Sei sulla pagina 1di 13

I Sezione

Seduta del 13.06.2000

Voto n. 201

Disegno di legge n.4339 bis Disposizione in materia di regolazione del mercato e


istituzione del fascicolo del fabbricato.
AFFARI GENERALI

LA SEZIONE

VISTA la nota n. 67/2000 del 9.5.2000 con la quale la Direzione Generale delle
Aree Urbane e dellEdilizia Residenziale trasmette, per esame e parere, gli atti relativi
allaffare di cui alloggetto;

ESAMINATI gli atti;

UDITA la Commissione Relatrice (DAntonio, Baratono, Burghignoli,


Sanpaolesi, Croci, Calzona, Catrical, Linguiti, Nuti)
PREMESSO

Con riferimento allatto Senato n. 4339, avente per titolo: Disposizioni in


materia di apertura e regolazione dei mercati, al cui interno sono contenute
disposizioni inerenti la Regolazione del Mercato Edilizio, ed a seguito delle
osservazioni svolte dai soggetti e dalle Amministrazioni interessati (CNEL,
Organizzazioni sindacali della propriet edilizia, Ordini professionali, ANCE,
INU, Dipartimento della Protezione Civile), tenuto conto del parere n. 466 del
14.12.1999 della 1^ Sezione del Consiglio Superiore LL.PP., la Direzione
Generale delle Aree Urbane e dellEdilizia Residenziale ha trasmesso, con nota
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

67/2000 del 9 maggio 200, il testo concernente il Fascicolo del Fabbricato , al


fine di acquisire il pare del Consiglio Superiore LL.PP.
La proposta di dotare ogni edificio di un apposito Fascicolo del fabbricato
viene fissata allart. 5 del D.D.L. gi oggetto del citato parere del Consiglio
Superiore LL.PP: che qui si richiama.
In particolare il testo contiene una serie di disposizioni che vanno ad
integrare ed in alcuni casi a sostituire il precedente testo. Ai fini di una chiara
identificazione delle parti oggetto di integrazione, nel seguito si riporta
integralmente il testo proposto, dove vengono evidenziate in grassetto le parti
revisionate e/o aggiunte.

Art. 1
(Fascicolo del fabbricato)

1. Ai fini della tutela della pubblica e privata incolumit, nonch per


linnalzamento della qualit edilizia e del livello di fruibilit degli edifici anche di
propriet pubblica, istituito, relativamente a ciascun fabbricato e qualunque sia la
destinazione funzionale, il fascicolo del fabbricato. Sul fascicolo, tenuto a cura del
proprietario o dellamministratore del condominio, sono annotate le informazioni di tipo
identificativo, progettuale, strutturale, impiantistico con lobiettivo di pervenire ad un
idoneo quadro conoscitivo delledificio a partire, ove possibile, dalle fasi di costruzione
dello stesso ed in esso devono essere registrate le eventuali variazioni rispetto alla
configurazione originaria, con particolare riferimento alle componenti statiche,
funzionali ed impiantistiche.
2. La predisposizione del fascicolo del fabbricato, debitamente
aggiornato, presupposto del rilascio di autorizzazioni o certificazioni di
competenza comunale relative allintero fabbricato od a singole parti dello
stesso. Successivamente alla scadenza dei termini fissati ai sensi dei commi 4, 5
e 6 dellarticolo 2, in caso di stipula dei contratti che trasferiscono la propriet o
altro diritto reale, o della stipula o rinnovo dei contratti che attribuiscono il
godimento del fabbricato o di singole unit immobiliari, va resa, da parte del
proprietario o dellamministratore del condominio, apposita dichiarazione circa
lavvenuto adempimento di quanto previsto dai commi 1, 2 e 3 dellarticolo 3.
Gli atti stipulati in assenza della dichiarazione di cui al presente comma sono
nulli.
3. Alla compilazione del fascicolo del fabbricato provvedono i soggetti in
possesso dei requisiti individuati con il decreto di cui allarticolo 4, sulla base della
documentazione tecnico-amministrativa fornita dal proprietario o dall'amministratore
del condominio ovvero, qualora necessario, previa acquisizione di ulteriori elementi
conoscitivi, di indagini e rilievi. Lacquisizione presso gli uffici pubblici della
documentazione tecnico-amministrativa, necessaria alla predisposizione del fascicolo,

2
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

avviene senza oneri per la parte interessata.


