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Redazione: Via Messapia, 1 - Vieste (Fg) - Fax 0884/704191 Anno XX n.18 (921) 8 maggio 2015

SCIOPERO CONTRO LA RIFORMA DELLA SCUOLA ANCHE A VIESTE

Cera anche Vieste fra i centri


(Foggia, San Giovanni Rotondo e
Manfredonia) che marted scorso 5

maggio hanno aderito in Capitanata


alla giornata di sciopero contro la
riforma dellla scuola del Governo
Renzi.
In tutti gli istituti vieLANAGRAFE DEI VIESTANI
stani si registrata una
[Si ringrazia lUfficio Anagrafe del Comune di Vieste]
buona adesione di docenti
e personale Ata.
(aggiornamento al 29 aprile 2015)
dere pi visibile la proteNominativo Sesso
Data
Luogo
sta, un gruppo di operatori scolastici si ritrovato
Zillo
M
21.04.2015 S.G.Rotondo
nei giardini pubblici di
Michele
Corso Fazzini per un breClemente
F
23.04.2015 S.G.Rotondo
ve sit in.
Gioia
Questa protesta parCanestrale
F
23.04.2015 S.G.Rotondo
te dal basso e vuole
Annalaura
scongiurare lattuazione di
una riforma che rischia di
privatizzare la scuola
Nominativo
Nascita
Morte
pubblica, ha spiegato
Ricci
Vieste
Vieste
Francesco Clemente, doNicola
14.03.1946
22.04.2015
cente dell'Ippsar "Mattei",
La Marca
Monte S.Angelo
Vieste
istituto i cui lavoratori,
Raffaela
22.11.1927
27.04.2015
riuniti in assemblea, hanno stilato un documento
Cappabianca
Vieste
S.G.Rotondo
di osservazioni inviato alla
Isabella
01.02.1932
27.03.2015
VII Commissione (Cultura
Troia
Vieste
S.G.Rotondo
ed Istruzione) della CaGaetano
11.09.1941
29.03.2015
mera dei Deputati.

NATI

MORTI

PESCATORE SORPRESO
CON 1.500 RICCI DI MARE

IL 12 E 14 MAGGIO MANCHERA
L'ACQUA IN ALCUNE ZONE

In poche ore di pesca subacquea


sportiva aveva messo insieme un
bottino di 1.500 ricci di mare,
nonostante il quantitativo massimo
consentito ad ogni pescatore di 50
esemplari. A scoprirlo sono stati i
militari appartenenti alla Guardia
Costiera di Vieste, durante lo svolgimento di unattivit di polizia marittima, finalizzata alla tutela del delicato
ecosistema marino mediante la repressione di illeciti.
Il fatto successo a Vieste, in
localit Pugnochiuso. Nei confronti
del pescatore la Guardia Costiera ha
elevato due differenti sanzioni amministrative per un totale di 8.000 euro,
con conseguente sequestro del pescato e dellattrezzatura subacquea.
Gli esemplari di ricci di mare poich
ancora vivi sono stati rigettati in mare
e salvati.

LAcquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento


del servizio nellabitato di Vieste
pertanto nei giorni 12 maggio e 14
maggio AQP sospender temporaneamente la normale erogazione idrica.
Per il marted 12 maggio la sospensione avr la durata di 6 ore, a
partire dalle ore 14,00 con ripristino
alle ore 20,00 ed interesser via
Lungomare Mattei.
Per il gioved 14 Maggio p.v. la
sospensione avr la durata di 6 ore,
a partire dalle ore 10,00 con ripristino
alle ore 16,00 ed interesser in
particolare via Verdi e zone limitrofe.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacit di accumulo.

