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STUDI DI
PREISTORIA E
PROTOSTORIA
Preistoria e
Protostoria
del Caput
Adriae
Istituto Italiano di
Preistoria e Protostoria
Firenze 2018
Istituto Italiano
di Preistoria e Protostoria
Preistoria
e Protostoria
del Caput Adriae
a cura di Elisabetta Borgna, Paola Càssola Guida, Susi Corazza
FIRENZE 2018
il volume raccoglie la rielaborazione, sottoposta a referee, dei testi presentati in occasione della
xlix riunione scientifica dell’istituto italiano di preistoria e protostoria, tenutasi a udine e porde-
none dal 9 al 12 ottobre 2014
Comitato Scientifico
Maria Bernabò Brea, Elisabetta Borgna, Paola Càssola Guida, Stašo Forenbaher, Luigi Fozzati, Marco Peresani, Andrea Pessina, Biba
Teržan, Carlo Tozzi, Paola Visentini, Serena Vitri
Redazione
Elisabetta Borgna, Paola Càssola Guida, Susi Corazza, Giovanni Tasca, Serena Vitri
con il sostegno di
Comune di
Pordenone
con il contributo di
Deputazione di
Storia Patria per la
Venezia Giulia
ISBN 978-88-6045-069-2
© Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, 2018
c/o Museo Archeologico Nazionale di Firenze
Via della Pergola, 65, 50121 Firenze
www.iipp.it, email: iipp@iipp.it – segreteria@iipp.it
Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto
dall ’ art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941 n. 633 ovvero dall ’ accordo stipulato tra SIAE, AIE, SNS e CNA, CONFARTIGIANATO, CASA, CLAAI, CONFCOMMERCIO,
CONFESERCENTI il 18 dicembre 2000. Le riproduzioni per uso differente da quello personale sopracitato potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata
dagli aventi diritto/dall ’ editore.
Indice
Relazione introduttiva
25 Gino Bandelli, La nascita della paletnologia tra il Friuli italiano e l’Österreichisches Kü-
stenland (1866-1883)
Relazioni generali
45 Marco Peresani, Carlo Tozzi, Il Paleolitico e il Mesolitico del Friuli Venezia Giulia: qua-
rant’anni di studi e ricerche
61 Alessandro Ferrari, Stašo Forenbaher, Roberto Micheli, Manuela Montagnari
Kokelj, Andrea Pessina, Anton Velušček, Paola Visentini, Neolithic and Eneolithic of
Caput Adriae
75 Elisabetta Borgna, Paola Càssola Guida, Kristina Mihovilić, Giovanni Tasca,
Biba Teržan, Il Caput Adriae tra Bronzo Antico e Bronzo Recente
97 Elisabetta Borgna, Paola Càssola Guida, Susi Corazza, Kristina Mihovilić, Gio-
vanni Tasca, Biba Teržan, Serena Vitri, Il Caput Adriae tra Bronzo Finale e antica età
del ferro
Comunicazioni
123 Federico Bernardini, Giacomo Vinci, Alessandro Sgambati, Roberto Micheli, Mi-
chele Pipan, Angelo De Min, Michele Potleca, Claudio Tuniz, Manuela Monta-
gnari Kokelj, Reconstructing the archaeological landscape in the Trieste Karst (north-
eastern Italy) through airborne LiDAR remote sensing
135 Andrea Pessina, Alessandro Fontana, Mauro Rottoli, Elettra Occhini, Sergio
Salvador, Il Neolitico della Bassa Pianura friulana. Aspetti culturali, geoarcheologici e
paleobotanici
16 Indice
149 Andrea Pessina Alessandro Fontana, Giovanni Carlo Fiappo, Fiorenzo Carsillo,
Bruno Tullio, Franco Rossit, L’accampamento preistorico di Pramollo Dosso Confine e
la frequentazione antropica delle alte quote in Friuli
165 Alma Bavdek, Late Bronze and Early Iron Age in the Notranjska region in Slovenia
173 Patricija Bratina, Bronze and Iron Age Settlements in the Kras and the Vipava Valley, Slovenia
181 Matteo Frassine, Alessandro Bezzi, Giovanni Tasca, Silvia Pettarin, Renata Mer-
latti, Protostoria inedita nel Friuli occidentale: dalla tutela al contesto topografico
