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CIBO ITALIANO : il Mondo in bocca

ITALIAN FOOD : the World inside

Roma – settembre 2014 - 2015 - MONDITA associazione interetnica italiana


MONDITA
associazione interetnica italiana
www.mondita.it

CIBO ITALIANO : il Mondo in bocca


ITALIAN FOOD : the World inside
Un piccolo Libro di Cucina per le Famiglie e le Scuole Italiane
Progetto di comunicazione MONDITA a cura di
Gianguido Palumbo , Renato Volterra, Martina Corona

( fonte principale Enciclopedia Treccani )

Roma – settembre 2014- 2015

In occasione dell’EXPO Milano 2015


“Energia e Cibo per il Mondo”
CIBO ITALIANO : il Mondo in bocca
-Presentazione pag. 4
-Un Paese in bocca 5
-Il Cibo italiano è meticcio 6
-Cibi e Piatti locali o importati 8
-Educazione Inter-Culturale 9
-Le schede dei Piatti e degli Alimenti 10
-16 Piatti e 38 Alimenti 11
-Italia,Mediterraneo,Mondo 12
-I Piatti selezionati e i loro Alimenti 13
-Suggerimenti d’uso del libro 14
-I Primi 15
-I Secondi 31
-I Contorni 50
-La Frutta 62
-I Dolci 63
-Le Bevande 77
-I Gelati 86
-Geografie alimentari 90
-Nuovi Cibi “italiani” quotidiani 91
-4 Attività di Gioco-Studio 92
-Suggerimenti di lettura 97
-La Carta di Milano dei Bambini- EXPO 2015 98
-La Cucina italiana : il Mondo in bocca 99
-MONDITA associazione interetnica italiana 100
-Ringraziamenti 101
Un piccolo Libro di Cucina
per le Famiglie e le Scuole italiane
In Italia siamo da sempre giustamente orgogliosi di quanto sia
buona e varia la nostra Cucina. Tutto il Mondo ci riconosce la
grande varietà e qualità dei nostri piatti sia nelle tradizioni
regionali e locali sia nelle nuove invenzioni gastronomiche.
Ma come per tutta l’Arte italiana, anche ed ancor di più per la
Cucina, è giusto, utile e divertente sapere che molta parte degli
alimenti base delle nostre ricette hanno origini storiche millenarie
e centenarie in altri Paesi e Continenti e sono arrivate qui da noi
grazie a viaggiatori, commercianti e stranieri. Le ricette, i piatti
della nostra Cucina, sono il risultato straordinario di almeno 5000
anni di incontri in Italia fra Popoli e Culture di tutto il Mondo
con la elaborazione creativa in ogni regione italiana e in mille città
e paesi della nostra penisola. Non è quindi tutta“farina del nostro
sacco”ma sacchi e farine arrivavano anche da tanti altri paesi.
Un Paese in bocca
Un Paese lo si capisce davvero solamente con la bocca e con il
gusto: mangiandoselo. Il grande scrittore Italo Calvino a metà
degli anni’80, aveva scritto un libro sui cinque sensi che fu
pubblicato postumo dalla ed.Garzanti nel 1986 con il titolo
“Sotto il sole giaguaro”. Il primo racconto era dedicato proprio al
Gusto e ambientato in Messico dove la coppia, protagonista dei
racconti, imparava da un cameriere colto di un ristorante, che lo
speciale sapore dolciastro di un piatto di carne messicano sembrava
risalisse alle antiche tradizioni Azteche dei sacrifici agli Dei.

“Inghiottire il Paese nella sua flora e fauna e nella sua Cultura


facendolo passare per le labbra e l’esofago. Questo è il solo modo
di viaggiare che abbia senso oggi quando tutto ciò che è solamente
visibile lo puoi vedere anche in televisione senza muoverti dalla tua
poltrona di casa.”
Il Cibo italiano è meticcio
Il Cibo italiano, la Gastronomia in tutte le sue varianti regionali e
locali, così apprezzata e conosciuta nel mondo, è uno degli esempi
più forti della mescolanza culturale-alimentare accumulata in
millenni di migrazioni e incroci. Questo aspetto purtroppo è poco
presente nella nostra coscienza di italiani, mentre diventiamo
sempre più multi-etnici.
NOI italiani da secoli riceviamo alimenti da tutto il mondo,
elaboriamo e rielaboriamo cibi e ricette, mangiando il “mondo” e
ricreandolo e non ce ne rendiamo più conto. Il nostro cibo è
meticcio e per questo è così buono !
L’Italian Food, come anche l’ARTE Italiana, è il risultato di secoli
di arrivi di alimenti e di usanze alimentari, che si sono incontrati
in Cucina con quelli “italiani” più antichi come i Formaggi, i Pesci,
alcune Carni e alcune Piante.
Italia e Mediterraneo : storia e geografia
“Il Mediterraneo è uno spazio geografico con elementi comuni
legati al clima e al paesaggio e su questo sfondo comune si sono
sviluppate civiltà, lingue, tradizioni, anche alimentari, diverse. E’la
Cucina della mescolanza, dell’ibridazione, della contaminazione.
L’Identità mediterranea esiste solo nello scambio e nella
condivisione delle diversità”naturali”, e nasce dalla Storia oltre che
dalla Geografia. La Storia del Mediterraneo è frutto di larghi
percorsi di scambio che nel corso dei secoli hanno coinvolto
l’Africa, l’Asia, l’America e l’Europa. Il Cibo è una realtà
complessa legata alle culture, agli stili di vita che i Popoli del
Mediterraneo hanno imparato a condividere, a modificare, a
creare, giorno dopo giorno.”

Prof. Massimo Montanari - Univ. di Bologna -Storico dell’Alimentazione


Cibi e Piatti locali o importati
In questo piccolo libro di Cucina, vi proponiamo una semplice
presentazione di alcuni PIATTI famosi e tradizionali del Nord, del
Centro e del Sud Italia, composti da alimenti base (vegetali,
animali e derivati naturali), mettendo in risalto la differenza fra
quelli propri della Penisola Italiana (alcuni pesci, alcuni animali,
alcuni volatili, alcune piante commestibili, il latte e alcuni
formaggi…) ed altri invece importati o “immigrati” da almeno
5000 anni fino ad oggi, che sono diventati parte della cucina
italiana composta da 20 cucine regionali con le loro centinaia di
varianti locali.

