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TRIFIR & PARTNERS AVVOCATI

HIGHLIGHTS

2016

Highlights T&P 2016

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SOMMARIO
1

Editoriale

Diritto del Lavoro

Giurisprudenza Sindacale

Pag. 5 Editoriale a cura di


Salvatore Trifir

Pag. 7 Novit Legislative


Pag. 11 La protezione dei dati
personali nel mondo
digitale

Pag. 16 Novit e casi


d'interesse

Giurisprudenza
del Diritto del Lavoro

Giurisprudenza
Civile e Commerciale

Diritto Assicurativo

Pag. 18 Novit e casi


d'interesse

Pag. 20 Novit e casi


d'interesse

Pag. 23 A cura di Bonaventura


Minutolo
Pag. 26 Sentenze della
Cassazione

Rassegna Stampa

Eventi e Pubblicazioni

Lo Studio T&P

Pag. 28 Highlights Articoli


Diritto24

Pag. 29 Eventi e convegni

Pag. 30 Partners e Associati

Pag. 29 Pubblicazioni
editoriali

Pag. 32 Sedi e contatti

EDITORIALE 2016
SALVATORE TRIFIR

Il 2016 stato un anno di assestamento


dal punto di vista normativo.
Dopo che, nel 2015, intervenuto il jobs act,
rivoluzionando equilibri ormai consolidati
dal tempo dello Statuto dei Lavoratori,
questanno abbiamo assistito alla nascita
dei primi orientamenti, in giurisprudenza
e nelle circolari amministrative, in tema
di tutele crescenti, privacy e controlli a
distanza, nuova disciplina delle mansioni,
rapporti di collaborazione, ammortizzatori
sociali. Daltro canto, con il 2016 stata
archiviata anche lindennit di mobilit. Dal
2017, infatti, a tutti i lavoratori che perdono
il posto di lavoro, anche nellambito dei
licenziamenti collettivi, spetter soltanto
la NASPI, quantificata sulla base di criteri
omogenei che valgono per qualsiasi ipotesi
di disoccupazione involontaria.
Il filo conduttore della rivoluzione

rappresentata dal jobs act sembra essere un


compromesso tra la volont di ricondurre il
pi possibile ogni tipo di rapporto di lavoro
alla subordinazione, e quella contrapposta
di ammorbidire le tutele a favore dei
dipendenti: quelle di cui godono in costanza
di rapporto, e quelle previste in ipotesi
di cessazione del medesimo. In questo
contesto, il lavoro autonomo viene visto dal
legislatore con grande sfavore, quasi fosse
la causa di tutti i mali dei lavoratori e delle
imprese.
Eppure, lart. 1 della Costituzione, secondo
cui L'Italia una Repubblica democratica,
fondata sul lavoro, fa riferimento a
qualsiasi tipologia di lavoro: non solo
quello subordinato, ma anche quello
imprenditoriale, professionale e autonomo.
Assurge quindi a precetto costituzionale la
pari dignit di tutte le forme di lavoro. Ci

nonostante, dalla legge Biagi al Jobs Act, i


rapporti di collaborazione si presumono
truffaldini e vengono riqualificati sulla
base di indici rilevatori, a prescindere dalle
modalit con cui si svolgono in concreto.
Il rapporto di lavoro subordinato
viene incentivato sia attraverso sgravi
contributivi, sia indebolendo le tutele del
lavoratore in ipotesi di licenziamento.
E, piuttosto che promuovere la parasubordinazione, si preferisce delineare un
ventaglio di rapporti speciali che vanno
dal sempreverde contratto a termine, alle
diverse forme di apprendistato, per finire
con i voucher, attualmente molto in voga,
che alimentano il precariato.
Il risultato di questo sistema
contraddittorio poich, costringendo nelle
maglie della subordinazione anche rapporti
di lavoro che le parti stesse preferirebbero
pi dinamici e svincolati da forme rigide,
la struttura organizzativa delle imprese
ingessata.
Una volta ricondotto al lavoro dipendente
qualunque tipo di rapporto allinterno
dellimpresa, si deciso di renderlo precario,

riducendo al minimo i casi di reintegrazione


in ipotesi di licenziamento, limitando
lentit dellindennizzo economico nei casi
in cui non viene disposta la reintegrazione,
e liberalizzando il contratto a termine.
Sarebbe invece preferibile un sistema alla
cui base vi fosse una scelta professionale del
lavoratore. Il lavoro subordinato comporta
rigidit operative e riduce lautonomia del
singolo, di norma meno retribuito, ma in
compenso dovrebbe garantire la stabilit
del posto.
Il lavoro autonomo, invece, consente al
lavoratore libert nello svolgimento della
propria attivit e nellorganizzazione
del proprio tempo e, anzich essere
demonizzato, dovrebbe rappresentare un
utile strumento per coinvolgere i singoli nel
rischio di impresa, motivarli a una maggiore
produttivit e consentire agli stessi di poter
ambire a guadagni pi elevati di quelli di un
dipendente: guadagni che potrebbero anche
essere reinvestiti nello start up di una nuova
impresa, creando un circolo virtuoso che
faccia da traino alla tanto agognata ripresa
economica.
Salvatore Trifir

Diritto del Lavoro

DIRITTO DEL LAVORO


NOVIT LEGISLATIVE
Luca D'Arco

Lanno 2016, dopo il fermento normativo del 2015 (nel quale era
stata data attuazione alle numerose deleghe contenute nel c.d. Jobs
Act), stato caratterizzato da limitati interventi legislativi, per lo
pi attuativi della L.n. 208/2015 (la c.d. Legge di Stabilit 2016), ma
al contempo da numerosi chiarimenti da parte del Ministero del
Lavoro o degli Istituti sulle materie di nuova regolamentazione.
Ricordiamo innanzitutto il D.lvo n. 8 del 15 gennaio 2016, in forza
del quale tutte le violazioni che sono punite solo con la multa o con
lammenda, nonch quelle che prevedono la pena detentiva nelle
ipotesi aggravate, non costituiscono pi reato e sono soggette alla
sola sanzione amministrativa.

2
Attivit nell'ambito
del Diritto del Lavoro,
Previdenziale e Sindacale.
Costituzione del Rapporto,
Gestione del Rapporto,
Cessazione del Rapporto,
Rapporti Speciali,
Ristrutturazioni Aziendali,
Trasferimento d'Aziende,
Diritto Sindacale e delle
Relazioni Industriali, Rapporti
di Agenzia, Promotori e
Procacciatori, Due Diligence.

Attivit nell'ambito del


Diritto Civile.

Diritto Commerciale,
Diritto Societario,
Diritto Assicurativo,
Diritto Industriale,
Diritto Finanziario,
Diritto Regolamentare,
Diritto Sportivo.

