PERSONAGGI
Popolo di Zanzibar
Prima rappresentazione
Parigi, Opéra-Comique, 3 giugno 1947
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Prologo
PROLOGO
Il sipario si alza su un sipario all’italiana. Il direttore della compagnia scosta il sipario e avanza verso il
pubblico. Ha un vestito da sera.
IL DIRETTORE LE DIRECTEUR
Pubblico, attendete senza impazienza Public, attendez sans impatience.
io vi presento un lavoro teatrale il cui fine è Je vous apporte une pièce dont le but est de
quello di riformare i costumi. réformer les mœurs.
Si tratta dei bambini nella famiglia. Il s’agit des enfants dans la famille.
È un soggetto domestico. C’est un sujet domestique.
E per questo è trattato in modo familiare. Et c’est pourquoi il est traité sur un ton familier.
Gli attori non assumeranno atteggiamenti sini- Les acteurs ne prendront pas de ton sinistre.
stri. Ils feront appel tout simplement à votre bon
Semplicemente faranno appello al vostro buon sens
senso, et se préoccuperont avant tout de vous amuser
e si preoccuperanno prima di tutto di divertirvi afin que, bien disposés, vous mettiez à profit
affinché, ben predisposti, voi mettiate a profitto tous les enseignements contenus dans la
tutti gli insegnamenti contenuti nel lavoro, pièce.
ancora più numerosi Plus nombreux encore
che le stelle in cielo. que les scintillements d’étoiles.
Ascoltate o francesi, la lezione della guerra, Ecoutez, ô Français, la leçon de la guerre,
e fate dei figli, voi quasi ne fate. et faites des enfants, vous qui n’en faisiez
guère.
(Si mette a camminare febbrilmente su e giù per la scena come un venditore ambulante che offra la propria
merce)
Voi troverete qui delle azioni che vanno ad Vous trouverez ici des actions qui s’ajoutent
aggiungersi au drame principal et l’ornent.
al dramma principale e lo abbelliscono. Les changements de ton du pathétique au bur-
I cambiamenti di tono dal patetico al burlesco lesque
e il ragionevole uso delle inverosimiglianze. et l’usage raisonnable des invraisemblances.
È giusto che il drammaturgo si serva Il est juste que le dramaturge se serve
di tutti i trucchi di cui dispone, de tous les mirages dont il dispose,
come faceva la Fata Morgana sul Monte Etna. comme fasait Morgane sur le Mont Gibel.
È giusto che faccia parlare la folla, Il est juste qu’il fasse parler les foules,
gli oggetti inanimati, se ciò gli aggrada. les objets inanimés s’il lui plaît.
E che non tenga più conto Et qu’il ne tienne pas plus compte
del tempo e dello spazio. du temps que de l’espace.
Il suo universo è il suo lavoro, Son univers est sa pièce
all’interno del quale egli è il Dio Creatore, à l’interieur de laquelle il est le Dieu créateur
che dispone a proprio piacere di suoni, movi- qui dispose à son gré les sons, les gestes, les
menti, colori couleurs
per far sorgere la vita in tutta la sua verità. pour faire surgir la vie même dans toute sa
vérité.
1
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Prologo
2
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
ATTO PRIMO
La grande piazza di Zanzibar al mattino. Gli arredi scenici rappresentano: sul lato destro, in primo piano,
un caffè sulla cui terrazza c’è un tavolino rotondo e due sedie. In secondo piano, una vista sul porto. Sul
fondo: davanti al pubblico, un immobile di stile meridionale con, al primo piano, una finestra aperta,
a pian terreno un “Bar e Tabacchi”. Dal lato sinistro, in primo piano un bazar, in secondo piano una
veduta su un giardino pubblico con un’edicola.
Scena I°
Teresa
(Eccentrica, giovane e carina, Teresa esce dalla casa con una scopa in mano)
TERESA THÉRÈSE
No, monsignor mio marito! Non, Monsieur mon mari !
No, monsignor mio marito! Non, Monsieur mon mari !
Voi non mi farete fare quello che volete. Vous ne me ferez pas faire ce que vous voulez.
Sono una femminista, sono una femminista. Je suis féministe, je suis féministe.
E non riconosco l’autorità dell’uomo. Et je ne connais pas l’autorité de l’homme.
Del resto voglio agire alla mia maniera. Du reste, je veux agir à ma guise.
È molto tempo che gli uomini Il y a longtemps que les hommes
fanno quello che piace loro. font ce qu’il leur plaît.
Dopo tutto io voglio andare Après tout, je veux aussi aller me
a battermi contro i nemici. battre contre les ennemis.
TERESA THÉRÈSE
(al pubblico)
Voi lo sentite, non pensa che all’amore. Vous l’entendes, il ne pense qu’à l’amour.
Ma non devi dubitare, imbecille, Mais tu ne te doutes pas, imbécile,
che dopo essere stata soldato, io voglio essere qu’après avoir été soldat, je veux être artiste,
artista, je veux aussi être député, avocat, sénateur,
voglio anche essere deputato, avvocato, sena- ministre, président de la chose publique
tore, Et je veux, médecin physique ou bien psychi-
ministro, presidente della Repubblica. que,
3
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
E voglio, come medico o come psichiatra diafoirer à mon gré l’Europe et l’Amerique !
fare discorsi a mio piacimento in Europa e in Faire des enfants, faire de la cuisine !
America! Non, c’est trop.
Fare dei figli, fare la cuoca! Je veux être mathématicienne,
No, è troppo. groom dans les restaurants,
Voglio essere matematica, petit télégraphiste,
groom nei ristoranti, et je veux, s’il me plaît, entretenir à l’an
piccolo telegrafista, cette vieille danseuse qui a tant de talent.
e voglio, se mi piacesse, tenere in efficienza
questa vecchia ballerina che ha tanto talento.
TERESA THÉRÈSE
Voi lo sentite, non pensa che all’amore! Vous l’entendez, il ne pense qu’à l’amour !
Ma mi sembra che mi spunti la barba! Mais il me semble que la barbe me pousse !
(Si apre la camicetta dalla quale fuoriescono le mammelle. Una rossa, l’altra blu, e come le libera, esse si
innalzano come palloncini per bambini, ma restano trattenute da dei fili)
(accarezza i palloncini)
È perché vale di più sacrificare una bellezza C’edst pourquoi il vaut mieux sacrifier une
che può essere occasione di peccato. beauté
Sbarazziamoci delle nostre mammelle. qui peut être une occasion de péché.