I 16 Piatti che vi presentiamo con i loro 38 Alimenti principali di


cui sono composti, sono solo alcuni esempi ai quali ognuno può
aggiungerne altri scoprendo da solo che origine abbiano.
Educazione inter-culturale
"L'educazione non è solo quello che ti dà il maestro, ma è un
processo naturale che si svolge spontaneamente in ogni individuo.
L’educazione non si acquisisce ascoltando parole, ma per virtù di
esperienze effettuate nell'ambiente"

Questo pensiero di Maria Montessori è il solco in cui getto


quotidianamente il seme della mia didattica. L'idea di proporre
attività legate a cibi e alimenti è oltremodo efficace e
affascinante proprio perchè permette una gamma infinita di
possibilità per interagire con un ambiente e delle realtà che
spesso rimangono fuori dalle nostre aule e dalle nostre case.
Renato Volterra
Maestro Elementare da 25 anni, dei quali 18 in Scuole Pubbliche Montessori – Referente dei progetti Iter-
Cultura e Orti Didattici nella Scuola Elementare Trionfale 7333 di Roma.
Le schede
• Schede A di Piatti ( primi, secondi, contorni, frutta, dolci, gelati, bevande )
• Schede B di alimenti-cibi

• SCHEDA A ( Piatti )
• FOTO
• Nome del Piatto
• Alimenti componenti principali
• Ricetta