Le precisazioni dellInps

Riunione in Prefettura con i sindaci

E IN VIGORE
LA NUOVA INDENNITA
DI DISOCCUPAZIONE

BOMBE E RAPINE, IN CAPITANATA ORA E ALLARM

Gli eventi di cessazione involontaria del rapporto di lavoro dipendente


che si verificheranno a decorrere dal
1 maggio 2015 saranno tutelati dalla
nuova indennit di disoccupazione
mensile denominata "Nuova prestazione di Assicurazione sociale per
lImpiego (NASpI)".
Con messaggio del 30/04/2015 n.
0002971, lInps precisa i requisiti e le
modalit per poter fruire della NASpI.
La NASpI rivolta ai lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, i soci
lavoratori di cooperativa che abbiano
stabilito con la medesima un rapporto
di lavoro in forma subordinata e il
personale artistico con contratto di
lavoro dipendente. Non si applica,
invece, ai lavori dipendenti a tempo
indeterminato delle pubbliche amministrazioni e agli operai agricoli a tempo
determinato e indeterminato.
Per il diritto alla nuova indennit
i lavoratori dipendenti devono essere
in stato di disoccupazione, far valere
almeno tredici settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei
quattro anni precedenti linizio del
periodo di disoccupazione e trenta
giornate di lavoro effettivo nei dodici
mesi precedenti linizio del periodo di
disoccupazione. Per ottenere la prestazione deve essere presentata
apposita domanda allInps entro 68
giorni dalla cessazione del rapporto
di lavoro, a pena di decadenza.
Tale nuova indennit, istituita
dallart.1 del decreto legislativo 4
marzo 2015, n. 22, sostituisce le
indennit di disoccupazione ASpI e
miniASpI, che tuttavia rimangono in
vigore per la tutela degli eventi di
cessazione involontaria dal rapporto
di lavoro che si verifichino fino al 30
aprile 2015.
A partire dal 1 maggio 2015, per
gli eventi di disoccupazione rientranti
nella nuova disciplina sar possibile
presentare la domanda di NASPI
esclusivamente in via telematica,
attraverso il sito www.inps.it (direttamente da cittadino in possesso del
PIN dispositivo Inps); tramite patronato (che, per legge, offre assistenza
gratuita); tramite Contact Center
Integrato INPS INAIL (chiamando da
rete fissa il numero gratuito 803 164
oppure il numero 06164164 da telefono cellulare, con tariffazione stabilita
dal proprio gestore).

PER MOTIVI
TECNICO-TIPOGRAFICI
QUESTA SETIMANA
IL FARO
E PUBBLICATO
IN FORMATO RIDOTTO

San Severo, Foggia, Vieste ma


anche Cerignola e Lucera. Sono i
Comuni la cui situazione, dal punto
della sicurezza, sono stati al centro
del Comitato provinciale per l'ordine
pubblico che si svolto in Prefettura
a Foggia. Nel corso della riunione,
alla presenza dei vertici delle forze
dell'ordine, il prefetto Maria Tirone ha
ascoltato i sindaci di Foggia, Franco
Landella, di San Severo, Francesco
Miglio e di Vieste, Ersilia Nobile.
Certamente molto delicata la
situazione a vieste anche dopo gli
omicidi di Angelo Notarangelo e di
Marino Solitro. Secondo indiscrezioni
pare che il primo cittadino abbia

chiesto maggiore presenza delle


forze dell'ordine nel paese garganico,
anche in vista della stagione estiva.
Decisamente migliore la situazione a San Severo dove si stanno
registrando i primi risultati positivi
delle operazioni contro la criminalit.
Nel centro dell'alto Tavoliere, come
ha ribadito il sindaco Francesco
Miglio, nell'ultimo periodo si registra
un calo delle rapine del 48 per cento
e del 20 per cento dei furti.
All'attenzione anche la situazione
del capoluogo dauno all'indomani
dell'ennesimo attentato estorsivo
avvenuto luned scorso ad un ristopizzeria di corso Garibaldi.

