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Oggetto della chimica La chimica studia le proprietà delle sostanze, le relazioni struttura – proprietà
e il modo in cui le diverse sostanze reagiscono tra loro.
Elemento Sostanza pura che non può essere scissa in altre più semplici mediante
reazione chimica.
Composto Sostanza pura che può essere scissa nei suoi elementi.
Elementi Noti Sono 118. Alcuni sono molto rari. 21 sono stati preparati artificialmente.
Simboli chimici Abbreviazioni usate per designare l’elemento. Sono costituiti da una o due
lettere. La prima è in generale l’iniziale del nome italiano. Quando non è così
(es. Na, Au) la prima lettera del simbolo è l’iniziale del nome latino.
Metalli e non metalli Gli elementi possono essere divisi in due grandi classi: METALLI e NON
METALLI. Circa ¾ degli elementi sono metalli.
Non metalli NON presentano lucentezza metallica, NON sono buoni conduttori di
elettricità e calore, NON sono duttili né malleabili. A temperatura ambiente
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sono solidi (circa metà) o gassosi (circa metà). Il bromo, unica eccezione, è
liquido.
Legge della composizione L’analisi chimica quantitativa di un grande numero di composti ha condotto
costante dei composti alla seguente legge: Le quantità relative di ciascun elemento in un
particolare composto sono sempre le medesime, indipendentemente dalla
fonte o dal metodo di preparazione del composto.
Teoria atomica Sia la legge della Composizione Costante sia quella della Conservazione
(J. Dalton, 1803) della Massa, possono essere spiegate sulla base della Teoria Atomica di
Dalton:
1. la materia è composta da particelle assai piccole e indivisibili chiamate
ATOMI;
3. gli ATOMI di elementi diversi si legano tra loro per formare MOLECOLE;
Scala delle masse La Teoria Atomica ci consente di creare una scala delle masse atomiche
atomiche relative relative (rapporto tra la massa atomica di un certo elemento e la massa
atomica di un elemento di riferimento).
massa atomo Ca 55 , 6
= = 1, 25
massa atomo S 44 , 4
Unità di massa atomica Quando si parla di massa atomica (o, meno correttamente, di peso atomico)
si intende, in generale, un rapporto tra masse atomiche. In questa accezione,
le masse atomiche sono masse relative, e quindi adimensionali.
Le moderne scale delle masse atomiche usano quale standard un isotopo del
carbonio, 12C. A questo isotopo, il più abbondante del carbonio, è stata
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Raggio atomico È compreso tra 1 e 2.5 Å, cioè tra 100 e 250 pm.
1 Å = 1×10-10 m;
1 pm = 1×10-12 m
1 × 10 -12 m 1pm
Fattore di conversione -12
= 1=
1 × 10 m 1 × 10 -12 m
1pm 1pm
1 Å = 1×10-10 m= 1 × 10 -10 m × -12
= = 100 pm
1 × 10 m 1 × 10 - 2
Numero di massa (A) numero protoni + numero neutroni presenti nel nucleo.
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Difetto di massa È dovuto alla quantità molto grande di energia che viene emessa quando
protoni e neutroni si uniscono per formare un nucleo. L’energia ceduta è
tanto elevata che diventa significativa la sua massa equivalente data da E =
m×c2 (c è la velocità della luce).
= m × c 2 ; c = 3 × 105 m × s -1 = 3 × 108 m × s -1
¨ Poniamo: m = 1g = 1× 10 -3 g
= 1× 10 -3 g × (3 × 10 8 ) m 2 × s - 2
2
= 9 × 10 13 g × m 2 × s -2 = 9 × 10 13 × m = 9 × 10 13 J
L’energia corrispondente alla trasformazione di 1g massa è dunque
9·1013 J.