4. Per quanto attiene gli edifici di propriet pubblica, le rispettive
amministrazioni emanano, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente
legge, specifiche disposizioni per la predisposizione del fascicolo e per la messa in
sicurezza del patrimonio di competenza. Per gli edifici demaniali provvede Il Ministero
dei lavori pubblici anche in ordine agli adempimenti di cui allarticolo 3. Il fascicolo
degli edifici di cui al presente comma, predisposto, in ogni caso, entro trentasei mesi
dallentrata in vigore della presente legge.

Art. 2
(Termini per la predisposizione del fascicolo del fabbricato)

1. I comuni individuano, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della
presente legge, le aree al cui interno sono compresi i fabbricati da assoggettare
prioritariamente, ai fini della messa in sicurezza, alla predisposizione del fascicolo del
fabbricato.
2. L'individuazione delle aree di cui al comma 1 effettuata sulla base dei
seguenti parametri, integrabili da parte dei comuni in relazione a specifiche situazioni
territoriali:
a) particolari caratteristiche del sottosuolo;
b) diffusa presenza di costruzioni per le quali risulti conclusa o attivata
procedura di sanatoria edilizia;
c) insediamenti edilizi realizzati anteriormente al 1975 in comuni classificati
come sismici;
d) vincoli derivanti da condizioni di fragilit territoriale, individuate dagli
strumenti urbanistici, dagli studi di microzonazione o da altre norme o strumenti
di pianificazione territoriale;
e) presenza di insediamenti edilizi di antica formazione.
3. In ogni caso i comuni possono graduare l'obbligo di sottoporre a verifica gli
edifici, tenendo conto anche dei seguenti caratteri:
a) epoca di costruzione;
b) sistema costruttivo;
c) rilevanza di interventi di risanamento o ristrutturazione edilizia che abbiano
comportato mutamento nella destinazione d'uso ovvero siano stati oggetto di
incremento di volumetria, superiore al 20 per cento, rispetto a quella

3
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

originaria;
d) particolare consistenza in termini volumetrici o dimensionali.
4. Per gli edifici ricadenti nelle aree individuate ai sensi del comma 1, il
fascicolo del fabbricato predisposto entro trentasei mesi dalla avvenuta individuazione
delle aree.
5. Fermo restando quanto stabilito al comma 4, i comuni definiscono, altres,
anche con riferimento alla data di ultimazione del fabbricato e ai caratteri di cui al
comma 3 , le modalit di graduazione della predisposizione del fascicolo del fabbricato
in modo che l'obbligo dell'adempimento venga esteso, entro il termine di dieci anni
dalla data di entrata in vigore della presente legge, alla totalit degli edifici ricadenti
nell'ambito territoriale di competenza.
6. In caso di mancata adozione, da parte di singoli comuni, dei provvedimenti
indicati nel presente articolo, per ciascun edificio ricadente all'interno dei comuni
inadempienti il fascicolo del fabbricato comunque predisposto entro sessanta mesi
dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Art. 3
(Attestato di conformit e certificato di idoneit statico-funzionale)

1. Il tecnico incaricato, a seguito della predisposizione del fascicolo e in


occasione di ogni aggiornamento con cadenza decennale, rilascia una attestazione di
conformit del fabbricato rispetto alla originaria configurazione ovvero a quella
risultante per variazioni intervenute per opere realizzate anche a seguito di titolo
abilitativo rilasciato mediante procedure di sanatoria edilizia. Tale attestazione viene
predisposta qualora ledificio non abbia subito modifiche sostanziali sia sotto il profilo
strutturale che funzionale e vi sia assenza di elementi, rilevabili senza ausilio di
specifica strumentazione, che possano far ritenere come necessarie ulteriori verifiche.
2. In assenza di elaborati progettuali che consentano lindividuazione della
configurazione originaria del fabbricato, il tecnico incaricato effettua un rilievo
delledificio finalizzato ad accertarne, in particolare, le caratteristiche costruttive sulla
base degli elementi tipologici. In tal caso, qualora ricorrano le condizioni di cui al
comma 1, lattestazione rilasciata con riferimento allo stato di fatto risultante dal

4
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

rilievo ed alle attuali condizioni di esercizio del fabbricato.