Il Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 6 del 5 febbraio 2016, ha


fornito le disposizioni operative sulla predetta normativa. (entrambe
sono stato oggetto di approfondimento nella newsletter del febbraio
2016).
A seguito della suddetta (parziale) depenalizzazione anche lINPS,
con la Circolare n. 121 del 5 luglio 2016 newsletter di agosto 2016 ha fornito i propri chiarimenti operativi per quanto riguarda il reato
di omesso versamento dei contributi previdenziali. Ha precisato, tra
laltro, che il valore soglia di 10.000,00 euro (oltre la quale lomissione
punita con la sanzione penale della reclusione fino a tre anni

Diritto del Lavoro

di Stabilit 2016 sul cd. Part time agevolato,


consentendo ai lavoratori dipendenti del
settore privato, assunti con contratto a tempo
indeterminato e prossimi al pensionamento di
vecchiaia, di trasformare il proprio rapporto
in uno a tempo parziale, neutralizzando le
conseguenze negative di tale scelta sul versante
pensionistico.
congiunta alla multa fino a 1.032 euro sar
determinato rispetto al periodo 1^ gennaio 31 dicembre di ciascun anno, ricomprendendo
in esso tutte le omissioni accertate anche se
riferite alle diverse Gestioni previdenziali.
Con risposta ad interpello n. 1/2016 del 20
gennaio 2016 - newsletter di febbraio 2016
- il Ministero del Lavoro ha affermato che,
in caso di distacco tra societ appartenenti
al medesimo gruppo di imprese, linteresse
della societ distaccante possa coincidere
nel comune interesse perseguito dal gruppo,
analogamente a quanto espressamente previsto
nellambito del contratto di rete.
Con la Circolare n. 3 del 1 febbraio 2016
anchessa oggetto di approfondimento nella
newsletter di febbraio 2016 il Ministero del
Lavoro ha fornito le prime indicazioni operative
per il personale ispettivo ed i chiarimenti
sulla nuova disciplina delle collaborazioni
coordinate e continuativa, ammettendone la
possibilit, in aggiunta alle specifiche ipotesi
stabilite dallart, del all'art. 2, comma 2 del
D.Lgs n. 81/2015, purch la prestazione resa
dal collaboratore non sia esclusivamente
personale, n organizzata dal committente
anche con riferimento ai tempi ed al luogo di
lavoro.
Con il DM del 13 aprile 20016 newsletter
di maggio 2016 - il Ministero del Lavoro ha
dato attuazione alle norme previste dalla legge

Con la Circolare 28E del 15 giugno 2016 newsletter di luglio 2016 lAgenzia delle
Entrate, dintesa con il Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali, ha illustrato le modalit e
i requisiti per poter beneficiare dellapplicazione
di una imposta sostitutiva dellIRPEF e delle
addizionali regionale e comunale nella misura
del 10 per cento (introdotta dallart 1 commi
182-190 della L.n. 208/2015 (la c.d. Legge di
Stabilit 2016), con specifico riferimento a:
-
premi di risultato e somme derivanti
dalla partecipazione agli utili
-
beni e servizi (benefit) non soggetti
a tassazione, vale a dire il cosiddetto welfare

Diritto del Lavoro

direttiva n. 2014/67/UE in materia di distacco


internazionale dei lavoratori nellambito degli
Stati appartenenti allUnione Europea.
Tale normativa regolamenta in un unico
testo i requisiti del distacco e le condizioni di
lavoro dei lavoratori distaccati intuendosi per
tali anche quelli che operano nellambito di
contratti di somministrazione o di appalto.

aziendale: prestazioni, opere e servizi


corrisposti al dipendente in natura o sotto forma
di rimborso spese aventi finalit che possibile
definire, sinteticamente, di rilevanza sociale,
escluse dal reddito di lavoro dipendente;
-
opere e servizi aventi finalit di
educazione, istruzione, ricreazione, assistenza
sociale, sanitaria o culto nonch per la
frequenza di ludoteche e centri estivi e per
borse di studio;

Con D.lvo n. 185 del 24/9/2016 - newsletter


di ottobre 2016 il legislatore ha introdotto
alcune disposizioni integrative e correttive dei
decreti legislativi nn. 81, 148, 149, 150 e 151 del
2015 (attuative del c.d. Jobs Act). Integrazioni
significative hanno riguardato lapprendistato
e il lavoro accessorio, mentre sono state
introdotte due modifiche al procedimento per
la concessione della CIGO e della CIGS.
Il decreto correttivo, sebbene sia anche
intervenuto con riguardo allistituto delle
dimissioni telematiche, ampliando i soggetti
abilitati, non ha risolto le problematiche nel
frattempo sorte sia sotto il profilo operativo
che giuridico (ci si riferisce in particolare alla

-
somme e prestazioni per servizi
di assistenza ai familiari anziani o non
autosufficienti;
-
corresponsione di benefit mediante
titoli di legittimazione (voucher e buoni pasto);
-
beni e servizi (benefit) erogati in
sostituzione di premi.

mancata regolamentazione dellipotesi in cui il


dipendente renda le dimissioni ma non espleti
la procedura telematica).

Con D.lvo n. 136 del 17 luglio 2016 - che stato


oggetto di approfondimento nelle ns newsletter
di agosto e novembre 2016 (sarebbe opportuno
inserire i link) stata data attuazione alla

Il Ministero del Lavoro, per venire incontro


alle richieste di chiarimenti e fornire supporto
ai dubbi interpretativi sulla procedura

Diritto del Lavoro

telematica per le dimissioni e le risoluzioni


consensuali, entrata in vigore il 12 marzo
2016, ha pubblicato sul proprio sito una serie
di FAQ periodicamente aggiornate e che
sono state oggetto di approfondimento nella
newsletter di agosto 2016.
Il Decreto correttivo del Jobs Act ha,
altres, disposto la tracciabilit dei voucher,

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introducendo nuovi obblighi di comunicazione


per chi li utilizza per retribuire prestazioni di
lavoro accessorio.
Con la Circolare n. 1/2016 del 17 ottobre 2016
- newsletter di ottobre 2016 l'Ispettorato
Nazionale del Lavoro ha fornito le indicazioni
operative per adempiere ai nuovi obblighi di
legge.

