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Acustica
NORMA
ITALIANA

Metodo per la stima dellimpatto e del clima acustico


per tipologia di sorgenti

UNI 11143-2

Parte 2: Rumore stradale


MARZO 2005
Acoustics

Method to evaluate the acoustic impact and environment for different


kinds of sources
Part 2: Road noise
La norma descrive i metodi per stimare limpatto e il clima acustico
generati dalle infrastrutture stradali.

TESTO ITALIANO

ICS

UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unicazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia

17.140.20

UNI
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il consenso scritto dellUNI.
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UNI 11143-2:2005

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PREMESSA
La presente norma stata elaborata sotto la competenza della
Commissione Tecnica UNI
Acustica
La Commissione Centrale Tecnica dell'UNI ha dato la sua approvazione il 30 settembre 2004.
La presente norma stata raticata dal Presidente dell'UNI, con delibera del 26 ottobre 2004.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unicazione, che li terr in considerazione per leventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a vericare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
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INDICE
1

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

RIFERIMENTI NORMATIVI

TERMINI E DEFINIZIONI

4
4.1
4.2
4.3

CARATTERIZZAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO E DELLA SITUAZIONE


ACUSTICA ANTE OPERAM
2
Criteri valutativi........................................................................................................................................... 2
Dati generali di supporto alla determinazione del clima acustico ante operam ...... 3
Rappresentazione dei risultati ........................................................................................................... 3

5
5.1
5.2

CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA POST OPERAM


4
Caratterizzazione acustica delle sorgenti sonore.................................................................... 4
Stima dei livelli sonori prodotti dalla nuova opera ................................................................... 4

APPENDICE
(normativa)
A.1
A.2
A.3
A.4
A.5

APPENDICE
(normativa)
B.1
B.2

CRITERI PER L'EFFETTUAZIONE DELLE MISURAZIONI

Descrittori del rumore ............................................................................................................................


Tempi di misurazione.............................................................................................................................
Pianificazione delle operazioni di monitoraggio ......................................................................
Procedure di acquisizione dati..........................................................................................................
Calcoli.............................................................................................................................................................

6
6
6
7
7

VALUTAZIONE DELLO STATO DI INQUINAMENTO ACUSTICO MEDIANTE


MODELLI MATEMATICI PREVISIONALI
8
Scelta dei punti di riferimento e di verifica.................................................................................. 8
Calibrazione del modello matematico previsionale e presentazione dei risultati ...... 9

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SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente parte della norma descrive i metodi per stimare l'impatto e il clima acustico
generati dalle infrastrutture stradali.
Per quanto concerne l'impatto acustico essa si applica sia al caso di una nuova
realizzazione, sia al caso di modica di una infrastruttura stradale esistente.
La presente parte della norma non si applica alle sorgenti sonore "non stradali", anche se
presenti nell'area di studio, e per le quali si rimanda alle altre parti.

RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, medianti riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione
della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI 9884
Acustica - Caratterizzazione acustica del territorio mediante la
descrizione del rumore ambientale
UNI 10855
Acustica - Misura e valutazione del contributo acustico di singole
sorgenti
UNI 11143-1
UNI 11143-3
UNI 11143-5

UNI EN ISO 12001

Acustica - Metodo per la stima dell'impatto e del clima acustico per


tipologia di sorgenti - Parte 1: Generalit
Acustica - Metodo per la stima dell'impatto e del clima acustico per
tipologia di sorgenti - Parte 3: Rumore ferroviario
Acustica - Metodo per la stima dell'impatto e del clima acustico per
tipologia di sorgenti - Parte 5: Rumore da insediamenti produttivi
(industriali, artigianali, commerciali, agricoli ed ogni altra forma di
attivit anche di tipo terziario)
Acustica - Rumore emesso da macchine ed apparecchiature Regole per la stesura e la presentazione di una procedura per
prove di rumorosit

TERMINI E DEFINIZIONI
Ai ni della presente parte della norma si applicano le denizioni della UNI 11143-1 e
della UNI EN ISO 12001, oltre alle seguenti.

