II PRIMO PIANO il Resto del Carlino SABATO 12 LUGLIO 2008

ALLARME VIOLENZA

«Sentivo le sue mani su di me. Ero

Il racconto della ragazza pedinata e aggredita di giorno in casa: «Non
SOS DONNE
L’aggressione alla
studentessa di 23 anni è la
seconda in pochi giorni
Segue quella accaduta in via
Pontida dove un rumeno —
che per il momento l’ha fatta
franca — ha cercato di
violentare una ragazza
di 26 anni
di DEBORAH DIRANI
ON È una ragazza appari-
N scente, Valentina, chia-
miamola così. E’ grazio-
sa: ha gli occhi nocciola, i capelli
castani, mossi e li tiene raccolti
con uno spillone sulla nuca. E’ mi-
nuta, assomiglia molto più a uno
scricciolo che a una femme fatale.
Ha 23 anni e un sorriso che, an-
che il giorno dopo l’aggressione
subita, si sforza di uscire.
E’ dolce e sensibile, scrive poesie,
e le ha anche pubblicate in un li-
bro: «Sono un po’ tristi», si scher-
misce. Sono belle e delicate. Co-
me lei.
Come stai oggi?
«Meglio, grazie. Sono anche riu-
scita a riposare. Ieri ero terrorizza-
ta, così all’ospedale mi hanno da-
to qualche goccia di calmante. E’
servita a rilassarmi e a permetter-
mi di dormire».
Ti senti di raccon- UN’OMBRA
tare come è an-
data?
«L’ho notato
per strada, era
«Sì ora sì. Stavo rien-
trando a casa, erano da un po’
che mi stava dietro»
le due del pomerig-
gio, circa. Ero stata
in centro a fare delle commissioni
camminavo tranquilla, cammino
un sacco io, in particolare in esta-
te. A un certo punto, in via Barbe-
ria, mi sono accorta di questo tipo
alto, con la testa rasata, gli occhia-
UNA STUDENTESSA bolognese di 23 anni è rimasta vittima di
un’aggressione a sfondo sessuale nelle prime ore del pomeriggio di
giovedì. A tentare la violenza, secondo l’accusa, è stato un
brindisino trentenne residente in città, C. D. T., incensurato e che
ora si trova agli arresti domiciliari accusato di violenza sessuale e
violazione di domicilio. L’uomo, adocchiata la ragazza, intorno alle
14 mentre dalla zona di piazza Cavour lei camminava per rientrare
a casa, in via del Pratello, l’ha seguita cercando di non farsi notare.
La vittima, che pure si era accorta dell’uomo, alto un metro e 94,
con i capelli rasati a zero e un vistoso paio di occhiali da sole, non
ha però ritenuto di essere in pericolo e ha continuato per la sua
strada. Ha camminato per via Farini, Barberia e piazza San
Francesco e, giunta davanti al portone di casa, non vedendolo più,
è salita in ascensore fino al corridoio che conduce all’appartamento
in cui vive con i familiari. Messa la chiave nella toppa, però, si è
sentita afferrare con forze alle spalle. Nulla ha potuto per
divincolarsi dalla presa dell’uomo che è riuscito a entrare in casa.
Ma lì, accortosi che c’era un televisore acceso, e che quindi c’era
qualcuno, è scappato. La polizia, grazie alla descrizione fornita
dalla vittima, ha rintracciato l’aggressore in piazza Minghetti
seduto su uno scooter che chiacchierava con un’altra ragazza. Lui
all’inizio ha negato, poi ha ammesso solo di aver seguito per un
tratto la giovane perché l’aveva scambiata per un’amica, ma di
essere poi tornato indietro resosi conto di aver sbagliato. La
giovane, in stato di choc, è stata medicata al Sant’Orsola con una
prognosi di tre giorni. Sulla vicenda è intervenuto Manes
Bernardini, segretario della Lega Nord che parla di «fragilità» del
tessuto sociale e di «latitanza del Comune in tema di sicurezza».
d. d.
li da sole e una t- non mi guardava. Camminava
shirt verde, che
normalmente guardandosi attor-
era dietro di me. no. Non mi è venuto da pensare
Ho anche pensa-
che stesse seguendo me. E poi ero
to: “Io quello lì al telefono con un’amica, stavo
l’ho già visto”. Cer- chiacchierando, non mi è nemme-
to che l’avevo vi- no passato per la testa».
sto, era da un po’ che mi stava die-
Eppure sentivi che c’era qual-
tro». cosa di strano...
Ti sei spaventata, hai capito «Sì, tant’è vero che quando sono
che ti seguiva? arrivata sotto il portone di casa,
«No, per niente. Anche perché mentre infilavo le chiavi nella top-