Diritto del Lavoro

LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI NEL MONDO


DEL LAVORO DIGITALE
Damiana Lesce e Valeria De Lucia

Data is the new oil. Una volta estratti e


raffinati, i dati, nellera delleconomia digitale
e del marketing personalizzato mediante
profilazione, costituiscono un carburante
indispensabile per leconomia del ventunesimo
secolo.
In pari tempo, tutti noi siamo abituati al giorno
doggi a scambiare, caricare, conservare i nostri
dati tramite strumenti telematici sempre pi
avanzati, facendo una parziale rinuncia al
nostro diritto alla riservatezza per ottenere in
cambio un servizio o un bene, una maggiore
efficienza lavorativa, contatti pi semplici e
veloci con amici, parenti, clienti e colleghi.
La attenzione crescente al tema della privacy,
anche da parte del legislatore italiano ed
europeo ed anche nelle sue implicazioni
correlate al rapporto di lavoro, nasce quindi
dalla presa datto che non si possa impedire
ai cittadini, ai lavoratori ed agli imprenditori
di sfruttare le potenzialit della moderna
tecnologia, e che in pari tempo debba tutelarsi
un diritto fondamentale (e riconosciuto come

tale anche dalla Carta dei diritti dellUnione


Europea), quale quello alla protezione dei
propri dati personali.
Da qui nasce, ad esempio, la riscrittura da parte
del Jobs Act dellart. 4 Stat. Lav., in materia di
controlli a distanza, avvenuta lanno scorso.
Anche nel 2016 non sono mancate novit su
tale tema.
APP PER LA TIMBRATURA DEL
CARTELLINO VIRTUALE
Il Garante della Privacy si espresso l8
settembre 2016 a fronte di una richiesta di
verifica preliminare, formulata da una agenzia
di somministrazione, riguardante la possibilit
di avvalersi di una specifica applicazione contenente una funzionalit di localizzazione
geografica - da installare sui dispositivi
smartphone dei dipendenti, preordinata
all'effettuazione della timbratura del cartellino
e la rilevazione delle presenze, inserendo le
proprie credenziali di accesso e cliccando sui
bottoni ingresso e uscita.

11

Diritto del Lavoro

Punto delicato: la possibilit di geolocalizzare i


lavoratori (peraltro con uno strumento, quale
lo smartphone, che stando nella tasca dei
lavoratori potenzialmente idoneo a seguirli
anche al di fuori del luogo ed orario di lavoro).
Il Garante ha preso atto di come per il datore di
lavoro fosse necessario rilevare che la timbratura
in entrata ed in uscita fosse effettivamente
effettuata presso la sede di lavoro e non altrove,
per evitare abusi.
Sicch ha ritenuto di autorizzare lutilizzo
dellApp, con alcune precauzioni, vale a dire
prescrivendo che la agenzia di somministrazione
si limitasse a conservare il solo dato relativo alla
geolocalizzazione registrato nella sede di lavoro

12

ed al momento della timbratura, con relativa


data e ora, e dovesse, in applicazione dei principi
di trasparenza e correttezza, configurare il
sistema in modo tale da rendere sempre visibile
sullo schermo del dispositivo un'icona idonea
ad indicare che la funzionalit di localizzazione
attiva, cos come ad impedire il trattamento
anche accidentale di dati ultronei rispetto alle
finalit del trattamento autorizzato.
SOFTWARE: QUALI SONO (O NON
SONO) STRUMENTI DI LAVORO
Sempre recentemente, il Garante, con
provvedimento del 13 luglio 2016, ha tracciato
una linea di demarcazione tra software leciti

e software che travalicano la nozione di


strumento di lavoro ai sensi dellart. 4 dello
Statuto dei Lavoratori.

strumenti e di effettuazione dei controlli e nel


rispetto di quanto disposto dal Codice della
Privacy.

Il distinguo estremamente rilevante, se solo


si pensa che, ad esito della novella legislativa
del 2015, lart. 4 Stat. Lav. esclude la necessit di
accordo sindacale o autorizzazione ministeriale
per gli strumenti utilizzati dal lavoratore per
rendere la prestazione lavorativa nonch per
gli strumenti di rilevazione delle presenze e
degli accessi e legittima il datore di lavoro ad
utilizzare i dati raccolti tramite tali strumenti
per tutti i fini connessi al rapporto di lavoro a
condizione che sia data al lavoratore adeguata
informazione delle modalit duso degli

Tornando al provvedimento del Garante,


il trattamento sottoposto a valutazione
preventiva risultava essere effettuato tramite
sistemi software, non percepibili dall'utente
(c.d. in background), ed idonei a porre
in essere
operazioni di "monitoraggio",
"filtraggio", "controllo" e "tracciatura" costanti
ed indiscriminati di tutti gli accessi a internet
o al servizio di posta elettronica da parte degli
utenti.
Il Garante ha ritenuto che Tali software non
possono essere considerati "strumenti utilizzati

Diritto del Lavoro

dal lavoratore per rendere la prestazione


lavorativa" (ai sensi e per gli effetti dell'art.
4, comma 2, l. n. 300/1970) e che tale
trattamento si ponesse in violazione dei
principi di necessit, pertinenza e non
eccedenza previsti dal Codice Privacy che
non consentono controlli massivi, prolungati,
costanti e indiscriminati, quali, come nel caso
di specie, la registrazione sistematica dei dati
relativi al MAC Address e i dati relativi alla
connessione ai servizi di rete.
Sono invece strumenti di lavoro i software
o applicativi strettamente funzionali alla
prestazione lavorativa, anche sotto il profilo
della sicurezza. Da questo punto di vista e a titolo
esemplificativo, possono essere considerati
"strumenti di lavoro" il servizio di posta
elettronica offerto ai dipendenti (mediante
attribuzione di un account personale) e gli
altri servizi della rete aziendale, fra cui anche il
collegamento a siti internet, nonch sistemi di
sicurezza quali quelli di logging, di filtraggio
antivirus, di web filtering (da installarsi ed
utilizzarsi, tuttavia, secondo le linee guida
definite dal Garante).

Con provvedimento di autorizzazione del 27


ottobre 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il
22 novembre 2016, il Garante della Privacy, in
conformit alla decisione della Commissione
europea n. 2016/1250 del 12 luglio 2016 (che ha
riconosciuto all'Accordo denominato "EU-U.S.
Privacy Shield" un livello adeguato di protezione
dei dati personali trasferiti dall'Unione europea
ad organizzazioni residenti negli Stati Uniti
certificate ai sensi del predetto accordo) ha
autorizzato il trasferimento di dati personali
dal territorio italiano verso le organizzazioni
presenti negli Stati Uniti che figurano
nell'elenco degli aderenti al Privacy Shield.
Le imprese operanti in USA potranno certificarsi
come aderenti a tale Accordo internazionale
presso il Dipartimento del Commercio degli
Stati Uniti ed in tal caso, il trasferimento di dati
da Paesi dellUnione Europea potr avvenire
senza necessit di ulteriore autorizzazione da
parte delle autorit garanti degli Stati membri,
purch vengano rispettati i principi enucleati
dallaccordo internazionale.

PRIVACY SHIELD: IL TRASFERIMENTO


DI DATI IN USA
Linvalidazione del Safe Harbour nel corso del
2015, aveva gettato nel panico molte aziende
multinazionali.
Gli Stati Uniti cessavano di essere considerati
un Paese che fornisce un adeguato grado di
tutela dei dati personali.
Sicch, il trasferimento risultava vietato salvo
che in specifici casi (ad esempio in caso di
utilizzo delle c.d. Binding Corporate Rules).
Dal novembre 2016, il trasferimento dei dati
dallEuropa agli USA ritorna nuovamente
lecito.

Il Dipartimento del Commercio degli Stati


Uniti sottoporr le imprese aderenti al Privacy
Shield a verifiche periodiche per accertare il
rispetto della nuova regolamentazione e, in caso
di mancata compliance, l'impresa certificata
si esporr a sanzioni e al depennamento

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Diritto del Lavoro

dall'elenco degli aderenti.


