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LA « D ESTRA TA G LI AM ENTO »
1 Diario storico operativo della Divisione Garibaldi Mario Modotti, Destra Taglia-
mento. Copia dattiloscritta di 55 pp., compilata in base a relazioni coeve all’atti'
vità, o su testimonianze provate, immediatamente dopo la fase della liberazione.
Indicato con D 5 .
2 Cfr. E nzo C o l lo t ti , L'amministrazione tedesca dell'Italia occupata 1943-1945.
Istituto naz. per la storia del Movimento di liberazione, Milano, Lerici, 1963,
pp. 101-4 e p. 235. Sulle posizioni dell’autorità militare italiana rimandiamo alla
lettera del generale Giovanni Esposito, comandante regionale militare della RSI,
ma in pratica senza autorità, a Trieste, in A . SCALPELLI, La formazione delle
Forze Armate di Salò attraverso i documenti dello Stato maggiore della RSI. (11°),
Il Movimento di liberazione in Italia, 1963, n. 73, pp. 39-42 e 51-53.
44 Adolfo Scalpelli
buno w, Mario- Modotti, che il io settembre era a Basovico con poco più
di trenta uomini di diversa provenienza e che con essi aveva formato un
battaglione Garibaldi 4. Modotti fece sui monti del Friuli orientale la pri-
ma esperienza di comandante partigiano fino a quando, ferito in un’azione,
dovette rifugiarsi lontano dalla zona di combattimento e riparò nella piana
pordenonese, dove con altri organizzò le prime formazioni regolari di
quell’esercito che stava sorgendo in tutte le regioni in cui il fascismo rial-
zava il capo.
Tuttavia, il primo serio passo verso il raggruppamento e l’utilizzazione
organica delle sparse forze antifasciste venne compiuto nel marzo 1944
quando si costituì un comando di coordinamento della lotta militare, che
mettesse anche « in grado la popolazione di partecipare alla vita politica
e democratica che il movimento partigiano aveva per obiettivo » 56. 11
comando venne formato da Antonio Zanella, Rino Favot (Sergio), Terzo
Drusin (Alberto), Carlo Bianchi (Glori), Pietro Monticco (Anz Iu). Modotti,
che non compare in questo elenco di nomi, ha un altro compito: quello
di utilizzare, nella vai Cellina, gli uomini inviati in montagna, quelli che
per ragioni varie hanno dovuto lasciare la pianura o hanno preferito un
diverso tipo di guerriglia. Nella vai Cellina, appunto, «Tribuno» inquadra
i partigiani in una nuova formazione che prenderà il nome di Ippolito
Nievo.
Nella Destra Tagliamento, dopo la formazione del comando cui abbiamo
accennato, non si può affermare con certezza che nei mesi di aprile, maggio
e giugno si sviluppi una lotta coordinata panoramicamente con obiettivi
strategici che valichino i confini della zona; tuttavia la battaglia non ha
soste, anche se i compiti che il nuovo comando si pone sono essenzial
mente indirizzati « verso la propaganda politica e il reclutamento » c.
Una vera e propria svolta politica avviene a fine luglio, quando nel
l’area della Destra Tagliamento vennero a costituirsi gruppi di combat
timento dipendenti dalle formazioni osovane. Non si poteva più operare
senza stabilire limiti e orientamenti tattici e strategici, senza fissare obiet
tivi comuni, senza una coordinazione sistematica; si imponeva, al di
sopra della volontà dei singoli, la necessità di un comando unico per tutta
la zona pianeggiante. 1 contatti, i colloqui e le riunioni per addivenire
alla costituzione di un comando unificato, furono forse laboriosi e lunghi
più del dovuto, più di quanto non imponesse la situazione, ma con una
certa chiarezza si stabilirono gli accordi tra gli esponenti dei due movi
menti, Osoppo e Garibaldi, e del CLN della zona pordenonese. In base agli
accordi raggiunti sorse una brigata unificata, che assumerà il nome di
Ippolito Nievo B, al cui comando sono, insieme, garibaldini e osovani.
I risultati dell’intesa tra le formazioni sono subito evidenti.
Da quest’ epoca — dice il Diario storico della Divisione Modotti 7 — i batta
glioni garibaldini vengono organizzati in formazioni viventi alla macchia con co
mandi e servizi regolari ed assumono una fisionomia prettamente militare. L ’attività
di guerriglia e sabotaggio aumenta di giorno in giorno. Il servizio di Intendenza,
usando all’occorrenza interi battaglioni, assicura il vettovagliamento e rifornimento
alle formazioni di montagna.
5 D S, p. 2.
6 Ibid., p. 2.
7 Ibid., p. 3.
Documenti sulla guerriglia partigiana in pianura 47
pre più vaste, che arrivino sino all’occupazione di città e regioni intiere, in rela
zione con lo sviluppo delle azioni di massa in queste località ’ 8.
* * *
lfi P ietro S ecchia , La Resistenza italiana, nord e sud. In N uovi Argomenti, marzo-
giugno 1962, n. 55-56, pp. 156-7. Il corsivo è nostro.
17 D S, p. 3.
5° Adolfo Scalpelli
Molto meno laconici sono i diari dei battaglioni, dei quali, in Ap
pendice, pubblichiamo alcuni brani a dimostrazione che nemmeno l’in-
verno più rigido e l’oculata presenza del nemico erano riusciti a inter
rompere lo slancio operativo delle formazioni che nell’ottobre 1944, forti
di ben 1395 uomini, secondo il Diario storico24, erano divenute «Gruppo
brigate Garibaldi Destra Tagliamento ».
