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La novit
dellamore cristiano
Un poemetto latino
del quattordicenne
Arthur Rimbaud
di Fernando Ocriz
di Marco Beck
La forza antica
della poesia
Maria: il femminile
originario
di Matteo Andolfo
Lecosofia
di Arne Naess
di Michelangelo Pelez
Ettore Bernabei,
realista visionario
di Armando Fumagalli
667
Settembre
di Giorgio De Simone
2016
Leterno ritorno
di Pippo Baudo
intervista raccolta
da Claudio Pollastri
N 667
Editoriale
Fernando Ocriz
Marco Beck
Nicola Lecca
Matteo Andolfo
Nicola Guiso
Leonardo Allodi - Roberta Iannone
Andrea Colombo
Lorenzo Ornaghi
Aldo Maria Valli
Giorgio De Simone
Alessandro Rivali
Armando Fumagalli
Isabella Serra
Dino Basili
Michelangelo Pelez
Raffaele Vacca
Guido Clericetti
Roberto Rapaccini
Marco Dalla Torre
Florio Fabbri
Vincenzo Sardelli
Claudio Pollastri
M.A.
Carlo Alessandro Landini
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Mauro Manfredini
Franco Palmieri
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il codice fiscale dellAres, Associazione Ricerche e Studi,
editrice di Studi cattolici, da utilizzare nella dichiarazione dei redditi
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Un grazie alla generosit di tutti i lettori.
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SETTEMBRE 2016
ANNO 60
in questo numero:
Leditoriale (p. 577) commenta il terremoto del 24
agosto, riflettendo sul rapporto uomo/natura: la natura non
innocente, e luomo non pu pretendere di dominarla integralmente. l Lorenzo Ornaghi, nella rubrica Orizzonti,
affronta il problema della formazione di lite responsabili,
dopo che i partiti si sono rivelati incapaci di esprimerne,
mentre lattuale societ senza valori non sembra in grado di
promuoverne senza un profondo impegno di rinnovamento
culturale (p. 604).
Lo studio del mese anticipa alcune pagine del nuovo libro di mons. Fernando Ocriz (foto), ausiliare e vicario
generale dellOpus Dei, che tematizza linscindibile connessione dellamore del prossimo con lamore di Dio, per evitare il rischio che la Chiesa si riduca a unorganizzazione assistenziale (p. 580). l Maria: il femminile originario il titolo della meditazione teologica di Matteo Andolfo a p. 594.
l Nicola Guiso recensisce con evidenza il nuovo libro di Nicola Bux, intitolato Con i sacramenti non si scherza (p. 598).
Marco Beck commenta un singolare poemetto
latino del quattordicenne Arthur Rimbaud (foto). l Alessandro Rivali ha intervistato Milo De Angelis, uno dei
maestri della poesia contemporanea, che spiega il suo itinerario di formazione (p. 610). l Isabella Serra tratteggia
il profilo di Julia Dobrovolskaja, spentasi nello scorso luglio quasi centenaria, infaticabile costruttrice di ponti tra la
cultura russa e quella del nostro Paese (p. 618). l Leggere
Romano Guardini a Moena il titolo dellelzeviro di Raffaele Vacca, a p. 624.
Lattualit del sociologo Werner Sombart sottoscritta a quattro mani da Leonardo Allodi e Roberta Iannone
(p. 601). l Andrea Colombo presenta il Breviario dei vinti
dellinquietante saggista romeno-francese Emil Cioran
(1911-1955), cavaliere del nulla (foto).
Michelangelo Pelez illustra le ricerche del filosofo norvegese Arne Naess (1912-2009), in ordine a una
particolare forma di sapienza dellarmonia e dellequilibrio ecologico, da lui chiamata ecosofia (p. 621). l Roberto Rapaccini offre un affresco della Turchia fra islm
e laicit, sotto la ferula di Erdogan (foto). l La grazia del
lago di Achen descritta nella lettera imbucata da Nicola
Lecca a Jenbach (p. 592).
Il commento schietto, competente e scanzonato
alle recenti Olimpiadi di Rio di Giorgio De Simone (p.
608). l Pippo Baudo (foto) ha compiuto ottantanni e torna trionfalmente in televisione. Claudio Pollastri, che lo
conosce da molto tempo, lo intervista a p. 638.
EDITORE
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ESTERI
La Turchia
nel XX secolo
La natura ambigua del Paese, oltre che attraverso la sua collocazione geografica, pu essere
compresa ripercorrendo la storia
dello Stato turco nel XX secolo,
nel quale, attraverso colpi di Stato e rivolte, si sono alternate
istanze di radicale laicizzazione,
di cui i militari furono i maggiori
garanti, a un periodico riemergere di unanima conservatrice fondamentalista che promuoveva
processi di islamizzazione. In
proposito, nel Novecento la storia turca si articolata attraverso
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del governo USA che voleva contrastare lo sviluppo dei movimenti popolari di sinistra. La dittatura militare dur due anni, nel
corso dei quali venne modificata
la Costituzione e nella sostanza
ci si allontan dallo spirito riformista kemalista. Il generale Kenan Evren avvi un processo di
normalizzazione della societ
turca, nella quale si realizz una
sintesi fra un nazionalismo acceso e il conservatorismo dei fondamentalisti nel quadro di un sistema ispirato a princpi neo-liberisti. Ristabilito lordine e ribadito il carattere laico della Turchia, i militari, come gi era avvenuto nel 1960 e nel 1970, rinunciarono al potere politico e
nel giro di due anni riconsegnarono il Paese nelle mani dei civili. Furono convocate libere elezioni democratiche. Evren lasci
lesercito e venne eletto dal Parlamento Presidente della Repubblica, rimanendo in carica fino al
1989. Nel 2002 si impadron del
potere lAKP, il Partito per la
Giustizia e lo Sviluppo, filomusulmano e conservatore, che si
era potenziato nella tradizione
dellIslm politico virando tuttavia verso un modello di democrazia conservatrice. Il suo leader e
fondatore Recep Tayyip Erdogan
divenne primo ministro: ebbe inizio un lungo periodo molto controverso, che dura ancora oggi.
