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IL FOGLIO

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: LARGO CORSIA DEI SERVI 3 - 20122 - MILANO

ANNO VI NUMERO 9

A sei anni con il coltello in bocca

Sharon, il Bulldozer che pu sconvolgere il Medio


Oriente, ma cos cinico da poter fare la pace
Non si fidano di lui n gli americani (Powell in testa) n lo stato maggiore di Tsahal

Il rapido e radicale restyling delluomo di Sabra e Chatila


Gerusalemme. Solo Sharon pu portare
alla pace, dice lo slogan chiave della sua
campagna elettorale. Attenti, Sharon sinonimo di guerra, mette in guardia il suo
avversario Ehud Barak. Dovrebbero sapere di che parlano. Sono entrambi generali
dellesercito. Ma uno dei due esagera, la
spara grossa pur di impressionare gli elettori, verrebbe da pensare. Nellautoincensamento e nella demonizzazione spinti di
Ariel Sharon, ormai considerato vincitore
scontato delle elezioni per il primo ministro del 6 febbraio prossimo, c qualcosa di
familiare ad altre competizioni corpo a corpo. Con la differenza che in Israele e dintorni guerra e pace non sono metafore, forzature retoriche, che abbiano ragione gli
uni o gli altri davvero questione di vita o
di morte.
Che il settantaduenne figlio di immigrati russi Arik Scheinerman, divenuto il generale Ariel Sharon, sia davvero lOrco che
lasci massacrare vecchi donne e bambini
palestinesi nei campi di Sabra e Chatila, un
attaccabrighe incendiario che non perde
occasione di menar le mani o, come si presenta ultimamente, il buon nonno dai capelli bianchi che vuol solo difendere i suoi
e non cerca altro che inventare una pace
solida con i vicini arabi, pu essere questione di propaganda. Che la sua elezione a
premier porti inevitabilmente alla guerra
con gli arabi o, al
contrario, possa aprire impensate prospettive di pace invece questione sostanziale. I pareri su
questo, anche tra addetti ai lavori, sono
diversi.
Il generale Sharon
ha fama di essere un
duro, uomo senza
scrupoli, un politico
cinico pi che un
ideologo, attento a otARIEL SHARON
tenere quel che vuole pi che ai principi. Nel contesto mediorientale, questa altrimenti terribile accusa pu suonare come
un complimento. He is a son of a bitch,
un figlio di puttana, ma proprio per questo
potrebbe riservarci delle sorprese, ci dice
da New York un interlocutore vicino alla sinistra israeliana, che la scorsa estate aveva
predetto il fallimento di Camp David, e in
questi mesi le ha imbroccate quasi tutte sugli sviluppi della politica israeliana. Sorprese in che senso? Il tipo assolutamente privo di principi. Proprio per questo potrebbe essere in grado di inventare una soluzione nei rapporti israelo-arabi. Come fece, nei rapporti degli Stati Uniti con la Cina un altro mascalzone, Nixon, che di scrupoli e principi proprio non ne aveva.
Perch si ruppe a Camp David
Era stato questo interlocutore a spiegare
lo scorso giugno che a Camp David avrebbero rotto le trattative perch era insolubile la questione del diritto al rientro dei profughi palestinesi, non sullo status di Gerusalemme, come invece allora scrivevano
tutti, convinti dagli esperti e dagli altri opinion-maker. Guarda che la pace coi palestinesi non la vogliono n Barak n Arafat
n gli altri Stati arabi. La riprova? Il modo
in cui hanno reagito alle ultime proposte di
Clinton, che dava a ciascuno proprio quello che ciascuno chiedeva. Credi a me: mentono tutti. I profughi indietro non li vuole
lopinione pubblica israeliana, nemmeno
quella di sinistra, quindi nemmeno Barak,
perch sarebbe la fine dello Stato ebraico.
Ma la soluzione non la vogliono neanche
Egitto, Giordania, Siria e Sauditi, perch
creerebbe problemi insolubili anche a loro. Il cinismo non mio, nelle cose. Se
una questione insolubile, possono giovare i palliativi. E Sharon di palliativi, con cui
convincere anche gli arabi, uno in grado
di inventarne. A spese dei palestinesi?
Non necessariamente. E se invece, di palliativo in palliativo, di cinismo in furbizia,
si finisce alla guerra? Non si finir alla
guerra, perch Sharon sa benissimo che latomica ce lhanno anche i mussulmani.
Su questa scommessa dovr impegnarsi non poco il nuovo titolare della Casa
Bianca. George W. Bush ha visitato per la
prima volta Israele nel dicembre 1998,
quando non era ancora nemmeno candidato. A fargli da Cicerone sull elicottero militare che sorvolava la Terrasanta era stato
proprio Sharon. Lo ha ricordato lo stesso
Bush nel corso della campagna presidenziale, e parlando a un gruppo di elettori
ebrei repubblicani ha detto: Potete immaginare lemozione dellascoltare una lezione di storia da un grande combattente e da
un eroe della libert e della democrazia come lui. Ma Bush, forse pi ancora di Bill
Clinton, avrebbe fatto volentieri a meno di
dover avere a che fare con Sharon in veste
di primo ministro dellalleata Israele.
I rapporti tra Washington e Gerusalemme non possono che raffreddarsi con Sharon al governo, chiunque stia alla Casa
Bianca. Sharon dovr colmare un sacco di
dubbi e riserve prima di potersi presentare da queste parti come un peacenik credibile, dice William Quandt, super esperto di diplomazia statunitense nel conflitto
medio-orientale. E con lui concordano qua-

quotidiano

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DIRETTORE GIULIANO FERRARA

si tutti gli altri addetti ai lavori. Saranno


cortesi e cercheranno di evitare inizialmente antagonismi deliberati, ma a Washington sono tutti preoccupati, dice Samuel Lewis, che fu ambasciatore a Tel Aviv
di Carter e di Reagan e ora consigliere
del pacifista Israel Policy Forum, che recentemente ha raccolto le pi estese confessioni pubbliche del Clinton mediatore.
La strage libanese
Sharon luomo legato allinvasione del
Libano nel 1982, che se per i palestinesi ricorda la strage di Sabra e Chatila, compiuta dai miliziani cristiani e non impedita
dallallora comandante israeliano, agli
americani ricorda un intervento disgraziato che Ronald Reagan dovette interrompere riportandosi a casa le salme di centinaia
di marines da Beirut. Per il neopresidente
Bush, Israele sar sempre lamico preferito in Medio Oriente, ma non al prezzo di arrischiarvi per qualsiasi ragione i soldati
americani, non pi che nei Balcani. Si dice
che Sharon il duro vanti ammiratori tra
falchi come Richard Perle e Paul
Wolfowitz, che hanno consigliato Bush, ma
sono rimasti fuori dalle nomine. Ma il vecchio Henry Kissinger, falco quanto tessitore di diplomazia, era stato il primo a riferirsi a lui come alluomo politico pi pericoloso in Medio oriente. E non risulta che
corra particolare simpatia tra Sharon e il
principale consigliere di Bush padre, Jim
Baker, e nemmeno con il generale Colin
Powell, nuovo segretario di Stato. Ma con
lui dovranno per forza avere a che fare se
Sharon riuscir a convincere gli elettori
israeliani.
Come non piace allestero, Sharon non
piace nemmeno ai militari israeliani. Tanto che le sue pi note imprese di eroismo
militare, da comandante nella guerra dei
sette giorni, troncarono la sua carriera militare anzich consolidarla. Fu accusato di
avventurismo e di aver messo a repentaglio
la vita dei suoi paracadutisti per procurarsi gloria. Forse anche per questo il candidato che ora si profila come vincitore pigliatutto ha a lungo fatto circolare lipotesi
di reclutare in un futuro governissimo, a capo della diplomazia o delle forze armate,
anche lavversario Barak.
Per calmare le apprensioni, Sharon ha
gi operato un ampio tentativo di metamorfosi della propria immagine in questi mesi. Il
provocatore incendiario,
che aveva originato lo
scorso ottobre la ripresa
dellintifada e la spirale di
violenze recandosi con altri parlamentari ultr e un
migliaio di poliziotti di
scorta sulla spianata delle
Moschee, e che aveva so- EHUD BARAK
lennemente dichiarato che
mai e poi mai avrebbe stretto la mano ad
Arafat prima della conclusione di un accordo credibile, aveva preso cura di mandargli gli auguri personali per il Ramadan.
E da allora tira fuori ad ogni pi sospinto
una propria proposta di pace in sei punti, che dovrebbe accontentare i palestinesi, dargli lagognato Stato, pur non cedendogli un briciolo di sovranit su Gerusalemme n tutti i Territori occupati nel
1967.
Lo rispettano. Sanno che uno che se fa
un accordo mantiene poi la parola. E poi la
sua proposta pi di qualit, anche se meno in quantit, la risposta che si limita a
dare il suo consigliere per le questioni strategiche Ranaan Gissin, a chi chiede perch
mai Arafat dovrebbe accettare da Sharon
meno di quel che gli era stato offerto da Barak. Sono sempre stato un moderato, risponde ora Sharon ai reporters che gli
chiedono ragione dellimprovviso aggiustamento dimmagine. Lhanno chiamato Bulldozer non solo per i tratti da mastino feroce ma perch in Libano
aveva raso al suolo interi
villaggi. Ma ora lui preferisce essere ricordato come
luomo che nel 1978, a
Camp David, aveva aperto
la strada alla pace, rassicurando Menahem Begin che
poteva restituire allEgitto
di Anwar Sadat tutto il SiYASSER ARAFAT nai, compresi gli insediamenti di coloni israeliani,
che non aveva esitato a far demolire dai
suoi carri armati non appena firmato l accordo.
Non baster probabilmente a cancellare
le altre immagini su cui si era fondata sinora la sua carriera politica, quella del bambino che, gi allet di sei anni, gira col bastone per cacciare gli arabi dagli orti di suo
padre, che tiene sotto il cuscino il pugnale
regalatogli simbolicamente dai genitori perch difenda la famiglia, del leader di
commando che operano nelle retrovie arabe per terrorizzare, del ministro dellAgricoltura che diede il massimo sviluppo agli
insediamenti dei coloni nei Territori, delluomo che non ha mai creduto al principio
degli accordi di Oslo: I territori in cambio
della pace. Per ripicca contro ogni ipotesi
di spartizione di Gerusalemme, Sharon ha
preso residenza, con scorta e bandiera
israeliana al balcone, nella citt araba. Sar
dura, ma interessante che ci provi.

MERCOLED 10 GENNAIO 2001 - L.1500

La Giornata
* * *
In Italia

* * *
Nel mondo

URANIO: LA NATO SINORA NON HA


ACCETTATO LA MORATORIA chiesta da
Italia e Germania durante la riunione del
Comitato politico dellAlleanza. La Camera
ha invece dato il via libera a unindagine conoscitiva che dovr concludersi entro il 15
febbraio. Questa mattina il ministro della
Difesa Sergio Mattarella riferir al Senato.
Secondo un documento pubblicato sul New
York Times, gi dal primo luglio 99 gli Stati
Uniti raccomandarono agli alleati che entravano in Kosovo di adottare speciali precauzioni perch le munizioni rimaste sul
terreno contenevano uranio impoverito. Le
azioni militari Nato in cui sono stati usati
proiettili impoveriti sono state 112 (96 nel
Kosovo); dei 31 mila proiettili sparati, 14 mila hanno interessato zone presidiate da forze italiane.
Il quotidiano iracheno al-Iraq: Luso delle armi alluranio dimostra che necessario
che il mondo dichiari guerra agli Usa.

MUCCA PAZZA. SI DIMETTONO DUE


MINISTRI TEDESCHI. NUOVI CASI di bovini malati. Andrea Fischer (Sanit) e Karl
Heinz Funke (Agricoltura) hanno lasciato
lincarico dopo le accuse contro il governo
per aver informato in ritardo i consumatori.
Scoperte ieri in Germania altre due mucche
malate, una in Baviera e una nello Schleswig-Holstein. Anche Francia e Danimarca
hanno segnalato un nuovo caso ciascuno.
Il mattatoio di Torino chiude perch non
riesce a smaltire tonnellate di carcasse:
Mancano i centri specializzati. Ancora polemiche per i ritardi sui test. Pecoraro Scanio: Chieder al governo di stanziare 150
miliardi di lire.

* * *

Scioperi: oggi incontro ferrovieri-Bersani


per discutere la vertenza sul rinnovo del
contratto Fs. I sindacati hanno proclamato
uno stop dal lavoro di otto ore per il 26 gennaio. Difficile la situazione anche nelle scuole: lUnicobas ha deciso scioperi orari ogni
10 giorni di lezione e il blocco degli scrutini.

* * *

Rutelli: Nessun accordo con Bertinotti.


