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Uomo non u11ius libri, pubblico pure un:i Grammatica araba pe1 la lingua
letteraria con un'appendice sul dialetto tripolino (Heidelberg, J. Gross, r 9 I 2,
pp. v111-388), edizione italiana, con aggiunte e correzioni, dell'Arabisc/Je
Ko11v~rsations-Gram111atik di Ernst Harder, nella stess:i colle7.ione di manuali
di J. Gro~s, metodo Gaspey-Otto-Sauer. Quale cultore di scienze giuridiche
sociali e politid1e, diede in due edizioni (Fire11ze, Barbera, 1920, 1923) QUELLO CHE ANCHE L'EGITTOLOGIA
la traduzione del Compendio di sociologia generale di Vilfredo Pareto, del DEVE A CARLO ANTI
quale si professò discepolo devoto; mentre in simpatica collaborazione con
la .moglie, la scrittrice Marianna Cavalieri, premortagli, contribui a far
conoscere alcuni degli aspetti piu significativi della vita egiziana antica,
fornendole i motivi di ambiente, che Ella poi ·illustrò in diversi suoi L.e benemerenze acquisite dal prof. Carlo Anti, in trent'anni di
saitti1
,fra i quali e degno di particolar menzione il volumetto Sotto le lavoro e di studio, non si limitano all'ambito dell'archeologia clas-
ali;, d'oro '--- in Egillo q11altromila anni fa (Firenze, Bemporad, (r927). sica, da Lui particolarmente coltivata e professata dalla cattedra
Ispettore, dal I 914, presso iI Museo Egizio di Firenze, passò, nel I 928, universitaria, ma riguardano anche il campo dell'Egittologia, perché
con la morte di E. Schiaparelli, alla direzione del Museo di Torino. avendo iniziato, nel 1930, a capo della missione archeologica italiana,
:In questa nuova carica ebbe anche modo di riprendere nel I 930 e di gli scavi in Egitto, nella regione del Faijum, per mettere alla luce,
continuare nel 1936-37 le campagne di scavo in Egitto, riprendendo le con ampio criterio archeologico·, la città di Tebtynis, oltre ai lusin-
esplorazioni, con favore\•olissimi risultati, a Gebelen, nell'alto Egitto, dove ghieri risultati conseguiti in tale anno, e successivamente, con la sco-
nel 1920 aveva compiut:i la sua ultima la fortunata ed esperta mano dello perta del santuario di Suchos, il dio delle acque sotto forma di coc-
Schiaparelli, col qu:1le, aveva preso parte alla campagna del I 908, quando, codrillo, nella seconda campagna, il ro marzo 1931, ebbe pure la
per la prima volta conobbe la terra dei Faraoni. singolare ventura ài rinvenire in due ripostigli sotterranei, coperti
Le condizioni di salute gli hanno, purtroppo, impedito di curare l'illu- a volta, di una delle piccole case addossate interamente al lato est
strazione degli scavi compiuti 2, come pure non gli hanno concessa la del grande muro di cinta del santuario, una grande quantità di ma-
soddisfazione di rendere di pubblico dominio quegli studi su altri tesori teriale papiraceo, che rappresentò, senza dubbio, il nucleo maggiore
dell'inesauribile miniera del Museo torinese, che si era proposto di pubblicare'· pervenutoci dalle recenti scoperte, e che ha offerto alla scienza un
Per quanto tuttavia h:i lasciato, gli orientalisti, e in particolare gli materiale di studio preziosissimo. Tralasciando di mettere in evi-
egittologi, Lo ricordano con unanime rimpianto. denza i risultati conseguiti nel campo archeologico, a suo tempo,
GIUSEPPE Borri del resto, già faÙi conoscere dallo stesso prof. Anti e da altri (1),

(r) éfr. A. CALDERINI, Scavi della Missione archeologica italiana a


Tebtunis (Fajum) in Aegyptus X (1929), pp. 295-96; C. ANTI, Gli scavi
della Missione archeologica italiana a Umm el Breigha! (Tebtunis) in Ae-
gyptus XI, (1931), pp. 389-91; In., Scavi italiani in Egitto: Tebtunis, nella
Illustrazione Italiana del 28 Settembre 1930, pp. 478-79; In., Excavations
at Tebtunis in Illustr. London New, 30 maggio 1930, pp. 908-10; In., Scavi
in Egitto in Il Marzocco, 31 Maggio 1931; In., Primi elementi per la crono-
logia delle costruzioni egiziane in mattoni (Scavi di Tebtunis) in Atti Soc.
