Rapporto tra le
quantit dellanalita
tra le due fasi
Metodi di Separazione
La complessit delle tecniche di separazione dipende proprio dalla entit della
differenza tra i rapporti di distribuzione.
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Tecniche di Separazione
Per precipitazione. Sono attualmente le meno impiegate a causa dei possibili
fenomeni di co-precipitazione (analita + interferenti), velocit lenta di precipitazione,
formazione di precipitati con cristalli molto fini e difficilmente filtrabili, formazione di
colloidi con lenta e difficile coagulazione.
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ESTRAZIONE CON SOLVENTE
Utilizzata per:
Purificare composti organici prodotti da una sintesi in laboratorio,
Preconcentrare, utilizzando volumi di solvente organico minori del volume del campione
Separare analiti organici dalla matrice del campione.
Per queste procedure si utilizza un IMBUTO SEPARATORE
Il composto organico da separare ovviamente dovr essere
molto solubile, per poter essere trasferito quantitativamente,
nella fase organica mentre le sostanze inorganiche rimarranno
disciolte nella fase acquosa.
Il solvente organico deve soddisfare i seguenti requisiti:
Sebbene uno dei criteri nella scelta del solvente che esso debba essere
immiscibile in acqua, alcuni solventi sono seppur debolmente solubili.
pertanto necessario allontanare impurezze dacqua dallestratto
al termine del processo, aggiungendo una sostanza essiccante come
ad esempio Na2SO 4 o MgSO4.
Nella scelta del solvente si devono considerare anche altri aspetti pratici
quali costo, tossicit, infiammabilit.
Anche la volatilit un parametro importante da considerare; infatti
solventi con basso punto di ebollizione (< 35 C) sono spesso scelti
perch permettono di isolare ed essiccare facilmente lanalita.
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ESTRAZIONE CON SOLVENTE
Agenti di estrazione per ioni metallici
ditizone
Insolubile in acqua usato in soluzione di cloroformio
N o tetracluro di carbonio. Molto selettivo e molto
N
usato per determinazioni spettrofotometriche che
sfruttano lintenso colore dei complessi diversi dal
H C SH verde del legante libero.
N N
8-idrossichinolina
Molto impiegata per la sua versatilit.
Usata in estrazioni con cloroformio di metallo tanto
N
bivalenti che trivalenti OH
S
(C2 H5 )2 N dietilditiocarbammato Efficiente per lestrazione di pi
+ di 20 metalli in vari solventi
S Na
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Se un soluto S si ripartisce ad esempio tra acqua e solvente organico, si instaura
lequilibrio: S1(acq) S 2(org)
m0 m m
1 [S]1 V1 V1
[S ]org Vo m0 Va q = =
K = = = [S ]1 V1 + [S]2V 2 V1 + K DV2
[S ]acq m Vo m
Va m0 LEGGE DI DISTRIBUZIONE DI NERST
Se anzich effettuare una sola estrazione, si eseguono pi estrazioni in serie con volumi
uguali di fase organica, la frazione di soluto rimasta in fase acquosa dopo n estrazioni sar:
n In generale: molte estrazioni con piccoli
V1
q = volumi di fase estraente sono pi efficaci
V1 + K V2 (rimane una frazione minore di soluto in fase
acquosa) di una sola estrazione con un
maggiore volume di estraente.
SVANTAGGI
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ESTRAZIONE IN FASE SOLIDA
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Una fase solida si caratterizza per
v il tipo di gruppo attivo, che determina le caratteristiche delle sostanze che possono
essere adsorbite,
v la dimensione dei granuli, definite in genere in mesh (n.ro di maglie per pollice
quadrato)
Metodo in BATCH: si sospende una quantit nota di fase solida in un volume noto di
soluzione contenente lanalita e si mantiene sotto agitazione per un tempo sufficiente a
raggiungere lequilibrio. Quindi si separano le due fasi e si risospende la fase solida nella
soluzione estraente opportuna per il recupero del soluto.
Metodo in COLONNA : un volume noto di soluzione viene fatto fluire per gravit o
mediante lausilio di pompe, attraverso una colonna impaccata con la fase solida ad una
velocit costante (in genere 1 2 mL/min). Lanalita viene trattenuto dalla fase solida e
successivamente eluito con lopportuna soluzione estraente di volume solitamente inferiore
rispetto al volume della soluzione iniziale se si vuole anche ottenere la preconcentrazione
dellanalita.
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Per soluti inorganici, si utilizzano in SPE resine a scambio ionico e complessanti.
In generale le resine a scambio ionico e complessanti sono costituite da un reticolo
irregolare tridimensionale di catene di natura organica unite tra loro da legami incrociati.
Su questa matrice sono fissati dei raggruppamenti ionici (quali SO3- , -COO -, -NR 3+) in
grado di interagire con uno ione metallico o per semplice scambio ionico o mediante
formazione di legami di coordinazione (resine complessanti o chelanti).
solitamente uno scheletro
polistirenico ottenuto per
Lo scambiatore si dice cationico quando contiene delle copolimerizzazione dello
cariche negative e i cationi sono attratti da questi siti di stirene con il divinilbenzene.
carica opposta.