Se l’inverno comporta il rallentamento quantitativo delle azioni e delle
operazioni militari non si interrompono, invece, alcune delle attività di cui
non abbiamo finora fatto cenno, ma che sono caratteristiche costanti delle
formazioni della Destra Tagliamento: l’eliminazione di spie, e, soprat
tutto, il servizio di intendenza, per l’incetta di viveri per i reparti e le
popolazioni delle zone montagnose. Il servizio di intendenza sviluppatosi
nel Friuli e nella Venezia Giulia è stato quanto di più esemplare si sia
21 Ibid., p. 13.
22 lb id ., pp. 3-4.
23 Garibaldini del Friuli, cit., p. 24.
24 Invece secondo Garibaldini del Friuli, cit., p. 32, si dice che « in pianura armati
ed operanti » vi sono 930 partigiani. Questa è la cifra che si discosta di più dai
dati contenuti nello specchio dell’Appendice 2. Probabilmente in seguito al de
centramento operato nei mesi invernali si è determinata una notevole difficoltà
a stabilire con certezza il numero effettivo degli uomini rimasti in servizio.
52 Adolfo Scalpelli
oltre a migliaia e migliaia di divise, armi di ogni tipo, materiale per stampa rnac-
chine per scrivere medicinali.
25 Di questa organizzazione partigiana parla anche Mario Pacor, op. cit., pp. 201,
227, 264. Il brano da noi riportato, è tratto da F . Mautino, op. cit., pp. 99-101.
V . anche Garibaldini del Friuli, cit., pp. 30-2 e T . Tessari, op. cit., p. 60.
Documenti sulla guerriglia partigiana in pianura 53
Battaglione Pantera della brigata Anthos: Ha svolto inoltre lavoro per l'In
tendenza e per il -vettovagliamento delle popolazioni di montagna26.
Battaglione Martelli della brigata Dante di N anni: Il reparto è stato spesso
per lunghi periodi adibito per intero al trasporto viveri in montagna 27.
Brigata Garibaldi Ottobrino: La brigata ha svolto per lo più, lavoro d’inten-
denza in collegamento con l’ Intendenza del gruppo brigate Garibaldi sud e con
l ’Intendenza Montes æ.
* * #
26 D 5 , p. 8.
27 Ibid., p. 35.
28 I b id ., p. 46.
29 F. M autino , op. cit., pp. 170-1.
54 Adolfo Scalpelli
30 D5 , p. 33.
31 Ibid., p. 42.
32 Ibid., p. 44.
33 Ibid., p. 45.
34 Ibid., p. 45.
Documenti sulla guerriglia partigiana in pianura 55
Il giorno 26 aprile
il gruppo brigate Destra Tagliamento combatte contro colonne nemiche e cattura
il presidio della polveriera di Arzene dopo avergli inflitto un morto.
Il giorno 27
Da parte del gruppo brigate Destra Tagliamento viene eliminato in combatti
mento il presidio fascista di Codognè, della forza di 200 uomini. I fascisti ripor
tano 8 morti e 11 feriti. Altri otto presidi tra cui Travesio, Mariano e Torreano,
si arrendono in seguito a fatti minori o a intimazione.
Il gruppo brigate Destra Tagliamento, dopo sanguinosi scontri nelle cui fasi
trovano la morte 12 compagni, occupa il presidio fascista di Azzano X °. Un altro
combattimento viene sostenuto da reparti di questo gruppo di brigate a Orgnano,
ove essi riescono a mettere in fuga un gruppo di 60 tedeschi dopo averne ucciso
il comandante.
E il 30 aprile
Combattimenti si svolgono anche da parte del Gr. Brgt. Destra Tagliamento
presso San V ito ... In altre località tra cui Pordenone le forze tedesche si ar
rendono 35.
11 concetto che chi più ha più deve dare è certamente alla base della
politica fiscale e annonaria applicata nella zona, d’intesa tra movimento
politico e organizzazione militare. Non si può, ovviamente, sostenere che ci
troviamo di fronte ad un’aggressiva politica classista, ma è certo che, poi
ché alla guerra partigiana partecipano in misura maggiore gli appartenenti
ai ceti popolari, è diffuso, come conseguenza innegabile, un orientamento
su cui pesa l’appartenenza ad una classe piuttosto che ad un’altra. Deriva
da questo fatto l’orientamento tendente a far gravare non egualmente su
tutti il peso della guerra e le sue conseguenze. La ripartizione dei contri
buti viene progressivamente aumentata partendo dal basso verso l’alto.
A comprovare l’esistenza di questi orientamenti, dovuti certamente anche
alla personalità e alla provenienza politica degli uomini che guidano la
lotta e il Gruppo divisioni Garibaldi del Friuli, « Nicci » (Lino Zocchi di
38 D S, p. 5. Il corsivo è nostro.
33 Ibid., p. 2 1. •
40 Ibid., p. 54.
Documenti sulla guerriglia partigiana in pianura 57
A d o lfo S c a l p e l l i .
41 F ran cesco V u g a ,
La zona libera di Carnia e l’occupazione cosacca, (luglio-otto
bre 1944). Udine, Del Bianco, 1961, pp. 137-8.
APPENDICE *
1.