Italiana per il Progresso delle Scienze, vol. IV, 1933 ; P. JOUGUET, Compts
rendus de l'Académie des Inscriptions et Belles Lettres, Bull. oct. - déc. 1932,
pp. 359-6r. Cfr. pure G. BAGNANI, Gli scavi di Tebtunis nel Bollettino d'Arte
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non mi sembra invece fuori luogo che, in questo volume dedicato Successivamente hanno visto la luce i primi testi demotici, co-
alle sue onoranze, sia fatto appunto cenno di quanto i papiri hanno stituenti unità per sè stanti, meglio conservate, e precisamente : a
sinora dato alla scienza o stanno prossimamente per dare,. affinché, cura di O. NEUGEBAUER e di A. VoLTEN, Ein demoÙscher astrono-
in una circostanza per tutti tanto gradita, sia pure a tutti nota la mischer Papyrus (Pap. Carlsberg 9) in Quellen und Studien zur Ge-
importanza della scoperta fatta, e pure la voce della terra d'Egitto, schichte der Mathematik Astronomie und Physik (Berlin, Springer,
per quanto è debitrice verso il Festeggiato, si associ al plauso co- 1938), pp. 383-406, Taf. l, in cui, fra l'altro, sono messi in corri-
mune. spondenza anni diversi degli imperatori Tiberio, Vespasiano, Domi-
La prima cura che richiese l'ingente materiale scavato, rinve- ziano, Adriano, Antonino Pio, col primo anno della I,una; e da par-
t~ di H. 0. LANGE e di 0. NEUGEBAUER, Papyrus Carlsberg No. l.
nuto però in una davvero rudis indigestaque 11noles, fu quella di un
accuratissimo restauro, compiuto, per i papiri giunti al Museo egizio Ein hieratisch-demotischer kosmologischer Text (Copenhagen, Det
di Firenze, dalla sig.na E. Caudana, direttrice del Gabinetto di re- Kongelige Danske Videnskabernes Selskab, Historisk-filologiske skrif-
stauro del Museo egizio di Torino, e per altri, sottratti da ignoti e ter, Bind I, Nr. 2, Munksgaard, 1940, pp. 92, tavv. VII - 31*).
acquistati in seguito dall'Istituto di Egittologia dell'Un. di Copen- Ma ancora altri frammenti di un papiro congenere, scritti dal
hagen, dal dott. A. Volten, docente nella. medesima. A restauro medesimo scriba, e recanti notevoli varianti sussistono nella colle-
compiuto, si poté determinare la consistenza integrale dei gruppi, zione danese, sfortunatamente sfuggiti all'attenzione dei due Edi-
che risultò composta da oltre 300 papiri demotici, un centinaio di tori, per utilizzarli nella pubblicazione del testo completo. Iniziando
papiri ieratici, una cinquantina di papiri geroglifici ed altrettanti pa- poi la serie degli A nalecta cegyptiaca, editi dall'Un. di Copenhagen,
piri greci, tutti provenienti dall'archivio del tempio. con il munifico contributo finanziario del Carlsbergfond, il dott.