• SCHEDA B ( Alimenti )
• FOTO
• Nome italiano
• Paese o Area geografica di origine
• Periodo storico presunto dell’arrivo in Italia o del suo utilizzo
16 Piatti e 38 Alimenti
Abbiamo scelto 16 Piatti tradizionali della Cucina Italiana ( Nord,
Centro e Sud ) fra Primi, Secondi, Contorni, Frutta, Dolci e
Bevande, con molta attenzione per proporre una varietà
significativa fra la grande quantità di ricette possibili e cercando di
evidenziare la loro composizione basata su alimenti provenienti in
gran parte da altri Continenti e Paesi. La “naturalizzazione”
italiana li ha fatti assorbire sia nelle pratiche di coltivazione e
allevamento che in quelle della gastronomia popolare regionale ed
anche nella Cucina più elaborata.
Il Pomodoro, la Patata, la Castagna, l’Oliva, lo Zafferano, il
Pepe, il Merluzzo salato e tanti altri, sono diventati alimenti e
cibi “italiani” grazie alla grande capacità creativa delle donne e
solo in parte di uomini nelle loro cucine di casa o nelle trattorie.
Perdere la conoscenza della storia di quegli Alimenti e delle loro
origini geografiche sarebbe un vero peccato.
Italia, Mediterraneo, Mondo
I Piatti selezionati e i loro Alimenti
PIATTI ALIMENTI
1. Spaghetti al pomodoro - grano , pomodoro , basilico
2. Risotto alla milanese - riso , zafferano , parmigiano
3. Lasagne al ragù - carne di maiale
4. Pollo alla cacciatora - pollo , rosmarino
5. Baccalà con patate e olive - merluzzo , patate , olive
6. Tacchino ripieno - tacchino , castagne
7. Parmigiana di melanzane - melanzane , mozzarella
8. Fagioli all’uccelletto - fagioli
9. Carciofi fritti alla giudìa - carciofi
10. Frutti di Ficodindia - ficodindia
11. Tiramisù alla veneta - caffè , cacao
12. Babà alla napoletana - farina speciale , rum
13. Cassata alla siciliana - ricotta , mandorle , pistacchi
14. Limoncello - limoni
15. Orzata - mandorle , fiori d’arancio
16. Gelato - fragole
Suggerimenti d’uso del Libro
Questo libro vuole essere un semplice strumento da usare a casa e
a scuola con l’invito a scoprire ancor più di ciò che vi abbiamo
proposto. Alla fine anche 4 Suggerimenti di Attività. Le schede
degli Alimenti sono solo accenni che potete approfondire assieme,
adulti e bambini, con libri e internet, così come potrebbe essere
un bel gioco disegnare una carta geografica, con i diversi
continenti, sulla quale tracciare le rotte dei cibi originari verso
l’Italia o ancora scatenare la ricerca delle origini di altri Cibi e
Alimenti che nel libro non ci sono ed ancora studiare altre ricette
di piatti regionali e verificarne le diverse componenti alimentari.
Inoltre dal libro potreste passare proprio a cucinare e ad
assaggiare assieme, potreste andare a visitare un Orto, una
Fattoria, un’Azienda agricola, per conoscere direttamente le
tecniche e le condizioni di lavoro e di cura di piante ed animali.
Insomma buona lettura, buone scoperte, buoni esperimenti, buone
visite e…buon appetito.
i Primi
Spaghetti al pomodoro
Ingredienti
-Spaghetti ( grano duro)
-Pomodori
-Aglio
-Basilico
-Olio d'oliva
-Sale
-Pepe
GRANO DURO
Il Grano duro ha origine da
un'ibridazione tra due specie
selvatiche di Grano diffuse in Medio
Oriente. È quindi un cereale di antica
coltura di cui vi sono tracce in Iraq
risalenti a 5000 anni fa.
L'ibrido spontaneo aveva dato origine
al progenitore selvatico del grano duro
da cui gli Esseri Umani del periodo
Neolitico hanno selezionato e
coltivato il Grano duro più o meno
come lo conosciamo oggi.
POMODORO
Il Pomodoro è proprio “americano”
(Centro e Sud America ) originario di
aree fra il Messico e il Perù.
Arrivò in Europa , in Spagna, a metà del
1500 ma la sua diffusione avvenne
nella seconda metà del 1600.
Arriva anche in Italia alla fine del 1500
ma solo più tardi, trovando condizioni
climatiche favorevoli nel sud del paese,
con selezioni e innesti di piante,
cambierà progressivamente il suo
colore originario Giallo Oro, che diede
appunto il nome alla pianta, nel Rosso
di oggi.
AGLIO
L‘Aglio, originario dell'Asia centrale, è
una delle piante coltivate di origine più
antica. Era conosciuto anche
nell’antico Egitto e fu introdotto in
Europa dagli antichi romani.
Si coltiva in molti paesi con clima
temperato ( mite ) come pianta
annua, in tre varietà: bianca, rosa e
rossa, così dette per il colore delle
tuniche degli spicchi.
Il maggior produttore mondiale oggi è
la Cina; l’europeo la Spagna seguita
dalla Francia e dall’Italia.
BASILICO
Il Basilico nasceva spontaneo nell’Asia
tropicale e in India. Si diffuse dal Medio
Oriente in Antica Grecia e in Italia dai
tempi di Alessandro Magno, intorno al
350 a.C..
Anche se l’India fu il primo paese a
coltivarlo diffusamente, il Basilico arrivò
in Italia dal Nord Africa.
In Europa trovò il terreno più adatto per
la coltivazione in Italia ( Liguria ) e in
Francia ( Provenza ).
Solo dal 16° secolo iniziò a essere
coltivato anche in Inghilterra e, con le
prime spedizioni navali, nelle Americhe.
Ricetta
Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua per la cottura della
pasta, portatela ad ebollizione e salatela.
Nel frattempo, in una padella capiente fate soffriggere aglio e olio. Unite
i pomodori a dadini e fateli cuocere a fiamma vivace per 10 minuti circa,
continuando a mescolare con cura.
Quando il sughetto sarà addensato regolate di sale e pepe ed aggiungete
una manciata di foglie di basilico.
Cuocete gli spaghetti al dente, scolateli e versateli nella padella del sugo,
fateli insaporire e servite decorando il piatto con qualche fogliolina di
basilico.
Risotto alla milanese
Ingredienti
-riso carnaroli
-cipolla bianca
-vino bianco
-zafferano
-olio di oliva
-burro
-parmigiano
-brodo di carne
RISO
La pianta del Riso ha origini asiatiche:
i cinesi la coltivavano già nel 6000 a.C.
Si diffuse poi in Mesopotamia, Persia,
Egitto e in Europa. Fu conosciuto
nell’epoca greco-romana, ma non
coltivato. In Europa fu introdotto dagli
Arabi nell’8° sec. e precisamente in
Spagna. In Italia il riso era conosciuto
prima che ne iniziasse la coltivazione
perchè considerato una spezia e
venduto per scopi terapeutici. La prima
risaia italiana estesa è stata inaugurata
alla fine del 15° secolo e la coltivazione
si diffuse in pianura padana.
CIPOLLA
La Cipolla è uno dei vegetali commestibili
più antichi : ha una storia di 3500 anni. Le
sue origini non sono così chiare anche se le
terre d'origine sembrano essere l'Asia
minore ed il Mediterraneo. Era uno dei cibi
preferiti dagli Egizi che lo adoravano come
divinità e, insieme all'aglio, costituiva
l'unica fonte di sostentamento per gli
schiavi nella costruzione delle Piramidi. Dai
Greci ed i Romani veniva usata anche per
curare la tosse, il raffreddore ed il mal di
gola, ed insieme a un po' di sale costituiva
base per la colazione, oltre che essere
usata in molti piatti.
PARMIGIANO
Il formaggio Parmigiano è uno di quei
cibi di origine esclusivamente italiana
ed in particolare del Nord, nella zona
appunto della città di Parma. Le origini
risalgono al Medioevo attorno al 12°
secolo.
Si è diffuso progressivamente in tutta
Italia ed anche in molti paesi del
mondo diventando uno degli alimenti
italiani più conosciuti e apprezzati.
ZAFFERANO
Anche l’origine dello Zafferano è incerta.
La pianta, il Crocus, dal cui fiore
si recuperano gli stilli rossi, si pensa
abbia origine in un’area che si
Estende tra il Medio Oriente, Creta e
la Grecia; si ritiene infatti che le
prime coltivazioni siano state
effettuate in Cilicia, una regione
dell’Anatolia. E’ coltivato anche in
Spagna, in Francia e in Italia
soprattutto in Abruzzo, Sardegna, Sicilia.
Ricetta
Preparate un soffritto con olio, poco burro e cipolla tritata.
Quando tutto è ben tostato buttate il riso, amalgamate bene e sfumate con
il vino bianco.
Aggiungete quindi il brodo in cui avrete già sciolto le bustine di zafferano e
continuate la cottura per circa 15 minuti.
Spegnete il fuoco e mantecate con burro freddo e parmigiano.
Lasagne al ragù
Ingredienti
-Fogli di Pasta all’uovo
-Besciamella
-Macinato di Maiale
-Parmigiano
MAIALE
l primo antenato del Maiale domestico è
vissuto nel sud-est asiatico tra i 5 e i 3
milioni di anni fa, per poi essersi esteso
alle regioni euroasiatiche. La
separazione tra gli esemplari europei e
asiatici è avvenuta invece circa un
milione di anni fa, dando origine
all'accumulo di una varietà genetica
molto ampia. Tra il 4500 ed 5000 a. C. in
Cina, già si allevava il maiale e più tardi
anche in Italia centrale e meridionale. Gli
Arabi e gli Ebrei non lo mangiano ma nel
resto del Mondo è un animale molto
utilizzato in cucina. In Italia ci sono
grandi allevamenti in pianura padana.
Ricetta
Preparate il ragù a base di maiale ed altre carni a piacere, la salsa bechamel.
