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Peschici 2012

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ITINERARI ED ESCURSIONI A PESCHICI
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PESCHICI LA STORIA Peschici, secondo lo storico Sarnelli, sarebbe stata fondata nel 970 d. C., e si suppone fondata dagli Schiavoni, mandati sul Gargano dallimperatore Ottone I, con al comando il Capitano Sueripolo, per scacciare i Saraceni. Il nome Peschici, e` molto probabilmente di origine Slava, tale ipotesi avvalorata dal fatto che, il termine "Peschici sia il composto delle parole "pesek" e "cist", che significano: sabbia pulita, un evidente riferimento alla fine sabbia dorata, che circonda la bella Peschici . Gli Slavi, per la loro vittoria sui Saraceni, furono premiati dall'Imperatore, il quale permise loro di abitare nel campo di S. Vito in Gargano, suddividendoli in due Colonie, Vico e Peschici. Continua..

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PESCHICI LA STORIA
Durante la dominazione normanna la cittadina di Peschici, faceva parte della contea di Lesina (1154 d. C.); sotto il regno svevo sub le conseguenze delle dispute tra impero e papato, infatti, nel 1239 fu invasa e distrutta da 25 galee veneziane mandate da Papa Gregorio IX contro Federico; successivamente, ricostruita, fece parte dei feudi degli Angioini. Per i geografi e gli storici latini, sul Gargano vi erano nell'antichit, almeno sette insediamenti: Sipuntum, Matinum, Merinum, Apeneste, Portus Agasus, Portus Garnae ed Uria, identificati con: Manfredonia, Mattinata, Peschici, Vieste, Rodi, Ischitella. Il nome Peschici compare per la prima volta nel 1053, in un documento, il Cartolario tremitese, dove si parla del Castello "Pesclizzo"; mentre in uno del 1175, il piccolo centro, compare come "Peschizi".
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PESCHICI IL CENTRO STORICO


Il Centro Storico di Peschici, molto caratteristico, caratterizzato da scale e case, spesso ricavate dalla roccia, che degradano verso il mare, con un percorso molto irregolare. Peschici ricco di negozietti addetti alla vendita di prodotti artigianali locali, di locande, taverne e ristoranti che ad ogni ora del giorno, diffondono nell'aria, i profumi tipici della cucina locale.

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PESCHICI: IL CASTELLO
Racchiuso nelle mura del Recinto Baronale, fu costruito dai normanni intorno all'anno mille, ma fu solo sotto Federico II, che trov nuovo splendore e venne costruita la torre detta "Rocca Imperiale". Il Castello sub diversi interventi e venne quasi completamente rifatto, nel 1240. Le mura sono rinforzate da torrette semicircolari e sono subito a ridosso delle case, da cui spiccano le difese della Porta del Ponte e la Porta di Basso. Posta sopra a queste porte c'era la Torre Nuova che comunicava a destra con Vieste, tramite la Torre di Calalunga e a sinistra con Rodi, tramite la Torre di Montepucci.

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LIMPRONTA
Nel marzo del 2001, su un blocco del molo di Peschici, fu ritrovata la prova del passaggio dei dinosauri. La sopraintendenza dei beni archeologici della Puglia ed il comune di Peschici, organizzarono la rimozione e la collocazione del blocco nella piazza del comune. La scoperta dell'impronta la si deve ai geologi dell'universit di Ferrara, gli stessi che avevano scoperto le prime impronte garganiche nel territorio di San Marco in Lamis. Continua

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LIMPRONTA
Come si formata e conservata "l'impronta. Questo ritrovamento stato possibile grazie a particolari fattori climatici e storici. Le impronte non si conservano facilmemte all'interno delle rocce, infatti solo condizioni particolari, permettono la loro preservazione, per avere un'impronta riconoscibile, necessario la presenza di un substrato particolare e successivamente di un qualcosa che riempia e conservi la traccia del passaggio. Continua

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LIMPRONTA
Il ritrovamento di queste impronte, stato possibile in quanto i sedimenti litificati, hanno permesso l'apertura della roccia lungo i giunti di strato. Sugli strati ricavati da quest'ultima operazione, stato possibile riconoscere vari tipi di tracce: l'impronta reale, la controimpronta, il riempimento e le sottoimpronte. La maggior parte delle impronte garganiche, come pure quella di Peschici, appartengono alla categoria delle controimpronte, le quali sono una sorta di calco naturale dell'impronta reale. Provenienza e datazione, del blocco con "l'impronta. Continua...

