RELAZIONE
c) Contributo regionale
Alla Regione spetta, secondo il progetto, un ruolo importantissimo di dinamizzazione e mediazione tra le
parti sociali per la stipula dei contratti di solidariet, come espressamente previsto nellart. 4 della legge, ma
anche - e giustamente - lonere di una contribuzione, che costituisce il terzo fattore del recupero sulla com-
pensazione di euro 40 mensili per ogni lavoratore che ha accettato la riduzione di orario. Ci significherebbe
un costo annuale di 520 euro (40x13) per ognuno dei quattro lavoratori aderenti alla riduzione di
orario. Dunque per dare occupazione a 10.000 giovani gli aderenti alla riduzione di orario dovreb-
bero essere 40.000 con un onere finanziario da parte della Regione di 20, 8 milioni di euro, come da
scheda tecnica. Ovviamente, ove il bilancio della Regione lo consenta, le quantit potrebbero essere
pi alte.
Come si vede, sommando, i tre fattori A), B) e C), nei rispettivi valori di 60+60+40, il datore di lavoro ottiene
il recupero totale per il datore di lavoro della compensazione di 160 euro che ha corrisposto al lavoratore.
Questultimo in questo modo recupera a sua volta 160 euro su 260 ottenendo cos una compensazione al
61% della differenza salariale; nel concreto nella settimana di 4 giorni presta lopera per poco pi di 30 ore,
ma viene remunerato per 35.
Profili previdenziali
Ogni riduzione di orario in quanto non avvenga a completa parit di salario comporta una problematica di tipo
previdenziale data dalla conseguente diminuzione del futuro trattamento pensionistico. La questione riguarda
in generale tutti contratti di lavoro a part-time per i quali consentito o il versamento di contributi volontari a ri-
piano della differenza, ovvero, retroattivamente, del riscatto dei periodi di versamento ridotto. Esiste per anche
la possibilit di riconoscimento di contributi figurativi da parte dellINPS, soluzione che non comporta oneri n
per il lavoratore n per il datore di lavoro. Laccredito di contributi figurativi relativi allintera riduzione di orario
stata prevista anche per i contratti di solidariet dallart.5, comma 5, della legge 19 luglio 1993, n. 236 Conver-
sione in legge, con modificazioni, del D.L. 20 maggio 1993, n. 148, recante interventi urgenti a sostegno delloc-
cupazione, ma discusso se si tratti dei soli contratti di solidariet difensivi o anche a quelli espansivi. A questi
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Il testo della proposta di legge molto sintetico e formato di soli 5 articoli perch presuppone la disciplina nazio-
nale dei contratti di solidariet che intende promuovere.
Lart. 1 definisce le caratteristiche dei contratti di solidariet espansiva che la Regione intende promuovere. Si
tratta di una norma razionalmente selettiva
Lart. 2 prefigura un sistema di contrattazione di solidariet espansiva articolato su accordi aziendali e accordi
quadro regionali, rispettoso comunque della volont di ogni lavoratore di aderire o meno alla riduzione.
Lart.3 dedicato allelemento centrale delloperazione consensuale di riduzione di orario costituito dal mecca-
nismo di compensazione salariale.
Lart.4, infine, definisce il complesso ed essenziale ruolo dellente Regione sia per il suo contributo finanziario,
sia per lattivit di dinamizzazione, promozione e mediazione delle intese contrattuali fra le parti sociali, sia
infine pe le iniziative di sollecitazione politica nei confronti del Governo centrale.
Art. 1
Obiettivi della Legge
1. Allo scopo di riassorbire la disoccupazione esistente e altres di migliorare per tutti i lavoratori il rapporto fra
tempo di vita e tempo di lavoro, la Regione Emilia-Romagna promuove e sostiene nei modi e nei mezzi di cui
alla presente legge contratti di solidariet espansivi di cui allarticolo 41 del d.lgs. 14 settembre 2015, n. 148 Di-
sposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in
attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183, in quanto prevedano:
a) la riduzione della settimana lavorativa da cinque a quattro giornate con adesione volontaria da parte del sin-
golo lavoratore;
b) lassunzione di nuovi lavoratori, con priorit per i giovani di et non superiore a ventinove anni, per la ricosti-
tuzione del monte ore originario;
c) una compensazione salariale in favore dei lavoratori che hanno aderito alla riduzione dellorario pari a non meno
del 50% della relativa perdita retributiva, realizzata, ai sensi di quanto previsto dallarticolo 3, attraverso misure
di welfare aziendale, di finalizzazione dei differenziali dei salari dingresso e di specifici contributi regionali.