Mettere sul fondo di una pirofila un mestolo di Salsa Bechamel e due mestoli
di ragù. Mescolare insieme con un mestolo di legno e poi fai un primo strato
di lasagne. Cospargerle con un mestolo di Bechamel e due mestoli di ragù.
Dopo averli mescolati insieme distribuite in modo di coprire bene tutta la
superficie delle lasagne compresi gli angoli. Quindi spolverizzare con il
parmigiano grattugiato. Ripetere questa operazione finchè si sono esaurite le
lasagne a disposizione. Terminare con l’ultimo strato di bechamel e ragù e
spolverizzare con due cucchiai abbondanti di parmigiano grattugiato in modo
che con la cottura le lasagne vengano ben dorate. Mettete la pirofila in forno
caldo a 200° e lascia cuocere per 30 minuti. A cottura ultimata estraete la
pirofila dal forno. Lasciate riposare per una decina di minuti.
Quindi impiattate e servite in tavola.
i Secondi
Baccalà con patate
Ingredienti
-Acciughe
-Aglio
-Baccalà ammollato
-Olio di oliva
-Olive Taggiasche
-Patate
-Pinoli
-Prezzemolo
BACCALA’
Il Baccalà è un merluzzo grande tagliato
a crudo e salato per essere conservato e
venduto ancora sotto sale o “bagnato”.
Il merluzzo è un pesce tipico dell'oceano
atlantico settentrionale, della parte
occidentale nella zona compresa tra la
Groenlandia fino alla Carolina del Nord, e
della parte orientale (Mare di Norvegia
fino all’Islanda e lo Spitzbergen, Mare del
Nord, Mare di Barents). In Italia è arrivato
e si è diffuso lentamente dalla metà del
1400 ed è diventato un cibo molto
popolare in tutte le regioni da nord a sud,
con decine di ricette diverse.
ACCIUGHE
Le Acciughe sono dei piccoli pesci di
colore azzurrognolo sul dorso,
argenteo sul ventre, con una
lunghezza massima di 15 cm. Si
nutrono di crostacei e larve di pesci.
Sono presenti da secoli nel Mar
Mediterraneo ma anche nell’Oceano
Atlantico.
Pulite e a filettini, vengono conservate
sotto sale e così vengono da molti
chiamate anche Alici.
OLIVE
L‘Olivo ha le sue origini nel
Mediterraneo orientale e nel Medio
Oriente. Nella sua espansione
dall'originaria Attica greca verso
l'Occidente , lungo le coste del
Mediterraneo europee ed africane,
questo albero ha trovato in sud Italia e
all’inizio soprattutto in Puglia il luogo
ideale per crescere e produrre olive.
Furono i primi navigatori Fenici e Greci,
e successivamente gli Arabi ed i Romani
a diffonderne la coltivazione lungo le
pianure e le colline della penisola
italiana.
PATATE
La Patata, originaria del Sud America,Perù
e Cile, è stata sempre considerata una
delle merci portate in Europa da
Cristoforo Colombo. Furono gli scambi
commerciali avviati dai Conquistadores a
portare la Patata prima dalla zona andina
in Messico e poi in America del nord.
In Europa arrivò solo nella seconda metà
del 1500, restando solo una curiosità
botanica poco conosciuta. Solo nel 18°
sec., grazie alla semplicità della sua
coltivazione, la Patata venne utilizzata dai
comandanti spagnoli e nord europei per
sfamare i loro eserciti. In Italia si diffuse a
partire dalla fine del 1700.
PINOLI
Il Pino, con le sue pigne e i semi chiamati
Pinoli , dal Mediterraneo occidentale, si è
diffuso in Oriente trovando il clima ideale
in molte zone d'Italia; ma le sue origini
sono ancora incerte: alcuni ricercatori
fanno risalire il pino all'epoca preistorica
Quaternaria. La coltivazione del pino si
espanse durante l'Impero Romano e
forse ancor prima con gli Etruschi.
Ci sono testimonianze dell'utilizzo del
pino anche in Giappone: il suo legno era
utilizzato per i templi scintoisti.
Oggi la maggior parte dei pinoli proviene
dalla Cina.
PREZZEMOLO
Il Prezzemolo è proprio originario
del Mediterraneo.
Cresce spontaneamente nei boschi e
nei prati delle zone a clima mite
temperato. Ne esistono due varietà:
quello a foglia riccia, coltivato ormai
soprattutto in Gran Bretagna, Nuova
Zelanda, Stati Uniti e Australia
e quello a foglia liscia, o prezzemolo
comune, largamente usato in Italia.
Ricetta
Soffriggete aglio e olio in un tegame aggiungete le acciughe e fatele
sciogliere nell'olio , unite il baccalà (sciacquato e sgocciolato) e lasciate
insaporire per circa 10 minuti. Aggiungete pinoli tritati finemente.
Sfumate con vino bianco. Unite olive e pinoli interi, coprite con il
coperchio e cuoci a fuoco dolce per circa 20-25 minuti, aggiungendo del
brodo se serve.
Unite le patate già lessate e cuocete per altri 3-4 minuti.
Aggiustate di sale e pepe, spolverizzate con il prezzemolo e servite caldo.
Pollo alla cacciatora
Ingredienti
-Pollo
-Cipolle
-Carote
-Sedano
-Aglio
-Olio d’oliva
-Pomodori pelati
-Rosmarino
-Prezzemolo
POLLO
L´origine del Pollo risale a più di 5000 anni
fa in Asia. Gli attuali polli domestici
discendono dai “Galli selvatici " che
esistevano in varie zone del sud est
asiatico.
Con l´inizio delle correnti migratorie verso
il nord e verso l’ovest, il Pollo si diffuse in
Cina, in Asia Minore, in Egitto, in Grecia e
infine arrivò anche nella Roma antica.
Ormai è allevato in gran parte del mondo
con diverse variazioni di razza .
ROSMARINO
Il Rosmarino è originario dell’Africa
settentrionale, ormai molto diffuso in
tutto il Mediterraneo lungo le coste.
E’ un arbusto sempre verde coltivato
come pianta da condimento per le
sue proprietà aromatiche.
Dalle foglie si ricava un’essenza (olio
essenziale di rosmarino) molto usata
in profumeria e saponeria, o in
terapia.
CAROTA
La Carota è la radice di un’erba
spontanea esistente in tutto il
continente euro-asiatico. Il suo nome
deriva dal greco Karotón.
Ne esistono diverse specie che adesso
sono coltivate in tutte le aree a clima
temperato del mondo.
SEDANO
Il Sedano è una pianta conosciuta già
alcuni secoli a. C. come pianta
medicinale nell’antica Grecia.
Ne esistono due tipi : quello verde più
popolare e usato e quello bianco più
prezioso e utilizzato crudo per la sua
dolcezza e delicatezza.
In Italia diviene popolare come pianta
orticola intorno al 1500; attualmente è
coltivata nelle regioni a clima
temperato in Europa, Asia e America.
Ricetta
Pulite il pollo e tagliatelo a pezzi , lasciando la pelle che darà più sapore alla
ricetta. Scaldate l'olio in una padella antiaderente e fate rosolare i pezzi di
pollo da tutte e due le parti per circa 10 minuti finchè saranno dorati . A
questo punto, aggiungete la cipolla, l'aglio, le carote e il sedano tritati
finemente, un pizzico di sale, il pepe ed il rosmarino, lasciando soffriggere il
tutto per almeno altri 5 minuti. Quando tutto sarà ben colorito, versate sul
pollo il vino rosso e lasciatelo evaporare. Aggiungete quindi i pomodori,
coprite con un coperchio e lasciate cuocere il tutto a fiamma moderata per
almeno 30 minuti, durante i quali, se il pollo dovesse asciugarsi,
aggiungerete un mestolo d'acqua calda o di brodo. Una volta cotto,
aggiungete una manciata di prezzemolo tritato e servite ben caldo.
Tacchino ripieno
Ingredienti
-Tacchino
-Castagne
TACCHINO
I Tacchino è originario dell'America
settentrionale e centrale. Ancora oggi in
America del nord , in Canada ed anche
nel Centro America si trovano nelle
boscaglie molti tacchini selvatici.
In Europa, il tacchino fu introdotto poco
dopo la scoperta dell'America. Nel 16°
secolo era ancora rarissimo e ricercato,
mentre oggi è uno dei più diffusi tra gli
uccelli domestici ed è entrato a far
parte anche della Cucina Italiana
quotidiana.
CASTAGNE
Dell’albero di Castagno non si conoscono le
esatte origini. Ritrovamenti di reperti fossili
dimostrano che l'albero dovrebbe derivare
da un ceppo originatosi circa 10 milioni di
anni fa e che in periodo a clima caldo si era
diffuso in Asia, in Europa e nelle Americhe.
Nell'Età moderna le Castagne, ormai
conosciute in tutta Europa, assumono un
ruolo fondamentale nella storia agraria
italiana, rappresentando per lungo tempo
una delle fonti principali per
l'alimentazione. Non a caso la Castagna è
stata soprannominata “il cereale che cresce
sull'albero”, perché simile al riso ed al
frumento dal punto di vista nutrizionale.
Ricetta
Per realizzare il ripieno del Tacchino prima ridurre la metà delle castagne in
purè, aggiungerci 2 cucchiai di burro, il sale e il pepe.
Intanto in un tegame sciogliete un cucchiaino di burro e rosolateci il cuore
e il fegato del tacchino tritati, aggiungendo 1 cucchiaio di pan grattato.
Unite questo composto al purè di castagne precedentemente preparato e
farciteci il tacchino; cucitelo e arrostitelo aggiungendo intorno dell'altro
burro.
Servire guarnendo con l'altra metà di castagne che avrete lasciato intere.
i Contorni
Parmigiana di melanzane
Ingredienti
-Melanzane
-Passata di pomodoro
-Parmigiano grattugiato
-Mozzarella o provola
-Olio di oliva
-Basilico
MELANZANE
La Melanzana è “indiana”, originaria
dell'India e venne diffusa dagli Arabi
all'inizio del 4° sec.
