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MODELLAZIONE
STRUTTURALE PER IL
CALCOLO AUTOMATICO
AZIONE SISMICA
In generale:
SCHEMATIZZAZIONI CINEMATICHE
Struttura reale
Modelli pseudotridimensionale
Modelli monodimensionali
Piano
Spaziale
Modelli tridimensionale
PROBLEMI DI SCHEMATIZZAZIONE
Connessione travi-colonne
Larghezza collaborante
Schematizzazione
Consigliata
PROBLEMI DI SCHEMATIZZAZIONE
Struttura reale
Schematizzazione
a telaio
Schematizzazione
con elementi finiti
MODELLAZIONE DI SOLAI E
TAMPONATURE
Struttura reale
Schematizzazione:
elementi biella
Schematizzazione:
elementi lastra
DIAFRAMMI ORIZZONTALI
4.11.1.6
10
11
1
L3s
L
+ s
12E c J AsGc
E b Ab
= Ks
Lb
Ab =
LbK s
Eb
bielle
Ls
12
ESEMPIO
Dati telaio
13
SOLAIO A MEMBRANA
Dati modello
Area solaio
Asol=5x5 m2 = 25 m2
Volume omogeneizzato del solaio (Vsol)
Vsol=5x5x0.2 m3 + ((5x5x0.2)x0.01)x7 m3 =
=5 m3 + 0.35 m3 =5.35 m3
Stima dello spessore dellelemento membrana (sm)
sm = Vsol/Asol
sm = (5.35 m3)/(25 m2) = 0.214 m
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SOLAIO A BIELLE
Dati modello
Calcolo della rigidezza elastica laterale del solaio
Ls = 5 m
J = (0.2x53)/12 m4 = 2.0833 m4
As = 0.2x5 m2 = 1 m2
Ec = 28.5x106 kN/m2
Ec = (0.15x28.5x106)/(2x(0.15+1)) = 1.86x106 kN/m2
Ks =
1
L3s
L
+ s
12E c J AsGc
1
53
5
+
6
12 28.5 10 2.0833 1 1.86 106
= 3.492106kN / m
K s Lb 3.492 106 (5 2 )
Ab =
=
= 0.0864m 2
6
Eb
28.5 10
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CONFRONTO SCHEMATIZZAZIONI
Membrana
Bielle
SOLAIO
1.
2.
3.
Modo: fr = 4.611 Hz
Modo: fr = 4.611 Hz
Modo: fr = 6.869 Hz
1.
2.
3.
Modo: fr = 4.335 Hz
Modo: fr = 4.335 Hz
Modo: fr = 6.682 Hz
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Edifici in acciaio:
Nella modellazione strutturale, gli impalcati si
possono considerare rigidi nel proprio piano ai fini
dellanalisi strutturale senza ulteriori verifiche se:
Essi sono realizzati in cemento armato in accordo con le
specifiche per gli edifici con struttura in cemento armato
(capitolo 5 della norma)
Le eventuali aperture non influenzano significativamente la
rigidezza globale nel loro piano
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Edifici in muratura:
Nella modellazione strutturale, gli impalcati si
possono considerare infinitamente rigidi nel proprio
piano ai fini dellanalisi strutturale se:
Le eventuali aperture non ne riducono significativamente la
rigidezza
Essi sono realizzati in cemento armato
Essi sono realizzati con soletta in cemento armato di almeno
50 mm di spessore collegata da connettori a taglio
opportunamente dimensionati agli elementi strutturali di
solai in acciaio o in legno
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SEMPLIFICAZIONI
4.4
Caratteristiche edificio
Semplificazioni ammissibili
Nessuna semplificazione
Generali
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ECCENTRICIT AZIONI
4.4
Sisma
(eccentricit accidentale)
e = 0.05*B
Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 03 2003 - Modellazione strutturale
F.I.O.P.A.