3.1

ampliamento: Costruzione di una o pi corsie in afancamento a quelle esistenti, ove


destinate al trafco veicolare.

3.2

corsie in afancamento a quelle esistenti: Corsie parallele a quelle esistenti tra le quali
non esistono aree intercluse non di pertinenza stradale.

3.3

fascia di pertinenza dell'infrastruttura stradale: Striscia di terreno di ampiezza dipendente


dal tipo di infrastruttura stradale e ad essa adiacente, all'interno della quale devono essere
rispettati i valori propri di immissione sonora deniti dalla legislazione vigente1).

3.4

infrastruttura stradale di nuova realizzazione: Infrastruttura stradale esistente ma non in


esercizio al momento della valutazione di impatto acustico oppure infrastruttura stradale
di nuova costruzione.

1)

Alla data di pubblicazione della presente norma in vigore Decreto del Presidente della Repubblica n 142 del
30 marzo 2004 - Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal trafco
veicolare, a norma dell'art. 11 della legge 26 ottobre 1995, n 447.

UNI 11143-2:2005

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3.5

infrastruttura stradale esistente: Infrastruttura effettivamente in esercizio al momento


della valutazione di impatto acustico.

3.6

potenziamento: Aumento del numero di corsie nell'ambito della sezione esistente.

3.7

trafco di progetto: Trafco Giornaliero Medio (TGM) diurno (dalle ore 6 alle ore 22) e
Trafco Giornaliero Medio serale (dalle ore 22 alle ore 6).

3.8

tronco stradale omogeneo: Tratto di strada lungo il quale le caratteristiche di emissione e


dell'ambiente di propagazione rimangono pressoch invariate.

3.9

variante: Costruzione di un nuovo tratto stradale in sostituzione di uno esistente, anche


fuori sede, con uno sviluppo complessivo minore di 2 km per autostrade, strade
extraurbane principali o secondarie e minore di 1 km per le tratte autostradali di
attraversamento urbano e le strade urbane di scorrimento.

CARATTERIZZAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO E DELLA SITUAZIONE ACUSTICA


ANTE OPERAM
Nel presente capitolo si descrive la caratterizzazione acustica di un territorio nel quale
previsto:
-

l'ampliamento o il potenziamento di un'infrastruttura stradale esistente;

la realizzazione di una nuova infrastruttura.

I criteri indicati sono comunque applicabili in generale alla valutazione del clima acustico
inuenzato dalla presenza di ussi di trafco stradale.

4.1

Criteri valutativi
Qualunque sia la tipologia applicativa per cui si ricorre alla valutazione dello stato di
inquinamento acustico, la caratterizzazione acustica del territorio inuenzato dalle
emissioni sonore prodotte dalla nuova sorgente, pu essere effettuata, in relazione alla
complessit del sito, secondo i criteri riportati nella parte generale, tramite:

4.1.1

una campagna di rilievi fonometrici;

un modello matematico previsionale.

Rilievi fonometrici
Le operazioni di monitoraggio devono essere eseguite in punti signicativi e dimensionate
in numero adeguato in relazione all'estensione dell'area d'inuenza, per un intervallo
temporale dipendente dal grado di stazionariet delle sorgenti sonore esistenti.
Nel caso generale in cui siano presenti infrastrutture stradali, i rilievi devono essere condotti
per un periodo temporale conforme alle modalit indicate dalla legislazione vigente2).
Qualora si utilizzasse una tecnica di campionamento, essa deve essere opportunamente
descritta nel rapporto redatto ai sensi dalla legislazione vigente.
In particolare se la valutazione d'impatto si riferisce al caso di ampliamento o
potenziamento di un'infrastruttura esistente, consigliabile eseguire le misurazioni in
postazioni coincidenti con la posizione dei ricettori pi sensibili in corrispondenza di
tronchi stradali omogenei. In questo caso specico i rilievi fonometrici devono essere
integrati con i dati di trafco al ne di stabilire una correlazione tra i livelli di pressione
sonora generati dall'infrastruttura e le caratteristiche della sorgente.
Le misurazioni acustiche devono essere effettuate in prevalente assenza di vento, nebbia,
precipitazioni atmosferiche ed essere integrate con informazioni relative a:

2)

temperatura;

umidit relativa dell'aria;

Alla data di pubblicazione della presente norma in vigore il Decreto Ministero Ambiente 16 marzo 1998 - Tecniche di
rilevamento e misurazione dell'inquinamento acustico.