¨ L’ordine di grandezza della variazione di energia associata a una
reazione chimica è:
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4 -11 g × m × s - 2 × m × mole -1 4
= × 10 = × 10 -11 g × mole -1 =
9 m 2 × s -2 9
4 1× 10 3 g
= × 10 -11 g × mole -1 × = 4 , 4 × 10 - 9 g × mole -1
9 1 g
Il Numero di Avogadro Abbiamo visto che è facile creare, sulla base della Teoria Atomica di Dalton,
una scala delle masse atomiche relative. Da questa consegue che se
prendiamo quantità in grammi di due diversi elementi pari alle rispettive
masse atomiche espresse in amu, avremo preso un ugual numero di
atomi dei due elementi.
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1
= = 6 , 022 × 10 23
1 g º 6,022×1023 amu
1
1amu º g = 1, 66 × 10 - 24 g
6 , 022 × 10 23
Definizione di mole La MOLE è la quantità di sostanza che contiene tante entità elementari quanti
secondo SI sono gli ATOMI in 0.012 Kg di 12C.
Nelle reazioni chimiche I prodotti di una reazione chimica possono avere proprietà molto diverse da
si formano nuove sostanze quelle dei reagenti.
Un’equazione chimica In ottemperanza alla Legge di Conservazione della Massa e alla Teoria
deve essere bilanciata Atomica, un’equazione chimica deve essere bilanciata. In altri termini, il
numero di atomi di ciascun elemento deve essere lo stesso nei reagenti
e nei prodotti:
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Da un punto di vista pratico, conviene bilanciare per primi gli elementi che
compaiono con minor frequenza. Da un’equazione chimica bilanciata
possono essere dedotte numerose informazioni di natura quantitativa.
Gli elementi possono Attorno al 1860 erano stati scoperti circa 60 elementi e i chimici avevano
essere raggruppati secondo cominciato a notare delle somiglianze tra le proprietà chimiche di certi
le loro proprietà chimiche elementi.
Consideriamo, per esempio, i tre metalli Li, Na, K.
• Tutti sono meno densi dell’acqua:
dLi = 0,53 g/ml; dNa = 0,97 g/ml; dK = 0,86 g/ml;
• Tutti sono tanto soffici da poter essere tagliati con un coltello;
• Tutti hanno bassi punti di fusione:
Tf,Li= 180,5 °C; Tf,Na= 97,8 °C; Tf,K = 63,7 °C;
• Tutti sono molto reattivi. Reagiscono spontaneamente con gli alogeni
per formare alogenuri, con l’ossigeno per formare ossidi e con l’acqua
per formare idrossidi.
Gli idrossidi di litio, sodio e potassio sono solidi cristallini ionici. Tutti
sono corrosivi e solubili in acqua.
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Metalli alcalino terrosi Magnesio, calcio, stronzio e bario hanno molte proprietà chimiche comuni.
Essi sono chiamati metalli alcalino terrosi.
A seguito di riscaldamento reagiscono con ossigeno per formare ossidi:
Per la somiglianza delle proprietà chimiche, anche Mg, Ca, Sr, Ba,
possono essere riuniti in un gruppo.
Gli elementi mostrano Nel 1869 il chimico russo D. Mendeleev dispose gli elementi in ordine di
proprietà periodiche se massa atomica crescente e mostrò che le proprietà chimiche degli
elencati in ordine di elementi hanno un andamento periodico.
numero atomico crescente
Elemento Numero atomico (Z) Massa atomica/amu
Ar 18 39,948
K 19 39,0983
Co 27 58,9332
Ni 28 58,6934
Te 52 127,60
I 53 126,90447
Nel 1869 gli elementi gallio (Ga) e germanio (Ge) non erano ancora stati
scoperti e l’elemento che seguiva lo zinco (Zn) – in ordine di massa crescente
– era l’arsenico (As). Mendeleev pose As nel gruppo V (anziché nei gruppi III
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o VI) perché il suo comportamento chimico era molto simile a quello del
fosforo (P). Egli quindi lasciò dei vuoti, nella sua tavola periodica, sotto Al e Si
prevedendo che quei vuoti dovessero essere occupati da elementi non
ancora noti e di cui egli fu in grado di prevedere le proprietà.