Débarrassons-nous de nos mamelles.
(accende un accendino e le fa esplodere… poi corre a guardarsi nello specchio del bar. Volta le spalle al
pubblico e si attacca una falsa barba)
4
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
Scena II°
(Il marito esce dalla casa con un grosso mazzo di fiori. Cerca Teresa. Ella, sempre girata verso lo specchio,
gli risponde mettendosi di profilo, poi torna a tacere)
IL MARITO LE MARI
Dammi del lardo, ti dico. Donnez-moi du lard, je te dis !
TERESA THÉRÈSE
Mangiati i piedi, come la Santa Menehould! Mange tes pieds à la Sainte Menehould !
IL MARITO LE MARI
(spaventato, getta i fiori verso il pubblico)
Ah, ma non Teresa, mia moglie! Ah mais ce n’est pas Thérèse ma femme !
Che villanzone ha messo i suoi vestiti? Quel malotru a mis ses vêtements ?
Senza dubbio, è un assassino, l’ha ammazzata. Aucun doute, c’est un assassin et il l’a tueé.
(si mette a correre come un matto, a cercarla nel caffè, al bar, al bazar. Teresa passeggia con un’aria perfet-
tamente indifferente)
TERESA THÉRÈSE
(Con un gesto, lo ferma)
Hai ragione, non sono più tua moglie. Tu as raison, je ne suis plus ta femme.
IL MARITO LE MARI
Per esempio! Par exemple !
TERESA THÉRÈSE
E intanto, sono io che sono Teresa! Et cependant, c’est moi qui suis Thérèse !
5
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
IL MARITO LE MARI
Per esempio! Par exemple !
TERESA THÉRÈSE
Ma Teresa non è più una donna. Mais Thérèse, qui ‘est plus femme.
IL MARITO LE MARI
È troppo! C’est trop fort !
TERESA THÉRÈSE
E poiché io sono diventata un bel ragazzo… Et comme je suis devenue un beau gars…
IL MARITO LE MARI
Dettaglio che ignoravo! Détail que l’ignorais !
TERESA THÉRÈSE
Porterò ormai un nome d’uomo: Tiresia! Je porterai désprmais un nom d’homme : Tiré-
sias !
(Rientra con passo militare nella casa dove la sua voce si perde. Il marito cade in ginocchio in mezzo alla
scena, con le mani giunte)
IL MARITO LE MARI
Addioslas! Adiouslas !
Scena III°
Il marito
IL MARITO LE MARI
Il piano! Le piano !
(poi un urinale)
Il violino! Le violon !
La situazione diventa grave. La situation devient grave.
6
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
Scena IV°
Lacouf, Presto
(Proprio nel momento in cui il marito rientra, escono dal Caffè danzando insieme una polka, e visibilmente
ubriachi, un grosso piccolo signore e uno alto e magro, tipo classico di giocatore di carte francese)
PRESTO PRESTO
Con voi, vecchio Lacouf, Avec vous, vieux Lacouf,
ho perduto a zanzi j’ai perdu au zanzi
tutto quello che ho voluto. tout ce que j’ai voulu.
LACOUF LACOUF
Signor Presto, Monsieur Presto,
io non ho guadagnato nulla, e ora je n’ai rien gagné, et d’abord
Zanzibar non è in questione, Zanzibar n’est pas en question,
voi siete a Parigi vous êtes à Paris.
PRESTO PRESTO
A Zanzibar. A Zanzibar.
LACOUF LACOUF
A Parigi. A Paris,
PRESTO PRESTO
È troppo dopo dieci anni di amicizia C’en est trop après dix ans d’amitié
e tutto il male che io non ho cessato di dire sul et tout le mal que je n’ai cessé de dire sur votre
vostro conto. compte.
LACOUF LACOUF
Tanto peggio, vi ho chiesto di fare della pubbli- Tant pis, vous ai-je demandé de la réclame ?
cità? Vous êtes à Paris.
Voi siete a Parigi.
PRESTO PRESTO
A Zanzibar, e la prova è che io ho perso. A Zanzibar, la preuve, c’est que j’ai tout perdu.
LACOUF LACOUF
Signor Presto, dobbiamo batterci. Monsieur Presto, il faut nous battre.
PRESTO PRESTO
Dobbiamo. Il le faut.
LACOUF LACOUF
Signor Presto, dobbiamo batterci. Monsieur Presto, il faut nous battre.
PRESTO PRESTO
Certo, dobbiamo. Certes il le faut.
7
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
LACOUF LACOUF
Dobbiamo Il le faut.
PRESTO PRESTO
Con voi, vecchio Lacouf, etc. Avec vous, vieux Lacouf, etc.
LACOUF LACOUF
Signor Presto, io non ho guadagnato nulla, etc. Monsieur Presto, je n’ai rien gagné, etc.
(Essi si portano con gravità sul fondo della scena, tirano fuori delle loro tasche due grossi revolver, e si met-
tono l’uno di fronte all’altro)
PRESTO PRESTO
Come volete! A volonté !
Scena V°
Gli stessi, Tiresia, il marito, il popolo di Zanzibar
(Molto alla moda, in un elegante vestito Teresa-Tiresia, rasata di fresco. esce dalla casa correndo, seguita
dal marito, vestito da donna e le mani legate. Teresa gesticola mentre suo marito si affloscia su una sedia
del Caffè)
TERESA THÉRÈSE
Ah, cara libertà, eccoti infine conquistata, Ah, chère liberté, te voilà enfin conquise,
ma ora acquistiamo un giornale mais d’abord achetons un journal
per sapere quello che succede. por savoir ce qui vient de se passer.
(Teresa corre a prendere il giornale. Poi scende lentamente verso il davanti della scena dispiegando il “Pic-
colo Zanzibar”)
TERESA THÉRÈSE
(leggendo)
Avendo perso a Zanzibar, Comme il perdait au zanzibar,
il signor Presto ha perduto la sua scommessa, Monsieur Presto a perdu son pari,
poiché noi siamo a Parigi. puisque nous sommes à Paris.