3. Qualora non sia possibile procedere al rilascio dellattestazione di conformit
di cui ai commi 1 e 2, per la presenza di elementi e condizioni che facciano ritenere
necessarie ulteriori indagini, anche di natura geologica, il tecnico incaricato, in apposita
relazione, ne d comunicazione al proprietario o allamministratore del condomino e,
contestualmente, al competente ufficio comunale.
4. Il proprietario o lamministratore del condominio, entro sessanta giorni dalla
notifica della relazione tecnica di cui al comma 3, affida specifico incarico, ai soggetti
in possesso dei requisiti indicati nel decreto di cui allarticolo 4, ai soli fini della
verifica dellagibilit del fabbricato. Qualora vengano accertate elementi e condizioni
tali da non escludere fattori di rischio connessi allutilizzo delledificio, il proprietario o
lamministratore del condominio procede ad affidare, nei sessanta giorni successivi
allesito della verifica, un ulteriore incarico per le indagini da eseguire e per gli
eventuali interventi da predisporre al fine di poter procedere al rilascio di apposita
certificazione di idoneit statico-funzionale.
5. Qualora, a seguito della verifica effettuata ai sensi del comma 4, ledificio
risulti comunque agibile, restano facoltative le ulteriori indagini indicate nella relazione
tecnica di cui al comma 3.
6. I progetti relativi ad opere ed interventi da realizzare, ai fini della messa in
sicurezza, su edifici vincolati ai sensi del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490,
restano comunque subordinati alla preventiva approvazione da parte delle
amministrazioni preposte alla tutela.
7. Qualora risultino, in sede di predisposizione del fascicolo, particolari
condizioni di fragilit del sottosuolo o di rischio idrogeologico non direttamente
riferibili al singolo edificio, tali che la messa in sicurezza debba essere effettuata
mediante intervento esteso ad un ambito pi vasto, il tecnico incaricato ne d
comunicazione, oltre che al proprietario o allamministratore del condominio, al
comune e alla regione che adottano eventuali misure per leliminazione del rischio ed
individuano altres, qualora se ne riscontri la necessit, forme di incentivazione per
rilocalizzare i fabbricati eventualmente da demolire.

5
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

Art. 4
(Requisiti professionali)
1. Con decreto del Ministro dei lavori pubblici, da emanare entro centoventi
giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuati i requisiti che
abilitano i tecnici allo svolgimento delle attivit derivanti dal precedente articolo 3, sia
per il rilascio dellattestato di conformit che del certificato di idoneit statico-
funzionale, favorendo, in tale ultimo caso, forme associate con competenze
multidisciplinari.

Art. 5
(Convenzioni nazionali)
1. In considerazione della rilevanza sociale, il Ministro dei lavori pubblici, entro
trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, convoca gli ordini ed i
collegi dei tecnici abilitati alla predisposizione del fascicolo del fabbricato al fine di
promuovere una convenzione nazionale per la definizione agevolata dei relativi
compensi.
2. Con le medesime finalit di cui al comma l, il Ministro dei lavori pubblici,
entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, convoca le
organizzazioni delle societ di assicurazione e quelle della propriet edilizia al fine di
promuovere una convenzione nazionale che definisca premi assicurativi agevolati per i
fabbricati dotati del fascicolo di cui all'articolo 1.

Art. 6
(Schema tipo del fascicolo del fabbricato)
1. Con decreto del Ministro dei lavori pubblici, da emanare entro centoventi
giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, approvato lo schema tipo del
fascicolo di fabbricato con lindicazione dei contenuti e delle modalit di redazione e di
aggiornamento dello stesso e la scheda conoscitiva finalizzata al monitoraggio di cui al
comma 3 dellarticolo 7.
2. Per gli edifici di nuova costruzione il fascicolo del fabbricato costituisce la
raccolta della documentazione tecnico-amministrativa gi prodotta ai fini della
realizzazione degli stessi e deve essere allegata alla richiesta di rilascio del certificato di
abitabilit o agibilit. Per tali edifici, gli adempimenti di cui allarticolo 3 trovano
attuazione a partire dal decimo anno e comunque entro lundicesimo anno successivo al
rilascio del certificato di abitabilit o agibilit.
3. Nel caso di interventi sul patrimonio edilizio esistente, ricadenti nelle
tipologie di cui allarticolo 31, comma 1, lettere c) e d) della legge 5 agosto 1978, n.
457, il fascicolo va predisposto contestualmente alla richiesta del titolo abilitativo alla
realizzazione delle opere.