193 Elisabetta Borgna, Susi Corazza, Alessandro Fontana, Luigi Fozzati, Prima di
Aquileia: l’insediamento di Canale Anfora
209 Susi Corazza, I sistemi difensivi dei castellieri del Friuli: cronologia e modalità costruttive
223 Sila Motella De Carlo, Most na Soči (S. Lucia-Tolmino): l’insediamento (VI-I sec. a.C.
- I sec. d.C.) e la necropoli II (I sec. a.C.-I sec. d.C.). Storia di un paesaggio ricostruito tra
archeologia e paleobotanica
231 Franca Maselli Scotti, Riflessioni sugli abitati dell’età del ferro nel Golfo di Trieste
235 Serena Vitri, Nicola Degasperi, Martina De March, Giulia Rinaldi, Gabriella Pe-
trucci, L’abitato su pendio dell’età del ferro di Zuglio – Cjanas in Carnia, Udine. Scavi
2003-2004 e 2013
397 Peter Turk, Early Iron Age Hoards from central and western Slovenia
407 Nuccia Negroni Catacchio, Veronica Gallo, Adriatico mare dell’ambra: il Caput
Adriae porta tra Europa e mondo mediterraneo
421 Manuela Montagnari Kokelj, Chiara Boscarol, Alessio Mereu, Chiara Piano,
Franco Cucchi, Why using caves and rock shelters of the Trieste Karst (north-eastern
Italy) in the Late Prehistory? Some hypotheses supported by data and analyses of the
C.R.I.G.A. webGIS
431 Paolo Paronuzzi, Gli scavi di Karl Moser (1886-1915) nella Grotta del Pettirosso (Aurisi-
na, Carso Triestino): riesame storico e revisione stratigrafica
441 Stanko Flego, Lidia Rupel, Le grotte di interesse archeologico indagate da Ludwig Karl
Moser in Slovenia e Croazia
459 Katja Hrobat Virloget, Between archaeology and ethnology. Caves of Karst and Soča
valley as sites of ritual activities and passages to the world beyond
491 Ida Koncani Uhač, Maja Čuka, Sito preistorico sommerso nelle acque della baia di Zam-
brattia (Umago, Croazia)
Aspetti funerari
509 Michele Cupitò, Giovanni Tasca, Maria Letizia Pulcini, Nicola Carrara, Damia-
no Lotto, Erika Gozzi, Cinzia Scaggion, Alessandro Canci, Erio Valzolgher, Il
«sepolcreto gentilizio» del castelliere di Monte Orcino/Vrčin-Scavi Battaglia-Tamaro 1925-
1928. Rilettura del contesto archeologico e risultati del riesame bioarcheologico dei resti
umani
527 Alessandro Canci, Paola Saccheri, Luciana Travan, Sepolture e ritualità funeraria in
tumuli e castellieri del Friuli. Una lettura archeotanatologica
537 Brina Škvor Jernejčič, Il rituale e il costume funerario nella tarda età del bronzo e nella
prima età del ferro nella Slovenia centrale e nell’Italia nordorientale
551 Serena Vitri, Sila Motella De Carlo, Ritualità funeraria e organizzazione sociale nel
Friuli centrale nella prima età del ferro: la necropoli di Pozzuolo (UD)
18 Indice
BREVI NOTE
(nel cd allegato al volume)
573 Dimitrij Mlekuž, Cultural landscape of a prehistoric hillfort: Tabor pri Vrabčah
581 Umberto Tecchiati, Giovanni Tasca, Dati archeozoologici dal sito del Bronzo Recente e
Finale di Gradiscje di Codroipo
585 Marco Marchesini, Silvia Marvelli, Ilaria Gobbo, Il paesaggio vegetale in età proto-
storica nel Friuli Venezia Giulia
597 Arianna Traviglia, Sara Roma, Luca Simonetto, Paola Visentini, Patricia Fanning,
Notes from the Underground: traces of prehistoric occupation in the Aquileian hinterland
603 Paolo Pellegatti, Sara Roma, Glauco Toniutti, Paola Visentini, Valter Zucchiat-
ti, Nuovi dati sul popolamento preistorico dell’area collinare friulana
611 Andrea Pessina, Alessandro Fontana, Mauro Rottoli, Giovanni Carlo Fiappo, Un
nuovo villaggio neolitico da Pavia di Udine e i più recenti dati dal territorio
619 Alberto Balasso, Serena Vitri, Flaibano (UD). Strutture abitative dell’età del rame e
dell’antica età del bronzo: dati di scavo
627 Francesca Zendron, Susi Corazza, Francesca Ciroi, Abitare tra Eneolitico e prima età
del ferro nella pianura friulana. Materiali e tecniche costruttive degli alzati
633 Giacomo Vinci, Materiali dell’età del bronzo provenienti da Visco (Palmanova): un possibi-
le castelliere di pianura?