Tratta di prostitute dalla Lituania

LA PROSTITUZIONE in
città non conosce più confini.
E’ lituano — una novità —
l’ultimo filone
antiprostituzione che ha
portato i carabinieri a
sgominare una pericolosa
banda di sfruttatori.
In carcere, su disposizione del
gip Gabriella Castore, sono
finiti il 30enne lituano Audrius
Kalugin e una coppia di fratelli
albanesi, Enton Islamaj detto
‘Toni’, 34enne e capo della
gang, e Gentian Islami, 31
anni. Quest’ultimo per
sfruttamento e
favoreggiamento della
prostituzione aggravato, i
primi due anche per
favoreggiamento della
permanenza di clandestini
nonché fabbricazione e
possesso di documenti falsi
validi per l’espatrio.
L’indagine, condotta dai
militari del nucleo operativo e
radiomobile di San Lazzaro e
coordinata dal pm Enrico
Cieri, è partita nel dicembre
2007 grazie alla segnalazione
dell’associazione Fiori di
Strada, impegnata a
strappare le lucciole dal
marciapiedi, che aveva
segnalato l’insolita presenza
di ragazze lituane in diversi
punti della città, in particolare
tra i viali e il cimitero dei
polacchi. Dalle ricerche è
emerso che il gruppo, con la
complicità della fidanzata
russa di uno dei tre, gestiva il
lavoro hard di otto donne.
L’organizzazione aveva dato
vita a un traffico di esseri
umani dalla Lituania
attraverso l’utilizzo di
passaporti falsi. Le lucciole
venivano accompagnate sul
posto di lavoro con diverse

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 SABATO 12 LUGLIO 2008 il Resto del Carlino PRIMO PIANO III
ALLARME VIOLENZA

terrorizzata»
riuscivo a liberarmi»
pa mi sono guardata intorno».
Tutto tranquillo?
«Sì, tutto tranquillo, non l’ho vi-
sto. Non riesco ancora a capire co-
me abbia fatto a entrare nel palaz-
zo e sorprendermi alle spalle. Io
sono salita in ascensore, e lui deve
essere sgattaiolato dentro e avere
salito di corsa le scale».
E poi tu sei arrivata davanti
alla porta dell’appartamen-
to e lui ti ha afferrato per un
braccio?
«Questo lo dice lui, ma non è ve-
ro».
Lui dice anche che non ti ha
aggredita, che sul pianerotto-
lo ti ha detto
“ciao”, scam- LA FUGA
biandoti
una sua amica.
per
Per fortuna in casa c’era la mia
mamma e la televisione era acce-
sa».
Lui ha sentito il rumore, ha ca-
pito che non eravate soli ed è
scappato?
«Sì è uscito di corsa mentre mia
madre arrivava da me per capire
cosa stava succedendo. Sono riu-
scita a spiegarle tutto e lei ha chia-
mato la polizia. Così lo hanno pre-
so, praticamente subito».
Tu poi lo hai riconosciuto?
«Sì, non ho avuto nessun dubbio.
So che ora è agli arresti domicilia- IL CASO
ri».
Non piange, Valen-
tina, e non usa nem-
meno parole ranco-
Abusi su un compagno di scuola

