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Il secondo conflitto mondiale è stato il più devastante della storia dell’umanità, ha provocato
circa 55 milioni di morti (2/3 civili)
1 settembre 1939 invasione tedesca della Polonia 3 settembre Gran Bretagna e Francia
dichiarano guerra alla Germania: inizio del conflitto
L’invasione della Polonia è una guerra-lampo (blitzkrieg): bombardamenti, carri armati, truppe di
terra già a fine settembre la Polonia è conquistata, “epurata” e spartita con Urss
1940
Dopo la guerra-lampo in Polonia, l’attività tedesca conosce una lunga fase di stasi fino ad aprile
(“guerra bizzarra”)
Ad aprile ricomincia l’avanzata tedesca: conquista di Danimarca, Norvegia, Olanda, Belgio,
Lussemburgo
Maggio, invasione della Francia (aggirando la linea Maginot)
Giugno, la Francia è conquistata, viene divisa in due:
nord dominio diretto nazista
sud governo collaborazionista del generale Pétain, con sede a Vichy
Rimane da conquistare solo la Gran Bretagna, ma il nuovo primo ministro inglese, Winston
Churchill, rifiuta ogni proposta tedesca di accordo
Hitler per procedere all’operazione “Leone marino” (la conquista della Gran Bretagna) deve prima
eliminare l’aviazione inglese luglio-settembre 1940, la battaglia d’Inghilterra tra RAF (Royal Air
Force) e la Luftwaffe (aviazione tedesca), Inglesi riescono a respingere tedeschi, prima battuta
d’arresto per Hitler
INTERVENTO ITALIANO
L’Italia, allo scoppio della guerra, aveva dichiarato la propria “non belligeranza”, poiché non
ancora pronta militarmente, ma dopo gli iniziali successi tedeschi aveva deciso di entrare
ugualmente in guerra (10 giugno 1940) e di attuare una “guerra parallela” (autonoma rispetto a
quella tedesca) per estendere propria influenza nel Mediterraneo e nei Balcani
Ottobre 1940 Italia attacca Grecia partendo dall’Albania (occupata nell’aprile 1939), ma è respinta
dalla resistenza greca, serve intervento della Germania che nell’aprile 1941 occupa Grecia e
Jugoslavia, dopo aver già ricevuto alleanza di Romania, Bulgaria e Ungheria (Germania è padrona
dei Balcani)
Ingresso italiano in guerra apre due nuovi fronti:
Nel Mediterraneo (Italia combatte contro marina inglese, ma con scarso successo)
In Africa (Italia perde a vantaggio degli inglesi l’Etiopia nel 1941 e parte della Libia, solo in
Egitto un parziale successo grazie a intervento tedesco degli Africa Korps di Rommel)
1941
Anno della svolta invasione tedesca della Russia e ingresso americano nel conflitto
Giugno 1941 Hitler decide di attuare “operazione Barbarossa” (invasione Urss) per:
Motivazioni ideologiche ricerca di spazio vitale (invasione era già prevista da tempo, il
patto Molotov-von Ribbentrop l’aveva solo posticipata) ai danni di popolazioni “inferiori”,
gli Slavi
Motivazioni economiche necessità del grano, del petrolio e della forza lavoro sovietici
per continuare la guerra
Invasione con 3 milioni di soldati, aerei, carri armati, oltre a 220.000 soldati italiani dell’Armir
(Armata Italiana in Russia), si dirige verso nord (Leningrado), centro (Mosca) e sud (Stalingrado e
Ucraina), inizialmente ha successo occupazione delle repubbliche baltiche, dell’Ucraina e di
enormi risorse (grano, acciaio, ferro, carbone)
Dopo iniziale sbandamento dell’Armata Rossa (esercito sovietico), la resistenza russa approfitta
dell’arrivo dell’inverno per bloccare i tedeschi (dicembre 1941)
Nel Pacifico, luglio 1941 invasione giapponese di Indocina francese, a cui Usa e Gran Bretagna
rispondono con embargo verso i prodotti giapponesi
7 dicembre 1941 attacco giapponese a tradimento alla base navale americana di Pearl Harbor,
alle Hawaii ingresso Usa nel conflitto: presidente americano Roosevelt abbandona
isolazionismo ed entra in guerra per fermare le potenze naziste (già ad agosto 1941 aveva firmato
assieme a Churchill la Carta Atlantica, un documento che prevedeva i principi a cui ispirarsi per
una nuova politica internazionale dopo la caduta del nazismo: libertà di commercio, principio di
autodeterminazione dei popoli, ricerca della soluzione diplomatica di eventuali futuri conflitti)
Con l’ingresso degli Usa i due schieramenti sono al completo:
Germania Usa
Italia Gran Bretagna (e suo impero)
Giappone Francia
Romania Urss
Ungheria Cina
Bulgaria
annessione diretta al Reich (Austria, parte della Polonia, regione dei Sudeti)
occupazione militare (Francia del nord, Belgio)
amministrazione civile (Bielorussia, Ucraina, Lettonia, Lituania, Estonia)
governi collaborazionisti (Francia del sud, Danimarca, zona balcanica)
paesi alleati (Italia, Romania, Bulgaria, Ungheria)
RECLUSIONE nascono in Polonia i ghetti, quartieri riservati agli ebrei da cui non si
poteva uscire (sovraffollamento porta a morte per fame e malattie)
In totale, le stime per le vittime del nazifascismo durante la seconda guerra mondiale (ebrei, slavi,
altre minoranze etniche, nemici politici, ariani «malati») parlano di 18-20 milioni di morti
1942
Grazie all’intervento americano e alle sue enormi risorse militari, cambiano le sorti della guerra
Giugno 1942-febbraio 1943, offensiva tedesca a Stalingrado (battaglia di Stalingrado), sconfitta
tedesca ed inizio della ritirata (enormi sforzi economici ed industriali della popolazione russa per
una guerra patriottica)
Ottobre 1942 Germania e Italia sconfitte in Egitto ad El Alamein dagli inglesi del generale
Montgomery, costrette a ritirarsi dall’Africa dopo lo sbarco americano in Marocco e Algeria
1943
LA RESISTENZA IN ITALIA ED IL CROLLO DEL FASCISMO
10 luglio 1943 sbarco degli Alleati in Sicilia
25 luglio 1943, Mussolini viene destituito dal Gran Consiglio del Fascismo e da Vittorio Emanuele
III e arrestato (tentativo del re di prendere le distanze dal partito fascista in crisi)
8 settembre 1943, viene annunciato alla radio l’armistizio con gli Alleati (firmato il 3 settembre a
Cassibile, Siracusa)
9 settembre 1943, il re e Badoglio fuggono a Brindisi sotto la protezione degli Alleati,
abbandonano resto d’Italia ed esercito alla mercè dei tedeschi
Centro-nord occupazione nazifascista con la creazione della
Repubblica Sociale Italiana (RSI) a Salò da parte di Mussolini (liberato
dai tedeschi il 12 settembre 1943)
Italia è spaccata in due
Varie motivazioni alla base della creazione di questi primi gruppi di Resistenza:
Dualismo di poteri
1944
6 giugno 1944 operazione Overlord, lo sbarco in Normandia degli Alleati sotto la guida del
generale Eisenhower (il D-Day) liberazione di Belgio e Francia
Armata Rossa occupa tutta la Polonia, costringe la Romania, la Bulgaria e l’Ungheria a chiedere
armistizio
Ottobre 1944 Iugoslavia e Grecia si liberano da occupazione nazista
Nonostante situazione di crisi, Hitler non si arrende, continua la carneficina (gli Alleati
bombardano le città tedesche per costringere il nemico alla resa)
1945
Aprile 1945, la Germania è invasa da ovest dagli anglo-americani, da est dall’Urss
30 aprile Hitler si suicida nel suo bunker a Berlino, città ormai in mano agli Alleati (Mussolini era
già stato catturato e fucilato il 28 aprile, sul lago di Como, mentre fuggiva verso la Svizzera)
8 maggio, la Germania firma la resa incondizionata fine del conflitto in Europa, ma la guerra
continua nel Pacifico contro il Giappone
Il presidente Usa Truman (succeduto a Roosevelt, morto in aprile) decide l’attacco atomico al
Giappone: 6 agosto colpita Hiroshima, 9 agosto colpita Nagasaki
2 settembre 1945, anche il Giappone si arrende e firma la resa
LA PACE
Febbraio 1945, Conferenza di Yalta (in Crimea) tra le tre grandi potenze ormai prossime a vincere
la guerra:
Usa (Roosevelt)
Gran Bretagna (Churchill)
Urss (Stalin)
Si decide del futuro assetto dell’Europa alla fine del conflitto Europa viene divisa in due zone
d’influenza: Ovest (sotto influenza americana) ed Est (sotto influenza sovietica) si prospetta
futura “guerra fredda” USA-URSS
26 giugno 1945 nasce l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), che si sostituisce alla Società
delle Nazioni come organizzazione internazionale per la soluzione diplomatica di eventuali futuri
contrasti tra Stati
Novembre 1945-ottobre 1946 processo di Norimberga contro i gerarchi e gli ufficiali nazisti,
giudicati da un tribunale internazionale per crimini di guerra, crimini contro la pace e crimini
contro l’umanità (questi ultimi due sono una novità giuridica)