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Blog

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


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Un blog, nel Web 2.0 e nel gergo di Internet, è un particolare tipo di sito web in
cui i contenuti vengono visualizzati in forma anti-cronologica (dal più recente al
più lontano nel tempo). In genere il blog è gestito da uno o più blogger che
pubblicano, più o meno periodicamente, contenuti multimediali, in forma testuale o
in forma di post, concetto assimilabile o avvicinabile a un articolo di giornale.

Indice
1 Storia
2 Descrizione
2.1 Significato del termine
2.2 Caratteristiche
2.3 Classificazione
2.3.1 Blog diario
2.3.2 Blog tematico
2.3.3 Blog letterario
2.3.4 Blog professionale o commerciale
2.4 Linguaggio utilizzato
2.5 Diffusione
2.6 Aspetti normativi e legali
3 Creare un blog
3.1 Piattaforme blog
3.2 Confronto tra i principali blog hosting gratuiti
4 Note
5 Bibliografia
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Storia
Il fenomeno ha incominciato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio
1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del blog, riferendosi allo
sviluppo, da parte dello statunitense Dave Winer, del software che ne permette la
pubblicazione (si parla di proto-blog)[senza fonte]. Il primo blog è stato
effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Barger,
un commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria
pagina personale intitolata RobotWisdom per condividere i risultati delle sue
ricerche sul web riguardo al suo hobby; coniò la parola weblog per descrivere la
lista di link del suo sito. Nella primavera del 1999 invece Peter Merholz propose
l'abbreviazione blog sul suo sito Peterme.com[1].

Giocando con la parola WebLog, ha creato la frase We Blog (o anche Wee Blog).[2]

In quegli anni, il termine weblog o blog si riferiva generalmente a liste di link,


o meglio a commenti a liste di link (un tipo di informazione molto utile per gli
utenti prima della diffusione dei motori di ricerca); oggi siti di questo tipo sono
praticamente quasi tutti inattivi. Nel 1999 è divenuto di moda anche in Italia, con
la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog; tra i più
utilizzati: Blogger, AlterVista, wordpress.com, blogsome, Il Cannocchiale, Io
Bloggo, Blogdrops, Noiblogger, Libero, LiveJournal, Windows Live Spaces, MySpace,
Skyrock.

Tra il 2002 e il 2007 i blog godono di un periodo di grande fortuna comunicativa,


addirittura di sopravvalutazione perché ritenuti fortemente rivoluzionari dal punto
di vista della comunicazione e dei rapporti sociali: Giuseppe Granieri addirittura
parla di Generation blog (generazione blog) intitolando così un suo libro. Nel 2004
in Italia viene pubblicato il libro La notte dei blogger - la prima antologia dei
nuovi narratori della rete (Lipperini) però è un caso isolato in quanto i post di
blog trovano spazio quasi esclusivamente sul web e non vengono riproposti su
prodotti cartacei.

Tra il 2009 e il 2010 si avverte o comunque si teme una crisi dei blog, questo
soprattutto a causa dell'immenso successo dei nuovi social network; anche se si
ritiene che, soprattutto per quanto riguarda i blog tematici, i social network come
Facebook e Twitter non siano adatti a rispondere all'esigenza del lettore dei blog
in quanto certi tipi di post, caratterizzati da una particolare lunghezza,
necessitano di un particolare formato di lettura. Il motivo per cui i blog si
diffusero così tanto è da ricercare in più fattori: dall'esibizione pubblica della
propria vita privata alla creazione di testi complessi e specifici; alla base della
diffusione c'è a ogni modo la caratteristica della condivisione. Al 16 febbraio
2011 ci sono più di 156 milioni di blog pubblici in essere.[3]

Dal 2010, anche aziende e professioni si sono avvicinati al mondo dei blog
includendoli come strumenti, insieme ai social network, nei loro siti web e come
spazio dove promuovere la propria azienda o attività attraverso una scrittura
informativa e diaristica dove, da una parte si parla della propria attività, dei
nuovi progetti e dei nuovi prodotti, dall'altra si parla del proprio settore
interagendo in questo modo con informazioni e notizie della blogosfera e media
tradizionali. I Social Network nel mondo commerciale e professionale hanno
sostituito la funzione del blog ma non l'hanno soppiantato perché consente una
comunicazione più ampia e approfondita. Questo collegamento tra mondo professionale
e blog ha permesso al mondo professionale del web di crescere e creare delle
specializzazioni all'interno della scrittura professionali che nel web si occupa di
creare contenuti online, non solo gradevoli alla lettura ma anche in grado di
rispondere alle varie esigenze informatiche e mobile che richiedono testi completi,
esaurienti, in grado di essere primi nei motori di ricerca attraverso delle
tecniche di editing online definite con le sigle SEO o SEM. Accanto ai blogger che
creano spazi personali per esprimere le loro idee, scrivere le loro poesie sono
nati blogger professionali che curano il loro blog anche per promuovere aziende e
per aiutare professionisti e imprese nella cura dei loro blog con tecniche
professionali specifiche dell'editing online.