UNI 11143-2:2005

UNI

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velocit e direzione del vento;

precipitazioni atmosferiche.

Ulteriori criteri per l'effettuazione delle misurazioni sono indicati nell'appendice A.

4.1.2

Modelli matematici previsionali


Al ne di produrre una valutazione omogenea dei livelli di pressione sonora generati nel
tempo a lungo termine su tutta l'estensione del territorio analizzato utile ricorrere a
modelli matematici previsionali (vedere le appendici A e B della UNI 11143-1) in grado,
previa opportuna calibrazione e verica, di estrapolare ed estendere all'area in esame i
risultati delle misurazioni eseguite in punti di riferimento.
Questa metodologia consente di ridurre il numero dei punti di misura necessari per
effettuare la mappatura acustica del territorio e di dedurre le evoluzioni temporali del
rumore all'interno del periodo a lungo termine (valutazione spazio-temporale del
fenomeno acustico su tutta l'area di inuenza).
Si rimanda all'appendice B per una descrizione dettagliata della procedura di
calibrazione.

4.2

Dati generali di supporto alla determinazione del clima acustico ante operam
Al ne di effettuare un'accurata descrizione spazio-temporale dello stato di inquinamento
acustico dell'area in esame, occorre acquisire tutte le informazioni descritte nella
UNI 11143-1 da integrare con i dati di seguito riportati, nel caso specico di infrastrutture
stradali esistenti:

4.3

sezione stradale;

tipologia del tracciato stradale (viadotto, rilevato, infrastruttura a raso, in trincea, in


galleria);

tipo di pavimentazione;

tracciato planimetrico e altimetrico;

ampiezza delle fasce di pertinenza;

caratteristiche costruttive dell'opera correlate con emissioni di rumore a bassa


frequenza (viadotti, imbocchi di gallerie) o emissioni impulsive (giunti di viadotto);

ussi orari di trafco, per tronchi omogenei e, ove possibile, specicando:


1

la tipologia di veicolo (almeno due categorie: leggeri e pesanti);

la velocit media degli autoveicoli;

l'andamento del usso (scorrevole, interrotto, accelerato).

Rappresentazione dei risultati


I livelli di pressione sonora ante operam misurati o eventualmente stimati tramite modelli
matematici previsionali, possono essere rappresentati:
-

in forma tabellare (con riferimento alle postazioni indicate sulla cartograa). Ad ogni
ricettore devono essere associate, per ogni periodo di riferimento, le seguenti
informazioni:
1) denominazione del punto;
2) livello di pressione sonora continuo equivalente ponderato A, LAeq;
3) distribuzione spettrale del livello di pressione sonora (lineare e ponderato A) per
bande di ottava o di terzo di ottava;

su cartograa, mediante mappatura acustica e/o la rappresentazione di curve


isolivello relative al livello di pressione sonora continuo equivalente ponderato A, per
ogni periodo di riferimento, riportando:
1) gli edici;
2) i punti di misura;
3) i ricettori sensibili;

UNI 11143-2:2005

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4) le curve altimetriche;
5) alcune progressive chilometriche di riferimento delle infrastrutture varie
individuate.
La scala della mappa da adottare per rappresentare le curve di isolivello dipende dalla
dimensione del territorio su cui stata condotta l'indagine. Le scale consigliate sono
quelle maggiori di 1:10 000 come indicato dalla UNI 9884.

CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA POST OPERAM


La caratterizzazione acustica post operam, da effettuarsi tramite l'applicazione di modelli
matematici previsionali, comporta:

5.1

la caratterizzazione acustica delle sorgenti;

la stima dei livelli sonori nell'area di inuenza della nuova opera.

