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Il terrorismo ed il conseguente numero di attacchi in tutto il mondo è in costante

aumento ed un certo numero di paesi, tra cui l'India, sono diventati veri e propri focolai

di questo fenomeno.
In passato era stato possibile credere che esistessero limiti al di là dei quali anche i

terroristi non si sarebbero mai spinti. Al contrario, dopo le migliaia di morti dell' attacco

alle torri gemelle dell’11 settembre, fu evidente che almeno un gruppo non si sarebbe

fermato davanti a nulla.


Gli attacchi al World Trade Center e al Pentagono dell'11 settembre confermarono

che il terrorismo aveva acquisito una nuova faccia. I terroristi cominciarono ad

impegnarsi in una campagna di suicidio e omicidio di massa su larga scala.


Tuttavia il terrorismo non è sempre stato così. La sua storia è tanto europea quanto

mediorientale, tanto secolare quanto religiosa. Eppure c’è un filo conduttore che può

essere tracciato nella storia del terrorismo mondiale. Quello che è accaduto l'11

settembre rappresenta una piega sinistra in una preesistente storia di attrazione per la

violenza politica.
Il concetto di terrorismo è ormai utilizzato per riferirsi a molteplici fenomeni.

Nonostante il termine recentemente sembri essere associato esclusivamente alla

violenza ingiustificata dall'Islam, le sue origini risalgono ad un periodo molto

precedente.
Lo stesso termine Terrere significa "far tremare" in latino. Numerosi studiosi si

sono interrogati sulle possibili origini del fenomeno.


Per molti la parola “terrorismo” entrò nelle lingue europee in seguito alla

rivoluzione francese del 17891. Di conseguenza, il primo significato della parola

“terrorismo”, registrato dall'Académie Française nel 1798, fu “regime o governo del

terrore”.

1 Giddens, A. (2006), Sociology (5th edition), Oxford: Blackwell Publishers, p. 883.


Gli storici del terrorismo affermarono che la parola "terrore" si rivolgesse

principalmente allo stato di terrore della Rivoluzione francese 2, ma spesso trascurarono

di aggiungere che, in misura diversa, il fenomeno era una costante anche nelle epoche

precedenti. Già il primo impero mesopotamico, quello di Sargon di Akkad, era stato

fondato sul terrore. Gli stessi Romani utilizzavano il termine Terror Cimbrico per

descrivere lo stato di panico e di emergenza scaturito dall’attacco dei guerrieri Cimbri

alla città nel 105 A.C.3 Anche alla cosiddetta Congiura delle Polveri in Inghilterra nel

1605 fu associato lo stesso termine.4

Si potrebbe in un certo senso affermare che il terrorismo esista dall’origine del

mondo, soddisfare i propri scopi attraverso l’intimidazione fa infatti parte del lato

oscuro della natura umana.

L'Ufficio Federale di Indagine Americano (FBI) , ad esempio , definisce il

terrorismo come "l'uso illegale di forze o di violenza contro persone o proprietà per

intimidire o coercire un governo, una popolazione civile o qualsiasi segmento di esso,

per promuovere obiettivi politici o sociali" 5. Il Dipartimento della Difesa definisce il

terrorismo come "l'uso calcolato di violenza illegale o minaccia di violenza illegale per

inculcare la paura, destinato ad intimidire i governi o la società”6

Il terrorismo, il cui obiettivo principale è quello di terrorizzare, è un fenomeno

storicamente più ampio di quello suggerito dall'attuale utilizzo del termine, che lo fonda

2 Arnaud Blin, Gerard chaliand, The History of Terrorism: From Antiquity to al Qaeda
p. vii.
3 http://theday.co.uk/briefing/the-meaning-and-history-of-terrorism

4 Ibidem.

5 Bruce Hoffman, Inside Terrorism (New York, Chichester, West Sussex: Columbia University Press,
2006), p. 31.
6 Bruce Hoffman, Inside Terrorism (New York, Chichester, West Sussex: Columbia University Press,
2006), p,31.
essenzialmente sulla descrizione o l'analisi dell'uso illegittimo della violenza nelle

attività di tipo terroristico.7

Dopo l’attacco dell’11 Settembre il mondo ha subito sempre più attacchi e la

situazione mondiale comincia a cambiare completamente acquisendo una nuova

consapevolezza. In questo contesto, il professore di scienze politiche C. W. Kegley

affermò che lo scopo primario dell'11 settembre era quello di creare terrore: "Il

terrorismo infatti non era più un problema marginale, un problema riguardante altri

paesi trasmesso dai notiziari serali. Era diventato un assalto sadico ai principi della

cultura politica degli Stati Uniti e dei suoi alleati - al loro stesso modo di vivere”. 8 Da

allora, il mondo ha sperimentato sempre più eventi terroristici.


Il fatto che il concetto di terrorismo copra un'ampia gamma di eventi ha

comportato numerose difficoltà nel fornirne una precisa definizione. Gli studiosi non

sono stati in grado di concordare su alcuni aspetti, un pensiero comune si raggiunse solo

per quanto riguardava lo scopo ultimo delle loro attività e l’utilizzo di mezzi comuni

negli attentati.
Il terrorismo comporta comportamenti violenti, o la minaccia di comportamenti

violenti, rivolti principalmente ai cittadini ed in questo modo i terroristi cercano di

"ottenere un effetto psicologico di paura su altri piuttosto che sulle dirette vittime ".9
Pertanto, il terrorismo non è tanto diretto alle vittime dirette che miete, ma mira

maggiormente all’effetto di panico ed angoscia che crea sulle popolazioni.