A VIESTE ANCORA UN AGGUATO MORTALE


Nella tarda serata di mercoled
scorso 29 aprile, due colpi di fucile
hanno ferito mortalmente il 50enne
Marino Solitro, viestano gi noto alle
forze dell'ordine per spaccio di droga.
L'agguato avvenuto intorno alle
22.45: i sicari (presumibilmente due)
hanno fatto fuoco mentre il Solitro
era all'interno del cortile della sua
villetta, in localit Molinella (a circa 4
km a nord di Vieste). A nulla valso
l'intervento del personale sanitario del
118 immediatamente allertato dai
vicini di casa; giunti sul posto contemporaneamente ad una pattuglia
dei Carabinieri, hanno potuto solo
constatare il decesso.
L'uomo che viveva l da solo,
aveva imboccato il vialetto con la sua
Passat, poi lo aveva ripercorso a
piedi per chiudere il cancello, ma l
sono giunti i colpi mortali, presumibilmente due, esplosi da un fucile
calibro 12. Solitro stato raggiunto
sul lato sinistro del corpo, all'altezza
della spalla. Sar in ogni caso
l'esame autoptico a fornire maggiori
dettagli sull'esatta dinamica.
I militari scavano nella vita
dell'uomo, hanno gi sentito i familiari
e sottoposto tre persone ad esami
stub. Marino Solitro, aveva precedenti
per droga e reati contro il patrimonio,

ma non risulterebbe affiliato a nessun


clan. I Carabinieri del comando
provinciale non escludono nessuna
pista.
Marino Solitro era stato gi vittima di un agguato nel novembre
2008 dinanzi ad una rivendita di
bevande nei pressi del campo sportivo, ma in quella circostanza i colpi di
pistola che lo colpirono all'addome e
agli arti inferiori gli procurarono solo
delle ferite non mortali.
L'agguato consumato a Molinella
ricorda nelle modalit quello che la
sera del 10 marzo scorso ha avuto
come bersaglio Emanuele Finaldi,
ferito da tre colpi di fucile calibro 12,
dinanzi alla sua abitazione in via
Einaudi, a pochi passi dal lungomare
Europa.
La serata dellomicido a Molinella
stata caratterizzata anche
dall'incendio di un furgone di propriet del titolare di una nota pescheria
viestana, e dell'auto di Luigi Notarangelo, cugino di Angelo Notarangelo,
data alle fiamme sotto la sua abitazione. Questi due attentati incendiari
sono avvenuti quasi contemporaneamente all'omicidio di Marino Solitro,
resta da capire se questi episodi
sono collegati tra loro o si trattata
di pura coincidenza.

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Francesco
Giardino
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pag.2

settimanale

PALLAVOLO
Si svolta domenica scorsa 3
maggio ad Apricena la quarta ed
ultima tappa della Capitanata Cup
Femminile Aics 1 Memorial Pasquale Franchino. Nella prima partita le
ragazze di casa hanno battuto la
Possenti Troia per 2-0. Nel secondo
match stata la Volley Vieste a
vincere con lo stesso risultato contro
la formazione di Nino dApice.
Decisivi per lassegnazione del
titolo i tre punti ancora in palio
nellultima gara tra Csp Ipssar Volley
Vieste e Olimpia Volley PF Apricena.
Partivano bene le ragazze garganiche che sorprendevano, vincendo il
primo set, la squadra di Domenico
Masselli che per si riprendevano nel
secondo e terzo set, aggiudicandosi
cos i 2 punti, mentre uno andava al
Vieste.
Ancora a pari punti (14) le due
squadre ma questa volta il titolo della
Capitanata Cup lo vinceva lOlimpia
Volley per effetto degli scontri diretti
risultati a proprio favore. Alla manifestazione sono intervenuti oltre ai
familiari di Pasquale Franchino, il
presidente provinciale dellAics Cesa-

re Gaudiano, diversi presidenti societari di numerose squadre Aics.


Prima delle premiazioni fatte dalla
vice presidente provinciale Aics settore pallavolo, Concettina Capano, e
dal dirigente Luigi Sessa, Michele
Notarangelo ha ricordato la figura e
il notevole percorso sportivo svolto
durante tutta la sua vita dal compianto Pasquale Franchino. Sono state
premiate le formazioni del Csp Ipssar
Volley Vieste, squadra vincitrice del
campionato provinciale open femminilek, e dellOlimpia Volley PF Apricena, vincitrice della Capitanata Cup
femminile.
Si giocata anche lultima giornata del campionato open maschile,
con il titolo gi vinto dal Csp Ipssar
Volley Vieste. Al secondo posto si
confermata la S.S.E. Troia, vittoriosa
per 3-1 in casa con lAccadia. Meritato terzo posto per la formazione del
Bovino, 3-1 a Biccari. Ad una sola
lunghezza dal Bovino si classificata
al quarto posto la New Volley Lucera,
3-1 con il Poggio Imperiale. Al quinto
posto lAnspi San Nicandro, corsaro
per 3-1 a Pietramontecorvino.
Sono ancora in svolgimento,
invece, il campionato over 30 femminile e lopen misto.