Descrizione
Significato del termine
Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero «diario in rete».[4]

La parola straniera blog viene pronunciata in italiano /ˈblɔg/, usando la «g dura»


[g][5] come nella pronuncia originale inglese /ˈblɒg/[6], la quale viene mantenuta
nel parlato anche per tutte le parole derivate italianizzate:[senza fonte]

Verbo: - blog[ging] (= scrivere su un blog)


Nome: - blogger (= l'autore di un blog)
Aggettivo: (= relativo ai blog)
La g dura viene mantenuta e raddoppiata e, se questo non crea problemi di
trascrizione quando la doppia g è seguita dalle vocali a, o e u (bloggare viene
infatti scritto il verbo), alcuni problemi di coerenza ortografica sorgono quando
la g precede le vocali e e i. Nei dizionari più aggiornati infatti si trovano
registrate forme quali bloggista e bloggistico, frequenti anche nella rete, ma
incongruenti con le regole di pronuncia delle parole italiane, in quanto in quella
forma andrebbero pronunciate /bloʤˈʤista/ e /bloʤˈʤistiko/; proprio per questo sono
diventate molto diffuse in rete le forme foneticamente corrette blogghista e
blogghistico, con l'inserimento di un’h, come richiedono le regole ortografiche
dell'italiano per la resa della G dura davanti a e e i.[senza fonte]

Caratteristiche
I tratti strutturali comuni ai blog riguardano principalmente il fatto che si
tratta di “diari in rete”: i testi sono forniti di data e sono presenti sulla
pagina web in ordine anticronologico (prima i messaggi più recenti) e la maggior
parte delle volte sono introdotti da un titolo. I blog hanno talvolta qualche
somiglianza con i wiki, nel modo in cui vengono gestiti gli aggiornamenti, favoriti
i commenti dei lettori e stimolate le nascite di community. Quando qualcuno decide
di mettere on line un blog si dice che apre il suo blog. Il singolo intervento
(articolo, pensiero, contenuto multimediale, ecc.) inserito dall'autore del blog
(blogger) si chiama post e l'applicazione utilizzata permette di creare i nuovi
post identificandoli con un titolo topic, la data di pubblicazione e alcune parole
chiave (tag).

Qualora l'autore del blog lo permetta ovvero abbia configurato in questa maniera il
blog (agendo sul relativo CMS), al post possono seguire i commenti (moderati o
meno) da parte dei lettori del blog. Generalmente i blog hanno anche un archivio
ordinato per mesi o per anni dei messaggi già pubblicati cosa che rende semplice la
ricerca di post in base alla data in cui sono stati pubblicati; per agevolare la
ricerca di post spesso è anche presente una sezione “categorie” dove è possibile
rintracciare gli argomenti chiave dei testi. Altra caratteristica è che spesso i
sistemi di pubblicazione consentono di inserire all'interno dei testi materiali di
vario genere: dai file pdf alle immagini, dai video ai file audio.

Molti blog offrono la possibilità di commentare i post e in alcuni casi di blog


molto popolari i lettori lasciano centinaia se non migliaia di commenti
caratterizzati (tranne i casi in cui la qualità del commento supera quella del
post) da un linguaggio informale più accomunabile ad altri generi testuali come il
forum che al blog. Un blogger è colui che scrive e gestisce un blog, mentre
l'insieme di tutti i blog viene detto blogsfera (o in inglese blogsphere).
All'interno del blog ogni articolo può essere indicato univocamente attraverso un
permalink, ovvero un link che punta direttamente a quell'articolo. In certi casi
possono esserci più blogger che scrivono per un solo blog. In alcuni casi esistono
siti (come Slashdot) simili a blog, ma aperti a tutti.