In una intervista al quotidiano spagnolo El
Mundo, il candidato premier dellUlivo assicura che il Prc rester fuori dalla maggioranza. Mi alleo - ha detto ieri - con
quelli che condividono il nostro programma. Possiamo ottenere pi voti di quanto fece lUlivo nel 96. Per riuscirci bisogna competere al Centro con la Margherita.

* * *

Legge elettorale, vertice Ulivo-governo per


cercare unintesa in extremis con la Casa
delle Libert. Lobiettivo portare avanti al
Senato il maxiemendamento FranceschiniVillone, considerato pi completo ma non in
contrasto con la proposta Andreotti. Antonio
Maccanico, ministro delle Riforme: Vogliamo vedere cosa dir lopposizione in Parlamento. Enrico La Loggia, presidente dei senatori di FI: Siamo fuori tempo, meglio dedicarci a provvedimenti pi importanti.
Liter legislativo della riforma elettorale
iniziato il 28 dicembre 98. Ieri - dopo 60 sedute in commissione per un totale di oltre
80 ore di dibattito - il testo arrivato nellAula del Senato. La discussione generale
(88 gli iscritti a parlare) si concluder marted con gli interventi dei capigruppo.

* * *

Tajani pronto a sfidare Veltroni per il


Campidoglio. Dopo linvestitura di Francesco Storace, leurodeputato di FI si detto
a disposizione. Perplessi Ccd e Cdu.

* * *

Anticipati gli aumenti delle pensioni previsti dalla Finanziaria: scatteranno a febbraio. Interessati agli aumenti circa 480 mila pensionati.

* * *

Indicare gli ingredienti sulle sigarette. Lo


prescrive un emendamento approvato in
commissione Affari sociali della Camera durante lesame del testo sui divieti di fumare.

* * *

E scomparsa la contessa Vacca Augusta,


coinvolta in alcune vicende giudiziarie relative ai presunti conti esteri di Bettino Craxi.
Luned sera si sarebbe allontanata in pantofole e vestaglia dalla sua villa di Portofino.

* * *

Calcio, il ritorno degli ex allenatori. Lazio:


Sven Goran Eriksson si dimette (se ne va anche Mancini), al suo posto Dino Zoff. Parma:
Arrigo Sacchi sostituir Alberto Malesani.

* * *

Germania, cresce la disoccupazione: a dicembre era al 9,3 per cento, + 0,4 rispetto a
novembre. Un anno fa, per, era al 10,3.

* * *

Petrolio, la Norvegia non taglier la produzione per far salire i prezzi. Lo ha detto il
ministro dellEnergia, Olav Akselsen. LOpec, invece, vuole ridurre la produzione
giornaliera di 1,5-2 milioni di barili.

* * *

Oggi linviato di Clinton in Medio Oriente.


Dennis Ross presenter a Barak e Arafat
lultima bozza del piano statunitense. Clinton insiste per concordare un testo come base del negoziato prima della fine del mandato, ha detto Barak ai suoi ministri del
gabinetto di pace. Nuovo vertice sulla sicurezza tra israeliani e palestinesi. LAnp:
Se volete il nostro aiuto per fermare le violenze, dovete togliere il blocco ai Territori.
In Cisgiordania i soldati israeliani hanno
ucciso un palestinese.

* * *

Bin Laden vuole lasciare lAfghanistan


per guidare la lotta contro Israele. Lo
scrive il quotidiano pakistano The News. Il
miliardario saudita vorrebbe trasferirsi nello Yemen con i suoi mujaheddin.

* * *

Ue, Prodi contro la presidenza a turno: Alla lunga un meccanismo insostenibile.


Per la Commissione un grande problema
lavorare con negoziatori di culture diverse.

* * *

Birmania, la giunta tratta con San Suu Kyi.


Il generale Khin Nyunt, numero tre del governo, ha incontrato la leader dellopposizione (premio Nobel per la pace, da anni
agli arresti domiciliari) per tentare di aprire un negoziato politico.

* * *

Cile, Pinochet collaborer con Guzman.


Lex dittatore ha accettato il consiglio dei
suoi avvocati: domani e venerd le visite mediche, luned linterrogatorio.

* * *

Cina: Falsi i documenti su Tienanmen.


Secondo Pechino, i verbali del partito pubblicati negli Stati Uniti sono un complotto
per screditare il regime. Per il governo non
ci furono divisioni tra i dirigenti sulla decisione di reprimere la rivolta del 1989.
Arrestati e condannati sei della Falun
Gong. Questa setta vuole rovesciare il comunismo, scrive Il Quotidiano del Popolo.

* * *

Biljana Plavsic al tribunale dellAja. Lex


collaboratrice di Karadzic, accusata di crimini di guerra, ha deciso di presentarsi
spontaneamente ai giudici.

* * *

De Beers vuole accordarsi con Vuitton. Lo


scrive il Financial Times. Potrebbe vendere il marchio o fare una joint-venture.

* * *

Borsa di Milano. Mibtel: 29.572 (+0,05%).


Leuro (0,9401) perde 0,0096 punti sul dollaro.

Milioni di pellegrini alla Kumh Mela di


Allahabad (India settentrionale), il pi
grande festival religioso del mondo. Attesi
anche vip statunitensi: tra gli altri, Richard
Gere, Sharon Stone, Pierce Brosnan, Demi
Moore e Madonna.

La Giornata realizzata in collaborazione con Chilometri

Questo numero stato chiuso in redazione alle 19,45

* * *

Euro
Tg5 delle ore 20 di luned 8
gennaio 2001. Bella la vita, con
Longhi al TG1. Apertura letterale: riapre lambasciata Usa.
E va bene. I feriti negli stadi ce
li eravamo gi succhiati e risucchiati domenica. Debito pubblico, valanghe,
ginnastiche anticiccia, Aldo Giovanni e Giacomo, Eriksson resiste e Malesani diventa un
saut. Sempre viva la cronaca, e chapeau, ma
la politica? Tony Capuozzo firma un servizio
sui guai del Capodanno. La voce per da
donna. In effetti una bella Capuozza manca.
Spezzone di film su Fantozzi e un atroce sospetto: chi si crede di essere, Mentana? Un Mario Giordano? Ma ecco la zampata del Capuozzo verace: Litaliano di ritorno dalle vacanze allestero si ritrova in casa una crisi politica al passo di quelle mediorientali. Cest la
Politique, finalement: ci voleva linviato principe, per nominare la parolina. Altra cronaca.
E in coda, ma proprio in coda, Rutelli che si dimette da sindaco e invita la gerarchia ecclesiastica a non invadere campi non suoi. Che
a caricarla un briciolo, o a spostarla un po sopra, sarebbe stata perfino spinosa. LOrganizzazione mondiale della sanit afferma che con
la leucemia luranio impoverito non centra un
tubo. Cronaca per cronaca, questa si poteva
dare prima delle ciccette da cotechino.

Sar veramente noioso il semestre


svedese, come ha scritto lEconomist? E la
prima volta che il Regno di Svezia ha lincarico di presiedere gli organi di governo
dellUnione Europea (Ue). E il presidente
della Commissione Romano Prodi non ha
usato convenevoli verso Stoccolma: si brutalmente detto contrario al turismo istituzionale cui costretto dalle continue rotazioni della presidenza, e ha giudicato troppo ottimistiche le aspettative svedesi in
materia di allargamento dellUnione. In effetti il primo ministro Goran Persson si
dato compiti definiti in inglese dalle tre e,
enlargement, environment ed employment: ampliamento, ambiente, impiego. Il
dossier dellampliamento, per, sottintende
la soluzione di gran parte dei problemi istituzionali che il semestre francese ha lasciato a mezzaria. Quello sullambiente vuol dire mettere il dito delle autorit dellUe in
materie che, in molti Stati membri, sono affidati a livelli di governo (come le regioni)
pi vicini ai cittadini. Un raffronto fresco di
stampa degli ultimi 15 piani dazione nazionali in materia dimpiego afferma eloquentemente che la realt molto distante dalle
parole. Su tutto ci si staglia lombra del rallentamento delleconomia americana e
mondiale. Ce n abbastanza per tensioni,
emozioni e commozioni. Altro che noia!

OGGI NEL FOGLIO QUOTIDIANO

IL MENATORRONE
NEL POLLAIO RAI
UNA STAR RISSOSA e caciarona,
il Santoro dalle ire fruttuose, si paragona agli ebrei della diaspora.
Grottesco (editoriale pagina tre)

VERI SCIOPERI AMERICANI. So-

Mario Baccini ci guarda

Luomo che volle farsi re


insegue Berlusconi con
i poster sei metri per tre
Abnorme fenomeno sulla scena romana:
un illustre sconosciuto fa a gara con
lesposizione mediatica del Cavaliere

no tornati al lavoro i giornalisti di


Seattle. E non hanno guadagnato
nulla
(Luca Sofri pagina due)

E il vice pi vice di Pierferdi

RENATO SIRU, il freelosopher in

Roma. Millecinquecento Mario Baccini,


dal formato soft del manifesto tradizionale
a quello hard del sei metri per tre, scrutano
tutti insieme il popolo romano. Come Berlusconi, mejo de Berlusconi. Appena il Cavaliere ha mollato per un po i muri della

maglia nera ma con il ribasso se la


gode. Con lacquisto di Liberty surf
salito di 7 punti
(pagina tre)

TEATRINO

Sul tetto del mondo

Guerra ai talebani in vista,


e caccia grossa a Bin Laden
Massud sta con Mosca. In Libano lIran
sta con i sunniti. Gli eredi di Saddam
Il superterrorista Osama Bin Laden non
sar fermato n dagli uomini dellFbi n da
quelli degli innumerevoli Servizi segreti
che gli stanno dando la caccia. Osama Bin
Laden non , per ora, catturabile perch vive in un rifugio segreto a Kandahar, in Afghanistan, sotto la protezione dei talebani.
FOGGY BOTTOM

E gode, indirettamente, della copertura


dei Servizi segreti pakistani. Secondo gli osservatori di questioni centro-asiatiche, molto consultati in questi giorni a Foggy Bottom, solo la caduta del regime dei talebani
potr mettere fine alle trame terroristiche
del ricco saudita: lultima delle quali ha riguardato le sedi diplomatiche americane in
Italia. E proprio contro i talebani, dicono a
Washington negli ambienti dellintelligence,
si sta preparando una forte azione. Il regime afghano, sostenuto dal Pakistan, ha tre
altri possenti nemici oltre agli Stati Uniti.
Sono lIran, la Russia e lIndia. I talebani
appoggiano attivit destabilizzatrici nei tre
paesi e in pi esportano leroina in tutte le
zone limitrofe. Per questo motivo, e in accordo con gli Stati Uniti, lIran, India e Russia hanno deciso di appoggiare militarmente e finanziariamente il generale Ahmed
Shah Massud, il leone del Panjshir, leader
della Northern Alliance, lunico movimento
guerrigliero che fa paura ai talebani. Da ottobre ad oggi a Nuova Delhi e a Mosca vi sono state numerose riunioni dei gruppi di lavoro indo-americani e indo-russo sul terrorismo internazionale. In queste occasioni
stato messo a punto un piano per contrastare duramente i talebani con la guerriglia.
Mentre India, Russia e Iran saranno i leader della campagna on the ground, fornendo a Massud consiglieri militari, armi,
elicotteri da attacco, Washington dar allalleanza informazioni e supporto logistico.
Ci significa che lAfghanistan sar scrutato a fondo dai satelliti spia e che a Massud
arriveranno sistemi darma particolarmente sofisticati, capaci di arrecare gravi danni
ai talebani e di neutralizzare quel che resta
della loro aviazione. I mesi invernali servono a preparare le forze e a organizzare la logistica di sostegno a Massud in Tagikistan a
in Uzbekistan. Gi quattro o cinquemila
consiglieri russi sono al lavoro per preparare la campagna di primavera contro i
talebani. Massud e i suoi uomini, secondo i
calcoli degli strateghi indiani e russi, dovrebbero arrivare a Kabul prima dellautunno e far crollare il regime. Anche la Cina sta meditando di associarsi alloperazione. I talebani finanziano e sostengono militarmente la guerriglia islamica nel
Sinkiang. Lazione di polizia internazionale,
fatta coi vecchi metodi delle guerre centroasiatiche di kiplinghiana memoria dovrebbe servire a smantellare definitivamente
anche il network dello sceicco terrorista
Bin Laden.
Dopo aver finanziato le organizzazioni armate sciite in Libano, lIran passata al sostegno dei sunniti. Dopo il ritiro delle forze
israeliane dal Libano del sud, le guardie rivoluzionarie iraniane hanno cominciato a
finanziare e ad armare i gruppi armati sunniti: al Tawhid, al-Jamaaa al-Islamiya e
Usbatal al-Ansar. Le tre organizzazioni operano soprattutto nel Sud e nel Nord del Libano. Le armi per i guerriglieri arrivano in
aereo a Damasco, nella capitale siriana sono prese in consegna dagli uomini di hezbollah e da questi consegnate ai responsabili militari delle tre forze sunnite.
I Servizi segreti egiziani hanno studiato
con cura la recente apparizione di Saddam
Hussein alla tv irachena. Ebbene si conferma la notizia che il raiss notevolmente dimagrito, almeno 25 chili, come raccontato in
esclusiva mondiale da Foggy Bottom. Anche
il presidente Hosni Mubarak al bar del Golf
club di Sharm el Sheik, ha detto, alla vigilia
di Capodanno, che Saddam Hussein messo fisicamente molto male. In caso di morte del raiss i due figli Qusay (34 anni) e Uday
(36 anni) potrebbero aspirare alla successione. Secondo le fonti di Foggy Bottom in
Medio Oriente, Qusay, che comanda le forze
di Sicurezza e il corpo speciale della Guardia repubblicana decisamente in pole position.

