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Lao
Tzi oppure Lao Tseu, è considerato il fondatore del Taoismo e fu uno dei più importanti filosofi cinesi del VI
secolo a.C. Si presume sia l’autore del Tao Te Ching, un saggio che racchiude gli elementi principali della
dottrina taoista, tra cui la definizione del Tao come principio ideale di tutta l’esistenza.
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo lo chiama farfalla.
Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l’acqua. Niente ostacoli – essa scorre. Trova una diga,
allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è
rotonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al mondo più adattabile
dell’acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.
Un vincente trova sempre una strada, un perdente trova sempre una scusa.
La gentilezza nelle parole crea confidenza; la gentilezza nel pensiero crea profondità; la gentilezza nel dare
crea amore.
Solo chi ha la forza di scrivere la parola fine può scrivere la parola inizio.
Quando mi libero di quello che sono, divento quello che potrei essere.
afoisma Laozi
Tutte le creature portano lo yin sulle spalle e lo yang tra le braccia; il soffio vuoto ne fa una miscela
armoniosa.
Preoccupati di quello che gli altri pensano e sarai sempre il loro prigioniero.
Colui che capisce che quel che basta è abbastanza, ne avrà sempre a sufficienza.
Lao Tzu
Credete forse che l’universo è agitato? Andate attraverso il deserto di notte ed osservate le stelle in cielo.
Questa azione dovrebbe rispondere alla domanda.
Il Tao di cui si può parlare non è l’eterno Tao, il nome che si può pronunciare non è l’eterno nome. Senza
nome è l’origine del cielo e della Terra. Con un nome è la Madre delle innumerevoli creature. Eternamente
privo di desideri puoi coglierne il mistero. Eternamente desiderando puoi coglierne le manifestazioni.
Questi due nomi indicano la stessa cosa: è l’oscuro, oscurità nell’oscurità, la porta di tutti i misteri.
Sapere di non sapere è la cosa migliore. Fingere di sapere quando non si sa è una malattia.
Il vero saggio per sé non provvede: se si spende negli altri, per sé acquista; e, più dona, più ottiene per se
stesso.
Si è responsabili non solo per ciò che si fa, ma anche per ciò che non si fa.
La via che si può considerare la via non è una via invariabile; i nomi che si possono considerare nomi non
sono nomi invariabili.
Se hai un problema e puoi risolverlo è inutile che tu ti preoccupi, se non puoi risolverlo è altrettanta inutile
la tua preoccupazione.
La via del cielo consiste nel nutrire e nel non recare danno.
Il più grande tra i problemi poteva essere risolto facilmente quando era ancora piccolo.
Ho solo tre cose da insegnare: semplicità, pazienza, compassione. Questi sono i tre tuoi più grandi tesori.
Semplicemente nelle azioni e nei pensieri, tu ritorni alla fonte dell’essere. Paziente sia con gli amici sia con i
nemici, tu ti concili con il senso delle cose. Compassionevole verso te stesso, riconcili tutti gli esseri del
mondo.
La via del cielo reca profitto, non danno. La via del saggio è fare ma non contendere.
La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza di pensieri crea profondità. La gentilezza nel donare
crea amore.
Colui che conosce il proprio obiettivo si sente forte; questa forza lo rende sereno; questa serenità assicura
la pace interiore; solo la pace interiore consente la riflessione profonda; la riflessione profonda è il punto di
partenza di ogni successo.
Il saggio non accumula nulla. Più usa ciò che ha per gli altri, più ha. Più dà ciò che ha agli altri, più è ricco. La
via del cielo consiste nel nutrire e nel non arrecare danno. La via del saggio consiste nell’essere generoso e
nel non competere
Tutte le creature – l’erba, gli alberi – da vive sono tenere e fragili, alla loro morte sono secche e appassite.
Perché ciò che è forte e rigido è seguace della morte, ciò che è debole e flessibile è seguace della vita.
Ciò che è forte e rigido è posto in basso, ciò che è debole e flessibile è posto in alto.