«No, lui mi ha affer-

rata da dietro men-
«Per fortuna rose verso l’uomo
c’era mia mamma che 24 ore prima
con la tv accesa l’ha aggredita. Se
Condannato a quattro anni
di LORENZO PRIVIATO di un professore che informò il preside e chie-
tre io cercavo di E lui è scappato» ne sta seduta sul se l’intervento dei carabinieri. Nel frattempo
suo letto, nella sua ORNA nel carcere minorile di Bolo-
aprire la porta di ca-
sa, mi ha tirato su il vestito, mi te- camera. E’ la camera di una ragaz-
neva stretta. Sentivo le sue mani za della sua età piena di libri di te-
sulle mie gambe. Cercava di im- sto ammonticchiati sulla scriva-
T gna, dopo un periodo trascorso in una
comunità di Monterenzio, uno dei due
ragazzini marocchini arrestati nel maggio
anche la sorella della vittima imparò la vicen-
da, il ragazzino si confidò con la madre che
subito sporse querela. Scattarono le indagini
e i successivi arresti anche per il possesso di
2007 con l’accusa di violenza sessuale su un materiale pedopornografico. Proprio la pre-
mobilizzarmi». nia, accanto al computer. Assomi- quindicenne, compagno di scuola nell’istitu- senza delle immagini assieme alle testimo-
Però tu sei riuscita lo stesso a glia a una tana, il posto più sicuro to Taddia di Cento, nel Ferrarese. Il minore, nianze, ebbero un ruolo fondamentale nelle
entrare in casa... dove lasciar trascorrere il tempo, 16 anni, è stato condannato dal tribunale dei indagini coordinate dal pm della procura mi-
«Sì, ma lui mi è venuto dietro, in attesa che il ricordo dell’aggres- minorenni a quattro anni di reclusione per norile Eufemia Milelli.
violenza sessuale di gruppo, oltre a un’am-
non riuscivo a liberarmi. Lui è al- sione piano piano venga elabora- menda di 26mila euro che dovrebbe essere NELLA SENTENZA di primo grado i due
to un metro e 94, io non avevo ab- to e chiuso in un angolo della me- commutato in un aggravio di pena. Dopo la imputati furono condannati a 4 anni e sei me-
bastanza forza per contrastarlo. moria. rinuncia al ricorso in Cassazio- si, con sentenza ridotta in ap-
Continuava a mettermi le mani Ci vorrà tempo, questo lo sai, ne, la condanna è diventata de- pello a quattro anni benché la
finitiva anche per il complice CARCERE difesa chiedesse uno sconto di
addosso e io non riuscivo nemme- vero?
no a urlare tanto ero spaventata. «Sì, ma sono sicura di farcela». dello stupro, 15enne, tutt’ora a Ragazzino torna un anno e sei mesi. Ora la sen-
piede libero dopo che il tribu- dentro dopo periodo tenza è diventata definitiva in
nale del riesame gli aveva aper- nella comunità quando, spiega il legale del
to le porte del carcere per un ca- 16enne, avvocato Gaetana Ca-
di Monterenzio
Sgominata una gang villo giudiziario, l’assenza dal
fascicolo di un verbale di testi-
cioppo, «non ci è stato conferi-
to il mandato per ricorrere in
monianza. Al 16enne, l’autore materiale della Cassazione». La linea di difesa si basava essen-
auto: cinque, e tutti di grossa sequestrare anche violenza, i carabinieri di San Lazzaro hanno zialmente su due aspetti: «Dalle testimonian-
cilindrata (Bmw serie 1, Audi documenti falsi, 11mila euro notificato il provvedimento di carcerazione al ze – continua il legale – emergeva che c’era sta-
6 sw, Opel Zafira, Mercedes e una trentina di cellulari.
Pratello e sono andati a prelevarlo dalla comu- to il consenso della vittima, il che escludeva il
più una moto MV Augusta), i nità di recupero ‘Compagni di sogni’ di Sassu- reato. Inoltre avevamo chiesto la messa alla
mezzi sequestrati durante IL GIP ha rilevato che i fatti
accertati sono gravi e di alto no, nel comune di Monterenzio, che fa parte prova, che consisteva in una sospensione del
l’operazione. Gli sfruttatori dell’associazione Giovanni XXIII. processo per vedere l’evoluzione della perso-
facevano prostituire le allarme sociale, con un
“pericolo altissimo” di nalità dei ragazzi, ma il tribunale lo ha rigetta-
ragazze anche in due L’EPISODIO risale al 20 aprile 2007, nei ba- to». Gli autori, peraltro, avevano confessato
appartamenti — in via delle reiterazione dei reati in virtù
Tovaglie e via Broccaindosso
dell’alto guadagno (20mila gni della scuola ferrarese, e fu anche ripreso tutto.
— con tariffe tra i 150 e 200
euro al mese) e che nessuno con un telefonino. Fu proprio il 15enne a im- E mentre il 16enne era stato affidato alla co-
munità di Monterenzio, per l’altro fu il tribu-
dei tre lavora. Durante mortalare le fasi della violenza perpetrata nale civile ad attribuirne la difesa al Comune,
euro. A entrambe le case, di l’indagine, inoltre, è emerso
proprietà di un anziano e dall’altro connazionale ai danni di un compa- in quanto allontanato dai genitori che erano
che una delle ragazze, gno di classe con qualche deficit di apprendi- stati espulsi poiché clandestini. Di lui non ha
affittate a una delle sottoposta a perizia
prostitute, sono stati messi i mento e per questo seguito da un insegnante più notizie neppure il suo legale, avvocato
psichiatrica, aveva disturbi di di sostegno. Quelle foto choc fecero il giro di Giuseppe Trimboli, che pure conferma che la
sigilli. Le perquisizioni hanno mente.
permesso ai militari di Lorenzo Priviato parenti e amici, finché arrivarono tra le mani condanna è diventata definitiva.