A. VoLTEN ha pubblicato Kopenhagener Texte zum demotischen Weis-
In occasione del IV Congresso internazionale di papirologia,
heitsbuch (Pap. Carlsberg, II, III verso, IV verso und V) Copenha-
tenutosi a Firenze, nell'aprile-maggio 1935, diedi notizia dei primi
gen, Munksgaard, 1940, pp. 73, tavv. rr, del medesimo contenuto
risultati conseguiti con l'opera di restauro; l'amico dott. Volten del
morale del ben noto papiro Insinger del Museo di Leida, e nel vo-
pari per quelli ottenuti col restauro di tutti i papiri danesi informò
lume III, Demotische Trawmdeutung (Pap. Carlsberg XIII imd
poi i partecipanti alle giornate di Praga, dedicate alle ricerche scien-
XIV verso), Copenhagen, Munksgaard, 1942 pp. rr8, tavv. 8, che
tifiche orientalistiche, nel giugno 1949 (2).
hanno offerto interessanti paralleli di studio con i testi consimili già
A restauro compiuto, il primo gruppo ad essere messo a dispo- posseduti dal Museo di Berlino e del Cairo e con il papiro ieratico
sizione degli studiosi è stato quello dei papiri greci fiorentini, stu- Beatty III del British Museum. Nel medesimo anno il dott. W. ERICH-
diati dal prof. G. Vitelli, in collaborazione con la prof. M. Norsa, e SEN pubblicava sei interessantissimi piccoli testi di domande rivolte
pubblicati nel vol. ro 0 dei Papiri della Società italiana (Firenze, 1932), all'oracolo di Suchos di Tebtynis, col titolo Demotische Orakel/ragen
nn. rr29-rr49; rr50-rr58, pp. 51-88 (3). (Det Kgl. 1 Danske Videnskarbenes Selskab, Historisk-filologiske
Meddelelser XXVIII, 3, pp. 19), altri preziosi elementi di raffronto
del Min. dell'Ed. Naz. XXVII (1933), pp. II9-34; In. Gli scavi di Tebtunis con le petizioni rivolte all'oracolo di Amone a Tebe, contenute su
in Aegyptus XIV (1934) pp. 3-13; ZUANI (DE) ETTORE, Il santuario del papiri e ostraca ieratici (4).
dio coccodrillo nella Illustrazione italiana, 1933, pp. 776-78.
(2) Cfr. G. BOTTI, I papiri ieratici e demotici degli scav.i italiani di
Tebtynis (comunicazione preliminare) negli Atti de] I V Congresso interna- negli Studi in memoria di Ippolito Rosellini nel primo centenario della mor-
zionale di Papirologia (Firenze, Aprile-Maggio 1935), pp. 217-223 ; A. te, pubblicati a cura dell'Un. di Pisa (Lischi, 1949, pp. 333-41, Tav. B.)
VOI,TEN, The Papyrus-Collection o/ the Egyptological Institute o/ Copenha- ha illustrato il PSI n. 13rn, contenente Una sentenza dei Creinatisti, pure
gen in Archiv Orientdlni XIX (1951), pp. 70-74. proveniente dagli stessi scavi.
(3) La compianta prof. NORSA ha poi pubblicato nel vol. 12° della (4) Tali piccoli testi sono identici per lo scopo non per l'argomento
medesima serie (pp. 5-6) il pap. 1227 proveniente dagli scavi Anti-Bagnani agli otto posseduti dal Museo Egizio di Firenze, anch'essi provenienti da
1934, contenente una scheda antinoitica di censimento (188 d. Cr.) ; e, Tebtynis, rinvenuti nel 1928, nella campagna di scavo del prof. E. Breccia,
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Del gruppo di papiri demotici ancor da pubblicare, che com- corrono serio pericolo in Etiopia di essere annientati da un terribile
prendono testi di vario argomento, e cioé numerosissimi di carattere grifone (episodio davvero forte di tinte), egli sembra il salvatore. Il
letterario narrativo con racconti sinora sconosciuti, astronomici, secondo combatte pure in Etiopia e per l'amore della bellissima mo-
libri di omina e ermetici, dei quali uno riferentesi al Nwnw, l'oceano glie del capo nemico sostiene con lui un duello e 16 uccide. La moglie
primitivo, resti di vocabolari (5), di trattati di matematica, diversi promette allora di arrendersi alle sue voglie, ma prima ottiene di
c<mtratti, fra i quali di particolare valore quelli riguardanti l'auto- poter tributare ancora un omaggio al cadavere del marito. Scende
consacrazione di un individno quale schiavo del tempio, uguali a infatti nella tomba, ma con la spada del suo congiunto, rimastagli
quelli posseduti dal British Museum, parti di trattati con carattere accanto, si uccide.