6
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

Art. 7
(Attivit di controllo, sanzioni e monitoraggio)
1. E demandato ai comuni ogni attivit di controllo e a tal fine, gli stessi
possono istituire una speciale anagrafe del patrimonio edilizio. Per tale finalit, copia
dellattestazione di cui ai commi 1 e 2 dellarticolo 3 ovvero della certificazione di cui
al comma 4 del medesimo articolo 3, trasmessa, dal proprietario o dallamministratore
del condominio, al competente ufficio comunale.
2. In caso di mancato adempimento agli obblighi derivanti dalla presente legge,
i comuni irrogano, nei confronti dei proprietari, salvi eventuali responsabilit civili e
penali, una sanzione amministrativa annuale pari allimporto dovuto per limposta
comunale sugli immobili.
3. Ai fini del monitoraggio degli adempimenti previsti dalla presente legge
nonch per la valutazione dellefficacia delle misure adottate, le regioni e le province
autonome di Trento e Bolzano trasmettono al Ministero dei lavori pubblici, entro
novanta giorni dalla scadenza del termine di cui al comma 4 dellarticolo 2, apposita
relazione sullo stato di attuazione della presente normativa, predisposta sulla base delle
schede informative di cui al comma 1 dellarticolo 6, compilate dai comuni.

Art. 8
(Agevolazioni fiscali)
1. Alle spese sostenute per la predisposizione del fascicolo del fabbricato nonch
per quelle relativo alla effettuazione di indagini ed interventi ai fini del rilascio
dellattestazione di conformit ovvero della certificazione di idoneit statico-funzionale
ai sensi dellarticolo 3, si applicano le disposizioni di cui allarticolo 1 della legge 27
dicembre 1997, n. 449 come modificato dallarticolo 6, comma 15, della legge 23
dicembre, n. 488.
2. Al fine di ridurre gli oneri derivanti dalle disposizioni contenute nella presente
normativa, i comuni possono deliberare, nel rispetto dellequilibrio di bilancio, aliquote
agevolate dellimposta comunale sugli immobili (ICI).