Prof. D. SABIA / Ing. D. RIVELLA
F ederazione Interregionale degli Ordini degli Ingegneri
Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica
del Piemonte e della Valle DAosta
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ECCENTRICIT AZIONI
5.6.2
in
muratura
in
muratura
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STATO FESSURATO
Negli edifici in cemento armato, composti ed in
muratura, le azioni sismiche (reversibili) possono
causare fessurazioni pi o meno accentuate negli
elementi
Validit dellipotesi di stato fessurato:
Allo SLU, elevati fattori di struttura q permettono elevati
spostamenti sotto lazione del sisma (con conseguenti
fessurazioni)
Allo SLD, alcuni elementi possono gi essere fessurati (per
effetto dei carichi gravitazionali o di precedenti eventi
sismici)
Significativa perdita di rigidezza (3070%) gi nelle prime
fasi del sisma
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STATO FESSURATO
Libert di considerare le sezioni fessurate o
integre
Sezioni fessurate
Periodo della
struttura maggiore
Struttura pi flessibile
e deformabile
Verifica a SLU
generalmente pi
facile
(riduzione accelerazioni)
Verifica a SLD
generalmente pi
conservativa
(aumento spostamenti)
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Analisi approfondite ?
No
Rigidezza flessionale e a
taglio degli elementi in
cemento armato pari al
50% della corrispondente
rigidezza degli elementi
non fessurati
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RIGIDEZZA SECANTE
Per elementi in c.a. si pu procedere nei
seguenti modi:
1) Riduzione del momento dinerzia della sezione in
modo da ottenere un momento dinerzia
equivalente al variare del tipo di sezione (travi) e
del carico assiale (pilastri).
Adatto alla fase di progettazione
2) Relazione di tipo sperimentale tra rigidezza e
resistenza flessionale al variare del carico assiale
e della percentuale di armatura
Adatto alla fase di verifica
Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 03 2003 - Modellazione strutturale
F.I.O.P.A.
Prof. D. SABIA / Ing. D. RIVELLA
F ederazione Interregionale degli Ordini degli Ingegneri
Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica
del Piemonte e della Valle DAosta
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METODO 1
Definizione del tipo di elemento (trave o colonna)
Definizione del valore dello sforzo assiale
adimensionalizzato (per le colonne)
Elemento strutturale
Travi, rettangolari
Travi, a T e a L
Colonne, N>0.5fcA
Colonne, N=0.2fcA
Colonne, N=-0.05fcA
Intervallo di Jr/Ji
0.300.50
0.250.45
0.700.90
0.500.70
0.300.50
Jr/Ji raccomandato
0.40
0.35
0.80
0.60
0.40
Paulay e Priestley, 1992
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METODO 2
Sono disponibili in letteratura diagrammi ed equazioni
ottenuti mediante verifiche sperimentale
Esempio:
Kr
a
d
= 0.043 + 1.64 n t + 0.043 + 0.33
Ki
D
D
Kr
Ki
t
a/D
n
d
Sugano
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28
29
30
y x
F
F
Lineare
y
x
y
x
x
Non lineare
Taglio
Spostamento
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H
V
h
M=Hh
H
V
M=V+Hh
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P dr
< 0.1
V h
dove:
P il carico verticale totale di tutti i piani superiori
al piano in esame
dr lo spostamento di interpiano (calcolato in
conformit al punto 4.8)*
V la forza orizzontale totale al piano in esame
H laltezza del piano
Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 03 2003 - Modellazione strutturale
F.I.O.P.A.
Prof. D. SABIA / Ing. D. RIVELLA
F ederazione Interregionale degli Ordini degli Ingegneri
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SLD
Spostamenti ottenuti dallanalisi con spettro di progetto
(punto 3.2.6) moltiplicati per il fattore di importanza ( i)
utilizzato
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PLASTICIT CONCENTRATA
Tutti gli elementi strutturali rimangono in campo elastico e vengono
introdotti elementi cerniera con comportamento anelastico dove si
prevede che si formino le cerniere plastiche
Questa tecnica permette di operare essenzialmente con elementi
elastici che richiedono un onere computazionale ridotto
Scelta adeguata del diagramma momento-curvatura in presenza di
azioni cicliche, con o senza carichi assiali
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BIBLIOGRAFIA
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