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LIMPRONTA
Provenienza e datazione, del blocco con "l'impronta. Il blocco con l'impronta, non proviene da Peschici, ma stato trasportato dalla zona estrattiva di Apricena, moltissimi anni fa. Tale constatazione deriva dal fatto che le rocce presenti a Peschici sono pi recenti del Cretaceo (periodo in cui si sono estinti i dinosauri), rocce pi datate si possono trovare a profondit abbastanza notevoli, nel mare che costeggia Peschici, dove sicuramente i dinosauri, pur avendo lunghe zampe, non sarebbero comunque potuti arrivare. Dalle caratteristiche sedimentologiche riscontrate nel blocco dell'impronta di Peschici, e dal tipo di impronta, si pu ipotizzare che questi sedimenti risalgano al Cretaceo inferiore (120,130 milioni di anni fa). Continua..
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LIMPRONTA
Provenienza e datazione, del blocco con "l'impronta. Per quanto riguarda la famiglia di appartenenza del dinosauro, i dati a disposizione non permettono di distinguere chiaramente a quale famiglia appartenesse, comunque sia, dalla controimpronta si rileva un accenno di artiglio, il che farebbe pensare all'impronta di un carnivoro, appartenente alla famiglia degli Allosauridi.

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IL GROTTONE DI MANACCORA
Sulla Litoranea Peschici - Vieste, si incontra uno tra i siti della costa Garganica, piu` importanti dell' Et del Bronzo. La storia del Grottone ha inizio in un' epoca di grande fervore religioso delle genti che abitavano questi siti. Queste genti si misero alla ricerca e alla realizzazione di luoghi idonei al culto e destinati ad ospitare riti propiziatori, come gli ipogei ed i dolmen, o naturali come le grotte, apportandovi, in quest'ultimo caso, i dovuti i nterventi di riattamento. Queste grotte furono adibite a santuari ed usati per la durata di alcune generazioni; poi segu un periodo di disuso, al termine del quale alcuni di essi vennero riattivati come sepolcri collettivi. Continua..
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IL GROTTONE DI MANACCORA
In queste grotte vennero sepolti numerosi individui probabilmente uniti da vincoli di parentela, riccamente adorni di gioielli di bronzo ed ambra. In tempi ormai avanzati dellet del Bronzo, il grottone conobbe un nuovo capitolo, questa volta a carattere prevalentemente residenziale: le considerevoli dimensioni della cavit consentirono la realizzazione di svariate capanne addossate alle pareti, coperte da tettoie lignee sorrette da pali di legno che sfruttavano come ampio appoggio gli incassi nella roccia.
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ABBAZIA DI CALENA
Uno dei pi importanti monumenti del Gargano, situata ai piedi di Peschici. Fu abitata per lungo tempo da una comunit di monaci benedettini. Al suo interno presente una statuetta lignea della Madonna con Bambino. L'Abbazia di Calena, viene citata per la prima volta, in un documento del 1023. Ex convento benedettino, Calena, ha goduto per molti secoli di autonomia e ricchezza, finendo per essere conteso fra le due potenti abbazie di Montecassino e di S. Maria di Tremiti. Continua..
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ABBAZIA DI CALENA
La Leggenda sull' Abbazia di Calena(S. Maria di Calena) Si racconta che all'interno dell'abbazia di Calena, sia nascosto un tesoro, con il corpo di una delle figlie del turco Barbarossa (XVI sec.). Si tramanda che, la badia fosse congiunta al mare, da un passaggio sotterraneo, in cui secondo antichi scritti: "....perennemente galopppa una cavalcata di demoni!". In effetti, tale passaggio doveva essere esistito per davvero, per per altri scopi. In particolare i frati lo avrebbero usato per sfuggire ai continui assalti dei pirati, avrebbero usato tale passaggio come via di fuga verso le Isole Tremiti.
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I TRABUCCHI
Grazie ad una cultura ricca di tradizioni, attinta dal contatto con popolazioni antiche ed ingegnose come i Fenici, tra laltro abili marinai, si deve la realizzazione di imponenti costruzioni lignee, un "piccolo miracolo" dell'intelletto umano dal nome: Trabucco. Il termine: Trabucco, un termine dialettale, che molto probabilmente deriva dal latino: "trabs-trabis", dal significato di "legno" o "trave". Continua...

