la ricerca di nuovi RV capaci di dimo-
dubbi sulle sue capacità. Oggi, McMo- per aiutare la Polizia a trovare i bambi- strare le proprie capacità, mentre si mi-
neagle e Lyn Buchanan lavorano insie- ni e gli adulti scomparsi, portando pro- gliorano i protocolli di addestramento
me, mettendo la RV a disposizione dei ve decisive; aiutare più aziende a pro- per cui chiunque possa diventare in
clienti che li contattano. Lavorano sia sperare, i medici a fare diagnosi in mo- una nuova spia psichica.
in ambito civile che per le Forze di Si- do più veloce e preciso, ecc. Anche se
curezza e i servizi d’Intelligence. «Per rispetto il lato più accademico dell’in- (Articolo originariamente pubblicato su
quanto mi riguarda – spiega Lyn Bu- vestigazione e capisco che sia neces- Año/Cero di marzo 2019)

SOPRA Joe McMoneagle

40
di Pino Morelli

DAL CIELO
ALLA TERRA
IN APERTURA Eugenio Siragusa NELLA PAGINA A FIANCO Filippo Bongiovanni

42
Intervista a Filippo Bongiovanni in ricordo del famoso contattista
Eugenio Siragusa

C
ento anni fa nasceva a Catania Eugenio Sira- non siamo soli nell’universo”. Da quella frase, intuii che quello
gusa (1919-2006), il più noto contattista ita- fosse il nome giusto per far conoscere la realtà extraterrestre e
liano, conosciuto a livello internazionale, e soprattutto l’opera del contattato delle Potenze Celesti, subito
per ricordarlo ho contattato il fondatore del dopo la chiusura del “Centro Studi Fratellanza Cosmica”, nel
Centro Studi Eugenio Siragusa (www.euge- 1978. Dopo oltre dieci anni di attività, il giornale cessò le pub-
niosiragusa.com), che è stato anche testimone diretto di blicazioni nel 1999 e oggi si continua con una fondazione chia-
quegli eventi, Filippo Bongiovanni. Ho con Filippo un’amici- mata Solex-Mal Idioma Universale e la sua rivista informatica
zia di trent’anni e lo stimo come uno dei più umili e apprez- Dal Cielo Alla Terra.
zati conoscitori della materia ufologica, nonché collezionista di
testi preziosi sull’argomento. A tuo parere, com’è cambiata la ricerca sulla realtà UFO/ET, da
mezzo secolo a questa parte, da noi e nel mondo?
Filippo Bongiovanni, ovvero l’equivalenza di un’attività ininter- La ricerca avrebbe dovuto fare passi da gigante, trattandosi di
rotta al servizio della divulgazione sulla più grande realtà di tutti una materia che dovrebbe avvicinare il mondo alla verità. Oggi
i tempi: non siamo soli. Che poi fu anche il nome di una vostra sappiamo cosa succede in ogni angolo del pianeta, ma, allo
famosa attività editoriale. stesso tempo, si verifica un’enorme e sproporzionata alterazio-
La mia storia ebbe inizio nel 1976. Ero molto giovane quando ne o, addirittura, una falsificazione dell’informazione. Le rivela-
sentii parlare di dischi volanti, extraterrestri, esseri di altri mondi zioni che abbiamo avuto dai contattati, sia ieri che oggi, do-
che visitano da tempo il nostro pianeta e addirittura sono in vrebbero farci capire che questa presenza, viva e operante,
contatto con alcuni terrestri. In un’occasione particolare, du- proveniente dagli spazi esterni, solca i cieli del globo, e si è ma-
rante il periodo estivo di quell’anno, scoprii che qui in Sicilia, al- nifestata anticipandosi in coloro che la incarnano. Gli extrater-
le falde dell’Etna, un uomo li aveva incontrati in più occasioni. restri dissero a Eugenio: “Abbiamo fatto sapere quanto era ne-
Era Eugenio Siragusa. Da quel momento, non ho più smesso cessario conoscere per meditare, dedurre e determinare. L’of-
di occuparmene, facendo di questa realtà una vera e propria ferta è stata concessa a tutti e ogni anima ha libertà di accet-
ragione di vita. Come raccontai a Eugenio, sorse la necessità tare o di rifiutare. Ora abbiamo molte altre cose da edificare e
di creare un vero e proprio corpo operativo attorno a lui, attra- crediamo fermamente all’inutilità di ripetere che noi siamo una
verso un giornale stampato anche in diverse lingue. Lo chia- Realtà operante e che la nostra missione sul vostro pianeta ha
mammo “NONSIAMOSOLI”. Un giorno Eugenio, rispondendo un preciso scopo, che avreste già dovuto comprendere da
a un interlocutore, esclamò: “Ci dobbiamo rendere conto che tempo. È inutile che continuiamo a ripetere che non siamo né

43
Dal Cielo alla Terra
gressioni di nessuna sorta, ma piuttosto interventi mirati, quan-
do sono stati costretti a farlo per scongiurare dei pericoli che
avrebbero potuto provocare disastri incontenibili. Infatti, l’astro-
nauta statunitense Edgar Mitchell (il sesto uomo a camminare
sulla Luna con la missione Apollo 14) dichiarò “Grazie agli alie-
ni abbiamo evitato la guerra nucleare”. E anche “Gli alieni han-
no contribuito a evitare che la Guerra fredda tra Stati Uniti e
Unione Sovietica potesse degenerare in una guerra nucleare”.

Il tuo incontro con Eugenio Siragusa: i suoi primi avvistamenti,


il suo primo contatto; un’esperienza che sicuramente ha cam-
biato per sempre la tua vita e il tuo modo di conoscere le cose.
Certamente, anche perché il modo di vedere la vita viene con-
dizionato, inizialmente, dall’educazione che ricevi e che ti mo-
della secondo un certo tipo di sistema. Io invece, come dico
conquistatori, né invasori, né nutriamo mire di impadronirci del- sempre, “sono morto” nel 1976, a contatto con questa mera-
le vostre volontà, anche se ciò è per noi cosa possibilissima. Vi vigliosa rivelazione, per nascere e assumere un’altra persona-
abbiamo detto e vi ripetiamo, per l’ultima volta, che siamo stru- lità, che vive in un tempo e in uno spazio che porta a non es-
menti e contenitori della Suprema Intelligenza e abbiamo il pre- sere, come diceva Eugenio “un punto su una retta, ma un pun-
ciso compito di predisporre quanto l’Idea Divina ha già propo- to su un volume”.
sto per l’instaurazione del regno promesso ai beati a cui con-
cediamo la nostra benevolenza, il nostro aiuto nel completo ri- L’anno della nascita di Eugenio viene ricordato anche come
sveglio della Verità e la nostra utile guida. Vi abbiamo anche quello dell’apparizione di Fatima e un crocevia per la storia del-
detto che il processo è in corso e le forze d’urto sono, pratica- l’umanità.
mente, in funzione per sviluppare i valori indispensabili di colo- L’uomo di questo pianeta lo porta ad assumere una respon-
ro che sono stati segnati per essere chiamati all’accettazione sabilità non indifferente per le sorti del suo futuro, se pensiamo
della nuova Legge e del nuovo Patto. Vi ricordiamo, infine, che a tutte le rivelazioni, sia contenute nelle comunicazioni mariane
gli Dei, Iddii e gli angeli del passato siamo sempre noi e siamo (ricordiamo che quella di Fatima è la più importante del XX se-
sempre noi che governiamo la vostra dimensione. Siamo vostri colo) così come le altre contenute nelle comunicazioni extrater-
fratelli e non ci piace essere considerati figure né da adorare né restri, divulgate attraverso Eugenio. L’umanità ha avuto, nell’ar-
da pregare, ma semplicemente da amare con il cuore e l’ani- co di 100 anni, la possibilità di non creare quello che ormai non
ma, così come noi amiamo e come Gesù-Cristo amò e ama. è più evitabile, a livello scientifico, morale, spirituale, religioso.
Noi siamo figli della Luce e dell’Amore e portatori della Giustizia Pensiamo solo che il salvabile sia salvato, che l’umanità stessa
Divina e di fraterna pace Universale. Non siamo
altro che questi strumenti di Colui che è. Dal Cie-
lo alla Terra Vostro Adoniesis” (Valverde, 24 lu-
glio 1974 ore 16:00).

Poiché hai una conoscenza approfondita dell’ar-


gomento ufologico, ti chiedo un parere: come
mai il parlare nella comunità dei “credenti pro-ex-
traterrestri” porta a considerazioni contrapposte
(“fratelli dello spazio” contro “rapitori e malinten-
zionati”), piuttosto che a un atteggiamento più
neutrale?
La neutralità in questo contesto non credo che
giovi per sapere come stanno davvero le cose.
Piuttosto, come ho accennato prima, si dovreb-
be dedurre che nel corso della storia dell’uma-
nità la presenza attiva di questa realtà extraterre-
stre, di natura prettamente messianica e prove-
niente dagli spazi esterni, ha accompagnato l’uo-
mo pacificamente in quella che doveva essere la
sua evoluzione, anche perché non risultano ag-
IN ALTO Eugenio Siragusa IN BASSO Una fotografia del genio solare Adoniesis, scattata da Siragusa nel 1972

44
Sì. Un complotto ben ordito lo voleva eli-
minare per sempre. In primis, una stam-
pa bene “organizzata”, che fece di tutto
per perseguitarlo e offrire all’opinione
pubblica una versione dei fatti, che però
finì per sgonfiarsi in tribunale. Eugenio
venne assolto con formula piena, perché
il fatto non sussiste, su tutti i capi di ac-
cusa. Poi ci fu una testimonianza a suo
favore da parte di questi Esseri, che con
i loro prodigiosi mezzi solcarono i cieli,
non solo in Italia, facendosi vedere da chi
era legato alle forze dell’ordine. Ma ci fu-
rono avvistamenti anche nel resto del
mondo. Ricordo che quel periodo è sta-
to catalogato come l’ondata di avvista-
menti più importante in quegli anni. An-
che il direttore del penitenziario di allora
lo pregò di non fargli “brutti scherzi”, nel
caso fosse sparito come Cagliostro. Nei
testi “Verità e persecuzione di Siracusa”
e poi “Un intrigo svelato”, disponibili si
nostri siti, trovate tutto ciò che era stato
tramato per eliminare un personaggio
scomodo al potere.

Gli extraterrestri e la manifestazione del


loro operato sul nostro pianeta: un pro-
getto di divulgazione sofferto e audace,
quello di Eugenio Siragusa, in un Paese
come il nostro, fortemente legato alla tra-
dizione cattolica, con reticenze e tabù dif-
ficilmente sradicabili.
La verità da sotto il moggio sta venendo
deve assumersi le sue responsabilità di- Nemmeno la stampa specializzata degli alla luce, ormai è impossibile negare l’e-
nanzi alle Potenze Celesti. anni Settanta fu clemente con Eugenio: sistenza, in ogni epoca umana, della loro
“Siragusa, squallida fine di un mito”, com- presenza attiva e costante. Come diceva
Siragusa è riuscito a far conoscere la sua mentava un articoletto su una nota rivista Pio XII: “Vedono il volto di Dio esseri che
storia in tutto il mondo. Come ha fatto? ufologica. I fatti narrano ben altro… proteggono da sempre l’umanità”. Eu-
Eugenio, fin dai suoi primi contatti con
questi Esseri, intraprese personalmente
dei viaggi in diverse località del mondo,
dove era ricercato e accolto perché rac-
contasse dei suoi incontri con gli extra-
planetari e facesse conoscere le loro co-
municazioni. In seguito siamo stati noi,
anche grazie al giornale che arrivava
ovunque, a divulgare la sua storia. La
Russia si è distinta in modo particolare,
ma anche altre nazioni. Purtroppo, il ri-
sultato sperato, di una vera presa di co-
scienza globale, non si è realizzato del
tutto. Solo una certa qualità ha risposto.