Introdotte anche garanzie di trasparenza in
relazione allaccesso ai dati da parte del governo
USA: gli Stati Uniti hanno escluso attivit
indiscriminate di sorveglianza di massa sui dati
personali trasferiti nellambito dello Scudo.
Di estrema rilevanza anche lintroduzione di
strumenti a tutela del singolo individuo che
veda il proprio diritto alla riservatezza dei
dati personali violato nellambito del Privacy
Shield.
IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO:
NECESSARIO ADEGUARSI ENTRO IL
2018.

Anche il legislatore Europeo, al pari di quello


italiano, ha deciso di ritornare sul tema della
privacy, adottando il nuovo Regolamento
europeo sulla protezione dei dati personali.
Il testo - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
dell'Unione Europea (GUUE) lo scorso 4
maggio - diventer definitivamente applicabile
in via diretta in tutti i Paesi UE a partire dal
25 maggio 2018, quando dovr essere garantito
il perfetto allineamento fra la normativa
nazionale in materia di protezione dati e le
disposizioni del Regolamento.
Tante le novit alle quali Pubbliche
Amministrazioni ed imprese dovranno
adeguarsi per tempo (anche per non incorrere

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nelle sanzioni poste dal Regolamento, che nel


loro massimo toccano cifre da capogiro: 20
milioni di euro o il 4% del fatturato globale).

PRIVACY BY DESIGN:
Ogni qual volta un ente o una impresa progetti
un nuovo trattamento dati o sistema che
possa presentare rischi elevati per i diritti
degli interessati, sar necessario effettuare una
valutazione preventiva di impatto, finalizzata a
minimizzare i rischi e a disegnare in anticipo
tutte le misure idonee a garantire un adeguato
grado di tutela.

DATA PROTECTION OFFICER:
Viene introdotta la figura del Responsabile
della protezione dei dati (Data Protection
Officer o DPO), incaricato di assicurare una
gestione corretta dei dati personali nelle
imprese e negli enti.
Il DPO dovr, tra laltro, a) informare e
fornire consulenza al Titolare del trattamento
o al Responsabile del trattamento nonch ai
dipendenti che eseguono il trattamento in
merito agli obblighi derivanti dal Regolamento
nonch da altre disposizioni dell'Unione o
degli Stati membri relative alla protezione
dei dati; b) sorvegliare l'osservanza del
Regolamento e garantire la sensibilizzazione
e la formazione del personale che partecipa ai
trattamenti e alle connesse attivit di controllo;
c) fornire, se richiesto, un parere in merito alla
valutazione d'impatto sulla protezione dei dati
e sorvegliarne lo svolgimento d) cooperare con
l'autorit di controllo e fungere da punto di
contatto tra la stessa e limpresa o ente che lo
ha nominato.

DATA BREACH:
Il titolare del trattamento dovr comunicare
eventuali violazioni dei dati personali (data
breach) allAutorit nazionale di protezione

Diritto del Lavoro

dei dati. Se la violazione dei dati rappresenta


una minaccia per i diritti e le libert delle
persone, il titolare dovr informare anche
tutti gli interessati (vale a dire, tutti coloro che
hanno conferito i dati personali in pericolo) e
offrire indicazioni su come intende limitare le
possibili conseguenze negative.

DIRITTO ALLOBLIO:
Grazie allintroduzione del cosiddetto diritto
alloblio, gli interessati potranno ottenere la
cancellazione dei propri dati personali, anche
on line, da parte del titolare del trattamento
qualora ricorrano alcune condizioni previste
dal Regolamento: se i dati sono trattati solo
sulla base del consenso; se i dati non sono
pi necessari per gli scopi rispetto ai quali
sono stati raccolti; se i dati sono trattati

PRIVACY E LAVORO NEL 2017

illecitamente; oppure se linteressato si oppone


legittimamente al loro trattamento.
A questo diritto si accompagna lobbligo per il
titolare del trattamento che ha pubblicato i dati
di comunicare la richiesta di cancellazione a
chiunque li stia trattando, nei limiti di quanto
tecnicamente possibile.

DIRITTO ALLA PORTABILITA:
Il Regolamento introduce il diritto alla
portabilit dei propri dati personali per
trasferirli da un titolare del trattamento ad un
altro.

LA CHECKLIST PER LE
AZIENDE

Adeguare il proprio regolamento interno sullutilizzo degli strumenti di lavoro alle


modifiche dellart. 4 Statuto dei Lavoratori.

Rischi in caso di mancata ottemperanza: potenziale inutilizzabilit dei dati raccolti


a fini disciplinari o contestazioni in giudizio della legittimit di eventuali sanzioni
adottate allesito dei controlli sugli strumenti di lavoro, potenziali sanzioni da
parte del Garante della Privacy, potenziali azioni risarcitorie.
Maggio 2018 non lontano: occorre partire per tempo per non farsi cogliere
impreparati dallavvento del Regolamento Europeo, iniziando ad adeguare la propria
struttura organizzativa ai nuovi principi della Privacy by design e by default ed
individuare per tempo il Data Protection Officer ed i consulenti legali ed informatici
che potranno assisterlo.

Rischi in caso di mancata ottemperanza: sanzioni fino a 20 milioni di euro e fino al


4% del fatturato globale annuo.

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Giurisprudenza Sindacale

GIURISPRUDENZA
SINDACALE
NOVIT E CASI D'INTERESSE

Tommaso Targa
sciopero, si era semplicemente rifiutato di
sostituire un collega assente, con conseguente
inadempimento di un obbligo previsto da un
accordo sindacale aziendale.

1.

Non qualificabile come sciopero


lastensione dal lavoro finalizzata al mero
soddisfacimento di interessi personali o
familiari di sospensione della prestazione
lavorativa
(Cass. Sez. Lav., 3 dicembre 2015 n. 24653).

2. Illegittima e sanzionabile lastensione


parziale delle mansioni, non qualificabile
come esercizio del diritto di sciopero
(Cass. Sez. Lav., 26 gennaio 2016 n. 1350)
In un caso seguito dal nostro Studio, la
Cassazione ha ritenuto legittima la sanzione
disciplinare comminata a un lavoratore
che, dichiarando di aderire ad un preteso

16

3. Legittima e doverosa la cessione


del quinto dello stipendio in favore
dellassociazione sindacale indicata dal
lavoratore
(Cass. Sez. Lav., 26 gennaio 2016 n. 1353)
Il datore di lavoro non pu rifiutarsi di
effettuare la trattenuta e versare la quota al
sindacato designato dal lavoratore, se non
in casi eccezionali di comprovata eccessiva
onerosit. Il rifiuto ingiustificato di questultimo
costituisce condotta antisindacale.

Giurisprudenza Sindacale

4.