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I TRABUCCHI
Strumenti ingegnosi utilizzati per la pesca, realizzati con pali conficcati nelle rocce e funi che trattengono una grande rete calata in acqua, detta trabocchetto, con la quale si cattura il pesce. Di certo un particolare tipo di pesca, che, da oltre un secolo fa vivere i pescatori di Peschici e delle coste del Gargano, in genere. Una piattaforma su palafitta, idonea per la pesca, il Trabucco costituiva la principale fonte di reddito per gli abitanti di Peschici

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LA GASTRONOMIA
La cucina Peschiciana, legata alla tradizione Garganica, dove troviamo come primo piatto, pasta fresca fatta a mano, mentre i secondi, sono per lo pi preparati di pesce fresco, legumi e verdure. Da non trascurare la genuinit della cucina peschi ciana fatta dai sughi preparati in casa, dai prodotti sott'olio e sott'aceto, piatti tipici come le "Melanzane Ripiene", Spaghetti al sugo di seppie, Pesce alla griglia e le famose orecchiette alle cime di rapa. La cucina Peschiciana, ha una peculiarit, usare con abile creativit erbe selvatiche d'ogni genere, per arricchire sughi, rag ed intingoli. La pasticceria non da meno, da gustare i dolci secchi a base di pasta di mandorle, Cartellate, Marzapani, Pasta Riccia, Pizzetti, Scarcelle, Calzoncelli e molto altro ancora.

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LA LINGUA
Il Peschiciano, le origini. Tra il X e l'XI secolo, il Mare Adriatico fu una sorta di ponte per le opposte sponde del Gargano e dei Balcani: i contatti e gli scambi commerciali delle popolazioni che le abitavano erano frequentissimi. Gli slavi dalmati si stabilirono sul Gargano e formarono delle colonie, tra cui Peschici e Devia. Il nome stesso di Peschici e` di origine slava: significa, infatti, "sabbia fine" ed il suo dialetto ha conservato vocaboli slavi. II nome Peschici e` citato per la prima volta in un manoscritto del 1053, ritrovato a Devia, situata tra i laghi di Varano e di Lesina, di cui rimane solo una chiesa.
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LA LINGUA
Testimonianza del fatto che, la prima lingua parlata a Peschici, sia stata la slava e` confermato da indecifrabili documenti battesimali, databili intorno al 1500, presenti nella chiesa Madre. Dopo il 1800, con la scolarizzazione obbligatoria, il peschi ciano subi` mutazioni tali da far scomparire l'uso di parole slave. Oggi il peschi ciano e` un dialetto "italianizzato", poiche`, ad ogni nuova parola del dizionario, aggiunge la sua cadenza, con una piccola differenza alla fine della parola: l'ultima vocale non si pronuncia, mentre si allunga la penultima. Tracce della lingua serbo-croata, rimangono solo in alcune parole, completamente sconosciute alle nuove generazioni e poco note a quelle precedenti.
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LO SCALO MARITTIMO
Peschici ebbe un'importanza strategica come porto, infatti gi intorno al 1200, il porto di Peschici, fu frequentato per scambi commerciali e come cantiere navale. La presenza di uno scalo marittimo a Peschici, noto da diverse carte nautiche. I cantieri navali di Peschici fornivano legname per la costruzione di navi e di macchine da guerra, galee e galeoni da usare sia in guerra che per il commercio con i popoli limitrofi. Sempre intorno al 1300 fu costruito anche un faro, per difendere le coste dagli attacchi delle flotte bizantine.
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CHIESA MADONNA DI LORETO


