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La storia della microbiologia

(Principali esperimenti ha permesso di dimostrare l’esistenza dei microorganismi).

 I primi avvistamenti con Robert Hooke che riuscì a vedere i primi organismi (non
erano procarioti, ma corpi fruttiferi delle muffe).

 I procarioti furono osservati casualmente da un commerciante olandese Anton


van Leeuwenhoek, che analizzando i tessuti avvistò questi microorganismi che
definì “animaletti”.

In seguito molti ipotizzarono che per questi organismi valeva la teoria della
generazione spontanea. Alcuni allora iniziarono ad eseguire vari esperimenti mirati a
confutare questa teoria.

 Francesco Medi: confutava la generazione spontanea attribuita alle larve di


mosca che secondo alcuni potevano generarsi spontaneamente.
Medi prese 2 recipienti con all’interno della carne uno aperto e uno chiuso, nel
recipiente aperto si ritrovavano le larve ma in quello chiuso niente, quindi
dovevano generarsi per l’intervento di un elemento esterno.
(In questo caso però confutava la generazione spontanea di organismi
macroscopici).

 Lazzaro Spallanzani: riprese l’esperimento di Medi, per confutare la


generazione spontanea di microorganismi.
Preparò due recipienti uno aperto e uno chiuso con dei brodi di coltura, dopo
un periodo entrambi risultavano contaminati dai microorganismi.
Questo però era dovuto al fatto che il brodo di coltura al contrario della carne
non è sterile, perciò riscaldò il recipiente chiuso per renderlo sterile e dopo un
periodo T esso non presentava microorganismi all’interno.

 Pasteur: questo però non bastava a confutare la GS, in quanto secondo alcuni
richiedeva O2, allora Pasteur ripeté l’esperimento di Spallanzani permettendo
all’aria di entrare ma piegando il collo dell’ampolla in cui era contenuto il brodo
di coltura in modo tale da non permettere l’entrata di microorganismi.
Questo esperimento confutò definitivamente la teoria della generazione
spontanea.
Sviluppo delle tecniche colturali:

1. I terreni di coltura liquidi vengono pian piano sostituiti da terreni solidi:

 In primis furono utilizzate le gelatine, tuttavia esse a 37 gradi si sciolgono,


proprio a quelle temperature è utile studiare i procarioti.
 Allora in seguito furono utilizzate le bucce di patate, tuttavia era un terreno non
modificabile.
 Infine Koch propose l’utilizzo dell’agar un composto che ha origine dalle alghe e
che crea la consistenza delle gelatine ma si scioglie a temperature di circa 100
gradi.

2. La creazione di “colture pure” ovvero il prelievo di un batterio di particolare


interesse e il suo trasferimento in un terreno sterile in modo da studiarlo in
maniera indipendente dalle altre colonie.

3. La preparazione di “colture di arricchimento”, ovvero predisporre il terreno


per la crescita di specifici batteri.

Postulati di Koch

Koch dimostrò che le malattie infettive erano associate alla presenza di


microorganismi nel soggetto infetto. Questo è dimostrato attraverso i 4 postulati di
quest’ultimo.

1. Negli organismi malati deve essere presente questo microorganismo e mancare


nell’individuo sano.
2. Deve poter essere isolato in coltura pura.
3. A questo punto deve essere usato per infettare un individuo sano.
4. Il microorganismo di partenza deve presentarsi anche nell’individuo sano.

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