Composizione della Nella Tavola Periodica gli elementi sono suddivisi in gruppi (le colonne
tavola periodica verticali) ed in periodi (le righe orizzontali). I periodi sono numerati da 1 a 7
dall’alto verso il basso. Per i gruppi sono in uso sistemi di numerazione
diversi. Le colonne della tavola periodica sono complessivamente 18. Le due
colonne all’estremità sinistra e le sei colonne all’estremità destra sono più alte
delle altre. Le colonne più alte (in totale 2+6 = 8) contengono gli elementi dei
gruppi principali o elementi rappresentativi.
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attinidi. Gli elementi di entrambe le serie sono generalmente noti con il nome
di elementi di transizione interna.
La struttura della Tavola Periodica è tale che il 1° Periodo, nel quale si
incontrano solo le 2 colonne più alte poste alle estremità sinistra e destra, è
costituito da 2 elementi. I Periodi 2-3, nei quali si incontrano anche le 6
colonne di altezza intermedia, sono costituiti, ciascuno, da 8 elementi.
Dal IV Periodo si incontrano 8 + 10 = 18 colonne così che i Periodi IV e V
sono costituiti da 8 + 10 = 18 elementi. Le righe riportate fuori tabella
(Lantanidi ed Attinidi) raggruppano elementi appartenenti al VI e VII
Periodo, così che VI e VII Periodo risultano costituiti da 18 + 14 = 32
elementi (in realtà il VII periodo è incompleto).
Una linea diagonale che attraversa il sistema periodico da sinistra in alto a
destra in basso, divide gli elementi metallici (quelli a sinistra della linea)
dagli elementi non metallici (a destra della linea). Gli elementi che si
trovano vicino alla linea di separazione hanno proprietà intermedie tra
quelle dei metalli e dei non metalli. Essi sono chiamati semimetalli. Ne
sono esempi Ge, Sb, Te.
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Valenza e formule chimiche Note le valenze degli elementi si possono scrivere con facilità le formule dei
composti chimici.
x×valenza di A = y×valenza di B
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Alcune regole di • Nella formula si scrive per primo il costituente METALLICO (elettropositivo)
Rn, Xe, Kr, B, Si, C, Sb, As, P, N, H, Te, Se, S, At, I, Br, Cl, O, F
Nota Si fa notare che il prefisso per “2” è “di” e non “bi” come spesso si usa
in italiano.
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ESEMPI
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Il modello a strati Un modello atomico che spiega bene la variazione periodica delle proprietà
degli elementi è il modello a gusci o a strati (Shell Model). Secondo questo
modello gli elettroni che circondano il nucleo sono sistemati in strati sferici
successivi.
Il primo strato può contenere solo 2 elettroni e risulta riempito con il gas
nobile He.
Il riempimento del secondo strato, che può contenere 8 elettroni, comincia
con Li e termina col gas nobile Ne, che quindi possiede un totale di 2 + 8 =
10 elettroni.
Nel sodio (Na; Z = 11), l’elettrone in più comincia a riempire un terzo strato.
Gli elettroni continuano a riempire questo strato fino a quando si raggiunge il
gas nobile Ar (Z = 18).
Strato di valenza Lo strato più esterno di un atomo è chiamato strato di valenza perché è
proprio il numero degli elettroni in questo strato che determina la valenza
dell’atomo.
Il modello a strati fornisce una spiegazione soddisfacente della variazione
periodica delle proprietà degli elementi.
I metalli alcalini hanno tutti un solo elettrone nello strato di valenza,
mentre i metalli alcalino terrosi hanno tutti due elettroni nello strato di
valenza. Gli alogeni hanno tutti sette elettroni nello strato di valenza.
Gli elementi appartenenti allo stesso gruppo della tavola periodica
hanno lo stesso numero di elettroni nel loro strato di valenza.