* Dopo la premessa d'ordine generale, riportiamo qui una serie di documenti dal
Diario storico della divisione Mario Modotti, Destra Tagliamento, finora inedito,
dai quali si potrà desumere la forza e l ’attività delle singole formazioni. Mentre
riportiamo dal Diario uno stralcio delle tabelle delia forza delle formazioni e le
varie notizie statistiche, abbiamo pensato fosse invece opportuno riportare dalle
quasi telegrafiche relazioni operative, alcuni degli episodi che ci sono sembrati più
indicativi. A questo proposito è necessario segnalare che il Diario, come del resto
i suoi estensori hanno scritto, venne ricostruito dopo la liberazione, a guerra fi
nita, sulla base dei documenti sottratti alla distruzione e al ricordo dei protago
nisti delle varie vicende. Tuttavia, a dimostrare il grado di attendibilità della
documentazione e la serietà con cui le varie azioni sono state ricostruite dal
l’Ufficio storico della divisione, molti degli stessi scarni resoconti degli episodi
raccolti nel Diario, si possono leggere negli opuscoli della collana Documenti del
ministero dell’Italia occupata, e precisamente in Bollettino delle azioni partigiane,
n. 15, n. 16-17 e n- 18, (Roma 1945), che, come si sa, furono redatti e stampati,
prima che l’ Italia venisse definitivamente liberata, sulla base di relazioni inviate
dai comandi del Nord.
53 Adolfo Scalpelli
2.
3*
B R IG A TA GARIBALD I A N TH O S.
La brigata viene costituita il 22 agosto 1944 con i seguenti battaglioni: Fosco,
Bertin, Pantera.
Battaglione Fosco.
Costituito in data 15 giugno 1944 su cinque compagnie, con il nome di Anthos
(in ricordo di un compagno caduto). Ha preso il nome di Fosco alla costituzione
della brigata. E ’ il reparto che ha il maggior numero di partigiani caduti.
Battaglione Bertin.
Costituito il 22 agosto 1944 su 5 compagnie. E ’ il battaglione che ha avuto il
maggior numero di uomini viventi alla macchia (dal i° settembre al novembre 1944,
174 uomini permanentemente accampati). Buona parte dei suoi effettivi vengono
trasferiti alla zona Venezia e daranno vita alla brigata Ruspo e Iberati dipendenti
dal comando zona Venezia.
Battaglione Pantera.
Costituito il 22 agosto 1944 con il nome di Ferro. Prenderà poi il nome di
Pantera per onorare la memoria di un compagno caduto. E ’ il reparto che ha subito
i maggiori rastrellamenti. Ha svolto inoltre lavoro per l’intendenza e il vettova
gliamento delle popolazioni di montagna.
Le azioni riportate nei diari operativi sono state ricostruite attraverso il ricordo
dei partigiani presenti. Costituiscono l’8o per cento circa di quelle effettivamente
fatte. Non è compresa l’attività di intendenza e di polizia che sono state notevoli.
4-
SPECCHIO D E LLA FORZA D E LLA B R IG A T A :
30-9-43 H H — — 14
31-12-43 II 3° — 3°
28-2-44 31 72 — — 72
5-
Battaglione Pantera.
Dal settembre 1943 al maggio 1944 viene svolto un intenso lavoro di propa
ganda e di raccolta di armi e munizioni. Vengono disarmate guardie di finanza,
carabinieri e militi fascisti; mentre viene svolta opera di propaganda con lanci di
manifesti e stampa preparata dai responsabili.
30-5-44. Cattura di 3 fascisti a Gruaro recuperando 3 armi automatiche. In se
guito alle ferite riportate in combattimento i repubblichini sono deceduti.
10-6-44. Attacco alle carceri di S. V ito al Tagliamento per liberare partigiani
detenuti. Sopravvenuti rinforzi al nemico ci si deve ritirare per la preponderanza
del loro fuoco.
21-6-44. Sabotaggio al ponte ferroviario di Cordovado interrompendo il traf
fico per due giorni.
4-7-44. In unione ad altri reparti della brigata viene impedito il raduno dei
bovini imposto con la forza dai tedeschi ad Azzano X°.
Il battaglione viene impiegato nel servizio di intendenza. Vengono eseguiti
prelevamenti e trasporto in montagna di grassi, derrate varie e 3000 quintali
di grano.
13-8-44. Fermato un treno e fatto scendere il personale vengono incendiati sette
vagoni e lanciato il treno verso la stazione di San Vito al Tagliamento danneg
giando gravemente la locomotiva e tutti i vagoni.
7-9-44. Attaccata una pattuglia tedesca a Bagnarola. N el combattimento ven
gono feriti 4 tedeschi. Cade nel combattimento il compagno Pantera da cui prende
nome il battaglione.
23- 9-44. Attaccato un treno servizi tedesco mentre si recava a riparare la linea
fatta precedentemente saltare. Muore il compagno Volga in seguito a ferite ripor
tate giorni prima in combattimento.
25-9-44. Sabotaggio ad una tradotta militare tedesca sulla linea Portogruaro
Casarsa interrompendo il traffico per un giorno.
2-10-44. Nella zona di Gleris, combattimento fra una nostra squadra e forze
tedesche in rastrellamento. Viene catturato ed impiccato dai tedeschi il compa
gno Learco.
25-10-44. Attacco a una pattuglia tedesca a Cimpello. In questi giorni i di
staccamenti vengono impiegati alla cattura di spie, sopprimendone più di una.
Viene distribuito alla popolazione bisognosa il grano prelevato ai ricchi proprietari
e destinato all’ammasso.
6-12-44. Fatto saltare un ponte sulla ferrovia Portogruaro-Venezia interrom
pendo il traffico per più giorni.