Capitale, subito si arrampicato il vice pi


vice di Pierferdinando Casini, numero uno
dei cicid romani, tanto big nella citt eterna da meritarsi la festa di compleanno al
Bagaglino, con relativo resoconto sulle pagine del Messaggero. Cose che a Roma contano quasi quanto un piano regolatore, e
che di norma sono riservate ai politici in
ascesa o ad Anna Falchi.
Nel rimirarsi riflesso in ogni angolo della sua citt - sotto un palazzo del centro come allo svincolo di una tangenziale o nei
pressi di un ufficio postale -, con pi folta
capigliatura di Silvio ma confidenzialmente scamiciato, Baccini sorride compiaciuto.
E se pensa agli effetti, caccia sospiri di soddisfazione: Lho verificato anche laltro
giorno allo stadio: la
gente mi riconosce,
qualcuno crede che
sia candidato a sindaco, qualcuno addirittura che lo sia
gi. I maligni, dentro il suo partito, raccontano: Quando ha
visto i nomi di Tajani e di Moffa e di
Fiori come possibili
candidati a successori di Rutelli, deve
aver pensato: perch
MARIO BACCINI
non io? Ma sconosciuto, avr osservato il Cavaliere. E allora quello: ah s, mo ti
faccio vedere!. Lui nega, meglio fare il regista che unoperazione diretta di sindaco
a Roma; ammette, certo, sindaco a Roma
piacerebbe a tutti; spiega, ho un percorso nazionale gi tracciato con Casini. E intanto assicura sui confidenziali rapporti
con il Cavaliere, che lo conosce, certo che
lo conosce, ho presieduto la festa della Vela quando cera lui, ho svolto la relazione
programmatica al congresso di Fiuggi in
sua presenza, mi ha citato ben tre volte nel
suo intervento.
E allora, perch issarsi su transenne e paletti, sopra i tetti e tra le cime degli alberi,
duecento milioni di spesa per valorizzare
nellimmagine e nellestensione metrica la
spinta giovane della democrazia, parola
dordine che si accosta alla sua fotografia
pure sui moduli del Comitato promotore
per le elezioni 2001? Lesigenza sottolineare che la partita politica ce la giochiamo
anche qui - dice Baccini. Se Berlusconi vince in Italia ma Veltroni vince a Roma, sar
una vittoria a met. Cos, allavvertita esigenza replicano migliaia di metri di effigie
bacciniana, e pure uno spot sulle tiv locali, con tre slogan che vanno in ordine crescente: primo, non rinunciare alla storia,
per la famiglia e con la famiglia; secondo,
non rinunciare al presente, per la casa con
i cittadini; terzo (e imminente), non rinunciare al futuro, per la scuola, con la
scuola. Sono messaggi subliminali, spiega Baccini, e insieme diamo visibilit ai valori che intendiamo rappresentare. Che
hanno avuto, garantisce, il meritato successso: Il nostro sito www.ccd.it intasato da
gente che vuol sapere come far parte del comitato elettorale.
Il pesante fardello
Il pesante fardello di dover fare tutto
con la sua faccia - quantitativamente parlando, si vede pi Baccini che Harrison
Ford e Richard Gere, che pure hanno due
film in uscita, sui muri di Roma - non
preoccupa pi di tanto il delfino di Casini
nel centro-Italia: C sempre lidentificazione con una persona, e per la nostra
area, a Roma, sono io. E poi, se abuso di
presenza c naturalmente una ragione:
Questa una pre-campagna elettorale.
La facciamo oggi perch Fini e Berlusconi, quando domani si scateneranno, saranno irraggiungibili. O si parte prima o
non facciamo vedere il nostro messaggio.
E unoperazione a tavolino.
C chi, nel partito della Vela, mugugna
mentre si aggira per le strade della Capitale. Baccini il nostro Taricone: lo vedi
stampato dappertutto, sospira un collega
parlamentare. Lui, numero uno - ho la delega al partito, sottolinea - dei tre numeri
due di Casini (gli altri sono Bruno Tabacci
e Raffaele Lombardo), mostra stupore se
il caso e rivendica benemerenze se servono:
Alle Europee ho preso a Roma e provincia
25 mila voti, in un partito molto pi piccolo
di An e di FI. Basta fare la proporzione....
E intanto luomo che nella Capitale si fece
Berlusconi, pu tra i pochi vantare anche il
fiorire di club Amici di Baccini pronti al
sostegno e alla causa. Che quando Silvio
torner e sar su tutti i muri (e ci sar), almeno si sappia che Mario c gi stato.

ANNO VI NUMERO 9 - PAG 2

Gossip
La Matranga torna bambina
in un hamam di Istanbul.
Quesiti (ex) socialdemocratici
La dolce vita. Sono numerosi coloro nei quali lindividualismo si manifesta come gusto per la dolce vita. Vorrebbero sempre che le nostre truppe si
dirigessero verso le grandi citt, ma
non per amore del lavoro, ma solo per
smania di piaceri. Soprattutto spiace a
costoro lavorare nelle regioni rosse, dove esistono condizioni di vita difficili
(Mao Tse-Tung, Sradicare le concezioni errate del partito).
Sassi, pertiche e flessioni. Il ministro
per le Politiche comunitarie, onorevole
Gianni Mattioli (Verdi) e il portavoce di
Alleanza nazionale, onorevole Adolfo Urso, sono scomparsi dalle abituali palestre.
Non frequenta pi neanche il direttore di
Porta a porta, Bruno Vespa, che ha confessato di limitarsi ormai a un po di ginnastica. E invece sempre assiduo frequentatore dei centri ginnici il consigliere del Quirinale per i Rapporti con la
stampa, Paolo Peluffo. Infine, presso il
centro Spa dellHotel de Russie, poca palestra ma molti massaggi per una decina
di parlamentari, tra cui Claudio Martelli
e il candidato premier Francesco Rutelli, afflitto da mal
di schiena: Con i magneti
precisano al centro - ridiamo
le frequenze che mancano a
questa schiena, e poi facciamo il massaggio con olio caldo e con sassi caldi e freddi,
ma spesso il mal di schiena
solo mentale, allora con i trasmutatori energetici si devono ripulire le forme di pensiero negative. Massimo
DAlema, inoltre, ha rivelato
a Montecitorio di poter fare,
volendo, cinquecento addominali al giorno.
Formazione. Lonorevole Ettore Peretti
(Ccd) appassionato di calcio e organizza
partite e tornei. Ma Peretti precisa il
capogruppo del Centro cristiano democratico, onorevole Marco Follini a me
non mi fa mai giocare.
Oriente misterioso. Lonorevole Cristina
Matranga (Forza Italia) ritiene che Istanbul, dove stata, sia una citt magica, e
infatti specifica: La magia pi grande
stata allhamam, il bagno turco. Io sono
stata in quello pubblico. Si entra in una
grande sala di vapori e profumi, piena di
donne avvolte nel lino che si rilassano.
Poi si va in unaltra sala dove ci sono delle matrone che ti prendono per mano, ti
portano a una fonte, dove ti lavano e ti
massaggiano. E mentre ti massaggiano
cantano delle nenie turche. Con lo stordimento dei vapori, regredisci e per incanto diventi bambina: io volevo poggiarle la
testa sulla spalla e chiamarla mamma.
(Continua).
Vista. Claudio Ligas, portavoce del presidente della Camera Luciano Violante,
comunica: Ho cambiato gli occhiali, mi
sono fatto quelli senza montatura.
Mammiferi. Il senatore a vita Giulio
Andreotti sulla possibile vittoria elettorale della Casa delle libert, osserva: La
maggioranza non bader a mezzi per dare
fastidio, o muovendosi alla luce del sole o
comportandosi da talpa.
Affezionati lettori. Lonorevole Maurizio
Gasparri, responsabile di Alleanza nazionale per le politiche di governo del Polo,
osserva: Mia moglie Gabriella un caso:
legge solo un piccolo quotidiano di opinione.
Smontaggi. La vicepresidente del Comitato parlamentare Schengen, onorevole Anna Maria De Luca (Forza Italia), ha
smontato lalbero di Natale e il presepio,
con il suo prato di velluto verde scuro
bordato di pizzo dorato e tutte le statuine
piccolissime dargento e di smalto.
Quesito. In vista delle elezioni si movimenta luniverso socialdemocratico: lex
segretario del Psdi, Franco Nicolazzi, ha
dato vita al movimento Socialismo, Autonomia, Riformismo, e lex ministro dei
Trasporti, attualmente eurodeputato di
Forza Italia, onorevole Enrico Ferri, si domanda: Chiss perch un vero moderato
come Cariglia oggi con il centrosinistra,
nello Sdi?.
Latinorum. Il costituzionalista di Alleanza nazionale, onorevole Paolo Armaroli, confida: Una volta presi quattro in
latino e i miei genitori mi chiusero una
settimana nella mia stanza.
Due pi due. Lonorevole Lucio Colletti
(Forza Italia) afferma: A scuola andavo
bene dappertutto, anche in matematica:
avevo sempre la media dellotto.
Antonello Capurso

IL FOGLIO quotidiano

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ISSN 1128 - 6164

IL FOGLIO QUOTIDIANO

MERCOLED 10 GENNAIO 2001

LA VITA SECONDO DRIEU LA ROCHELLE

Rock

Il piacere alzarsi tardi, leggere, il bordello, e vedere gli amici di rado


Domanda. Drieu La Rochelle, si dice che
le piacciano molto le donne
Risposta. Ho amato il corpo delle donne
come un simbolismo assurdo e delizioso. Un
corpo femminile esprime le idee di forza e
di bellezza come
INTERVISTE
una casa, un albero, un cavallo.
POSSIBILI - 3
Non ho creduto
allanima delle donne. Lorrore della condizione umana che luomo non ha un essere
corrispondente. La donna non esiste e luomo solo come Dio, solo perch Dio.
D. Qual la sua definizione dellamore?
R. Lamore ricercare la solitudine, abbandonarsi con furore a se stessi, chiudersi
in una prigione, buttare la chiave fuori dalle sbarre.
D. Lei si innamora spesso?
R. Io non sono uno che spasima. Sono un
amico innamorato dellamore.
D. Cosa le piace di pi in Madame Renault, il suo ultimo amore?
R. E una donna del tipo che mi piace:
senza pretese intellettuali, senza discorsi
seccanti. Sembra fantasticare dolcemente
su quel che esprime la sua forma.
D. Cos per lei lamicizia?
R. Uno scambio di carit minuzioso, paziente, sottile, disperato. Gli amici sono sempre gli stessi, i buoni, i cattivi, i severi e i
fiacchi. Li bruciavo tutti nel crogiolo del mio
fervore e del mio egoismo. Da qualche tempo li separo. Mi allontano dai migliori, ri-

spetto la loro personalit. Gli altri li tengo in


pugno.
D. Lei non sarebbe per caso un romantico?
R. Romanticismo una parola magica che
ci insegna a sfidare tutto ci che minaccioso o ostile.
D. Dicono che lei sia un razzista. E vero?
R. Credo che la razza sia eterna.
D. Come vede la vita?
R. La Vita, ci rimane solo questa parola
sulle labbra quando la sua ingenua realt ci
sfugge. La vita impone spaventose mutilazioni.
D. Comera da giovane?
R. Ero alto, biondo. Occhi azzurri, pelle
bianca. Ero di razza nordica, padrona del
mondo. Ero tutto dun pezzo, duro con delle
astuzie dirette. Ingenuo, pieno di egoismo
generoso. Con un misticismo segreto in fondo allamore per il potere.
D. Quindi era pieno di speranze?
R. No, fin dai sedici anni era tutto deciso.
E lo sapevo. Fu allora che rinunciai a lottare. Non me lo perdoner mai. Sono nato
troppo vecchio.
D. Quali sono stati i suoi piaceri?
R. Ho goduto infinitamente ad alzarmi tardi, leggere a letto e passeggiare per Parigi,
andare al cinema, al bordello, vedere gli
amici soltanto di rado, poter incontrare le
mie amanti solo due o tre ore al giorno, penare senza scopo, leggere, scrivere quando
mi stancavo di oziare e talvolta viaggiare.