Secondo la tradizione, la chiesa fu edificata tra il XVI e il XVII secolo, nel punto in cui si dice sia apparsa la Madonna ad un gruppo di marinai travolti da una burrasca,(c' anche chi narra che si trattasse di pellegrini che stavano andando a Loreto) che grazie ad una misteriosa luce, apparsa loro in cima alla montagna, furono guidati fino a riva sani e salvi. Il capitano del vascello, in segno di riconoscenza alla Madonna, fece costruire una piccola chiesetta a forma di piccola barca, in questo luogo, ancora oggi, sono raccolti ex-voto di marinai e pescatori come ringraziamento alla Madonna. Peschici, festeggia la Madonna di Loreto, il luned successivo alla Pasquetta, con una processione che porta alla chiesetta, distante da Peschici, circa due Km.
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CHIESA DEL PURGATORIO


Situata nel centro storico di Peschici, detta anche Chiesa di Santa Maria del Suffragio, fu utilizzata dai monaci benedettini, dell'Abbazia di CAlena, come ossario. Sul soffitto vi e` un grande quadro, che rappresenta il Purgatorio, il Paradiso e l'Inferno, con la morte e il suo carro, inoltre ci sono due teschi: uno in pietra sull'architrave e un altro in legno sulla porta, simbolo di tutte le chiese del Purgatorio e del culto dei morti. Il campanile a torre termina con una vela ed ha due piccole campane, oltre all'unico orologio del centro storico. Al suo interno, fra l'altro, un organo unico risalente al '700.

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CHIESA DI SANT ELIA


Da visitare anche la chiesa dedicata al Santo Patrono, Sant Elia, a cui la comunit Peschiciana devota in seguito allintercessione del Santo, nel liberare i terreni coltivati dall' invasione delle cavallette. Nella Chiesa di Sant' Elia rivestono una certa importanza tre iscrizioni latine: - la prima sopra il Crocefisso che si trova dietro l'altare maggiore; - le altre due, invece, nella Cappella dei Libetta, che ospita anche quella del Principe Pinto del 1736, scolpita in occasione della donazione di un quadro. Peschici, festeggia S.Elia, i giorni 19-20-21 del mese di Luglio.
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IL GARGANO
Il Gargano offre bellissimi paesaggi naturali, un mare azzurro da bandiera blu, caratteristici borghi antichi ed i sapori e i profumi della tradizione gastronomica pugliese. Peschici un comodo punto di partenza per gite ed escursioni. Dal porto di Peschici, possibile visitare le numerose grotte marine della costa Garganica, le isole Tremiti e sostare in suggestive baie raggiungibili solo via mare. Partendo da Peschici, baia dopo baia si pu raggiungere Mattinata, passando per Baia S.Nicola, Baia di Manaccora, baia dello Sfinale, Testa del Gargano, Pugno Chiuso e per finire in bellezza Baia delle Zagare. Continua.
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IL GARGANO
Archeologia, storia e leggende arricchiscono il paesaggio naturale di Peschici e del Gargano. Degne di nota, sono le diverse torri che sorgono lungo la litoranea tra Peschici e Vieste la loro costruzione da attribuirsi, dopo la guerra franco spagnola, alle ripetute scorrerie saracene (1554/1567). Furono costruite numerose torri di avvistamento, tutte collegate ai centri interni, tra queste si notano quella di Monte Pucci e Calalunga. Da non dimenticare mete religiose come S.Giovanni Rotondo e Monte S.Angelo. Mentre, per chi preferisce passeggiare a contatto con la natura, basta recarsi in Foresta Umbra, cuore del Parco Nazionale del Gargano, per rimanere affascinati dalla ricchezza e dalla variet dei paesaggi.

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LE ISOLE TREMITI
Posizione delle Isole Tremiti rispetto al Gargano. Le Isole Tremiti si trovano a circa 12 miglia al largo del Gargano e sono ben visibili da Peschici in condizioni metereologiche ottimali. Le Tremiti sono un arcipelago costituito da 5 isole: San Nicola, Cretaccio, San Domino, Caprara e Pianosa. Origine del nome delle Isole Tremiti. Ci sono diversi pareri sull'origine del nome, "Tremiti", secondo alcuni deriva dalla parola "terremoto". Infatti accertato storicamente che, un violento terremoto provoc la scissione di una porzione del Gargano dando origine a delle isolette da cui oggi le Tremiti. Un'altra teoria afferma che, all'inizio l'isola era una sola, successivamente se ne sarebbero create tre, da cui "tre monti", di qui il nome si trasform in "Tremiti".
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LE ISOLE TREMITI
Come si formarono le Isole Tremiti. In origine gran parte della Puglia settentrionale era sommersa dall'Adriatico, solo il promontorio del Gargano costituiva l'unica porzione di terra emersa. In seguito a dei violenti terremoti, una parte del Gargano venne scisso dal resto del promontorio, andando a formare un'unica grande isola, che con il passare del tempo a causa dei continui terremoti e dell'erosione del mare e dei venti, si scisse a sua volta in altre piccole porzioni, dando vita alle attuali isole Tremiti.