8-12-44. Fatto saltare un ponte sulla ferrovia S. Vito-Portogruaro, interrotto
il traffico per circa un mese.
24- 12-44. Catturata una guardia personale di Mussolini.
Sono continuati i rastrellamenti. Le foglie cadute non permettono di vivere
alla macchia in gruppi grossi. Vengono snelliti i distaccamenti ed i nuclei vivono
nei bunkers già predisposti. L ’attività di guerriglia è limitata alla cattura ed elimi
nazione di spie.
2-2-45. Si riorganizzano i distaccamenti e ci si appresta per quando rispunte
ranno le foglie. Ai primi di aprile si ricostituiscono gli accampamenti.
27-4-45. H battaglione inizia l’insurrezione, partecipa ai combattimenti per la
liberazione di Azzano X°, S. Vito al Tagliamento, Rorai, Villanova e Pordenone.
Nei diversi scontri vengono catturati oltre 400 tedeschi e materiale vario. Da parte
nostra tre feriti.
Documenti sulla guerriglia partigiana in pianura 61
Battaglione Fosco.
Dal settembre 1943 all’aprile 1944 organizzazione dei nuclei GAP con ricupero
di armi prelevandole da civili che ne erano in possesso abusivo! armi recuperate:
i l moschetti automatici, circa 70 fucili, circa 30 pistole e moltissime bombe a mano.
Vengono disarmate guardie di finanza, carabinieri e militi fascisti nonché svolta
opera di propaganda con manifesti e stampa preparata dai responsabili.
10-5-44. Una squadra GAP in giro di perlustrazione in due giorni consegue i
seguenti risultati: due repubblichini catturati, disarmati e lasciati liberi dopo averli
denudati; analoga operazione su tre carabinieri. Disarmato il presidio repubblichino
di Cesena; combattimento al posto di blocco repubblichino al ponte Lonca sulla
strada Cusano-Orcenico.
27-5-44. Trasporto alle formazioni di montagna in Valcellina di armi e muni'
zioni. Nonostante scontri con i tedeschi lungo il percorso la missione viene portata
a termine. Non si lamenta nessuna perdita.
25-6-44. Attaccato un treno sulla ferrovia Casarsa-Cusano; catturata la scorta
la locomotiva viene fatta cozzare contro i vagoni inutilizzandone sette. Il traffico
viene interrotto per 15 giorni. Ricuperato tutto il materiale trasportabile. Impe
gnato combattimento con rinforzi sopraggiunti un ufficiale tedesco restava sul ter
reno. Altre perdite tedesche imprecisate. Nostre perdite nessuna.
27-6-44. Interrotta con mine la linea Casarsa-Pordenone. Il traffico resta fermo
per 18 ore.
7-7-44. Incendio di 4 littorine dirette in Germania alla stazione di Sesto al
Reghena.
In questo periodo il battaglione è mobilitato per impedire gli ammassi del
grano e dei bovini, costringendo i contadini qualche volta a bruciare le trebbia
trici. Nel contempo fa servizio di intendenza per recuperare derrate varie da inviare
alle formazioni di montagna.
23-8-44. Attacco alla stazione di Pordenone. iL’intervento di preponderanti forze
nemiche frustrano l’azione. Vengono asportate 12 casse di tabacchi, sabotati tre va
goni, una locomotiva. Due partigiani rimangono feriti.
30-8-44. Sabotaggio alla linea Cusano-Pordenone interrompendo il traffico
per 30 ore.
5-9-44. Attaccato un treno alla stazione di Cusano. Catturata la scorta di 17 te
deschi fatti prigionieri. La locomotiva e 30 vagoni distrutti nel cozzo de) treno
fatto lanciare in piena velocità contro un altro fermo presso la stazione di Casarsa.
12-9-44. Attaccato il presidio tedesco di Azzano X ° ed imposto lo scioglimento
del raduno bestiame in atto. Nessuna perdita.
21-10-44. Fatti saltare i binari sulla linea Pordenone-Casarsa. Interrotto il traf
fico per 40 ore.
23-10-44. Il battaglione trovasi nel mezzo del rastrellamento che tedeschi, re
pubblichini, Xa Mas hanno sferrato contro la zona, un distaccamento viene accer
chiato. N el combattimento un partigiano resta sul terreno e gran parte dell’ equi
paggiamento. i l tedeschi vengono feriti.
7-11-44. Minata e interrotta la linea Gusano-Casarsa interrompendola per 30 ore.
17-11-44. Sabotata la linea telefonica ed elettrica Motta di Livenza-Fiume V e
neto, abbattendo i piloni per 5 chilometri.
Con il cadere delle foglie i tedeschi e fascisti intensificano la loro opera di
soppressione dei reparti partigiani istituendo presidi ovunque. 11 battaglione riduce
i suoi effettivi distribuendoli in nuclei viventi alla macchia o nei bunkers antece
dentemente preparati, in collegamento col comando. I mesi invernali trovano il
battaglione occupato alla soppressione di spie, azioni individuali di attacco ai pre
sidi nemici e di molestia. Intanto si istituiscono corsi politici per dare una coscienza
democratica ai partigiani.
62 Adolfo Scalpelli
Battaglione Bertin-Longo.
Dal settembre 1943 all'aprile 1944 viene svolta intensa opera di propaganda
con stampa già predisposta dal comando, opera di sabotaggio, disarmo di presidi
di guardia di finanza e carabinieri, molti dei quali si arruolano nelle formazioni
partigiane. Distrutti schedari di uffici comunali per impedire il reclutamento dei
giovani da parte dei fascisti. Cattura di armi e munizioni, prelevandole anche nelle
famiglie.