Classificazione
Classificare i blog non è un'operazione semplicissima proprio perché i blog non
sono testi unici ma raccolte di testi, anche se la maggior parte dei blogger
risulta coerente nella stesura dei post. Se si sceglie un criterio linguistico,
considerare le sottocategorie troppo dettagliate non è utile; sul web infatti è
presente un lungo elenco di categorie (in alcuni casi addirittura una tipologia
specifica di blog viene etichettata con due nomi diversi). Si parla di social blog,
blog collettivo, blog aziendale, blog tematico, photoblog, blog vetrina, blog
politico, m-blog, video blog, blog letterario, blog didattico, audioblog, blog
personale, blog novel, splog (finti blog riempiti di testi riprodotti solo per dare
la sensazione che un determinato argomento sia particolarmente rilevante). Una
suddivisione più semplificata (e attendibile) si basa su tre categorie:

blog diario
blog tematico (inclusi i blog giornalistici)
blog letterario
blog professionali e commerciali
I blog diario costituiscono il 59% del totale, i blog tematici il 31% mentre i blog
letterari il 10%. Questi dati percentuali sono risultati dall'analisi fatta su un
campione di 100 blog presi in esame nell'aprile del 2007 e ricercati casualmente su
Google Blog Search.[7]

Blog diario
Nel blog personale (diario) l'autore scrive le proprie esperienze giornaliere,
racconti, desideri. I commenti da parte dei lettori sono sempre molto apprezzati.
Blog tematico
I blog tematici (o giornalistici) sono i blog dedicati a un argomento specifico e
per questo sono accostabili agli articoli di giornale. Particolarmente in voga i
blog monotematici su makeup (trucco), cinema, cucina e viaggi, che hanno reso molto
famose persone comuni.

Blog letterario
Genericamente i post di tali blog sono caratterizzati dalla presenza, al loro
interno, del lessico letterario che si manifesta in quantità maggiori rispetto ai
quotidiani. Da una ricerca di Tavosanis (2006) basata sull'analisi di 72 verbi
identificati come "letterari" oppure "obsoleti" nel vocabolario De Mauro (2000), è
risultato che nei blog la presenza di tali verbi è di circa quattro volte superiore
rispetto al sito de "la Repubblica" (non tutte le 72 forme all'infinito dei verbi
sono state ritrovate ma solo 25). In questa categoria possono rientrare anche le
fan fiction ossia blog dedicati ai romanzi, ai cartoni animati, ai telefilm e ai
film.[8]

Blog professionale o commerciale


Sono blog collegati alle attività di un'azienda, di una società, di un libero
professionista. Tra il blog tematico, il blog informativo e il blog personale
(soprattutto per i liberi professionisti) con una scrittura informativa, temporale
e sintetica descrive le attività principali, le novità interne ad un'attività che
potrebbero interessare clienti e potenziali clienti. Il blog professionale e
commerciale, affianca i social network e ha lo scopo di aumentare la comunicazione
dell'azienda con il mondo esterno e con i clienti, esistenti o potenziali.

Linguaggio utilizzato
Nessuna nota a piè di pagina
Questa voce o sezione sull'argomento sociologia è priva o carente di note e
riferimenti bibliografici puntuali.
Commento: Totale assenza di fonti contestuali
Sebbene vi siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la
contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti
precisi che indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoi
migliorare questa voce citando le fonti più precisamente. Segui i suggerimenti del
progetto di riferimento.
Dal punto di vista linguistico, in generale, i blog sono erroneamente considerati
raccolte di testi poco sorvegliati (una ricerca del 2007 di Stubbe, Ringlstetter e
Schulz fa ritenere i blog, insieme con i forum, il genere testuale con più alto
numero di errori - 6,5 errori circa ogni mille parole - analisi effettivamente non
realistica se si considera la scelta degli autori di classificare errore tutto ciò
che non compare nei grandi dizionari)[9]. Da alcune indagini successive, però,
questo giudizio ha subito delle revisioni: Tavosanis (2006) conduce uno studio che
si basa sull'analisi numerica di “errori più frequenti” dell'italiano scritto
ritrovati nel web, nei blog e nei quotidiani online[10]. La lista di parole scelte
è il risultato della scrematura eseguita sulla lista di 103 parole comprese
nell'elenco ritrovato sotto la voce errore del vocabolario Zingarelli (2005).

