IL GOTICO
L’architettura gotica è ricca di simboli.
In comune con il romanico troviamo la pianta longitudinale, 3 o 5 navate ed il transetto con qualche modifica.
Gli archi a tutto sesto, verranno sostituiti da degli archi originali a sesto acuto, che è più stretto, avvicina i pilastri tra loro e si eleva
in altezza.
Troveremo delle volte a crociera poggianti su quattro pilastri. Le campate gotiche sono rettangolari. I pilastri saranno a fascio. Le
volte a crociera saranno percorse da dei costoloni.
Il gotico ha il suo inizio nel 1140 circa, in alcune zone della Francia; per essere più precisi nella zona di Parigi chiamata Ilè de
France.
Come detto prima l’arco acuto verrà in sostituzione dell’arco a tutto sesto. A questo ci sono due conseguenze che riguardano le
pareti dell’insieme architettonico.
1. Le pareti si assottigliano per cui più lunghe
2. Le pareti possono essere forate, poiché da questo momento non hanno più funzione portante.
Grande sviluppo delle vetrate colorate ossia con dei pezzi di vetro colorati si cominciano a costruire figure che hanno funzione di
insegnamento e ornamento. Quindi nelle chiese gotiche al posto di mosaici e affreschi troveremo queste grandi vetrate.
Troveremo un nuovo elemento architettonico chiamato arco rampante che ha la stessa funzione del contrafforte (che nella
cattedrale romanica contrastava le spinte sulla parete perimetrale). Ed è un semi arco distante dalla parete quanto basta per le
spinte.
Tre delle più famose abbazie cistercensi:
*Fossa Nova
Pianta semplice a croce latina (fin qui niente di gotico), tipica pianta di abbazia con transetto.
Abside quadrata/rettangolare un po’ squadrata
Sul fianco della chiesa troviamo un chiostro con costruzioni monastiche (come Chiaravalle). I primi modelli disposti così, lì
troviamo qui.
La pianta è detta pianta Bernardino (impostata sul quadrato con campate quadrate), derivante dal nome di San Bernardo, colui
che riformò l’ordine dei cistercensi.Altre due basiliche cistercensi sono quelle di Chiaravalle e Chiaravalle delle colombe.Presenza
di arco a sesto acuto.Sia dall’interno che dall’esterno possiamo notare che la navata centrale è più alta di quelle laterali.Grande
rosone sulla facciata.Grandi aperture.Pilastri a fascio addossati sulla parete della navata centrale.Le pareti non hanno funzione
portante.
Strombatura del portale (caratteristica sia romanica che gotica, quindi non è una novità)
*San Francesco d’Assisi: costruita nei primi decenni del 1200. Prima chiesa gotica italiana dopo quelle cistercensi. Appartiene
all’ordine dei francescani.
La costruzione di questa chiesa, viene iniziata per custodirvi la tomba del santo, poiché di grande importanza.
In questa chiesa, possiamo notare delle caratteristiche romaniche, gotiche e propriamente sue.
È una doppia chiesa che si divide in basilica superiore ed inferiore.
La cripta (luogo dove venivano conservate le spoglie del santo) è molto limitata.
La cripta è dilatata tanto quanto la chiesa è grande, ma sempre con funzione di cripta.
Niente elementi gotici; gli archi e i pilastri sono molto robusti e le forme sono ribassate.
Nella basilica superiore c’è un’unica navata che favoriva sia la predicazione dei francescani sia conteneva più gente.
La basilica sorge sopra una collina quindi lo spazio per la sua costruzione era limitato.
Esterno: facciata richiama il romanico, doppio portale, gran rosone, niente finestre e niente decorazioni. Questo perché la povertà
e la semplicità sono molto significative per i francescani.
Vicini ai contrafforti cilindrici (elementi romanici) troviamo la presenza d’archi rampanti.
Campate che utilizzano l’arco a sesto acuto. Nella zona absidale troviamo finestre belle e grandi.Grande illuminazione.
Nella navata le finestre (che sono elemento gotico) sono abbastanza grandi; portate in alto e distanziate tra loro. Le vetrate sono
colorate. Le Vetrate non sostituiscono la parete ma vengono appositamente messe in alto per dare spazio agli affreschi.Nella
zona centrale troviamo gli affreschi di Giotto.