Art. 2
Ruolo delle parti sociali
1. I contratti aziendali di solidariet espansiva vengono stipulati dai soggetti di cui allarticolo 51 del d.lgs. 15
giugno 2015, n. 81 Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a
norma dellarticolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 con lassistenza delle organizzazioni sinda-
cali regionali di categoria e in applicazione di accordi quadro regionali preventivamente definiti.
2. Il singolo lavoratore libero di non aderire alla riduzione di orario ed alla relativa regolamentazione del con-
tratto di solidariet espansiva anche se iscritto alle associazioni sindacali stipulanti.
Art. 3
Meccanismo della compensazione salariale
1. Il raggiungimento della compensazione salariale a non meno del 50% della perdita retributiva da riduzione di
orario ottenuto attraverso:
a) una quota di compensazione salariale derivante da misure di welfare aziendale che viene corrisposta al lavo-
ratore tramite un ammontare concordato di voucher o titoli rappresentativi da utilizzare per lacquisizione di
beni e servizi. Il valore di detta quota corrisponde allo sconto che il datore di lavoro pu ottenere, per effetto
di economia di scala, sul prezzo dellinsieme dei beni e servizi acquisibili dal lavoratore;
b) una quota derivante dalla destinazione allo scopo del beneficio complessivo derivante dalla decontribuzione
e dallo scarto tra le tariffe retributive ordinarie e il salario dingresso spettante ai neoassunti ai sensi dei con-
tratti nazionali.
c) una quota derivante da specifici contributi regionali di cui allarticolo 4 comma 1 lett. c).
Art. 4
Ruolo della Regione
1. La Regione:
a) promuove la conclusione dei contratti di solidariet espansiva di cui allarticolo 1 dintesa con le organizzazio-
ni sindacali territorialidei lavoratori e dei datori di lavoro, nonch dei contratti quadro regionali partecipando
alla loro negoziazione;
Art.5
Norma finanziaria
1. Agli oneri derivanti dallattuazione dellarticolo 4 della presente legge per gli esercizi finanziari 2017-2019 la
Regione fa fronte mediante listituzione nella parte di spesa del bilancio di previsione regionale di appositi capi-
toli nellambito di Missioni e Programmi specifici, la cui copertura assicurata dai fondi a tale scopo accantonati
nellambito del fondo speciale, di cui alla Missione 20 Fondi e accantonamenti - Programma 3 Altri fondi, al capi-
tolo U86350 Fondo speciale per far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi regionali in corso di
approvazione - spese correnti del bilancio di previsione 2017 - 2019.
2. La Giunta regionale autorizzata a provvedere, con proprio atto, alle relative variazioni di bilancio che si ren-
dessero necessarie.
3. Per gli esercizi successivi, la Regione provvede al finanziamento degli interventi di cui alla presente legge nei li-
miti degli stanziamenti annualmente autorizzati ai sensi di quanto disposto dallarticolo 38 del decreto legislativo
23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio
delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42).
Il Consigliere
Bologna 26/01/2017 Prof. Avv. Piergiovanni Alleva
Art 5 la norma finanziaria che prevede le modalit di copertura della spesa prevista dal progetto di legge.
La copertura prevista per un limite massimo di spesa di euro 20.800.000 rientra nellambito di quanto sar
oggetto di stanziamento nel bilancio regionale nel fondo speciale, di cui alla Missione 20 Fondi e accantonamenti-
Programma 3 Altri fondi, al capitolo U86350 Fondo speciale per far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti
legislativi regionali in corso di approvazione- spese correnti del bilancio di previsione 2017/2019.
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Il questionario
Il questionario, ha rilevato inizialmente alcune caratteristiche socioanagrafiche dellintervistato e del lavoro svolto;
tali caratteristiche sono poi state utilizzate come variabili dincrocio in modo da leggere le risposte anche per sot-
tocampioni cogliendo differenze o coincidenze nelle valutazioni di cittadini e lavoratori diversi per caratteristiche
anagrafiche e tipologia di lavoro.