7
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

CONSIDERATO

La Sezione rileva preliminarmente che, come specificato nelle Premesse, la


proposta di cui trattasi risulta rielaborata a cura della Direzione Generale delle Aree
Urbane e dellEdilizia Residenziale e dalla stessa trasmessa per esame e parere a questo
Consiglio Superiore.
Il testo inviato rappresenta infatti una proposta di integrazione e modifica degli
articoli dal n. 5 al n. 12 del Titolo I - Capo III del disegno di legge A.S. n. 4339,
denominato Disposizioni in materia di apertura e regolazione dei mercati.
Secondo quanto dichiarato dalla Direzione medesima, il testo stato rielaborato
a seguito delle osservazioni formulate da organizzazioni sindacali della propriet
edilizia e degli inquilini, ordini professionali, C.N.E.L., A.N.C.E., I.N.U., Dipartimento
della Protezione Civile.
La proposta in effetti trae origine dallappronfondimento istruttorio del D.D.L. n.
4339 svoltosi in sede parlamentare, tenuto conto di quanto espresso da questa Sezione
su detta iniziativa, con voto n. 466 reso nelladunanza del 14.12.1999.
In base a tali presupposti, il testo allesame finalizzato a ridefinire e
puntualizzare aspetti di carattere tecnico e procedurale inerenti il fascicolo del
fabbricato, che assumono importanza strategica sia ai fini dei una pi chiara ed incisiva
interpretazione delle relative problematiche, sia, conseguentemente, ai fini di una pi
corretta e puntuale attuazione dei disposti normativi.
Come evidenziato nelle Premesse, la proposta riprende sostanzialmente
larticolazione del D.D.L. n 4339 nella parte inerente il fascicolo del fabbricato,
apportando significative integrazioni e modifiche, in particolare rispetto agli artt. 8 e 9
del testo originario, aggiungendo altres disposizioni relative ad Agevolazioni fiscali
(art. 8) e proponendo infine variazioni ed aggiunte di minore entit agli altri articoli del
D.D.L. n. 4339.
Rispetto alla proposta di cui trattasi, questa Sezione osserva in linea generale che
sono state in gran parte recepite le osservazioni e le proposte di modifica espresse da
questo Consesso con voto n. 466/99.
Il testo appare nel complesso pi organico e pi chiaramente formulato rispetto
al precedente, nonch maggiormente puntuale rispetto agli adempimenti prescritti ma
allo stesso tempo pi graduato per quanto concerne le fasi transitorie di attuazione delle
procedure introdotte.
Peraltro, come di seguito specificato, si esprime lavviso che il testo medesimo
suscettibile di unulteriore messa a punto, per renderne ancora pi chiari e distinti sia i
contenuti tecnici che la sequenza procedurale e renderne, di conseguenza, pi agevole
lapplicazione pratica sia in fase iniziale che a regime.
Si ritiene infatti che lobiettivo finale sotteso al provvedimento legislativo debba
essere quello della diffusione capillare della prassi del controllo periodico delle
condizioni statiche degli edifici, sia pubblici che privati, anche ed a maggior ragione dei
manufatti pi antichi, e, pi in generale, del sottosuolo, nonch del controllo
generalizzato, da parte delle Amministrazioni pubbliche, delle condizioni del contesto
territoriale, soprattutto laddove si manifestino fenomeni di dissesto e di degrado
ambientale.

8
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

Peraltro, la prassi del controllo, complementare anche se distinta da quella della


manutenzione programmata, per essere effettivamente recepita ed attuata dalla
collettivit, deve diffondersi pi come scelta culturale che non come disposizione
normativa, pena il rischio dellelusione e vanificazione dei suoi contenuti essenziali.
Nel richiamare in proposito i contenuti del precedente voto, si rileva, come
successivamente specificato, che la separazione tra le due attivit di predisposizione del
fascicolo (e quindi di verifica della eventuale conformit al progetto) e di controllo della
sicurezza statica, anche nel testo riformulato, non appare ancora cos netta come
auspicato.
Viceversa, tale separazione assume unimportanza fondamentale poich non
sarebbe corretto ritenere che la conformit del fabbricato alla originaria
configurazione implichi che ledificio sia staticamente sicuro oppure sia rispondente
alla attuale normativa, condizione questultima che gi di per s non necessariamente
garanzia di sicurezza, in quanto potrebbero essere presenti fattori eterogenei di rischio,
determinati, spesso, ma non nella totalit dei casi, da successive alterazioni; al contrario,
lesperienza conferma che problemi statici e funzionali si presentano anche in
moltissimi edifici conformi alloriginaria configurazione.
Tutto ci considerato, richiamate le considerazioni generali di cui al voto n.
466/99, in merito ai contenuti dei singoli articoli del testo trasmesso, si esprimono le
seguenti considerazioni e proposte:
Art. 1 - Fascicolo del fabbricato
Per quanto concerne larticolato del co.1, si prende atto innanzi tutto che
lobbligo di redazione del fascicolo del fabbricato stato esteso a tutti gli edifici,
indipendentemente dalla loro destinazione duso, evitando quindi di escludere alcune
categorie di fabbricati, come viceversa previsto dal co.5 dellart. 6 del D.D.L. n. 4339.
E stato altres reso esplicito il riferimento agli edifici di propriet pubblica.
Inoltre stato focalizzato lobiettivo centrale del procedimento legislativo, la
tutela della pubblica e privata incolumit.
Al co.2 si rileva che lobbligo di aggiornamento decennale del fascicolo stato
riconsiderato, utilizzando una dizione pi elastica (debitamente aggiornato).
Si prende atto che, per quanto concerne lesigenza di una flessibilit temporale
per gli adempimenti, al fine di consentirne leffettiva attuazione, stata inserita una pi
ampia possibilit per i Comuni di graduare lobbligo di sottoporre a verifica gli edifici,
in base alle loro caratteristiche definite al co.3 dellart. 2.
Si rileva altres che allo stesso co.2 dellart. 1, stata introdotta la norma che
stabilisce che gli atti stipulati in assenza della dichiarazione () sono nulli; al
riguardo appare eccessivo prevedere la nullit degli atti di cui trattasi, posto che, per le
modalit con cui stata formulata la norma, si tratterebbe di nullit insanabile.
Pertanto si propone di rivedere tale disposizione, eventualmente prevedendo il
trasferimento dellobbligazione allacquirente, previo consenso informato, condizione
questultima condizionante lefficacia e la nullit insanabile dellatto.
Si osserva inoltre che al co.3 viene giustamente posta in risalto la necessit di
individuare con particolare attenzione le figure professionali abilitate alle verifiche;
infatti i requisiti che abilitano i tecnici allo svolgimento delle attivit previste nella
proposta di legge, secondo quanto proposto allart. 4, verrebbero successivamente
stabiliti con apposito decreto ministeriale.