IN BASSO Eugenio Siragusa

45
Dal Cielo alla Terra
si debbono ignorare. Ebbe- Momenti di grande soddisfazione si so-
ne, questi Signori delle stel- no alternati a periodi di grandi sconvolgi-
le sono ritornati con una menti nell’operato di Eugenio Siragusa.
missione ben precisa e mi- E grazie anche a te, il suo nome e il suo
rante a modificare le attitu- messaggio restano fortemente radicati.
dini nefaste di questa gene- Eugenio ha dedicato la sua vita alla gio-
razione, perniciosamente ventù, che è la linfa del domani, a coloro
attratta dai malefizi degene- che avrebbero dovuto avere la cura più
rativi e autodistruttivi. I loro tangibile da parte della società intera. I
interventi, miranti a scorag- giovani di ieri sono gli uomini di oggi, che
giare questo processo invo- Eugenio ha voluto avessero i mezzi per
lutivo, sono in corso, evi- sintonizzarsi coscientemente verso i va-
denziati anche se non si vo- lori eterni della vita e dell’evoluzione spiri-
gliono capire. Succedono tuale.
fatti clamorosi e inspiegabili,
ma non per questo privi di Se Eugenio fosse ancora vivo, come
profonda emotività, capace pensi si comporterebbe, alla luce della si-
di indurre a pensare, a me- tuazione italiana e globale?
ditare e a dedurre. Certissi- Senza giri di parole, direbbe che, dopo
mamente in un prossimo, gli ultimi 50 anni di tempo avuti a dispo-
immediato, futuro altri avve- sizione, tutto è cambiato in peggio, e che
nimenti di notevole portata ormai, come ha dichiarato anche la
imporranno all’uomo una scienza, il processo autodistruttivo è
genio disse: “Perché non ci dovrebbe es- seria presa di coscienza e di conoscen- inarrestabile, e lo sarebbe anche se
sere qualcuno che stimola a non rasse- za. Allora, anche se per molti sarà trop- fermassimo tutte le attività create dal-
gnarsi? Perché non dobbiamo sperare po tardi, per il resto ricomincerà una l’uomo. Eugenio direbbe, ancora una
che questo ‘qualcuno’ intervenga per nuova vita, un nuovo modo di viverla e volta: “Il salvabile sarà salvato”, il suo
mettere le cose al loro giusto posto? di amarla. Ne abbiamo parlato un ultimo messaggio all’umanità, qualche
Questo Signore esiste o non esiste? Io po’”.(Nicolosi, 12 maggio 1986). anno prima di lasciare questa dimen-
so, certissimamente, che esiste e che sione. “Diteci: perché, perché il Pa-
non è tanto tollerante come molti cre- dre Glorioso Adonai ha sentenziato
dono. Potrebbe perdere, da un mo- la distruzione di questa degenerata
mento all’altro, la pazienza così come umanità? Sapete il perché? Se lo
l’ha perduta in passato (Sodoma, Go- sapete, perché continuate a di-
morra, la distruzione dell’Atlantide, il struggere quanto Egli crea per il
diluvio, etc). So anche, con altrettanta vostro benessere vitale? Perché
certezza, che il pianeta Terra è scru- non riuscite a comprendere la Sua
polosamente osservato da personag- Cosmica Giustizia, onde evitare
gi importanti; una scienza impensabile quanto già ha deciso per eliminare
dall’umana mente. Sono numerosi, la vostra malvagità, il vostro delirio
presenti e invisibili alla capacità visiva di violenza contro il Suo Santo Vo-
dell’essere umano. Qual è il loro pro- lere di concedervi quanto vi è ne-
gramma? È stato più volte detto, ripe- cessario per vivere con fraterno
tuto e divulgato in tutte le lingue. Ab- Amore e con saggia Sapienza?
biamo anche detto che gli Angeli di ie- Adonai ha detto ed io ve lo ricordo:
ri sono gli Extraterrestri oggi. Una defi- “Mi sono pentito di aver creato l’uo-
nizione che abbraccia la storia antica mo; io lo distruggerò”. Cosa aspet-
e moderna in avvenimenti finora com- tate per ravvedervi affinché Egli
presi, come avrebbero dovuto com- possa distruggere solo il male e
prendersi. “Non sono di questo mon- l’incapacità di tutti coloro che an-
do”. Si è sempre parlato di Esseri ve- cora vogliono continuare a ignora-
nuti dalle stelle ed esistono reperti ar- re la Sua Giustizia e il Suo Cosmi-
cheologici che avallano questa incon- co Amore?». (Nicolosi, 10 novem-
futabile realtà! Non si possono e non bre 2003).

SOTTO Alcuni frame di un video UFO ripreso dal famoso contattista statunitense Howard Menger e che Eugenio Siragusa e il suo gruppo furono i primi a divulgare in Italia

46
di Federica Baldi

I WORMHOLE
DELLE MERAVIGLIE

Viaggiare nello spazio e tra gli universi con una tecnologia da fantascienza

È
noto che le distanze dello spazio siano im- impossibile superarla. Se solo si tenta di avvicinarla, si verificano
mense e si parla in termini di decine, centi- fatti strani: l’ipotetica navicella diventerebbe sempre più pesante
naia di anni, fino ad arrivare agli anni luce per e al suo interno il tempo rallenterebbe. Se raggiungessimo, per
un viaggio interstellare, un serio problema assurdo, tale velocità, noi diventeremmo immensamente pe-
che si sta cercando di risolvere. Il cinema di santi e il tempo si fermerebbe. Entrambi i presupposti non sono
fantascienza aggira questo scomodo ostacolo ipotizzando possibili e ciò significa che non si può infrangere il limite della lu-
l’esistenza di scorciatoie temporali o l’utilizzo di motori a cur- ce perché, secondo Einstein, era il limite massimo oltre il quale
vatura, che si avvalgono di componenti come minerali rari che, non si può andare. Einstein, con la Relatività, poteva spiegare
in realtà, non esistono. Nella realtà le cose sono un po’ diver- molti comportamenti misteriosi della luce, ma voleva applicare la
se. Einstein aveva immaginato di viaggiare alla velocità della lu- sua teoria anche alla gravità. Fino al 1915, lo spazio e il tempo
ce, ma cosa succederebbe se lo si facesse davvero? erano considerati statici, costanti, immutabili. Einstein postulò
La velocità della luce è la massima possibile nell’universo ed è che, invece, fossero dinamici e li paragonò a un lenzuolo che si

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può piegare, stendere, incurvare. Rivedendo la sua ipotesi, la Da un universo all’altro
Terra orbita intorno al Sole, non perché attratta dalla sua forza Lo studio dei buchi neri ha consentito la scoperta dei
di gravità, ma perché il Sole deforma lo spazio intorno. Lo spa- wormhole. I buchi neri non sono altro che stelle giganti col-
zio-tempo agisce sulla Terra facendola muovere seguendo un lassate, la cui gravità è talmente forte che nemmeno la luce
percorso curvo intorno al Sole. È lo spazio che spinge e non la può sfuggirvi, in quanto la loro velocità di fuga è pari a quella
gravità che attira. Inoltre, più un corpo è grande e maggiore è della luce. Essi ruotano a una velocità tale che quando col-
la deformazione dello spazio-tempo che lo circonda. Se la lassano, lo fanno in un anello, stabile, perché la forza centri-
stella è abbastanza grande, può diventare un buco nero e fuga gli impedisce di collassare. Dove va a finire ciò che pre-
lo spazio-tempo può squarciarsi e creare un wormhole cipita in un buco nero ancora i fisici non lo sanno. Un’ipotesi
(chiamato anche “ponte di Einstein-Rosen”, introdotto da lui è che la materia possa uscire da un’altra parte attraverso un
stesso e dal suo allievo nel 1935), ovvero una “scorciatoia” “buco bianco” che, al contrario dei buchi neri, emette materia,
che collega due punti distanti nello spazio e nel tempo. ma la sua esistenza è ancora da dimostrare.

49
I wormhole delle meraviglie

Supponiamo di avvicinarci a un buco nero. Cosa vedrem-


mo? Nel suo anello in rotazione assisteremmo a incredibili
eventi, come distorsioni dello spazio e del tempo, fasci di lu-
ce catturati magari miliardi di anni fa dalla gravità del
wormhole, oppure potremmo addirittura incontrare copie di
noi stessi. E se entrassimo nell’anello? Ci sarebbe la possi-
bilità di venire espulsi in un universo parallelo, usando un bu-
co bianco come via d’uscita. Se prendiamo due fogli di car-
ta, li teniamo paralleli e li perforiamo con una matita in mo-
do da stabilire un collegamento, muovendoci lungo la mati-
ta viaggeremmo tra due universi paralleli. Attraversando l’a-
nello una seconda volta, raggiungeremmo un universo dif- Come l’Enterprise
ferente. Ma la gravità come si comporterebbe? Visto che Rimanendo sempre in termini di velocità della luce, il fisico
non sarebbe infinita, al momento di entrare nell’anello, non teorico messicano Miguel Alcubierre ebbe un’intuizione,
ci stritolerebbe, ma se la rotazione dell’anello non fosse suf- guardando come l’Enterprise di Star Trek riusciva a supera-
ficientemente alta, potrebbe collassarci addosso. L’unico re la velocità della luce, ossia comprimendo lo spazio da-
modo per evitare questo quanto mai triste epilogo e stabi-
lizzare artificialmente l’anello, sarebbe quello di aggiungere
la cosiddetta “materia negativa” o “energia negativa”. Affin-
ché un wormhole sia stabile e permetta un passaggio tra
universi, come un buco nero, e mantenga una via aperta
senza collassare, è necessario che ci sia un equilibrio co-
stante tra la grande quantità di energia positiva (per creare
in modo naturale un passaggio) e la materia o energia ne-
gativa creata artificialmente (per mantenere la via di uscita
dalla parte opposta). La materia negativa non è l’antimateria
e in natura non è mai stata trovata. Ha proprietà strane, è
antigravitazionale (cioè, cadrebbe verso l’alto!), se fosse esi-
stita miliardi di anni fa probabilmente sarebbe stata respinta
dalla materia della Terra stessa e si sarebbe dispersa nello
spazio. L’energia negativa, invece, è stata creata in labora-
torio, con la speranza che un giorno si possa disporre della
tecnologia necessaria per impiegarla nei viaggi attraverso i
wormhole, e raggiungere stelle ad anni luce di distanza. Ov-
viamente, ne servirà un’ingente quantità per alimentare un
velivolo spaziale e al momento resta un progetto fuori dalla
nostra portata.