641 Serena Vitri, Alfredo Furlan, Cervignano, loc. Pradulin (Udine). Una nuova probabile
area abitativa della tarda età del bronzo
645 Paola Càssola Guida, Susi Corazza, Elisabetta Borgna, Il castelliere di Galleriano di
Lestizza (Udine)
653 Susi Corazza, Paola Càssola Guida, Il castelliere di Variano (Basiliano, Udine)
663 Luciana Mandruzzato, Giulio Simeoni, Paola Ventura, Federica Zendron, ll ca-
stelliere di Elleri alla luce delle recenti indagini
671 Nicoletta Rigoni, Matteo Frassine, Silvia Pettarin, Giovanni Tasca, Sergio Bigat-
ton, Pieve, Castellir, S. Ruffina: insediamenti tra media età del bronzo ed età del ferro nel
territorio di Porcia (Pordenone)
677 Giacomo Vinci, Antonio Persichetti, Serena Vitri, Le capanne della tarda età del bron-
zo di Coderno di Sedegliano (Udine)
685 Serena Vitri, Federica Zendron, Gabriella Petrucci, Susi Corazza, Castelliere di
Castions di Strada (Udine): contesti del Bronzo Finale
697 David Vicenzutto, Cristiano Putzolu, Giovanni Tasca, Tre dimensioni per un deposito
archeologico: fotogrammetria 3D, potenzialità informative e fruizione. Il caso studio della
Gradiscje di Codroipo
Indice 19
703 Renata Merlatti, Tullia Spanghero, Serena Vitri, L’insediamento di S. Ruffina di Pal-
se (Porcia - PN). Una fossa con contenitori fittili della prima età del ferro (scavi 1999-2000)
713 Paola Càssola Guida, Susi Corazza, Alberto Balasso, L’insediamento di Castions di
Strada (Udine): i livelli della prima età del ferro
721 Federica Gonzato, Nicoletta Martinelli, Claudia Mangani, Paola Modena, L’in-
sediamento palafitticolo del laghetto del Frassino (Peschiera, Italy). Indagini archeologiche
e progetto di valorizzazione
731 Paolo Paronuzzi, La ceramica impressa della Grotta del Pettirosso (Carso triestino): dati
storici, analisi stratigrafica e interpretazione archeologica
741 Pino Guidi, Enrico Merlak, Speleologia e archeologia: il ruolo della rivista «Atti e Me-
morie» della Commissione Grotte “E. Boegan” S.A.G., C.A.I., Trieste
749 Franco Gherlizza, Maurizio Radacich, Notizie sui siti archeologici del Carso triestino
e goriziano nelle grotte usate durante la Prima guerra mondiale
Aspetti funerari
759 Paolo Paronuzzi, Le sepolture mesolitiche della Grotta Moser/jama na Dolech (Aurisina,
Carso triestino): scavi Moser 1898
769 Elisabetta Borgna, Gulio Simeoni, Claudio Balista, Francesco Nicosia, Susi Co-
razza, Il tumulo di Mereto di Tomba (Udine). Le indagini archeologiche e i riscontri micro-
morfologici dai livelli basali
779 Susi Corazza, Roberto Micheli, Giulio Simeoni, Tullia Spanghero, Pozzuolo del
Friuli (UD): nuove evidenze funerarie protostoriche dalle indagini d’emergenza nel com-
prensorio dell’I.P.S.A.A. “S. Sabbatini”
785 Brina Škvor Jernejčič, Manca Vinazza, Burial Rites in the Western and Central Slove-
nia in the Late Bronze and Early Iron Age (Bronzo Finale 3 – Primo Ferro 1). A Case Study
of Urnfield Cemeteries from Tolmin and Ljubljana (Slovenia)
791 Tanya Dzhanfezova, Late Bronze Age graves from the necropolis at Santa Barbara (North-
east Italy)
803 Alfredo Geniola, Rocco Sanseverino, Riflessioni su qualche marcatore culturale duran-
te il Neolitico maturo nel bacino adriatico
811 Alessandro Facchin, Giovanni Tasca, L’età del bronzo nella pianura veneziana orienta-
le: riflessioni su alcuni recenti rinvenimenti
819 Daniele Girelli, I bronzi friulani nella collezione paletnologica del Museo di Antropologia
dell’Università di Padova
20 Indice
RIASSUNTO – I castellieri del Caput Adriae e l’ambito adriatico nel Bronzo Medio e Recente – Le
analisi di distribuzione dei tipi ceramici condotte a partire da quelli con diffusione adriatica attestati alla Grotta
di Manaccora (Peschici-FG) hanno confermato l’esistenza di un legame preferenziale tra la Puglia settentrio-
nale e la Dalmazia, mentre gli elementi carsico-istriani potrebbero essere giunti in Puglia mediati dall’area
dalmata o attraverso contatti meno intensi. Allo stato attuale della ricerca è possibile individuare un picco dei
contatti nel BM2 e 3 mentre nel BR, in concomitanza con la diffusione della ceramica di tipo egeo anche a nord
del Gargano, gli stretti contatti tra le due coste sembrano fortemente ridotti o mutati.