5- 5-44. Costituzione dei reparti regolari viventi alla macchia.
12-6-44. Fermo di un treno sulla linea Motta di Livenza-S. Vito al Tagliamento,
facendolo cozzare contro un altro proveniente in piena velocità nel senso opposto.
Due locomotive distrutte e ingente il numero dei carri fuori uso. Sul posto, per
rappresaglia, i tedeschi uccidono un civile.
29-7-44. Sabotata la linea ferroviaria presso Chions facendo deragliare un treno.
La locomotiva e diversi vagoni distrutti.
3-8-44. Sabotata con due mine la ferrovia Pordenone-Casarsa interrompendo il
traffico per 24 ore.
6- 8-44. Incendio di sei littorine in transito per la Germania ad Annone Veneto.
10-8-44. ••• In questo periodo il battaglione organizza le ’ squadre del terreno ’
alle quali dà il compito di intendenza tanto alle formazioni operanti nella zona,
che all'invio alle formazioni di montagna. Con questo sistema ingentissime sono le
quantità di viveri recuperate in collaborazione con i C LN locali e smistate ai parti
giani e alle popolazioni bisognose.
20-8-44. Sabotato con mine la linea ferroviaria Chions-Previsdomini interrom
pendo il traffico per 4 giorni.
29-8-44. Un distaccamento cattura 4 ispettori ferroviari tedeschi. Questi ser
vono in seguito per operare lo scambio con 600 civili catturati dai tedeschi nella
provincia di Treviso.
31-8-44. Una squadra di sabotatori si spinge fino a Treviso, ed entrando nel
deposito locomotive inizia il sabotaggio asportandone gli iniettori. Scoperta dalle
SS di guardia iniziava combattimento. Un compagno caduto prigioniero veniva
immediatamente fucilato.S
i
Si noterà la differenza di data fra questo Diario e il Diario del battaglione Pan
tera che colloca questa azione sotto la data del 27 aprile. Ci pare che sia più
attendibile, per la descrizione particolareggiata, questa data rispetto all’ altra.
Documenti sulla guerriglia partigiana in pianura 63
15-9-44. Un nucleo subisce un’ imboscata in una casa di Pradipozzo. Nel com
battimento restano sul terreno 7 repubblichini uccisi, gli altri posti in fuga. Recu
perate 2 armi automatiche, 3 pistole, 4 moschetti e varie bombe a mano. In seguito
per rappresaglia la casa veniva bruciata dai repubblichini.
18-9-44. H battaglione subisce un rastrellamento e nei pressi di Villetta nei
combattimenti con brigate nere e tedeschi due compagni cadevano ed una decina
fatti prigionieri venivano internati in Germania.
18-10-44. Attestamento presso Prata di un distaccamento per proteggere un
aviolancio. Scontro con pattuglie tedesche che si protrae per circa un’ora. Interve
nuti reparti corazzati in rinforzo, il distaccamento si sgancia lasciando in mano
nemica circa 50 biciclette. Imprecisate le perdite inflitte al nemico.
22-10-44. Sabotata con mine la linea ferroviaria Pordenone-Casarsa nei pressi di
Cusano, interrompendo il traffico per due giorni.
8-11-44. Cattura di due repubblichini presso Pramaggiore ed in seguito scam
biati con partigiani prigionieri.
Negli ultimi tempi i rastrellamenti nemici sono stati intensissimi. Le foglie
cadono e nei paesi vengono istituiti presidi nazifascisti. Si snelliscono le file del
battaglione inquadrando i partigiani in piccoli nuclei, inviando alle case i non com
promessi e gli ammalati. Si inizia la costruzione dei bunkers. Anche la raccolta di
viveri e d’equipaggiamento per le formazioni di montagna devono cessare.
28-11-44. Minato un ponte presso Blessaglia senza risultato positivo per l ’ac
cerchiamento subito da parte delle bande nere. Sei partigiani dopo aspro combat
timento venivano fatti prigionieri, torturati e impiccati nella piazza di Blessaglia.
12-12-44. Il battaglione da questa data limita al minimo la sua attività fino al
mese di marzo perchè qualunque riparo è immediatamente individuato.
26- 4-45. Attaccato la guarnigione di guardia alle carceri di Portogruaro libe
rando 3 compagni arrestati. Recuperate due mitragliatrici e relative munizioni, 2 mi
tra, 6 moschetti e diverse bombe a mano.
27- 4-45. Mobilitazione del battaglione per la liberazione di Portogruaro. Sulla
nazionale 53 si scontra con una colonna tedesca che dopo aspro combattimento
viene posta in fuga lasciando sul terreno una ventina di morti e diversi feriti.
Accerchiamento di Portogruaro. Inizio di trattative di resa con il comando te
desco. Nella notte dopo breve attacco il presidio si arrende senza condizioni.
Vengono fatti oltre 400 prigionieri tedeschi e fascisti e catturato ingente mate
riale e armi.
6.
B R IG A T A GARIBALD I V E N E Z IA N O :
7-
30-9-43 7 7 — — 7
31-12-43 I 19 — — 19
28-2-44 7 34 — — 34
3 I' 5'44 47 120 — — 120
31-8-44 76 290 4 6 284
31- 10-44 18 355 6 20 335
28-2-45 13 389 7 51 338
30-4-45 — 389 7 69 320
3 t ' 5'45 *- 389 2 71 318
8.