SOTTO Miguel Alcubierre

50
se. Vale a dire che, se ci trovassimo su bolla rimanga intatta e anche il
un tappeto, invece di camminarci so- wormhole. Ma l’energia negativa costi-
pra e andare verso un oggetto, po- tuisce l’elemento mancante.
tremmo prendere una corda per attira- La soluzione delle equazioni di Ein-
re a noi l’oggetto, facendolo scivolare stein, che riguardano uno spostamen-
sul tappeto in modo da comprimerlo. to più veloce della luce, stando a un
Quindi non partire da una stella e cal- teorema generale dimostrato da
colare come questa deforma lo spazio Stephen Hawking, devono coinvolgere
attorno a sé, usando le equazioni di la materia o l’energia negativa. Materia
Einstein, ma procedere nel verso op- ed energia positiva delle stelle defor-
vanti a sé per accorciare le distanze. posto: vedere quale tipo di stella po- mano lo spazio-tempo in modo da de-
Così, lo scienziato provò a procedere trebbe comprimere lo spazio nella di- scrivere perfettamente il movimento
nel verso opposto, cercando di indivi- rezione “avanti” ed espanderlo nella di- dei corpi celesti, mentre la materia e
duare una particolare deformazione e rezione “dietro”. l’energia negativa deformano lo spa-
usando le equazioni di Einstein per ca- Un’astronave con un motore del gene- zio-tempo in modo strano e curioso.
pire quale stella o pianeta la provocas- re dovrebbe avere intorno una bolla di Inoltre, i fisici hanno provato a quantifi-
curvatura senza materia ed energia. care la materia o energia negativa suf-
Lo spazio-tempo all’interno e all’ester- ficiente ad alimentare un’astronave ed
no della bolla sarebbe così sconnesso. è risultata equivalente alla massa di
Nel momento in cui la nave accelera, le Giove. Solo una civiltà avanzatissima
persone potrebbero avere l’illusione potrebbe essere in grado di farlo e,
che non si stia muovendo, mentre, in- quindi, anche per questa soluzione do-
vece, viaggerebbe alla velocità della lu- vremmo aspettare che il progresso
ce. Le complicazioni però frenano l’en- tecnologico lo permetta.
tusiasmo. I critici hanno evidenziato im-
portanti punti che giocano a sfavore Un motore da fantascienza
del motore di Alcubierre. Il primo ri- Le leggi di Newton non ammettono l’e-
guarda l’isolamento, tramite la bolla, nergia negativa. La teoria quantistica sì
dall’esterno. Come avverrebbe il pas- e lo fa attraverso l’effetto di Casimir -
saggio di informazioni? Il pilota non sa- ipotizzato nel 1948 e dimostrato nel
rebbe in grado di controllare la direzio- 1997 -, che ne dimostra l’esistenza.
ne della nave. Due lastre metalliche parallele, prive di
Il secondo riporta al punto di partenza. carica, poste a grande distanza tra lo-
Creare una bolla di curvatura. Per ot- ro hanno forza elettrica zero. Se si av-
tenere una compressione dello spazio vicinano, iniziano ad attrarsi e a quel
davanti all’astronave servirebbe le ma- punto abbiamo energia. Abbiamo
teria o l’energia negativa, affinché la energia positiva quando le lastre si riu-

SOPRA Il motore di Alcubierre

51
I wormhole delle meraviglie

niscono, di conseguenza si può dedur- totale della materia e dell’energia nell’u- considera “forte”, diversamente da un fi-
re che quando erano lontane avevano niverso è sempre costante. Questo fer- sico che costruisce un’astronave, e che
energia negativa. Nel vuoto dovrebbe mento nel vuoto crea pressione perché trova questa forza ”trascurabile”. Posto
esserci uno stato di assenza completa, fuori dalle lastre, rispetto allo spazio tra che l’energia negativa esiste, occorre
con energia zero, ma non è così. Ci so- le lastre, c’è molta più attività della ma- trovare un modo per raccoglierne ab-
no tantissime particelle di materia e an- teria e antimateria; quindi questa pres- bastanza da poter costruire una mac-
timateria che, dopo un breve tempo, si sione sospinge le due lastre una verso china in grado di attraversare un
annichilano e, apparendo e scomparen- l’altra, creando energia negativa. È l’ef- wormhole o un motore a curvatura,
do rapidamente, non violano la conser- fetto Casimir che, ovviamente, genera dando forma alle fantasie più audaci
vazione della materia e dell’energia, una minuscola forza che solo la nano- della fantascienza. Ma queste tecnolo-
cioè il principio secondo cui la quantità tecnologia, che lavora a livello atomico, gie sembrano ancora lontane.

SOTTO Stephen Hawking

52
di Fabio Feminò

OOPART
PROVE DI VIAGGI NEL TEMPO?
Nel mondo sono stati spesso ritrovati oggetti impossibili per la loro epoca, secondo alcuni,
prove di un passato sconosciuto. Ma se fossero invece tracce di viaggiatori del tempo?

O
ggi il mondo è ossessionato dal riscalda- na civiltà. Be’, se può essere di consolazione, in un saggio
mento globale causato dall’immissione di apparso nel maggio 2018 sull’International Journal of Astro-
carbonio nell’atmosfera, che, secondo gli biology, due scienziati hanno ipotizzato che questo sia già
ambientalisti, dovrebbe far sollevare il livel- avvenuto milioni di anni fa... e non per cause naturali. Si trat-
lo degli oceani e porre fine alla nostra odier- ta di Adam Frank, astrofisico dell’Università di Rochester, e
Gavin Schmidt, direttore del Goddard Institute for Space
Studies della NASA. L’istituto si è specializzato proprio in
studi ambientali, e per questo motivo i due studiosi si sono
divertiti a immaginare la possibilità che l’inquinamento at-

54
mosferico sia già stato causato, in un remotissimo passato, Gli OOPART e la corsa all’oro
da un’intera serie di specie non-umane apparse sulla Terra Frank e Schmidt non si spingono a esulare dal loro campo,
prima di noi, ognuna delle quali con la propria civiltà avan- ma l’esistenza di razze pre-umane potrebbe essere corro-
zata. Frank e Schmidt affermano di aver preso ispirazione borata anche da inesplicabili ritrovamenti archeologici verifi-
dalla fantascienza. «Abbiamo chiamato la nostra teoria “Ipo- catisi sparsamente in tutto il mondo. Lo zoologo Ivan T.
tesi Siluriana”» scrivono «ispirandoci a un episodio del 1970 Sanderson li battezzò OOPArts, cioè “Out Of Place Arti-
della serie televisiva Doctor Who». Poiché il Dottore viaggia facts”, oggetti che sembrano anteriori alla comparsa del-
nel tempo a suo piacimento, l’episodio descriveva un’anti- l’Homo sapiens sulla Terra. I Creazionisti biblici li considera-
chissima razza di rettili intelligenti chiamati appunto “Silu- no realizzati da uomini vissuti prima del Diluvio Universale,
riani”. Se creature paragonabili sono davvero esistite, la lo- dato che la Bibbia non fa alcuna menzione di creature pre-
ro stirpe deve aver inquinato almeno quanto la nostra, e il umane. Per cominciare, ci sono i ritrovamenti di oggetti di
saggio fa notare che la scienza offre degli indizi. «Almeno pietra e di metallo, che in effetti sembrerebbero attribuibili a
dal Carbonifero (300-350 milioni d’anni fa), ci sono stati suf- uomini primitivi, pur se molto più antichi di quanto comune-
ficienti combustibili fossili per alimentare una civiltà indu- mente si creda. Nel 1820 The American Journal of Science
striale paragonabile alla nostra. È stato dimostrato un bru- and Arts raccontò che due anni prima, in Francia, in una ca-
sco picco globale dei livelli di carbonio nella transizione fra va di Aix-en-Provence, a 15-20 metri sotto la superficie, gli
Paleocene ed Eocene (56 milioni di anni or sono), insieme operai si accorsero che... qualcuno li aveva preceduti. Tro-
all’estinzione del 30-50% delle specie. Nei 6 milioni di anni varono resti di attrezzi di legno pietrificati, gli stessi che usa-
successivi, si verificarono almeno altri quattro picchi. Le vano loro. Lo studioso Joseph R. Jochmans li fa risalire al-
conseguenze più evidenti furono “massimi termici” in cui le l’Oligocene, 24-36 milioni di anni fa. «A metà dell’800» scris-
temperature s’alzarono di 5-7 gradi. Intorno a 40 milioni di se Jochmans, che di OOPArts fu forse il massimo esperto
anni fa, si verificò un ennesimo brusco riscaldamento. Ci mondiale, «i cercatori d’oro americani cominciarono a sca-
sono indubbie similitudini tra questi eventi improvvisi ripor- vare tunnel nella Table Mountain, a nordovest di Needles,
tati dalla geologia, e la probabile firma dell’Uomo nei tempi California. Nel 1853, Oliver W. Stevens giurò di aver rimos-
a venire. Inoltre, ci sono prove che l’emissione del carbonio so un grande catino di pietra dal tunnel più profondo; e nel
sia stata di origine biologica». 1862, Mr. Llewellyn Pierce trovò un pestello di pietra a 70

55
Oopart - prove di viaggi nel tempo?

chiaramente anteriori all’avvento dell’uomo e frutto di tec-


nologie avanzate, e che quindi vengono ignorati perfino dai
Creazionisti, alcuni dei più celebri sono stati rinvenuti in Su-
dafrica e tuttora esibiti in un museo: si tratta di centinaia di
enigmatiche sferette metalliche trovate nel corso dei decen-
ni, menzionate spesso in pubblicazioni popolari e scientifi-
che. Si dice che siano formazioni naturali, ma è interessan-
te anche la descrizione apparsa sulla fanzine Shavertron,
dedita ai misteri sotterranei. «Le sfere, da 2,5 a 10 cm di dia-
metro, sono state rinvenute alla Wonderstone Mine del
Transvaal. Chi ne ha spezzate alcune ha scoperto che un ti-
po conteneva una sostanza spugnosa che si polverizza ra-
pidamente al tocco. L’altro tipo era di solido metallo, azzur-
metri di profondità nello stesso pozzo. Nel 1863, un medico ro con una tinta rossastra e contenente granuli di fibra bian-
di nome R. Snell rinvenne un disco di pietra che sembrava ca. Non hanno irregolarità e intorno al centro di alcune cor-
esser stato usato come macina». Quanto ai resti di legname rono tre solchi... simili alle cuciture di una palla da cricket.
(che senza dubbio dev’esser stato un’importante risorsa an- Roelf Marx, curatore del museo di Klerksdorp, fu sbalordito
che per le civiltà pre-umane), «Nel 1989, l’archeologo israe- quando esibì una delle sfere con campioni di altre rocce.
liano Naama Goren-Inbar riferì sul Journal of Human Evolu- Dopo qualche mese scoprì che la sfera ruotava su se stes-
tion che in un luogo della Valle del Giordano aveva scoper- sa. Marx non poté crederci e continuò a osservare. Abba-
to un’asse pietrificata di legno di salice, che misurava 25 cm stanza sicuro, la pallina era in grado di girare sul proprio as-
di lunghezza per 12 di larghezza. La tavola era estrema- se. “Non ho spiegazione” dice Marx. “La sfera lascia tutti
mente lucida da un lato, senza segni di attrezzi, ma aveva perplessi. Sembra fatta come in uno stampo”. Il geologo An-
un bordo completamente dritto, smussato artificialmente. dries Bisschoff afferma: “Non so perché ruotino... niente in
Le fu data un’età di mezzo milione di anni». natura potrebbe farle comportare così”. Le palline sono sta-
te tutte rinvenute nello stesso strato del minerale pirofillite.
Misteri dell’Africa Calzano nella mano come se fossero state progettate ap-
Jochmans, pur senza avere credenziali scientifiche, raccol- posta». Come se non bastasse, si afferma che sarebbero
se un elenco di OOPArts formidabile, datandoli scrupolosa- così delicatamente equilibrate da sfidare gli strumenti della
mente. Ma esistono anche altre fonti, come giornali d’epo- NASA, e producibili solo a gravità zero! Jochmans le data al
ca e, negli ultimi anni, siti Internet. Passando agli oggetti periodo Archeano, da 2,8 a 3,2 miliardi di anni fa.