SUMMARY – The hillforts of the Caput Adriae and their Adriatic connections during the Mid-
dle and Recent Bronze Age – The distribution analysis of the types with Adriatic diffusion documented at
Manaccora Cave (Peschici-FG) confirmed the existence of a preferential relationship between northern Apulia
and Dalmatia; the Karstic-Istrian elements could have reached Apulia either through Dalmatia or through less
intense connections. At this stage of the research, it seems possible to identify a peak of contacts during MBA
2 and 3, while during the RBA, when the diffusion of Aegean pottery reaches the areas north of the Gargano,
the link between the two opposite shores seems reduced or transformed.
Fig. 1 - Lista dei siti con attestazioni dei tipi alle figg. 3-5. L’asterisco accanto al tipo indica un confronto meno puntuale.
Fig. 2 - A. Tipi presenti esclusivamente nelle aree 1 e 2 (simboli bianchi); tipi presenti quasi esclusivamente nelle aree 1,3,4
(simboli neri). B. tipi presenti in tutte le aree.
Fig. 3 - Bronzo Medio, Grotta di Manaccora; tipi presenti esclusivamente nelle aree 1 e 2 (per la distribuzione vedi fig. 2A
simboli bianchi). A. forme; B. decorazioni (disegni A. Arena; A1,3 rielaborati da Recchia 1993).
fino al fiume Ofanto; 2. Lika, Istria, Carso e Friuli di tracciare un confine, seppur fluido, tra l’area 2 e
fino al fiume Tagliamento; 3. Dalmazia ed Erze- l’area 35 e di riconoscere l’esistenza di alcuni tipi
govina; 4. Il promontorio del Conero (figg. 1-2)4. ad ampia diffusione in opposizione ad altri presenti
Per la definizione della zona 1 e della zona 4 esclusivamente in alcuni distretti geografici.
il fattore fisiografico è predominante; il “confine” La totalità dei tipi con diffusione adriatica
tra le zone 2 e 3 non è stato tracciato a priori ma individuati a Manaccora e databili nel corso del
in seguito alle analisi di distribuzione preliminari Bronzo Medio è stata così suddivisa in tre gruppi.
effettuate su ogni singolo tipo che hanno permesso Il primo è costituito da quattro tipi attesta-
ti esclusivamente in Puglia settentrionale, Lika,
Istria, Carso e Friuli (aree 1 e 2). Si tratta di di-
versi tipi di boccali e della decorazione a bugna
sta sede. Saranno presi in considerazione ad uno stadio più circondata da scanalature (fig. 3; distribuzione in
avanzato della ricerca, quando si passerà da un’analisi delle fig. 2A, simboli bianchi).
interazioni tra macro-aree a indagini più di dettaglio sulle Il secondo gruppo comprende invece quindici
interazioni tra micro-aree e tra singoli siti.
4
Per motivi di spazio non è possibile indicare la bibliogra- tipi, compresenti nelle quattro aree di indagine. Si
fia per ogni singolo sito considerato. Possiamo limitarci a tratta nuovamente di diversi tipi di tazze e boccali,
fornire una lista di periodici di riferimento e delle principali
pubblicazioni: per la Puglia vedi nota 10; per le Marche vedi
IIPP 2005; per la costa orientale e il Nord-Est della peniso-
la le analisi di distribuzione sono state possibili grazie allo
spoglio sistematico di: AttiSocFriuli, Aquileia, Histria Ar-
chaeologica, AV, Diadora, Opuscula Archaeologica, Vjesnik
za arheologiju i povijest dalmatinsku, Godišnjak, Glasnik 5
In questo senso la penisola zaratina sembrerebbe una
Zemaljskog muzeja u Sarajevu. Fondamentale la sintesi pre- zona di confine fluido tra l’ambito Dinara e l’ambito dei ca-
sente in Cardarelli 1983 e la ricognizione nei musei locali, stellieri carsico-istriani, anche se la carenza documentaria
soprattutto in Dalmazia, che ha permesso di integrare le di- in quell’area permette di effettuare soltanto considerazioni
stribuzioni con il materiale esposto ma ancora inedito. preliminari.