DIARIO O PERATIVO D ELLA BR IG A TA V E N E Z IA N O :
Dal settembre 1943 al luglio 1944 i battaglioni della brigata hanno operato con
altre formazioni partigiane (brigata mista Ippolito Nievo) e divisione Nino Nanetti)
e tutte le loro azioni sono state incluse nei diari operativi delle formazioni suaccen
nate. N el mese di luglio la formazione al completo, raggiunta la forza sufficiente,
opera autonoma sotto un suo proprio comando dipendente dal comando zona Destra
Tagliamento.
28-8-44. Mobilitazione simultanea di tutti i distaccamenti per azioni di sabo
taggio. Interruzione con mine della ferrovia Casarsa-Spilimbergo; interruzione con
mine della ferrovia Pordenone-Casarsa presso Cusano; in collaborazione con altri
reparti distruzione di un capannone O T a Motta di Livenza; interruzione della
ferrovia presso Motta di Livenza con brillamento di mine. I danni provocati da
queste azioni sono ingenti.
2-9-44. Preparazione di un’imboscata in località Lison di San Stino di Livenza
ad un camion carico di tedeschi. Nel combattimento per il lancio ravvicinato di
bombe SIPE, 22 tedeschi rimangono uccisi e la macchina distrutta.
13-9-44. Sul fiume Meduna nei pressi di Visinale un distaccamento attacca il
vaporetto tedesco di rifornimento facendolo arenare. Uccisi 5 tedeschi di scorta e
impedito il traffico per 5 giorni.
20-9-44. Sabotata la linea ferroviaria Pordenone-Casarsa in località Loncon e
fatta saltare al passaggio di un treno carico di materiale bellico. Distruzione del
treno e interruzione del traffico con il crollo di un casello ferroviario.
24-9-44. Attaccata una vettura tedesca nei pressi di Annone Veneto e cattura
della bandiera del IV reggimento tedesco Flack in rastrellamento con le S S . 11 colon
nello comandante e un maresciallo fucilati. La reazione nazifascista si scatena rab
biosa. I battaglioni si sparpagliano, i loro nuclei lasciano la zona libera da parti
giani per salvare la popolazione da rappresaglie.
30-9-44. U n battaglione in transito per Cessalto subisce una imboscata da fa
scisti appostati e circondato. Nel combattimento seguito rimangono sul terreno
12 partigiani. N el contrattacco i fascisti venivano posti in fuga dopo aspro com
battimento e recuperati i corpi dei compagni. Non si conoscono le perdite inflitte
ai fascisti.
Documenti sulla guerriglia partigiana in pianura 65
10-10-44. Reparti della brigata sono inviati in missione nelle formazioni della
Val Cellina (Ippolito Nievo mista) e partecipano a combattimenti che investono
quella brigata in quel periodo. Nei combattimenti trovano la morte i compagni
Furlan, Andro, Danilo.
4-11-44. In un’imboscata cadeva combattendo presso Rivarotta il comandante
di brigata, compagno Veneziano, un altro compagno cadeva ed uno rimaneva ferito.
20-11-44. In un’imboscata cadono prigionieri il comandante ed il commissario
della brigata, Gatto ed Eros. In questo periodo i rastrellamenti sono arrivati al mas
simo perciò i partigiani di tutti i battaglioni vengono riuniti in piccoli nuclei, man
dando alle loro case gli ammalati e i meno compromessi. I nuclei continueranno
così ad operare nei due mesi seguenti in forma individuale pur restando collegati
con i rispettivi comandi. I nuclei soprattutto vengono impiegati alla soppressione
delle spie e alla riorganizzazione dei quadri, politica e militare.
28-4-45. Attaccato il presidio di Rorai Piccolo che si era fortificato nel castello.
Dopo due giorni di combattimento veniva sopraffatto con la collaborazione di altri
reparti partigiani. Vengono catturati 17 tedeschi prigionieri e diversi morti.
30-4-45. Rastrellamento di tedeschi e combattimenti contro colonne in fuga.
Attestamento e liberazione di Pordenone. Presidio ai paesi liberati.
SI-
B R IG A TA GARIBALD I D A N T E DI N A N N I:
La brigata si costituisce il 3 novembre 1944 prendendo il nome di un eroico
gappista torinese.
E ’ costituita dai battaglioni:
Martelli, costituito il 17-8-44
Samos, costituito il 30-9-44
Candon, costituito il 3-11-44.
Il battaglione Martelli è nato con il nome di Dante prendendo poi il nome del
maggiore Martelli, fucilato a Pordenone dai tedeschi. Il reparto è stato spesso e
per lunghi periodi adibito per intero al trasporto viveri in montagna.
Il battaglione Samos è stato il reparto che ha dato molti uomini alle forma
zioni di montagna dopo averli istruiti.
Il battaglione Candon ha servito molto le formazioni di montagna, sia dando
loro uomini ben preparati, che operando molto spesso assieme a queste formazioni.
Le azioni riportate nei diari operativi rappresentano circa il 70 per cento di
quelle effettivamente fatte e non potute ricostruire.
io.
30-9-43 15 15 — — 15
31-12-43 7 34 — — 34
28-2-44 14 55 — — 55
31-5-44 36 148 — — 148
31-8-44 26 259 I 2 257
31-10-44 15 314 I 4 310
28-2-45 2 331 2 17 314
30-4-45 — 338 3 21 317
66 Adolfo Scalpelli
li.
D A L DIARIO D E L L A B R IG A T A D A N T E DI N A N N I;
Battaglione Martelli.