IN ALTO La Table Mountain SOTTO Cercatori d’oro del Klondike

56
or sono, ipotizza addirittura che gli al-
beri non fossero ornamentali, ma che
la disposizione di rami e foglie costi-
tuisse diagrammi di frasi di un linguag-
gio perduto, e che ogni albero rappre-
sentasse... una pagina. Quali messag-
gi lasciati ai posteri potevano racchiu-
dere? Non lo sapremo mai.
Nel 1898, sempre nell’Africa meridio-
nale e precisamente nella Namibia te-
desca, furono ritrovati nel Kalahari cubi
di un metallo sconosciuto, disposti a
comporre delle forme... come matton-
cini del Lego. Stavolta i minuscoli og-
getti furono portati in Germania, all’Ac-
cademia di Dresda, dove vennero ana-
lizzati e radiografati. «Tragicamente»
raccontò Jochmans, «tutto il lavoro di
ricerca, inclusi i campioni stessi, fu di-
strutto durante il bombardamento Al-
L’Africa ha prodotto anche altri degli ricostruire l’aspetto originale degli og- leato di Dresda, la notte del 13 feb-
OOPArts più strani, come degli “alberi” getti. Da quanto se ne sa, questi esem- braio 1945. L’Accademia fu ridotta in
fatti con una lega d’oro, con “rami” dal- plari sono ancora laggiù. Il problema è cenere, e ci restano solo descrizioni e
le forme squadrate e grandi foglie piat- che la loro posizione esatta non fu mai schizzi fatti da studiosi che esaminaro-
te come monete, rinvenuti nella roccia fissata con precisione, perché gli stru- no i reperti oltre 70 anni fa, e conser-
in Namibia nel 1899. Dato che la Na- menti topografici di quell’epoca erano vati nella biblioteca del Museo di Mine-
mibia era allora un possedimento ger-
manico, la scoperta fu fatta dall’inge-
gnere idraulico tedesco Theodor Reh-
bock e confermata da sei geologi. «In
una località non identificata» scrisse
Jochmans, «da alcune superfici roc-
ciose si protendevano quelli che sem-
bravano rami di alberi fossili. Ma un
esame più attento rivelò che i rami luc-
cicanti erano composti da una lega
d’oro non identificata ma molto resi-
stente. I prospettori furono in grado di
ricostruire le sagome di alcuni “alberi”
d’oro, che avevano chiaramente un
tronco centrale, rami, e anche “foglie”
circolari, e che insieme costituivano
oggetti artistici artificiali, con uno sche-
ma geometrico. Ogni albero incapsula-
to era alto circa un metro e 20, con ra-
mi che s’estendevano fino a coprire
un’area di 0,75 metri quadrati d’am-
piezza. Il gruppo di tedeschi non osò inaccurati. Quel che sappiamo per cer- ralogia e Geologia della Dresda attuale.
scalpellare e rimuovere gli esemplari, to è che le note originali e le lastre fo- Una serie di disegni mostra innaturali
rendendosi conto che i manufatti sa- tografiche finirono nella collezione del formazioni cubiche nella roccia ignea,
rebbero crollati in pezzi e andati perdu- Museo di Storia Naturale di Bulawayo, simili a scatole aperte a un’estremità e
ti per sempre. Furono scattate sul luo- che aprì le sue porte al pubblico nel impilate l’una in cima all’altra, in file
go fotografie da molti angoli diversi, e il 1901». Jochmans, che fa risalire gli og- orizzontali e verticali di quattro. Ogni
gruppo fece dei disegni nel tentativo di getti all’Archeano, 350 milioni di anni scatola misurava da 0,15 mm a 8 mm

IN PAGINA Le sfere di Klerksdorp

57
Oopart - prove di viaggi nel tempo?
di larghezza e altezza. Descrizioni degli Terzo Reich s’interessarono agli arte- sull’isola di Giava, in Indonesia, capeg-
studi dicono che i cubi sembravano fatti vecchi di eoni, sperando forse di giata dai professori P. J. Veth, C. M.
fatti a macchina, in modo regolare e applicare l’inesplicata durezza e inalte- Kan e P. van der Velde, che nel 1877
preciso, e composti di un metallo duro rabilità degli oggetti ai propri ordigni scoprì presso il fiume Solo altri anti-
e resistente che l’analisi chimica non bellici. Ma la scomparsa di Dresda in chissimi esempi di parti meccaniche
riuscì a identificare. Diversi esemplari un mare di fuoco e la fine della guerra sconosciute, forse pezzi di un unico
simili erano stati raccolti da differenti lo- portarono le loro indagini ad un’incon- grande congegno. Alcuni esemplari fu-
calità in varie occasioni, in tutta la Na- cludente interruzione». Datazione di rono portati ad Amsterdam, ma altri
mibia. Comunque, quelli meglio pre- Jochmans: sempre Archeano, 3,7 mi- erano così pesanti che vennero nuova-
servati vennero rinvenuti a sudest della liardi di anni. mente seppelliti sul posto. Non si co-
Walvis Bay nel 1898. I disegni raffigu- nosce il luogo esatto, e anche il mate-
rano le formazioni cubiche parzialmen- Spedizione in Indonesia riale giunto in Olanda andò perduto
te incapsulate nelle rocce, e si dice Dopo aver menzionato «sfere scolpite quando Amsterdam fu rasa al suolo
che le prime radiografie eseguite illu- contenenti nuclei di quarzo», trovate a dai bombardieri tedeschi all’inizio della
strassero il resto delle reliquie incastra- Oamaru, Nuova Zelanda, e «miscella- II Guerra Mondiale. Tutto quel che ne
te in profondità. Uno studio al micro- nei contenitori in ceramica» originari resta, secondo Jochmans, è un rap-
scopio degli enigmatici cubi, svolto so- del Mato Grosso, in Brasile, cui attri- porto oggi custodito negli Archivi Reali
lo due anni prima del bombardamento buisce 135-140 milioni di anni, in pie- olandesi, secondo cui si trattava di
di Dresda, rivelò che erano stati minu- no Cretaceo, Jochmans dà maggiori «colate fossili di un plastoide simile al
ziosamente lucidati. Gli ingegneri del dettagli su una spedizione olandese cemento» profondamente infisse nella
roccia, e descritte come «costruzioni
ben conformate ma di aspetto alquan-
to bizzarro, che appaiono di natura
quasi meccanica, ma il cui scopo ci è
totalmente incomprensibile». Ancora
una volta, gli scienziati e i disegnatori
descrissero «stampi di unità base cilin-
driche e poligonali, con molteplici flan-
ge, protuberanze, sporgenze geometri-
che e altri strani componenti supple-
mentari». Tuttavia, non pareva esserci
alcuna parte mobile, e i disegni so-
pravvissuti sembrano raffigurare qual-
che tecnologia superiore alla nostra at-
tuale comprensione risalente al Plei-
stocene, 1,5 milioni di anni fa. Tutte
queste storie fanno venire in mente
una nota barzelletta del fisico nucleare
Leo Szilard, secondo cui dopo una
guerra atomica, le uniche reliquie della
nostra attuale civiltà sarebbero state le
tazze dei gabinetti, ed extraterrestri
giunti dopo la catastrofe non sarebbe-
ro mai riusciti a immaginarne l’uso...

Le rotaie impossibili
Tornando a luoghi più vicini a noi, Jo-
chmans racconta che «Il 13 giugno
1880, un reporter dell’Inverness Cou-
rier di nome Walter Carruthers era in
vacanza presso le Victoria Falls, in
Scozia, ed essendo un collezionista di
minerali, decise di esplorare la zona.

IN PAGINA P.J. Veth

58
Qualche centinaio di metri sopra le ca- li ha più visti». Be’, dove dovrebbero strappati via. Un certo Todd Jurasek
scate, Carruthers notò bizzarre impres- averli trasportati, se non nella stessa fu avvertito nel 2017 dell’esistenza del-
sioni nella roccia. Si trattava di arenaria base? E magari, se davvero laggiù si le impressioni da un anziano Nativo
risalente all’era Cambriana. Le impres- effettua il viaggio nel tempo come in Americano. A sua volta, Jurasek con-
sioni consistevano di due continue stri- Doctor Who, potrebbero aver inviato tattò il direttore del museo Joe Taylor,
sce piatte fianco a fianco, ampie circa un emissario fino all’epoca dei loro noto per l’abilità nel creare calchi. “C’è
3,8 cm e profonde 65 millimetri, che fabbricanti... un ovvio problema qui” afferma Taylor.
correvano innaturalmente diritte per 5 Gli archivi di Jochmans accennano “300 milioni di anni fa, non esistevano
metri, interrotte solo dall’erosione. Po- che presso Salt Lake City, Utah, nel né uomini né mammiferi. Quindi, che
che settimane dopo le curiose “strisce” 1929, furono dissotterrati non meglio ci fanno moderne attrezzature idrauli-
furono osservate anche da William Jol- specificati artefatti di una lega di nichel che?” Jurasek intende tornare sul po-
ly, ispettore scolastico della regione. e acciaio. 500 milioni di anni, periodo sto con un metal detector. “Non sap-
Jolly notò che “Non c’è nient’altro cui
assomiglino, tranne l’impronta lasciata
da doppie rotaie di ferro piazzate insie-
me”. L’osservazione di Jolly fu corro-
borata anni dopo, quando frammenti
di ruggine vennero tratti dalle cavità».
Jolly trovò anche altre impronte nella
stessa località, di varia lunghezza ma
sempre parallele. «A che scopo servis-
sero queste rotaie metalliche, possia-
mo solo indovinarlo. Quel che sappia-
mo, comunque, è che tutte le strisce
erano perfettamente uniformi in lar-
ghezza e spessore, con bordi squa-
drati... il che indica una laminatura di
precisione, con dei macchinari. Ma
questo sembrerebbe impossibile, per- Ordoviciano. A partire dagli anni ’70, piamo se ci sono altri oggetti là sotto”
ché l’arenaria in cui riposano è antica sempre in varie località dello Utah so- dice Taylor. “Sarebbe grandioso se
di 600 milioni di anni. Chi mai dirigeva no stati rinvenuti enigmatici tubi di fer- qualcuno leggesse di questa storia e
una ferriera, in un’epoca dove si sup- ro arrugginiti, incapsulati nell’arenaria. dicesse che il nonno aveva roba del
pone che solo minuscoli invertebrati Jochmans decreta: Giurassico, 160 genere nel suo negozio di anticaglie...
dominassero il mondo?» milioni di anni. Nel 2000 ne vennero e magari è ancora lì. Ci piacerebbe
trovati altri in Louisiana, con un dia- proprio”». Nel 1968, altri tubicini me-
Viaggi nel tempo a Montauk metro di 70 centimetri e una profon- tallici molto più piccoli, di forma ovoi-
Un caso più recente collega i misteri dità media di un metro. Dal loro orien- dale, lunghi da 3 a 9 centimetri e larghi
del sottosuolo a quelli odierni. Si dice tamento, pare che facessero parte di da 1 a 4, vennero dissepolti da uno
che esperimenti di viaggio nel tempo un vero e proprio acquedotto. Un ac- strato di gesso del Cretaceo (65 milio-
siano proseguiti per decenni in una ba- quedotto ha bisogno di valvole oltre ni di anni, secondo Jochmans) a St.
se militare a Montauk, nello stato di che di tubi, e secondo il sito Jean de Livet, in Francia, e affidati al
New York. Ebbene, un ritaglio di gior- WND.com, il Mt. Blanco Fossil Mu- Laboratorio di Geomorfologia dell’Uni-
nale del 1990 riferisce che proprio du- seum di Crosbyton, Texas, ha in mo- versità di Caen. In settembre il ritrova-
rante scavi condotti da quelle parti, stra i calchi in silicone di valvole idri- mento fu comunicato in una lettera al-
riapparvero altri giganteschi compo- che che lasciarono le loro impressioni la rivista Planète, firmata Y. Druet e H.
nenti metallici coperti da indecifrabili in arenaria antica di 300 milioni di an- Salfati. In questo caso il loro possibile
geroglifici. Jochmans gli attribuisce ni! «Il luogo della scoperta si trova fra scopo è ignoto... e il Laboratorio non
65.000 anni di età, “appena” nel Plei- Oklahoma, Kansas, e Missouri, pres- ne sa più nulla, né è stato possibile rin-
stocene. L’articolo, accompagnato da so un torrente. La sua posizione preci- tracciare gli autori della lettera. Ma l’e-
una foto, concludeva asserendo che sa è tenuta sotto chiave. Nessuno sa lenco di oggetti misteriosi, basato so-
«investigatori non identificati hanno ri- quando gli oggetti veri e propri siano prattutto su quello dell’immancabile
mosso gli oggetti, portandoli in una lo- stati rimossi. Sono visibili segni di scal- Jochmans, come vedremo è ancora
calità non rivelata, e da allora nessuno pello, lasciati da qualcuno che li ha ben lungi dall’essere esaurito... .