Successivamente stata presentata una descrizione della proposta di legge regionale cos riassunta:
Stiamo raccogliendo lopinione dei lavoratori dipendenti su una proposta di legge regionale che prevede la
riduzione dellorario di lavoro settimanale da cinque a quattro giorni per favorire nuove assunzioni e miglio-
rare le condizioni di vita di chi lavora.
La scelta da parte del lavoratore sarebbe del tutto volontaria.
La riduzione di orario sarebbe del 20%, mentre la riduzione della retribuzione sarebbe invece dell8%;
Per fare un esempio: un lavoratore che oggi ha una retribuzione di 1300 euro netti al mese e lavora 5 giorni
la settimana lavorerebbe 4 giorni con una retribuzione mensile di 1200 euro.
I maggiori costi relativi alle nuove assunzioni sarebbero compensati:
dal pagamento di una parte della retribuzione (ad esempio 400 euro mensili) con buoni acquisto o servizi
che ogni famiglia gi utilizza;
con i risparmi per lassunzione di giovani;
con un contributo regionale.
Tutto questo, e altro ancora, dovrebbe essere messo a punto in sede di contrattazione aziendale.
Ora le chiedo:
Dopo aver rilevato il grado di interesse personale alla proposta, sono state richieste valutazioni su una serie di
aspetti che la compongono.
A seguire due domande: una sulla stima dellinteresse da parte della generalit dei lavoratori dipendenti, nellin-
tento di verificare lesistenza o meno di uno scarto tra il proprio atteggiamento e quello degli altri lavoratori; laltra
sul comportamento concreto dellintervistato nel caso in cui gi domani la proposta fosse agibile.
Infine, a chi non sceglierebbe una tale proposta stato chiesto, con risposta aperta, di indicare il principale motivo.
Grado di interesse
Inizialmente stato proposto di indicare, su una scala da 1 a 10, il grado di interesse complessivo verso la propo-
sta; una domanda tesa a cogliere limpressione di massima, una reazione per molti aspetti emotiva, prima ancora
di esaminare nel merito una serie di contenuti specifici.
La tabella che segue riepiloga i risultati che possono essere cos descritti:
il 55,2% esprime interesse con un voto sufficiente da 6 a 10;
il 44% d un voto insufficiente da 1 a 5 dichiarando il proprio non interesse;
ovviamente le gradazioni di interesse o disinteresse sono di diversa intensit e si articolano sulla scala 1-10; tut-
tavia si nota una certa polarizzazione sui livelli pi alti (37% tra 8 e 10) e quelli pi bassi (29,8% tra 1 e 4);
questa polarizzazione confermata anche dal valore relativamente alto della deviazione standard (3,2) che
descrive il grado di omogeneit della media (vedi nota metodologica): in questo caso la media abbastanza
disomogenea, cio frutto di valori distanti fra loro;
Il 21,5% si attesta su una posizione meno netta, tra il 5 e il 6, forse in attesa di approfondimenti o comunque con
pi possibilit di variazione;
Accetterebbe il pagamento di circa il 30% della sua retribuzione in buoni acquisto o servizi
(es. acquisto in pi di una catena di grande distribuzione commerciale di prodotti alimentari,
abbigliamento, casalinghi, ecc.)
% % % Media Dev.
voto 1-4 voto 5 voto 6 voto 7 voto 8-10 non sa voto Std.
Totale 47,3 8,6 9,9 9 22,8 2,5 4,5 3,2
55,9 41,7
Dunque questa parte della proposta incontra una certa resistenza le cui cause possono essere analizzate come ipotesi
in quanto la ricerca non ha ulteriormente approfondito in sede di intervista. Pu esserci un motivo legato al dubbio di
avere troppi vincoli nella scelta di negozi e prodotti; allo stesso modo ci pu essere il timore di vincolare una cifra troppo
consistente, soprattutto se in qualche mensilit si affrontano spese straordinarie; pu essere che lidea di un pagamento
in buoni sia percepita come elemento di complicazione rispetto alla semplicit e flessibilit che offre il denaro.
Pu esserci anche un problema di abitudine, la possibilit di provare e sperimentare sul campo, di inserire in alcuni
accordi aziendali forme retributive nuove; sono tutti elementi che possono modificare la contrariet riscontrata
che forte ma non sembra avere caratteri assoluti.