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IMPARIAMO A CONOSCERE VIESTE: COME ERA E COME E


LA CATTEDRALE RACCONTA - 2

LA CHIESA
NEL PERIODO BIZANTINO

Dopo aver assistito al tramonto


della grande Roma e del suo impero,
tutta lItalia dovette opporre resistenza
alle varie invasioni che provenivano
dalle orde vandaliche, specie quella
dei Goti, e subire limperversare di
cataclismi atmosferici e terrestri,
l'impoverimento delle popolazioni e,
di conseguenza, la venuta meno
delle istituzioni civili ed amministrative.
Le guerre che seguirono nel VI
secolo fra Bizantini e Gotici causarono la scomparsa di vari centri abitati
e di sedi episcopali, come Aeca o
Aecae (oggi Troia), Salpi, Carmeianum, Herdonia e Lucera. Mentre
nella seconda met del Seicento, si
assistettero alle aspre
lotte fra Bizantini e
Longobardi, perch
ognuno voleva assicurarsi il controllo del
santuario di S. Michele
sul Gargano.
finanche l'imperatore
d'Oriente, Costante II,
per combattere i Longobardi e per conquistare l'Italia. Questi, al
suo passaggio, dissemin devastazioni con
gravi danni a Venosa,
Siponto, Lucera e Vieste e causando, inoltre,
la scomparsa di Ordona, Salapia e Arpi. A
queste lotte intestine
bisogna aggiungere le
incursioni dei Saraceni
che con i loro saccheggi, incendi ed uccisioni, contribuirono non poco alla distruzione di altri
centri della Capitanata.
Da altro canto i Patriarchi della
Chiesa di Costantinopoli, forse sulla
spinta degli imperatori dOriente,
miravano a staccarsi da Roma e
tentavano in tutti i modi di asservire
le Chiese dellItalia Meridionale.
Durante la conquista bizantina, cio
verso la fine del VI secolo, la Chiesa
dell'Italia meridionale venne strutturata
in vescovadi, detti Diocesi, fra cui
quella di Vieste, tutte sotto la giurisdizione di Benevento, collegata direttamente con Roma.
Io mi sono sempre chiesto, perch a Vieste vi sono due Santi
Patroni, S. Giorgio e S. Ponziano Chi
sono? S. Giorgio originario della
Cappadocia (Turchia), un valoroso

equilibrio fra le Chiese di Costantinopoli e di Benevento, ma questa


soltanto una ipotesi.
Intanto i Patriarchi di Costantinopoli, senzaltro sulla spinta degli
imperatori dOriente miravano a
staccarsi da Roma e ad assoggettare
le Chiese dellItalia Meridionale.
Vieste, per, per la sua posizione
sul mare e con la funzione di ponte
di collegamento con laltra sponda
adriatica resta sempre sotto linfluenza bizantina, tanto da essere ritenuta,
come sostiene Armando Petrucci la
pi bizantina delle citt del Gargano
(I Bizantini e il Gargano al lume del
Cartolario di Tremiti, quad. n.4 de Il

pretoriano al seguito dell'imperatore


Diocleziano, che durante la sanguinosa persecuzione scatenata dallo
stesso imperatore, si profess cristiano e mor martire nel 303 a Nicodemia. Per il suo luminoso esempio di
fortezza, di lealt, di fede e di amore
a Cristo gli venne riservato, specie
nei Paesi del Medio Oriente, un culto
particolare e molti Stati lo invocarono
loro patrono, fra cui la Russia e
l'Inghilterra. S. Ponziano anch'egli
un martire, morto a Spoleto tra il 156
e il 165, il cui culto venne introdotto
dai longobardi a Benevento.
La venerazione verso San Giorgio ancora particolarmente sentita,
forse perch la sua festivit (23
aprile) coincideva, fino a tutto il 1700,
con il rientro dei pastori abruzzesi nei
loro paesi, quando sostavano a
Vieste per la fiera del bestiame e dei
loro prodotti, una delle maggiori del
Gargano, con la durata di una settimana. S. Ponziano, invece, ormai
caduto nel dimenticatoio e nessuno
pi ricorda il giorno della sua commemorazione (13 agosto).
La scelta dei due compatroni
forse venne utilizzata per stabilire un