D. Le piace frequentare le case chiuse?


R. Le puttane sono sensibili quanto le altre e non parlano.
D. Lei ha scritto molti libri. Qual il suo
rapporto col pubblico?
R. Il pubblico non riesce ad assimilare la
mia scrittura. Stupito di non sedurre i cretini, ho dubitato di me stesso. Avrei voluto piacere ai giornalisti e alle donne.
D. Come si giudica come autore?
R. Avrei voluto essere solo un uomo che
non ha scritto niente: il talento non scusa
lassenza di genio.
D. Qual , secondo lei, il compito dellintellettuale?
R. La funzione degli intellettuali di tentare cammini rischiosi, di percorrere tutte le
strade possibili della storia.
D. Lei ha vissuto molto da solo. Perch?
R. La solitudine lorgoglio dei forti. Se
non lavessi voluta, avrei voluto molte pi cose di quelle che ho voluto: pi potere sugli
altri, pi seduzione, pi successo, pi denaro.
D. Il denaro non le interessava?
R. Ho scelto di essere povero.
D. Nella Seconda guerra mondiale, lei si
alleato ai tedeschi. Come li giudica?
R. Sono dei fessi, come me. Dei fessi deliranti, alteri, maldestri e altruisti come me.
Rappresentano mirabilmente tutto quello
che ho voluto essere.
D. Come si sentito in quegli anni?
R. Solo, spaventosamente solo, per ego-

centrismo e anche per distacco Bisogna rinunciare a essere nellimmediato, ma accettare la propria sorte di profeta. Leggendo i
profeti, ho scoperto che erano dei collaborazionisti, sapevano che tutto era perduto.
D. Dovremmo considerarla un traditore?
R. S, sono un traditore. S, sono stato intelligenza col nemico. Ho portato dellintelligenza francese al nemico. Non colpa mia
se il nemico non stato intelligente.
D. Perch lha fatto?
R. Ho voluto essere un uomo completo,
non solo un topo di biblioteca, ma anche un
uomo di spada che d e riceve colpi.
D. Non ha nessun rimpianto?
R. Prover sempre rimorso per non essere stato capace di incarnare in questi ultimi
anni un personaggio rimasto senza interpreti: quello del dandy, delluomo rigorosamente non conformista che rifiuta tutte le sciocchezze del momento e dimostra discretamente, ma fermamente unindifferenza sacrilega.
D. Come giudica il suicidio?
R. Il suicidio rientra nella linea della mia
mistica liberissima di iniziato senza iniziatore, di autodidatta superiore, di solitario
metafisico.
D. Perch si ucciso?
R. Abbiamo giocato, ho perso. Reclamo la
morte. Voglio morire perch sono stupendamente maturo per la morte. Che fortuna non
diventare vecchio!
Giuseppe Scaraffia

NON IL GRANDE FRATELLO, LA BBC

Lallegra comune dei castaway delle Ebridi, esiliati e soddisfatti


Londra. Dal 31 dicembre 1999 al primo
gennaio 2001 ventotto adulti e otto bambini
hanno condotto unesistenza da primitivi in
unisola delle Ebridi, popolata solo da cervi,
foche e pennuti, per prendere parte a Castaway 2000, una doc-soap (documentariosoap) della Bbc. Un Grande Fratello alla Robinson Crusoe, conclusosi nel momento di
massima popolarit del genere naufrago sullisola deserta. Gli emuli di Robinson hanno
infatti gi invaso i piccoli schermi con la trasmissione Survivor, grande successo negli
Stati Uniti (a marzo in Italia). E un RobinsonTom Hanks campeggia dai manifesti dellultimo film di Robert Zemeckis, Cast Away.
Rispetto a Survivor, per, il doc-soap della BBC ha unimpronta pi sociologica: nellarco di un anno, un campione della societ britannica si cimentato con uno stile
di vita nuovo, in un ambiente ostile, con il
doppio scopo di vivere unesperienza unica e
di intrattenere, con le proprie disavventure,
il pubblico seduto in poltrona.
Lidea era nata nellautunno 98 a Londra,
durante un pranzo di lavoro tra Jeremy Mills,
regista di doc-soap di successo, e Peter Salmon, controller della Bbc1. Sperimentazione sociale, dinamiche di gruppo, ecologia, avventura: in unora, la bozza era pronta. Il secondo passo fu di attivare una squadra di
esperti in psicologia, antropologia, economia,
sopravvivenza e tecnologie alternative, con il
compito di curare laspetto organizzativo, dalla ricerca dellisola alle selezioni. La pubblicit arriv gratuitamente dai tabloid, che gettarono fango sullidea, e dagli altri giornali,
che la derisero. Eppure, fu proprio un titolo
del Guardian (Perch mai la Bbc vuole che
trenta persone vadano a vivere su uno scoglio?), ad attirare una buona parte dei candidati.
Dalle quattromila domande di partecipazione, sono stati selezionati una trentina
naufraghi. Nella lista dei castaway, di et
compresa tra i 2 e i 58 anni, figuravano liberi
professionisti (dallingegnere al microbiologo
allo psicoterapeuta gay, alla giornalista televisiva), un insegnante, un falegnami, un istrut-

tore di guida, una segretaria, un paio di fotografi, una coppia di docenti universitari,
qualche famiglia e persino una ragazza madre con figli a carico.
Una psicologa di Glasgow, Cynthia, madre
di quattro figli, ha aiutato a formulare i test
per la selezione, dato che, oltre a uno spaccato della realt sociale britannica, la BBC

IL RIEMPITIVO
di Pietrangelo Buttafuoco

AGENZIA
AFRICA ITALIANA. Lobelisco di Axum, che svetta allegro davanti al palazzo che
fu la sede del ministero per lAfrica italiana (pare ci sia oggi la Fao), dovr essere
smontato per ritornarsene in Etiopia. La
notizia triste, non solo perch nel 1937 lobelisco era arrivato per celebrare i 15 anni
della Marcia su Roma, ma anche perch
riesce difficile immaginare un etiope bisognoso di obelischi (aveva pi necessit di
asfalto italiano), ed appunto triste perch
chiss che lagne si sono inventati i solerti
funzionari della democrazia, chiss quali
alati argomenti oltre al perdono! hanno
vomitato per esorcizzare lo spettro del colonialismo: lorrore della guerra perfino
(quando c sempre bisogno di una buona
guerra). E allora se ne va questo trofeo con
cui si sono rallegrate le giovinezze degli italiani dalla faccia abbronzata, i mariti delle
faccette nere, le spalline delle camicie sudate e quellultima pagina, infine, proprio
quella del romanzo di Giuseppe Berto. Vi
meritate Pasolini (e Tana De Zulueta).
voleva, sullisola, una grande variet di caratteri e temperamenti. Anche gente antipatica, quindi, purch telegenica. Cynthia stessa avrebbe fatto parte dei castaway, ma con
un ruolo di osservatrice, pronta a commentare le baruffe, ma anche la crescita emotiva
del gruppo, assieme alloperatrice addetta al-

la realizzazione del video-diario.


Una gruppo di una trentina di persone permette di formare una comunit ma non consente le divisioni tipiche della faziosa natura
umana. Chi ricorda le comuni hippy degli anni Sessanta, potr farsi unidea delle interminabili assemblee sullisola, necessarie per
decidere qualsiasi cosa: dal trattamento da
riservare agli ospiti inattesi (i cuccioli di
collie e un puledrino), agli inevitabili attriti
sui turni di cucina e lavanderia, alle diverse
esigenze individuali (un medico voleva che si
raccogliessero i bisogni dei cani ). In assemblea si doveva decidere anche se cacciare o no i cervi locali, nella speranza di procurarsi un po di carne, e in assemblea trovavano posto i piccoli e grandi drammi: la morte
del cane Charlie, mandato allospedale veterinario e riportato in una bara, in barca, per
il funerale, o la decisione di spedire a casa un
castaway troppo disgregante.
I bambini, spesso intervistati e filmati, detestavano laspetto assembleare dellesperienza e sembravano disprezzare gli adulti
per la loro incapacit di agire senza imbarcarsi in interminabili discussioni. Come
gruppo, infatti, i piccoli, rispetto agli adulti,
hanno dato un migliore spettacolo di s. E degli adulti non hanno approvato le scelte razionali, come la decisione di tenere solo un
cucciolo sullisola, o di mangiare maiali e pecore. Il motto tutto il potere allassemblea,
noioso per i piccoli e per i membri del gruppo abituati ad avere pi autorit e responsabilit, comunque sfociato nella decisione di
bandire dallisola un trasmettitore permanente che avrebbe dato gli isolani in pasto
allavido pubblico, come invece la BBC
avrebbe voluto. I partecipanti, comunque, sono usciti cambiati da unesperienza che ha
superato i pi rosei pronostici. Quasi tutti
hanno tenuto un diario; molti si sono scoperti poeti o artisti, e tutti hanno realizzato di
avere una capacit di resistenza insospettata.
Le condizioni di vita, specie allinizio, erano
atroci, in quelle monocamere ecologiche fatte in legno, a forma di tenda rotonda, dette
pod. Linverno delle Ebridi, poi, che inizia

a settembre e dura fino a maggio, con i suoi


incessanti venti gelidi e le sue 7-8 ore di luce
al giorno, non favoriva la conversazione tra
intellettuali dediti alla lettura e lavoratori
manuali inclini al bere.
Eppure, nonostante il Guardian avesse
predetto la morte di tutti i partecipanti nel
corso del primo mese, tutti hanno imparato
nuove tecniche di sopravvivenza e, in pochi
mesi, si sono trasformati in agricoltori, producendo per il proprio fabbisogno e esportando sulla vicina isola di Harris il richiestissimo surplus. Laitante Ben sa ora mungere
le mucche e tosare le pecore (viene ripreso,
assieme a Julie, mentre impara larte della
tosatura, con laiuto della musica di Mozart,
ovviamente proveniente da una radio a manovella); gli agenti di borsa sono ora esperti
di carote, cavoli e patate.
La comunit diventata autosufficiente,
acquedotto compreso. Comunque, tutti si sono adattati al freddo, a differenza dei tecnici
e dei giornalisti della Bbc, che non hanno fatto che lamentarsi del gelo. Tutti si sono detti
entusiasti dei gabinetti ecologici, del silenzio,
della possibilit di starsene tranquilli in posti di bellezza spettacolare. I bambini hanno
gradito la libert di giocare a ogni tipo di avventura, anche se hanno sentito la mancanza
della tv, del computer e degli amici. Qualcuno, per, se n andato prima, come la famiglia proletaria di colore che, appartenendo a
una rigida corrente avventista, ha avuto pi
difficolt di adattamento e di tolleranza nei
confronti della minoranza omosessuale, rappresentata da Ron; o come Ray, in cerca di avventure erotiche con signore non consenzienti. Intanto, chi rimasto sullisola ha cementato la solidariet. Li abbiamo visti celebrare lanno nuovo, a chiusura della trasmissione-esperimento, con fiumi di lacrime e
champagne. Nessuno pi quello di prima, e
nessuno vuol tornare a far quel che faceva
prima. E tutti, dopo essere riusciti a sopravvivere su uno scoglio per un anno, considerano assolutamente superflui i dibattiti sullEuro e sullUnione europea.
Erica Scroppo