IL MARITO LE MARI
Il signor Lacouf non ha guadagnato nulla Monsieur Lacouf n’a rien gagné
8
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
(Otto signori escono dal Caffè, leggendo il loro giornale, mentre Teresa esca dalla scena per il fondo)
(Otto signore escono dal bazar, leggendo il loro giornale, mentre gli uomini metto il loro in tasca)
(Teresa rientra in scena e costeggia la ringhiera, una sigaretta in mano, mentre il popolo di Zanzibar,
girando bruscamente la schiena al pubblico, si dirige verso i cadaveri di Presto e Lacouf)
TERESA THÉRÈSE
Il signor Lacouf non ha guadagnato nulla, etc. Monsieur Lacouf n’a rien gagné, etc.
IL MARITO LE MARI
Avendo perso a Zanzibar, etc. Comm’il perdait au zanzibar, etc.
(Il popolo di Zanzibar, con i gesti più convenzionali del teatro lirico – braccia levate al cielo – ridiscende la
scala, facendo gemiti, mentre Teresa si siede sul tavolino del Caffè.)
IL CORO LE CHŒUR
Ah ah ah ah… Ah ah ah ah…
Il signor Lacouf non ha guadagnato nulla, etc. Monsieur Lacouf n’a rien gagné, etc
TERESA THÉRÈSE
(distratta, si alza e si dirige verso la buca del suggeritore)
Ah ah ah ah… Ah ah ah ah…
IL MARITO LE MARI
Ah… Ah…
(I tenori caricano Presto sulle spalle. I baritoni fanno la stessa cosa con Lacouf. Andando a dare un’oc-
chiata ai cadaveri, le donne si dividono in due gruppi e seguono, le une Presto che viene portato fuori a
sinistra, le altre Lacouf che è portato fuori a destra, mentre Teresa scende sul davanti della scena e passeg-
gia tranquillamente)
TERESA THÉRÈSE
E ora, a me l’universo, Maintenant, à moi l’univers,
a me le donne, l’amministrazione! à moi les femmes, l’administration !
Voglio diventare consigliere municipale. Je vais me faire conseiller municipal.
(Esce)
Scena VI°
Il marito, il gendarme
(Preceduto da un breve rullo di tamburo, un gendarme del tipo più classico entra su un cavallo a dondolo.
Depone la sua cavalcatura davanti al bar)
IL GENDARME LE GENDARME
Qui si sente puzza di crimine. Ca sent le crime ici.
IL MARITO LE MARI
Ah, ecco finalmente un agente dell’autorità di Ah, puisqu’enfin voici un agent de l’autorité
Zanzibar. Vado ad interpellarlo. zanzibarienne, je vais l’interpeller.
Eh, signore, se è per un affare che mi cercate, Eh, Monsieur, si c’est une affaire que vous me
abbiate la compiacenza cherchez,
di prendere il mio libretto militare nella mia ayez donc l’obligeance
tasca sinistra. de prendre mon livret militaire dans ma poche
gauche.
IL GENDARME LE GENDARME
(avvicinandosi al marito, vestito da donna)
La bella ragazza! La belle fille !
(Con la mano sul cuore si avvicina al marito e vede che ha le mani legate)
Ditemi, bella fanciulla, chi vi ha trattato così Dites, ma belle enfant, qui donc vous a traitée
malvagiamente? si méchamment ?
IL MARITO LE MARI
(a parte)
Mi prende per una signorina, ah, ah! Il me prend pour une demoiselle, ah, ah !
Questo gendarme è un vecchio scemo! Ce gendarme est un vieux fou !
Cucù! Coucou !
IL GENDARME LE GENDARME
Cucù! Coucou !
IL GENDARME LE GENDARME
Ditemi, bella fanciulla, Dites, ma belle enfant,
10
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
IL MARITO LE MARI
Mi prende per una signorina! Il me prend pour une demoiselle !
Se mi cercate per sposarmi… Si c’est un mariage que vous me cerchez…
IL GENDARME LE GENDARME
Che bella ragazza! Quelle belle fille !
IL MARITO LE MARI
Cominciate allora con lo slegarmi! Commencez donc par me détacher !
IL GENDARME LE GENDARME
(slegandogli le mani)
I duellanti del paese Les duellistes du paysage
non mi impediranno di dire ne m’empêcheront pas de dire
che vi trovo piacevole que je vous trouve agréable
a toccarvi come una palla di caucciù. au toucher comme une balle en caoutchou.
IL MARITO LE MARI
(Starnutisce)
Etciù! Atchou !
IL GENDARME LE GENDARME
Un raffreddore, è squisito! Un rhume, c’est exquis !
IL MARITO LE MARI
(prendendo la gonna che lo intralcia)
Etcì! Etcì! Etcì! Atchi, atchi, atchi !
IL GENDARME LE GENDARME
(strizzando l’occhio)
Donna leggera, ah, ah, ah! Femme légère, ah, ah, ah !
IL MARITO LE MARI
In fede mia ha ragione, Ma foi il a raison,
poiché mia moglie è un uomo puisque ma femma est homme
è giusto che io sia una donna. il est juste que je sois femme.
IL GENDARME LE GENDARME
Dite, mia bella bambina, Dites, ma belle enfant,
chi dunque vi ha trattato così malvagiamente? qui donc vous a traitée si méchamment ?
11
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
IL MARITO LE MARI
Sono una donna onesta, signore. Je suis une honnête femme, monsieur.
Mia moglie è una signora uomo. Ma femme est un homme madame.
Ella è soldato, telegrafista, ministro, merdico, Elle est soldat, télegraphiste, ministre, merde-
ma poiché esse sono esplose, cin,
diciamo piuttosto merdichessa. mais comme ils ont fait explosion,
disons plutôt merdecine !
IL GENDARME LE GENDARME
Merdichessa? È la madre dei cigni? Merdecine ? Elle est mère de cygnes ?
Ah! come cantano prima di morire! Ah, combien chantent qui vont périr !
Ascoltate! Ecoutez !
IL GENDARME LE GENDARME
(tirando fuori una pipa dalla sua tasca ed offrendola al marito)
IL MARITO LE MARI
(accettando la pipa)
E intanto la panettiera Et cependant la boulangère
cambia la pelle ogni sette anni. Tous les sept ans change de peau.
(ballano)
IL GENDARME LE GENDARME
Ogni sette anni, ella esagera. Tous les sept ans, elle exagère !
IL MARITO LE MARI
Ogni sette anni ella esagera! Tous les sept ans, elle exagère !
Eh, fumate la pipa, pastore! Et fumez la pipe, bergère !