Comunicare con breve anticipo il


luogo messo a disposizione per lassemblea
sindacale costituisce condotta antisindacale
(Cass. Sez. Lav., 26 febbraio 2016 n. 3837)
E antisindacale la condotta del datore
di lavoro che ha comunicato il luogo messo
a disposizione per lassemblea sindacale
con soli due giorni di anticipo. Secondo la
Suprema Corte tale comportamento, bench in
astratto lecito, nei suoi effetti concreti teso a
comprimere lattivit sindacale.

una riunione sindacale in permesso retribuito.


Secondo la Suprema Corte, detta attivit
non pu essere ritenuta estranea allattivit
lavorativa prestata.

7.

5.

Interpretando il contratto collettivo,


il Giudice pu introdurre un criterio
aggiuntivo di valutazione secondo equit,
per evitare una discriminazione tra i sessi.
(Cass. Sez. Lav., 10 marzo 2016 n. 4689)

6.

Riconosciuto linfortunio in itinere


anche durante le attivit sindacali
(Cass. Sez. Lav., 7 luglio 2016 n. 13882)
E stato qualificato come infortunio in
itinere lincidente stradale di un dipendente,
componente della propria RSU aziendale e del
direttivo di un sindacato, che si stava recando ad

E necessario indicare con precisione


i criteri di scelta e le concrete modalit
applicative dei licenziamenti collettivi
(Cass. Sez. Lav., 5 agosto 2016 n. 16546)
In materia di licenziamenti collettivi, in
caso di sottoscrizione di un accordo sindacale,
vanno in esso indicati in maniera puntuale non
solo i criteri di scelta concordati, ma anche le
loro concrete modalit applicative, dimodoch
sia consentito enucleare un metodo obiettivo
ed unico di formazione della graduatoria dei
lavoratori, tale da evitare l'esplicazione da parte
del datore di lavoro di una discrezionalit non
controllabile.

8.

Non antisindacale il diniego del


permesso allo svolgimento di una assemblea
sindacale allesterno del luogo di lavoro, in
quanto non era stato indicato nella relativa
richiesta il luogo di svolgimento, come,
invece, richiesto dal contratto aziendale
(Cass. Sez. Lav., 10 ottobre 2016 n. 20319)

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Giurisprudenza di Diritto del Lavoro

GIURISPRUDENZA DI
DIRITTO DEL LAVORO
NOVIT E CASI D'INTERESSE

Tommaso Targa
conto della gravit del comportamento sotto
il profilo soggettivo della colpa o del dolo, dei
fattori esterni relativi alla coscienza generale e
dei principi che, anche tacitamente, governano
il nostro ordinamento.

1. Straining o mobbing?

(Cass. Sez. Lav., 19 febbraio 2016, n. 3291)


Se il datore di lavoro mette in atto una
condotta vessatoria e nociva nei confronti del
lavoratore, che si realizza con unazione unica
ed isolata o comunque in pi azioni ma prive
di continuit, si in presenza dello straining,
fattispecie attenuata di mobbing.

2. Se il lavoratore deve andare a messa,


lassenza nel turno domenicale non
sanzionabile
(Cass. Sez. Lav., 22 febbraio 2016, n. 3416)
La sanzione disciplinare irrogata al
lavoratore che anticipatamente giustifica
lassenza dal lavoro nel turno domenicale per
andare a messa illegittima, perch non tiene
18

3.
Inseminazione
artificiale
e
licenziamento discriminatorio
(Cass. Sez. Lav., 5 aprile 2016 n. 6575)
Il licenziamento irrogato alla lavoratrice
che ha manifestato lintenzione di assentarsi
dal lavoro per sottoporsi allinseminazione
artificiale allestero discriminatorio per
ragioni di genere, quindi nullo.

Giurisprudenza di Diritto del Lavoro

4.

6.

Infortunio in itinere anche se va al


lavoro in bicicletta
(Cass. Sez. Lav., 13 aprile 2016, n. 7313)
Infortunio in itinere in bicicletta del
lavoratore sempre tutelato, poich luso del
velocipede da valutarsi necessitato per i
positivi riflessi ambientali che ha nellattuale
contesto.

Licenziabile il tossicodipendente che


fugge dal rehab
(Cass. Sez. Lav., 18 luglio 2016 n. 14621)
Lavoratore
tossicodipendente
in
programma di cura se scappa, perde il diritto
alla conservazione del posto ed giustificato
motivo soggettivo di licenziamento per la
rottura del rapporto fiduciario con il datore di
lavoro.

5. Validit degli accordi di prolungamento

7. Nuovo art. 4 St. Lav. GPS e controlli a

del preavviso
(Cass. Sez. Lav., 15 settembre 2016, n. 18122)
valida la clausola di prolungamento del
preavviso con cui il datore di lavoro, per garantirsi
nel tempo la collaborazione di un lavoratore
particolarmente qualificato, sottraendolo alle
lusinghe della concorrenza, limita lesercizio
della facolt di recesso del dipendente ad un
pi lungo periodo di preavviso. Tuttavia, ai fini
della validit del patto, deve essere previsto un
corrispettivo consistente in benefici economici
e/o di carriera.

distanza
(Cass. Sez. Lav., 5 ottobre 2016 n. 19922)
Il sistema di controllo attraverso GPS
installato sulle vetture in uso ai dipendenti
un meccanismo di controllo a distanza dei
lavoratori, quindi illegittimo poich non diretto
a fini difensivi.

19

Giurisprudenza Civile e Commerciale

GIURISPRUDENZA
CIVILE E COMMERCIALE
NOVIT E CASI D'INTERESSE

Vittorio Provera e Giovanna Vaglio Bianco

1. La responsabilit degli Amministratori

senza deleghe
(Cassazione Civile, 31 agosto 2016, n. 17441)
La responsabilit degli Amministratori privi
di delega da riconnettere non ad un generico
obbligo di vigilanza, tale da trasmodare nei fatti
in responsabilit oggettiva, ma alla violazione
del dovere di agire in modo informato.
I suddetti amministratori, dunque,
rispondono solidalmente delle conseguenze
dannose della condotta dei delegati soltanto se
erano a conoscenza dei necessari dati di fatto
tali da sollecitare il loro intervento ovvero
abbiano omesso di attivarsi per procurarsi gli
elementi necessari ad agire informati.

2. Il compenso degli Amministratori e


prescrizione
(Tribunale di Roma, 17 ottobre 2016, n.
19324)
Costituisce atto idoneo ad interrompere
la prescrizione l'annotazione di un debito nel
bilancio di una societ di capitali, qualora
la medesima sia accompagnata da tutti gli
elementi specificativi dell'obbligazione quali:
entit, causale e soggetto creditore.
Tale annotazione , infatti, da valutarsi
come atto di riconoscimento del debito (art.
2944 cod. civ.), idoneo ad interrompere la
prescrizione, per effetto dellapprovazione del
bilancio stesso da parte dellassemblea dei soci.
Pertanto, lannotazione a bilancio del
compenso dellAmministratore ideonea ad
interrompere la prescrizione del diritto di
credito vantato da questultimo.

3.