Dal settembre 1943 al maggio 1944, il battaglione è impiegato a far conoscere
agli abitanti della zona l ’alta finalità patriottica che si è prefissa. Costituisce nuclei
operativi che hanno il compito di ostacolare al nemico l’uso della rete stradale e
impedire così il rifornimento alle sue truppe operanti al sud. Hanno inoltre il
compito di provvedere al rifornimento viveri per le formazioni dislocate nella Val
Cellina e Val Tramontina e alla popolazione di queste valli.
1 viveri vengono requisiti alle famiglie più abbienti della pianura ed avviati
in montagna a mezzo automezzi, carri agricoli e a mezzo soma. Le requisizioni ven-
gono sempre fatte con l ’approvazione del C L N .
10-6-44. Il posto di blocco di Ponte Meduna, composto di 30 uomini viene di
sarmato. Recuperate le armi e le munizioni.
29-8-44. Sabotata la lnea ferroviaria Sacile-Casarsa nei pressi di Cusano facendo
brillare due mine. Traffico interrotto per 12 ore.
6-9-44. Disarmato il presidio repubblichino di Cordenons. Recuperati 24 mo
schetti, 3 pistole e munizioni.
12-9-44. Catturata in Borgo Meduna di Pordenone la macchina del ministro
repubblichino Pisenti. Il conduttore viene fatto prigioniero.
14-9-44. Abbattuto un pilone della linea ad alta tensione che fornisce l ’elet
tricità a Trieste.
15- 9-44. H battaglione viene mobilitato al completo esclusivamente per accom
pagnare tradotte di viveri alle formazioni in montagna.
25-10-44. ... N ei mesi di novembre, dicembre e gennaio il battaglione riduce
la sua attività, in quanto costretto a dividere i distaccamenti in nuclei di pochi
uomini che durano fatica ad occultarsi a causa della mancanza di vegetazione e a
causa dei frequenti e decisi rastrellamenti effettuati dai tedeschi e dai fascisti.
20-4-45. Accerchiamento del presidio tedesco di Cordenons ed invito al Co
mando piazza di résa ai partigiani. In attesa della risposta, sopraggiungono rinforzi
tedeschi che costringono il battaglione a sganciarsi combattendo. Perdite inflitte al
nemico imprecisate. Perdite subite tre feriti.
25-4-45. U n distaccamento attacca il presidio tedesco a Cordenons, asserragliato
nelle scuole. Dopo due ore di combattimento, per preponderanza di uomini e armi
nemici, il distaccamento si ritira lasciando sul terreno un morto.
29-4-45. Attaccato il presidio di Zoppola che dopo tre ore di combattimento
si arrendeva. Perdite inflitte: 8 morti, 40 prigionieri di cui io feriti.
Sopraffatto il presidio di Cordenons; catturati 35 tedeschi di cui uno ferito gra
vemente.
Battaglione Samos.
Dal settembre 1943 al marzo 1944 viene svolto un intenso lavoro di propa
ganda preparata dai responsabili a mezzo di manifesti e stampa. Vengono raccolte
armi e munizioni nelle famiglie che le detenevano abusivamente. Disarmate guardie
di finanza e carabinieri.
27-3-44. Fermato sulla ferrovia Casarsa-Codroipo un treno carico di grano ed
ingaggiato combattimento con reparti tedeschi per difenderlo. Asportati circa 300
quintali di grano inviati all’intendenza divisione Sud Arzino. Perdite inflitte ai
tedeschi imprecisate.
10-4-44. Sabotata con mine la ferrava Casarsa-Cusano. Interrotto il traffico per
due giorni.
Documenti sulla guerriglia partigiana in pianura 67
3' 5' 44 - Partecipato con altri reparti all’attacco del presidio tedesco della polve/
riera di Codroipo. Sopraffatto e disarmato il presidio di 35 uomini dopo aver fatto
saltare 3 riservette.
15-6-44. Disarmato il presidio repubblichino di Valvasone, catturando l’arma
mento completo e l’equipaggiamento.
30-6-44. Attaccata e minata la ferrovia a Casarsa facendo saltare due carri fer
roviari carichi di dinamite.
N el mese di luglio il battaglione è impiegato nella sua totalità ai servizi del
l’intendenza al fine di avviare più derrate possibili all’intendenza di montagna. Molte
azioni individuali di nuclei che non si possono menzionare per mancanza di do
cumenti.
21-8-44. Sabotata la ferrovia Casarsa-Ponte Tagliamento con brillamento di
mine. Interrotto il traffico per 30 ore.
Dal i° al 30 settembre attività ininterrotta di intendenza mentre il battaglione
era impegnato in continui combattimenti di nuclei per proteggere le spedizioni
all’intendenza delle formazioni di montagna.
6- 10-44. Catturata con un colpo di mano un’autobotte di olio commestibile che
viene inviata all’intendenza delle formazioni di montagna con gli stessi uomini che
l’hanno catturata.
7- 10-44. ... Nei mesi di novembre e dicembre il battaglione si appoggia alle
formazioni di montagna della divisione Sud Arzino e opera con quella partecipando
alle battaglie provocate dai grandi rastrellamenti.
26- 4-45. Attaccato il presidio tedesco della polveriera di Arzene. Dopo un com
battimento durato più ore i tedeschi si arrendono. Perdite inflitte: il capitano co
mandante morto, 70 prigionieri dei quali 15 feriti.
N ei pressi di Valvasone attaccata una colonna tedesca in fuga. Favoriti dal
l’oscurità i partigiani con il lancio di bombe a mano hanno sopraffatto la colonna.