IN PAGINA La base di Montauk

59
di James O’Neill

SONO TUTTE
BUGIE La disinformazione è l’arma del potere

S
econdo un aforisma attribuito a Benjamin Di-
sraeli, e in seguito reso popolare da Mark
Twain, ci sono tre tipi di bugie: le bugie, le
dannate bugie e le statistiche. A queste si
potrebbe aggiungere una quarta categoria: le
bugie per omissione. Naturalmente, potrebbero essere col-
legate. Si racconta una bugia iniziale, ma quando, in un se-
condo momento, arrivano informazioni che screditano la
bugia iniziale, quelle informazioni vengono nascoste o trat-
tenute, oppure vi si fa cenno ma le si scredita con alcuni
epiteti come “è solo complottismo”.

News management
Negli ultimi cento anni ci sono stati molteplici esempi di que-
sta gestione dell’informazione, diventata così prevalente
che gli “organi d’informazione” non vengono neanche più
definiti in questo modo, ma piuttosto come “news manage-
ment” (gestione delle notizie, ndt). La prima Grande Guerra
(1914-18) fu causata più dalle macchinazioni dei britannici e
dei francesi, che cercavano di impedire che la Germania di-
ventasse una concorrente alle loro ambizioni colonialiste, do, dà la colpa ai turchi, ai tedeschi e persino ai russi. Disa-
come rivelano esaustivamente McGregor e Docherty in Hid- stri militari, come Gallipoli, vengono applauditi come lo
den History: The Secret Origins of the First World War sboccio del colonialismo. La Rivoluzione Bolscevica, nel
(2014), che non dall’assassinio di un reale minore in un’o- 1917, scatenò una campagna contro il “Terrore Rosso” che
scura città bosniaca. va avanti ancora oggi. Una delle prime illustrazioni a riguar-
A DESTRA Un articolo di giornale parla della lette- Tuttavia, ci viene presen- do, che come vedremo ha delle eco contemporanee, fu la
ra di Zinoviev.
tato ancora un mito folfk- lettera di Zinoviev, presumibilmente scritta da Gregory Zino-
loristico che, in vario mo- viev, il capo del Comintern (l’Internazionale Comunista) nel

62
63
Sono tutte bugie

vi fossero coinvolte diverse altre persone, nessuna delle


quali si chiamava Lee Harvey Oswald. Tutto questo, oggi, è
ben documentato in molti studi approfonditi (vedi Destiny
Betrayed di J. De Eugenio, 2011), e ciononostante questi li-
bri non vengono recensiti dai media mainstream, né nei me-
1924, che delineava un complotto per paralizzare l’esercito dia mainstream vengono mai discusse le prove forensi, me-
e la marina britannici e scatenare una guerra civile nel Re- diche e di altro genere. Sebbene gran parte dei personaggi
gno Unito. Il britannico Daily Mail pubblicò la lettera quattro maggiormente coinvolti siano ormai morti da tempo, il co-
giorni prima delle elezioni generali nel Regno Unito, nell’ot- ver-up continua, compreso lo spudorato rifiuto della CIA di
tobre 1924. Lo scopo, chiaramente, era screditare il gover- divulgare i documenti di cui è stato autorizzato il rilascio sot-
no laburista di minoranza di Ramsey MacDonald. La lettera to il JFK Records Act. Cinque anni dopo, il 5 giugno 1968,
era un falso, in gran parte scritta da Ivan Pokrovsky, ex uffi- venne assassinato anche il fratello minore di JFK, Bobby, a
ciale zarista anti-bolscevico collegato all’Intelligence britan-
nica. Secondo un nuovo libro dello studioso britannico Gill
Bennett, The Zinoviev Letter (2018), la lettera venne molto
probabilmente fatta trapelare da Desmond Morton e Jo-
seph Ball, gli allora capi di quelli che sarebbero poi diventa-
ti, rispettivamente, l’MI6 e l’MI5. Di nuovo, ne troviamo eco
importanti ancora oggi. Le agenzie dell’Intelligence britanni-
ca fecero tentativi simili contro Harold Wilson (Primo Mini-
stro britannico 1964-1970 e 1974-76), Michael Foot (im-
portante ministro laburista) e Jeremy Corbyn (attuale leader
laburista britannico), tutti marchiati come “agenti russi”, “pu-
pazzi del Cremlino” o, prendendo ironicamente in prestito la
frase di Lenin “utili idioti”. Mentre scrivo, viene portata avan- Los Angeles, mentre stava celebrando la sua vittoria nelle
ti una campagna simile contro il presidente USA Donald primarie della California. Come con suo fratello, venne pron-
Trump, con almeno uno scopo, come fa notare lo studioso tamente identificato un capro espiatorio, tutt’ora in prigione.
statunitense Stephen Cohen, ossia distruggere i normali Sirhan Sirhan era di fronte a Kennedy e non viene messo in
contatti diplomatici tra Russia e Stati Uniti, col rischio ag- discussione il fatto che sparò diversi colpi, ma venne sicu-
giuntivo di scatenare una guerra nucleare. ramente influenzato da forze esterne, in un classico esem-
pio di Candidato Manciuriano. Vennero sparati più colpi di
I ruggenti anni ’60 quanti potesse spararne la pistola di Sirhan e la ferita fatale
Gli anni ’60 forniscono molti classici esempi di “grande bu- proveniva da una pallottola di calibro diverso da quella di
gia”, del coinvolgimento illecito delle agenzie di stato e di un Sirhan. Il coroner della contea di Los Ageles, Thomas Na-
esteso cover-up della verità, in cui i cosiddetti media main- guchi, concluse, dagli esami post mortem, che il colpo mor-
stream svolsero un ruolo di complici più che bendisposti. tale, sparato alla testa del senatore Kennendy, provenisse
Il 22 novembre 1963, il Presidente USA John F. Kennedy da dietro, da una distanza di meno di 5 centimetri. L’autore
venne colpito da diversi tiratori. Il colpo fatale venne spara- del colpo mortale venne identificato come Thane Eugene
to frontalmente a Kennedy, facendo volare via una parte po- Cesar, una guardia di sicurezza ed estremista di destra col-
steriore del suo cranio. Le prove che la CIA fosse a capo del legato alla CIA. La sua pistola venne recuperata in un lago
complotto contro Kennedy ora sono schiaccianti, sebbene alcuni anni dopo e venne stabilita una corrispondenza fo-

IN ALTO A sinistra, Jeremy Corbyn; a destra, John e Bob Kennedy A DESTRA Sirhan Sirhan

64
“9/11 Commission Report”. Ma le pro-
ve non vennero riportate. Questa false
flag venne usata per giustificare la
“guerra al terrore”, che finora ha porta-
to all’invasione e alla distruzione di al-
meno quattro paesi (Afghanistan, Iraq,
Siria e Libia), alla creazione di gruppi
terroristici (molti dei quali proxy degli
USA e dei loro alleati) e alla morte e al
ferimento di milioni di persone, come
anche alla creazione della crisi dei rifu-
giati, di proporzioni senza precedenti.
Tuttavia, la mitologia ufficiale vive an-
cora. I media mainstream rifiutano di
pubblicare qualsiasi cosa contraddica
rense con la ferita mortale di Kennedy. levisione a ben noti apologisti del go- la versione del governo su quanto è
Il rapporto di Naguchi, con le sue ma- verno come Gerald Posner. Non era successo l’11 settembre, denigrando
ledette prove, non ha mai ricevuto la che l’ennesimo esempio di “news ma- chi solleva fondate obiezioni. Non può
dovuta attenzione. Né l’ha ricevuta il nagement” a spese della verità. In que- essere un caso.
fatto che il Dipartimento di Polizia di sto caso, ancora una volta, il governo
Los Angeles distrusse la scena del cri- aveva rimosso violentemente un critico Atti ostili
mine, rimuovendo persino le prove dei problematico, o minaccia, alla sua Nel marzo 2018, l’ex spia russa e tra-
molteplici spari da pistole diverse. Due agenda. ditore Sergei Skripal e sua figlia Yulia
mesi prima della morte di Bob Ken- sono stati trovati in stato d’incoscienza
nedy, venne assassinato a Memphis, 9/11 sulla panchina di un parco di Salisbury,
Tennessee, il leader per i diritti civili Lo stesso modello venne riproposto in Inghilterra. Dopo pochissimo tempo,
Martin Luther King. E anche in questo negli attacchi dell’11 settembre 2001 il Primo Ministro britannico, Theresa
caso venne incolpato un capro espia- (9/11), per i quali il governo USA pre- May, stava già rilasciando una dichia-
torio, James Earl Ray. Grazie agli sfor- sentò un racconto di fantasia. Quando razione nella House of Commons, se-
zi della famiglia di King e di un avvoca- l’FBI portò delle prove al processo di condo cui gli Skripal fossero vittime di
to britannico, William Pepper, si tenne Zachari Moussaoui, il cosiddetto “ven- un ignobile complotto russo portato
un processo civile (King contro Jowett) tesimo dirottatore”, quelle prove di- avanti con l’utilizzo dell’agente nervino
a Memphis, nel 1999. Dopo tre setti- struggevano parti fondamentali della Novichok. In conseguenza di queste
mane di processo, in cui vennero versione governativa, soprattutto le accuse, non supportate da nessuna
ascoltati ben 70 testimoni, la giuria im- presunte telefonate dagli aerei, che for- prova che reggerebbe a un esame, so-
piegò meno di tre ore per dare ragione mavano una parte sostanziale del no state applicate delle sanzioni alla
alla famiglia di King, esonerando effet-
tivamente Ray e indicando che esiste-
va davvero una cospirazione che coin-
volgeva agenti di Memphis, dello Stato
del Tennessee e del governo USA. So-
lo due rappresentanti dei media segui-
rono il processo. Uno era Wendell Sta-
cey, l’anchorman di Memphis. Nessu-
no dei suoi servizi sul processo venne
mai trasmesso o pubblicato. L’altro
era James Douglass, che in seguito
scrisse il libro seminale sull’assassinio
di JFK, JFK and the Unspeakable
(2010). I media mainstream, che igno-
rarono il processo, attaccarono imme-
diatamente il verdetto, criticando il giu-
dice, l’avvocato della difesa e la giuria,
mentre venne dato molto spazio in te-

