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Sport

MARTED 11 OTTOBRE 2016 LA NUOVA SARDEGNA

Cossu,Ragatzu&Co
lOlbiacomeunafamiglia

43

calangianus calcio

Chiamerannoilteam
comelamicomorto

Dietro la grande rimonta contro la Giana la forza di una squadra unitissima


Il bacio daffetto del capitano al compagno che aveva sbagliato il calcio di rigore
di Guido Piga
OLBIA

Come analizzare una partita di


calcio in cui una squadra, in
questo caso lOlbia, va sotto di
due gol nel primo tempo, comincia la ripresa sbagliando un
rigore e negli ultimi 25 minuti
riesce a ribaltare il risultando
portando a casa la vittoria? Con
la tattica? Con la psicologia? Come una manifestazione di semplice fortuna?
Pu esserci una combinazione dei tre fattori, un mix in cui
difficile distinguere che cosa abbia avuto un peso determinante per lesito finale. Lallenatore
dei bianchi Michele Mignani e i
suoi giocatori il successo lhanno interpretato cos: come
lespressione della forza del
gruppo. questo spesso un modo di dire, in tutti gli sport. Un
concetto usato pi per cementare la coesione futura delle
squadre che per spiegare lappena passato trionfo.
Ma nel caso dellOlbia vincente domenica al Nespoli per
3-2 contro la Giana Erminio, c
uneccezione: il gruppo c,
forte, e c anche unimmagine
che parla pi di mille parole.
quella scattata al termine della
partita, sotto la curva mare,
quella degli ultr. Da sinistra a
destra, abbracciati, camminano Ragatzu, Cossu e Piredda.
Tre giocatori ex Cagliari, tre giocatori di Cagliari, tre amici fuori
dal campo. Cossu - il pi forte
di loro (e forse dellintero girone A della serie C), il pi grande
anagraficamente - non solo abbraccia Ragatzu, ma lo bacia.
Un bellissimo gesto damicizia,
daffetto, di stima, di incoraggiamento. Come i tifosi dellOlbia ormai sanno bene, Ragatzu
reduce da un periodo calcisticamente sfortunato: superato
un infortunio, ne ha avuto un
altro; recuperato da questultimo malanno, ha avuto linfluenza; e dunque non ha mai potuto
allenarsi come avrebbe voluto,
come avrebbe dovuto per essere quello che tutti, dallallenatore ai compagni, si aspettano: decisivo per lOlbia, l davanti.
Un periodo nero che proprio
domenica si arricchito di un
altro capitolo al confine tra libro Cuore e pessimismo leopar-

Gli amici ricordano Maurizio Luciano

di Pietro Zannoni
CALANGIANUS

Ragatzu abbracciato e baciato da Cossu e Piredda al termine della partita dellOlbia (Foto Vanna Sanna)

diano. Gi sotto di due gol, al


16 del secondo tempo lOlbia
ottiene un calcio di rigore. Il rigorista Cossu, il secondo Alessandro Capello. Ragatzu chiede
di batterlo. Dice ai compagni:
mi serve per sbloccarmi (non
ha ancora segnato), per prendere fiducia. Cossu, che per Ragatzu stravede, dice ok: il modo
migliore per aiutare un amico,
pi che un compagno. Capello,
anche. Ragatzu calcia, e sbaglia. Sportivamente, un dramma. Per lOlbia, che in quel momento avrebbe potuto riaprire
la partita. Per Ragatzu, che spreca malamente loccasione che
tanto aspettava, che tanto desiderava in queste settimane di

delusione e preoccupazione.
Peggio di cos, impossibile.
Ebbene, per tornare al gruppo, questa forza che lOlbia possiede, se una prova della sua esistenza doveva arrivare arrivata proprio in quel momento.
Nessuno compagno ha fatto pesare, almeno non platealmente, non ferocemente, lerrore a
Ragatzu. E lui, invece di abbattersi, ha trovato in s e nella
comprensione dei suoi compagni la forza per riscattarsi subito. Otto minuti dopo lerroraccio, ha fornito a Geroni lassist
per il primo gol dellOlbia; diciotto minuti dopo, ha dato il
pallone che Piredda, con una
magistrale esecuzione, ha man-

dato in fondo al sacco per il gol


del 2-2 per lOlbia. Una reazione da grande campione, dentro
una squadra che - anche per
merito di Mignani, abile nellintervallo a cambiare modulo,
passando dal 4-3-1-2 al 4-3-3, e
a far variare umore, senza urlare, ai suoi giocatori - che ha dimostrato di essere unita, coesa,
solidale, specie quando gioca
fra le rassicuranti mura amiche.
Una squadra in cui la fratellanza cagliaritana ha un suo peso,
e in cui laffetto di Cossu per Ragatzu, il calore del campione affermato per quello che vuole esserlo, la testimonianza che
lOlbia una famiglia, prima ancora che una squadra di calcio.