Gargano, p.11.). Di questo avviso


anche lo storico Kehr, autore della
monumentale opera Regesta Pontificum Romanorum. Pertanto non possiamo condividere quanto Ughelli
sostiene nella sua opera Italia Sacra,
a pag.865, che il primo vescovo di
Vieste fu consacrato da Alberto 1 di
Siponto (1101/-1116).
Luigi Pascale con Lantica e
nuova Siponto di (pag.121), per
precisa che in quel 1101 vi fu linizio
dell'autonomia del vescovado di
Vieste, e sottolinea che trovandosi
a Siponto il Pontefice Pasquale Il
(1101), una deputazione di Vestani
gli chiese l'autonomia della diocesi di
Vieste. Il Sommo Pontefice accolse
la domanda e nomin vescovo, autonomo, di Vesta, l'arcidiacono del
Duomo sipontino,Lorenzo.
Anche Consalvo Di Taranto nel
suo libro La Capitanata al tempo dei
Normanni e degli Svevi (pag.13)
sostiene che la diocesi era gi esistente, perch nel 970 il vescovo di
Vieste era dipendente del Patriarca
di Costantinopoli (?), mentre il Giuliani, pur rifacendosi ad Ughelli, annota
a pag.175 che bisogna dunque dire,
che quantunque nella Chiesa Vestana, pria di rendersi il vescovo suffraganeo allarcivescovo di Siponto
[1101], vi fossero stati altri vescovi,
essendosene, come successo ad
altre chiese, per lo lungo andare del
tempo, perduta la serie, non vi
alcuna memoria autentica rimasta.
Indubbiamente il Giuliani non
conosceva gli Atti del Codice Diplomatico del Monastero Benedettino di
S. Maria di Tremiti, perch avrebbe
subito sostenuto, come lo ha fatto
Armando Petrucci, curatore dopera,
che vi era a Vieste, al tempo di
Basilio Boiano (1018-1026), un
vescovado indipendente affidato al
vescovo Alfano (Petrucci A., o.c.,
p.6). A pag.170 riporta che la giurisdizione del vescovo si aggirava
soltanto nella citt di Vieste e.
anticamente comprendevansi nella
sua Diocesi i casali di S. Salvatore,
S. Tecla, Sfilze, Casal Ruino e la
Battaglia, che per varie vicende
restarono spopolati e disfatti.
Anche D. Marco Della Malva
asserisce che la diocesi opera dei
bizantini per cattivarsi la benevolenza delle popolazioni e per sentirsele
vicine nella lotta contro i longobardi
o altri possibili invasori.
Mons.Lorenzo Kreaytter, che govern la Chiesa viestana dal 1697 al
1703, nello stilare la serie dei vescovi
di Vieste, fa risalire la nascita del

ao
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P
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d Mezz

settimanale
Direttore responsabile:
Nin delli Santi

nna
by APizza
al taglio

Collaboratori:
Carmine Azzarone, Luther Blisset,
Vincenzo Casamassima, Dragutspia,
Michele Notarangelo, Franco Patrone,
Saverio Serlenga, Gaetano Simone,
Matteo Siena, Sandro Siena