VERI SCIOPERI AMERICANI

Sono tornati al lavoro i giornalisti di Seattle (senza guadagnare nulla)


nche a Seattle c uno sciopero dei giornalisti. Cera, fino a ieri mattina. Lo
A
sciopero dei giornalisti di Seattle diverso
da quelli italiani. Somiglia un po agli scioperi che si vedono nei film americani, neanche a farlo apposta. Seattle ha due grossi
quotidiani che si contendono i lettori della
citt, il Times e il Post-Intelligencer. La
competizione tra i due 104 anni e 225 mila
copie il primo e 137 e 175 mila il secondo
tosta, e molti temono che presto anche
Seattle avr un solo grosso quotidiano, ma
nessuno scommette su come si chiamer.
Soprattutto da quando il Times ha deciso,
dieci mesi fa, di abbandonare luscita pomeridiana e combattere i rivali sulla stessa
edizione mattutina. La paura tale che le
due propriet hanno stipulato un accordo:
se uno chiude, quello che sopravviver passer un terzo dei profitti allaltro fino al
2083. Il Post-Intelligencer appartiene alla
famiglia Hearst, quella di Randolph Hearst, Patti Hearst e Quarto Potere. Il Times
diviso tra un 51 della locale famiglia
Blethen e un 49 di unaltra catena di giornali, Knight Ridder, che da tempo vorrebbe
papparsi anche il resto ma i vecchi proprietari tengono duro. Con punte romantiche in cui Ridder dice se la maggioranza
fosse nostra il giornale guadagnerebbe di
pi e Blethen risponde ci rifiutiamo di fare un giornale mediocre. I rapporti tra i
due giornali sono ulteriormente complicati
dal fatto che stampa, diffusione e pubblicit
del Post-Intelligencer sono gestiti dal Times
(in Italia, la Mondadori pubblica Panorama
e distribuisce lEspresso).
I dipendenti dei due giornali hanno il
contratto scaduto da luglio dellanno scorso.
Chiedono pi soldi, che gli editori non vogliono concedere. Oggi la paga minima di
un reporter con sei anni di anzianit di 21
dollari e 12 cent lora, o 844 dollari la settimana, che sembra una bella cifretta (si tratta di un minimo). Ma, si sa, la vita a Seattle
molto costosa. Gli editori offrono un au-

mento di tre dollari e trenta lora, nellarco


dei prossimi sei anni. I giornalisti chiedono
quasi il doppio (6 e 15), pi altre concessioni minori. E il 21 novembre, non ottenendo
una virgola da mesi, sono entrati in sciopero. Entrati in sciopero, non un giorno di
sciopero o due giorni di sciopero. Sono in
sciopero da cinquanta giorni. Con i picchetti davanti alle sedi, i cartelli, i fal improvvisati per scaldarsi (temperatura media a
Seattle a dicembre, 4 gradi), i turni, i cittadini di Seattle che si fermano a solidarizzare, discutere, a portare i cartoni con le pizze e la legna da ardere. Mille aderenti al
sindacato che partecipano allo sciopero fregandosi le mani dal freddo e con il vapore
che esce dalle bocche.
I due quotidiani non hanno interrotto le
pubblicazioni. I numeri sono diventati assai
pi smilzi e mediocri, ma grazie a chi ha deciso di continuare a lavorare (un quinto degli iscritti al sindacato) e a nuove assunzioni, sono in edicola ogni giorno. Per un po sono anche usciti gratis. Gli scioperanti hanno
ricostruito una redazione e pubblicato un
quotidiano in proprio, il Seattle Union Record, e hanno chiesto ai cittadini di Seattle
di boicottare i due giornali maggiori. I quotidiani locali pi piccoli hanno aumentato di
molto le vendite.
La situazione stata vivace e battagliera
per qualche tempo, poi un clima di tristezza
e paura si aggiunto al freddo pacifico. Il Times e il Post-Intelligencer hanno perso co-

pie e inserzioni, proprio sotto Natale quando i guadagni sarebbero stati pi ricchi.
Frank Blethen, ritenuto da molti dipendenti un bravo editore illuminato, si sentito
tradito dai suoi, e i giornalisti si sono sentiti
traditi da lui. In una lettera pubblicata sul
Times ha scritto: Abbiamo costruito questo
giornale insieme e senza di voi non lo stesso. Le redazioni si sono dibattute tra lattaccamento al giornale e la solidariet con i
colleghi pi sfavoriti dalle norme contrattuali. Lultimo sciopero della stampa in una
grande citt (a Seattle datava al 1953) fu a
Detroit nel 1996, dur diciannove mesi e i
giornali colpiti persero un terzo dei lettori
che non hanno pi riguadagnato. Il suo spettro veniva evocato sempre pi spesso. E a
Seattle gli editori non cedevano di un millimetro. Ho visto la prospettiva di avere un
solo quotidiano in citt avvicinarsi paurosamente, ha detto la senatrice democratica
dello Stato di Washington Patty Murray, che
si presa la briga di sbrogliare la matassa,
sotto Natale. Ma le due parti non collaboravano e la situazione diventava sempre pi
drammatica, con mille lavoratori fermi e
senza paga. Anche la citt era divisa tra la
solidariet ai giornalisti con cui familiare,
e il disagio di avere tre quotidiani, ma non
uno decente.
Cos, loggetto della contesa diventato
giocoforza il ristabilirsi della situazione precedente e la salvaguardia dei posti. Alla vigilia di capodanno i dipendenti del Post-InOGGI Al nord molto nuvoloso con
piogge e nevicate al di sopra dei mille
metri. Al centro e sulla Sardegna alternanza di schiarite e annuvolamenti. Al
sud e sulla Sicilia poco nuvoloso. Temperature senza variazioni di rilievo.
DOMANI Al nord parzialmente nuvoloso con deboli piogge. Al centro, al sud
e sulle isole sereno o poco nuvoloso.
Temperature in lieve aumento.

telligencer hanno accettato gli aumenti proposti dalla propriet strappando concessioni su altre questioni minori, e sono tutti tornati al lavoro. Ma per quelli del Times un
giornale che ha vinto sei premi Pulitzer negli ultimi 25 anni - la situazione si era aggravata. Leditore aveva assunto 68 persone per
fare il giornale durante lo sciopero e non
aveva intenzione di restituire quei posti; in
pi, annunciava che le perdite subite durante lo sciopero (indicate in diversi milioni
di dollari) lo costringevano a licenziare 250
tra quelli che avevano scioperato. E la ripresa delle pubblicazioni da parte dei rivali faceva paura. Alla fine la senatrice Murray ha convocato le parti nel suo ufficio di
Washington. Per la prima volta arrivato anche Frank Blethen in persona. Dopo tredici
ore, alle tre del mattino di gioved scorso, sono usciti con un accordo. Il sindacato accettava esattamente lo stesso aumento contestando il quale era entrato in sciopero, 3 dollari e 30 lora in sei anni. In cambio vedeva
soddisfatte altre richieste come una maggior
copertura assicurativa, miglior trattamento
salariale per i giornalisti delle redazioni extracittadine e migliori incentivi per la pubblicit. E soprattutto la riassunzione entro
tre mesi di tutti i dipendenti in sciopero (salvo una parte a cui verranno offerti pensionamenti e liquidazioni favorevoli), con il
reimpiego in altri settori di quelli assunti
durante lo sciopero. Lassemblea del Times,
ieri mattina, ha approvato laccordo 359 favorevoli contro 116 contrari. Ma i leader dei
giornalisti hanno detto cose molto da film
americano, retoriche, e che solo gli americani sono capaci di rendere vere: Abbiamo
guadagnato il rispetto, abbiamo ricevuto la
solidariet della citt, siamo diventati uniti
e ora sappiamo trattare.
Siamo felici di essere una squadra, ha
detto il presidente del Times Sizemore, un
attimo prima dei titoli di coda: E ora facciamo un grande giornale.
Luca Sofri

Una band provocatoria, uno


che scrive canzoni senza ritornello,
un altro che si d del genio
GODSPEED YOU BLACK EMPEROR!
Lift your skinny fists like antennas to heaven
(Wide Records)
Provocatorio tentativo di dimostrare che se
una band canadese dalla composizione variabile tra gli otto e i dodici elementi, battezzata con un nome assurdo citazione da un
documentario giapponese degli anni Settanta - pubblica un doppio cd dal titolo irrammentabile, composto di quattro suite di venti
minuti ciascuna interamente strumentali salvo laggiunta di registrazioni vocali radiofoniche o stradali, utilizzando tutto larmamentario strumentale del rock mescolato a orchestrazioni sinfoniche, senza promuoverlo
n diffondere interviste, tentativo di dimostrare, dicevamo, che un siffatto inqualificabile disegno potr comunque ottenere la
menzione di capolavoro su quattro riviste
musicali anglosassoni, e sul presente quotidiano, in nome della sua audace bellezza.
DAMIEN JURADO - Ghost of David (SubPop)
Per quelli che vogliono un genere: experimental folk music, dicono gli americani. Per
quelli che vogliono un riferimento: Nick
Drake, Elliott Smith e Mogwai. Oppure nessun riferimento. Per quelli che vogliono dei
versi: It just so happens I have many concerns, I have seen the brighter side of the
roads that lead to hell. Per quelli che vogliono un mood: melodico-depressivo. Per
quelli che vogliono la musica: molta chitarra
acustica, e poco pi. Per quelli che vogliono
qualcosa da dire: Jurado uno capace di scrivere tredici canzoni canzoni senza un ritornello. Per quelli che vogliono unopinione:
gran bel disco, accidenti. Per quelli che vogliono canzoni allegre: lasciar perdere. Per
quelli che vogliono un consiglio: comprarlo.
BERTRAND BURGALAT - The genius of Bertrand Burgalat (Bungalow)
Uno che d un titolo cos a un cd di canzoni quasi tutte non sue che nemmeno canta, o
crede di essere spiritoso o crede di essere un
genio. Burgalat un francese di origine corsa a met tra il produttore, il deejay e il musicista elettronico. Ha lavorato con la musica
del suo paese e ne ha tirato fuori un cioccolatino che piacer a quelli che si sono messi
in casa le raccolte lounge-dance tipo Buddha
Bar e Hotel Costes per non essere da meno, o
si sono affezionati allo space pop (che non
vuol dire niente, ma per non essere da meno
si dice cos) degli Air, di cui riprende Sexy
Boy. Qui c qualche idea in pi, qualche ritmo in meno e Nick Cave che canta in francese. Se non lo trovate in Italia, c Amazon. Per
non essere da meno, si raccomanda di usare
molto i termini charme, mlange, verve e citare Serge Gainsbourg.
RYAN ADAMS - Heartbreaker (Sony)
Ryan Adams, Ryan. Con la erre. Quello che
dite voi Bryan, quel rocchettaro allacqua di
rose piccoletto e canadese, sputtanatosi via
via in colonne sonore e collaborazioni imbarazzanti. Questo si chiama Ryan, pi giovane, sta un po a New York e un po a Nashville e possiede una chitarra. Ne uscito fuori
un disco di uno che sta un po a New York e
un po a Nashville e possiede una chitarra.
Che altro se ne deve dire? che ci canta
Emmylou Harris con la sua bianca chioma e
gli stivaletti con le frange, che ricorda il bravissimo Joe Henry, che un disco troppo
country per chiamarsi rock e troppo rock per
chiamarsi country. Bello, un po rock e un po
country. Ryan Adams, con la erre.

PICCOLA POSTA
di Adriano Sofri

Di tutti i pentimenti ben intesi, quello del cacciatore il


modello, come nelle storie dei santi
Uberto, Eustachio, Giuliano Ospitaliere
ecc., che mostrano oltretutto laffidabilit
maggiore di chi ha smesso di peccare rispetto a chi pensa di non aver mai cominciato. A Geo & Geo luned pomeriggio ho visto una storia cos bella che voglio raccontarla: chiss doveravate voi luned pomeriggio. Mi dispiace di non sapervi nominare gli autori del documentario, perch allinizio ero distratto. Si intitolava Il vecchio e la montagna e si svolgeva nel Parco
delle Dolomiti bellunesi, fra Feltrino Agordino e Zoldano. Il vecchio ha solo 70 anni, si chiama Viotti, stato un grande scalatore, ed ancora un frequentatore robusto di quelle salite. Spiegava i viazzi, cio
i sentieri segnati in quota lungo cenge e
sporgenze erbose e strettoie a strapiombo
dal passaggio dei camosci. Quando sono
tranquilli, i camosci non si cacciano mai in
punti senza uscita, spiegava, dunque basta
seguire le loro peste, anche dove sembrano
finire in un vicolo cieco, per andare avanti.
Quando bisogna correre, la superiorit del
camoscio viene fuori: pu saltare due metri
in alto, sei metri in lungo. La loro superiorit una delle spiegazioni dellaccanimento che gli uomini hanno messo da sempre nellammazzarli e farsene un trofeo. Il
vecchio era stato un implacabile e sregolato cacciatore, fino a un certo giorno. Quel
giorno aveva avvistato un maschio formidabile, ne aveva seguito i duelli simbolici
con i rivali, messi facilmente in fuga, e laccostamento alle femmine: a quel punto gli
aveva sparato. Allora, mentre se lo caricava in spalla, successe la cosa: gli altri animali, i maschi battuti e le femmine conquistate, invece di scappare vennero, una quarantina almeno, a guardare da vicino il loro grande compagno: come, dice il vecchio,
se volessero manifestare la loro triste meraviglia per una forza cos grande e leale e
abbattuta, e rendergli un ultimo omaggio. Il
vecchio racconta la vergogna che prov, e
dice che scese a valle, cambi il fucile con
una macchina da cucire, e da allora ha frequentato camosci e altri animali solo per
ammirarli senza invidia: e, infine, da allora
ha dormito molto bene. Cos sia.

