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Conservatorio Statale di Musica

“A. Corelli” di Messina

Classe di Corno
Maestro Catanese Pietro

Metodologia per l’Insegnamento Strumentale

Allievo:
Naccari Letterio III
Messina, Anno Accademico 2017/2018
Introduzione

Il presente elaborato costituisce un breve sunto delle norme che a mio parere
andrebbero adottate, da parte del docente, verso chiunque voglia accostarsi allo
studio del Corno e più in generale ad uno strumento a fiato.

Questo lavoro propone una raccolta di esercizi quotidiani e indicazioni che lo


strumentista eseguirà per prepararsi allo studio dei brani e in generale per
potenziare la familiarità con lo strumento.

Nessun metodo d’insegnamento è “perfetto”, ogni musicista ha una fisionomia


differente dall’altro ed è quindi cura del docente costruire sull’allievo un
metodo che gli calzi alla perfezione.
Per iniziare...

Per inizare dobbiamo introdurre, allo studente, il concetto di respirazione e


vibrazione delle labbra ancor prima di entrare in contatto con lo strumento.

Successivamente lo sutdio della meccanica e delle sette posizioni dello


strumento:

Il primo passo che l’allievo dovrà compiere con lo strumento sarà lo studio della
scala di Fa Maggiore con diteggiatura col corno, sia in Fa che in Sib:

I numeri posti al di sopra e al di sotto del pentagramma indicano la diteggiatura


(superiore Fa, inferiore Sib) che dovrà essere eseguita con rigore per una
corretta memorizaazione. La velocità di esecuzione può oscillare dai 50 ai 100
bpm coerentemente allo sviluppo del musicista. È consigliato, inoltre, prendere
correttamente fiato dopo ogni nota al fine di favorire il giusto meccanismo di
respirazione che genererà un bel suono. Fiato che via via sarà preso più
raramente, 2/3 battute a seconda della velocità.
Sviluppato il registro medio si amplierà il registro grave:

A questo punto è il momento di inserire nella routine, lo studio della scala


cromatica. L’insegnante avrà cura di aggiungere legature o altri segni dinamici
per varirare e renderne più interessante lo studio:
Esercizi Intermedi

Quando l’allievo avrà padroneggiato le diteggiature sia del corno in Fa che di


quello di Sib avrà gli strumenti per iniziare lo studio degli aspetti fondamentali
dello strumento come: intonazione, colore del suono, flessibiltà fra i vari
registri, legato, staccato, dinamiche ecc...
Per interiorizzare tutti gli aspetti fondamentali ci serviremo dei suoni armonici
per esempio nella distanza di una 5a variando le serie tramite le 7 posizioni :
Armonici inferiori e superiori possono essere aggiunti per estendere lo studio
del registro, avere sempre un occhio di riguardo verso la qualità del suono in
ampiezza e profondità.
Per quanto riguarda lo studio degli armonici esiste una letteratura pressochè
immensa, eccone alcuni esempi:
Passiamo allo studio dello Staccato. Utilizzeremo il corno in Fa che data la
lunghezza maggiore si presta benissimo per la centratura ottimale del suono
essendo più impegnativa.
Eccone un esempio:

Ovviamente, col tempo, l’allievo eseguirà più armonici sia verso l’acuto che
verso il grave coerentemente alle capacità tecniche.
Anche le scale si prestano perfettamente per lo studio dello Staccato. Come
possiamo vedere in questo esempio,

utilizziamo una scala a 5 suoni da eseguire come al solito, prima lentamente e


via via più velocemente. Altre tonalità verranno aggiunte come Mib Sib Do
ecc...
Livello Avanzato

Quando l’insegnante crederà opportuno si potraà passare allo studio degli


armonici nell’ambito dell’ottava e anche superiore con valori sempre più stretti:
Armonici da eseguire anche in Sib verso l’acuto:

A questo punto è opportuno affiancare agli studi sui 5 suoni lo studio dello
staccato su l’intera l’ottava della scala:
Dopo aver padroneggiato le scale su un’ottava è opportuno passare alle scale su
due ottave:

Flessibilità:

L’esercizio più completo è senz’altro la scala di progressione, verso l’acuto e il


grave da eseguire staccata, legata e staccata/legata a discrezione dell’insegnante
su una o più ottave:
Strumenti Suppletivi
Se necessario l’insegnante può avvalersi di vari strumenti per la corretta
preparazione dell’allievo.

Lo Spirometro, utile per la visualizzazione di una cosa invisibile come l’aria.


Ottimo strumento per espandere il quantitativo d’aria e la sua velocità tramite
un selettore, da utilizzare col bocchino e con l’imboccatura standard visibile in
foto.

Pressometro, di grande aiuto se l’allievo esercita troppa pressione sul bocchino.


Regolabile tramite una molla visibile in foto.
Bocchino a taglio e/o Visualizzatore utili a visualizzare cosa accade nel
bocchino, zona generalmente sempre comperta durante l’esecuzione del suono.

Metodi:
La letteratura cornista è pressochè sconfinata ma fra tutti i metodi spiccano
sicuramente:
“Complete Method for the French Horn” Oscar Franz
“Gran metodo teorico-pratico progressivo per corno a macchina” De Angelis,
Eduardo
“60 Studi per Corno” Heorh Kopprasch
“The Art of French Horn Playing” Philip Farkas

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