La Turchia
& la NATO
Lo scopo della NATO fu la creazione, al termine della Seconda
Guerra Mondiale, di unalleanza
La Turchia
attuale
Nel Paese, fin da prima del fallito golpe, si stava affermando in
maniera inquietante una linea autoritaria che aveva determinato
un preoccupante arretramento
nella tutela dei diritti di libert.
Con il pretesto di proteggere la
sicurezza nazionale e negando di
interferire con la libert di stampa, sono stati sottoposti a misure
restrittive della libert personale
numerosi giornalisti. In proposito
fondato chiedersi se la Turchia
si identifichi con la politica di Erdogan, che attraverso un processo di lungo periodo sta trasfor-
Laccordo con
lUnione europea
Nel mese di marzo (2016) stato
concluso un accordo fra la Turchia e lUnione europea al fine di
fronteggiare la pressione migratoria diretta in Europa, che si era
concentrata sulla Grecia dopo la
chiusura della rotta balcanica (a
seguito della decisione di Slovenia, Serbia, Croazia e Macedonia
di non consentire il passaggio ai
profughi). Laccordo prevedeva
che i migranti irregolari in viaggio dalla Turchia verso la Grecia
fossero accolti dalla Turchia. Per
ogni profugo in possesso dei requisiti per richiedere asilo ospitato in Turchia, un altro, sempre in
possesso dei requisiti per il diritto dasilo, sarebbe stato destinato
dalla Turchia allUnione europea
fino a un massimo di 72.000 individui, con priorit per quei migranti che non avessero tentato di
entrare nel territorio in modo irregolare. I profughi destinati ai
Paesi dellUnione europea successivamente sarebbero stati ridistribuiti in base a una ripartizione
per quote. In pratica lEuropa
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Il fallito
colpo di Stato
La sera del 15 luglio una parte
dellesercito turco ha tentato di
impadronirsi del potere e di destituire il presidente Erdogan. Il colpo di Stato fallito dopo qualche
ora di scontri e di incertezze. Il
presidente turco nellimmediatezza ha cercato con un aereo privato
di fuggire dal Paese, e, mediante
messaggi inviati via smarthphone
allemittente televisiva CNN Turkey che li ha diramati, ha invitato
la popolazione a scendere in piaz-
Isolamento
internazionale
Nei mesi che hanno preceduto il
fallito golpe era cresciuta lopposizione interna nei confronti di
Erdogan, che, per mantenere il
controllo dello Stato, era ricorso
alladozione di misure che, motivate da esigenze di sicurezza,
avevano inciso negativamente
sulla vita democratica e sulle libert individuali. Il tentato colpo
di Stato pertanto non deve considerarsi un evento eccezionale e
imprevedibile, ma il prodotto di
queste tensioni, che avevano
avuto pesanti ricadute sulla coesione politica e sociale del Paese.
Tuttavia i moti insurrezionali
della sera del 15 luglio hanno
consolidato il leader turco, che,
rafforzato anche dalle manifestazioni popolari a suo sostegno, ha
avuto il pretesto per reprimere
ogni forma di dissenso interno.
La Turchia resta destinataria di
un duplice attacco terroristico,
sia da parte del PKK, sia da parte
del radicalismo jihadista, nonostante le sue spregiudicate e ambigue relazioni con lISIS. Da un
punto di vista internazionale il
Paese in una situazione di isolamento. Non ha alleati nel mondo arabo, essendo espressione di
un islamismo dai tratti ambigui e
palesemente animato solo da una
volont egemonica, quella di prevalere sugli altri Stati musulmani. Il regime turco sta cercando di
uscire da questa condizione di
isolamento attraverso alcuni tentativi di normalizzazione dei rapporti bilaterali con alcuni Stati,
innanzitutto con la Russia, con la
quale le relazioni erano state gravemente compromesse dal noto
abbattimento di un jet al confine
con la Siria il 24 novembre scorso. stato avviato anche un processo di pacificazione con Israele. Sono in crisi i rapporti con gli
USA, sia per le divergenze sulla
questione curda, sia per i sopravvenuti contrasti relativi allestradizione di Gulen. Sono incerti e
fluttuanti i contatti con lUnione
europea, motivati solo dalla convenienza reciproca, come provato dallaccordo sui migranti.
Lingresso nel consesso europeo
al momento improbabile, nonostante la preziosa posizione strategica della penisola anatolica, in
quanto la nazione turca non soddisfa gli standard richiesti per
lammissione. Il PKK, che da tre
decenni combatte con ogni mezzo per lautonomia curda, anche
in assenza di specifiche rivendicazioni viene individuato come il
primo responsabile di qualsiasi
fatto criminoso eversivo. La Turchia da un punto di vista sociale
al suo interno profondamente
divisa: c una borghesia urbana
costituita dalle classi benestanti e dagli studenti impegnati politicamente che, seppur non
omogenea, unita nel contrapporsi ai conservatori islamici che
sostengono il presidente Erdogan, sempre pi autoritario e repressivo nei confronti della libert di opinione. Le sorti future del
Paese dipendono sempre pi da
quale delle due anime a lungo
termine prevarr sullaltra.
Roberto Rapaccini
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