Una proposta da presentare al


Csi (Centro sportivo italiano)
maturata alla fine di una manifestazione sportiva promossa
per ricordare un amico che non
c pi. Trasformare la squadra
Conca Fraicata calcio a 5" in
Maurizio Luciano calcio a 5.
Nel silenzio pi doloroso ma
con unamicizia davvero profonda e vera, nei giorni scorsi gli
amici di Maurizio Luciano, il
giovane morto ad agosto cadendo da un tetto di un capannone
della zona industriale, hanno
vissuto un momento di intensa
commozione. Maurizio era uno
dei giocatori (e infaticabile dirigente) della Conca Fraicata
calcio a 5, militante con successo nel campionato Csi. Nel
giorno in cui, 5 ottobre, Maurizio avrebbe compiuto i suoi 27
anni, si sono dati appuntamento al campo di calcetto
Michelino Cossu per un torneo di calcio con le squadre in
cui aveva militato. La sua maglia numero 9 in evidenza, 27
palloncini bianchi si sono librati nel cielo. Sulla rete del campo
uno striscione con la scritta:
Maurizio con noi per sempre.
Un minuto di raccoglimento e
poi il padre Franco ha dato il
calcio di inizio del mini torneo,
seguito da un buffet.
Commozione dappertutto,
in tutti un impegno Non possiamo dimenticare Maurizio.
Gli amici di Conca Fraicata calcio a 5 lo ricordano come uno
dei promotori, infaticabile ogni
volta nel sollecitare e telefonare
per gli allenamenti e per organizzare partite e trasferte. Che
ricordi, poi, quando si arrabbiava, da centravanti tosto e deci-

so, perch aveva una passione


speciale per centrare i pali nelle
infuocate gare che avevano visto la sua squadra vincere il torneo zonale Csi e fermarsi alla fase provinciale.
La sera del suo compleanno
Maurizio era pi presente che
mai. Gli amici si sono stretti al
padre Franco e alla fidanzata
Virginia, anche lei una sportiva
( navigatrice di rally in un equipaggio tempiese) e ci tengono a
dire: stato un pomeriggio
particolare. La commozione
stata tanta, le lacrime hanno
solcato i visi di amici e parenti,
ci bastava guardarci in viso per
capire che una domanda si rincorreva nei nostri sguardi:
pare impossibile che Maurizio
non sia pi tra noi, tanto sentiamo il suo spirito accanto.
Ora gli amici di Maurizio vogliono intitolare un torneo allo
sfortunato amico, un appuntamento che abbia una cadenza
annuale. Ma c di pi: hanno
deciso di continuare a giocare
anche nel prossimo campionato in suo ricordo e vorrebbero
cambiare il nome del team in
"Maurizio Luciano calcio a 5".

volley

CapodOrso-Hermaea,chederby
Amichevole calda fra le cugine di Palau (serie B2) e di Olbia (A2)
PALAU

Un bel derby per preparare la


stagione del volley. Il Capo dOrso di Palau, squadra che giocher la B2 femminile, ha ospitato e
affrontato lHermaea di Olbia,
che giocher per il terzo anno di
fila in A2, nel corso del secondo
Memorial Giovanni Arras, disputato l8 e 9 ottobre a Palau. La
partita - un vero derby, con Palau giocano le ex Olbia Sintoni,
Baldelli e Degortes - finita 3 set
a 0 per le olbiesi; una sfida fra
amiche.
Per lHermaea, coach Galli ha
schierato Carraro pallegiatrice,

Angelina schiacciatrice, Mabilo


centrale, Villani schiacciatrice,
Tangini centrale, Radonjic
schiacciatrice e Maggipinto libero. Per il Capo d'Orso, coach
Guidarini ha schierato Sintoni
palleggiatrice, Baldelli schiacciatrice, Cucchiarini schiacciatrice,
Menardo centrale, Cecchi centrale, Mo' opposta e Degortes libero.
Buon inizio per l'Hermaea nel
primo set: si porta sul 6 a 2 costringendo il Palau a chiedere il
primo time out, dopo uno spettacolare muro della Mabilo. Soffre il Palau in ricezione 5 a 10.
Cambio: sull11 a 19, entra la

Whitaker che esordisce con un


gran muro. Poi 11 a 22 per lHermaea. C la reazione del Palau,
ma il set finisce 14 a 25.
Secondo set. Dopo un iniziale
equilibrio 4 a 4, soffre ancora il
Palau in ricezione su buon turno
di battuta della Tangini. Ma ancora parit 8 a 8. Sorpasso Palau
sul 9 a 8 e time out chiesto da
Galli. Si continua sul filo dell'
equilibrio: 11 a 11. Ancora parit: 18 a 18. L'Hermaea schiaccia
sull'acceleratore (18 a 20), ma
soffre in difesa: 21 pari. Sul 23
pari, un buon mano fuori della
Mo porta il Palau al primo set
point, annullato dall'Hermaea.

La formazione dellHermaea, pronta per la serie A2

Si va ai vantaggi: 25 pari . Un diagonale stretto della serba Radonjic dice 25 a 26. Chiude il set
l'Hermaea: 25 a 27.
Terzo set. Parte alla grande Pa-

lau: 6 a 2. Qualche errore di troppo per l'Hermaea. Cos continua


il momento d'oro del Palau: 9 a
4. Si torna in parit 12 pari. Poi il
sorpasso Hermaea: 12 a 13. Sul

14 a 17 esce la Sintoni ed esordisce la Saba. Palau recupera: 16 a


17, poi 18 pari. Sul 19 a 24, match
ball per lHermaea: il set finisce
sul 20 a 25 per le olbiesi.

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