ANNO VI NUMERO 9 - PAG 3

EDITORIALI
Il menatorrone nel pollaio Rai
Star rissosa e caciarona si paragona agli ebrei della diaspora. Grottesco

otizia (si fa per dire) dai giornali di


ieri: Michele Santoro ce lha con i
vertici della Rai, li accusa di pavidit, di
non saper far concorrenza a Mediaset, di
non valorizzarlo. Noi di Raidue ci sentiamo come gli ebrei della diaspora, ha
detto. Curiosa e ribalda affermazione
per un uomo dalle ire periodiche, ma
sempre a contratto, ed espresse da piedistalli editorialmente molto protetti,
con toni da martire in un mondo asservito al potere. Ire fruttuose, a ben vedere. Basta ricordarle. Per esempio quelle
del febbraio 1992, quando cominci a lamentare la scarsa considerazione dellazienda nei suoi confronti: Non mi sembra giusto dopo che mi hanno pregato di
non andare da Berlusconi. A marzo fece la serrata con tutta la sua redazione
in polemica col direttore generale. Nel
luglio dello stesso anno, Santoro smise
di essere giornalista del Tg3 e divenne
autore. Dura la vita per lebreo errante.
Nel luglio del 93, Santoro ebbe un altro
accesso di vanit: Il contratto con Mediaset c gi, ma non lho ancora firmato. Ad agosto Santoro chiese (e la otterr) una propria struttura autonoma.
Lo nominarono vicedirettore. Pochi
giorni dopo si segnalava benevolmente
a Silvio Berlusconi (non gli mai stato
concesso di vivere e operare in una situazione di certezza del diritto), ma allatto dellingresso in politica del Cava-

liere il corteggiamento si trasform in


attenzioni diffamatorie. A un certo punto litig perch non volle mandare in onda un programma e fu accusato dal cda
Rai di voler spuntare nomine per i suoi
uomini. Una caciara avvilente.
Il 1994 fu lanno della liaison con Maurizio Costanzo in nome di Telesogno, e
nel gennaio del 95 minacci di andarsene se non saranno rapidamente sostituiti gli attuali vertici della Rai. Ad agosto 96 pass in Mediaset con un altro
buon contratto e la costosa protezione
del suo talk show dagli eccessi della pubblicit (senza precedenti). Il programma
fu un flop. Lui contest lAuditel. Della
Rai disse che era come il Minculpop. Nel
Minculpop ci torn nellaprile del 99 con
la carica di direttore. Non ci avr smenato molto, sul piano della bella convenienza che tutti i professionisti si aspettano dal loro lavoro. Adesso riparte a
menare il torrone (come accenn spazientito Fedele Confalonieri alla diciottesima intervista dispettosa della star).
Dice che la tv di Stato fa poca cultura. E
triste perch il suo programma va in onda soltanto al venerd, mentre Bruno Vespa sta sullo schermo tre volte alla settimana. Quel che peggio che il direttore generale, Pierluigi Celli, gli ha dato
retta. Gli ha risposto da pari a pari. Ne
nata la solita triste baruffa, una robetta
da pollaio ma senza galli.

Petrolio, si richiude il rubinetto


Frena leconomia americana e gli sceicchi difendono i prezzi delloro nero

Opec ha deciso di tagliare la produzione di petrolio. Reagisce cos alla


diminuzione di domanda provocata dal
rallentamento delleconomia americana.
Questo rallentamento non ha un effetto
immediato sulleconomia mondiale, ma
gli Stati Uniti consumano molti pi prodotti petroliferi della loro quota, pur elevata, di ricchezza mondiale e il calo della loro domanda spinge il prezzo del barile sotto i 25 dollari. LOpec vorrebbe
mantenerlo fra i 25 e i 30, pertanto si appresta a tagliare 1,5 milioni di barili al
giorno prima che si ricostituiscano le
scorte di grezzo ridotte al minimo nel periodo del prezzo sopra i 30 dollari (con
punte sino ai 35-37). LOpec controlla solo un 40 per cento dellofferta mondiale,
per alle sue decisioni si accodano anche paesi produttori che non ne fanno
parte. Daltronde le capacit produttive
di aree come Russia, Mare del Nord e
paesi africani non Opec sono al massimo
del loro sfruttamento, tenuto conto anche dei limiti dei loro oleodotti.
Il valore del dollaro sta scendendo,
poi, quindi un rialzo del prezzo in dollari del 10-15 per cento non fa che ricostituire il potere di acquisto dei produttori.

Anche le vicende del Medio Oriente


sembrano fatte apposta per rendere difficile il dialogo tra occidentali e paesi
arabi. In questa situazione lEuropa non
pu sperare di ricavare grande sollievo
per i costi della sua energia dal rallentamento delleconomia statunitense che fa
migliorare il cambio delleuro, n dalla
diminuita domanda che riduce la tensione del rapporto con lofferta. Sinch ci
sar lOpec, il problema del caro petrolio
si presenter. Soprattutto se non si svilupper unindustria energetica e unofferta capaci di diminuire la dipendenza
dellOccidente dalla produzione mediorientale. I prezzi alti sono il segnale di
questo stato di cose. Del resto il caro petrolio anche collegato a problemi ecologici: inquinamenti, effetto serra, turbamenti del clima. Lindustria energetica
ha compiti fondamentali nella nostra
epoca. Anche lenergia atomica, oggi posta nuovamente sotto tiro in connessione
con la questione delluranio impoverito,
va recuperata. I governi devono creare
un supporto adeguato di ricerca in questo campo. In quanto agli sceicchi, questi
si comportano, dal loro punto di vista,
con perfetta razionalit economica.

Cina e India, nel nome di Allah


Le due grandi potenze asiatiche, a lungo rivali, preoccupate dallIslam

ostilit fra i due paesi pi popolosi del mondo, la Cina e lIndia,


stata una costante per tutto il Dopoguerra. Nel 1962 anche sfociata in
scontri di confine che stavano assumendo i caratteri di una guerra. Anche
nei periodi pi recenti non sono mancate le denunce reciproche di aggressivit militare e commerciale. E non
baster certamente la visita del presidente del Parlamento di Pechino Li
Peng a Nuova Delhi, che si svolge in
questi giorni, a cambiare radicalmente
il quadro delle relazioni.
Ma passi avanti nei rapporti bilaterali cominciano a vedersi: per esempio
con lo scambio di mappe in cui vengono definite le rivendicazioni territoriali sulla contestata linea di confine. E
soprattutto, cominciano a emergere se
non ancora interessi almeno preoccupazioni comuni. Larmamento atomico
del Pakistan, simultaneo a quello indiano, ha obiettivamente tolto a Pechino la funzione di garante di quel paese
nelle controversie con lIndia. Inoltre
linsorgenza del fondamentalismo isla-

mico, con una base formidabile in Afghanistan, minaccia i due governi. Il


partito ind al potere in India preoccupato per i rischi di contagio estremistico dei centocinquanta milioni di musulmani indiani. Il governo di Pechino
cerca da anni di reprimere una guerriglia islamica nelle sue zone occidentali senza riuscire mai a stroncarla del
tutto. Come noto spesso un nemico o
un problema comune sono buone basi
per cercare intese. Infine, ma certo
non per ultimo, viene la questione delle alleanze. LIndia, da sempre non allineata, aveva alla base del suo sistema
di sicurezza la garanzia offerta da Mosca, che per oggi non appare pi in
grado di esprimere una politica di dimensione planetaria. Certo Nuova
Delhi potrebbe avvicinarsi di pi ad
America o Giappone, soprattutto riuscendo a superare lostilit dellaltro
colosso asiatico. Comunque lIndia ha,
intanto, mostrato la disponibilit al
dialogo rifiutando lasilo al Lama fuggito dal Tibet cinese. Ora la mossa tocca a Pechino.

IL FOGLIO QUOTIDIANO

MERCOLED 10 GENNAIO 2001

Soru il freelosopher in maglia nera ma col ribasso se la gode


Roma. Se alla notizia dellacquisto francese di Liberty Surf il mercato aveva esitato facendo scendere il titolo di Renato Soru
di quasi due punti, ieri, considerata meglio
loperazione, il giudizio di Piazza Affari si
volto al bello e Tiscali ha ripreso sette punti. E qui un ragionamentino va fatto. Solo
due settimane fa, i quotidiani aprivano sul
crollo dei titoli tecnologici anche italiani,
sulla scia del Nasdaq, dando alla Tiscali di
Renato Soru la maglia nera delle perdite. A
fine 2000 in effetti Tiscali aveva perso in 12
mesi un 51 per cento che diventava 80 e pi
rispetto ai massimi dei 116 euro del marzo
2000. A guardare le classifiche del settore in
cui sta Tiscali, quello dei cosiddetti Isp che
sta per Internet service provider, non era
neppure male, visto che Aol, leader del
mercato americano, aveva perso il 56 per
cento, Yahoo!, secondo negli Stati Uniti e
primo in Europa, l87 per cento, e T-online,
il braccio internet di Deutsche Telekom leader in Europa, il 67 per cento. Senonch
queste cifre ingannano, perch per via dei
frazionamenti deliberati sul titolo Tiscali

proprio per effetto del suo apprezzamento


stellare, ancor oggi dai tempi del primo collocamento lazione guadagna il 200 per cento, il che davvero non male.
Non tuttavia con il prezzo di Borsa, che
va giudicato lo stato attuale e le prospettive
di Soru. Questi coerente con la strategia
che si era dato lanno scorso: cercare di diventare entro il 2001 il numero uno in Europa. Dopo aver comprato relativamente a
poco prezzo, viste le disastrose prestazioni
del suo management, il gigante olandese
Worldonline e i suoi 1,4 miliardi di euro di
liquidit, come numero due alle spalle dei
tedeschi era stato superato dai francesi di
Wanadoo (il braccio internet di France Telecom), che avevano rilevato la societ britannica Freeserve. Ora, conquistando Liberty Surf per 900 milioni di euro di cui solo 200 liquidi, Soru ridiventa il numero due
con 4,9 milioni di clienti attivi, alle spalle
dei tedeschi di T-Online che ne hanno 7. E
sar proprio in Gran Bretagna e in Germania che Soru dovr cercare di crescere ancora, con una cassa accresciuta visto che la

liquidit che trova in pancia a Liberty Surf


superiore ai contanti che tira fuori per
comprarla, e approfittando nei prossimi
mesi del prevedibile sfavorevole andamento dei titoli tecnologici.
Il rischio di pagare troppo, in questa gara europea, anche se meno forte di qualche
mese fa sempre dietro langolo. Lo testimonia il fatto che il prezzo pagato in terra
di Francia, 420 euro per abbonato attivo di
fronte allo sproposito di 760 riconosciuto
dai francesi per quelli di Freeserve, sembrato buono alla Lex Column del Financial
Times e anche al solitamente tirato Hugo
Dixon sul Wall Street Journal, ma stato severamente bocciato ieri da Lehman
Brothers, perch la britannica Freeserve
aveva molte pi attivit a valore aggiunto rispetto a Liberty. Poich nel settore, vista la
scarsa crescita della pubblicit prevista in
base al rallentamento della crescita economica, la bassa liquidit di cassa condanna
gli Isp minori a chiudere o a essere comprati, la gara a farsi pagare meglio sar
spietata. E se fino a ieri Soru poteva punta-

re solo su operazioni carta-per-carta, lacquisto di Liberty testimonia che tempo ormai di mettere mano al portafogli: che resta
ricco, ma non senza fondo. Il titolo, intanto, non potr andar bene, per il semplice
fatto che i francesi che oggi se lo trovano in
portafoglio, faranno come gli olandesi ex
azionisti di Worldonline in questi mesi: cio
rivenderanno appena potranno, in tre tranche previste di qui a un anno. A quel punto,
per Soru, si saranno posti i due interrogativi pi seri, sin qui rimandati. Per raggiungere il break even, il miliardo di euro di ricavi e diventare davvero il numero uno in
Europa, bisogner o abbandonare la freelosophy di cui Soru andato tanto fiero, non
facendo pagar nulla o quasi per i collegamenti a Internet, oppure ripararsi sotto le
potenti ali di una telecom, capace di offrire
servizi ad alto valore aggiunto. Sinora Soru
e i suoi amici, come Elserino Piol, hanno
sempre sostenuto che essere liberi da una
telecom fosse un punto di forza. Di qui a pochi mesi, se la crescita mondiale va male,
nessuno disposto ancora a scommetterci.