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Vescovado (e non sappiamo a quale


documento attinse), al tempo del
pontificato di Clemente I (papa dall'88
al 97), con la consacrazione di S.
Marino Germano, discepolo degli
Apostoli. Inoltre, egli sostiene, che a
questi successe poi San Lucio,
compagno di Anania, discepolo di
San Marco apostolo. Dopo circa un
secolo di sede vacante, apparve il
vescovo Settimio, che fu presente nel
Concilio di Roma del 187. Dopo un
salto di 697 anni, nell 870, iscrisse
nellalbo diocesano il nome di Anastasio, che partecip al Concilio di
Costantinopoli IV (869/870). A lui
succedette Giovanni Romano, figlio
di Cristoforo, che il 9 aprile dellanno
928, per volere di Marozia, venne
eletto Papa con il nome di Leone VI.
Il suo pontificato fu molto breve,
perch di l a sei mesi, in ottobre
mor. Poi altern sulla cattedra nel
1015 Fabio Angelino; nel 1032 Domenico Arrigone; nel 1048-Sindgero
Carafa di Napoli (o Sultgero dei
Signori di Morsleben e Hornburg
della Sassonia?) che, secondo Enrico
Bacco, per volere dell'imperatore
Enrico II, venne eletto papa nel 1046
col nome di Clemente II. Seguirono
poi nel 1059 Odoardo (o Edoardo)
Morelli, nel 1082 Francesco de Sanctis, nel 1137 Agostino Petronio.
Tutta questa serie ci lascia perplessi e con un senso di poca credibilit. Lunico nome corrispondente
alla serie oggi ufficiale soltanto
quello di Edoardo.
Rimane ora da chiarire, perch
Alfano in quellatto del Codice Diplomatico del Monastero Benedettino di
S. Maria di Tremiti del 1019 firm
con la specifica Ego Alfano nutu Dei
sancte Marenensis et Bestesane
ecclesie sedis episcopus, mentre
Maraldo, nellatto 110 dellottobre del
1158, sempre nello stesso Codice
che viene riportato come Dei gratia
M a r i n e n s e e t Ve s t a n e s e d i s
episcopus si sottoscrisse Ego
Maraldus Vestane sedis episcopus.
Lo stesso don Marco sostiene
che Merino non ha potuto essere
diocesi perch, nel momento storico
in cui i bizantini elevavano allonore
di sedi vescovili, anche piccoli centri
per cattivarsi la benevolenza delle
popolazioni e per sentirsele vicine
nella lotta contro i longobardi o altri
possibili invasori, Merino allora era
gi una citt morta (LArcidiocesi di
Manfredonia e la Diocesi di Vieste,
pag.121).
Io sono dellavviso che quei Marenensis et Bestesane stanno solo
ad indicare i limiti della circoscrizione.
O tuttal pi posso supporre che i
due vescovi si sia fregiati del titolo
Sancte Marenensis et Bestesane
ecclesie sedis episcopus, per la
particolare devozione verso la Madonna. E da ricordare che fin da
tempi del paganesimo qui doveva
esserci un santuario dedicato alla
dea Demetra, con sacrifici propiziatori
e feste campestre. I cristiani dovettero allora sostituire scrive don
Mario DellErba su Il Faro di Vieste
n.4 del 1951 la dea delle messi,
con la Regina del cielo e della terra
e venerarla con il titolo della Purit,
per inaugurare la nuova vita nella
purezza e nella santit dei costumi.
E risaputo: il Cristianesimo per
non creare fratture con il paganesimo
che si trascinava ancora fino al IV-V
secolo, ha cristianizzato gli antichi
riti e templi, come avvenuto anche
a Monte SantAngelo per la grotta di
San Michele, a San Giovanni Rotondo per il tempio di Giano, ecc.
Checch ne dicano Giuliani e
Della Malva, ribadisco ancora che
Marino (o Merino) non mai stata
una citt, ma era soltanto una villa,
come lo era anche quella adiacente
di Fioravanti del tardo periodo romano, una villa di discrete dimensioni
a carattere rurale, forse centro organizzativo di un fundus di media
estensione la cui attivit principale
doveva essere costituita dalla produzione e dalla lavorazione di prodotti
alimentari (Lippolis). A riprova vi
sono le foto aeree ad infrarosse
pubblicate da Vittorio Russi, che non
hanno mai delimitato tracce di grandi
complessi abitativi.
(26 continua)
Matteo Siena

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0884.702346 Fax 707611

"Il FARO" settimanale sar in edicola


venerd 15 maggio 2015
Reg. Tribunale Foggia n.6 dell11 giugno 1996
Stampa: Grafiche Iaconeta
Giornale stampato su carta riciclata

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