SOPRA Martin Luther King SOTTO Sergej Skripal e sua figlia Yulia

65
Sono tutte bugie
Russia, e la già pesante denigrazione le elezioni presidenziali del 2016. Ben stata insignita di un OBE (Order of Bri-
di quel paese è stata rincarata in se- lungi dall’essersi ritirato e vivere tran- tish Empire) per servizi resi combatten-
guito al riassorbimento della Crimea quillamente a Salisbury (dov’era anda- do l’epidemia di Ebola in Sierra Leone.
nella Federazione Russa. Più di venti to dopo uno scambio di spie con i rus- In quel ruolo, aveva contatti regolari
paesi alleati del Regno Unito hanno si), Skripal sembra aver lavorato attiva- con l’unità biologica a Porton Down, la
espulso diplomatici russi, ma ogni ele- mente per l’MI6. Secondo almeno uno base britannica in cui viene svolta ri-
mento a sostegno delle accuse del go- studioso, il “Dossier Steele” è stato cerca chimica e biologica, che, guarda
verno britannico contro la Russia è col- scritto da almeno un madrelingua rus- caso, è proprio vicino sia a Salisbury
lassato. La storia in sé ha raggiunto di- so e potrebbe essere stato Skripal, che Larkhill, dove vivono gli Skripal.
mensioni farsesche e il governo britan- che era indubbiamente collegato con Più o meno nello stesso periodo in cui
nico continua a proporre versioni di- tutte le persone principali coinvolte in vennero alla luce queste rivelazioni,
verse e contrastanti su cosa sarebbe quel dossier, oltre ad avere contatti in una fonte anonima rilasciò dei dettagli
successo. Come nel caso degli omici- e conoscenze di agenti segreti russi. di una finora sconosciuta organizzazio-
di dei Kennedy e di King, e il 9/11, le Per alcune delle più ignobili accuse ne chiamata Institute for Statecraft (“I
assurdità delle versioni ufficiali sono avanzate nel dossier sono state usate for S”) e il suo braccio secondario nel-
state semplicemente ignorate dai me- fonti russe. Queste, naturalmente, so- la “Integrity Initiative”. La “I for S” è
un’organizzazione di beneficienza regi-
strata in Scozia, sebbene il suo indiriz-
zo nei registri ufficiali sia un edificio ab-
bandonato e fatiscente a Fife. Il vero
quartiergenerale si trova a Temple Pla-
ce, nel distretto Embankment di Lon-
dra, tutt’altro che fatiscente. La “I for
S” e la Integrity Initiative sostengono di
essere state fondate per promuovere i
“valori occidentali” al fine di contrastare
la “propaganda e disinformazione” del-
la Russia e di altri paesi ostili. In una ri-
sposta scritta nella House of Com-
mons, il Ministro degli Esteri Sir Ian
Duncan ammise che la “I for S”, il cui
lavoro cerca di “migliorare la gover-
nance e la sicurezza nazionale”, era
stata finanziata, in parte, dal Foreign
Office per poco meno di due milioni di
sterline nell’anno finanziario 2018-
dia mainstream. L’importanza di un no solo speculazioni bene informate e 2019. Ora sappiamo che l’Istituto ha
evento, la pronta emissione di una D- probabilmente tale resteranno, poiché altre fonti d’introito, inclusa la NATO, il
notice da parte del governo britannico, gli Skripal sono stati sostanzialmente Dipartimento di Stato USA e il governo
con cui si sopprimeva il nome di una rapiti e restano in isolamento, persino lituano. Il direttore dell’Istituto è Chri-
delle parti coinvolte, Pablo Miller, può per le autorità consolari russe, in viola- stopher Donnelly, Colonnello dell’Intel-
essere apprezzata solo alla luce delle zione delle leggi internazionali. I colpi di ligence britannica. I membri del comi-
rivelazioni conseguenti. Miller era un scena nel caso Skripal, comunque, tato consultivo comprendono Howard
amico di Skripal e il collegamento tra proseguono. Nel gennaio 2019, è sta- Body, assistente capo dello Scientific
Skripal e l’MI6 quando Skripal lavorava to rivelato che una persona, descritta Support di Porton Down; Helen Boa-
per l’Intelligence russa e tradì il proprio come una “infermiera” a cui “capitava” den, senior executive della BBC; Dun-
paese. Miller lavorò al tradimento di di essere sulla scena dove sono stati ri- can Allen del Foreign Office, Zachary
Skripal con il suo amico e collega Ch- trovati gli Skripal, nel parco, non era Harkenrider (probabile station chief
ristopher Steele. È Steele il supposto solo una “infermiera”. Infatti, era il Co- della CIA, a Londra) e nientemeno che
autore del dossier commissionato dal- lonnello Alison McCourt, capo dell’U- Pablo Miller in persona. Nel film di Ja-
la campagna di Hillary Clinton per scre- nità Infermieristica dell’Esercito britan- mes Bond Goldfinger, tratto da un ro-
ditare Trump nell’improbabile evento – nico e consulente senior del Ministero manzo omonimo di Ian Fleming, l’epo-
così pensavano – che lui avesse vinto della Difesa. Il Colonnello McCourt è nimo villain dice a Bond, «A Chicago

IN ALTO Il Colonnello Alison McCourt davanti alla casa degli Skripal

66
c’è un detto: una volta è un caso, due
volte è una coincidenza, la terza volta è
un atto ostile». L’interazione di diversi
personaggi, di cui solo alcuni vengono
menzionati qui, colloca decisamente
questi eventi nel campo degli atti ostili.
Diversamente da quanto dichiarato, la
“I for S” non sta cercando solamente di
“migliorare la governance e la sicurez-
za nazionale”. Come ha ammesso il
suo capo, Donnelly (“Dad’s Army’s Co-
ver Blown, T. Kevin, off.guardian.org,
8 gennaio 2019), fa affidamento su
“gruppi” di persone in vari paesi, com-
presi accademici, giornalisti, militari e
politici, per portare avanti le campa-
gne. Campagne che comprendono il
blocco delle voci dissenzienti, attacchi
dichiarati alle critiche alla politica di go- Quei passi sono stati intrapresi in se- nemmeno un riferimento all’Institute
verno (inclusa la calunnia su persone guito alla “catastrofe” del presunto at- for Statecraft o dell’Integrity Institute.
come Jeremy Corbyn, come detto so- tacco con l’agente nervino Novichok in Difficilmente può essere solo una coin-
pra), la promozione di propaganda an- Inghilterra, o alle indagini del governo cidenza. Questa è una storia importan-
ti-Russia e quello che Donnelly defini- russo. Che quei passi siano stati intra- te, di cui è stata scalfita solo la superfi-
sce «l’intraprendere un nuovo tipo di presi senza uno straccio di prova che cie e, come nel caso della soppressio-
guerra in cui tutto diventa un’arma, la Russia fosse davvero coinvolta ne di informazioni fondamentali, di cui
compresa la disinformazione, che dà (un’assai remota possibilità) è rivelato- abbiamo qui citato alcuni esempi, que-
al conflitto una terza dimensione». rio come il fatto che, immediatamente sto è l’ennesimo esempio del quarto ti-
L’Institute for Statecraft ha collega- prima dell’incidente Skripal, l’allora Pri- po di bugia: la bugia per omissione.
menti anche con una compagnia sta- mo Ministro australiano Malcolm Turn- Se quel che resta della nostra demo-
tunitense con scopi simili, il Rendon bull era in Gran Bretagna. Malgrado la crazia non verrà completamente de-
Group, che ha giocato un ruolo impor- preparazione legale che sia lui che il molito, quest’ultima versione dell’Ope-
tante nel vendere la guerra in Iraq. Ministro degli Esteri, Julie Bishop, ave- razione Mockingbird – in cui i media
vano, furono entrambi velocissimi a mainstream vennero profondamente
Speriamo sia una catastrofe condannare la Russia per il suo pre- infiltrati da parte di giornalisti con il ruo-
Un’altra coincidenza straordinaria si sunto coinvolgimento. La loro inosser- lo principale di riflettere fedelmente la
trova nel documento di briefing prepa- vanza dei principi legali basilari, come versione del giorno da parte del gover-
rato per l’Istituto all’inizio del 2015, in la presunzione di innocenza e l’acqui- no – deve essere smascherata e di-
cui viene auspicata «una catastrofe per sizione di prove ammissibili secondo strutta.
svegliare la gente e pretendere una un alto standard, come prerequisiti di (Articolo originariamente pubblicato su
reazione» (*), che ricorda il documento condanna, vanno di pari passo alla New Dawn Magazine marzo-aprile
del 2001, Project for the New Ameri- presunta adesione alla legge interna- 2019)
can Century (PNAC), “Rebuilding Ame- zionale nel prendere parte a imprese *K. Klarenberg, “Anonymous Exposes
rica’s Defences”, che auspicava una quali l’attacco all’Afghanistan, all’Iraq e UK Hybrid Warfare Project”, www.
nuova Pearl Harbor. A quel documen- alla Siria. L’Institute for Statecraft è sputniknews.com, 4 gennaio 2019; T.
to seguì immediatamente il 9/11. Il do- tutt’altro che caritatevole. La sua agen- Secker, “Was the Integrity Initiative
cumento dell’Istituto del 2015 chiede- da, il suo personale, le sue connessio- Behind the Salisbury Poisoning”,
va che venissero intrapresi dei passi ni e il suo modus operandi, indicano www.themindrenewed.com, 4 gen-
nell’eventualità che accadesse questa tutti la sua influenza nefasta sulla cir- naio 2019.
“catastrofe”, inclusa l’espulsione di colazione dell’informazione e la con-
massa di diplomatici russi e altre azio- dotta corretta delle reazioni tra nazioni. James O’Neill è un avvocato neozelan-
ni contro il governo russo. Il possibile Una ricerca con Google nei siti di Guar- dese che scrive di geopolitica, in parti-
innesco sarebbe stato un attacco a dian Australia, ABC, SBS, News Cor- colare su tematiche riguardanti le leggi
persone o istituzioni in Gran Bretagna. poration e Fairfax Media, non rivela internazionali.

67
di Philip Mantle
AL CENTRO Gli Hot Chocolate A FIANCO Steve
Glen

70
La vera storia dietro alla famosa canzone UFO degli Hot Chocolate

L
a canzone pop “No doubt about it” degli Hot
Chocolate è stata una big hit nel 1980, posi-
zionandosi al secondo posto nelle classifiche
dei singoli britannici e diventando un successo
anche in molti altri paesi. La band, guidata dal
cantante Errol Brown, ha ottenuto diversi altri successi, ma
nessuno come questo. Questa canzone racconta la storia
di un avvistamento UFO piuttosto diverso da quelli che era-
vamo abituati a sentire negli anni ‘80 o in qualsiasi altro pe-
riodo. E la canzone era assolutamente diversa da qualsiasi
cosa gli Hot Chocolate avessero mai registrato. Venne dif-
fusa con l’etichetta discografica RAK e rimase undici setti-
mane in classifica. Ma qual è la storia dietro a questa can-
zone? Errol Brown cantava di un evento reale oppure si trat-
tava semplicemente di una canzone inventata da Mike
Burns e Steve Glen? “No doubt about it” mi ha sempre in-
curiosito, mi è rimasta impressa sin dai tempi della mia gio-
ventù, quindi sono stato felicissimo di essere potuto entrare
in contatto con uno dei co-autori della canzone, Steve Glen,
il quale mi ha rilasciato una breve intervista telefonica alla fi-
ne del gennaio 2019.
stato assunto alla RAK come scrittore/produttore interno,
Cosa c’è lassù? facendo una lunga e fortunata carriera che continua tuttora.
Steve Glen, residente a North London, ha iniziato a lavorare Parlando con Steve non ci ho messo molto a capire che la
nel mondo della musica come cantautore, per poi diventare canzone “No doubt about it” non era il frutto della sua im-
anche produttore, lavorando con artisti come Cliff Richard, maginazione, ma era basata, davvero, su un incontro ravvi-
Gloria Gaynor, Roger Daltrey, Bucks Fizz, Suzi Quatro e, na- cinato con un UFO di cui era stato lui stesso testimone as-
turalmente, gli Hot Chocolate. L’aveva preso sotto la sua ala sieme socio Mike Burns e a un gruppo pop di nome “The
protettiva il leggendario produttore musicale Micky Most, Toys” e non gli Hot Chocolate. Questo è ciò che Steve Glen
che gli aveva suggerito che forse il suo futuro stava nella mi ha raccontato sulla sua esperienza: «È una storia vera,
scrittura di canzoni e nella produzione, piuttosto che nei anche se molte persone trovano difficile crederci. Stavo gui-
panni del cantante. Steven aveva seguito il consiglio ed era dando in Hendon Way con il collega Mike Burns, quando lui
ha indicato il cielo esclamando, “cosa c’è lassù?”. Io sono
quasi uscito fuori strada. Stavamo andando allo studio di re-
gistrazione RAK a St John’s Wood. Stavo producendo una
band chiamata “The Toys”, che era dietro di noi col furgone.
Mike aveva guardato indietro per assicurarsi che il furgone
con la band ci stesse seguendo e aveva notato che stava-
no indicando il cielo. Aveva alzato gli occhi ed era rimasto
stupefatto. Ora stava attirando la mia attenzione su quello
che vedevano anche gli altri. Quando ho spento la A40 su
The Finchley Road a Hampstead, ho girato su West Heath
Road e mi sono fermato appena sotto Leg Of Mutton Pond.
Tutto quello che posso dire è che l’UFO, beh, era proprio
sopra di noi. Era enorme, come quattro o cinque case, e
quando abbiamo potuto dare un’occhiata, abbiamo visto
che ha creato una nuvola arancione». Erano circa le 17:00
di domenica 13 gennaio 1980.
Steve ha proseguito spiegando che lui e Mike erano scesi
dall’auto per dare un’occhiata a quella cosa, che si trovava
proprio sopra di loro, e anche i membri dei Toys erano usci-
ti dal furgone per osservare l’insolito spettacolo.