Caratterizzazione acustica delle sorgenti sonore


Le sorgenti sonore (che derivino da una nuova infrastruttura stradale o dalla modica di
una esistente) devono essere caratterizzate secondo le indicazioni riportate al punto 5
della UNI 11143-1. Nel caso specico, le caratteristiche di emissione dei vari tronchi
stradali omogenei, in cui la nuova infrastruttura pu essere scomposta, possono essere
determinate secondo una delle seguenti modalit:
-

mediante l'acquisizione di dati su:


1) l'intensit (o variazioni di intensit) del trafco previsto (ussi orari per tipologia di
veicoli) nei periodi di riferimento diurno e notturno;
2) la tipologia dei veicoli, considerando almeno due categorie: leggeri e pesanti;
3) le caratteristiche del fondo stradale;
4) gli eventuali limiti di velocit;
5) la velocit media di transito dei veicoli nelle normali condizioni di trafco.
I livelli di emissione sonora e/o la potenza sonora possono essere calcolati sulla
base dei dati acquisiti utilizzando gli algoritmi disponibili nella letteratura
scientica (vedere appendici A e B della UNI 11143-1) o nella normativa tecnica.

5.2

attraverso la misurazione e la stima della potenza sonora di sorgenti sonore


analoghe, corrispondenti a tronchi stradali omogenei esistenti, aventi le stesse
caratteristiche delle infrastrutture progettate ed acusticamente equivalenti.

Stima dei livelli sonori prodotti dalla nuova opera


La stima previsionale dei livelli sonori ai ricettori prodotti dalla nuova opera comporta
l'utilizzazione di un idoneo modello matematico previsionale (vedere appendici A e B della
UNI 11143-1). Il modello deve essere calibrato rispetto alla situazione in atto, nel caso di
potenziamento o ampliamento di un'infrastruttura stradale esistente (vedere l'appendice
B). Se la modicazione consiste in un potenziamento, la stima dei livelli sonori pu essere
effettuata tramite una semplice variazione dei ussi di trafco previsti e delle velocit
medie stimate, tenendo conto anche delle velocit massime consentite. In caso di
ampliamento della sede stradale, si devono considerare anche i cambiamenti di sezione,
la riduzione di distanza tra sorgente e ricettori ed il tipo di pavimentazione, se diversa da
quella esistente.

5.2.1

Modalit di applicazione dei modelli matematici previsionali


In tutti i casi (nuova realizzazione o modica di infrastruttura esistente) i modelli
matematici previsionali devono essere applicati facendo riferimento al trafco di progetto
e alle condizioni meteorologiche tipo come indicate al punto 8 della UNI 11143-1.

UNI 11143-2:2005

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5.2.2

Modalit di rappresentazione dei risultati


Le modalit di rappresentazione dei risultati sono analoghe a quelle riportate nel punto
4.3; in particolare i risultati forniti in forma tabellare nei punti prestabiliti devono contenere
i valori corrispondenti a:
-

LAeq del rumore immesso dalla nuova opera;

LAeq del rumore residuo (ante operam );

LAeq del rumore ambientale (post operam ).

inoltre consigliabile fornire i seguenti dati:


-

differenziale tra rumore ambientale e rumore residuo;

Leq per bande di ottava o di terzo di ottava del rumore ambientale.

Nel caso di modica di un'infrastruttura esistente, a corredo delle informazioni sopra


specicate, opportuna la creazione di una mappa che descriva la distribuzione spaziale
delle differenze tra i livelli globali ante e post operam.