9
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

Per quanto riguarda tale aspetto, richiamando quanto espresso con precedente
voto, si ribadisce lopportunit che il tecnico incaricato delle indagini strutturali e/o
geotecniche abbia competenze ed esperienza nel campo della progettazione, esecuzione
e monitoraggio di edifici con caratteristiche simili a quelle delledificio indagato.
Inoltre, in merito ai diversi tipi di verifiche ed adempimenti previsti, si rinvia a
quanto successivamente osservato riguardo ai disposti dellart. 3.
Infine si rileva che al co.4 stato opportunamente esteso il campo di
applicazione della normativa agli edifici di propriet pubblica ed agli edifici demaniali,
demandando alle singole Amministrazioni lemanazione di specifiche disposizioni.
In particolare si condivide la scelta di affidare direttamente al Ministero dei
Lavori Pubblici gli adempimenti relativi alledilizia demaniale.
Art. 2 - Termini per la predisposizione del fascicolo del fabbricato
In tale articolo sono state delineate con maggior chiarezza rispetto al precedente
testo le diverse fasi di attuazione della normativa proposta, distinguendo la
predisposizione del fascicolo del fabbricato dalla messa in sicurezza del patrimonio
edilizio, dizione questultima che caratterizza il corrispondente articolo del D.D.L. n.
4339.
E stato altres eliminato il riferimento alla manutenzione programmata, che si
ritiene rappresenti una categoria dintervento essenziale ai fini della corretta
conservazione del patrimonio edilizio, ma eterogenea rispetto alla fattispecie di cui
trattasi.
In particolare, in merito al co.2, si rileva che sono stati rivisti ed integrati i criteri
ed i parametri per lindividuazione da parte dei Comuni delle aree da assoggettare
prioritariamente alla predisposizione del fascicolo (anzich direttamente al programma
di messa in sicurezza); introducendo anche il criterio dellepoca di costruzione, con
specifico riferimento agli insediamenti edilizi di antica formazione (p.to e). Al riguardo
si osserva soltanto che tale criterio pu applicarsi in forma ancora pi generalizzata e
graduata per epoche di costruzione degli edifici, specificando altres il parametro
dellantica formazione.
Inoltre si ritiene poco chiaro il termine fragilit territoriale, si propone pertanto
di sostituirlo con la dizione criticit del territorio
Si rileva altres positivamente che viene data la possibilit ai Comuni di
integrare i suddetti parametri in relazione a specifiche situazioni territoriali e di graduare
in ogni caso lapplicazione introducendo quindi criteri di maggiore flessibilit
normativa.
Infine si osserva che ai successivi co. 4, 5 e 6 sono stati opportunamente
dilazionati i tempi per la predisposizione del fascicolo, in relazione agli adempimenti di
competenza comunale.
Art. 3 - Attestato di conformit e certificato di idoneit statico-funzionale
In merito al contenuto dellart. 3, come gi precedentemente accennato, si rileva
che, rispetto al precedente testo, sono state distinte le due fasi della predisposizione del
fascicolo del fabbricato (co. 1 e 2) e delle eventuali ulteriori indagini e verifiche di
carattere strutturale e geotecnico (co. 3/6).
Tuttavia tale distinzione non appare ancora del tutto netta ed inequivocabile, in
particolare per quanto indicato al co.3.