In secondo luogo, l'obiettivo delle attività che i terroristi sfruttano è sempre

politico, come per esempio cambiare un regime, cambiare le persone in carica, cambiare

condizioni sociali o politiche ecc.10

7Arnaud Blin, Gerard chaliand, The History of Terrorism: From Antiquity to al Qaeda pp. Vii-viii
8 1 Giddens, 2006, Politics, Government and Terrorism, in: Sociology (5th edition), p. 880-881.

9Bjørgo, T. (2005), Root Causes of Terrorism: Myths reality and ways forward. New York: Routledge. p.
2.
10 Ganor, B. (2002), Defining Terrorism: Is One Man’s Terrorist Another Man’s Freedom Fighter?, in:
Police Practice and Research (3), p. 294.
Alcuni hanno aggiunto obiettivi ideologici e religiosi all'elenco degli obiettivi

politici. Tuttavia, gli "obiettivi politici" vanno considerati in senso lato, "La motivazione

- ideologica, religiosa o altro - dietro l'obiettivo politico è irrilevante per definire il

terrorismo"11
Quindi, in breve, il terrorismo si basa su due concetti fondamentali: creare un

effetto psicologico di paura (1) per raggiungere un obiettivo politico (2). La migliore

definizione che copre queste due caratteristiche distintive del terrorismo è quella di

Kegley: «Il terrorismo è violenza o la minaccia della violenza calcolata per creare

un'atmosfera di paura e di allarme - in una parola, terrorizzare - e portare in tal modo un

certo livello sociale o cambiamento politico ".12


Oggi il terrorismo batte la guerriglia come arma preferita e praticamente esclusiva

dei deboli contro i forti. Il suo obiettivo primario è la mente. In questo senso, il

terrorismo è la forma più violenta di guerra psicologica, il suo impatto psicologico è

infatti molto più grande dei suoi effetti fisici. Servendosi di mezzi spesso patetici, il

terrorismo diventa un modo per creare potere nella speranza di raggiungere dal basso

quello che lo Stato esegue dall’ alto.


Inoltre, come conseguenza dello sviluppo e della tecnologia nel mondo intero, il

terrorismo motivato da ragioni ideologiche, religiose e nazionali, ha aggiunto alla sua

preoccupazione temi come la diseguaglianza, l'ingiustizia, l'insoddisfazione e i

movimenti no global.
L’11 Settembre, precedentemente citato, diventa un giorno significativo nella

storia del mondo intero grazie allo sviluppo mondiale.


Il terrorismo diventa globalizzato a causa della modernizzazione, degli sviluppi

tecnologici, della comunicazione e della facilità di diffusione. Pertanto, la

globalizzazione assume una duplice valenza, diventa un mezzo utile ai fini della

11 Ibidem
12Kegley, C.W. (2003), The New Global Terrorism: Characteristics, Causes, Controls, Upper Saddle
River: Prentice Hall. p. 16.
diffusione del terrorismo, ma d’altro canto rappresenta anche un potente mezzo nella

lotta allo stesso. Per queste motivazioni quindi, il terrorismo moderno varia

drasticamente rispetto agli eventi del passato, acquisisce sempre più forza attraverso i

nuovi mezzi a disposizione. Atti terroristici ed attacchi si verificano quando si

presentano occasioni favorevoli, associandolo al nuovo radicalismo diffuso e alla

convinzione che tutte le opzioni riguardanti un cambio di governo siano esaurite e la

violenza resti l’unica arma efficace.


Questo è stato il messaggio più importante trasmesso in seguito agli eventi dell’

11 settembre. Anche lo stato più forte e più ricco di questo mondo non sarà più al sicuro.

Un paese potrebbe avere servizi di intelligence più sviluppati e diffusi, o la migliore

tecnologia delle armi, ma gli attacchi imprevisti potrebbero colpire qualsiasi paese in

qualsiasi momento. Questo è il vantaggio del terrorismo: è imprevedibile e

generalmente inevitabile.
Dal1990 ad oggi il terrorismo motivato da ragioni religiose è considerato il più

allarmante, numerosi gruppi, quali Al Quaeda, Hamas, Hezbollah, giustificano la

propria violenza attraverso le ragioni dell’Islamismo. Tuttavia nella maggioranza dei

casi gli attentatori sono degli estremisti violenti che manipolano i concetti religiosi per i

propri scopi. Come riportato nel Vision of Humanity’s Global Terrorism Index del

201513, l’impatto del terrorismo è aumentato significativamente dal 2000 ad oggi. Nel

corso di questi anni si è registrato un numero di morti a causa del terrorismo di nove

volte superiore a quello degli anni precedenti, percentuale che ha raggiunto l’apice

nell’anno 2014 con un incremento dell’80%. Le suddette morti erano concentrate

prevalentemente in cinque nazioni: Nigeria, Pakistan, Afghanistan e Siria.14

13 http://visionofhumanity.org/indexes/terrorism-index/
14 https://www.weforum.org/agenda/2016/03/how-has-terrorism-changed-since-2000/

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