Locazione commerciale ed aumento


del canone
(Cassazione civile, 23 giugno 2016, n. 13011)
In tema di locazioni di immobili adibiti ad uso

20

Giurisprudenza Civile e Commerciale

diverso da quello abitativo, ogni pattuizione


avente ad oggetto non gi l'aggiornamento del
corrispettivo ai sensi dell'art. 32 della legge
n. 392 del 1978, ma veri e propri aumenti del
canone, nulla ed il conduttore pu chiedere
la restituzione di quanto corrisposto in eccesso,
entro sei mesi dalla riconsegna dell'immobile.

5.

Cessione di ramo dazienda e


successione nei contratti
(Cass. civ., sez. III, 11 ottobre 2016 n. 20417)
Nel caso in cui loggetto del trasferimento
non riguardi lintera azienda, bens un ramo
di essa, il principio della sorte comune dei
beni unitariamente organizzati per lesercizio
dellimpresa non soffre eccezione alcuna, con la
conseguenza che i rapporti riferibili a detto ramo
- ossia quelli per loro natura oggettivamente
determinabili, in ragione della riconoscibile
destinazione funzionale allesercizio del settore
di attivit imprenditoriale ad essi strettamente
collegato - devono ritenersi inevitabilmente
destinati a seguire le sorti del complesso
organizzato cui accedono, salvo si tratti di
beni personali (cfr. art. 2558 c.c. ) o che le
parti - in conformit allespressa previsione di
cui allart. 2558 c.c. - abbiano proceduto alla
determinazione dei singoli beni o rapporti
non destinati alla successione, a tal fine
potendo eventualmente anche provvedere alla
comprensiva indicazione di tutti i rapporti
contrattuali per loro natura oggettivamente e
riconoscibilmente strumentali allesercizio del

settore di attivit imprenditoriale conservato


dal cedente.
Ne deriva che i rapporti contrattuali del
cedente devono ritenersi ceduti, ai sensi dellart.
2558 c.c., al cessionario del ramo dazienda
corrispondente, salvo che le parti abbiano
stabilito diversamente e sempre che non si
tratti di rapporti di cui sia oggettivamente
riconoscibile lestraneit al ramo dazienda
ceduto.

7. La dichiarazione di fallimento per la


holding di fatto
(Cassazione, 25 luglio 2016, n. 15346)
In tema di holding persona fisica, la
configurabilit di unautonoma impresa
assoggettabile al fallimento postula che
lattivit di indirizzo e controllo si esplichi in
atti, anche negoziali, posti in essere in nome
proprio e caratterizzati dallobiettiva attitudine
a perseguire utili risultati economici, per il
gruppo o le sue componenti, prescindendo
dunque dallaccertamento del requisito della
spendita del nome e della cd. esteriorizzazione,
ossia della prova di un comportamento dei soci
apparenti idoneo a determinare in concreto
lincolpevole affidamento dei terzi circa
lesistenza della societ.

21

Giurisprudenza Civile e Commerciale

8. Lazione revocatoria e termini duso

(Cassazione, 7 dicembre 2016, n. 25162)


In tema di azione revocatoria fallimentare
e, in particolare, sullesenzione di cui allart.
67, comma 3, lett. a), l.fall., la Cassazione ha
affermato che con lespressione pagamenti di
beni e servizi effettuati nell'esercizio dell'attivit
d'impresa nei termini d'uso il legislatore ha
inteso riferirsi esclusivamente al rapporto
diretto tra le parti, dando rilievo al mutamento
dei termini, da intendersi non solo come
tempi, ma anche come complessive modalit
di pagamento e non gi alla prassi vigente nel
settore economico interessato dalloperazione
economica.

9. Cessione del credito e tasso di interessi

(Cassazione Civile, 16 febbraio 2016, n. 2978)


La cessione del credito, sostanziandosi nel
trasferimento della titolarit della posizione
creditoria, come composta, oltre che dal
diritto alla prestazione, anche dai privilegi, le
garanzie reali e personali e gli altri accessori,
comporta il trasferimento al cessionario anche
del diritto al pagamento degli interessi di mora,
alle condizioni e nella misura in cui, secondo

22

la legge, essi sono dovuti al creditore cedente.


Se, quindi, con questultimo il debitore ceduto
aveva pattuito interessi in misura superiore a
quella legale, nella stessa misura gli interessi
saranno dovuti al cessionario, anche per il
periodo di mora: mentre in difetto di tale
pattuizione tra le parti originarie del rapporto
obbligatorio, gli interessi saranno dovuti nella
misura legale.

10.

Insindacabilit nel merito degli atti


gestionali degli amministratori di Societ di
capitali
(Cassazione Civile, 8 settembre 2016 n.17761)
Allamministratore di societ di capitali non
pu essere addebitato, a titolo di responsabilit
contrattuale, laver assunto scelte inopportune
di gestione dellimpresa dal punto di vista
economico, posto che una simile valutazione
attiene alla discrezionalit imprenditoriale e,
quindi , potrebbe semmai rilevare ai fini di
una eventuale determinazione di revoca per
giusta causa. In tale contesto, il giudizio sulla
diligenza dellamministratore nellespletamento
del mandato non pu investire scelte di
gestione ( anche in presenza di alea rilevante).
Tuttavia, il sindacato del giudice deve valutare
la diligenza dimostrata dallOrgano gestorio
nellapprezzare i margini di rischio connessi
ad una determinata operazione, verificando
che gli amministratori abbiano assunto le
dovute cautele, verifiche ed informazioni
normalmente richieste nellambito di quel
genere di operazioni.

Diritto Assicurativo

DIRITTO ASSICURATIVO
A CURA DI BONAVENTURA MINUTOLO

circolare non
sufficiente a dimostrare il pagamento
del premio assicurativo.

di specie, gli assegni non avevano alcuna


corrispondenza (sia relativamente al loro
valore che alla data di emissione) con i premi
che lassicurato assumeva di aver pagato.

Tribunale di Lecco 11 novembre 2016.

Lassicurato avrebbe quindi potuto chiedere


al limite il risarcimento degli importi
pagati tramite la c.d. azione di arricchimento
senza causa; tale domanda, per, non era stata
proposta in giudizio dallattore.

1. Lassegno

Se la compagnia assicuratrice contesta la


validit delle polizze che lassicurato afferma di
aver sottoscritto con lagente, non sufficiente,
al fine di provare il pagamento del premio,
che lassicurato esibisca gli assegni circolari
intestati alla Compagnia. Lassicurato deve,
infatti, dimostrare che gli assegni prodotti
siano stati emessi per il pagamento delle polizze
dichiarate false dalla compagnia.