10
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

Inoltre la procedura introdotta non sembra del tutto coerente: infatti, da un lato al
co.1 risulta evidente che la predisposizione del fascicolo del fabbricato implica la
verifica della conformit delledificio alla sua originaria configurazione, ovvero a quella
successivamente acquisita a seguito di varianti; di conseguenza, come stabilito dal co.2,
se non si dispone del progetto originario necessario effettuare un rilievo delledificio;
in tal caso la conformit verr attestata rispetto allattuale stato di fatto delledificio
anche se modificato rispetto alloriginale.
Pertanto, in questo secondo caso (co.2), si proceder comunque allattestazione
di conformit; nel caso precedente (co.1), invece, se dal raffronto con il progetto
originario ledificio risulter modificato e quindi non conforme, lattestato non potr
essere rilasciato.
Ci ovviamente determina una situazione di fatto pi favorevole in caso di
assenza o mancata esibizione del progetto.
Al riguardo si ritiene che lattestato dovrebbe essere comunque rilasciato,
dichiarando la conformit o la non conformit, in quanto si tratta in ogni caso soltanto
dellacquisizione di dati informativi sul fabbricato, che non hanno nessuna influenza su
un successivo accertamento delle condizioni statiche.
Infatti palese che la conformit al progetto originario non di per s garanzia
di sicurezza e che, viceversa, la non conformit al progetto per variazioni successive
non implica di per s necessariamente una diminuzione delle condizioni di sicurezza e
linsorgere di uno stato di pericolo.
Ci considerato, si propone di depennare dal testo del co.1 dellart. 3 le seguenti
parole:
Tale attestazione viene predisposta (.) ulteriori verifiche.
Analogamente si propone di depennare dal testo del co.2 le seguenti parole:
Qualora ricorrono le condizioni di cui al comma 1.
Si propone altres di aggiungere dopo la parola tipologici la parole
strutturali.
Per quanto riguarda il co.3, come gi accennato, si ritiene di dover segnalare che
la formulazione del testo appare poco chiara e per taluni aspetti contraddittoria anche
rispetto allimpostazione complessiva della norma.
Infatti si ipotizza che non sia possibile procedere al rilascio dellattestazione di
conformit di cui ai commi 1 e 2 per la presenza di elementi e condizioni che facciano
ritenere necessarie ulteriori indagini, anche di natura geologica.
In questo modo si sovrappongono nuovamente le due fasi e si subordina di fatto
il rilascio dellattestato di conformit alle verifiche strutturali e geotecniche.
In conseguenza di quanto osservato e delle conseguenti proposte di modifica del
testo sopra riportate, si propone la seguente riformulazione del co.3 dellart. 3:
Qualora il tecnico incaricato della predisposizione del fascicolo rilevi evidenti
situazioni di pericolo rispetto alla sicurezza ed alla tutela della pubblica incolumit, che
facciano ritenere necessarie ulteriori indagini e verifiche di tipo strutturale e/o
geotecnico, ne d comunicazione con apposita relazione al proprietario o
allAmministrazione del condominio e, contestualmente, al competente ufficio
comunale. In tal caso, lattestato di conformit viene comunque rilasciato, con apposita
annotazione relativa allesigenza di effettuare le suddette indagini e verifiche.