Differenza tra Buoninsegna e Cimabue
La Maestà Rucellai del 1285 di Duccio di Buoninsegna e la Maestà di Santa Trinità ( non trinita') di Cimabue 1280-85.
Nella composizione sono molto simili per due motivazioni principali: il primo perché' entrambi si rifanno a quei prodotti che con le
crociate furono portati in Italia la cosiddetta produzione costantinopolitana che presenta forti analogie con entrambi i pittori. L’altro
perché' indiscutibilmente Duccio fu profondamente influenzato dall'arte di Cimabue, tanto più che per lungo tempo la madonna
Rucellai gli fu attribuita.
Ma quali sono le novità rispetto alla pittura bizantina? Rispetto ai moduli fissi ed inespressivi di tale arte, Cimabue conferisce
un'aria psicologica ad ogni personaggio, affettuoso nel volto della madonna, pensoso e introverso nei profeti centrali, entri i
laterali sembrano in estasi. Cimabue inoltre introduce una forte novità in senso spaziale con l'architettura assai complessa del
trono e con l'eccezionale espediente di scandire gli angeli in modo che indichino maggiore profondità’. Le pieghe del manto
derivano in parte dai prototipi costantinopolitani e in parte probabilmente dall'influenza subita dalla coeva scultura di Nicola
Pisano.
La Madonna di Duccio presenta caratteristiche simili ma sussiste un uso molto più raffinato del colore e dell'uso della linea di
contorno ( Duccio esercitò anche come miniatore) e nei bordi del manto azzurro si possono osservare quei bellissimi ghirigori in
oro che sono di probabile ascendenza francese. Inoltre la Madonna poggia su un sontuoso tessuto (Siena all'epoca ne produceva
di preziosissimi) e soprattutto è da notare la disposizione degli angeli che risultano sovrapposti rendendo meno efficace l'idea
della profondità del dipinto. Un espediente eccezionale in senso naturalistico è che Duccio rompa con la tradizione che voleva
che il velo di Maria cadesse a cerchi concentrici sulla testa come i Cimabue ma che seguisse un andamento naturale con le
pieghe perpendicolari come vorrebbe la gravità.
CHIESE IMPORTANTI:
* Saint Denis: la prima ad adottare alcuni elementi che poi diverranno caratterizzanti dell’arte gotica.
Prima chiesa gotica. Prima metà XII secolo.
Era una chiesa già esistente e la prima parte che fu ristrutturata fu la zona del coro. In cui adottano l’arco a sesto acuto, pilastri
con funzione portante e assottigliamento delle masse murarie.
Abside: semicerchio che si complica con doppio deambulatorio (ambiente di passaggio posto lateralmente ad uno o più locali di
un edificio; in particolare nelle chiese il prolungamento delle navate laterali che fiancheggia, oltre il transetto, lo sviluppo del coro,
e sul cui lato esterno generalmente si aprono una serie di cappelle radiali). Ad esempio se c’è un altare o una reliquia si passa
per il deambulatorio per vedere o rendere omaggio.
Le caratteristiche presenti sono: l’innalzamento di tutta la struttura, i pilastri a fascio, i costoloni e l’ingrandimento delle finestre. Le
campate sono rettangolari.
L’abate Suger è colui che ha fatto queste ristrutturazioni anzi ha dato ordine di farle, e su ciò ha fatto molti scritti. La chiesa dopo
un paio d’anni, fu poi ricostruita tutta sullo stile gotico.
Tra le grandi vetrate (posizionate sopra) e gli archi della navata laterale (posizionati sotto) c’è come una galleria di opere come è
un matroneo, anche se di solito finto poiché non praticabile; questa specie di galleria si fa per alleggerire la struttura e per
abbellimento. Mentre nella cattedrale romanica, il matroneo era lo spazio dedicato alle donne.
Presenza di rosone. Questo è lo sviluppo di una finestra circolare; e solitamente si può trovare in due posti; sia sulla facciata che
sulla parete di fondo.
*Notre Dame: poiché costruita sotto il regno del re, è una cattedrale molto imponente. Al suo interno ci sono 5 navate (1 centrale
e 4 laterali) con due cappelle laterali.
Il transetto sporge appena. C’è un doppio deambulatorio con cappelle radiali. Molto visibili gli archi rampanti.
Facciata: caratterizzata da 2 torri, strombatura dei 3 portali; la strombatura offre maggior superficie libera che verrà utilizzata per
la decorazione scultorea. Sulla facciata è presente una galleria di statue.