IL GENDARME LE GENDARME
Io voglio suonare per voi lo zufolo! Moi, je vous jouerai du pipeau !
IL MARITO LE MARI
E intanto la panettiera. Et cependant la boulangère.
IL GENDARME LE GENDARME
(precipitandosi sul marito)
Signora, sono innamorato pazzo di voi! Mademoiselle je suis amoreux fou de vous !
12
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
IL MARITO LE MARI
Etciù! Etciù! Atchou, atchou !
IL GENDARME LE GENDARME
E io voglio sposarvi. Et je veux devenir votre épuox.
(Il marito si arrabbia e con un gesto brusco si sbarazza delle vesti femminili)
IL MARITO LE MARI
Ma non vedete che sono un uomo! Mais, ne voyez-vous pas que je suis un
Voi fareste meglio a fare dei bambini! homme !
Vous feriez mieux de faire des enfants
IL GENDARME LE GENDARME
Ah! per esempio! Ah par exemple !
POPOLO PEUPLE
(fuori scena)
Viva il generale Tiresia! Vive le général Tirésias !
Viva il deputato Tiresia! Vive le deputé Tirésias !
Mai più bambini, mai più bambini! Plus d’enfant, plus d’enfant !
Scena VII°
Gli stessi, il popolo di Zanzibar
IL MARITO LE MARI
(al gendarme)
Famoso rappresentante di tutte le autorità, Fameux représentant de toute autorité,
voi lo capite, è stato detto credo con chiarezza, vous l’entendez, c’est dit je crois avec clarté.
che la donna a Zanzibar vuole dei diritti politici. La femme à Zanzibar veut des droits politiques.
E rinuncia improvvisamente agli amori prolifici. Et renonce soudain aux amours prolifiques.
Voi le sentite gridare: Vous l’entendez crier :
“Mai più bambini, mai più bambini!” “Plus d’enfant, plus d’enfant !”
Per popolare Zanzibar Pour peupler Zanzibar
sono sufficienti elefanti, scimmie, il suffit d’éléphants, de singes,
serpenti, zanzare e struzzi. de serpents, de moustiques, d’autruches.
E sterile come è l’abitante degli alveari, Et stérile comme est l’habitante des ruches,
che fanno solo la cera e raccolgono il miele, qui du moins fait la cire et butine le miel,
la donna non è che un neutro di fronte al cielo. la femme n’est qu’un neutre à la face du ciel.
E io vi dico, Et moi je vous le dis,
caro signor gendarme, cher monsieur le gendarme,
Zanzibar ha bisogno di bambini! Zanzibar a besoin d’enfants !
Date l’allarme, Donnez l’alarme,
gridate ai crocevia e sui viali criez au carrefour et sur le boulevard
che è necessario fare dei bambini a Zanzibar! qu’il faut refaire des enfants a Zanzibar !
La donna non ne fa più, tanto peggio, La femme n’en fait plus, tant pis,
che li faccia l’uomo! que l’homme en fasse !
Ma sì, perfettamente, Mais oui, parfaitement,
vi guardo in faccia, je vous regarde en face
e ne farò uno io stesso! et j’en ferai, moi !
13
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
Scena VIII°
Gli stessi, la giornalaia, Presto, Lacouf
Finale
(La giornalaia esce dal chiosco con un megafono in mano)
IL GENDARME LE GENDARME
Ecco una frottola. Elle sort un bobard !
POPOLO PEUPLE
Ecco una frottola. Elle sort un bobard !
Degna di essere ascoltata qui a Zanzibar. Bien digne qu’on l’entende ailleurs qu’à Zanzi-
Una frottola, una frottola! bar.
Un bobard, un bobard !
LA GIORNALAIA LA MARCHANDE
(usando il megafono, al pubblico)
Voi che piangete vedendo questo dramma, Vous qui pleurez en voyant la pièce,
augurate che i bambini siano vincitori. souhaltez les enfants vainqueurs.
POPOLO PEUPLE
Voi che piangete, etc. Vous qui pleurez, etc.
(Il marito esce dal bazar carico di enormi pacchi che depone sul tavolo del Caffè)
IL MARITO LE MARI
(al gendarme)
Ritornate questa sera Revenez des ce soir
per vedere come la natura voir comme la nature
mi darà senza donna una progenitura. me donnera sans femme une progéniture.
14
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
IL GENDARME LE GENDARME
Io tornerò questa sera Je reviendrai ce soir
per vedere come la natura voir comme la nature
vi darà senza donna una progenitura. vous donnera sans femme une progéniture.
IL MARITO LE MARI
Come è ignorante il gendarme Comme est ignare le gendarme
che governa Zanzibar. qui gouverne le Zanzibar.
LA GIORNALAIA LA MARCHANDE
Come è ignorante il gendarme etc. Comme est ignare, etc.
(Lacouf e Presto entrano in scena molto rapidamente scivolando su dei pattini, venendo da destra e da sini-
stra)
LACOUF LACOUF
Come le si devono chiamare? Comment faut-il que tu les nommes ?
PRESTO PRESTO
Elle sono tutto quello che noi siamo. Elles sont tout ce que nous sommes.
IL GENDARME LE GENDARME
(uscendo dal Caffè con un bicchiere in mano)
Io tornerò questa sera per vedere come la Je reviendrai ce soir voir comme la nature
natura vous donnera sans femme une progeniture.
vi darà senza donna una progenitura.
IL MARITO LE MARI
Ritornate questa sera per vedere come la Revenez des ce soir voir comme la nature
natura me donnera sans femme une progeniture.
15
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
POPOLO PEUPLE
Come le si devono chiamare? Comment faut-il que tu les nommes ?
Elle sono tutto quello che noi siamo… Elles sont tout ce que nous sommes…
PRESTO PRESTO
(tendendo un pipa alla giornalaia)
E fumate la pipa, pastora! Et fumez la pipe, bergère !
(gli otto uomini tendono le pipe alle donne. Intanto il marito danza da solo)
LACOUF LACOUF
Io, voglio suonarvi lo zufolo. Moi, je vous jouerai du pipeau !
POPOLO PEUPLE
E intanto la panettiera… Et cependant la boulangère…
IL MARITO LE MARI
E fumate la pipa, pastora! Et fumez la pipe, bergère !
POPOLO PEUPLE
Io, voglio suonarvi lo zufolo. Moi, je vous jouerai du pipeau.