Gli oligarchi scoprono a loro spese quanto Putin popolare


LA RIFORMA DELLO STATO E I SEGNALI POSITIVI DELLECONOMIA: IL PRESIDENTE SEMPRE PI FORTE NEI SONDAGGI
Mosca. Gli oligarchi russi, un tempo grandi protagonisti delleconomia moscovita, oggi
ne sono convinti: sbagliarono il bersaglio.
ANALISI

Lhanno capito a distanza di un anno dal primo gennaio 2000, quando Vladimir Putin entr al Cremlino. Alle elezioni presidenziali,
invece di colpire Putin, furono gli artefici
della sconfitta politica dellex premier Evgenij Primakov, che avrebbe potuto ricoprire il
ruolo di rivale del presidente.
Gli oligarchi allora scelsero Putin. E Boris
Berezovskj, navigato lobbista e patron di una
catena di mass media, schier i suoi giornali
e le sue televisioni a sostegno del candidato.
Fare il fachiro e suonare il flauto davanti a
un cobra, sarebbe stato meno pericoloso
scrivono oggi alcuni commentatori. Dopo le
elezioni, infatti, Berezovskj ha perso (perch
gli stato tolto) il controllo di ORT, il pi
grande network della televisione russa. Il suo
amico, Serghei Dorenko, giornalista e commentatore di punta di ORT, quello che pi di
ogni altro aveva attaccato i concorrenti dellattuale presidente, stato allontanato.
Gi prima delle elezioni, Putin aveva fatto
capire che intendeva mantenere una certa
distanza dal mondo degli oligarchi. Ma questi ultimi non se ne resero conto. La candidatura di Putin sembrava affidabile, anche perch gli oligarchi decisero di fidarsi del fiuto
nello scegliere le persone dellex presidente
Boris Eltsin. I grandi imprenditori russi pensavano che la fine della stagione eltsiniana
fosse lontana. Capirono invece che Putin era
pi vicino ai loro nemici politici che a Eltsin
soltanto quando il neoeletto presidente manifest pubblicamente la sua simpatia per
Primakov. E gli oligarchi sono sempre stati
avversari dellex premier: lo accusano di voler ridistribuire le ricchezze nazionali, appena spartite. Eltsin secondo alcuni osservatori di Mosca esercita ancora un qualche
potere di influenza sul Cremlino. Putin tesse
le sue lodi: lo ha definito un uomo coraggioso e dice di aver imparato molto da lui. Ma
lunico sostegno reale che il presidente assicura al suo predecessore si nota quando Putin difende Eltsin dagli attacchi dei leader
comunisti. Non poco, ma non neanche
molto. Lunica volta che Eltsin ha espresso la
sua opinione su un tema politico (il niet allidea di scegliere anche per la Russia la musica dellinno sovietico) Putin ha risposto dicendo che rispettava il suo parere come lopinione di qualsiasi cittadino russo.
Le riflessioni pessimiste di Machiavelli
Dopo un anno di Putin al Cremlino, lopinione pubblica di Mosca si interroga sulla capacit della nuova classe dirigente di organizzare la vita in Russia su basi democratiche. Un autorevole giornalista come Vladimir Posner ha citato in una recente trasmissione televisiva le riflessioni pessimiste di
Machiavelli sul popolo corrotto dalla tirannia. Vitaly Tredjakov, direttore della Nesavisimaja gazeta, giornale molto letto negli
ambienti politici e intellettuali, ha notato
tracce di bonapartismo nella condotta del
presidente. Per il politologo Lilia Scevzova la
Russia sta riscoprendo lautocrazia. Il direta bravura sta nei particolari. Solo un
L
fuoriclasse come J. G. Ballard (sarebbe James Graham, ma lui preferisce le iniziali) poteva affliggere il suo eroe Paul
Sinclair con una frattura al ginocchio che
non guarisce mai. Insistente e fastidioso, il
dolore rimane sullo sfondo per oltre trecento pagine. Da questo punto di vista, somiglia ai problemi dentari con cui Martin
Amis infierisce sul protagonista di Money. Oppure allascesso con cui Russell
Banks rovina le giornate al malinconico
poliziotto di Tormenta. Ma in SuperCannes lacciacco non solo un acciacco.
Losso che non si salda, che resiste a tutte
le cure, un marchio di infamia, unimperfezione da nascondere con vergogna,
un segno orribile come quelli che deturpano la faccia dei lebbrosi. Siamo infatti
nel paradiso in terra, collocato sulle colline della Costa Azzurra: un parco verdissimo e recintato, con uffici e ville destinate
ai ricchi tecnocrati. In un posticino tanto
delizioso, impera la medicina preventiva.
Check-up, continui prelievi di sangue, esami certosini per scoprire le malattie che si
riveleranno tra dieci o forse ventanni. Intanto, per, non c medico in grado di risanare un ginocchio rotto.
Nella sua esplorazione degli universi
concentrazionari dove gli uomini si chiudono da soli, senza bisogno di dittatori o tiranni, lo scrittore inglese ha messo a segno un altro colpo. Il quarto di una riuscitissima serie. Nel racconto intitolato Il

tore della rete televisiva NTV, Evgenij Kisseliov, denuncia addirittura persecuzioni politiche e tentativi di limitare la libert di parola. Nicolaj Fiodorov, presidente della Ciuvascia, una delle Repubbliche russe sul Volga, ha accusato Putin di aver riportato il paese allatmosfera degli anni Trenta, quella
cio delle purghe e dei campi di concentramento. Esagerazioni scrivono alcuni com-

La vita in Russia continua a essere difficile,


ma le pensioni, anche se ancora misere, nel
2000 sono aumentate del 40 per cento, gli stipendi del 23. Questi dati creano difficolt ai
comunisti perch riducono la loro unica forza di attrazione: la nostalgia dellopinione
pubblica per il passato. Consapevole della loro debolezza, Putin incalza: Quelli che non
provano dispiacere per la disintegrazione

Leredit di Eltsin, la sconfitta di Berezovskj e il declino dei comunisti. Il


problema pi grande il debito. La destra liberale appoggia il Cremlino.
Ridimensionato il potere delle Regioni. Mentre i media (e alcuni tra questi
si sentono perseguitati) si chiedono: esiste ancora lopposizione?
mentatori ma queste critiche denotano la
comprensibile preoccupazione di una parte
dellopinione pubblica che ha gran timore di
tutto ci che va o pu andare in direzione autoritaria. Queste paure nascono soprattutto
da un interrogativo: esiste in Russia unopposizione? La destra soddisfatta per la presenza nel governo di persone come German

Gref (ministro dello Sviluppo economico) o


Aleksej Kudrin (Finanze). Uno dei leader
dellUnione delle forze di destra, lex premier Sergej Kirienko, ha inoltre il ruolo di
rappresentante del presidente nelle Repubbliche e nelle regioni del Volga; un altro,
Anatolij Ciubais, dirige il pi importante ente russo dellenergia elettrica. La destra ha
accolto con favore le misure economiche
adottate dal governo (e in particolare la riforma fiscale) e vuole combattere il potere degli
oligarchi che si sono arricchiti come dice il
presidente alle spalle della societ. I leader della destra inoltre non temono la nascita di un nuovo capitalismo di Stato: Putin ripete sempre che la propriet dello Stato
non garantisce lefficienza. La destra insomma sostiene il presidente, e quando si
permette qualche critica, lo fa pigramente,
senza convinzione. Lopposizione comunista
invece, loquace e rissosa ai tempi di Eltsin,
non solo non ha pi la maggioranza nella Duma ma continua a perdere consensi. Mentre
Putin, secondo gli ultimi sondaggi, ha lappoggio del 70-73 per cento della popolazione.

LIBRI
J. G. Ballard
SUPER-CANNES
372 pp. Feltrinelli, Lire 35.000
condominio, un incidente di parcheggio
fa scoppiare una lotta tribale tra gli inquilini dei piani bassi e quelli dei piani alti.
In Un gioco da bambini, il complesso residenziale sbarrato agli estranei non impedisce ai figli di massacrare i genitori.
Cocaine Nights ambientato in un villaggio turistico spagnolo, dove i ricchi pensionati passano linverno. Di tutti, era finora il romanzo pi arrischiato e cinico
nella sua tesi di fondo: un delitto ogni tanto toglie di mezzo la depressione. Detto in
altri termini: un paradiso, per essere davvero tale, ha bisogno di un serpente. Tolto
di mezzo il rettile velenoso e tentatore, se
ne va via anche il divertimento. Per non
annoiarsi, anche tra i vecchietti dellospizio, bisogna almeno barare a tombola.
Super-Cannes ancora pi crudele,
nel mostrare cosa accade alle comunit
che alzano le barriere per proteggersi dalle bassezze del mondo. La descrizione del
parco tecnologico, con i suoi laghetti arti-

dellUnione Sovietica non hanno cuore; quelli che la vogliono ristabilire non hanno cervello. Sventolando virt immaginarie di un
mondo crollato, la sinistra sapeva attaccare
Eltsin, ma non riesce ad adeguarsi a Putin,
perde la grinta e sceglie il basso profilo.
Unopposizione fiacca potrebbe per andar
bene sostengono alcuni analisti in una fase pi avanzata dello sviluppo democratico
del paese, oggi invece un difetto pericoloso.
I guai di Mosca sono spesso provocati da scelte che si presentano come necessit, ovvero
come gli unici rimedi per non far disintegrare il colosso russo. Per questo motivo necessario un consolidamento dei meccanismi
e degli strumenti della democrazia e il loro
rigoroso utilizzo.
Lantico club dei regni locali
Putin riconosce a Eltsin molti meriti, ma
sa anche che lex presidente lasci in eredit
una struttura dello Stato in avanzato degrado: esistevano 89 soggetti della Federazione, cio Repubbliche e regioni, e la Russia
stava perdendo la sua integrit tanto che le
leggi locali e le norme amministrative erano
spesso in unaperta contraddizione con la Costituzione. Governati da persone del passato,
in assenza di una classe politica capace e in
un clima di ruberie dilaganti, questi soggetti della Federazione spesso non garantivano
alla popolazione il minimo indispensabile
per sopravvivere. Le autorit locali agivano
in piena autonomia, e spesso contro le indicazioni del ministero degli Esteri federale,
anche nei rapporti con gli altri Stati. Il Consiglio della Federazione, di cui facevano parte presidenti delle Repubbliche e governatori regionali, si era trasformato in un potente
club di pressione per la conservazione del
potere dei regni locali. In pochi mesi, Putin ha riformato il Consiglio della Federazione, proponendo ai presidenti di cedere il posto a delegati che per ora sono nominati
dai governi locali, ma in futuro potrebbero
essere eletti. Ha creato il Consiglio di Stato di
cui fanno parte governatori e presidenti ma
solamente con la facolt di approvare raccomandazioni; ha ridotto gli 89 soggetti a sette circoscrizioni e ha nominato i sette rappresentanti di questi supergovernatorati
che riuniscono le Repubbliche e le regioni.
La riforma rafforza il potere del presidente e
del governo federale e ha provocato le critiche feroci di presidenti e governatori. Mentre
ficiali, fa venire i brividi ancor prima di
sapere che proprio l, solo qualche mese
prima, riflesso da centinaia di pareti a
specchio, il medico di turno ha ucciso dieci persone e poi si suicidato. Perch lo
ha fatto? si chiede Paul Sinclair, ex pilota
della Raf arrivato a Eden-Olympia (cos si
chiama il villaggio dove vivono i nuovi dei)
al seguito della giovane moglie, arruolata
per rimpiazzare il dottore suicida. Fragile
e ingenua, una moderna Alice tentata da
fiale e siringhe nel paese delle meraviglie:
un giardino di delizie sorvegliato giorno e
notte da centinaia di telecamere. Neanche
Jeremy Bentham, inventore del Panopticon, avrebbe saputo fare di meglio.
Nato a Shangai nel 1930, internato in un
campo giapponese, Ballard una delle
menti pi lucide oggi in circolazione. Gli
nuoce purtroppo letichetta di scrittore di
fantascienza, e anche quella di scrittore
horror guadagnata con Crash (ma il film
di David Cronenberg meglio del libro,
geniale nellinventare trastulli erotici tra
umani e lamiere dautomobile, ma un po
datato nella scrittura). Gli nuoce per soprattutto laltare su cui viene innalzato dai
teorici del postmoderno e del postumano.
Per rendergli giustizia, non c bisogno
di promuoverlo a filosofo, a profeta, a sociologo, a futurologo. Basterebbe riconoscerlo per quello che : un romanziere da
mettere fianco a fianco con il William Golding del Signore delle mosche. In comune lassoluta mancanza di illusioni.

alcuni commentatori ora si chiedono: il


Cremlino riuscir a evitare una nuova centralizzazione del potere in Russia?, Putin
sar capace di garantire il buon funzionamento dello Stato senza cancellare il federalismo?
I pasticci del periodo eltsiniano non erano
dovuti solo al malgoverno, a volte cera il
non governo: molti ministri si preparavano
per il futuro e cercavano di ottenere il controllo di una banca o una posizione di rilievo
in un settore delleconomia. La presenza di
ministri capaci e onesti non era sufficiente
per evitare la caduta del prestigio dellesecutivo. Come si diceva a Mosca, parafrasando
uno dei dieci comandamenti: Non rubare! Il
governo non ama concorrenti. Eltsin manteneva una grande distanza dalle attivit quotidiane dei ministri e si occupava soltanto
delle scelte fondamentali del governo. Putin
invece si impegna in tutti gli ambiti del lavoro dellesecutivo e il premier Michail Kasjanov appare soltanto come il vicecapo tecnico
del governo. Forse non poteva essere altrimenti, ammettono alcuni analisti, ma altri ripropongono il dilemma: in assenza di una
forte opposizione, con la tendenza a limitare
i poteri regionali rafforzando quelli presidenziali, dinnanzi alla propensione a concentrare nelle mani di Putin il potere esecutivo comincia a profilarsi una certa inquietudine nellopinione pubblica. Fino ad alcuni
mesi fa inoltre, i mass media si presentavano
come un vero potere, forse non molto prestigioso, ma comunque indipendente. Ora la
burocrazia e alcuni leader della maggioranza tentano di riportare la stampa e la tiv
dalla parte del governo. La Russia scrivono
gli storici conosce poco le vie di mezzo. Il
pendolo del suo sviluppo, in passato, andava
in direzione dellautoritarismo per poi spostarsi verso il quella del caos. Per molti Putin deve dimostrare di essere capace di consolidare lo Stato senza rinunciare allitinerario verso una compiuta democrazia.
Grazie ai petroldollari
I segnali positivi per ora arrivano dalleconomia: un aumento del pil nel 2000 del
7,5% e della produzione industriale del 10%,
con alcuni settori dove lincremento pari al
25-30%. Quello trascorso stato il primo anno in cui si verificata una forte riduzione
della disoccupazione. Questi risultati secondo gli analisti possono per essere solo
passeggeri perch sono legati allalto prezzo
del petrolio sui mercati internazionali. Una
volta finita la manna dei petroldollari, la
Russia si trover di fronte alla necessit di
pagare enormi debiti internazionali senza
poter coprire i buchi finanziari, mentre lusura delle attrezzature industriali e la debolezza del settore bancario ancora ostacolano
il flusso di investimenti dallestero. Per questi motivi, Putin in futuro potrebbe essere costretto a varare misure impopolari in economia e potrebbe perdere consensi di fronte a
unopposizione comunista nuovamente agguerrita, alle baronie locali e agli stessi oligarchi. Gli oligarchi russi sono convinti di
aver sbagliato bersaglio. Il 2001 servir per
capire se quellerrore ha portato sfortuna
soltanto a loro.