Dopo aver scartato errori di pronuncia, e quindi non utilizzabili per l'analisi che
riguarda il linguaggio scritto, parole esposte a problemi di codifica e omografi,
il numero di errori finale si è ridotto a 19 parole. Da alcune indagini successive,
però, questo giudizio netto ha subito delle revisioni: la più attendibile risulta
la ricerca svolta da Mirko Tavosanis che si basa sull'analisi numerica di “errori
più frequenti” dell'italiano scritta nel web, nei blog e nei quotidiani online.
Queste parole sono state ricercate attraverso Google nel web, su un gruppo di siti
che ospitavano blog (blog.excite.it, clarence.it, splinder.it, splinder.com) e su
un gruppo di quotidiani online (corriere.it, repubblica.it, ilmattino.caltanet.it,
unita.it) e per ciascuno dei tre gruppi è stato calcolato il rapporto fra la forma
errata e la corrispondente forma corretta.
Il risultato ha messo in luce come la percentuale totale di errori risulti nei blog
leggermente superiore a quella dei quotidiani online, ma fortemente inferiore
rispetto a quella del web nel suo complesso; dunque effettivamente il linguaggio
blog non è da considerarsi così poco revisionato e, seppur vero che i testi dei
blog possono rientrare in tutte e quattro le categorie di tempo di scrittura:

scrittura rapida e non revisionata: testi scritti di getto senza nessun tipo di
pianificazione o revisione;
scrittura rapida e revisionata: testi scritti rapidamente, senza progettazione
preliminare ma con un qualche grado di revisione;
scrittura convenzionale: testi scritti all'interno di un processo pianificato con
revisione accurata;
scrittura progettata per altri tipi di pubblicazione: testi scritti per altri mezzi
(tipicamente, per la diffusione a stampa) e copiati o pubblicati meccanicamente sul
web
Le più adatte a descrivere la maggior parte dei blog sono la seconda e la terza
categoria. I blog giornalistici in particolare sono caratterizzati da un linguaggio
abbastanza simile a quello dei giornali. La sintassi è articolata, l'ortografia e
la sintassi rispettate e in generale il lessico si avvicina a un “uso medio”.

Diffusione
Non esistono dati affidabili sul numero dei blog esistenti, nonostante, soprattutto
fra il 2006 e il 2007 (periodo d'oro per i blog), siano stati oggetto di numerose
indagini commerciali. Dave Sifry ha condotto delle analisi nel 2007 ricavando la
maggior parte dei dati numerici da Technorati (motore di ricerca specializzato in
blog). Da questa indagine è scaturito che il 3% di tutti i post di blog fosse
scritto in italiano, in quarta posizione dopo l'8% in cinese, il 36% in inglese e
il 37% in giapponese; e che intorno a marzo 2007 il numero di blog si aggira
intorno a 70 milioni, e il numero di post giornalieri intorno 1,5 milioni.

Paolo Valdemarin ha azzardato in passato un calcolo circa il numero di blog


italiani: 3% sono i blog scritti in italiano, quindi 45 000 post al giorno. Se ci
fosse una costante tra numero di blog e numero di post nel mondo (e non c'è alcuna
prova che ci sia), e se i 70 milioni di blog fossero attivi (anche questo non è
chiaro) vorrebbe dire più o meno 2 milioni di blog in Italia; numero comunque alto
rispetto alla realtà. A prova di ciò si può riportare il dato fornito da Splinder,
la principale piattaforma blog fino a febbraio 2012, che il 9 luglio 2010
dichiarava di ospitare circa 475 000 blog. Esistono alcune classifiche sui blog che
si basano in linea di massima sul numero di link in ingresso da altri blog e siti,
ad esempio quella di BlogItalia. In passato un'altra classifica era quella di
BlogBabel, ora dismessa.

Aspetti normativi e legali


In Italia sono sorte polemiche se il mondo dei blog debba rimanere senza vincoli
legislativi e soggetto solo a un'autoregolamentazione oppure se debbano essere
applicate le norme sulla stampa (es. reati di opinioni, ecc.). Nell'ottobre del
2007 il governo ha presentato un disegno di legge sulla riforma dell'editoria in
cui aveva stabilito per i blog l'obbligo della registrazione. La dura replica del
mondo web ha portato alla precisazione, da parte del sottosegretario Levi, che la
norma non avrebbe trovato applicazione ai blog.[11] La disputa si è trasferita sul
piano giudiziario quando il tribunale di Oristano, con sentenza del 25 maggio
2000[12], stabilì che un sito web non era assimilabile a una testata[13].