Ne esistono diversi tipi con varie forme e
colori: la più diffusa è scura violacea e a
forma di pera ; la grande tonda ma sempre
scura; la striata di viola e bianco ; e per
ultima la più recente completamente
bianca e piccola.
MOZZARELLA
La Mozzarella è un formaggio fresco
a pasta filata, originario italiano della
Campania, realizzato con latte di Bufala
o con il latte di mucca o con latte misto.
Assieme al formaggio Parmigiano è uno
dei prodotti alimentari più famosi e
apprezzati in tutto il mondo.
Secondo alcuni studiosi il Bufalo italiano
deriverebbe da esemplari di bufalo
introdotti in epoca longobarda nell'Italia
meridionale, dagli Arabi in Sicilia, per
essere poi diffusi dai Normanni, mentre
secondo altri sarebbe stato allevato in
Italia fin dall'epoca greca e romana.
Ricetta
Sbucciate le melanzane e tagliatele per lungo a fette sottili.
Friggetele in abbondante olio e fatele sgocciolare su della carta
assorbente.
A parte preparate una salsa leggera, con passata di pomodoro e
sale, evitando di aggiungere altro olio dal momento che ce n’è già
tanto nelle melanzane.
In una teglia disponete, a strati alternati, salsa, melanzane,
parmigiano, basilico, mozzarella o provola a pezzetti (nell’ultimo
strato solo salsa e abbondante parmigiano).
Cuocete circa mezz’ora in forno preriscaldato a 180°.
Fagioli all’uccelletto
Ingredienti
- Fagioli
- Olio d’oliva
- Aglio
- Salvia
- Pomodori
FAGIOLI
Di Fagioli ne esistono diversi tipi e colori.
Un tipo di pianta è originaria dell'America
centrale . Fu importato dall'America alla fine
del 1400 in Europa dove esistevano altri
fagioli appartenenti al genere “Vigna”, di
origine africana sub-sahariana.
I fagioli del genere americano“Phaseolus” si
sono diffusi ovunque sostituendo quelli
africani, perché si sono dimostrati più facili
da coltivare e più redditizi (rispetto al Vigna
la resa per ettaro è quasi doppia). Il Fagiolo
viene coltivato per i semi, raccolti freschi
(fagioli da sgranare) o secchi, oppure per
l'intero legume da mangiare fresco.
Ricetta
Mettete i fagioli in un tegame, possibilmente di terracotta, e copriteli con
quattro dita d'acqua. Portateli molto velocemente ad ebollizione ed in
seguito, abbassate la fiamma e lasciateli cuocere a fuoco lento finchè non
risulteranno teneri ma senza sfaldarsi. Una volta pronti i fagioli, fate
rosolare in un tegame, (sempre di terracotta se vi è possibile), con un pò
d'olio, l'aglio ed il rametto di salvia. Dopo due o tre minuti aggiungete
anche i pomodori pelati e fate cuocere il tutto fino ad ottenere un sugo
abbastanza denso. Aggiungete quindi i fagioli che avevate
precedentemente preparato, salate e pepate secondo il vostro gusto,
quindi proseguite la cottura per almeno 15 minuti. Una volta pronti servite
ancora caldi.
Carciofi alla Giudia
Ingredienti
- Carciofi
- Olio d’oliva
CARCIOFI
Il Carciofo , di origine egiziana come pianta
selvatica, fu addomesticato e coltivato in
Sicilia, a partire dal I° secolo circa. Proprio in
orti familiari della Sicilia centro-occidentale
(nei dintorni di Mazzarino) ancora oggi si
conserva un'antica “cultivar”.
La pianta chiamata Cynara era già
conosciuta dai Greci e dai Romani, ma
sicuramente si trattava di carciofo selvatico.
Arrivato dalla Sicilia, appare in Toscana
verso la metà del 1400 il carciofo si diffonde
in Italia ed in altre parti d’Europa.
Oltre che in cucina è usato in medicina per
alcune sue proprietà benefiche.
Ricetta
Un piatto tipicamente romano di antica origine ebraica : per questo
motivo sono chiamati "alla giudia“. Utilizzando il carciofo tipico del Lazio.
iniziate con la pulizia dei carciofi: eliminate le foglie esterne più dure, fino
ad arrivare a quelle interne più morbide. Va eliminata, partendo dalle
foglie esterne, la parte viola di ogni foglia, aiutandovi con un coltellino a
lama curva, facendo attenzione a non intaccare la foglia sotto, procedendo
così via via verso l'interno . Immergete quindi i carciofi così puliti in una
bacinella con dell'acqua acidulata, per almeno 10 minuti.
Toglieteli dall'acqua, scolateli, asciugateli e batteteli l'uno contro l'altro per
far si che le foglie comincino ad aprirsi. Fate scaldare in un tegame
dell'olio in una quantità tale che i carciofi ne siano ricoperti. Immergete
quindi i carciofi e lasciateli nell'olio caldo, ma non bollente per 10-15
minuti, tempo necessario affinché cuociano senza diventare troppo molli.
la Frutta
FICODINDIA Il Ficodindia è “messicano”, nato in
Messico. Da qui, nell'antichità si diffuse nel
Centro America dove lo coltivavano già ai
tempi degli Aztechi, dai quali era
considerata pianta sacra con forti valori
simbolici. Arrivò in Europa alla fine del 15°
sec. e trovò il clima ideale nel Mediterraneo
meridionale, nell’Italia del sud ed in Sicilia
dove oltre ad essere parte del paesaggio, è
divenuto anche un elemento ricorrente in
racconti, canzoni, artigianato fino a
diventarne un simbolo.
Del frutto ne esistono di diversi colori con
sapori appena diversi : giallo (il più comune)
o verde o rosso-violetto.
i Dolci
Tiramisù
Ingredienti
-Mascarpone
-Savoiardi
-Zucchero
-Uova
-Caffè
-Cacao amaro polvere
-Scaglie di cioccolato
CAFFE’ Le specie di Caffè sono tre con origini diverse.
L’Arabica, la più diffusa, originaria
dell'Etiopia, del Sudan sud-orientale e
del Kenya settentrionale, nel 1400 arrivò
nello Yemen dove si trovarono le prime tracce
storiche dell’uso della bevanda scura.
La Robusta: originaria dell'Africa tropicale, tra
l'Uganda e la Guinea, oggi è molto coltivata,
perché molto adattabile e più economica. La
sua coltivazione è iniziata nel 1800.
La Liberica: meno diffusa, è originaria
della Liberia e coltivata, oltre che in Africa
occidentale, in Indonesia e nelle Filippine.
Venezia fu la prima a far uso del caffè in Italia,
forse fin dal 16° secolo; le prime botteghe
furono aperte nel 1645.
CACAO La pianta del Cacao si pensa che fosse
presente già più di 6000 anni fa in
America del Sud, nel Rio delle Amazzoni e
nell'Orinoco. I primi agricoltori che lo
coltivarono furono i Maya intorno al 1000
a.C. Le terre che si estendono fra la
penisola dello Yucatàn, il Chiapas e la costa
pacifica del Guatemala furono le prime ad
essere coltivate. L’introduzione in Europa
si deve Hernàn Cortéz nel 1519. Fu
importato in Italia nel 1500 forse da
Caterina, figlia di Filippo II di Spagna, che
sposò Carlo Emanuele I, Duca di Savoia.
Nell'Italia meridionale regnavano gli
Spagnoli e grazie a loro il cacao si diffuse in
tutta la penisola.
Ricetta
Preparate il caffè, versatelo in un recipiente largo, zuccheratelo e lasciatelo
raffreddare.
Preparate la crema con il mascarpone, le uova e lo zucchero. Componete il
tiramisù in una pirofila alternando due o tre strati di crema e savoiardi
inzuppati nel caffè.
Finiti i due strati, spolverizzate il tutto con cacao amaro, e le scaglie di
cioccolato.
Riponete in frigorifero per qualche ora e servite ben freddo.
Babà
Ingredienti
Per l’impasto:
-Farina manitoba
-Burro
-Lievito di birra
-Uova
Per lo sciroppo:
-Acqua
-Zucchero
-Rum
FARINA
MANITOBA
Manitoba : questo tipo di farina prende
il nome dalla zona di produzione dove
inizialmente cresceva un grano forte e
resistente al freddo. Manitoba è una
vasta provincia del Canada, che, a sua
volta, prende il nome dall'antica tribù
Indiana che l'abitava. E’ una farina di
grano tenero di ottima qualità,
considerata una farina "forte" per
distinguerla da altre farine, più deboli.
RUM Lo sviluppo di bevande fermentate prodotte
dal succo di canna da zucchero è iniziato
nell'antica India o in Cina e da lì si è diffuso.
Un esempio è il “Brum". Prodotto dai malesi,
risale a migliaia di anni fa. In un documento
del 14° sec. Marco Polo parla di un "ottimo
vino di zucchero" che gli venne offerto
nell'attuale Iran. La prima distillazione di
Rum nelle Americhe ebbe luogo nelle
piantagioni di canna da zucchero dei Caraibi
nel 17° secolo. Gli schiavi scoprirono per
primi che le melasse, un sotto-prodotto del
processo di raffinazione dello zucchero,
fermentavano in alcool. La tradizione narra
che il Rum ebbe origine sull'Isola Barbados.
Ricetta
Impastate la farina con il lievito sciolto in acqua, lo zucchero, il sale, le uova.
Aggiungete il burro tagliato a fiocchetti e ammorbidito.
Lavorate l’impasto sino a che non diventerà elastico, corposo e si staccherà dai
bordi del recipiente. Imburrate gli appositi stampi e riempiteli fino a metà con
l’impasto. Lasciate lievitare per 15/20 minuti. Nel frattempo preriscaldate il
forno sino a 250°. Infornate a questa temperatura per una quindicina di
minuti, poi abbassate il forno a 190° e lasciate cuocere i babà negli stampi per
altri 15 minuti, circa. Una volta cotti tirate i babà fuori dal forno e lasciateli
