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GIANLUCA MAGI Gianluca Magi ha un figlio bellis- minazione e alla leggerezza del-
e la “Bellezza” simo - Cristoforo - che lo chiama l’uccello» (pag. 12).
il “Magio”! Nomen est omen! Ma chi può dirsi “Eroe”?
del Gioco dell’Eroe «Eroe è chi considera la propria
di Marisa Zattini In questo libro il nostro autore ri- vita come una magica sfida e non
«La mente razionale è un servo fedele; parte dall’assioma che «tutto l’u- più come una noiosa abitudine.
la mente intuitiva un dono divino. niverso obbedisce all’Amore». Chi ha imparato a guardare vec-
Il paradosso della vita moderna è che Ho letto questo libro tutto d’un chie forme con occhi nuovi piutto-
abbiamo iniziato ad adorare il servo
e a denigrare il divino» fiato, perché con Magi accade sto che forme nuove con occhi
(Albert Einstein) sempre così. Il Gioco dell’Eroe è vecchi» (pag. 13).
«L’immaginazione è più importante della
un libro fondamentale per chi ha Il libro è impostato come si trat-
conoscenza. La conoscenza è limitata, voglia di riscoprire il proprio “be- tasse di una lunga chiaccherata
l’immaginazione abbraccia il mondo» nessere” psico-fisico, per essere confidenziale fra amici, una sorta
(Albert Einstein) davvero «liberi di ritrovare e vi- di ricostruzione a spirale quasi
«Vis nulla, Visio tota, Spiritus indicat» vere il nostro stato naturale di fosse un “Mandala”.
[Nessuno sforzo, ma chiara visione di ciò felicità, realizzazione e amore», «Il gioco dell’eroe è un sistema di
che si vuole ottenere secondo le indicazioni
dello spirito]
riconoscendo innanzi tutto in noi soluzione creativa dei problemi
(Gianluca Magi) l’autentica primaria “bellezza”. idealmente adatto alla vita attiva
Questo libro ci insegna a rompere degli uomini contemporanei»
IL GIOCO DELL’EROE - La porta i paradigmi sociali, ad avere gran- (pag. 14).
della percezione per essere di sogni, a immaginare e a volere - Un antico saggio Sufi recita così:
straordinario in un mondo ordi- come di diritto - l’impossibile che «Chi assaggia conosce» (pag. 15).
nario (Ed. Il punto d’incontro, nel momento in cui lo pensiamo Gli alchimisti sostenevano che
Vicenza, 2012, Euro 14,90, corre- possibile può realmente diventare nella nostra pazienza si racchiude
dato di CD), di GIANLUCA MAGI ci tale. Perché, come già affermava l’Anima. Allora, rilassiamoci nel-
introduce alle conoscenze del Battiato nel suo film Niente è co- l’ascolto di noi stessi perché «il
“Mondo dell’Angelo”, come i Pla- me sembra, l’abitudine rende le viaggio è importante quanto la meta».
tonici di Persia definirono il di- cose mute. Pensiamo ora alla Bellezza della liber-
verso ordine di realtà che può tà. Essere padroni del nostro tempo
spezzare la “gabbia del razionale” Prima di passare all’intervista ve- significa ritrovare il senso profondo
nella quale siamo rinchiusi. ra e propria, mi piace introdurre della nostra vita. Ma chi è oggigiorno
Ma chi è Gianluca Magi? Un nuo- i nostri lettori con uno sguardo padrone del proprio tempo? Siamo
vo moderno “alchimista”, il fon- veloce attraverso le parole di que- stressati, sempre più impegnati, sem-
datore e direttore scientifico della sto prezioso “libretto”. pre più “di corsa”!
Scuola Superiore di Filosofia Esplorazione, trasformazione, «Occorre far risorgere la Fenice
Orientale e Comparativa di Rimi- scoperta. È proprio la scoperta della vita interiore» (pag. 19).
ni (1977). «Un vagabondo delle che ci porta oltre la nostra psico- Plotino affermava che: «L’inse-
stelle» come lo definisce Anna sclerosi, cioé oltre la «fossilizza- gnamento giunge solo a indicare
Mazzone nella sua bella introdu- zione del nostro atteggiamento la via e il viaggio, ma la visione
zione; un esemplare specchio di mentale» (pag. 11). Per essere li- sarà di colui che avrà voluto ve-
passione e di sincerità. I suoi 15 beri di ritrovare e vivere il nostro dere». E ancora San Paolo scrive-
libri sono stati tradotti in 33 Paesi. stato naturale di felicità, realizza- va che «dalle cose invisibili ha
Esperto nei principi delle filosofie zione e amore, afferma Magi, preso origine ciò che si vede».
orientali è un raffinato evocatore occorre saper riconoscere, prima La via della sapienza, scrive Ma-
del senso più profondo delle cose. di tutto, la Bellezza della quale gi, «conduce dalle cose tangibili
Cultore e conoscitore di Koan zen siamo detentori. Il Gioco dell’E- agli archetipi immateriali».