Per quanto riguarda i sottocampioni si evidenziano questi aspetti:
o In nessun sottocampione la media voto su questa parte della proposta raggiunge la sufficienza; o La differenza
di atteggiamento fra maschi e femmine poco significativa;
In questo modo ogni 4 lavoratori che fanno questa scelta volontaria si farebbe una nuova
assunzione a tempo indeterminato; questo quanto le sembra positivo?
% % % Media Dev.
voto 1-4 voto 5 voto 6 voto 7 voto 8-10 non sa voto Std.
Totale 17,4 6,1 8,8 8 56,9 2,7 7,1 2,9
23,5 73,7
Dunque viene colta la possibilit di una ricaduta positiva nel senso di nuove assunzioni a tempo indeterminato; le
proprie individuali scelte o convinzioni non impediscono di avere uno sguardo sullinteresse generale.
Dallanalisi per sottocampioni si notano i seguenti aspetti:
o colgono maggiormente la ricaduta positiva delloccupazione le femmine rispetto ai maschi; o Le fasce det 25-34
e 35-44 esprimono una media voto pi alta del totale; o La valutazione positiva cresce al crescere della scolarit;
o maggiore convinzione si coglie nel settore industria e in quello del commercio/alberghi/ristorazione; o Per quanto
riguarda le qualifiche sono gli impiegati del settore privato ad esprimere una valutazione maggiormente positiva;
o Pi componenti e pi redditi in famiglia determinano una media voto pi alta.
Indubbiamente chi ha espresso un grado di interesse iniziale pi forte tende a vedere anche ricadute positive oltre
la propria scelta; tuttavia il riflesso positivo sulloccupazione generalmente apprezzato e in nessun sottocampio-
ne prevalgono valutazioni negative.
I contributi pensionistici sarebbero garantiti sullintera retribuzione (non ridotta) con costi
a carico dellINPS o degli enti bilaterali sindacati-imprenditori in sede di contrattazione:
quanto le sembra positivo ?
% % % Media Dev.
voto 1-4 voto 5 voto 6 voto 7 voto 8-10 non sa voto Std.
Totale 14,6 6,1 7,3 7 63,5 1,5 7,6 2,9
20,7 77,8
Dunque sostanzialmente apprezzata la proposta che il sistema contributivo copra lintera retribuzione e sia ga-
rantita o in sede di accordi aziendali o direttamente dallINPS. Rimane una perplessit in un quinto degli intervistati
e ci pu avere motivazioni diverse compresa la contrariet alla proposta nel suo insieme.
Per sottocampioni si approfondiscono i seguenti aspetti:
o La valutazione di uomini e donne coincide;
o Le fasce det pi giovani (15-34 anni) e la fascia 55-64 anni esprimono una media voto superiore al totale e
dunque una maggiore convinzione in questa parte;
o Ancora una volta il grado di accordo cresce al crescere della scolarit;
o La valutazione maggiormente positiva rispetto al totale fra i dipendenti pubblici, i quadri e tecnici del settore
privato, gli impiegati del settore privato;
o Valutazione inferiore al totale invece per gli operai del settore privato;
o Su questo aspetto relativo alla contribuzione sono meno evidenti le differenze per composizione del nucleo
familiare (anche se la contrariet dei nuclei monocomponenti sempre pi accentuata) e numero dei redditi
presenti in famiglia.
Permangono le differenze riscontrate fin dalla dichiarazione iniziale di interesse, ma anche in questo specifico
aspetto della proposta non si riscontra una valutazione prevalentemente negativa in nessun sottocampione.
Stima interesse dei lavoratori dipendenti
stato poi richiesto di valutare il possibile grado di interesse da parte dei lavoratori dipendenti, dunque di uscire
dalla propria personale opinione e opzione rispetto alla proposta, cercando di indicare lipotetico atteggiamento
degli altri lavoratori.
Linsieme delle risposte offre le seguenti indicazioni:
La maggioranza (58,7%) pensa che linsieme dei lavoratori dipendenti abbia un interesse positivo verso la proposta;
Il 38,6% ritiene invece che latteggiamento sia negativo;
Se i due estremi (voti 8-10 e voti 1-4) raccolgono la maggioranza delle indicazioni, tuttavia i voti espressi sono di-
stribuiti su tutta la scala di valutazione, tanto che la deviazione standard la pi bassa di quelle fin qui registrate;
La media voto di 6,1;
La percentuale di non risposte ancora bassa, al 2,6%.