TUTTI TOUS
Ogni sette anni Tous les sept ans,
ella esagera! elle exagère !
16
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto primo
POPOLO PEUPLE
Voi che piangete! Vous, qui pleurez !
(Con un brusco gesto delle due mani, il marito lo interrompe. Tutti si raggruppano in due schiere. Nella
prima la giornalaia, Lacouf, Presto, il gendarme; nella seconda il popolo. Con la schiena al pubblico, il
marito fa da direttore d’orchestra)
TUTTI TOUS
E intanto la panettiera etc. Et cependant la boulangère, etc.
(Un sipario speciale discende e si arresta bruscamente a metà dei corpi dei cantanti, dei quali non si vedono
che le gambe. Tutti si accoccolano per dare l’ultima replica, tranne il marito di cui ancora si vedono solo le
gambe.)
17
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Interludio
INTERLUDIO
(Tutto quello che segue avviene davanti al sipario speciale. Una coppia di coristi del teatro entra ballando.
Si tengono per mano come per una gavotta. Un’altra coppia entra danzando.Poi entrano danzando nello
stesso modo altre quattro coppie. I coristi cessano di danzare; si raggruppano in due schiere, faccia al pub-
blico.)
IL CORO LE CHŒUR
Voi che piangete vedendo questo dramma, Vous qui pleurez en voyant la pièce,
augurate che i bambini siano vincitori. souhaltez les enfants vainqueurs.
Guardate l’imponderabile ardore Voyez l’impodérable ardeur
nato dal cambiamento dei sessi. naître du changement de sexe.
(i coristi si guardano inquieti poiché un rumore estraneo fuoriesce dalla fossa dell’orchestra. Sbalorditi, si
chinano sulla fossa dell’orchestra)
IL CORO LE CHŒUR
Ah! Ah! Ah !Ah !
IL CORO LE CHŒUR
Voi che piangete vedendo questo dramma, Vous qui pleurez en voyant la pièce,
augurate che i bambini siano vincitori. souhaltez les enfants vainqueurs.
18
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
ATTO SECONDO
(Nello stesso posto, lo stesso giorno, poco prima del tramonto. I medesimi arredi scenici, ornati di nume-
rose culle, tutte dipinte a trompe-l’œil, ad eccezione di sette dove sono sdraiati dei neonati (bambolotti).
Sul davanti della scena una culla vuota vicino alla quale sono posate un’enorme bottiglia d’inchiostro,
uno smisurato porta-penne, un vaso di colla gigantesco, e un paio di forbici di buona taglia. Un gruppo di
palloni è sospeso davanti al bazar. Come si leva il sipario il marito tiene due bambini, un per braccio. Egli
passeggia in lungo e in largo, vestito con un lungo camice da infermiere)
Scena I°
Il marito, i neonati
IL MARITO LE MARI
(entra)
Ah! È pazzesca la gioia della paternità! Ah, c’est fou les joies de la paternité !
Quarantamila e quarantanove bambini in un Quarante mille quarante-neuf enfants en un
solo giorno! seul jour !
La mia felicità è completa. Mon bonheur est complet.
IL MARITO LE MARI
Silenzio, silenzio! Silence, silence !
IL MARITO LE MARI
Silenzio, silenzio! Silence, silence !
(I neonati si sdraiano)
La felicità in famiglia, Le boheur en familie,
nessuna donna fra le braccia… pas de femmes sur les bras…
IL MARITO LE MARI
Silenzio, silenzio! Silence, silence !
(I neonati si sdraiano)
Forse sarebbe meglio dirigerli a bacchetta. Il faudrait peut-être les mener à la baguette.
Ma è meglio non trattare duramente le cose. Mais il vaut mieux ne pas brusquer les choses.
Vado a comprar loro delle biciclette Je vais leur acheter des bicyclettes
e tutti questi virtuosi Et tous ces virtuoses
19
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
IL MARITO LE MARI
Silenzio, silenzio! Silence, silence !
(Sull’ultima nota i neonati si sdraiano bruscamente. Il marito rimette i due bambini nelle loro culle.)
Scena II°
Gli stessi, il giornalista parigino
(Si bussa)
IL MARITO LE MARI
Entrate! Entrez !
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
(entrando)
Hands up! Hands up !
Buongiorno signor marito, Bonjour, Monsieur le mari,
io sono il corrispondente di un giornale di je suis correspondant d’un journal de Paris.
Parigi.
IL MARITO LE MARI
Da Parigi, siate il benvenuto. De Paris, soyez le bienvenu !
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
I giornali di Parigi hanno annunziato Les journaux de Paris ont annoncé
che voi avete trovato il mezzo que vous avez trouvé le moyen
perché gli uomini facciano dei figli. pour les hommes de faire des enfants.
IL MARITO LE MARI
È vero. Cela est vrai.
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
E com’è questo modo? Et comment ça ?
IL MARITO LE MARI
La volontà, caro signore, La volonté monsieur,
essa ci fa arrivare a tutto. elle nous mène aà tout.
20
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
Sono negri o sono come tutti gli altri. Sont.ils nègres ou comme tout le monde ?
IL MARITO LE MARI
Questo dipende dal punto di vista in cui uno si Cela dépend du point de vue où l’on se place.
mette.
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
Siete senza dubbio ricco. Vous êtes riche sans doute.
IL MARITO LE MARI
Per niente. Point de tout !
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
Allora come li alleverete? Alors comment les élèverez-vous ?
IL MARITO LE MARI
Dopo averli nutriti col biberon Après les avoir nourris au biberon,
spero che siano essi a nutrire me. j’espère que ce sont eux qui me nourriront.
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
Insomma, siete qualche cosa En somme vous êtes quelque chose
come un figlio padre. comme une fille père,
Non ci sarebbe presso di voi Ne serait-ce pas chez vous
un istinto paterno maternizzato? un instinct paternel maternisé ?
IL MARITO LE MARI
No, caro signore, non è per nulla disinteressato. Nn, c’est, cher monsieur, tout à fait intéressé.
Il bambino è a ricchezza dei matrimoni, L’enfant est la richesse des ménages,
molto più che i soldi e tutte le eredità. bien plus que la monnaie et tous les héritages.
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
Avanzato per la sua età! Avancé pour son âge !
IL MARITO LE MARI
(indicando un altro neonato)
Quello là, Giuseppe, è un romanziere. Celui-là, Joseph, est romancier.