è stato definito “uomo di podero- roe è innanzi tutto uno stile di vi- Poi parla di psicomitologia della
sa immaginazione”. Perché lui sa ta «indipendente da orientamenti vita quotidiana. «Come un’adia-
che la sfida del nostro tempo è religiosi o filosofici». Con quella cenza osmotica, lungo i bordi del
immaginare il reale. Così il potere straordinaria, fertile semplicità mondo, esiste una relazione mi-
dell’immaginazione diventa «una che ritroviamo nei filosofi orien- steriosa che unisce il tempo e l’e-
sorta di ri-evoluzione interiore». tali, l’autore ci apre alla «deter- ternità» (pag. 35).
matica interiore del viaggio nella ordinario [...] La fantasia è l’op- La Natura insegna una legge che
Mitosfera. Dobbiamo tornare con posto dell’immaginazione [...] è regge, allo stesso tempo,
la memoria alla “scolastica medie- un’illusione, un’invenzione arbi- lo sviluppo di un albero sino
vale” che ci parla delle 5 cause: traria, una ingannevole proiezio- a quello dello spirito:
«la causa materiale, formale, ne di noi stessi da cui non c’è tra-
efficiente, finale e archetipica (o dizione spirituale che non metta Accumulare è perdere
esemplare, come la chiamava in guardia!» (pag. 117). il fermento del genio, la forza
Sant’Agostino). L’esempio classi- spirituale.
co è quello della statua: il marmo Dunque, questo bellissimo libro è Per godere di cose nuove,
è la causa materiale; il contorno, un «metodo di realismo visiona- occorre abbandonare quelle
la causa formale; lo scultore, la rio, per valicare il mondo sensibi- vecchie.
causa efficiente; l’idea nella men- le e accedere a quello sovrasensi- «Né vermi, né ruggine, né ladri»
te dello scultore, la causa fina- bile» (pag. 123). hanno potere su ciò che usiamo
le;la finalità simbolica della sta- Lasciamoci allora con l’eroico gri- ma non accumuliamo.
tua, la causa archetipica» (pag. 92). do di battaglia, di buon auspicio,
Poi, Magi indaga il linguaggio del- del grande geniale Maurits Corne- Terra, acqua, aria e sole:
l’immaginazione riferendolo alla lis Escher, come fa Gianluca le piante assimilano
quintessenza dell’esperienza uma- Magi: «Solo chi osa l’inverosimile e consumano solo ciò che è loro
na, al suo significato e al suo riuscirà nell’impossibile»! necessario per l’ora presente.
“simbolo”: perché il simbolo tra- Assumendone più del necessario,
scende il tempo per toccare la veri- ne segue una malattia.
tà eterna. Da quando l’uomo, col suo
«Se sulla Terra tutto fosse ra- metodo artificiale e antinaturale
zionale, non succederebbe nulla» di coltura, sovrasollecita la
scriveva Fëdor Dostoevskij. crescita dei vegetali con l’abuso
Il Gioco dell’Eroe può essere assi- di fertilizzanti, l’insetto va ad
milato alla microfisica della mente: attingere il suo nutrimento nella
«L’immaginazione sgretola la pianta. E, spesso, così
compattezza del mondo empirico, la distrugge.
allarga il respiro della mente e la
proietta nella dimensione di una La pianta che rifiuta di lasciar
circolarità priva di spazio e di cadere le vecchie foglie si
tempo; capovolge i canoni del sen- spegne, poiché soffoca quelle
tire comune e del pensiero logico- nuove che non trovano via
razionale e ti conduce nel labirinto d’uscita.
dell’invisibile attraverso le metafo-
re del paradosso» (pag. 113). Il melo che vuol conservare i suoi
Passando poi attraverso citazioni vecchi frutti soffoca quelli nuovi,
di Mark Twain si giunge all’anali- e così si annienta.
si del fisico David Bohm e alla dif-
ferenza fra “immaginazione” e Il serpente che non vuol cambiar
“fantasia”. pelle muore.
