GIOVEDÌ 16 LUGLIO 2009
MONDO
Sangue in Cecenia
assassinata l’erede
di Anna Politkovskaja
Natalia Estemirova denunciò gli abusi del regime
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LEONARDO COEN
MOSCA — È l’ennesimo barbaro
crimine, l’assassinio di una don-
na impegnata a difendere la li-
bertà. Una donna coraggiosa a
cui hanno tappato per sempre la
bocca. Chi ha ordinato di uccide-
re Natalia Estemirova aveva pau-
ra di lei, delle testimonianze che
faticosamente raccoglieva per
portare davanti ai giudici i re-
sponsabili di delitti odiosi, di per-
secuzioni, di gente strappata dal-
le famiglie e sparita nel nulla. An-
cora una volta, l’orologio della
Storia russa torna a battere all’in-
dietro. Non basta indignarsi, co-
me ha fatto sapere il presidente
Medvedev, né promettere «il
massimo castigo per gli assassi-
ni»: si è visto nel processo Po-
litkovskaja come ha funzionato la
giustizia russa.
Natalia era un’infaticabile
guerriera che si batteva per la di-
fesa dei diritti umani fondamen-
tali costantemente violati in quel-
l’inferno della Cecenia che Putin
ha affidato a Ramzan Kadyrov,
promosso presidente e accolto al
Cremlino come il «Pacificatore»,
dimenticando che per anni aveva
terrorizzato queste terre coi suoi
famigerati squadroni. Natalia
Il presidente russo
Dmitri Medvedev
ora promette:
“Massimo castigo
per i responsabili”
Estemirova era nata nella regione
di Saratov ma viveva a Grozny, la
capitale cecena; aveva cin-
quant’anni e un gran bel sorriso,
ha insegnato storia sino al 1998 in
una scuola di Grozny, dopodiché
è diventata giornalista: alla vigilia
della seconda guerra cecena la-
vorava per la tv locale. Nel 2000
era entrata a far parte dell’ong
russa Memorial e aveva denun-
ciato e smascherato soprusi, cor-
ruzione e ingiustizie, rapimenti,
violenze e abusi di potere. Aveva
afferrato idealmente il testimone
di Anna Politkovskaja, con fierez-
za e consapevolezza. Era per tutti
i corrispondenti e i giornalisti
stranieri in Russia un punto e una
voce costante di riferimento, una
fonte inestimabile di notizie e di
storie spesso agghiaccianti.
L’hanno trucidata selvaggia-
mente ieri: sparandole a brucia-
pelo, sfigurandole il volto, col-
pendola anche al petto. Con la fu-
ria rabbiosa di una muta di lupi.
LA VIOLENZA IN RUSSIA
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.memo.ru/eng/about/whowe.htm
http://annaviva.com/
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LA VITTIMA
Natalia
Estemirova
(nella foto)
era attivista
della ong
“Memorial”,
e aveva
denunciato
abusi e
repressioni
in Cecenia
A sinistra,
soldati russi
durante la
campagna in
Cecenia
Abbandonando poi il cadavere in giustizia. Le parole possono sal- scensore di casa sua, a Mosca, il 7 raccontato quello che era succes-
I precedenti Inguscezia, ai margini di un bo- vare delle vite, diceva Anna Po- ottobre del 2006. Natalia l’hanno so, l’organizzazione ha allertato
sco, nei pressi del villaggio di Ga- litkovskaja. Natalia, grande sua rapita ieri mattina alle otto e mez- la polizia: «La professoressa Este-
zi-yurt, non lontano dalla carreg- amica, aveva deciso di continua- zo, davanti a casa. Un gruppo di mirova è stata spinta con forza
giata dell’autostrada Kavkaz, che re il lavoro di Anna, di «parlare», uomini l’ha circondata e obbliga- dentro un’automobile bianca,
collega Grozny a Nazran, la capi- sapendo che sarebbe ben presto ta a salire su una Zhigulì che si è gridava che la stavano rapendo»,
tale inguscia, altra terra di sangue entrata nel mirino delle persone subito dileguata. avevano detto i testimoni. Pecca-
e orrori. I killer hanno usato la so- che aveva accusato. Ma lo consi- Natalia aveva in mattinata al- to non abbiano dato l’allarme im-
lita micidiale pistola Makarov da derava un dovere, una missione: cuni appuntamenti. Mancato il mediatamente.
9 millimetri, l’arma dei delitti di «Sento dentro di me l’esigenza terzo, Memorial ha inviato qual- Il corpo è stato ritrovato verso
uno Stato che continua a non di- della verità», ci disse una volta. cuno nella casa dove abitava e so- le cinque e venti del pomeriggio:
fendere chi ha a cuore libertà e Anna fu ammazzata nell’a- lo allora, dopo che i vicini hanno nessun dubbio che fosse lei. Ac-
La donna è stata
sequestrata sotto
POLITKOVSKAJA
La giornalista della casa, a Grozny
“Novaja Gazeta” Il corpo trovato
Anna Politkovskaja poche ore dopo
è stata uccisa il 7
ottobre 2006. Era
nota per i suoi canto, hanno ritrovato il suo pas-
reportage sul saporto, la tessera del Consiglio di
conflitto in Cecenia esperti presso l’ombusdman rus-
so per la Repubblica Cecena, un
mandato di osservatore per il mo-
ISRAILOV nitoraggio negli istituti di pena.
Il 13 gennaio un Erano le attività che l’avevano
sicario ha ucciso resa famosa. E per la quale le au-
Usmar Israilov, ex torità cecene la temevano e la
capo delle guardie odiavano: lei non temeva di dire
del corpo del che dietro tante efferatezze ci po-
presidente ceceno teva essere la mano degli uomini
Ramzan Kadyrov e vicino al presidente ceceno. Nel
suo oppositore 2007, il 5 ottobre, l’associazione
ong britannica Raw in War («Rea-
ch All Women in War») le aveva
assegnato a Londra la prima edi-
zione del premio Anna Politkov-
skaja, istituito per insignire le
donne che si distinguono nella
difesa dei diritti umani in zona di
guerra, con il patrocinio di parec-
chi premi Nobel per la pace, a co-
minciare da Gorbaciov. Nel 2004
aveva vinto il premio Diritto ad
Esistere (alternativo al Nobel per
la pace), assegnato dal Parlamen-
to svedese. L’anno dopo era stato
il Parlamento europeo a conferir-
MARKELOV le la medaglia di Robert Schu-
Il 19 gennaio è mann.
stato assassinato Nemmeno tre giorni fa, lunedì
in un’imboscata a scorso, aveva portato a cono-
Mosca il noto scenza dell’opinione pubblica la
avvocato russo e morte in circostanze oscure di
difensore dei diritti una ragazza di vent’anni, Madina
umani Stanislav Iunussova, sospetta d’essere la
Markelov moglie di un ribelle. Il suo corpo
era stato restituito ai parenti all’i-
nizio di luglio, con l’ordine di sep-
BABUROVA pellirla «senza fare tante storie». Il
Nello stesso 9 luglio, Natalia aveva reso pub-
agguato è stata blico un altro brutale omicidio,
ferita mortalmente l’esecuzione sommaria di un uo-
una praticante del mo, davanti ai ragazzi di un vil-
giornale della laggio del Caucaso: «Guardate
Politkovskaja, che fine fa un ribelle». La cronaca
Anastasja di quel feroce crimine Natalia la
Baburova scrisse su Internet. Il suo ultimo
articolo. Forse, quello che ha ar-
mato i suoi killer.
Repubblica Nazionale