riposare per almeno 12 ore. Per preparare la bagna, scaldate l’acqua in una
pentola, aggiungete lo zucchero, e fatelo sciogliere. Versate il rum e
continuate a mescolare per alcuni minuti, sempre con la fiamma molto fioca.
Una volta freddo, immergete i babà nel composto ottenuto, fino a che non si
ammorbidiscono. Poi posizionateli in un recipiente bucato e lasciateli scolare
almeno per dieci minuti. Serviteli freddi aggiungendo,se serve, altro sciroppo.
Cassata Siciliana
Ingredienti
-Ricotta di pecora
-Mandorle
-Pistacchi
-Zucchero
-Frutta candita
-Pandispagna
RICOTTA La Ricotta era prodotta già dagli Egizi e
dai Sumeri. Molto usata anche all’epoca
greca e romana, ebbe una vasta
diffusione nel Medioevo. Il termine
si fa risalire al latino “re coctus” cotto due
volte perché durante la lavorazione il
siero subisce una seconda cottura ad alte
temperature. Ad 80/85 gradi viene aggiunta
al siero una sostanza acidificante che ne
contribuisce il coagulo fino a raggiungere la
densità di piccoli fiocchi che si accumulano in
superficie. Con una schiumarola si raccoglie il
coagulo e si lascia sgocciolare nei tipici
cestelli forati per circa ventiquattrore.
MANDORLE
Le Mandorle sono il seme del frutto
dell’albero di Mandorlo che è originario
dell’Asia sud-occidentale ma diffuso
anche nel Mediterraneo orientale.
Introdotto in Sicilia dai Fenici, arrivò in
Grecia e nell’Italia Romana : gli antichi
Romani lo chiamavano "noce greca“. A
poco a poco nei secoli a seguire si diffuse
anche in Francia, Spagna e quasi tutti i
paesi del Mediterraneo. All’origine le
mandorle selvatiche erano in parte
velenose ma dopo la coltivazione e
l'addomesticamento, le mandorle
divennero commestibili e molto usate.
PISTACCHIO Il Pistacchio è il seme dell’albero che può
raggiungere anche un’altezza di oltre 10
metri . E’ “persiano”, originario del
Medio Oriente, della Persia ( Iran di oggi)
dove veniva coltivato già in età
preistorica. Molti antichi autori greci
parlavano del Pistacchio di Siria, Persia
ed India, chiamandolo "bistachion" o
"pistakia" o "pistakion". Oggi è coltivato
oltre che in Iran anche in Turchia , in
California e negli ultimi anni, anche in
Cina. In Italia, a Bronte in Sicilia alle
pendici dell'Etna, vi è storicamente una
coltivazione speciale e rinomata
utilizzata in pasticceria e in gelateria.
Ricetta
Per il pan di spagna montare le uova intere con lo zucchero fino a quando il composto è
ben montato, aggiungere la farina ,il pizzico di sale e la buccia del limone. Infornare in
una teglia rettangolare imburrata e infarinata a 170° per 30/35 minuti circa. Fate
raffreddare. Preparare il marzapane colorandolo con pasta di pistacchi. Stendete il
marzapane aiutandovi con lo zucchero a velo e tagliate una parte a cerchio della stessa
misura della teglia ed una parte ad un altezza di circa 1/2 cm a strisce quanto l’altezza
dei bordi della teglia. Dividete il pan di spagna e ritagliate un cerchio della misura della
teglia e il resto a strisce della stessa misura della pasta di marzapane.
Rivestite lo stampo con la pellicola trasparente e mettete sul fondo il cerchio
di marzapane e sopra questo il cerchio di pan di spagna. Rivestire i bordi alternando il
marzapane al pan di spagna. Versate ora la crema di ricotta e terminate sbriciolando il
pan di spagna rimasto sulla crema. Coprite con pellicola trasparente e fate riposare in
frigo per un paio d’ore. Quando è il momento mettete un vassoio sulla teglia e
capovolgete la cassata. Decorate a piacere con frutta candita.
le Bevande
Limoncello
Ingredienti
-Alcool puro (95°)
-Acqua
-Zucchero
-Limoni
LIMONE
Il Limone proviene dall'Estremo Oriente
(India e Cina) dove fu trovato allo stato
spontaneo.
In Occidente il limone si diffuse intorno
all'anno 1000 grazie agli Arabi che lo
portarono in Sicilia.
In Europa la prima vera coltivazione di
limoni venne impiantata a Genova a metà
del quindicesimo secolo. Alla fine del
1400 i limoni comparvero nelle Azzorre,
mentre in America il limone e gli altri
agrumi furono portati dagli Spagnoli e dai
missionari dopo la scoperta di Cristoforo
Colombo.
ZUCCHERO
Lo Zucchero si ricava dalla lavorazione
o della Canna da zucchero ( già nel
5000 a.c. ), una pianta tropicale,
originaria delle regioni indo-malesi, o
della Barbabietola da zucchero ( fin dal
1600 ), che ha invece due centri di
origine: uno rappresentato dal bacino
del Mediterraneo o dalle regioni
steppiche dell'Asia sud-occidentale ed
il secondo ubicato nelle isole Canarie o
del Capo Verde.
Ricetta
Lavate e spazzolate i limoni in acqua, poi sbucciateli cercando di non
tagliare la parte bianca. Tagliate le scorze di limone in pezzi piccoli e
mettetele a macerare in alcool in un contenitore chiuso ermeticamente
per circa un mese. Dopo un mese si può procedere nella preparazione:
fate bollire l’acqua e scioglieteci dentro lo zucchero ottenendo così uno
sciroppo. Dopo aver raffreddato lo sciroppo, versatelo nel contenitore
con le scorze di limone. Versate ora anche l’alcool rimanente. Fate
passare 40 giorni e poi filtrate il contenuto del recipiente.
Mettete il limoncello in freezer e servite ben freddo.
Orzata
Ingredienti
-Mandorle ( dolci e amare )
-Acqua
-Zucchero
-Acqua di fiori d’arancio
-Foglioline di menta
FIORI
D’ARANCIO L’origine della pianta dell’Arancio è molto
discussa. Alcuni pensano che sia originario
della Cina e del sud-est asiatico e arrivato
in Europa nel 14° secolo da alcune navi
portoghesi. Altri credono invece che gli
Antichi Romani lo conoscessero nel 1°
secolo, coltivato in Sicilia e che il suo frutto
veniva chiamato Melarancia.
Probabilmente l'arancio giunse in Europa
per la via della seta, ma la coltivazione
prese piede solo in Sicilia, dove la sua
diffusione si bloccò. Solo dopo secoli venne
riscoperto dai marinai portoghesi.
MENTA
Di piante con il nome Menta ne esistono
15 specie diverse, con forme, sapori,
proprietà diverse. Una di esse ha origini
molto antiche: fonti certe segnalano
infatti che, già nel 2723 a.c., l’imperatore
cinese Shan Nong facesse uso del Tè
aromatizzato alla menta, una bevanda
dalle proprietà calmanti e
antispasmodiche. La Menta Piperita era
usata dagli antichi Egizi, poi dai Greci e
dai Romani per proprietà medicinali. La
pianta si diffuse in tutta Europa dove
alla fine del 1700 cominciò ad essere
coltivata e raccolta principalmente per le
sue virtù aromatiche.
Ricetta
Sbucciate e pestate le mandorle, quindi bagnatele con l’acqua di fior
d’arancio. Quando saranno ridotte a pasta impalpabile,scioglietele in un
terzo dell’acqua a vostra disposizione e passatene il succo da un canovaccio
strizzandolo bene. Rimettete nel mortaio la pasta asciutta e macinatela col
pestello poi scioglietela con un altro terzo di acqua e passate di nuovo.
Ripetete il procedimento una terza volta. Mettete sul fuoco tutto il liquido
ottenuto e quando sarà ben caldo versate lo zucchero. Rimestate e fate
bollire per venti minuti circa. Una volta raffreddato,imbottigliatelo e
conservatelo al fresco. Per ottenere la bevanda versate in un bicchiere un
dito dello sciroppo ottenuto e mescolando aggiungete acqua fino a
riempirlo. Guarnite con foglioline di menta fresca.
i Gelati
Gelato di Fragola
Ingredienti
-Latte ( fresco o in polvere)
-Acqua
-Zucchero
-Fragole
-Addensanti
FRAGOLE
Di Fragole ne esistono molti tipi. In
Italia è originaria delle Alpi, dove
cresceva allo stato selvatico e veniva
chiamata Fragrans dai Romani, per il suo
profumo. Fino al 17° secolo, in Europa
venivano coltivate altre piante di specie
selvatiche autoctone ed altre introdotte
dall'America del Nord . Nel 1800 sembra
che un ufficiale francese abbia
importato dal Cile le piante madri
utilizzate come base per la costituzione
dell'ibrido a cui appartengono tutte le
fragole attualmente più diffuse.
Ricetta
In origine, il gelato non era certamente quello che noi conosciamo.
Nell'antichità, probabilmente, si refrigeravano frutta, latte e miele per
farne cibo nutriente. In Sicilia gli Arabi durante la loro dominazione pre-
medioevale importarono la canna da zucchero e la tecnica di realizzare
sorbetti con acqua,zucchero, ghiaccio e succhi di frutta. L'origine italiana
del gelato viene riconosciuta in gran parte del mondo (non è inusuale,
nelle gelaterie estere, vedere indicazioni come "vero gelato italiano"), ma
fu la sua introduzione in Francia a renderlo famoso in tutta Europa.
Frullare le Fragole lavate e pulite e spezzettate insieme allo zucchero.
Aggiungere il latte e la panna (non montata) e mescolare fino a formare
una crema. Mettere in azione la gelatiera e versare il composto e
attendere 15 minuti circa fino alla formazione del gelato.
Sintesi delle Geografie Alimentari
Ed ecco una sintesi delle origini geografiche di alcuni alimenti :