religioso-filosofico, simili al testo ben conosciuto del Sonnenauge, un Il volume uscirà prossimamente nella serie degli A nalecta, con-
piccolo gruppo di lettere ecc.. sono attualmente oggetto di studio sterà di circa 300 pagine di testo con 36 tavole, riproducenti tutti i
per la loro pubblicazione, da parte del dott. W. ERICHSEN, il fram- frammenti fiorentini e danesi del romanzo.
mento di papiro che contiene parti nuove del primo racconto già In egual collaborazione, abbiamo puranche iniziato lo studio dei
ben noto di Setne, e un papiro letterario, interamente nuovo, numerosi testi di caratteri astrologico, una cinquantina circa di pa-
nel quale il ruolo di protagonista è sostenuto da una « gatta etio- piri, che richiederà da parte nostra parecchi anni di buon lavoro ;
pica n. Il giovane demotista inglese ] ohn Barns è a buon punto ma dal quale ci ripromettiamo abbia a derivare un grandissimo van-
nello studio di un altro racconto, pure interamente nuovo, riguar- taggio ai nostri studi, essendo ben noto quanto poco si conosce si-
dante le gesta di un Faraone impegnato in una spedizione militare nora l'astrologia egiziana, e come quindi i testi venuti alla luce si
contro Ninive e gli Assiri, i quali hanno per loro comandante in capo, debbano considerare davvero preziosissimi.
una donna. I numerosi testi di medicina, l'arte che anche esercita- Da parte mia, sto anche ultimando lo studio per la pubblicazione
vano i sacerdoti di Suchos, come ha dimostrato il materiale archeo- pure negli A nalecta, del testo di un solo papiro (pp. 250, tavv. 24)
logico, contenenti residui di ricette o prescrizioni mediche, sono stu- interamente ricavato dai frammenti, comprendente la copia di di-
diati dal nostro dott. SERGIO DONADONI. verse parti del regolamento e delle costituzioni dei templi egiziani,
Il dott. VoLTEN col sottoscritto hanno invece rivolto la loro anteriori al decreto di Canopo (238 a. Cr.), del piu grande interesse
cura alla sistemazione e studio dei numerosi frammenti di papiri, perciò per i raffronti che consentirà di fare con le frammentarie in-
contenenti poche parti già conosc~ute, la maggior parte del tutto dicazioni forniteci dai papiri greci, e imicum sinora fra i testi demo-
nuove, del famoso romanzo del Faraone Petubastis, conservatoci ·dai tici.
papiri di Strassburgo, Vienna, Parigi, pubblicato dallo SPIEGELBERG,. Dei papiri ieratici, in gran parte di carattere religioso (qualcuno
Der Sagenkreis des Konigs Petubastis (Leipzig, 1910), e che, come è religioso-magico) comp:endenti inni a Suchos o rituali per il suo cul-
troppo ovvio, con i nuovi testi, si accresce di interesse e importanza. to, rituali funerari, due dei quali figurati, elenchi di località con in-
Accanto al Faraone Petubastis e ai suoi eroi già conosciuti, due altri dicazione delle divinità in esse venerate, frammenti di catasti ecc.,
compaiono nei nuovi frammenti : Pesiosiris, figlio del principe Inaros, nessuno dei quali sinora è stato pubblicato, sono, attualmente, og-
e Bes. Il primo riesce vittorioso in diversi duelli sostenuti con capi de- getto di particolare studio per la loro pubblicazione, i due pili im-
gli Assiri, e quando Petubastis col principe Inaros e l'esercito d'Egitto portanti.