11
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

Per quanto riguarda il co.4, se ne condivide sostanzialmente il contenuto, che


introduce, in modo chiaro e distinto dalla precedente fase dellattestazione di
conformit, la fase delle verifiche strutturali e/o geotecniche.
In merito si ritiene che tale fase non vada per ulteriormente disarticolata, come
sembra emergere dal testo, sia per non rendere eccessivamente iterativa la procedura di
verifica delle condizioni statiche, sia in considerazione del fatto che il giudizio
sullagibilit di un fabbricato non preliminare bens conseguente alle verifiche
suddette.
Pertanto si propone di modificare il testo del co.4 eliminando le parole ai soli
fini dellagibilit del fabbricato e sostituendole con le seguenti: ai fini dellesecuzione
delle necessarie indagini e verifiche di tipo strutturale e/o geotecnico e
dellaccertamento delle condizioni di agibilit del fabbricato.
Inoltre si propone di eliminare le parole per le indagini da eseguire e per gli
eventuali.
Conseguentemente a quanto gi rilevato, si propone di eliminare il co.5.
Infine, anche in relazione allintero contenuto dellart. 5, si fa rilevare che le
procedure previste comportano oneri finanziari anche di rilevante entit per i privati
cittadini; pertanto potrebbero essere introdotte, in alternativa, procedure dufficio
affidate agli Enti locali.
In merito al co.7, relativamente, alle forme di incentivazione per la
rilocalizzazione dei fabbricati eventualmente da demolire, si fa rilevare che la
demolizione di edifici per problemi di tipo strutturale e/o geotecnico e la
rilocalizzazione dei fabbricati costituiscono soluzioni estreme, alle quali in genere si
evita di ricorrere, in quanto tali patologie edilizie possono essere generalmente risanate
e corrette; pertanto si suggerisce di evitare il riferimento generalizzato alla demolizione
ed alla rilocalizzazione e di prevedere piuttosto forme di incentivazione per interventi di
risanamento e di consolidamento statico, in particolare per gli edifici localizzati nei
centri storici, in linea con la cultura del recupero e con le attuali esigenze sociali.
Infine, in coerenza con tutto quanto precedentemente rilevato in merito
allopportunit di separare nettamente le due fasi, si propone che allo stesso co.7 le
parole in sede di predisposizione del fascicolo siano sostituite dalle seguenti: in fase
di svolgimento delle indagini strutturali e/o geotecniche e che le parole di fragilit del
sottosuolo o di rischio idrogeologico siano sostituite con del sottosuolo.
Art. 4 - Requisiti professionali
Rispetto a tale articolo, come gi accennato, si prende atto che stata
opportunamente rinviata ad uno specifico D.M. lindividuazione dei requisiti che
abilitano i tecnici allo svolgimento delle attivit di cui alla proposta di legge.
In merito a tali requisiti si ribadisce quanto espresso nel precedente voto.
In particolare, rispetto al testo formulato, si propone di depennare dal testo le
parole in tale ultimo caso, in quanto si ritiene che la multidisciplariet di competenze
sia da favorire in ogni caso.
Art. 8 - Agevolazioni fiscali
Si segnala che il riferimento alla legge n. 488/99 risulta incompleto.
Inoltre, in merito alle agevolazioni fiscali previste, si evidenzia che, considerata
lentit del nostro patrimonio edilizio ed il mediocre stato di conservazione di un
numero rilevante di edifici, soprattutto di quelli meno recenti, gli interventi di messa in

12
/var/www/apps/conversion/tmp/scratch_7/347501717.rtf

sicurezza, di consolidamento statico, nonch di eventuale adeguamento alle normative


tecniche vigenti, comporteranno inevitabilmente un onere molto rilevante per la
collettivit, comprese le fasce sociali pi deboli, che molto spesso occupano alloggi
degradati ed in precarie condizioni e che ovviamente sono meno in grado di sostenere
tali costi.
Pertanto, lattuazione della normativa di cui trattasi potr innescare
problematiche sociali, legate sia allonere economico da sopportare per lesecuzione dei
lavori, sia alla carenza di alloggi-parcheggio da poter utilizzare per la realizzazione
degli interventi che non consentono la permanenza in loco degli utenti, sia, infine, alla
mancata disponibilit di nuovi alloggi in cui eventualmente trasferire in modo definitivo
gli occupanti di abitazioni non agibili, nel caso si procedesse anche, come ipotizzato, al
co.7 dellart. 3, alla rilocalizzazione di fabbricati.
In merito a tali problematiche, che non sono da sottovalutare ai fini del realistico
perseguimento dellobbiettivo che la normativa si prefigge, si ritiene che dovrebbero
essere previste adeguate misure preventive ed adottati idonei provvedimenti, atti ad
assicurare la effettiva operativit della legge anche per le fasce sociali ed economiche
pi deboli.
Tutto ci premesso e considerato, nelle considerazioni che precedono,
E IL PARERE
della Sezione reso allunanimit

13

Potrebbero piacerti anche