UNI 11143-2:2005

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APPENDICE
(normativa)

A.1

A CRITERI PER L'EFFETTUAZIONE DELLE MISURAZIONI

Descrittori del rumore


Per la denizione e descrizione dei parametri utilizzati per la valutazione dello stato di
inquinamento acustico si rimanda alla UNI 11143-1.
Per caratterizzare la distribuzione spettrale della potenza sonora generata dalle diverse
sorgenti e conseguentemente calibrare il modello matematico previsionale sulla base
della potenza sonora emessa, occorre produrre una valutazione dello spettro di
emissione delle diverse sorgenti almeno in bande di ottava tra 125 Hz e 4 000 Hz.
Allo scopo di estrapolare, inoltre, il contributo delle singole sorgenti al livello complessivo
di rumore, possono essere utilizzati altri metodi (vedere UNI 10855) e altri descrittori. Di
accertata validit l'analisi statistica del segnale che comprenda la valutazione dei livelli
percentili L1, L5, L10, rappresentativi dei rumori massimi, L90, L95 ed L99 per il rumore di
fondo ed L50 per il rumore medio.

A.2

Tempi di misurazione
Nei punti di misura deve essere determinato il livello sonoro equivalente continuo a lungo
termine.
Esso pu venire determinato attraverso un monitoraggio continuo a lungo termine o un
idoneo campionamento, ad eccezione delle sorgenti sonore stazionarie, per le quali
sufciente effettuare le rilevazioni in un intervallo temporale signicativo.
Il monitoraggio a lungo termine comporta il rilievo dei livelli di pressione sonora per
un'intera settimana, compresi i giorni di sabato e domenica. Tale settimana deve
collocarsi in un periodo dell'anno che sia signicativo dal punto di vista della rumorosit
ambientale (sono esclusi i periodi immediatamente a ridosso di festivit natalizie, pasquali
e di esodi estivi). Nell'ambito di questi sette giorni devono essere rilevati i dati relativi al
livello equivalente continuo orario ponderato A su tutto l'arco delle 24 h, eventualmente
corretti per mascherare la presenza di eventi anomali non rappresentativi del clima di
rumore tipico.
Utilizzando la tecnica di campionamento, si suggerisce che ciascun campione venga
prelevato per almeno 20 min nell'arco di ogni ora. La composizione dei valori risultanti per
l'ottenimento del parametro nale di riferimento (livello equivalente continuo a lungo
termine) pu essere effettuata secondo le indicazioni riportate al punto A.5.

A.3

Pianicazione delle operazioni di monitoraggio


La pianicazione delle operazioni di monitoraggio consiste nell'acquisizione di tutte le
informazioni necessarie per la corretta applicazione degli algoritmi di simulazione. Tale
acquisizione presuppone:
-

un sopralluogo dell'area interessata per individuare i punti di riferimento e di


ricezione in corrispondenza dei quali effettuare i rilievi fonometrici;

la predisposizione di cartograa aggiornata, preferibilmente di tipo 3D o


eventualmente integrata delle informazioni concernenti le quote del terreno, i volumi,
la morfologia del sito e le altezze degli edici presenti;

l'individuazione di ricettori particolarmente sensibili come scuole, ospedali o case di


riposo.

In relazione ad operazioni di ampliamento o potenziamento di infrastrutture stradali


esistenti si deve provvedere anche alla predisposizione di una postazione per il rilievo dei
dati di trafco in base alla quale valutare i ussi attuali e stimare le variazioni di rumore
derivanti dall'attuazione del progetto.

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A.4

Procedure di acquisizione dati


In corrispondenza dei punti di riferimento i rilievi possono essere eseguiti sia in continuo
sia con tecnica di campionamento.
Nei punti di ricezione i rilievi possono essere effettuati in momenti diversi della giornata
nell'arco del periodo a lungo termine memorizzando data ed ora del rilievo in modo che
sia possibile correlarli facilmente con le misurazioni eseguite nei punti di riferimento.
Al ne di estrapolare l'effettivo livello di rumore ai ricettori, durante l'acquisizione dei dati
devono essere inoltre registrati eventi di tipo singolare che non siano caratteristici del
clima di rumore esistente, in modo tale che nella successiva fase di elaborazione siano
immediatamente riconoscibili e mascherabili.

A.5

Calcoli
Dai singoli dati relativi al livello di pressione sonora continuo equivalente ponderato A
misurato, dovranno essere dedotti:
1)

i livelli equivalenti diurni e notturni per ogni giorno della settimana;

2)

i valori medi settimanali diurni e notturni (livello di pressione sonora continuo


equivalente ponderato A a lungo termine).

