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S T E F A N O F U I A N O

COLPA GRAVE
SENZA SORPRESE!

VADEMECUM pratico per


scegliere l'assicurazione
giusta senza prendere
fregature
E D . P R O F E S S I O N I S T A S E R E N O
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SPECIALE
COLPA GRAVE
“Tutto quello che devi sapere prima di stipulare o
rinnovare una polizza professionale per colpa grave”

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A cura di: Stefano Fuiano

#1 – Attenzione al Massimale Aggregato


Quando si acquista una polizza di responsabilità
civile, il massimale è il primo parametro da
considerare.

Il massimale è l’importo massimo che l’assicurazione


garantisce al posto nostro per il pagamento di danni
causati a soggetti terzi.

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©2016 – Stefano Fuiano – Via Pallacorda 6 – 59100 – Prato
Email: stefano.fuiano@gmail.com – Cell: 338 69 73 293
Per sceglierlo adeguatamente si deve sempre
considerare l’eventualità peggiore che possa mai
capitare (maggior danno probabile).

Normalmente per tutti i professionisti il rischio varia


in base al fatturato, la tipologia della clientela e
l’attività svolta.

Non è così nella sanità. Infatti l’eventualità peggiore


è quella di essere responsabili della perdita di una
vita umana.

Quindi in termini di eventuale risarcimento del


danno, un errore professionale può costare diversi
milioni di euro.

Non sottovalutare la scelta del massimale e se


possibile scegli sempre la soluzione più capiente.

Però bisogna fare attenzione perchè i contratti di


assicurazione possono nascondere delle clausole
molto pericolose.

Ad esempio uno degli espedienti più diffusi nel


campo delle assicurazioni professionali in ambito
medico e sanitario, è l’uso del massimale aggregato.

La polizza viene pubblicizzata con un massimale


molto alto per attirare l’attenzione, però leggendo
attentamente il contratto, si scopre che quel
massimale non viene garantito per ogni singolo

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professionista sanitario, ma è un massimale unico
per tutta la convezione.

Per farla breve, può succedere che nell’arco di un


anno, altri colleghi che hanno aderito alla
convenzione assicurativa, abbiano causato danni
fino all’esaurimento del massimale.

Da quel momento in avanti tutti gli altri assicurati si


ritroveranno scoperti in caso di bisogno.

Considerata la natura del rischio sanitario, è


assolutamente necessario che il massimale sia
prestato interamente per ogni singolo medico,
infermiere o personale del comparto, e non
condiviso tra tutti gli aderenti.

#2 – Prescrizione e “Claims Made”


Le polizze professionali a differenza di tutte le altre,
operano in regime di "claims made", cioè le
coperture sono operanti solo in corso di validità del
contratto.

Nel campo della responsabilità professionale, spesso


succede che una richiesta danni venga fatta quando
sono già passati alcuni anni dall'errore incriminato.

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Per questo è importante assicurare anche il periodo
precedente alla stipula del contratto, con la clausola
specifica della retroattività.

La responsabilità sanitaria da questo punto di vista è


differente da tutti gli altri professionisti in quanto la
prestazione medica ha carattere “contrattuale”.

In termini di normativa questa differente


interpretazione, comporta due importanti fattori:

1. L’onere della prova spetta al medico e non al


danneggiato
2. La prescrizione passa da 5 a 10 anni

Ricordiamocelo sempre prima di acquistare una


polizza professionale.

E’ altamente consigliabile andare a coprire anche i


10 anni indietro alla stipula della polizza, e per fare
questo serve una clausola di “retroattività” valida
per 10 anni oppure illimitatamente.

Restano esclusi i fatti già noti all’assicurato.

E’ altamente consigliabile coprire anche i 10 anni


successivi al pensionamento per tutelarsi da tutte le
richieste danni fino alla naturale prescrizione.

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Questa garanzia si chiama postuma o ultra-attività e
a seconda dei contratti può essere sempre inclusa,
stipulabile a pagamento, o non presente.

L’altro caso da tenere sempre in considerazione è in


caso di morte o invalidità del medico assicurato:
deve esserci una “garanzia eredi” per non rischiare
brutte sorprese.

Ricapitolando: le assicurazioni professionali operano


in regime “claims made” quindi è necessario attivare
la copertura pregressa e la postuma.

In ambito sanitario la prescrizione è 10 anni, quindi


è assolutamente sconsigliato stipulare una
assicurazione con pregressa inferiore.

#3 – Attenzione a Franchigie e Scoperti


Partendo dal presupposto che non esistono
assicurazioni perfette, la franchigia e lo scoperto
sono importi fissi o percentuali che rimangono
sempre a carico del sanitario quando viene pagato
un danno.

Alcune assicurazioni utilizzano lo scoperto su base


percentuale che è molto pericoloso, perchè se fai un
danno grosso, rimane a carico tuo una grossa cifra.

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Da preferire assolutamente franchigie fisse,
specialmente se basse (ad esempio 1.000€) che
sono un ottimo strumento per tenere basso il prezzo
senza rinunciare alle coperture.

Facciamo un esempio con le due modalità:

Richiesta danni da 100.000€

- Scoperto 10%

L’assicurazione paga 90.000€ e 10.000€ rimangono


a carico del professionista.

- Franchigia fissa 1.000€

L’assicurazione paga 99.000€ e 1.000€ rimangono a


carico del professionista.

L’ideale ovviamente sarebbe una assicurazione


senza scoperto e senza franchigie.

#5 – Attenzione alle esclusioni


Nei contratti di derivazione anglosassone “All Risk”
le esclusioni di polizza sono ancora più importanti.