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LA LEGGENDA DELLE ISOLE TREMITI


Le isole Tremiti, non hanno sempre avuto questo nome, in precedenza, quando era una sola isola, venne denominata "Diomedea". Questo nome le fu attribuito, perch si narra che, su detta isola, fosse stato sepolto Diomede. Diomede, era il re dell'Etolia, uomo forte e valoroso, che combatt a Troia, dove riport una gloriosa vittoria. Durante un suo viaggio verso l'Occidente, si imbatt in una furiosa bufera proprio nei pressi delle attuali Isole Tremiti, dove potette trovare riparo con il suo equipaggio. Continua..
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LA LEGGENDA DELLE ISOLE TREMITI


Da l la leggenda che Diomede volle chiamare l'isola con il suo nome. Molte sono le leggende sulla morte di Diomede, ma la maggior parte, portano ad un solo luogo, dove sarebbe sepolto il suo corpo, il luogo dove oggi sorge l'Abbazia. Ancora oggi si crede che in qualche luogo delle isole Tremiti, possa essere sepolto il corpo di Diomede, anche se secondo alcune narrazioni si dice pure che la sepoltura sia avvenuta su di uno scoglio a picco sul mare, ma se cos fosse nessuna traccia sarebbe pi rinvenibile di tale sepoltura, in quanto con il passare del tempo l'intervento della corrosione marina e dei venti, avrebbe gi disperso da lungo tempo, ogni traccia di un cos grande mito.
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NUMERI UTILI PER LA TUA VACANZA A PESCHICI!


(http://www.peschicidoc.it/PeschiciNumUtili.htm) ____________________________________

Azienda Unita' Sanitaria Locale Fg1 Ufficio Igiene: 0884-962758 Banca Banca Popolare Di Milano Agenzia 271 : 0884-964013 Biblioteca: 0884-964427 Capitaneria Di Porto - Delegazione di Spiaggia: 0884-962767 Carabinieri: 0884-964010 Corpo Forestale dello Stato: 0884-702210 Farmacia: 0884-964030 Guardia Medica: 0884-964576 Polizia Amm.va e Comm.le: 0884-964571 Polizia di Stato soccorso pubblico 113: 0884-702911 Polizia Municipale: 0884-964466 Pronto Soccorso : 0884-964139 Scuola Media G.Libetta: 0884-964021 Scuole Pubbliche: 0884-962543 Ufficio Postale: 0884-964000 Ufficio Turistico IAT: 0884.915362 Vigili del Fuoco: 0884-991756 Biglietteria Isole Tremiti: 0884-964023 (http://www.peschicidoc.it/collegamento%20isole%20tremiti.pdf) Biglietteria Tour delle Grotte: 0884-962008 Ferrovie del Gargano: http://www.ferroviedelgargano.com/ Autolinee SITA: http://www.sitasudtrasporti.it/#

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INDICE
PAG3. PAG5. PAG6. PAG7. PESCHICI: LA STORIA PESCHICI: IL CENTRO STORICO PESCHICI: IL CASTELLO PESCHICI: LIMPRONTA

PAG12. IL GROTTONE DI MANACORA PAG14. ABBAZIA DI CALENA PAG16. I TRABUCCHI PAG18. LA GASTRONOMIA PAG19. LA LINGUA PAG21. LO SCALO MARITTIMO PAG22. CHIESA MADONNA DI LORETO PAG23. CHIESA DEL PURGATORIO PAG24. CHIESA DI S. ELIA PAG25. PAG27. PAG29. IL GARGANO LE ISOLE TREMITI LA LEGGENDA DELLE ISOLE TREMITI
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