Le operazioni di calcolo da eseguire sui dati rilevati riguardano innanzitutto la scrematura


da eventi singolari non signicativi del reale clima di rumore dell'area analizzata, come il
sorvolo di elicotteri, schiamazzi, l'abbaiare di cani, ecc. Tale operazione pu essere
eseguita attraverso delle procedure di mascheramento in corrispondenza delle singolarit
rilevate.
Il livello di pressione sonora continuo equivalente ponderato A relativo ai periodi di
riferimento diurno e notturno pu essere determinato per via strumentale diretta mediante
monitoraggio continuo oppure utilizzando una tecnica di campionamento. In quest'ultimo
caso il livello L Aeq,T , in decibel ponderati A, pu essere calcolato come media dei valori
R

del livello di pressione sonora continuo equivalente ponderato A relativo agli intervalli del
tempo di osservazione (T0)i attraverso la equazione (A.1) [(la somma dei tempi di
osservazione (T0)i uguale al tempo TR)]:

L Aeq,T

1
= 10 lg ------TR

( T o )i 10

0,1L Aeq,(T )
o

(A.1)

i =1

dove:

il numero dei periodi di osservazione;

To

il periodo di osservazione nell'ambito del quale stata eseguita la misurazione.

Per determinare il livello di pressione sonora continuo equivalente ponderato A a lungo


termine ( L Aeq,T ), in decibel ponderato A, occorre effettuare una media dei valori dei livelli
L

L Aeq,T secondo la equazione (A.2):


R

1
L Aeq,T = 10 lg ---L
N

10

0,1(L Aeq,T ) i
R

(A.2)

i =1

dove:

il numero dei valori di ( L Aeq,T )i relativi ad uno stesso tempo di riferimento (pari a 7
R
nel caso di monitoraggio a lungo termine settimanale).

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APPENDICE
(normativa)

B VALUTAZIONE DELLO STATO DI INQUINAMENTO ACUSTICO MEDIANTE MODELLI


MATEMATICI PREVISIONALI
L'utilizzazione di modelli matematici previsionali nella fase di denizione dello stato
d'inquinamento acustico ante operam si applica principalmente qualora l'area di inuenza
sia di estensione e complessit tale da rendere scarsamente efcace ed estremamente
onerosa una valutazione spazio-temporale esclusivamente strumentale dei livelli di
pressione sonora. Tale condizione si verica tipicamente quando sono presenti numerose
sorgenti di rumore non stazionarie, ovvero pi in generale in contesti urbani e/o quando
coesistono pi infrastrutture viarie di diverso tipo. In tali contesti per potere fornire una
descrizione accurata della distribuzione spazio-temporale dei livelli sonori occorre
effettuare una estesa campagna di misurazioni a medio e lungo termine in
corrispondenza di adeguate postazioni che siano rappresentative dell'area territoriale da
caratterizzare. Alternativamente possibile effettuare una valutazione omogenea dei
livelli di pressione sonora generati nel tempo a lungo termine su tutta l'estensione del
territorio attraverso un modello matematico previsionale che sia in grado, previa
opportuna calibrazione, di estrapolare ed estendere all'area in esame i risultati delle
misurazioni eseguite in punti di riferimento.
Questa metodologia consente di ridurre il numero dei punti di misura necessari per
effettuare la mappatura acustica del territorio e di dedurre le evoluzioni temporali del
rumore all'interno del periodo a lungo termine (valutazione spazio-temporale del
fenomeno acustico su tutta l'area di interesse).
Insieme ai punti di riferimento vanno individuati anche una serie di punti di verica ad essi
correlati da utilizzare per perfezionare e vericare la calibrazione del modello matematico
previsionale.

