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VENERDÌ — 15 NOVEMBRE 2019 – IL RESTO DEL CARLINO 21 ••

Urbanistica Le radici degli alberi


all’ospedale avevano rovinato

Urbino Le radici degli alberi


dell’ospedale
danneggiano le fogne
Piante tagliate ieri
alcuni tratti fognari e così,
capito il danno, non è rimasto
altro che abbatterli, data la
delicatezza del luogo. Le
operazioni si sono svolte ieri
mattina. Saranno sostituiti.

Mario Logli è Urbino, la città lo celebra


Consiglio comunale solenne a Palazzo Ducale per il conferimento della cittadinanza onoraria all’artista che difende la bellezza

Sopra, il consiglio comunale, la foto con la consorte e il sindaco; a lato con Peter Aufreiter e il rettore Vilberto Stocchi. Sotto, il dipinto donato a Urbino

nazionale delle Marche Peter Au- ha esordito l’artista –. Ho trascor- fenderla... perché non succeda... detto. «Questo quadro ha un si-
di Lara Ottaviani
freiter –. Nelle sue opere non c’è so la mia infanzia e la mia giovi- che la stessa, stanca e indignata, gnificato che deve farci riflettere
«Tocca ma me», il dialetto urbi- solo la bellezza di Urbino, strap- nezza tra i vicoli e i torrioni di Ur- si sradichi e fugga dalla Terra (co- – ha concluso il sindaco Gambini
nate, da urbinate, di Mario Logli, pata dalla terra, Logli riporta an- bino, ma sono nato in un giorno me in un dipinto di Mario Logli) –. Da oggi abbiamo un cittadino
al momento di salire sul podio e che i problemi dell’ambiente, del- di settembre (ndr, del 1933) nella per prendere la via delle stel- prestigioso in più».
pronunciare il suo discorso, era la natura, tratta la matematica, la casa della levatrice, amica di mia le...”. Urbino ha bisogno degli ur- © RIPRODUZIONE RISERVATA

un simbolo di conquista, un sigil- scienza, la tecnica. Tutto questo mamma, a Colbordolo, ci stetti binati che la difendano, non vi
lo di riconoscimento e un’affer- è nel lavoro di Mario e io sono feli- una settimana e poi tornai in via aspettate che lo facciano altri
UN DIPINTO IN DONO
mazione di orgoglio. «Dopo tan- ce di consegnargli la Medaglia di Veterani. In questo momento sto- per voi».
to tempo ci sono riuscito», ha Raffaello (ndr, il riconoscimento rico, in cui non a tutti è concesso Il maestro ha poi donato un di- Un quadro per
detto il maestro dopo aver otte- che il direttore ha ideato per mantenere la propria identità, io pinto al Comune di Urbino che sa- ricordare a tutti che
nuto la cittadinanza onoraria dal- omaggiare i personaggi illustri sono privilegiato perché sono ri- rà posto in Municipio che è «un
nell’anno delle celebrazioni raf- conosciuto per quello che sono. monito a fare attenzione perché
l’armonia va amata
la città in cui è cresciuto e che ha
amato e portato nel mondo con faellesche)». Ho portato le mie radici, la mia Ur- stiamo perdendo la bellezza», ha e difesa a ogni costo
la sua arte.
Nella sala degli Angeli di Palazzo
Ducale, il consiglio comunale in
seduta solenne ha conferito ieri
pomeriggio la cittadinanza ono-
raria a uno scoppiettante Logli:
cordiale, amorevole e positivo
come sempre, l’artista, pittore,
disegnatore, illustratore, già pri-
ma della cerimonia era l’emble-
ma della felicità per un risultato
da sempre sperato. Ad aprire la
seduta, il presidente del consi-
glio comunale Massimiliano Sirot-
ti che ha ricordato come la citta-
dinanza onoraria a Logli sia stata
votata ad aprile scorso da un pre-
cedente consiglio, ma che poi Il presidente del consiglio Sirot- bino, che io non posso fuggire,
tutti i gruppi e i consiglieri attuali ti e il sindaco Maurizio Gambini ovunque e le mie radici sono sa-
hanno sostenuto la decisione: hanno poi consegnato al mae- cre, fatte di città e arte. Questo
«La cerimonia di oggi, in un luo- stro la targa con il riconoscimen- riconoscimento è riconducibile
go così speciale e ricco di bellez- to della cittadinanza onoraria del- all’arte, al fare sempre di più, e
za, sancisce ufficialmente ciò la città di Urbino concesso dal con questi stimoli io continuerò
che era già presente nella perce- consiglio comunale: «Dopo tanto a far volare Urbino. Se penso che
zione di tutti coloro che conosco- tempo ci sono riuscito», ha detto i miei dipinti sono stati visti in di-
no Logli – ha detto Sirotti –. Urbi- Logli stringendo a sé il quadro e verse mostre e Paesi, mi vengo-
nate nel profondo dell’anima, poi la sua spontaneità e freschez- no i brividi. Io devo ringraziare il
grande celebratore dell’unicità za gli hanno fatto pronunciare rettore Vilberto Stocchi per il Si-
di Urbino, dopo questa seduta Lo- quel «Tocca ma me», proprio in gillo d’Ateneo che mi ha conse-
gli sarà a tutti gli effetti concitta- dialetto urbinate, che aveva il sa- gnato nel 2017 e agli urbinati vo-
dino di Raffaello Sanzio». pore di vera conquista. glio dire quello che il professor
«Se devo dire qualcuno che è ur- «Ho sentito tutti dire: “Chi è più Franco Mazzini scrisse nel volu-
binate dico Mario Logli – ha pro- urbinate di Mario?”, perché san- me Urbino i mattoni e le pietre:
seguito il direttore della Galleria no che questa è la mia identità – “raccomando agli urbinati di di-

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