71
No doubt about it
Mentre stavano lì a guardare, quasi pietrificati, il grande og- lenzio. Due agenti di polizia erano persino andati da loro il
getto grigio-marrone improvvisamente aveva creato una nu- giorno successivo, nello studio di registrazione, per racco-
vola arancione che aveva nascosto l’UFO. I testi della can- gliere maggiori dettagli. Steve era molto sorpreso che altri
zone “No doubt about it’ descrivono una nu- veicoli sulla strada in quel momento non si
vola bianca e verde, non arancione, e fossero fermati, essendo su una strada
questo perché l’autore non aveva tro- traffica (la A41 di Henly’s Corner).
vato una rima adatta alla parola
“orange”, quindi avevano optato Chiunque ci sia là fuori
per bianco e vede. Dopo un po’, Dopo quell’incontro, Steve
erano usciti alcuni piccoli og- era andato a casa di Mike
getti che si erano diretti verso Burns, dove aveva discusso
gli spettatori, scendendo qua- di quello che era appena
si in picchiata su di loro. I pic- successo con il suo co-au-
coli oggetti avevano solo le ali tore, prima di scrivere la
senza una fusoliera e anch’es- canzone, chiedendosi cosa
si erano di colore grigio-marro- fosse quello che avevano
ne. Steve non aveva esitato ad appena visto… un UFO? “No
andarsi a nascondere dietro una doubt about it” avevano com-
siepe vicina ed è abbastanza sicu- mentato insieme. Non ci sono
ro che la band dei Toys fosse salta- dubbi. Era stata una delle canzoni
ta nuovamente sul loro furgone! L’UFO che aveva scritto più velocemente,
era rimasto sopra i due veicoli e, pensan- ed era diventata una delle più vendute
do velocemente, Steve aveva notato che c’era degli Hot Chocolate. Alcuni anni dopo, Ste-
ve ha scritto anche la canzone “Is there any body out there”
per Roger Daltrey (cantante degli Who), che è una sorta di
frustrato appello a qualsiasi cosa o chiunque ci sia là fuori
nella galassia. La canzone, ha commentato Steve, si è pra-
ticamente scritta da sola.

una cabina telefonica proprio accanto a dove si erano fer-


mati. Era quindi saltato fuori dalla siepe dove si era nasco-
sto, e si era diretto verso la cabina telefonica, da cui aveva
prima chiamato l’Esercito e un portavoce gli aveva detto
che gli UFO non esistevano, quindi poi aveva chiamato la
Polizia che, con sua sorpresa, si era presentata sul posto e Ho chiesto a Steve perché non avesse parlato molto di que-
anche gli agenti avevano visto l’UFO. L’intero avvistamento sto evento e mi lui ha spiegato che ne aveva parlato all’e-
è durato per circa 40 minuti, dopo di che era schizzavo via poca, ed era stato intervistato dalla stampa e dalla televi-
nel cielo a una velocità stupefacente e nel più assoluto si- sione, ma si era stufato delle gente che diceva che, sicco-
me facevano parte del mondo musicale, allora dovevano
aver preso qualche droga… Alla fine, aveva chiesto al can-
tante degli Hot Chocolate, Errol Brown, di dire che l’UFO l’a-
veva visto lui, tanto per contribuire a promuovere la canzo-
ne. Ovviamente, aveva funzionato, dal momento che ne ave-
vano vendute decine di migliaia in tutto il mondo. Steve Glen
lavora ancora nel mondo musicale e al momento si sta oc-
cupando di nuovi progetti. L’ho ringraziato per il suo tempo,
chiedendogli se adesso è un “UFO believer” e la sua rispo-
sta non vi sorprenderà: «No doubt about it!».

IN PAGINA Alcune scene del video di “No doubt about it”

72
di Pino Morelli

CINEMA ANIARA
U n coinvolgente trailer, di quasi tre minuti, anticipa po-
sitivamente l’uscita di un interessante lungometraggio
orgogliosamente non americano scritto e di-
certo. Il film è tratto da un lungo poema epico del premio
Nobel svedese Harry Martinsson, che pubblicò l’omonima
opera nel lontano 1956. Il romanzo,
retto a quattro mani da Pella Kågerman e profondo e complesso nel suo affabile e
Hugo Lilja, per un’inedita accoppiata produ- apparentemente dissonante connubio
zione svedese/danese. E questo non può che poetico-tragico, tradotto nel resto del
fare bene al Cinema di fantascienza. Accatti- mondo (anche da noi, con un opinabile
vante è l’aggettivo minimo che si possa at- sottotitolo: “Odissea nello Spazio”), van-
tribuire ad “Aniara”, le cui première al To- tava fino a oggi anche traspoziioni tea-
ronto International Film Festival (7 settem- trali, ma mai un vero e proprio film. La
bre 2018), a Goteborg e prossimamente in morale è forte, come le scene potenzial-
Portogallo e Paesi Bassi, favoriranno il mese mente cruente garantite per questo
prossimo l’ingresso negli USA. È la storia di dramma spaziale. Il tocco europeo è po-
un’astronave utilizzata, tra le tante, per tra- sitivamente tangibile, sovversivo e a
sportare la popolazione della Terra verso il tratti provocatorio ed esoterico, con un
loro nuovo pianeta Marte. Mentre il vascel- messaggio forte e chiaro. Perché salvare
lo Aniara lascia il nostro habitat in rovina, il salvabile nel nostro pianeta, prima
arriverà l’imprevisto scontro con un asteroi- che sia veramente troppo tardi, non è ro-
de, che la catapulterà fuori orbita. I passeggeri dell’astronave ba da fantascienza. Ci auspichiamo davvero che “Aniara” ar-
vedranno precipitare presto le loro speranze di tornare a ca- rivi anche nelle nostre sale, magari in streaming, visti gli al-
sa, realizzando un’inesorabile deriva cosmica dal futuro in- tisonanti precedenti di questi ultimi tempi. P.M.

SERIE TV Tom De Longe su History Channel


S ono ormai alcuni anni che il nome del co-fondatore dei
Blink 182 (storica band rock americana multistellata) è
legato alla sua, a quanto pare irrefrenabile, passione per gli
organizzativo dei più noti ricercatori del settore, ha annun-
ciato una novità ghiotta per la sua attività ormai parallela:
“Unidentified: Inside America’s UFO Investigation” sarà una
UFO, Il chitarrista californiano, noto per le sue frequenti “docu-serie” trasmessa a partire dal mese prossimo su Hi-
nonché pertinenti incursioni nel mondo della divulgazione story Channel, uno dei più seri network dediti alla produzio-
“aliena”, dopo essersi unito all’ampio entourage mediatico e ne di documentari e fiction, tra cui l’acclamata e nuova
serie “Project Blue Book” (da noi ancora inedita) e l’inter-
minabile “Ancient Aliens”. L’arrivo di De Longe segna
con tutta probabilità un solco importante per la diluizio-
ne dei fenomeni ufologici più attendibili, investigando
sui segreti che il governo degli Stati Uniti ci nasconde, in
assoluto contrasto con le immancabili e a dir poco lacu-
nose produzioni della concorrenziale Discovery Channel.
Per il momento, sono soltanto 6 le puntate, di un’ora cia-
scuna, prodotte per “l’assaggio” e la valutazione per il
pubblico, da cui ci si aspetterà il responso dell’audience,
elemento fondamentale per un eventuale proseguo. In
realtà, questo è già il secondo show prodotto dal rocker
statunitense, dopo “Strange Times”, una serie fantastica
basata su una sua graphic novel omonima. Che il lento rila-
scio di informazioni veritiere sugli UFO passi via etere per le
corde di una chitarra, questo è ancora tutto da vedere. P.M.

76
CULT MOVIES STALKER– 40° ANNIVERSARIO
Il prologo lancia immediatamente gli essenziali dettagli
per una narrazione immancabilmente lenta e stucchevo-
le per i meno avvezzi a un certo linguaggio cinematogra-
fico. La Zona è un messaggio per l’umanità, un regalo,
forse. In quest’area, i fiori sbocciano ancora, ma non odo-
rano più. Chi arriva non ritornerà, è stato detto. Ciono-
nostante, un fisico, uno scrittore ateo e assolutamente
scettico riguardo ipotesi ufologiche o parapsicologiche e
uno Stalker (letteralmente: colui che si avvicina di sop-
piatto), una sorta di cicerone non autorizzato dal gover-
no, che organizza spedizioni a pagamento per curiosi av-
venturieri che si avviano a esplorare il misterioso territo-
rio (a colori) occupato da boschi e fitta vegetazione, in
contrasto con il desolante scenario cupo e dismesso (in
bianco e nero) che vi è, paradossalmente, nel resto del
mondo. Un sistema molto complesso di trabocchetti, tal-
volta anche mortali, sono il campanello di allarme dell’a-
rea delimitata. Non appena arriva qualcuno, tutto comin-
cia in modo latente a muoversi e intricarsi. Tratto dal ro-
manzo Picnic al Ciglio Della Strada del 1971, “ è” rap-
presenta un percorso iniziatico, un viaggio introspettivo
nella dimensione umana, tra citazioni evangelico-bibli-
che e spirituali e disgressioni fra le più disparate correnti
letterarie e filosofiche (Dostoevskij in testa) per un viag-
gio negli elementi e simbolismi: l’acqua, la sabbia, il pol-
line, i chiaroscuri, esplorando ruderi e tunnel abbandona-
ti alla ricerca degli enigmi che avvolgono la famigerata
Zona che, tra l’altro, si dimostrerà un presagio di quello
che diverrà poi realmente Chernobyl. Lo stalker, nella sua
neutrale purezza, si strugge dell’inetta arroganza umana,

L’ opposizione al capitalismo americano, il rifiuto di


spettacolarizzare la fantascienza, o, se vogliamo,
l’urgenza di esporre un contatto extraterrestre seguendo i
che prima lo esorta a visitarla, e poi la rinnega, ignoran-
done la sacrale importanza, a cominciare da una figlia do-
tata di poteri telecinetici. Quarant’anni dopo, l’ultimo
canoni di un Neorealismo di rara qualità. Stalker è l’accla-
mato capolavoro di Andrej Tarkovskij, presentato per la
prima volta al Festival Cinematografico di Mosca nel
1979, apparso il 13 maggio 1980 a Cannes per poi atten-
dere quasi altri due anni nelle sale cinematografiche a fi-
ne gennaio ’81. Girato in 35 mm con un’ibrida e formi-
dabile fotografia in bianco e nero e colori, iniettato di
una notevole colonna sonora (i cui brani elettronici e tri-
bali curati da Eduard Artemiev anticipano di anni il filo-
ne mistico-arcaico-etnico che imperverserà in numerosi
film pseudostorici), il lungometraggio di 161 minuti è, in-
sieme all’altrettanta insuperata space opera “Solaris”
(1972), diretta dallo stesso regista, una delle due massime film diretto in madrepatria dal regista sovietico, è una co-
espressioni del fantastico immaginario russo di sempre. stante nel tempo, applaudita e premiata alla Mostra Inter-
«Cos’è stato? La caduta di un meteorite? Una visita di abitan- nazionale d’Arte Cinematografica alla Biennale di Vene-
ti degli abissi cosmici? In un modo o nell’altro, nel nostro pic- zia 2016. Non a caso, per chi ha apprezzato recentemente
colo paese, si è creato il miracolo dei miracoli: la Zona. Ci ab- “Annientamento” su Netflix, le similitudini con “Stalker”
biamo subito mandato l’esercito e non ha fatto ritorno. Allora sono evidenti. Lontani dai laser e dalle astronavi, la fan-
abbiamo circondato la Zona di cordoni di polizia. Forse abbia- tascienza di Tarkovskij è una pozzanghera su cui affogare
mo fatto la cosa giusta. Non So… Da un’intervista del premio sentimenti e debolezze, frustrazioni e paure di un mondo
Nobel, professor Wallace». (per fortuna) imperfetto. P.M.