Il suo ultimo romanzo s’è venduto Son dernier roman s’est vendu
in seicentomila copie. à six cent mille exemplaires.
Permettete che ve ne offra una. Permettez que je vous en offre un.
21
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
(con le due braccia disegna il cielo. Dall’alto discende un grande libro – volume a più fogli – nel quale si
legge sul primo foglio: “Che fortuna! Romanzo”)
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
Che fortuna! Quelle chance !
IL MARITO LE MARI
Leggete con vostro comodo. Lisez-le à votre aise.
(In silenzio il giornalista si distende ventre a terra e comincia a leggere molto lentamente, con difficoltà.
Durante questo tempo il marito si occupa della sua famiglia.)
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
Una signora che si chiama Cambron… Une dame qui s’appelait Cambron…
IL MARITO LE MARI
Comunque ha un modo raffinato di esprimersi. Il y a cependant une manière polie de s’expri-
Ceti preziosismi… mer.
che non si trovano certo per strada! Une certaine préciosité…
qui ne court point les rues !
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
Eh eh! Uh uh! Eh eh ! Uh uh !
IL MARITO LE MARI
(riprendendo il libro al giornalista e posandolo contro il muro del Caffè)
Infine, così com’è questo romanzo mi ha por- Enfin, tel qu’il est ce roman m’a rapporté
tato più di duecentomila franchi. plus de deux cente mille francs.
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
Hands up! Hands up !
Ma non avete delle figlie? Mais n’avez-vous pas de filles ?
(La luce si abbassa bruscamente quando il marito solleva da una culla un neonato sontuosamente vestito di
una lunga veste tutta lustrini. Un proiettore crea un’atmosfera notturna.)
IL MARITO LE MARI
Questa è più artista di chiunque atro a Zanzi- Si fait, celle-ci, plus artiste que quiconque à
bar, Zanzibar,
recita dei bei versi per le serate noiose, récite des beaux vers par les mornes soirées,
il suo fuoco e il suo talento portano ogni anno ses feu et ses cachets lui rapportent chaque an
quello che un poeta guadagna in cinquantamila ce qu’un poète gagne en cinquante mille ans.
anni.
IL GIORNALISTA LE JOURNALISTE
Mi felicito con voi, mio caro, Je vous félicite, my dear,
22
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
(Passa il suo braccio sul marito, che sorride come per ringraziare il giornalista che tiene un granello di pol-
vere sulla mano)
IL MARITO LE MARI
Rimettete la polvere! Remettez la poussière !
(Il giornalista rimette il granello di polvere, e il marito lo caccia con un calcio)
Scena III°
Il marito solo
(La luce ritorna bruscamente. Il marito, dopo avere congedato il giornalista, si avvicina alla grande culla
vuota, dopo avere rimesso nella sua culla la bambola “Star”)
Eh sì… è semplice come un periscopio… Eh oui… c’est simple comme un périscope…
Più avrò bambini, Plus l’aurai d’enfants,
più sarò ricco e meglio li potrò nutrire… plus je serai riche et mieux je pourrai me nour-
Noi diciamo che il merluzzo produce rir…
abbastanza uova in un giorno Nous disons que la morue produit
che, se schiuse, sarebbero sufficienti a nutrire assez d’œufs en un jour
il mondo intero, pour, qu’éclos, ils suffident à nourrir de bran-
il mondo intero nel corso di un intero anno… dade et d’aïoli
Non è questo che fa stupire le monde entier pendant une année entière…
di avere una famiglia numerosa! N’est-ce pas que c’est épatant
Quali sono dunque questi economisti imbecilli d’avoir une nombreuse familie !
che ci fanno credere che il bambino Queis sont donc ces économistes imbéciles
sia la povertà, qui nous ont fait croire que l’enfant
quando invece è tutto il contrario… c’était la pauvreté,
È che non si è mai sentito parlare tandis que c’est tout le contraire…
di merluzzi morti nella miseria… Est-ce qu’on a jamais entendu parler
Così continuerò a fare dei bambini. de morue morte dans la misère…
Aussi vais-je continuer à faire des enfants.
IL MARITO LE MARI
Anzitutto facciamo un giornalista, Faisons d’abord un journaliste,
così potrò sapere tutto! comme ça je saurai tout !
(strappando i giornali)
Io prevedrei il surplus Je devinerai le surplus.
e inventerei il resto. Et j’inventerai le reste.
È necessario che egli sia atto a tutte le neces- Il faut qu’il soit apte à toutes les besognes
sità et puisse écrire pour tous les partis.
e possa scrivere per tutti i partiti.
Ha bisogno di sangue attinto nel calamaio Il lui faut un sang puisé dans l’encrier.
Scena IV°
Il marito, il figlio
IL FIGLIO LE FILS
Mio caro papà, Mon cher papa,
se volete sapere infine si vous voulez savoir enfin
tutto quello che fanno gli imbroglioni, tout ce qu’ont fait les algrefins,
occorre che mi diate qualche soldo! faut me donner un petit peu d’argent de
Se mi date cinquecento franchi, poche !
io non dico niente dei vostri affari! Si vous me donnez cinq cents francs,
Altrimenti dico tutto, sono franco, je ne dis rien de vos affaires !
e comprometto padre, sorelle e fratelli. Si non je dis tout, je suis franc,
Scriverò quello che avete sposato et je compromets père, sœurs et frères.
una donna triplamente incinta! J’écrirai que vous avez épousé
Vi comprometterò! une femme triplement enceinte !
Dirò che avete rubato, Je vous comprometterai !
ucciso, dato, suonato, annoiato! Je dirai que vous avez volé,
tué, donné, sonné, barbé !
IL MARITO LE MARI
Bravo! bravo! Ecco un maestro cantore. Bravo ! bravo ! Voilà un maître-chanteur.
IL FIGLIO LE FILS
Miei cari genitori in un solo uomo, Mes chers parents en un seul homme,
se volete sapere quello che c’è stato ieri sera si vous voulez savoir ce qui s’est passé hier
ecco: un grande incendio soir
ha distrutto le cascate del Niagara. voici : un grand incendie
a détruit les chutes du Niagara.
IL MARITO LE MARI
Tanto peggio. Tant pis !
24
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
IL FIGLIO LE FILS
Il bel costruttore Alcindoro, Le beau constructeur Alcindor,
mascherato come un fantaccino, masqué comme les fantassins,
fino a mezzanotte suonava il corno jusqu’à minuit jouait du cor
per una platea di assassini. pour un parterre d’assassins.