304 A. Arena – A. Cardarelli – A.M. Tunzi
Fig. 4 - Bronzo Medio, Grotta di Manaccora; tipi presenti in tutte le aree (per distribuzione vedi fig. 2B). A. forme; B. anse
e prese; C. decorazioni (disegni A. Arena; A4 rielaborato da Baumgärtel 1953; B6 rielaborato da Recchia 1993).
di anse apicate, tricostolate6, a piastra, di prese di- La carta di distribuzione (fig. 2A) evidenzia una
gitate a ferro di cavallo, a linguetta con una digita- notevole differenza quantitativa, rappresentata dalla
tura centrale o con più digitature, della decorazione grandezza dei simboli, tra i quattro tipi compresenti
a bugna con una scanalatura e di decorazioni pla- nelle zone 1 e 2 da una parte (in bianco), e i tipi
stiche a rete (fig. 4; distribuzione in fig. 2B)7. compresenti nelle zone 1, 3 e 4 (in nero) dall’altra;
Il terzo gruppo, cioè quello dei tipi compresenti questi ultimi sarebbero comunque in maggioranza
quasi solo8 in Puglia settentrionale, in Dalmazia, anche se sommassimo i tipi esclusivi delle zone 1 e
Bosnia e Conero, comprende un numero di tipi de- 2 a quelli comuni a tutte le aree (fig. 6A).
cisamente maggiore (ventitré); sono scodelle, tazze Considerando per la zona 1 i siti meglio docu-
e boccali, anse con diversi tipi di sopraelevazione mentati9 e conteggiando i singoli pezzi ascrivibili ai
a linguetta, decorazioni con bugne e segmenti pla- tipi pertinenti a ciascuno dei tre gruppi (simboli in
stici (fig. 5; distribuzione in fig. 2A, simboli neri). bianco, nero e grigio), il trend generale di rapporto
preferenziale tra la Puglia settentrionale e Dalmazia
centro-meridionale è confermato (fig. 6B).
Tuttavia, se si considerano i tipi comuni, po-
trebbe risultare ragguardevole anche il ruolo del
6
L’inserimento di quest’ansa nel secondo gruppo è dovu-
to al suo ritrovamento, oltre che in numerosi siti istriani e Carso e dell’Istria, ma è necessario tenere conto
carsici, anche nel sito dalmata di Vranjic (Solin, Dalmazia; che il materiale edito per queste aree è di gran
scavi dott.ssa Irena Radić Rossi), il cui materiale ceramico lunga maggiore rispetto a quello della Dalmazia
ancora inedito è parte del dottorato di Alberta Arena; si tratta
dell’unico confronto in tutto l’Adriatico in cui si trovano in centro-meridionale.
associazione, proprio come a Manaccora, l’ansa tricostolata Per analizzare poi il rapporto tra tipi locali e
e le espansioni laterali a piastra. transadriatici a Manaccora in senso diacronico
7
È possibile individuare due sottogruppi: tipi distribuiti
prevalentemente nella zona 2 (fig. 4A.2,3; 4B.2,4,6,9; 4C.1)
e tipi presenti in egual misura nelle zone 2 e 3.
Sono stati inseriti in questo gruppo (fig. 4) anche tipi con una
sola attestazione in area 3 (fig. 4B.4,9; 4C.1). Si è infatti ri-
tenuto, vista l’esiguità dei siti editi per quest’area, che anche 9
Il conteggio dei pezzi è stato effettuato prendendo in con-
una sola attestazione fosse significativa. siderazione il materiale presentato in Baumgärtel 1953, Rec-
8
Ricordiamo un’aporia all’interno di questo gruppo, ovvero chia 1993 e 1995; Arena 2012-2013 (per Grotta Manaccora);
la presenza di linguette apparentemente dinariche in contesti in Gravina 1995 (per Torre Mileto); in Cassano et alii 1987,
dell’area 2, in Friuli a Castions di Strada (Càssola Guida, Vitri Belardelli 2004 e Radina, Recchia 2010 (per Coppa Neviga-
1988, p. 233, n.7) e a Porpetto (Vitri et alii 1994, fig. 5.7), in ta); in Cataldo 1999 e Peroni, Barbaro, Vanzetti 2003 (per
Slovenia nel castelliere di Štorje (Guštin 1979, tav. 9.14). Trinitapoli).
