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Visitare Praga non è soltanto restare ammaliati dalle bellezze architettoniche della città, perdersi la

notte nei vicoli bui di Staré Město illuminati dalla fioca luce dei lampioni o passeggiare sulle
sponde della Moldava ammirando la Cattedrale di San Vito ergersi su di un tramonto rosso fuoco.

Praga è una città viva e brulicante di cultura, arte, musica e spettacoli. La Repubblica Ceca ha dato i
natali a moltissimi attori, registi, scultori e pittori dell'età moderna (vedi anche: i 10 personaggi
cechi più conosciuti) che in un modo o nell'altro hanno contribuito a rendere questa città una delle
più eleganti d'Europa.

Come non parlare quindi di arte se non citando uno dei più importanti pittori cechi del novecento,
Alfons Mucha? E' impossibile non restare a bocca aperta davanti alle sue opere più famose e
meravigliarsi scoprendo attentamente quelle poco conosciute. Cercheremo quindi di “seguire” in
pohe righe le orme di Mucha e la traccia che la sua attività artistica ha lasciato nella capitale ceca.

Alfons Maria Mucha (in inglese traslitterato in Alphonse Mucha) nasce nella cittadina di Ivančice,
in Moravia, il 24 Luglio 1860. Sviluppa sin da bambino la passione per il disegno, che gli permette
di realizzare i primi lavori come scenografo teatrale. Dopo essersi trasferito a Parigi per studiare alla
prestigiosa Académie Julian, viene notato dalla famosa attrice Sarah Bernhardt che lo ingaggia con
un contratto di sei anni per dipingere le locandine dei suoi spettacoli teatrali, da cui nasce una delle
sue opere più famose, la litografia per la Signora delle Camelie (la Dame aux camelias) basata
sull'omonimo romanzo del celebre scrittore Alexandre Dumas. Da lì in poi è soltanto una scalata
verso il successo.

La fama di Mucha si accresce ulteriormente durante l'esposizione universale di Parigi del 1900, che
gli permette di essere conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Viene invitato negli Stati Uniti,
dove vivrà dal 1906 al 1910, per poi ritornare in Europa e nella sua amata Praga.

Il suo capolavoro è considerato certamente l'Epica Slava (Slovanská epopej), una serie di 20 enormi
dipinti rappresentanti la mitologia e la storia dei Cechi e delle altre popolazioni Slave.

Lo stile di Mucha contribuisce in maniera indelebile a quel movimento pittorico definito come Art
Nouveau, nato in Belgio all'inizio del ventesimo secolo e che mirava a riscoprire le capacità
creative dell'uomo / artigiano contrapponendosi alla nascente produzione industriale della fine del
diciannovesimo – inizio del ventesimo secolo. Le sue litografie racchiuse da cornici con motivi
floreali che circondano immagini di donne provocanti e voluttuose (ma mai volgari) sono state
imitate in tutto il mondo, venendo riscoperte durante gli ultimi anni del novecento in chiave
moderna.

Dove trovare Mucha a Praga? Presto detto: la città boema offre ai visitatori numerose opere
dell'artista. Una collezione di tutto rispetto è certamente quella del Museo Mucha (Panská 7, a Praga
1, fermata della metro verde Můstek), gestito dal nipote dell'artista e che contiene un sunto della
vita e delle sue opere più significative.

Alcuni meravigliosi murali possono essere ammirati alla Casa municipale di Praga (Obecní Dům ,
Náměstí Republiky 5, Praga 1, alla fermata della metro gialla Náměstí Republiky e dei tram 5, 6 8 e
26).

Importante è anche una vetrata dipinta che si trova niente di meno che all'interno della Cattedrale di
San Vito (III. Nádvoří 48/2 , Praga 1, all'interno del complesso del castello di Praga raggiungibile
con il tram 22 alla fermata Pražský hrad).

La sopraccitata Epopea Slava è invece visitabile dal 2012 al Veletržní palác (Dukelských hrdinů 47 ,
Praga 7, fermata del tram 6, 12 e 17 Veletržní palác).

Cosa dire di più? Se siete degli appassionati d'arte preparate la macchina fotografica e lasciatevi
meravigliare dallo straordinario talento di uno dei grandi artisti del mondo moderno.

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