«L’immaginazione vera svela il
reale nascosto, occulta gli aspetti L’uccello incapace di separarsi
apparenti della realtà e manife- delle vecchie piume muore.
sta il loro piano nascosto, non
L’uomo, incapace di staccarsi
dalla casa ove ha ammassato
denaro e beni, cessata la sua
vita in forma visibile, è costretto
a restare ancora in tale casa:
casa divenuta, letteralmente,
posseduta, infestata.
Gianluca Magi
allo stato di realtà intangibile che si che porto in tante città italiane. forze. La prima potenza è il ge-
sorge quindi da uno spirito sano. Oggi sono già parecchie migliaia le nio custode (o Guida interiore).
Per questi forzati, la realtà è un persone che giocano il Gioco del- Vi lasciate accompagnare dal ge-
mondo sprovvisto d’Immagina- l’Eroe. nio custode e attraversate varie
zione: è la riduzione dell’univer- peripezie, concluse le quali, al
so fisico alla sua espressione più M.Z. - Prima parlavi d’Immagi- ritorno, i vostri cuori sono uniti
scialba e più arida, secondo il nazione… e le qualità, prima sopite, si sono
grande mito occidentale che vuo- risvegliate. Ora la capacità di
le che tutta la natura, esterna al- G.M. - T’interrompo, che mera- percezione della realtà è più acu-
la pelle umana, sia un meccani- viglia! Sembra che siamo connes- ta, non più banale. Finalmente
smo stupido e insensibile. si telepaticamente. Potremmo fa- MAGICA. Non uso la parola “ma-
re questa intervista senza parla- gia” solo in senso lirico, ma in
M.Z. - Da quanto dici, sembra re, lasciare due/tre pagine in bian- senso reale, operativo, nel senso in
che il Gioco dell’Eroe sia un ten- co, completamente vuote… cui la usavano le antiche scuole
tativo - per parafrasare al con- teurgiche, magiche, scuole che
trario il grande artista francese M.Z. - Sì, l’idea sarebbe piaciuta avevano il compito di elevare l’uo-
Odilon Redon - di mettere la lo- molto al John Cage dei «Four mo al di sopra della condizione
gica dell’invisibile al servizio del minutes, thirty-three seconds» o psichica comune e abituale. Ora,
visibile. a qualche maestro Zen, non so la storia delle scuole teurgiche è
però quanto potrebbero apprez- variamente leggibile, ma chi ne-
G.M. - Eccellente!, cara Marisa. zarla i lettori di Graphie… ghi questa possibilità di elevare
Eccellente! Hai colto perfetta- l’uomo al di sopra della condizio-
mente nel segno. Ti bacio! E hai G.M. – Sei fantastica! [Ridiamo ne psichica ordinaria, non do-
pure chiamato in causa Odilon e ci beviamo una tazza di tè ver- vrebbe tentar di capirle o fre-
Redon che adoro. Sì, si può af- de N.d.C.]. Allora l’Immagina- quentare Il Gioco dell’Eroe.
fermare che il Gioco dell’Eroe sia zione. Un campo sterminato, fa- Gioco che Franco Battiato ha de-
un’intromissione volontaria delle cile da fraintendere. Che posso finito: «Un grande sasso gettato
forze invisibili nella dimensione dirti senza fartela troppo lunga? in un immobile stagno. Un invito
del tempo e dello spazio della tua L’Immaginazione, come la con- diretto alla vita interiore». Mi
biografia personale. Questa “in- cepivano i Magi rinascimentali, fermo qui, su questo punto ine-
tromissione” fa nascere una real- gli alchimisti o gli yogin bhavana, sauribile per lo spazio d’una
tà più alta o diversa, al di là o al ti conduce in quel luogo speciale intervista.
di sopra della realtà familiare che è dentro di te e allo stesso
alla nostra vista e ai nostri sensi tempo fuori di te. Per compren- M.Z. - Bene. Allora dimmi qual-
comunemente intesi. Questa san- derci: chiudi gli occhi. E lascia cosa sui Circoli Magici del Gioco
ta “intromissione” è possibile so- che la mia voce ti accompagni al dell’Eroe che hai menzionato en
lo alle persone che hanno un cer- momento in cui da bambina eri a passant all’inizio.