50 ANNI FA
10 GENNAIO 1951
Apocalittici timori della Dc per la situazione internazionale: Stefano Jacini, uno
dei fondatori del Partito popolare, sostiene al Senato che la rivoluzione di Mao in
Cina non n marxista n comunista ma
ispirata dalla crudele orda tartara che si
rimessa in movimento e che, sulle orme di
Gengis Khan, potrebbe rovesciarsi sullEuropa.
Trilussa aveva il dono della fede, assicurano i gesuiti della Civilt Cattolica anche
se non era praticante: Superficiale e indifferentone per tutto ci che riguarda la
religione, la Chiesa e i preti, tranne qualche tirata birbona, non si affianc mai al
miscredente n giunse mai al disprezzo,
scrive il quindicinale ecclesiastico a pochi
giorni dalla morte del poeta romanesco.
Vari, anzi, sono i componimenti nei quali si riscontra leco della buona educazione cristiana ricevuta e una specie di nostalgia, non della fede che non perdette
mai, ma della pratica messa da parte.
Mosca chiede il ritiro degli alleati dalla
Germania. Nelle cancellerie occidentali ci
si chiede se sia un espediente per silurare le trattative di pace o solo una provocazione. La richiesta sovietica, come spesso
accade alle mosse di Mosca, si rivela controproducente: offre infatti nuovi argomenti al riarmo della Germania ovest.

ANNO VI NUMERO 9 - PAG 4

IL FOGLIO QUOTIDIANO

MERCOLED 10 GENNAIO 2001

Le malattie professionali, luranio e la tremenda radioattivit dei mass media


Signor direttore - Devono i socialisti stare con
i socialisti e i moderati con i moderati? No, ha
risposto il giovane e promettente ministro Enrico Letta, non si pu applicare alle culture politiche una globalizzazione alla McDonalds.
Classico ragionamento da mucca pazza.
Andrea Marcenaro
Signor direttore - Marco Travaglio informa i
lettori di Repubblica che il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, ha ipotizzato
una malattia professionale del calcio, dopo
aver riscontrato undici morti sospette tra i calciatori scomparsi prematuramente. La causa
una forma di sclerosi, la Sla. Una malattia
rara, la definisce larticolo di Travaglio, che
non colpisce altri atleti: da qui, immaginiamo,

la tempestiva decisione di Guariniello di catalogarla come malattia professionale dei calciatori. Che poi la sclerosi sia nota anche con il nome di sindrome di Lou Gehrig, dal nome del
campione di baseball che ne mor alcuni anni
fa (come riferisce Travaglio), evidentemente
solo una nota di colore che deve interessare i lettori e non i procuratori.
Simone Bemporad, Roma
Signor direttore - Non entro nel merito delle
argomentazioni scientifiche del professor Ricci
(Il Foglio del 6 gennaio) sugli effetti delluranio
impoverito. Ma mi preoccupa, il professore,
quando afferma che il pericolo uranio viene affrontato con lo stesso terrorismo spicciolo che si
fa per linquinamento elettromagnetico. Dice

Ricci che per queste cose i politici non si rivolgono mai alle associazioni scientifiche ma preferiscono appoggiarsi a coloro che stanno negli enti: e l, s, per gli stanziamenti, qualche opportunismo c anche nella scienza. Offro al professor
Ricci un clamoroso e non isolato caso contrario:
quello del professor Cesare Maltoni, oncologo di
fama mondiale, direttore della fondazione Ramazzini di Bologna, al quale lEnel ha tagliato
2 miliardi per la ricerca sulle correlazioni tra onde elettromagnetiche e leucemie. E questo perch Maltoni, fino a quando le ricerche non daranno le attese certezze pi o meno assolute, ritiene giusto applicare il principio cautelativo
fissato nei documenti dellOrganizzazione mondiale della Sanit.
Carlo Vulpio, via Internet

Signor direttore - Ogni anno in Italia novantamila persone si ammalano di cancro da fumo,
mentre settecento giovani perdono la vita sul
fronte del divertimento il sabato sera. Secondo i
dati forniti dal Comando Generale dellArma,
ogni anno dieci Carabinieri si ammalano di leucemia, mentre negli ultimi anni ne sono deceduti settantasei per varie forme di tumore. Sappiamo che anche otto dei sessantamila uomini
impegnati in Kosovo e in Bosnia hanno perso la
vita a causa di tumori e leucemie. Sappiamo
inoltre che la radioattivit di base rilevata in Bosnia e in Kosovo, di molto inferiore a quella
presente in gran parte del Lazio e della Campania. Infine, va ricordato che le fonti sanitarie di
Sarajevo e di Pristina non segnalano un aumento significativo di leucemia tra la popolazio-

ne locale. Nonostante ci, lItalia stata sconvolta da una tempesta politico-mediatica di


inaudita virulenza, caratterizzata da una gara
a chi la sparava pi grossa: dai Bertinotti, Cossutta & C. che hanno chiesto il ritiro dellItalia
dalla Nato e il rimpatrio immediato del contingente italiano dai Balcani, fino ai principali organi di informazione che hanno confuso benzene, vaccinazioni e uranio impoverito. Ho letto
perfino che i vestiti lavati e stirati di un reduce
possono aver trasmesso il tumore a unintera famiglia. Fino a oggi non documentato alcun
rapporto di causa ed effetto, tra luranio impoverito e la leucemia, che purtroppo colpisce
tantissimi giovani in Italia, che non sono
stati mai n militari n nei Balcani.
Carlo Giovanardi, deputato del Ccd

Asia e Pacifico
Vince il partito del miliardario
thailandese, ma aspetta il verdetto
della Corte costituzionale
SHINAWATRA TRIONFA (malgrado le accuse) fra gli imprenditori e nelle campagne
La voglia di cambiare ha vinto nelle elezioni del 6 gennaio in Thailandia, grazie al
successo del partito fondato dal cinquantunenne miliardario Thaksin Shinawatra (di
cui il Foglio aveva raccontato personalit e
progetti nellagosto scorso). Il vincitore il
Thai Rak Thai (gioco di parole che esprime il
concetto dellamore tra Thailandia e thailandesi) che ha conquistato 254 seggi su 500. La
Commissione elettorale ha 30 giorni per verificare lesito del voto e si prevede che molte
schede saranno annullate. Thaksin, che ha
raccolto consensi soprattutto tra i giovani imprenditori e nelle campagne, ha detto che domani disporr di una maggioranza di 320 seggi. Anche il Partito delle nuove aspirazioni
dellex premier Chavalit Yongchaiyudh potrebbe far parte dellalleanza di governo. La
condanna inflitta a Tahksin, una settimana
prima del voto, dalla Commissione contro la
corruzione (Nccc), con laccusa di aver trasferito la titolarit di alcune propriet a suoi dipendenti, non ha influenzato gli elettori. Sulla sorte di Tahksin si dovr pronunciare in
modo definitivo la Corte costituzionale entro
4 mesi. Il cambiamento del quadro politico
stato provocato dagli effetti della crisi economica e della nuova Costituzione varata nel
97. Il testo prevede che gli eletti debbano dichiarare il patrimonio, ha istituito la Commissione che vaglier i risultati e ha stabilito
che i membri del Senato non siano nominati
ma eletti. I membri del governo decadranno
dalla carica di deputati e il Parlamento potr
scegliere come premier una personalit non
eletta. Secondo gli osservatori, la coalizione
uscente, guidata da Chuan Leekpai stata
sconfitta perch alcuni suoi leader si erano
opposti alle riforme.
I VERBALI SEGRETI della repressione di
Tien An Men saranno pubblicati in America
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese li ha definiti un falso, ma sono disponibili sul sito web della rivista americana Foreign Affairs e costituiscono loggetto di un libro di Andrew Nathan e Perry Link che sta
per essere pubblicato: Le carte di Tien An
Men. Si tratta dei verbali delle riunioni del
vertice del regime comunista che il 2 giugno
1989 decise di reprimere con la forza le manifestazioni di piazza Tien An Men. I documenti sono stati portati in Occidente da un alto funzionario cinese. Non una novit che i
dirigenti di Pechino come testimoniano le
carte fossero divisi e incerti sul da farsi. Ed
era noto che prevalse la linea di Li Peng contro quella del riformatore Zhao Ziyang, che fu
infatti rimosso dalla carica di segretario del
partito. Quello che pi preoccupa gli attuali
leader il racconto del metodo seguito per
prendere le decisioni. Il Comitato permanente dellUfficio politico del Pc era lorgano
formalmente preposto a decidere, ma era
spaccato a met. Allora intervennero i grandi vecchi del regime, i compagni della Lunga marcia di Mao, come Yang Shangkun,
Wang Zhen e Li Xiannian, che imposero al
Comitato la sostituzione di Zhao con Jiang Zemin, attuale capo dello Stato. La procedura fu
incostituzionale e ora proietta unombra sui
lavori gi in corso che nel 2002 dovranno concludersi con un ricambio dei vertici. Abbandoneranno le cariche sia Zemin, presidente
della Repubblica e segretario del partito, sia
il premier, il riformatore Zhu Rongji, sia Li
Peng, presidente dellAssemblea nazionale
del popolo. Dalle rivelazioni escono male sia
Zemin, per la dubbia legittimit della nomina, sia Li Peng, massimo ispiratore della repressione. Il loro futuro segnato dallet e
dalle scadenze formali, ma il danno potrebbe
ripercuotersi sui loro delfini.

Alta Societ
Donatella Dini tornata dalle vacanze
molto bella e rilassata. Ha trascorso Capodanno al Grace Bay di Turks and Caicos, un resort caraibico di raro
charme.

Dj & Ds
di Pierluigi Diaco

Volevo chiedere a Gad Lerner se si sentiva pi ebreo


dentro o fuori, ma non ce lho fatta. Perch,
voi non lo sapete: Gad Lerner un vero Cazzone Eccellente. E stato gentilissimo e onorato di appartenere a questa categoria. Non
abbiamo parlato dei bambini che giocano
con le Fave calabresi, ma dei cazzi nostri. Ha
un cane bassotto di nome J, quando viaggia
con la sua famiglia si muove con una monovolume perch siamo tantissimi, innamorato e mi ha confidato di avere molta paura della sua emotivit. La musica algerina e
Khaled sono la sua colonna sonora, oltre ai
tre grandi quotidiani legge Avvenire e Il Foglio, ma a un certo punto cazzeggia cos: Sai,
se vuoi fare colpo su una donna, portala al
San Carlo o al Reggio di Parma a sentire la
musica lirica. Ti garantisco che la lirica
una delle gioie della seduzione. Grandioso.
Grandissimo Cazzone di Classe. Poi mi dice
che sta lavorando al nuovo programma su
Raiuno, un settimanale culturale, per parlare della storia e delle religioni. Ma non ho
ancora firmato un contratto. Nessuno mi ha
detto se andr mai in onda e se c uno buco
in palinsesto. Chiss. Un uomo solo, orgoglioso, a suo modo dolce, severo con se stesso e autoritario con gli altri. Ma capace di fare gioco di squadra. Dopo il Tg1 mi dice di
aver passato un periodo difficile, mi mancata la quotidianit della professione e ho riflettuto molto su coloro che mi hanno negato
un aiuto sincero. Mi piace questo Lerner soprattutto come uomo. Il suo essere giornalista mi interessa meno. E capace di crearsi
grandi antipatie grazie alle sue migliori caratteristiche. Merita un abbraccio.

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