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PAESE :Italia AUTORE :N.D.

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30 ottobre 2019 - Edizione Pesaro

L’altra sera in Baia il consorzio di idee tra Ricci e i grillini: le prime proposte. Una docente: «Gli iscritti sono 250, ma cresceranno»

Riaprire l’università? Si può ripartire da lingue orientali


«Il nostro obiettivo è creare en- Stocchi ci ha consigliato di apri-
tro la fine dell’anno una proposta re un tavolo di lavoro con le im-
realistica da attuare nel 2020», prese del territorio», ha spiegato
così il sindaco Matteo Ricci e la Frenquellucci. E cosa potrebbe
consigliera Francesca Frenquel-
servire alle imprese a tal punto
lucci (M5S) hanno aperto il Con-
da convincerle a metterci i soldi?
sorzio di idee su Pesaro Studi. C’è chi ha proposto corsi di alta
formazione di ingegneria: «A Pe-
Con quali corsi o master o alta
saro sta venendo fuori la mecca-
formazione riattivarlo? E’ per ri-
nica di precisione». Oppure ine-
spondere a questa domanda che renti la registrazione dei brevetti.
lunedì una trentina di persone si Proposte più in linea con quanto
sono riunite a Baia Flaminia. Tra dichiarato dal rettore Stocchi, ov-
loro, la docente di cinese Yafang vero che riattivare un corso uni-
Chang che ha proposto di riporta- versitario è dura, meglio è con-
re a Pesaro il corso di lingue centrarsi su master e alta forma-
orientali. «Gli iscritti nelle cinque
zione. «Ilnostro obiettivo è avere
classi, comprese le due magistra-
un corso universitario – ha detto
li, sono 250 – ha riferito -. Nei
Ricci –, ma se è complicato e vo-
prossimi anni potrebbero cresce-
gliamo partire con un master va
re perché vari licei linguistici han-
no attivato anche lezioni di cine- bene, l’importante è partire».
se e Pesaro è più facile da rag-
giungere in treno rispetto ad Ur- L’INSEGNANTE
bino, quindi potrebbe attrarre «Vari licei linguistici
meglio attuali studenti delle su-
periori anche di altre città. I do-
hanno attivato lezioni
centi sono una ventina, per lo più di cinese e a Pesaro
pendolari, quindi non avrebbero la sede è più comoda»
nessun disagio». Una proposta
che ha incuriosito il sindaco, il
quale ha fatto notare che «anche
da un punto di vista economico
potrebbe essere più facile spo-
stare lingue orientali perché non
necessita di laboratori costosi».
L’aspetto economico non è se-
condario perché l’accordo con
l’università di Urbino è che il Co-
mune fornisce la sede (l’Olivieri i
primi anni, poi il San Domenico
una volta ristrutturato) e l’univer-
sità i docenti, ma restano scoper-
te le spese organizzative. Da co-
prire con fondi regionali o con
l’aiuto delle imprese. «Per questo

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