to grado di curiosità o di apertu- letto, sotto le coperte, al calduc-
ra verso le possibilità di sviluppo cio. Seduto accanto a te c’è tuo G.M. - Sono Circoli che si sono
psichico o sensoriale o di arric- padre. Ti accarezza i capelli. E formati e si stanno formando in
chimento dei processi creativi. comincia a raccontarti una fiaba. diverse città italiane a seguito dei
Con mia grande sorpresa - consi- È bello lasciarsi trasportare dalle miei workshop. Sono autogestiti,
derata la reticenza che per anni e sue parole. In quell’istante, l’or- in contatto tramite una pagina
anni mi ha impedito di divulgare dine del mondo si sfalda. La fac- Facebook segreta, visibile solo
il Gioco dell’Eroe per timore che cia pietrosa della rigida routine agli iscritti, hanno una cadenza
fosse considerato troppo strava- si disgrega. Si apre uno spiraglio mensile durante la quale questi
gante e ben poco “scientifico” - le fatato. È un apriti sesamo! Vi la- pneumonauti, uomini/donne di
persone dotate di tale slancio sciate alle spalle il tempo storico, avanguardia s’incontrano, con-
verso forme di esperienza alter- il tempo personale. Vi state im- dividono le visualizzazioni nel
native sono tantissime, come di- mergendo in un tempo trans-sto- mondo extra-ordinario e si con-
mostra l’inaspettato grande suc- rico, favoloso. Un mondo magi- frontano sulle impressioni di
cesso del mio libro e dei miei cor- co. Fate vari incontri, con varie viaggio negli stati superiori del-
l’essere. A seguire una visione di una vera follia, dal punto di vista to nella scatola cranica, un cer-
un film ad hoc, molto particola- di un consapevole percorso eso- vello immateriale come un’aura
re, di volta in volta sintonizzato terico quale Il Gioco dell’Eroe è, invisibile, collettivo, cosmico, co-
sul livello del Gioco su cui stanno è la cosa più saggia da fare. Tor- me le stelle da cui siamo stati ge-
lavorando. I film ad hoc hanno nando al coccodrillo intelligente, nerati, con il quale pensiamo al
una grande importanza, poiché pensa al nostro cervello. Le sue di fuori di noi stessi. Il Gioco del-
contengono tutta un serie di indi- potenzialità sono ancora scono- l’Eroe è una conoscenza sub spe-
zi, diretti o indiretti, che condu- sciute per il 96%. Questo è il dram- cie interioritatis, un Overmind,
cono a riflettere sull’allargamen- ma della nostra specie, perché è un livello di coscienza più vasto,
to della coscienza in atto. venuto ad aggiungersi, senza as- che ricopre, ingloba e supera lo
I Circoli Magici del Gioco dell’E- sumerne la direzione, ai cervelli stato ordinario. È una Augmen-
roe sono un modo diverso e gio- dei nostri antenati mammiferi e ted Reality non in senso tecnolo-
condo di essere vivi. Vi fanno par- rettili. Il cervello rettiliano e quel- gico, ma coscienziale, in cui
te persone meravigliose prove- lo mammifero coabitano nel no- avendo accesso alle immagini in-
nienti dagli ambiti più disparati , stro cranio con la corteccia dell’uo- teriori la realtà quotidiana si
distanti anni luce dallo stereotipo mo del III millennio. Il cervello espande e si arricchisce oltre i cin-
d’italiano massificato, sonnolen- rettiliano e quello mammifero so- que sensi grossolani. È un modo
to e triste che la televisione propo- no come congelati, non si evolvo- per passare al nuovo stadio evo-
ne. Tutti i partecipanti sono ac- no: rimangono com’erano dieci o lutivo, un modo per sviluppare
cumunati da un denominatore cinquanta milioni di anni fa. E quello che chiamo Homo imagi-
comune: la sana ricerca teorico- sono loro che controllano le no- nans, l’Uomo immaginativo,
pratica di un nuovo paradigma stre emozioni. Ecco perché la no- l’uomo del futuro, il quale diven-
dell’uomo e della realtà, consa- stra fame, la nostra libidine, la terà puro specchio dell’universo,
pevoli che siamo di fronte a un nostra collera sono quelle della aperto a tutte le forze del cosmo,