E sono sicuro che suona ancora! Et je sui sûr qu’il sonne encore !
IL MARITO LE MARI
Provveduto che non ce ne siano in questo Pourvu que ce ne soit pas dans cette salle !
teatro!
IL FIGLIO LE FILS
Ma la principessa di Bergamo Mais la princesse de Bergame
sposa domani una signora épouse demain une dame
che ha semplicemente incontrato sul metro. simple rencontre de métro.
IL MARITO LE MARI
Conosco forse quella gente là? Est-ce que je connais ces gens-là ?
Voglio delle buone informazioni Je veux de bonnes informations
che mi dicano sui miei amici. qui me parlent de mes amis.
IL FIGLIO LE FILS
(Muovendo la culla)
Si apprende da Monterosso On apprend de Mountrouge
che il signor Ricasso que monsieur Picasso
fa un quadro che si muove fait un tableau qui bouge
come questa culla. ainsi que ce berceau.
IL MARITO LE MARI
Evviva il pennello dell’amico Ricasso. Et vive le pinceau de l’ami Picasso.
O mio figlio, O mon fils,
a un’altra volta. à une autre fois.
Ora conosco abbastanza Je connais maintenant suffisamment
la giornata di ieri. la journée d’hier.
IL FIGLIO LE FILS
Me ne vado per immaginare quella di domani. Je m’en vais alfin d’imaginer celle de demain.
(esce)
IL MARITO LE MARI
Buon viaggio! Bon voyage !
Scena V°
Il marito
IL MARITO LE MARI
Quello non è riuscito. Celui-ci n’est pas réussi.
Ho intenzione di diseredarlo. J’ai envie de le déshériter.
Nessuna bocca inutile, Pas de bouches inutiles,
25
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
economizziamo. économisons !
Scena VI°
Il marito, il gendarme
IL GENDARME LE GENDARME
Ah! Ah !
Sembra che voi ne facciate delle belle! Il paraît que vous en faites de belles !
Voi avete mantenuto la parola. Vous avez tenu parole.
Quarantamila cinquanta bambini in un giorno, Quarante mille cinquante enfants en un jour,
voi scuotete il vaso di fiori! vous secouez le pot de fleurs !
IL MARITO LE MARI
Mi arricchisco. Je m’enrichis.
IL GENDARME LE GENDARME
Ma la popolazione di Zanzibar, Mais la population zanzibarienne,
affamata per questo aumento di bocche da affamée par ce surcroit de bouches à nourrir,
nutrire est en passe de mourir de faim.
è a un passo dal morire di fame.
IL MARITO LE MARI
Datele delle carte, questo rimpiazza tutto. Donnez-lui des cartes, ça remplace tout.
IL GENDARME LE GENDARME
E dove si possono procurare? Où se les procure-t-on ?
IL MARITO LE MARI
Dalla cartomante! Chez la cartomancienne !
IL GENDARME LE GENDARME
Ultrabrillante! Extra-lucide !
IL MARITO LE MARI
Perbacco, si tratta di preveggenza. Parbleu, puisqu’il s’agit de prévoyance !
26
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
Scena VII°
Gli stessi, la cartomante
(La cartomante arriva, coperta da un ricco velo e tenendo in mano una lira di cartone. Ella pizzica la lira
a ogni arpeggio del piano e canta per la platea, girandosi a destra, a sinistra, lanciando all’improvviso un
vocalizzo al loggione. La platea si illumina violentemente)
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
Casti cittadini di Zanzibar, eccomi! Chastes citoyens de Zanzibar, me voici !
IL MARITO LE MARI
Ancora qualcuno, io non vi sono per nessuno. Encore quelqu’un, je n’y suis pour personne.
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
Ah! Ah !
Io penso che voi non siate contrariati J’ai pensé que vous ne seriez pas fâchés
a sapere la buona ventura. de savoir la bonne aventure.
IL GENDARME LE GENDARME
(alla cartomante)
Voi non ignorate, signora, Vous n’ignorez pas, madame,
che voi esercitate un mestiere illecito. que vous exercez un métier illecite.
È stupefacente quello che fa la gente C’est étonnant ce que font les gens
per non lavorare. pour ne pas travailler.
IL MARITO LE MARI
(al gendarme)
Non voglio scandali qui. Pas de scandale chez moi !
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
(a uno spettatore)
Voi, signore, Vous, Monsieur,
prossimamente avrete tre gemelli! prochainement vous accoucherez de trois
jumeaux !
IL MARITO LE MARI
Già con la concorrenza! Déjà la concurrence !
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
Conservatelo nella cassa di cottura! Conservez-le dans la marmite norvégienne !
27
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
(Tutto ad un tratto, si avvicina alle culle sulla scena e le indica col dito. Si avvicina alla fossa dell’orchestra
e si siede sulla rampa della fossa)
IL MARITO LE MARI
Se foste un parrucchiere, Serierz-vous le coifeur,
mi tagliereste i capelli! coupez-moi les cheveux !
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
Le signorine di New York Les demoiselles de New-York
non raccolgono che le mirabelle ne cueillent que les mirabelles,
ne mangiano che del prosciutto di York. ne mangent que du jambon d’York.
E questo che le rende così belle. C’est là ce qui les rend si belles.
(Allontanandosi dalla fossa dell’orchestra, si avvicina a una passerella che porta sul palcoscenico)
IL MARITO LE MARI
In fede mia, le signore di Parigi Ma foi, les dames de Paris
sono molto più belle delle altre. sont bien plus belles que les autres.
Se i gatti amano i sorci, Si les chats aiment les souris,
signore noi amiamo voi. mesdames nous aimons les vôtres.
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
Cioè i vostri sorrisi! C’est-à-dire vous sourires !
IL GENDARME LE GENDARME
(ballando)
E poi cantate mattina e sera. Et puis chantez matin et soir.
Grattatevi se vi prude! Grattez si ça vous démange !
IL MARITO LE MARI
(ballando)
Amate il bianco o anche il nero, Aimez le blanc ou bien le noir,
c’è molto più divertimento quando cambia! c’est bien plus drôle quand ça change !
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
(avvicinandosi a loro)
Io penso che voi non siate contrariati J’ai pensé que vous ne seriez pas fâchés
a sapere la buona ventura. de savoir la bonne aventure.