77
DOCUMENTARI INDUCTED
U no dei casi meno conosciuti di avvistamenti UFO
negli USA è quello capitato a Thomas E. Reed, oggi
manager di un’agenzia di modelle a Miami. Da ragazzo,
nel 1969, assieme
alla sua famiglia.
La particolarità del
Reed fu testimone di un clamoroso incontro ravvicinato caso è che, diversa-
avvenuto a Sheffield, un comune facente parte della con- mente rispetto ad
tea di Berkshire nello stato del Massachusetts. Avvenne altri precedenti
episodi, l’IR è stato
inserito nei registri
storici, dato che la
“Great Barrington
Historical Society”,
nel febbraio 2015,
ha formalmente in-
trodotto la storia
di Reed, descriven-
dola come “significativa e vera”, dopo aver esaminato
molti aspetti del caso, oltre alle testimonianze e i risultati
del poligrafo. Inoltre, su autorizzazione della contea, fu
eretto un piccolo monumento sul sito dell’incontro, par-
zialmente digerito dai residenti locali. Poiché Reed è sta-
to esposto a una sorta di manipolazione mediatica in
programmi specializzati ma anche discutibili, a tal pun-
to da aver gonfiato e modificato la sua storia (lui, per
esempio, nega categoricamente di essere stato coinvolto
in un caso di abduction), ora ha deciso di rendere uffi-
ciale la sua testimonianza, realizzando un documentario
professionale, coadiuvato da un team e da alcuni amici
credibili, tra cui il famoso rapito Travis Walton (in foto
assieme a Reed e all’ufologo Peter Robbins), che di mani-
polazioni mediatiche ne sa davvero qualcosa. Il docu-
mentario sarà disponibile da inizio settembre negli USA
con il titolo “Inducted”. P.M.

HOME VIDEO SCANNERS


I l cosiddetto “mind control” e persino i messaggi sublimi-
nali impiegati in alcuni spot pubblicitari sono arcinoti nel
mondo del complottismo, ma sono una realtà. È d’uopo un
ticabile ondata parapsicologica marcherà in questo senso
un memorabile antecedente per aver prodotto il clamoroso
sceneggiato di Daniele D’Anza dal titolo “ESP”, trasmesso
excursus identificativo sui numerosi espedienti cinemato- dalla RAI nel 1973. Fu invece Ken Russel con “Altered Sta-
grafici e televisivi tesi a sviscerare il mondo del potere men- tes” (del 1980, da noi intitolato “Stati di Allucinazione”) a
tale a scopo scientifico o militare, anche per usi distruttivi, rinverdire i fasti di un simil-genere cinematografico che in-
attraverso il documentato progetto MK-ULTRA, portato vestigava introspettivamente il potere della mente, attraver-
avanti dalla CIA con l’utilizzo di sostanze allucinogene psi- so la deprivazione sensoriale e l’utilizzo di tecniche di re-
chedeliche come l’LSD. Nel 1959, fu Richard Condon a gressione nel tempo e nello spazio. Argomento che, decen-
inaugurare con il suo romanzo The Manchurian Candidate ni dopo, sarà rispolverato da Steven Spielberg con “Mino-
quel discontinuo ma sedimentato filone dedicato agli illimi- rity Report” (2002). Altri titoli da ricordare, sono l’intrigante
tati poteri della mente umana. Il suo best seller fu coronato “Experiment 14” (2004) e ben due altri film entrambi del
da ben due trasposizioni al cinema: quella geniale del 1962 2009 come “L’Uomo che Fissa le Capre” (ispirato a una sto-
(da noi intitolata “Và e Uccidi”) e il buon remake del 2004, ria vera) e il teen-movie “Push”. Non mancherà di proporre
che ha lasciato nuovamente il segno. L’Italia dell’indimen- lauti assaggi dello stesso argomento anche la lunga e tortuo-

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sa epopea degli “XFiles”, come anche la conto della Consec, una potente multina-
controversa serie “Dark Skies” (1996-97). zionale che tiene sotto controllo questo
Più recentemente, si occuperà della que- gruppo di persone mentalmente superdota-
stione anche la buona serie di JJ Abrams: te. Durante un esperimento top-secret, il pa-
“Fringe” (2008-2013), in bilico tra fisica ziente Revok si ribella e uccide telepatica-
quantistica e scienza di confine, proiezioni mente uno degli scanner più dotati, con lo
astrali e controllo della mente. Infine, ab- scopo di formare un piccolo esercito, nel
biamo l’acclamato progetto televisivo fir- tentativo di infliggere danni all’umanità.
mato Netflix “Stranger Things”, la cui pro- Per bloccare le atrocità, Ruth dovrà trovare
tagonista Undici è una ragazzina dotata di un elemento altrettanto potente che possa
micidiali poteri mentali. “Scanners” si ag- affrontare e annientare Revok. Micidiale so-
giunge sicuramente alla lista. Apparso nelle prattutto nella prima parte, il film è un sus-
sale nel 1981, rappresenta il più folle esem- seguirsi di sincopati tagli, tesi e schizofreni-
pio di questo sottogenere, grazie all’accla- ci quanto basta a reggere novanta minuti di
mata prova registica di David Cronenberg, pura tensione, supportata da una a dir poco
che lo consacrerà nell’olimpo del genere audace colonna sonora. Dimenticati facil-
horror. Gli “scanner” sono persone dotate mente i sequel omonimi (“Scanners 2 – Il
di particolari capacità telepatiche. Possono penetrare nella Nuovo Ordine, del 1991, e “Scanners 3 – The Takeover”,
mente degli altri, leggerne i pensieri e impossessarsene. Gli dell’anno seguente), il cult movie di Cronenberg è finalmen-
scanner più potenti sono in grado di infliggere gravi sofferen- te tornato in home video, grazie anche al nuovo remaster ita-
ze alle loro vittime, fino a conseguenze sanguinosamente ma- liano in bluray (disponibile anche in dvd), curato da Cecchi
cabre. Il dott. Paul Ruth studia da tempo il fenomeno per Gori HV/Raro Video. Disponibile dal 16 aprile. P.M.

HOME VIDEO VIAGGIO AL SETTIMO PIANETA


A pparso a colori nelle sale cinematografiche americane,
cosa positivamente insolita per la fantascienza di quel
periodo, “Journey to the 7th Planet” è un b-movie del 1962,
vare ai giorni nostri con “Annientamento” (2018) e persino
alla recentissima, serie appena cancellata, “Nightflyers”, in

distribuito dalla American International tramite la MGM,


frutto di uno sforzo americano/danese. Il film fu scritto, pro-
dotto e diretto da Sid Pink (1916-2002), artista del Cinema
che ha avuto diversi meriti, tra cui essere stato pioniere del
metodo 3D polarizzato (1952) e avere lanciato Dustin Hoff-
man dal teatro al grande schermo. Come vedremo, questo
film vanta numerose imitazioni, a cominciare dalle ambien-
tazioni scenografiche e le situazioni descritte nella trama,
che potrebbero tranquillamente far parte di uno degli episo-
di di “Star Trek”, la serie classica che arriverà però soltanto
quattro anni dopo. Con queste premesse, è giusto godersi
“Viaggio al Settimo Pianeta” sotto un’ottica più meno critica,
considerata la mediocre resa spettacolare nel suo insieme.
Scopriamo il perché dalla trama: una spedizione terrestre par-
te alla volta di Urano per cercare forme di vita extraterrestri;
durante il viaggio, l’equipaggio sarà sedato da una voce alie-
na, che li condizionerà mentalmente, per soggiogarli in uno
stato virtualmente realistico una volta atterrati sul settimo
pianeta. Scoprendo una flora del tutto identica a quella terre-
stre, i membri della spedizione animeranno le loro paure più
recondite e i loro desideri, materializzando donne e mostri
come fossero reali, sino allo scampato pericolo nella riuscita
di un ritorno a casa. Data la sceneggiatura originale, non ispi-
rata ad alcun romanzo, possiamo affermare che “Viaggio al
Settimo Pianeta” sia, per attinenza di trama, un antesignano
di capolavori come il sovietico “Solaris” (1972), fino ad arri-

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cui si riscontrano analogie in bilico tra una sorta di plagio ar-
tistico e un omaggio ad honorem. Quando poi, in un mo-
mento concitato del finale, vedremo uno dei protagonisti re-
spirare affannosamente nel casco, il nostro ricordo va drit-
to al disperato momento del David Bowman, protagonista
di “2001 Odissea Nello Spazio”, nel tentativo di disattivare
Hal 9000, ricordando che Stanley Kubrick divorò tutti i
film del genere prima di creare il suo capolavoro. Elementi
più che sufficienti per considerare l’opera di Pink una pro-
va di sufficiente maestria, esile ma degna di essere ricorda-
ta. L’edizione italiana, disponibile in dvd già dal mese
scorso, è prodotta dalla Sinister Film con distribuzione Ter-
minal Video.
Della stessa serie, esce invece “La Cortina di Bambù” (una
nostra recensione è apparsa l’anno scorso sul nostro nume-
ro di agosto), intrigante film ufologico prodotto nel 1968,
che non manca mai di affascinarci a ogni revisionismo
epocale. Si tratta di una vera e propria ristampa, per un ti-
tolo scomparso in dvd da qualche anno a questa parte,
quindi da collezionare assolutamente. In seguito a un IR1,
le autorità americane e quelle cinesi vengono a sapere di
un UFO crash in Cina. È il periodo della guerra fredda, e le
tensioni tra le due superpotenze peggioreranno inevitabil-
mente la contesa del prezioso velivolo extraterrestre. Il
film diretto da Frank Telford è disponibile dal 10 aprile, re-
staurato in hd. P.M.

LIBRI ALIENI A CREMA


G 8 di Ottawa della scorsa settimana, ricorda? Ecco, mi
trovavo con gli altri capi di governo al termine di un ver-
tice e, nell’attesa di andare a cena, stavamo amabilmente fa-
per quegli occhi rosso rubino. Si sono scusati per l’interruzione.
All’inizio ho pensato che parlassero in italiano, poi ho visto il
primo ministro francese annuire e allora ho capito: parlavano
cendo quattro chiacchiere. Così, più che altro a beneficio dei una lingua comprensibile a tutti noi. Insomma, hanno chiesto
fotografi. D’un tratto, un black-out. Non si vedeva più un ac- se avessimo potuto ospitare una loro delegazione, solo per
cidenti. Un attimo dopo è riapparsa la luce, ma non eravamo qualche giorno. Il Presidente americano ha portato una mano
più a Ottawa, bensì dentro uno spazio che non saprei descri- al petto. Ho pensato: «oddio, questo ci resta», già non soppor-
vere. C’ero io e i miei sette colleghi, nessun altro. Al presidente ta i Messicani, figuriamoci gli alieni...
americano è quasi venuto un infarto”. Nella sala un paio di È quello che accade nel divertente libro del prolifico scrit-
ministri ridacchiano mentre Mattei si prende una pausa prima tore Lorenzo Sartori, il cui titolo, “Alieni a Crema”, è tut-
di continuare. “Poi sono apparsi, in tre. Uguali a noi se non to un programma. Il romanzo, pubblicato nel 2018, ci
conduce in una calda giornata d’estate, quando il sinda-
co di una cittadina di provincia, mentre sta godendosi il
weekend nella sua casa di villeggiatura, viene avvicinato
dai servizi segreti che sono venuti a prelevarlo perché è at-
teso, con urgenza, nientemeno che dal Presidente del
Consiglio a Roma. Giunto nella capitale, al disorientato
sindaco viene comunicato che la sua città, Crema (patria
d’adozione dello stesso scritto) per dieci giorni dovrà
ospitare cento abitanti di un pianeta lontano. In questo
surreale o, come minimo desueto, scenario scopriremo
perché gli extraterrestri dovevano atterrare proprio in Ita-
lia. Da Plesio editore, 244 pagine. P.M.

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