punto di svolta. In quei circoli scimmia e del coccodrillo. L’au- con un livello di coscienza mag-
respiri aria pulita assieme a per- tonomia fisiologica dei cervelli giore, transpersonale. È la con-
sone libere e attente che sanno arcaici si traduce nell’impotenza creta possibilità di accompagna-
che non esistono barriere alla co- del pensiero cosciente e razionale re verso una meta comune il coc-
noscenza, che salvaguardano la a controllare il nostro comporta- codrillo, la scimmia e la corteccia
propria capacità di meraviglia, mento emozionale. Questo spiega cerebrale senza farsene travolge-
innestando l’ovvio quotidiano anche la tragica sconfitta della re. Questo è uno degli intenti de
nel miracolo permanente della morale, che non ha progredito di Il Gioco dell’Eroe. Come Bud-
creazione dell’universo. un millimetro dai tempi di Bud- dha, Orfeo o San Francesco d’As-
Con felice stupore - perché la so- dha (il comportamento morale sisi, l’Uomo immaginativo farà
la idea, non ti nascondo, mi at- dei nostri politici nostrani ne of- amicizia con i lupi e le belve, in-
terriva - non ci sono New agers fre l’esempio più lampante e ma- staurerà un rapporto confidenzia-
con il loro guazzabuglio d’idee croscopico), mentre nello stesso le con le piante e affinità elettive
farneticanti e dal dubbio odore… periodo di tempo, la neo-cortec- con i minerali. Dalle cosmogonie
Considero i partecipanti dei Cir- cia scopriva la scienza e scatena- arcaiche alle allegorie d’Ovidio,
coli Magi gli uomini/donne del- va il progresso tecnologico. dagli dèi zoomorfi dell’antico
l’Ottavo giorno: quelli che crean- Tutti i nostri moti inconsci trag- Egitto al bestiario meraviglioso
dosi, continuano la Creazione. gono il loro indirizzo e la loro di Paul Klee, l’uomo si moltiplica
forza da ciò che vi è in noi della nelle vicende della metempsicosi,
M.Z. - Si potrebbe dire che i Cir- scimmia e del coccodrillo. La nei prodigi delle fiabe e nel rinno-
coli Magici del Gioco dell’Eroe neo-corteccia non fa altro che vamento delle rinascite. L’uomo
sono dei centri per lo sviluppo prestare a questi impulsi i mezzi prigioniero dello spazio e del tem-
del potenziale umano. dell’intelligenza. Si spiegano con po sogna di scrollarli di dosso: gli
ciò le guerre, i genocidi, l’egoi- spiriti volanti delle grotte dell’Al-
G.M. - Sì e si potrebbe dire an- smo della lotta per la vita portato ta Asia, gli esseri alati degli affre-
che di più: sono la possibilità di fin nei nostri comportamenti più schi di Ajanta, gli angeli dell’ico-
sviluppare il cervello sovrumano intellettualizzati. La dinamica nografia cristiana, gli stivali delle
e non di continuare a coltivare il dell’uomo rimane quella dei ret- sette leghe di Pollicino, il tappeto
cervello del coccodrillo. Questi tili in un ambiente interamente volante de Le Mille e una notte,
due cervelli coabitano in noi, ma costruito dalla neo-corteccia. gli innamorati sviolinanti e più
ancor’oggi l’uomo contempora- Ecco perché dicevo che l’uomo leggeri dell’aria a forza d’amore
neo preferisce quest’ultimo: è un contemporaneo è un coccodrillo che Chagall fa volteggiare nel cie-
coccodrillo intelligente! intelligente. lo di Vicebsk, prefigurano l’im-
magine dell’Homo imaginans.
M.Z. - L’uomo contemporaneo è M.Z. - E tutto questo come rien- Spero di essere stato chiaro.
un coccodrillo intelligente? tra nell’ambito de Il Gioco del-
l’Eroe?
G.M. - Nel secondo libro e audio
CD del Gioco dell’Eroe affronto G.M. - Se la natura è passata at-
anche questo tema. Ah!, per inci- traverso questi stadi di evoluzio-
so, questo secondo libro non sarà ne cerebrale, allora l’universo -
reperibile in libreria, poiché ad che tramite noi crea coscienza
esclusiva circolazione interna ai per perfezionare se stesso - può
Circoli Magici; se questa scelta passare a un nuovo stadio evolu-
dal punto di vista editoriale è tivo: un cervello non più confina-