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L' uomo che capiva troppo

GABRIELE ROMAGNOLI Quest' uomo, questo Giorgio Giorgi non un veggente, non ha nessuna facolt paranormale. semplicemente uno che le cose le vede arrivare. Le prevede perch le capisce in anticipo. Guarda dove abita, per esempio: all' Isola. Ha comprato casa quando nessuno ci voleva stare. Te lo tiravano dietro, allora, un appartamento all' Isola. E guarda adesso. Lui ha semplicemente fatto una previsione azzeccata. Non lavora. E con questo? Sette anni fa previde il boom dei titoli tecnologici e invest tutto quel che aveva. Cinque anni fa sent che la bolla stava per esplodere e usc dal mercato, ricco, comprando monolocali all' Isola, obbligazioni russe, oro, senza mai sbagliare un colpo. Non un veggente, intelligente. Dalla parola latina "intelligo", capisco. Lui capisce, e si regola. Quest' uomo era a New York, l' 11 settembre, come un turista qualsiasi. Alle otto e quarantacinque sbuc dall' ascensore in cima all' Empire State Building e vide il pi grande cerino del mondo prendere fuoco. Aveva cambiato programma per caso: l' Empire invece delle Twin Towers. Per una volta non aveva previsto quel che sarebbe accaduto. Rest a guardarlo doppiamente sgomento. E decise: non mi prenderanno. L' unico modo per mettersi al sicuro era prevedere le loro mosse. Non facile, ma neanche impossibile, per uno come lui. Appena i cieli furono riaperti torn a casa e ci si chiuse. La prima cosa che fece fu un corso d' arabo per corrispondenza. Ricevette libri, nastri, videocassette. Chiunque altro si sarebbe scoraggiato: tutte quelle lettere strane, quell' infinit di parole e quasi nessuna regola. Ma lui aveva tempo e intelligenza. Camminava per casa ascoltando la voce registrata che ripeteva "Otta taht at' tarabesa", il gatto sotto il tavolo. Poi i versi del Corano. Cominci a sintonizzarsi su Al Jazeera, seguendo i notiziari. Di sera metteva la musica di Oum Koltoum, chiudeva gli occhi ai lunghi introibo acustici, li riapriva quando arrivava la voce, provando a seguirla nel pi improbabile dei duetti. Quando ebbe familiarizzato con la lingua cominci a navigare sui siti dei fondamentalisti islamici. Stamp centinaia di pagine di documenti. Lesse, rilesse, sottoline, confront con passi da "Pietre Miliari" di Sayyd Qutb, con i proclami di Osama bin Laden, con le prediche di Maqdisi, mentore di Al Zarqawi. Ricostru la biografia di ciascuno dei 19 kamikaze dell' 11 settembre. Per cercare di capirli (e prevederli) tent di immedesimarsi: lesse quel che avevano letto, vest come avevano vestito. Come un paio di sauditi alla vigilia, noleggi film porno, contatt un servizio di squillo a domicilio, tir sul prezzo, rifiut, chiese perdono, si fustig. Incroci le probabilit, confront le risoluzioni e, nel febbraio del 2004, scrisse su un foglio: Madrid. Lo cerchi quattro volte. Quattro treni, aggiunse. Non seppe prevedere quando. Stava ancora cercando di arrivarci, quando accadde. Stavano avvicinandosi, concluse disperato. Sarebbero arrivati prima che lui potesse fermarli. Adesso dormiva due ore per notte. Non usciva mai. Fuori avrebbero colpito, 1

presto o tardi, nessun luogo era sicuro. Ma avrebbero colpito davvero l, in Italia? Non ancora, decise. L' Iraq la miccia. E prima dell' Italia c' un' altra fermata, per forza: l' Inghilterra. Londra. Aveva perfino creato un programma che incrociava i dati di tutti gli attentati. Lo aveva chiamato "Target", bersaglio. Pass mesi a riversarci tutti i dati possibili: dieci citt, l' organizzazione dei trasporti, gli orari di lavoro, la circolazione media, il ruolo attuale del loro Paese in Iraq. Quando ebbe finito schiacci un tasto e sullo schermo apparve la piantina di Londra, con alcuni punti rossi in corrispondenza dei target, dei bersagli. In quel preciso momento, alle sue spalle, Al Jazeera interruppe i programmi per una notizia straordinaria. Veniva da Londra e lui non ebbe bisogno di ascoltarla. Doveva accelerare, adesso. Erano sempre pi vicini. Tutte le sue deduzioni e le sue letture portavano all' Italia come prossimo target. E il programma aveva scartato Roma per la difficolt di colpire un bersaglio mobile: Roma irregolare, i trasporti saltano, la gente svicola, il lavoro ha orari vari ed eventuali, Milano un bersaglio fisso. Milano dove, quando? Incroci dati, riport valutazioni, tracci diagrammi. Immise tutto in "Target". Elabor. Attese. La porta alle sue spalle venne sfondata. Entrarono una dozzina d' agenti a volto coperto, armi spianate. Lo gettarono a terra e lo ammanettarono ventre al pavimento. I vicini avevano sentito le conversazioni in arabo e dato l' allarme. Per settimane era stato tenuto sotto osservazione. Sul suo tavolo giacevano le prove, "pistole fumanti" a volont: aveva progettato gli attentati di Madrid e Londra e guarda adesso il computer che ti sforna il prossimo obbiettivo. Il capo dell' operazione prese il foglio in mano, soddisfatto. La data era quella del giorno seguente, ma non c' era bisogno di proteggere il bersaglio. Non pi, ora che avevano preso chi lo voleva colpire.

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