A cura del prof. SANDER-HANSEN dell'Un. di Copenhagen, il
all'estremità sud del Kom, poco distante dal tempio di Suchos. Da me grande onomasticon, nel quale, fra le linee ieratiche, accanto ai nomi
studiati e illustrati vedranno la luce nel 2° vol. degli Scritti pisani in onore
del Rosellini, prossimo ad essere edito.
elencati, è introdotto un certo numero di glosse in demotico e greco
(5) Un esemplare di essi (Pap. Carlsberg XII verso), corredato anche per indicare la pronuncia delle parole egiziane nel primo secolo d.
da alcuni paradigmi grammaticali, studiato dal dott. Vor,'.l'EN, è stato Cr. ; e da parte del sottoscritto, il grande rotolo di papiro in perfetto
pubblicato nel vol. XX (1952), pp. 496-508, col. LII, dell'Archiv Orientdlni, stato di conservazione (m. 1,85 X 0,22-0,20), non esclusi i suoi du-
consacrato alle onoranze del prof. Fr. Lexa. plicati con varianti, che contiene la riproduzione parziale del testo
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geroglifico, conosciuto dalla pubblicazione di V. LANZONE, I papiri


del Lago Moeris, e dai frammenti del papiro Amherst, comprendente
l'elenco dei templi egiziani, riprodotti come in mjniatura sulle spon-
de del lago, con il nome delle singole divinità in essi venerate, la
giustificazione del loro culto, oltre all'indicazione delle misure di
ciascun tempio e l'elenco delle entrate dovute a ciascun dio, scritto
nell'anno 20 dell'imperatore Adriano, mese primo dell'inondazione
(Thoth) giorno 8 ; e che, per molte buone ragioni, si può conside- B) DOCUMENTI DEMOTICI DEL MUSEO
rare la gemma della scoperta p·a piracea del prof. Anti, nella sua cam- EGIZIO DI TORINO
pagna di scavo a Tebtynis nel 1931 (6). I frammenti dei papiri gero-
glifici sono in generale di piccole dimensioni, presentano carattere
topografico o geografico, con liste dei nomi dell'Egitto o elenchi di
località, documenti tuttavia importanti per il ricordo conservatoci
di un genere di scrittura, ancora ben compreso, in un periodo in cui
il suo uso andava perdendosi. Saranno ancor essi, a suo tempo, fatti
oggetto di particolare studio ; come è ben naturale che, non appena
saranno pubplicati i testi demotici e ieratici pili importanti suin-
dicati, lo studio per la pubblicazione sarà in seguito rivolto anche a
quelli dei quali ora appena si è indicata la natura.
Sembrami dunque appaia ben chiaro quale ottimo cc datore di
lavoro » sia stato il prof. C. Anti, anche nel campo dell'Egittologia,
e come quindi ancor essa debba a Lui sincera riconoscenza. E men-
tre particolarmente grati Gli sono coloro che sono stati chiamati a
lavorare e ancor lavorano intorno alla sua messe assai copiosa, col
pili vivo desiderio, questi si augurano che al prof. Anti e a se stessi,
ancor a lungo sia conservato cc il dolce soffio della vita», perché tutti
possano provare l'intima gioia di vedere interamente, a suo tempo,
messo a profitto degli studi il frutto della memoranda scoperta.

16) Sulla paleografia del ms. già hanno avuto occasione di disserire
G. BAGNANI nel ]EA XIX (1933), pp. 162-166, The Transcription of late
Hi eratic, e R. 0. FAUI.KNER, ibid., XXI (1935) pp. 49-51, Some further
Remarks on the Transcription of late Hieratic.

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