Dunque s, secondo il campione di intervistati la maggioranza dei lavoratori dipendenti dovrebbe avere un buon
grado di interesse verso la proposta.
Quanto pensa che i lavoratori dipendenti siano interessati ad una proposta di questo tipo?
% % % Media Dev.
voto 1-4 voto 5 voto 6 voto 7 voto 8-10 non sa voto Std.
Totale 21,5 17,1 9,4 15,6 33,7 2,6 6,1 2,7
38,6 58,7
Dunque la valutazione del comportamento degli altri lavoratori pi prudente, meno polarizzata; possono inci-
dere su ci sia il fatto che in genere si meno sicuri nel riferire o interpretare la posizione di altri, sia il fatto che
questa valutazione avviene verso la fine del questionario, cio dopo aver approfondito e ragionato nel merito della
proposta; se la risposta alla domanda sullinteresse individuale poteva essere molto influenzata da un impatto
emotivo (subito dopo la descrizione della proposta), la stima dellinteresse degli altri lavoratori avviene al termine
di un percorso nel merito e perci con una risposta meno influenzata da aspetti emotivi.
La scelta
Lultima domanda ha proposto agli intervistati lipotesi che la proposta fosse immediatamente percorribile per
rilevare lipotetico comportamento.
La maggioranza assoluta (53,2%) dichiara che sceglierebbe la proposta (in tutti gli aspetti esaminati), il 33,2% di-
chiara che non la sceglierebbe mentre il 13,6% non sa, non ha definito la propria scelta. Dunque latteggiamento
verso la proposta largamente positivo.
Se Lei gi domani potesse scegliere una riduzione di orario di lavoro del 20% a fronte di una riduzione
della retribuzione dell8% (e le altre caratteristiche di cui abbiamo parlato: buoni acquisto, contributi
ecc.) cosa farebbe?
Totale Lei quanto sarebbe interessato ad una proposta come questa?
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Non sa
La sceglierei % 53,2 3,2 5 7,8 22,3 46,2 48,5 67,4 83 93,4 96,2 6,5
Non la sceglierei % 33,2 90,3 84,7 57,8 44,5 30 21,7 17,5 6,6 1,2 1,1
Non saprei % 13,6 6,5 10,3 34,4 33,2 23,8 29,7 15 10,3 5,4 2,7 93,5
Per sottocampioni si conferma quanto fin qui visto e ribadito. In questa domanda finale cresce lassenso dei pi
giovani (conseguentemente degli apprendisti). La tabella che segue riporta la percentuale di coloro che dichiarano
che sceglierebbero la proposta.
Nota metodologica
La ricerca stata curata dallo Studio MV di Vittorio Martinelli - Modena.
Deviazione standard
La deviazione standard, rappresentata nei grafici o nelle tabelle insieme alla media voto, un indicatore della
variabilit della misura effettuata (in questo caso appunto il voto dato dagli intervistati): rappresenta la distanza
media dei dati dalla loro media. Ovvero misura il livello di dispersione dei dati osservati attorno al loro valore me-
dio, identifica quindi situazioni di eterogeneit o di omogeneit delle valutazioni.
Numero %
Sesso
Maschio 365 55,8
Femmina 289 44,2
Fascia et
15-24 29 4,4
25-34 111 17
35-44 187 28,6
45-54 199 30,4
55-64 108 16,5
65+ 20 3,1
Scolarit
licenza di scuola elementare, nessun titolo di studio 18 2,8
licenza di scuola media 173 26,5
diploma 314 48
laurea e post-laurea 148 22,7
Qualifica sul lavoro
dirigente 7 1,1
docente, insegnante scuola 29 4,4
quadro, direttivo, tecnico 32 4,8
operaio 320 49
impiegato 247 37,7
apprendista 20 3
Pubblico/Privato
dipendente Privato 558 85,3
dipendente Pubblico 96 14,7
Settore di attivit
agricoltura, silvicoltura e pesca 14 2,1
industria 206 31,5
costruzioni 24 3,7
commercio, alberghi e ristoranti 105 16,1
servizi 305 46,6
Numero dipendenti Azienda o Ente
Fino a 15 168 25,7
Da 15 a 30 89 13,6
Da 30 a 100 118 18
Da 100 a 500 138 21,2
Da 500 a 1000 47 7,2
Oltre 1000 93 14,2