M(g) ® M +(g) + e¯
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1 H 1,31 1
2 He 2,37 1
3 Li 0,52 2 11 Na 0,50 3 19 K 0,419 4
4 Be 0,90 2 12 Mg 0,74 3 20 Ca 0,590 4
5 B 0,80 2 13 Al 0,58 3
6 C 1,09 2 14 Si 0,79 3
7 N 1,40 2 15 P 1,01 3
8 O 1,31 2 16 S 1,00 3
9 F 1,68 2 17 Cl 1,25 3
10 Ne 2.08 2 18 Ar 1,52 3
Q1 × Q 2
F= ×
r2
Variazione periodica Gli elettroni di H e He occupano il primo strato e si trovano circa alla stessa
delle energie di prima distanza dal rispettivo nucleo. La carica nucleare di He è +2 mentre quella di
ionizzazione: H è +1: di conseguenza, la forza di attrazione elettroni – nucleo nell’atomo
interpretazione He è maggiore di quella nell’atomo H.
Nel litio (Li) il terzo elettrone si trova nel secondo strato (n = 2), quindi ad
una distanza dal nucleo maggiore di quella degli elettroni in n = 1. Inoltre, i
due elettroni nello strato n = 1 schermano la carica nucleare e l’elettrone
più esterno non risente dell’intera carica nucleare bensì della carica del
nocciolo, pari alla carica del nucleo meno la carica degli elettroni degli strati
più interni1. Quindi Li ha carica del nocciolo +1 (identica a quella di H) e
1 La carica del nocciolo è una semplificazione del concetto di carica nucleare effettiva.
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2 Ci sono due eccezioni all’aumento delle energie di prima ionizzazione degli elementi del secondo periodo: boro e ossigeno. Le
ragioni di queste eccezioni verranno spiegate in seguito.
3 Anche in questo caso ci sono due eccezioni, che riguardano Al (stesso gruppo di B) e S (stesso gruppo di O)
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Legami Chimici Quando due atomi sono uniti in un composto, tra essi esiste un legame
chimico.
Poiché gli elettroni degli strati completi più interni di un atomo sono attratti dal
nucleo molto più fortemente di quelli di valenza, gli elettroni degli strati più
interni non sono generalmente coinvolti in legami chimici: nei legami chimici
sono in generale coinvolti solo gli elettroni dello strato di valenza.
Valenza Normale Si è già visto che la valenza normale di un atomo appartenente ai gruppi da
I a IV è uguale al numero del gruppo. La valenza normale di un atomo
appartenente ai gruppi da V a VIII è uguale a 8 meno il numero del gruppo
(numero di elettroni nello strato di valenza).
Regola dell’ottetto Ne ed Ar, che hanno entrambi 8 elettroni nello strato di valenza, hanno
valenza zero. Uno strato di valenza che presenta 8 elettroni è quindi una
struttura elettronica particolarmente stabile. Questa constatazione suggerì al
chimico americano Gilbert Lewis (1875 – 1946) di formulare la seguente
regola:
Legami Ionici Un atomo può raggiungere una configurazione a 8 elettroni nello strato di
valenza cedendo o acquistando elettroni.
Na• + • Cl ® Na + Cl
-
Il cloruro di sodio è formato da un ugual numero di ioni Na + (cationi) e Cl
(anioni) tenuti insieme da forze di attrazione elettrostatica.
Legami Ionici L’attrazione elettrostatica tra ioni di carica opposta è chiamata Legame
Ionico.
Mg + O ® Mg 2 + O 2
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Mg + 2 •Cl ® Mg 2+ ( Cl )2
Legami Covalenti Cl • + • Cl ® Cl • • Cl
e Strutture di Lewis
Nel 1916 G. Lewis propose che nella molecola Cl2 ogni atomo Cl, per
completare il suo ottetto, condividesse una coppia di elettroni.
Nelle molecole di molti composti di non-metalli, gli atomi sono tenuti assieme
allo stesso modo.
2 H• + • O • ® H • • O • • H
Naturalmente (vedi H2O) un atomo con un ottetto di elettroni può avere una o
più coppie di elettroni non utilizzati nei legami. Queste coppie sono
chiamate DOPPIETTI NON CONDIVISI O DOPPIETTI SOLITARI.
Nota La regola dell’ottetto è assai utile ma, come vedremo, presenta molte
eccezioni.
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H H
H C C H; O C O
H C C H; N N
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