Causa seguita da Bonaventura Minutolo e


Francesco Torniamenti

Sulla base della suddetta motivazione, il


Tribunale di Lecco ha respinto la domanda
di un assicurato che - lamentando lillecita
appropriazione, da parte dellagente, dei premi
versati per la stipulazione di polizze che non
risultavano ritualmente emesse aveva chiesto
il risarcimento del danno, ex art. 2049 cod. civ.,
commisurato ai premi versati per la stipulazione
di detti contratti assicurativi. Infatti, nel caso

23

Diritto Assicurativo

2. La quietanza sottoscritta solo

dallagente non prova il pagamento del


premio assicurativo.
Corte Appello di Milano 19 aprile 2016.
La quietanza di pagamento, redatta su
un
modulo
prestampato
predisposto
dallassicuratore, non di per s idonea a
dimostrare il pagamento del premio da parte
del contraente. Cos ha statuito la Corte di
Appello di Milano, confermando la sentenza
di primo grado emessa dal Tribunale di Lecco.
In particolare, la Corte dAppello ha statuito
che il pagamento dei premi alla compagnia
assicuratrice non pu essere dimostrato dalle

3. Lattivit di promozione degli

affari esaurisce lattivit dellagente


commerciale, ma non quella dellagente
di assicurazione.
Tribunale di Teramo, 21 aprile 2016.

Lattivit di promozione degli affari esaurisce


lattivit
dellagente
commerciale,
ma
non quella dellagente di assicurazione.
Questultimo, una volta concluso il contratto,
non pu disinteressarsene, ma deve seguire le
vicende del rapporto assicurativo, svolgendo

24

quietanze di pagamento in calce alle polizze


le quali, infatti, riportavano solamente la
sottoscrizione a stampa del direttore della
compagnia, ma nessuna firma autografa di un
rappresentante dellassicuratrice, ovvero degli
organi direttivi della compagnia.
Tale
orientamento

particolarmente
interessante in quanto colma un vuoto
giurisprudenziale di lunga durata; infatti,
su tale argomento (linopponibilit o meno
allassicuratore della quietanza sottoscritta a
stampa dalla compagnia), si rinveniva, sino ad
epoca recente, una sola pronuncia risalente nel
tempo (Cass. n. 555/1973)
Causa seguita da Bonaventura Minutolo e
Francesco Torniamenti

unattivit ulteriore, e non meno importante,


che da un lato implica una organizzazione
imprenditoriale dotata di una certa struttura,
dallaltro un rapporto di particolare fiducia con
limpresa di assicurazione per la delicatezza del
servizio.
Questa ulteriore attivit differenzia in modo
ancora pi marcato lagente di assicurazione
dallagente commerciale e lo qualifica non
gi come un intermediario nella circolazione
di beni, ma piuttosto come un prestatore di
servizi.
Cos inquadrata la figura dellagente
assicurativo, rappresenta giusta causa di
recesso della preponente linadempimento,

Diritto Assicurativo

da parte dellagente, dellobbligo di difendere


il portafoglio agenziale, concretatosi in
una programmata violazione di obblighi
contrattuali a beneficio di una impresa
concorrente, anzich in un semplice difetto di
produzione (nella fattispecie, era emerso che
un cospicuo numero di polizze in portafoglio

dellagenzia era stato annullato e che vi era


stata una anomala migrazione di clientela
dallagenzia in questione ad altra agenzia di
Compagnia concorrente, gestita dal figlio
dellagente).

4. La domanda di liquidazione

un giudizio innanzi al Tribunale di Roma che,


allesito della vertenza, respingeva la domanda
dellassicurato.
Nel successivo giudizio dappello, lassicurato
lamentava che la compagnia non gli aveva
comunicato limporto da versare per reintegrare
il capitale assicurato ed era, quindi, tenuta al
risarcimento del danno per inadempimento
contrattuale, risarcimento da quantificartisi
nellimporto dovuto per lindennizzo del
sinistro.
La Corte dAppello di Roma ha respinto
lappello rilevando che lunica domanda svolta
dallassicurato (la liquidazione del secondo
sinistro denunciato) costitutiva domanda di
adempimento alla polizza ma era priva del
requisito necessario per il suo accoglimento
(in quanto lassicurato non aveva reintegrato il
capitale assicurato). Allassicurato era, quindi,
precluso di chiedere il risarcimento del danno
per eventuali inadempimenti contrattuali da
parte della compagnia assicuratrice.

del
sinistro
preclude
lazione
di risarcimento del danno per
inadempimento contrattuale.
Corte Appello Roma 24 agosto 2016.

Allassicurato che agisce in giudizio


esclusivamente per ottenere ladempimento
delle obbligazioni scaturenti dalla polizza
(liquidazione dellindennizzo) non consentito
di chiedere anche il risarcimento del danno per
inadempimento contrattuale.
Questi i fatti. Un assicurato, che era appena
stato indennizzato dalla propria compagnia
assicuratrice per una rapina, subiva un
secondo furto e chiedeva nuovamente
allassicuratore di essere indennizzato dei
danni patiti. La compagnia assicuratrice
negava lindennizzo in quanto lassicurato,
dopo il primo indennizzo, aveva omesso di
reintegrare il capitale assicurato, presupposto
necessario affinch potesse essere indennizzato
il secondo sinistro. La controversia sfociava in

Causa seguita da Bonaventura Minutolo e


Teresa Cofano

Causa seguita da Bonaventura Minutolo,


commento di Francesco Torniamenti

25

Diritto Assicurativo

SENTENZE DELLA CASSAZIONE


1.

Indennit per riduzione del


portafoglio dellagente assicurativo
Cassazione civile, 16 marzo 2016, n.
5221
L'indennit per riduzione del portafoglio
dell'agente, di cui all'art. 8 bis dell'Accordo
Nazionale Agenti di Assicurazione del 28 luglio
1994, presuppone un ridimensionamento di
esso disposto dal preponente, da intendersi
quale diminuzione derivante da trasferimento
(o frazionamento) in favore di altri agenti. Ci

2.

made

Nullit delle clausole claims

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Sentenza 6 maggio 2016, N.9140


Nel contratto di assicurazione della
responsabilit civile, la cd. clausola claims
made mista o impura che subordina la
copertura assicurativa al verificarsi dellillecito
e/o della richiesta risarcitoria in determinati e
preventivati periodi di tempo non vessatoria
ma pu essere dichiarata nulla per difetto di

26

chiarito dalle eccezioni di cui ai commi 6 e


7 dello stesso articolo, relative ad ipotesi di
limitata circolazione del portafoglio aziendale
o di sua diversa allocazione interna, nell'ambito
di eventi che non integrano perdita della
disponibilit da parte del preponente.
La Cassazione risolve, con questa sentenza, un
contrasto tra decisioni di merito, ritenendo
alcune di esse che si abbia trasferimento
di quote del portafoglio anche nel caso di
risoluzione e quindi di estinzione delle polizze
in favore della Compagnia.

meritevolezza, nellapplicabilit del d.lgs. n.


206 del 2005, se determini un significativo
squilibrio dei diritti e degli obblighi contrattuali
ai danni del consumatore.

3.