*Chartres: 3 navate (1 centrale e 2 laterali), le campate sono rettangolari, due torri presenti sulla facciata.
È famosa per le sue vetrate e da queste viene individuato il colore blu di Chartres che veniva custodito come un segreto.
IL GOTICO ITALIANO
Gotico italiano o gotico temperato.
Ha una formulazione diversa, assume caratteristiche diverse dal gotico francese e del centro europeo.
In Italia arriva con un leggero ritardo. I primi esempi li troviamo nel XIII secolo.
Il suo grande sviluppo avviene nel XIV con notevole ritardo.
Quando in Francia si costruiva in stile gotico, in Italia si usava ancora il romanico. Tutto nel gotico italiano è più moderato (un po’
meno esagerato).
In Italia c’è una forte persistenza del romanico, poiché aveva messo radici profonde. Il ritardo è dovuto alle radici del romanico,
che quasi si oppone con resistenza a queste nuove caratteristiche gotiche.
Il romanico rispettava alcuni valori dell’arte classica: il valore della proporzione, del senso di misura, assonometria. L’Italia è ed
era un paese dalle origini classiche. Il romanico incontra perfettamente il gusto italiano.
Il gotico presenta edifici sproporzionati ossia molto alti, presenza di guglie, pinnacoli e torri. Molte le decorazioni (crine e merletti)
anche in modo eccessivo. Il rapporto pieno-vuoto non è molto equilibrato.
Il gotico italiano sarà un mix tra romanico e gotico francese, è un gotico riportato a misura.
Il periodo in cui in Italia si sviluppa il gotico è anche il periodo di rinascita della cultura.
Tipo nel ramo della pittura, è un periodo di grandi maestri come Giotto, Cavallini, Lorenzetti etc..
La pittura si esprimerà in cicli d’affreschi.
Nelle chiese gotiche italiane avremmo finestre più grandi ma portate in alto e nella zona absidale, perché le pareti dovevano
rimanere destinate agli affreschi.
Il gotico viene introdotto da un ordine religioso, i CISTERCENSI. Hanno origine a Citeaux in Francia.
I monasteri dello stesso ordine religioso, sono in comunicazione tra di loro e le abbazie in Italia potevano essere in contatto con
quelle di Citeaux.
Il gotico cistercense anche in Francia non era uguale al gotico della cattedrale di Notre Dame. Le abbazie francesi. Che erano
sempre gotiche non avevano la ricchezza e la decorazione di quelle sponsorizzate dal re (esempio la Sante Chapelle). Diciamo
che è un gotico più semplificato dal punto di vista decorativo.
Tra la chiesa dominicana (o francescana) e la cattedrale c’è molta differenza anche in Italia.
Differenze tra Nicola e Giovanni Pisano
Nell’arte romanica italiana troviamo il padre Nicola e il figlio Giovanni Pisano; entrambi si dedicano alla costruzione di pulpiti, in
particolare il pulpito del battistero e quello del duomo di Pisa per quanto riguarda Nicola e quello nella chiesa di sant'Andrea e
della chiesa di Sant’Andrea di Pistoia per quanto riguarda Giovanni.
Le differenze fondamentali sono: delle 6 colonne del pulpito di Giovanni(mentre in quello di Nicola erano 8) 2 sono sorrette da
leoni stilofori una da un uomo ricurvo(telamone o atlante) e altre tre poggiano direttamente per terra, gli archi sono acuti e trilobi,
rispetto al pulpito di Nicola in quello di Giovanni gli spigoli tra le lastre di marmo sono occupati da figure come le sibille, i profeti e
gli evangelisti...le scene rappresentate sono la Natività, l'Adorazione dei Magi, la Strage degli innocenti, la Crocifissione e il
Giudizio universale. Mentre in quello di Nicola sono rappresentate la Natività, l'Adorazione dei Magi, la Presentazione al Tempio,
la Strage degli innocenti, la Crocifissione e il Giudizio universale. L’esilità delle colonne del pulpito di Giovanni mostra come lui
abbia accettato le forme con cui il gotico si esprime. Contrariamente al pulpito di Nicola le 5 lastre (7 in quello di Nicola)
presentano delle figure molto minute e le figure di Giovanni si coprono di abiti molto particolari.