Catturati 150 tedeschi in gran numero feriti.
29-4-45. Partecipazione alla liberazione ed ai conseguenti combattimenti di V al
vasone, Arzene, Zoppola, Casarsa e Pordenone.
2' 5 ' 45 - Occupazione dopo breve combattimento del campo di aviazione di Avia-
no. Catturati 3 aeroplani facendo circa 80 prigionieri.
Battaglione Candon.
nieri dei quali 22 feriti, le armi e le munizioni in loro dotazione. Perdite subite
dai partigiani: 4 feriti.
28-4-45. Liberazione di tutti i comuni viciniori [a Valvasone] e in partecipa
zione con altri reparti, alla liberazione di Pordenone.
1-5-45. Attaccata presso Valvasone una colonna corazzata tedesca in fuga. Me
diante lancio di « panzer-faust » i mezzi corazzati vengono distrutti. Venti tedeschi
uccisi e i l prigionieri. Un morto e due feriti tra la popolazione.
12.
B R IG A T A G A R IB A L D I O T T O B R rN O :
U- 14
SPECCHIO D E L L A FORZA D E L L A B R IG A T A :
30-9-43 8 8 — — 8
31-12-43 2 15 — — 15
28-2-44 12 38 — — 38
31-5-44 29 113 — — “ 3
31-8-44 55 272 — — 272
31-10-44 33 340 — — 340
28-2-45 2 352 — I 351
30-4-45 — 357 3 4 353
14.
Battaglione Falce.
Dal dicembre 1943 al giugno 1944 il battaglione ha svolto intensa opera di
propaganda per la formazione del C L N per la raccolta di viveri, armi e mezzi per
alimentare le formazioni di montagna. Addestramento di uomini per le formazioni
Garibaldi Friuli brigate Sud. Ha operato anche con diverse formazioni della Si
nistra Tagliamento.
Documenti sulla guerriglia partigiana in pianura 69
Battaglione T uzzoli.
Dal settembre 1943 all'aprile 1944 il battaglione nei suoi reparti viene impie
gato per recuperare armi e munizioni nei paesi di sua giurisdizione presso i civili
che ne sono in abusivo possesso.
4- 4-44. Deragliato un treno della linea Casarsa-Sacile presso Cusano, mediante
esplosione di mine sui binari.
8-4-44. Sabotaggio della linea Casarsa-Cusano mediante asportazione di una
campata di binari in località Sile, determinando il capovolgimento di un treno di
derrate destinate ai tedeschi.
27- 4-44. Tentativo fallito di posa di mine sul tratto di ferrovia Casarsa-Cusano
per l’intervento di pattuglie tedesche con le quali s'ingaggia un breve combat
timento.
10-5-44. Sabotaggo di carri ferroviari e locomotive mediante asportazione di
pezzi nella stazione ferroviaria di Casarsa.
Da questa data e fino alla fine di luglio il battaglione è mobilitato al completo
per i servizi d ’intendenza. (Recupero, con buoni dei Comitati di liberazione e avvia
mento all’intendenza del Gruppo brigate Garibaldi Sud, accompagnando i carichi).
30-8-44. Attaccato un treno carico di tedeschi sul tratto Casarsa-Ponte del T a
gliamento. Nel combattimento seguente i tedeschi rispondevano brevemente al
fuoco. Non si conoscono le perdite inflitte.
28- 9-44. Sabotaggio della linea Casarsa-Sacile presso Cusano mediante brilla
mento di mine.
5- 11-44. Sabotata la linea Casarsa-Sacile mediante brillamento di mine in lo
calità Sile.
Dal mese di novembre al febbraio 1945 il battaglione snellisce i suoi reparti
facendoli vivere nei bunkers, preventivamente preparati, mandando a casa gli am
malati e i non compromessi. Continuava così, restando collegato con il comando
e facendo azioni individuali di sabotaggio in attesa della primavera.
15-4-45. Attaccato il presidio ferroviario alla stazione di Casarsa per effettuare
il disarmo del comando movimento tedesco e deposito armi del treno cantiere. Nel
combattimento durato due ore i tedeschi si arrendevano, ma per il sopraggiungere
di rinforzi corazzati tedeschi, i partigiani dovettero sganciarsi combattendo.
7° Adolfo Scalpelli
battaglione Tridente.
Il battaglione Tridente dal dicembre 1943 al dicembre 1944 ha fatto servizio
completamente alle dipendenze della organizzazione di intendenza Montes, oppure
con reparti dei battaglioni della stessa brigata, Falce e Tazzoli. E ’ impossibile enu
merare l ’ immensa mole di lavoro effettuato e le azioni compiute per difendere le
spedizioni ed i prelevamenti essendo smarriti i documenti ed impossibile ricostruirli.
18-3-45. Attaccato in collaborazione ad altri reparti il presidio delle carceri di
S. Vito al Tagliamento, liberando due partigiani ivi carcerati.
28-4-45. Attestamento a Sud di S. V ito al Tagliamento per la sua liberazione.
Impegnato aspro combattimento il battaglione viene respinto con alcuni partigiani
feriti. Vengono catturati io tedeschi.
In collaborazione ad altri reparti attaccato e sopraffatto il presidio tedesco e
repubblichino di Cordovado.
30-4-45. Dopo un nuovo attacco al presidio di S. Vito i tedeschi accettano la
resa ed il battaglione entra in S. Vito facendo un gran numero di prigionieri e
catturando mezzi.