Questo orientamento è stato poi recepito dalla Corte di cassazione con la sentenza
n. 10535[14] secondo cui non serve un giornalista per gestire un blog[15]. Appare
quindi minoritario l'orientamento del Tribunale di Modica, che con una discussa
sentenza[16] ha condannato lo storico Carlo Ruta per il reato di stampa
clandestina.[17][18] Dopo la condanna in primo e secondo grado, il 10 maggio 2012
l'imputato è stato assolto con formula piena dalla Corte di Cassazione[19]. Con la
sentenza n. 7155/2011[20] la quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha
ritenuto ammissibile il sequestro preventivo di un articolo asseritamente
diffamatorio pubblicato sul blog di un giornalista professionista.

Creare un blog
Creare un blog è un'operazione abbastanza semplice. Esistono 3 modi per crearne
uno:

La prima consiste nella registrazione dell'utente-autore su siti specifici che


automaticamente creano lo spazio virtuale usando impostazioni predefinite e pochi
parametri di configurazione senza che sia necessario conoscere il linguaggio HTML.
In alternativa l'utente può caricare direttamente delle pagine statiche
(solitamente in HTML e CSS) su degli spazi appositi online detti hosting.
Oppure può servirsi di un Content Management System (CMS), ospitato anch'esso su un
hosting. Il CMS in assoluto più conosciuto è WordPress e al 2020 detiene il 62.8%
del mercato dei CMS[21] (si intende il software open source WordPress.org, non la
piattaforma privata WordPress.com[22]), la piattaforma che ospita la maggior parte
dei blog di tutto il mondo.
Piattaforme blog
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento informatica non cita le fonti necessarie o
quelle presenti sono insufficienti.
Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le
linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Le piattaforme blog si dividono in due categorie: i servizi web pronti all'uso e i
software da installare su un server. Nel primo caso, semplice, basta registrarsi
per creare il blog; al contrario, scegliendo una piattaforma da installare su un
server o in hosting (noleggiare uno spazio con un abbonamento), il lavoro è più
lungo ma concede la possibilità di personalizzare molto il proprio blog. Dal 2001 a
oggi sono nati molti servizi in italiano che permettono di gestire un blog
gratuitamente, come AlterVista, Blogger, Wordpress.com, Tumblr, Splinder (chiuso),
Clarence (chiuso), Blogsome, Tiscali Blog (chiuso)[23], Il Cannocchiale
(registrazioni chiuse), Weebly, Io Bloggo, NoiBlogger, Libero Blog, MyBlog di
Italiaonline, LiveJournal, Windows Live Spaces di Microsoft (chiuso ma i cui blog,
per accordo intercorso, sono passati su Wordpress.com), MySpace, Skyrock, OverBlog.
Esistono poi alcuni network autogestiti.

"Blogger.com" (ex Blogspot) è una delle più semplici piattaforme di blog online. Si
stima che ospiti tra i 15 e i 20 milioni di blog in tutto il mondo (su Blogger si
trova anche il blog ufficiale di Google); Il Cannocchiale è una piattaforma
italiana e ospita più di 74 000 blog (dato del 2006).
WordPress è una piattaforma realizzata in PHP, che utilizza MySQL come database.
Lanciata nel 2003 è distribuita con la licenza GNU (General Public License) che
permette di utilizzare liberamente il software. Caratteristiche principali sono
velocità, semplicità d'utilizzo e un'ottima interfaccia utente. Viene utilizzata da
MyBlog, AlterVista, Libero Blog e WordPress.com. Era utilizzata anche da Tiscali
Blog ora chiuso.
"Italiana" è la defunta piattaforma Splinder creata nel 2002 da Marco Palombi e
ufficialmente chiusa il 31 gennaio 2012; Splinder fu la prima piattaforma a offrire
in lingua italiana un servizio blog in hosting.
Confronto tra i principali blog hosting gratuiti
Blog Company Fondazione Attivo Platform Storage Bandwidth File
size limit FTP upload Themes Ad-free Adv Support Domain registration
Backup Plugin Custom HTML Custom CSS Custom JavaScript Mobile
Scheduled posting Post categories Post tags HTML5 eCommerce
Blogger Google 1999 Sì Proprio 15 GB (sincronizzato con Google
Drive) Illimitato ? No 30 Sì Yes - AdSense Free ?
limitato Sì Sì Sì Sì Sì No Sì Sì No
Tumblr Yahoo! Inc. 2007 Sì Proprio Illimitato
Unlimited