Americhe : il Pomodoro, la Patata, il Mais, il Ficodindia, il Tacchino.


Africa : il Caffè, il Cacao, i Datteri, i Carciofi.
Asia : il Grano, le Melanzane, gli Agrumi, il Maiale, il Pollo.
Oceania : il Kiwi.
Europa: il Merluzzo, il Salmone.
Italia : l’Olio, il Vino, il Pesce azzurro, la Polenta,
la Mozzarella, il Parmigiano, il Fico, le Fragole.
Nuovi Cibi “italiani” quotidiani
In Italia negli ultimi 50 anni lentamente sono entrati nella nostra
cucina molti alimenti e piatti-ricette originari di altri Paesi,
Culture, Continenti, che hanno trovato il favore della maggioranza
di italiani e adesso si trovano dappertutto nei negozi, nei mercati
e supermercati, nelle strade. I bambini e i giovani ormai
considerano normali questi cibi come fossero sempre esistiti in
Italia ed anche questo è il nuovo “meticciato” gastronomico
alimentare del nostro Paese.

Ricordiamone alcuni : le Banane e il Mango (Africa e America), i


Kiwi (Oceania NuovaZelanda), l’Avocado (America), lo Yogurth
(Turchia e Balcani), le Crepes (Francia), il Cous Cous e il Kebab
(Paesi Arabi ), gli Involtini Primavera ( Cina ).
4 Attività di Gioco-Studio
1. La Geografia Alimentare : un Mondo di frutta ,verdura e animali.
Una Carta Geografica del Mondo da disegnare assieme con alcune Piante e
Animali che si usano nella Cucina Italiana, ma sono originari di altri Paesi.

2. La Storia Alimentare : i cibi migranti.


Una Carta Geografica dell’Italia da disegnare assieme con tante frecce che
indicano il periodo storico di arrivo delle Piante e degli Animali nel nostro
Paese….

3. La Caccia ai Cibi : da dove vengono gli altri cibi ?


Nuove Schede disegnate e scritte con altri Cibi e Alimenti oggi “italiani” di
origini diverse , oltre a quelli già presentati in questo libro……

4. La CiboTeca , la CiboGrafia : un catalogo aperto da consultare.


Uno scaffale con tante scatole in cui mettere i Cibi e le loro Schede mano a
mano che vengono studiati e classificati.
1°: La Geografia Alimentare
Un Mondo di frutta, verdura e animali

- Prendere un grande foglio bianco di carta da pacchi.

- Riprodurre i profili di una Carta Geografica del


Mondo con i Paesi principali che saranno necessari.

- Disegnare o attaccare in ogni Paese del Mondo di cui


sono originari, delle piccole foto dei singoli Cibi
analizzati con accanto il loro nome.

