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DEEP COACHING
di Alessandra Vesi
Con la linea IDEOGRAMMI Mida si propone di pubblicare le sue ricerche,
intese come risultato di studi, pensieri, interpretazioni che gli autori
traggono dalla diretta esperienza sul campo. Ma non solo.
I contributi sono anche frutto del desiderio di raccontare l’approccio
peculiare di Mida alla professione attraverso i suoi stessi protagonisti.
DEEP COACHING
La prigionia della spontaneità:
miti letterari dell’infanzia e comportamenti professionali
di Alessandra Vesi
1
L’Analisi Transazionale è una teoria psicologica che spiega come si
sviluppa la nostra personalità, come funzionano le nostre dinamiche sia
psichiche che relazionali. Ha trovato ampia diffusione non solo in ambito
clinico, ma anche in ambito organizzativo.
2
Il concetto di Spinta descrive la tendenza di una persona a obbedire ad un
imperativo come se il messaggio provenisse da un genitore interiore che,
con questo messaggio perentorio, tiene la persona sotto scacco;
intrappolata in questa sorta di ricatto affettivo la persona tende ad agire
comportamenti che corrispondano allo specifico modo di essere richiesto.
Taibi Kahler ne ha definite cinque: Sii forte, Sii perfetto, Sii compiacente,
Sbrigati, Sforzati. Nei seminari di formazione o negli incontri di coaching
tendiamo a considerare la Spinta funzionale o disfunzionale al benessere
della persona e alla sua efficacia professionale a seconda dell’intensità. In
piccola dose contribuiscono al nostro successo, se esasperate possono
diventare importanti stressors interni.
3
Si definiscono Ingiunzioni messaggi, prevalentemente non verbali, che le
figure di riferimento, genitori in primis, inviano al bambino determinando
divieti a cui la persona adulta inconsapevolmente sottostà. Il divieto può
determinare un limite profondo che può riguardare e condizionare l’essere e
il fare della persona, il suo stesso benessere, la sua propensione a costruire
relazioni intime e significative con singoli o gruppi, la sua crescita, il
raggiungimento di importanti mete professionali, il suo successo. Bob e
Mary Goulding ne hanno codificate dodici: Non esistere, Non essere te
stesso, Non essere un bambino, Non crescere, Non riuscire, Non fare, Non
essere importante, Non far parte, Non entrare in intimità, Non star bene,
Non pensare, Non sentire. Come le Spinte anche le ingiunzioni hanno una
forte valenza in ambito organizzativo. Le culture aziendali possono avere
responsabilità in tal senso. Basti pensare al mobbing che può essere visto
come l’ingiunzione a Non esistere.
4
Secondo l’Analisi Transazionale la struttura di personalità di ogni individuo
è costituita da tre nuclei distinti: gli Stati dell’Io. Stato dell’Io Bambino,
Stato dell’Io Adulto, Stato dell’Io Genitore. Lo stato dell’Io Adulto è attivato
quando la persona interagisce con altri, analizza le situazioni, prende
decisioni fortemente ancorato al presente, ai dati di realtà, al “qui-e-ora”.
In alcune fasi del coaching come la fase di contratto il coach ha una
particolare attenzione a creare una relazione Adulto-Adulto.
5
Quando ci esprimiamo liberamente, senza preoccuparci delle reazioni
degli altri, siamo vitali, diamo libero corso alle nostre curiosità o alla nostra
creatività, siamo consapevoli dei nostri desideri autentici, siamo in intimità
ed esprimiamo la gamma delle nostre emozioni, stiamo attivando il
Bambino Libero (o Bambino Naturale). Per descrivere lo stato di attivazione
di uno Stato dell’Io viene utilizzato anche il verbo energizzare per indicare
che le energie della persona sono impegnate a dare potere a quello Stato
dell’Io.
6
Con il termine “comportamenti copionali” si fa riferimento a quei
comportamenti che l’individuo sperimenta durante l’infanzia come reazione
alle richieste provenienti dalle figure di riferimento e dall’ambiente di
appartenenza e sperimentandole ne verifica la funzionalità. Sono quindi
decisioni antiche che abbiamo preso utilizzando al meglio le risorse, in quel
momento, disponibili. Comportamenti che diventano pattern
comportamentali che costituiscono una sorta di “Copione” (da cui il
termine) e che vengono agiti, da adulti, al di fuori della nostra
consapevolezza.
7
Nel linguaggio tecnico della teoria del Copione, il tornaconto è alla base
stessa della scelta copionale e costituisce la gratificazione relativa ai nostri
bisogni profondi alla base della scelta stessa. Quando da adulti mettiamo in
8
Tratto da http://criticaletteraria.blogspot.com, Il Giornalino di Gian
Burrasca recensito da Irene Pazzaglia.
9
Con l’espressione Giochi psicologici l’Analisi Transazionale descrive alcune
situazioni relazionali in cui i due interlocutori tendono a ripetere uno stesso
schema relazionale. Uno dei più frequenti è proprio il “Perché non …, sì …
ma”. Uno dei giocatori si rivolge ad un interlocutore per avere consigli o
supporto rispetto alla soluzione di un problema, ma poi rifiuta
sistematicamente tutti i suggerimenti per cui ad un certo punto si verifica
uno stato di disagio o esasperazione di entrambi gli interlocutori.
Pippi rappresenta tutto ciò che un bambino non può essere e non
può fare e vorrebbe avere. Vive da sola nella propria casa insieme
con un cavallo e una scimmia. Non ha genitori che possono
guidarla e controllarla e ... non ha paura di niente e di nessuno. È
la bambina più indipendente del mondo. Ha un bauletto pieno di
monete d'oro, e quindi nessun problema di sostentamento, ed è
più forte del più forte poliziotto. Sempre sola gestisce la casa e il
denaro che le serve per vivere e affronta il quotidiano con la
spontaneità e la vitalità che solo i bambini riescono ad avere. Pippi
però non è un personaggio del tutto reale, ma una sapiente fusione
tra realtà e fantasia: la bambina infatti è straordinaria, ha la forza
di sollevare un cavallo e dice di aver girato il mondo, è generosa e
sempre in atteggiamento positivo verso la vita e il prossimo. Vive
secondo le sue regole, non frequenta la scuola e si rifiuta di essere
accudita nella Casa degli Orfani.
Ma la sua trasgressione non è mai irrispettosa delle regole altrui.
Pippi è estremamente gentile con i poliziotti che tentano di
prelevarla, con la Signora Prusselius, la maestra del paese. Non ha
l’aria di essere una rivoluzionaria, ma ha una forza positiva e vitale
alessandra.vesi@mida.biz
In copertina
Il termine Ki è presente sia nella lingua giapponese che in quella cinese.
Il KI esprime il concetto di energia fondamentale dell'universo, di cui fanno
parte la natura e le funzioni della mente umana. Nell'antica Cina era visto
come la forza che originava tutte le funzioni fisiche e psicologiche. La
possibile traduzione dell'ideogramma KI, è Essenza Individuale, cioè quella
peculiare caratteristica che distingue ogni essere da tutti gli altri.