Assicurazione sulla vita con


indicazione di terzo beneficiario
Corte di Cassazione, sentenza 19 febbraio
2016, n.3263
Nellassicurazione sulla vita, lindicazione di un
terzo come beneficiario di persona non legata

Diritto Assicurativo

al designante da un vincolo di mantenimento


o di dipendenza economica, deve presumersi,
fino a prova contraria, compiuta a spirito di
liberalit, e costituisce una donazione indiretta.

Ne consegue che ad essa applicabile lart.


775 c.c. e se, compiuta da incapace naturale,
annullabile a prescindere dal pregiudizio
che questultimo possa averne risentito. made
mista o impura

4. Limitazioni fisiche ed esclusione

cagionati dal conducente non abilitato alla


guida, l'essersi posto il conducente alla guida
di un veicolo non adattato alla sua situazione
fisica di portatore di protesi al braccio non pu
in alcun modo ritenersi equiparabile a quella
di chi si metta alla guida senta la patente.

della copertura assicurativa

Corte di Cassazione, sentenza 1 aprile


2016 n. 6403
Ai fini dell'applicazione di una clausola di
esclusione della garanzia assicurativa per i danni

27

Rassegna Stampa

RASSEGNA STAMPA
HIGHLIGHTS ARTICOLI DIRITTO24

Claudio Ponari
Visita il profilo

Tommaso Targa

Libert di reiterazione del licenziamento


in presenza di fondati motivi e irrilevanza
della fungibilit in presenza di un'effettiva
soppressione di una specifica posizione
lavorativa

Visita il profilo

Unioni civili e rapporto di lavoro


Il decreto legislativo recante disposizioni
integrative e correttive dei decreti attuativi del
Jobs Act

Obbligo di repechage: il licenziamento non


dipende dalla fungibilit del dipendente, ma
dalla possibilit di reimpiego

Antonio Cazzella
Visita il profilo

Damiana Lesce

L'assenza ingiustificata prolungata pu


determinare la risoluzione del rapporto di lavoro
per mutuo consenso

Visita il profilo

Valeria De Lucia

Distacco internazionale: le nuove regole


Localizzazione satellitare (GPS) e art. 4 dello
Statuto: i chiarimenti dell'ispettorato del lavoro

I controlli difensivi e l'utilizzabilit delle prove


raccolte ai fini disciplinari

Visita il profilo

Tommaso Targa, partner dello studio Trifir &


Partners

Vittorio Provera

I benefit erogati in sostituzione dei premi: i


chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate

Visita il profilo

Privacy Shield, il Garante autorizza il


trasferimento dei dati personali negli USA

La concorrenza sleale in favore di societ del


Gruppo attuata attraverso soggetti interposti
Supersociet di fatto, costituzione
conseguenze in caso di insolvenza

Videosorveglianza, recenti orientamenti in


tema di conservazione delle immagini registrate

RASSEGNA STAMPA VIDEO

28

Jobs Act Collaborazioni: che cosa cambiato

Dimissioni Le nuove modalit telematiche

Unioni civili Legislazione sul lavoro, diritti, contratti, impresa familiare

Jobs Act Le novit sul lavoro accessorio e i voucher

Incentivi Welfare aziendale e le novit della legge di stabilit 2016

Jobs Act Contratto di solidariet espansiva e ricambio generazionale

Statuto del lavoro autonomo Tutele, fisco, propriet


intellettuale: che cosa cambia e per chi

Assunzioni Gli incentivi nel Jobs Act e nella legge di stabilit per
il 2016

Premio Le Fonti Awards 2016

Smart working Norme leggere per il lavoro agile

Contratti L apprendistato dopo il Jobs Act

Molestie e violenza nei luoghi di lavoro Quanto efficace laccordo imprese-sindacato?

Vicini alla pensione Come funziona il part time agevolato

Jobs Act Il decreto correttivo: le novit su apprendistato, voucher, dimissioni telematiche


Tutela dei dati La privacy dopo il Jobs Act e ladeguamento al nuovo
regolamento europeo

Eventi e Pubblicazioni

EVENTI E PUBBLICAZIONI
EVENTI E CONVEGNI

Incontro: Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e Straordinaria alla luce del Jobs Act | Milano 3 febbraio 2016

Evento: LavorareIn Le professioni delle risorse umane |


Trento 15 Febbraio 2016

Assemblea Confindustria Trento: Novit del Jobs Act | Trento


16 Febbraio 2016

Corso di aggiornamento AIGA: Diritto del lavoro | Vigevano


15 Gennaio e 18 Marzo 2016

Convegno: La gestione degli Expatriates | Milano 19 Aprile


2016

Incontro AIB: Controlli a distanza sullattivit dei lavoratori |


Brescia 24 Marzo 2016

Corso di Aggiornamento AIGA: La procedura di mobilit e


la nuova disciplina della CIGS dopo il Jobs Act | Vigevano 22
Aprile 2016

Seminario Confindustria Trento: La nuova disciplina dei


controlli a distanza | Trento 5 Maggio 2016

Convegno: Di Lavoro e DAccordo | Dolegna del Collio (GO)


29 Aprile 2016

Seminario UPI: Modalit di risoluzione del rapporto di


lavoro e criticit | Parma 19 Maggio 2016

Convegno nazionale AGI | Perugia 9-11 Giugno 2016

Seminario AIDP: La gestione del personale alla luce delle


ultime novit normative | 25 Novembre 2016

Convegno Plurijus | Gent 10-11 Giugno 2016

Seminario sulla risoluzione del rapporto di lavoro dopo il


Jobs Act | Milano 22 Giugno 2016

Le Fonti Awards 2016 Studio Legale dellAnno Diritto del


Lavoro

Labour Awards 2016: Studio Trifir & Partners

TopLegal Awards, 10 Edizione

GIDP Gran Gala 2016

TopLegal Awards 2016: Studio Trifir & Partners

EDITORIALE
1. Codice del Lavoro Tribuna
Pocket 2015

3. Guida Lavoro itinera IPSOA


2016 | Disponibile dal 2 Maggio
2016

2. Codice di Diritto del Lavoro


2016 TribunaMajor

29

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Trifir
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Favalli
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Stefano Trifir
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Luca Peron
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Damiana Lesce
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Luca D'Arco
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Paolo
Zucchinali
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30

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Siniramed
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Bonaventura
Minutolo
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Autelitano
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31

Sedi e Contatti

SEDI E CONTATTI
MILANO

ROMA

Via San Barnaba, 32


20122
Tel.: + 39 02 55 00 11
Fax.: + 39 02 54 60 391; + 39 02 55 185 052;
+39 02 55 013 295

Piazza Giuseppe Mazzini, 27


00195
Tel.: + 39 06 3204744; + 39 06 37351176
Fax.: + 39 02 54 60 391; + 39 02 55 185 052;
+39 06 36000362

TORINO

TRENTO

Via Raimondo Montecuccoli, 9


10121
Tel.: + 39 011 53 06 15
Fax.: + 39 011 51 19 137

Via Galileo Galilei, 24


38122
Tel.: + 39 0461 26 06 37
Fax.: + 39 0461 26 44 41

PARMA

Contatti Online
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