- Appendere il figlio composto ad una parete


2° : La Storia Alimentare
Cibi migranti
- Prendere un foglio bianco di Carta da Pacchi.
- Disegnare in grande per tutta la dimensione del
foglio la forma dell’Italia con le due isole.
- Disegnare tante linee con le frecce che arrivino dagli
estremi del foglio verso l’Italia.
- In ogni Linea freccia scrivere all’estremo esterno il
Paese di origine e vicino alla punta della Freccia il
periodo storico di arrivo in Italia del singolo Cibo che
sarà disegnato o incollato come fotografia sulla punta
della Freccia.
3° : La Caccia ai Cibi
Da dove vengono gli altri cibi ?
- Parlandone assieme, selezionare altri Cibi-Alimenti
“italiani” oltre quelli già proposti da questo libro.
- Scelto un Cibo giocare a indovinare la sua origine geografica
scrivendo tutte le risposte dei bambini.
- Con l’aiuto di un Computer, cercare in internet la risposta
giusta verificando in più siti, e scriverla accanto al nome del
Cibo.
- Completare la scheda del Cibo con un disegno e/o una foto
da stampare e scrivendo la sua storia e caratteristiche.
4°: La CiboTeca, la CiboGrafia
Un catalogo aperto

-Uno scaffale da libreria con almeno 5 ripiani, uno per


Continente.
- 50 piccole scatole di cartone ( delle scarpe )
- All’esterno di ogni scatola attaccare la foto o il disegno a
colori di un Cibo selezionato
- All’interno di ogni scatola collocare il Cibo riprodotto con
la plastilina o la creta e colorato , ed anche un foglio con la
scheda descrittiva e una copia a colori ( disegnata o
stampata ) del Paese di origine con il suo nome.
Suggerimenti di lettura
1. La Cucina italiana : storia di una cultura
Alberto Capatti e Massimo Montanari - Laterza ed. 2006
2. La storia d’Italia servita in tavola
Corrado Barberis - Donzelli ed.2010
3. La storia degli Italiani a tavola
Dickie John - Laterza ed.2009
4. Storia della Gastronomia italiana
Claudio Bemporad - Mursia ed. 1990
5. La Storia di ciò che mangiamo
Renzo Pellati - Daniela Piazza ed. 2013
6. Atlante SlowFood dei prodotti italiani
Slow Food ed. 2014
7. La Carta di Milano dei Bambini – EXPO 2015
Fondazione Feltrinelli ed. 2015
La Carta di Milano dei Bambini - Expo
La Carta di Milano dei Bambini www.carta.milano.it è un documento
elaborato sulla base della Carta di Milano internazionale preparata per
l’EXPO 2015 come impegno mondiale per affrontare i problemi alimentari
del Mondo di oggi.
La Carta dei Bambini, con un linguaggio chiaro e semplice e molti disegni,
ripropone gli stessi temi e proposte per tutti i Bambini e le Bambine del
Mondo per aiutare loro, le famiglie e la Scuola a discutere di questi temi
e creare attività ludico didattiche.

“ ll motto è : Cibo buono per tutti.


Noi Bambini e Bambine, insieme a tutte le persone del mondo, possiamo e
dobbiamo risolvere i 4 problemi più grandi del Cibo :
- c’è chi mangia poco o pochissimo
- c’è chi mangia male o malissimo
- c’è chi spreca tanto cibo
- c’è chi ha troppo cibo e chi ne ha troppo poco “
La Cucina italiana : il Mondo in bocca
Attraverso la Cucina, la Gastronomia, la Cultura alimentare, le
Tradizioni, si può scoprire la Storia d’Italia e in parte la storia
del Mondo e quanto siano intrecciate fra loro. La bontà, la
bellezza, la forza del gusto italiano sta proprio nella sua ricchezza
dovuta all’incontro, allo scambio, alla grande capacità storica
italiana di scoprire, conoscere e rielaborare assieme agli altri,
creando assieme nuove culture fra tradizione e innovazione:
Energie Meticce Italiane.
Buon appetito da
MONDITA
associazione interetnica italiana
https://www.facebook.com/pages/MONDITA-associazione-interetnica
MONDITA
associazione interetnica italiana
E’ una Associazione di Promozione Sociale che vuole favorire e promuovere la storia, il presente e la forza della Multi-Inter-
Etnicità Italiana. MONDITA è una sintesi di Mondo Italia ( l’Italia come mondo e il mondo in Italia ) ed è anche un nome molto
usato in India e in America Latina. Il nostro simbolo è una bandiera multicolore con al centro il tricolore italiano e attorno altri 8
colori del mondo: la nuova Bandiera Italiana. MONDITA è nata a Roma dopo alcuni mesi di preparazione e discussione, il 22
novembre del 2011, da 11 persone, 4 uomini e 7 donne, tutte giovani fra i 22 e i 35 anni ( tranne il Presidente ) tutte con origini e
storie diverse : Brasile, Marocco, Rwanda, Tunisia, Ungheria, Romania, Tuareg, Usa, Italia. Tutti-e Noi viviamo, studiamo e
lavoriamo a Roma e dintorni. Altre persone si sono avvicinate e collaborano con noi ed altre aderiscono all’iniziativa. Il Presidente
è Gianguido Palumbo, resp. Comunicazione Debora Serra ; resp. Relazioni esterne Marco De Cave ; resp. Educazione Valentina
Manca ; Ricordando l’attuale presenza in Italia di oltre 5 milioni di cittadini stranieri, secondo noi si sottolinea troppo poco
l’importanza della relazione umana, sociale, professionale, fra “Italiani” e “Stranieri”. Milioni di persone di diverse origini,
regionali e internazionali, vivono in Italia nello scambio continuo di culture e tradizioni e si arricchiscono a vicenda in nuove sintesi
che trasformano anno dopo anno la stessa popolazione italiana. Popolazione che è il risultato progressivo di migliaia di anni di
immigrazioni da quasi tutto il resto del Mondo in una terra sempre stata luogo di incontri, scontri e incroci fra popoli autoctoni
indigeni ed esogeni, stranieri, compreso il mitico Enea, “migrante troiano-turco rifugiato politico” di 3000 anni fa, fino ai nuovi
Migranti di oggi. L’Italia è un Paese storicamente Poli-Multi-Inter-Etnico. Noi di MONDITA, di origini diverse ( italiane, straniere,
miste ) pensiamo che troppo spesso il tema dell’Immigrazione in Italia venga vissuto o con indifferenza o come problema o come
dovere di solidarietà. Per Noi invece si tratta di ricordare che la MultiEtnicità fondativa italiana è proprio sempre stata la forza del
Paese, anche nelle difficoltà delle prime relazioni. Si tratta quindi di provare tutti assieme a vivere queste relazioni, lo scambio,
l’ibridazione o la sintesi, scoprendo il valore delle nostre diversità accumulate, recenti e future, l’energia che ne scaturisce, la
ricchezza da sperimentare in esperienze comuni, attività, progetti, sogni, vite, affrontando e superando assieme i problemi che
esistono per tutti. Ci stiamo impegnando in attività di Comunicazione, di Educazione, Informazione e Formazione ed anche per
organizzare di Eventi socioculturali, in collaborazione con Enti Pubblici, Associazioni, Media, Aziende, Sindacati, Scuole e
Università. Oltre a questo progetto dedicato al Cibo Italiano, ne abbiamo elaborato un altro dedicato alla Scuola di Intercultura,
un altro dedicato alla storia del Cinema italiano con protagonisti gli Immigrati e gli Stranieri, un altro ancora alla nascita di un
Centro per Roma Capitale Multietnica assieme ad altre associazioni cittadine.
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MONDITA
associazione interetnica italiana

Ringraziamenti
L’associazione ringrazia per i loro preziosi suggerimenti

Patrizia Borghetti Insegnante di Scuola Media a Roma e giovane nonna di tre nipoti

Maria Teresa Sega Insegnante - Storica a Venezia e zia di tre nipoti

Anna Palumbo Libera professionista Animatrice sociale a Siena e madre di tre figli piccoli

Daniela Cavini Giornalista a Firenze e madre di tre figli piccoli

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