28
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
(Respingendo con un gesto il gendarme e il marito, troppo familiari, riprende la sua lira)
(al marito)
Così voi, signore, che siete così fecondo… Ainsi vous, monsieur, qui êtes si fécond…
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
…diventerete dieci volte miliardario! …vous deviendrez dix fois milliardaire !
(al gendarme)
Voi, che non fate bambini, Vous, qui ne faites pas d’enfants,
morirete nella più abbietta povertà. vous mourrez dans la plus affreuse des débi-
nes.
IL GENDARME LE GENDARME
Voi mi insultate! Vous m’insultez !
In nome di Zanzibar, vi arresto! Au nom de Zanzibar, je vous arrête !
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
Mettere le mani addosso a una donna, che Toucher une femme, quelle honte !
onta!
IL GENDARME LE GENDARME
Ah! Ah !
IL MARITO LE MARI
(tendendo una pipa al gendarme)
Fumate la pipa, pastore, Eh fumez le pipe, bergère,
io suonerò per voi il mio zufolo! moi je vous jouerai du pipeau !
IL GENDARME LE GENDARME
E intanto la panettiera Et cependant la boulangère
cambia la pelle ogni sette anni. tous les sept ans changeait de peau…
29
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
(sfuggendo al gendarme)
Ogni sette anni ella esagera! Tous les sept ans elle exagère !
(Riacciuffata dal gendarme, ella lo graffia e lo strangola. Il gendarme si dibatte come può, poi cade morto
su una sedia del Caffè. Il marito si precipita sulla cartomante, che si sveste)
IL MARITO LE MARI
Nel frattempo, vado a consegnarvi En attendant, je vais vous livrer
al commissario, assassina! au commissaire, assassine !
LA CARTOMANTE LA CARTOMANCIENNE
Mio caro marito, non mi riconosci? Mon cher mari, ne me reconnais-tu pas ?
IL MARITO LE MARI
(cadendo in ginocchio)
Teresa, Teresa! Thérèse, Thérèse!
IL GENDARME LE GENDARME
(risuscitato, la mano sul cuore)
Teresa! Thérèse !
IL MARITO LE MARI
(orribilmente deluso)
Ma eccoti piatta come una cimice! Mais te voilà plate comme une punaise !
TERESA THÉRÈSE
Che importa, vieni a cogliere Qu’importe, viens cueillir
la fragola con il fiore di banana! la fraise avec la fleur du bananier !
Diamo la caccia alla zanzibarese agli elefanti Chassons à la zanzibaraise les éléphants
e vieni a regnare sul grande cuore di Teresa. et viens régner sur le grand cœur dela Thérèse.
IL MARITO LE MARI
(pazzo d’amore)
Teresa! Thérèse !
(Il marito, con un gesto brusco si leva il suo abito e appare vestito. Tutto si illumina sulla scena. Atmosfera
di festa notturna)
TERESA THÉRÈSE
Che importa il trono o la tomba, Qu’importe le trône ou la tombe,
bisogna amarsi, o io soccombo il faut s’aimer ou je succombe
prima che cali il sipario. avant que ce rideau ne tombe !
30
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
IL MARITO LE MARI
Prima che cali il sipario. Avant que ce rideau ne tombe.
(Danzano amorosamente)
Scena VIII°
Gli stessi, la giornalaia, il popolo di Zanzibar, due spettatori
TERESA THÉRÈSE
Bisogna amarsi, o io soccombo Il faut s’aimer ou je succombe
prima che cali il sipario. avant que ce rideau ne tombe !
IL MARITO LE MARI
Ah! Ah !
(Il popolo di Zanzibar, in abito da sera e con vestiti, la giornalaia in abito da sera molto appariscente, e il
gendarme entrano danzando)
IL MARITO LE MARI
(dirigendosi verso il gruppo di palloni attaccati davanti al bazar, lo offre a Teresa)
TERESA THÉRÈSE
Beh, non complichiamo le cose! Bah, ne compliquons pas les choses !
(Tutti rivolti verso il pubblico, su due file, i solisti davanti, i coristi dietro)
TUTTI TOUS
E poi cantate mattino e sera! Et puis chantez matin et soir !
IL MARITO LE MARI
Grattatevi se vi prude! Grattez-vous si ça vous démange !
31
Poulenc: Les mamelles de Tirésias - Atto secondo
IL POPOLO LE PEUPLE
O anche il nero… Ou bien le noir…
TERESA THÉRÈSE
C’è molto più gusta quando cambia! C’est bien plus drôle quand ça change !
TUTTI TOUS
Basta… Suffit…
IL POPOLO LE PEUPLE
non notarlo! …de s’en apercevoir !
TUTTI TOUS
Grattatevi, etc. Grattez-vous, etc.
IL MARITO LE MARI
Ascoltate, Francesi, Ecoutez, ô Français,
la lezione della guerra, les leçons de la guerre,
e fate dei bambini, et faites des enfants,
voi che quasi non ne fate! vous qui n’en faisiez guére !
TUTTI TOUS
Dei bambini! Des enfants !
Caro pubblico, fate dei bambini, Cher public, faites des enfants,
voi che quasi non ne fate, vous qui n’en faisiez guére,
voi che non ne fate più! vous qui n’en faisiez plus !
TUTTI TOUS
(Travolgendo il gendarme)
Vecchio gendarme, fate dei bambini! Vieux gendarme, faites des enfants !
IL GENDARME LE GENDARME
Ah! Ah !
TUTTI TOUS
Grattatevi, etc. Grattez-vous, etc.
TERESA THÉRÈSE
Ascoltate, Francesi, Ecoutez, ô Français,
la lezione della guerra, les leçons de la guerre,
e fate dei bambini, et faites des enfants,
voi che quasi non ne fate! vous qui n’en faisiez guére !
TUTTI TOUS
Dei bambini! Des enfants !
TUTTI TOUS
Grattatevi, etc. Grattez-vous, etc.
(Le donne si rannicchiano amorosamente contro gli uomini. Teresa e il marito si abbracciano. La giorna-
laia e il gendarme si abbracciano. La grossa signora prende uno spettatore per il collo. Il signore prende la
mano di una spettatrice.)
TUTTI TOUS
Dei bambini! Des enfants !
(al pubblico)
Caro pubblico, fate dei bambini! Cher public, faites des enfants !
FINE DELL’OPERA
33