Unlimited

Illimitato Foto dimensioni per ogni post è di 10 MB No ~1000 No Sì Solo a


pagamento No Molto limitato Sì Sì Sì Sì Sì No Sì Sì
No
Wix.com Wix.com 2006 Sì proprio 500MB (Free)
20GB (a pagamento) 500MB (Free)
Illimitato (a pagamento) ? No Tanti differenti Solo a pagamento[24]
Sì Solo a pagamento No ~250 Parziale Inline Only Parziale Sì
Sì Sì Sì Sì Sì
WordPress.com Automattic 2004 Sì WordPress 3 GB Illimitato ? No
~250 Solo a pagamento No Solo a pagamento Sì[25] 20 Sì Solo a
pagamento No Sì Sì Sì Sì Sì Sì[26]
Note
^ Che cosa significa «blog»?, in Linkiesta, 6 gennaio 2012. URL consultato il 20
novembre 2018.
^ Peter Merholz, Peterme.com, Internet Archive, 1999. URL consultato il 5 giugno
2008 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 1999).
^ BlogPulse, The Nielsen Company, 16 febbraio 2011. URL consultato il 17 febbraio
2011 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2007).
^ Log ha propriamente significato di «diario, giornale» in origine solo nella
terminologia nautica dove il logbook è il cosiddetto giornale o diario di bordo ma
successivamente anche in quella informatica (log e login dal 1963), da cui la
scelta della parola, ad esempio in luogo di diary
(https://fabiovolpi.files.wordpress.com/2015/10/lezione-03-storia-linguaggi-
multimediali-volpi1.pdf Archiviato il 28 maggio 2019 in Internet Archive. pag. 6).
^ blog in Vocabolario, Vocabolario Treccani. URL consultato il 7 giugno 2020.
^ blog, WordReference.com. URL consultato il 7 giugno 2020.
^ Mirko Tavosanis. Juvenile Netspeak and Subgenre Classification Issues in Italian
Blogs in Proceedings of the International Workshop towards Genre-Enable Search
Engines: The Impact of NLP, workshop held in conjunction with RANLP-2007, Borovets,
RANPL.
^ Lipperini. La notte dei blogger. La prima antologia dei nuovi narratori della
rete. Einaudi, 2004
^ Andrea Stubbe, Christoph Ringlstetter e Randy Goebel, Elements of a Learning
Interface for Genre Qualified Search, in Lecture Notes in Artificial Intelligence,
vol. 4830, 2 dicembre 2007, pp. 791–797, DOI:10.1007/978-3-540-76928-6_94. URL
consultato il 13 agosto 2018.
^ Mirko Tavosanis, A Causal Classification of Orthography Errors in Web Texts, in
Proceedings of IJCAI 2007 Workshop on Analytics for Noisy Unstructured Text Data,
AND 2007, 1º gennaio 2007. URL consultato il 13 agosto 2018.
^ Levi Archiviato il 1º dicembre 2008 in Internet Archive.
^ http://www.ictlex.net/?p=890
^ Un sito web non è stampa. PC Professionale n.113
^ http://www.ictlex.net/?p=999
^ PC Professionale n.218
^ http://www.ictlex.net/?p=948
^ Sicily News Archiviato il 7 luglio 2008 in Internet Archive.
^ Blog a rischio di chiusura? PC Professionale n. 212
^ La Stampa, su lastampa.it.
^ Corte di Cassazione - sezione V penale Sentenza n. 7155/2011
^ Usage statistics of content management systems, su w3techs.com.
^ Differenze tra WordPress.org e WordPress.com, su lorenzcrood.com.
^ Il servizio Tiscali Blog è chiuso, su blog.tiscali.it, 30 aprile 2018. URL
consultato il 27 luglio 2019.
^ Website Builders for Blogs, Writers and Authors - WebBuildersGuide.com
^ Export — Wordpress.com
^ WordPress.com Business Users: Ecommerce has Arrived! — Blog — WordPress.com
Bibliografia
Giuseppe Granieri, Blog Generation. Bari, Laterza, 2005. ISBN 978-88-420-7564-6.
Sergio Maistrello, Come si fa un blog. Tecniche Nuove, 2004. ISBN 88-481-1697-3.
Alberto D'Ottavi, Tommaso Sorchiotti, Come si fa un blog 2.0. Tecniche Nuove, 2008.
ISBN 978-88-481-2266-5.
Mirko Tavosanis, L'italiano del web. Carocci editore, 2011
Riccardo Esposito, Fare blogging - l mio metodo per scrivere contenuti vincenti.
Flaccovio Editore, 2014.
Andrea Tullio Canobbio, Blog: la lingua che uccide, in “LID'O - Lingua italiana
d'oggi” 2005
Loredana Lipperini, La notte dei blogger. La prima antologia dei nuovi narratori
della rete. Einaudi, 2004
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