Il contenuto di divinilbenzene
Lo scambiatore si dice anionico quando contiene dei gruppi pu variare dall 1 al 16% e
carichi positivamente in grado cio di legare degli ioni di determina il grado di
carica negativa. reticolazione (cross-linking).
Gli anelli benzenici possono venire modificati per produrre una resina a
scambio cationico contente gruppi solfonato (-SO3-) oppure una resina
anionica contenente gruppi ammonici (-NR3+).
Se al posto dello stirene si usa acido metacrilico si ottiene una resina con
gruppi attivi carbossilici e scheletro acrilico divinilbenzenico (-COO-).
La comune definizione delle resine ioniche fatte sulla base della acidit
del loro gruppo attivo:
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TIPI DI FASI SOLIDE ADSORBENTI PER SOSTANZE ORGANICHE
Ottadecil (-C18H 37): fase apolare adatta per estrarre peptidi, oligonucleotidi.
Silice: fase idrofila polare, adatta per estrarre da soluzioni non acquose specie aventi
polarit medio-bassa es. vitamine
Allumina: fase idrofila polare, adatta per estrarre da soluzioni non acquose antibiotici,
caffeina, pesticidi, steroidi.
Stirene divinilbenzene : polimero idrofilo adatto per sostanze polari come i pesticidi
tipo atrazina e suoi metaboliti).
I polisaccaridi opportunamente derivatizzati formano dei polimeri che rispetto alle resine
di polistirene sono molto pi molli, sono infatti detti gel, ma che si prestano molto bene
allo scambio con grosse macromolecole cariche come ad esempio le proteine. Si pu
funzionalizzare il polimero legando covalentemente ai gruppi idrossilici dei polisaccaridi il
gruppo funzionale.
Molto importante commercialmente il polimero che si ottiene dal destrano con la
glicerina, noto con il nome di Sephadex.
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Metodo Soxhlet
Mediante estrazione con Soxhlet si pu utilizzare qualunque solvente volatile. Vengono
frequentemente impiegati diclorometano e miscele cicloesano/acetone . Quando
necessario possibile utilizzare anche altri solventi quali: freon, benzene, acetonitrile,
metanolo, acqua (da soli o in miscela).
Generalmente si pesano da 1 a 20 g di campione che vengono miscelati con Na 2SO4 o
sabbia come disidratanti.
Si ottengono buone estrazioni con 100-500 mL di solvente e tempi di estrazione da 16
a 24 ore.
Gli estratti vengono preconcentrati mediante evaporazione del solvente (come in LLE)
Si ottengono basse rese di estrazione per argille o materiali adsorbenti che trattengono
parte del solvente.
Finoaapoco
Fino pocotempo
tempofa, fa,ililmetodo
metodoSoxhlet
Soxhlet era
eraconsiderato
consideratoililmetodo
metododidi
estrazione per eccellenza, grazie al quale erano possibili estrazioni
estrazione per eccellenza, grazie al quale erano possibili estrazioni
esaustive,eecicisono
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Tuttavia recenti
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metodi alternativi
metodi alternativi che
che possano
possano dare
dare risultati
risultati paragonabili
paragonabili oo migliori
migliori
del metodo Soxhlet.
del metodo Soxhlet.
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Fluidi Supercritici (SCF) & Estrazione con Fluidi Supercritici (SFE)
I Fluidi Supercritici (SCFs) stanno rapidamente soppiantando i comuni solventi organici
in molte applicazioni industriali, in particolare nei trattamenti di purificazione e
ricristallizzazione, soprattutto a causa delle sempre pi pressanti regolamentazioni a
carattere ambientalistico riguardanti idrocarburi e le emissioni dannose per lo
strato dozono.
ESEMPI DI APPLICAZIONE
Industria alimentare: caff e t vengono decaffeinati mediante estrazione con fluidi
supercritici e i principali produttori di birra negli US e in Europa utilizzano aromi estratti
dal luppolo mediante fluidi supercritici
Tecnolioie che utilizzano SCF sono state commercializzate in industrie farmaceutiche ,
di polimeri, di oli e lubrificanti e di prodotti chimici.
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Fluido Supercritico
Supercritico:: caratteristiche
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Supercritical Fluid Extraction (SFE)
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Estrazione con solvente
accompagnata da sonificazione
Lutilizzo di ultrasuoni:
VANTAGGI
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Esistono due tipi di estrattori microonde attualmente commercializzati:
sistema chiuso (closed-system) e sistema a reattore aperto (open-vessel
system). I principali parametri che devono essere considerati nella scelta
di uno o dellaltro sistema sono: solvente, temperatura, pressione, potenza
applicata e tempo di estrazione.
Utilizzando il sistema
chiuso necessario
prestare particolare
attenzione ai problemi
di esplosione.
Digesting Turntable
vessel
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