B.1

Scelta dei punti di riferimento e di verica


Il numero e la posizione dei punti di riferimento dipendono dalle sorgenti sonore
indipendenti presenti nell'area territoriale analizzata. Le sorgenti sonore presenti possono
essere di diverso tipo e per ciascuna di esse deve essere approntato un monitoraggio
continuo a lungo termine o un idoneo campionamento, ad eccezione delle sorgenti
sonore stazionarie, per le quali sufciente effettuare una rilevazione in un intervallo
temporale signicativo. Sono considerate sorgenti indipendenti anche quelle tratte di
strada che per effetto di intersezioni o innesti di altre strade, subiscono delle sostanziali
variazioni di usso o che fanno riferimento a differenti caratteristiche morfologiche del sito.
Ciascuna strada, pertanto, pu essere suddivisa in un certo numero di tronchi omogenei,
ovvero tratti lungo i quali la potenza sonora globale emessa dal trafco si pu
ragionevolmente considerare costante ed in corrispondenza dei quali l'ambiente
circostante non cambia in modo sensibile. In particolare in un tratto omogeneo devono
essere soddisfatte le seguenti condizioni:
-

variazioni contenute di trafco, velocit media dei veicoli e percentuale di veicoli


pesanti;

pendenza della strada costante;

pavimentazione stradale uniforme;

ambiente di propagazione di caratteristiche omogenee (strada ad L, ad U, campo


libero, viadotti, gallerie, ecc.).

In corrispondenza di ogni tronco omogeneo si individua almeno un punto di riferimento in


cui effettuare le misurazioni.
Poich lo scopo di questi rilievi quello di fornire dei parametri di riferimento per la
calibrazione dei modelli, preferibile scegliere delle postazioni di misura che favoriscano
la valutazione dei contributi delle singole sorgenti. Nel caso specico, si pu pensare di
individuare una possibile postazione microfonica nelle immediate vicinanze della sede
stradale ad un'altezza di 4 m dal piano stradale, lontano da intersezioni o interruzioni
semaforiche.

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La caratterizzazione acustica delle sorgenti sonore dovute ad insediamenti produttivi ed


al trafco ferroviario deve essere eseguita secondo i criteri indicati dalle UNI 11143-3 e
UNI 11143-5.
Per quanto concerne i punti di calibrazione dei ricettori e di verica, la scelta delle
postazioni microfoniche deve procedere in relazione alle reali o ipotizzate posizioni dei
ricettori maggiormente o potenzialmente pi disturbati. In zone edicate consigliabile
regolare l'altezza del ricevitore ad una quota corrispondente al primo piano (tipicamente
da 4 m a 5 m dal suolo). Tali rilievi vanno effettuati da 1 m a 2 m dalla facciata, in punti privi
di sporgenze, rientranze, nestre o balconi.
Per ricettori non schermati e di grande altezza (maggiore di 15 m) e per distanze dalla/e
sorgente/i maggiore di 60 m opportuna e sufciente una verica anche in
corrispondenza di uno dei piani superiori, a circa 3/4 dell'altezza totale.
In campo aperto, relativamente ad aree adibite ad attivit ricreative (centri sportivi, ecc.)
o a parchi pubblici, i rilievi vanno eseguiti a 1,5 m da terra.

B.2

Calibrazione del modello matematico previsionale e presentazione dei risultati


La calibrazione del modello matematico pu essere effettuata secondo il procedimento
descritto nella UNI 11143-1, punto C.3 dell'appendice C.
Una volta calibrato il modello possibile procedere alla simulazione degli scenari di
rumore su tutta l'area d'inuenza. L'utilizzo di tali modelli consente in generale di
rappresentare in modo automatico i dati calcolati direttamente su cartograa. pertanto
preferibile la descrizione dei risultati mediante mappe di rumore ed il tracciamento di
curve isolivello per una pi facile ed immediata lettura dei risultati. consigliabile
utilizzare multipli di 5 dB(A) per il tracciamento di tale linee al ne di individuare e correlare
le aree a differente impatto acustico con le zone denite dalla zonizzazione comunale. La
mappa deve possibilmente riportare i punti nei quali sono stati misurati o calcolati i livelli
sonori.

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Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia

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