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Infatti di base sono già compresi tutti i rischi, tranne
quelli espressamente esclusi.

Per questo è bene prestare la massima attenzione ai


paragrafi del contratto “oggetto della garanzia” e
“esclusioni” perchè sono quelli più importanti.

Una definizione fumosa o imprecisa potrebbe


pregiudicare il risarcimento del danno nel momento
del bisogno.

Bisogna fare attenzione che non siano escluse


importanti garanzie come ad esempio:

 Rivalsa da parte dell’ente


 Mancanza del consenso informato
 Direzione sanitaria
 Obbligo deontologico
 Responsabilità solidale (importantissimo)
 Danni patrimoniale
 E altre ancona...

#6 – Responsabilità solidale
La responsabilità professionale ha di per sè una
natura personale, cioè individuale, ma ci sono alcuni
casi in cui la responsabilità non ricade su di un
singolo individuo, ma su varie persone.

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All’interno di un ospedale è piuttosto evidente che
un danno possa interessare varie figure sanitarie:
dal medico, all’infermiere al direttore di unità
operativa, fino al tecnico, all’oss, o al dirigente non
medico.

In questi casi si parla di “responsabilità solidale” ed


è normalmente esclusa dalle polizze di colpa grave.

Purtroppo nella pratica comune succede che


l’avvocato del danneggiato denunci tutti i sanitari
coinvolti nella speranza che almeno uno di questi
possa pagare il risarcimento danni.

E se tutti i colleghi coinvolti non sono assicurati, non


hanno case o beni di proprietà... va a finire che ci
rimette l’unico che ha qualcosa da perdere.

Importantissimo avere la piena copertura della


responsabilità solidale per tutelarsi da questa
eventualità.

#7 – Obbligo deontologico
Il medico che si trovi davanti ad una persona
bisognosa di cure, ha l’obbligo deontologico di
prestare soccorso, anche fuori dall’orario di lavoro
presso la ASL.

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Un intervento di questo tipo può essere
problematico per due motivi:

1. Sebbene tutti i medici abbiano le competenze


necessarie, solo alcuni sono abituati ad
eseguire manovre di pronto soccorso in
urgenza. Medici con diverse specializzazioni e
ruoli differenti all’interno della struttura,
potrebbero rischiare un intervento maldestro e
aggravare ulteriormente la salute del malato
2. Fuori dall’orario di lavoro e dal perimetro
dell’ospedale non è attiva l’assicurazione della
ASL. Quindi il medico dipendente che soccorre
un malato risponde non solo per colpa grave,
ma anche per colpa lieve.

Verifica sempre che la tua assicurazione di “colpa


grave” comprenda anche il soccorso per motivi
deontologici (sia per colpa lieve che per colpa
grave).

#9 – Danni patrimoniali
Dobbiamo fare una distinzione: i danni patrimoniali
derivanti da danni alla persona, e i danni
patrimoniali puri.

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In tutto e due i casi bisogna fare attenzione perchè
non sono un rischio gradito alle assicurazioni.

Nella determinazione del danno alla persona, c’è una


componente chiamata “danno biologico” che
rappresenta da 1 a 100 il grado di invalidità del
danneggiato sulla scala INAIL.

L’altra componente è il “danno patrimoniale” ovvero


il risarcimento reddituale del danneggiato sulla base
del mancato guadagno.

Per il medico dipendente è importante che la polizza


di colpa grave copra i danni patrimoniali e non
soltanto il danno biologico.

I danni patrimoniali puri sono invece i pregiudizi


economici non legati ai danni a cose o persone.

Possono essere ad esempio:

 Interruzione o sospensione di attività


 Perdita documenti
 Gestione del personale

Riguardano i direttori di Unità Operativa e i medici


che svolgono particolari attività come ad esempio i
medici di “Igiene e medicina preventiva”.

Vanno assicurati con polizze specifiche integrative


della colpa grave medica.

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#10 – Tutela legale PENALE
Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un numero
sempre maggiore di denunce ai danni dei sanitari.

Spinti dagli avvocati, i pazienti danneggiati ormai si


attaccano a tutto pur di riuscire a vedere risarciti i
presunti danni dei medici.

Per questo è aumentato a dismisura il numero di


denunce penali, che anche se nel 98% dei casi
vedono la completa assoluzione del medico, hanno
dei costi molto di difesa molto alti.

Si parla di circa 2.000€ solo per intavolare la difesa.

E se le spese legali in ambito civile sono sempre


comprese nelle polizze di colpa grave, è importante
tutelarsi anche nel penale con una polizza specifica.

Le migliori permettono la libera scelta del legale e


rimborsano le spese peritali (in alcuni casi è
necessaria una perizia specialistica molto costosa).

Sicuramente se l’obbiettivo è stare tranquilli, per


poter lavorare serenamente la tutela legale penale è
uno strumento indispensabile.

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#11 – Infine il prezzo...
Come avrai capito le assicurazioni di “colpa grave”
non sono tutte uguali. Spesso dietro ad una offerta
pubblicizzata con un prezzo molto conveniente, si
possono nascondere spiacevoli soprese.

Avere un consulente di riferimento è quello che fa la


differenza per tutelarsi nel modo più adeguato.

Se hai bisogno di una mano per scegliere la


soluzione più adatta per te, mi puoi contattare ai
recapiti qui sotto:

Dott. Stefano Fuiano / Consulenza Assicurativa Professionale


stefano.fuiano@gmail.com / 338.6973293
c/o Studio Bacca, Via Pallacorda 6, 59100 Prato

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