L’area dei castellieri del Caput Adriae e l’ambito adriatico nel Bronzo Medio e Recente 305
Fig. 5 - Tipi presenti quasi esclusivamente nelle aree 1, 3, 4 (per distribuzione vedi fig. 2A simboli neri). A. forme; B. anse
e prese; C. decorazioni (disegni A. Arena; A1, A8, B2 rielaborati da Baumgärtel 1953; A5, A6, A10-11 rielaborati da
Recchia 1993).
Fig. 6 - A. Numero di tipi per ciascuno dei tre gruppi; B. Quantificazione dei pezzi attestati per ciascuno dei tre gruppi di
tipi nei maggiori siti della Puglia settentrionale.
(dal BM al BR) sono stati conteggiati solo gli Dalmazia è ancora poco noto per quel che riguar-
esemplari dei tipi selezionati per la seriazione da i tipi ceramici e che nuove ricerche potrebbe-
cronologica dei contesti della Puglia settentriona- ro mutare il quadro presentato in questa sede. A
le (Arena 2012-2013). In questo sito la maggior questo riguardo si deve anche evidenziare che,
attestazione di tipi transadriatici ricorre nelle fasi mentre sono attestati alcuni reperti di tipo pro-
del BM2 e 3; mentre nel BR, a fronte di una con- toappenninico e appenninico in Dalmazia10, allo
sistente presenza di pezzi ascrivibili alla facies
locale subappenninica, quasi nessun tipo transa-
driatico sembra ormai attestato (fig. 8C); è però 10
Frammenti attualmente inediti ascrivibili alle facies pro-
necessario ricordare che il Bronzo Recente in toappenninica e appenninica sono stati presentati alla LI
306 A. Arena – A. Cardarelli – A.M. Tunzi
Fig. 7 - A. Grandi contenitori: 1. Coppa Nevigata (da Cassano et alii 1987); 2. Krajičina Špilja (da Kaiser, Forenbaher
2002); 3. Moncodogno (da Hellmuth Kramberger 2012); B. Ibridazioni da Trinitapoli (da Cataldo 1999). C. Spade: 1.
Grotta Manaccora (da Bianco Peroni 1970); 2. Joševa (da Harding 1995).
Fig. 8 - Rapporto tra le attestazioni di ceramica micenea in Adriatico e le relazioni tra le due coste. A. Attestazioni di ce-
ramica micenea databili al TE I-II-IIIA. B. Attestazioni di ceramica micenea databili al TE III B-C. C. Rapporto tra forme
locali e adriatiche a Manaccora tra BM e BR.
stato attuale delle ricerche non sono invece noti gano anche le forme chiuse di grandi dimensioni,
materiali di tipo subappenninico. certo più difficili da individuare e quantificare per
Fino ad ora abbiamo considerato quasi esclu- lo stato frammentario dei pezzi, ma particolar-
sivamente forme quali tazze e boccali, tuttavia è mente significative per la loro funzione (trasporta-
importante sottolineare come i confronti coinvol- re e/o contenere). In tal senso è esemplare il caso
della grande olla con bugna sul ventre attestata
sia a Coppa Nevigata (Appenninico Antico) che
a Krajičina Špilja, nell’isola di Vis e a Monco-
Riunione Scientifica dell’IIPP, Forlì 12-15 ottobre 2016 dogno (fig. 7A), a cui possono essere avvicinati,
nell’intervento di Arena A., Barbarić V., Cardarelli A., Gove- come già notato (Hellmuth Kramberger 2012, tav.
darica B., Radić Rossi I., Tunzi A.M., The Adriatic Sea and
the interactions between the two shores during the middle 7, n. 1,5), anche un esemplare da Krka in Slovenia
Bronze Age. e da Montedoro (Trieste).
L’area dei castellieri del Caput Adriae e l’ambito adriatico nel Bronzo Medio e Recente 307
nella prospettiva delle fonti di approvvigionamento di rame deriva dai dati presentati in Jones et alii 2014 (per l’Italia),
sviluppate da Jung e Mehofer (vedi sopra). da Bejko 2002 (per l’Albania).
308 A. Arena – A. Cardarelli – A.M. Tunzi