Sei sulla pagina 1di 4

Anno V n.

26 / Novembre 2015

della comunit
Parrocchia Santa Lucia - Gioia del Colle - BA
Bollettino parrocchiale a diffusione interna

L' Angolo di Don Giuseppe


Lettera aperta ai parrocchiani

In
cammino
verso
l' anno
giubilare

Cari Amici parrocchiani,


abbiamo ripreso con gioia il
cammino del nuovo anno pastorale, gli incontri, le catechesi, le liturgie,
tanto raccomandate dal nostro padre Arcivescovo durante lassemblea
diocesana del 17 settembre u.s., nel corso della quale ha presentato la
traccia per lanno pastorale, con la bella relazione:La sollecitudine del
pastore e la docilit del gregge, insistendo su tre aspetti: risvegliare la
memoria, vivere la fedelt e testimoniare la profezia.
La sosta estiva ci ha permesso di riposarci un po dal ritmo incalzante, che abitualmente si vive in parrocchia. Si riprende a incontrarci come fratelli e sorelle nella fede, dai pi giovani agli adulti, per consolidare
il cammino cristiano, evitando un vissuto di fede impersonale e superficiale. La vita di comunit non mai un fatto scontato.
E come un vulcano: pu esplodere, nel bene o nel male, alla prima occasione imprevista. Ogni anno quindi si presentano nuove sfide da cui
siamo interpellati, ma abbiamo anche la certezza che il Signore guida i
nostri passi in ogni realt, per rivelarci il suo volto benevolo e aprirci a
nuovi impegni.
La nostra societ sempre meno attenta e piuttosto distaccata dalla fede
cristiana, che tutti i battezzati hanno ricevuto, ci rende coscienti della
fatica che occorre per vincere le ostilit del mondo che ci circonda.
Cristiani non si nasce ma si diventa , affermava Tertulliano (un padre
della Chiesa e grande apologeta del secondo secolo), e la strada per
diventare cristiani si percorre unicamente ascoltando con assiduit la
bella notizia del Vangelo e accogliendola nella nostra vita.
E l che nasce e cresce la nostra fede: alla scuola della parola di
Dio! Essere innamorati di Cristo, afferrati da Cristo, amandolo fino in
fondo, aiutati dallesempio della comunit dei suoi discepoli di ieri e di
oggi.
Diventare cristiani come decidere di andare ad abitare in un posto suggestivo e l costruire una casa nuova. Cosa bisogna fare? Innanzitutto
costruirla cominciando dalle fondamenta; e il fondamento della nostra
vita cristiana Ges Cristo. Chiunque ascolta queste mie Parole e le
mette in pratica simile a un uomo saggio che costruisce la sua casa
sulla roccia (Mt7,24).
Linvito rivolto a tutti, e' conoscere di pi Ges, ascoltando la sua
Parola, con laiuto della catechesi: il primo atto educativo della Chiesa che accompagna la crescita del cristiano dalla pi giovane et alla
piena maturit. Nella nostra comunit parrocchiale non mancano le opportunit per conoscere e approfondire la parola di Dio, con incontri settimanali e cos camminare e vivere alla luce del Vangelo; non mancano
incontri di preghiera, guidati dal Gruppo di Preghiera di Padre Pio; come
pure non manca ladorazione eucaristica del primo venerd del mese,
guidata dallo stesso parroco.
Lasciamoci riconciliare con Dio afferma S. Paolo! Per incontrare veramente il Dio che salva e perdona necessario sentire il desiderio e il
bisogno di essere salvati e riconoscerci peccatori.
La parrocchia una casa aperta, come ama dire papa Francesco. In
essa possiamo trovare lenergia nuova per fare il nostro cammino di fede.
E casa aperta perch accoglie; si pu sempre entrare, sostare, trovare
uno che ti ascolta, pregare, anche riposare e deporre il fardello delle
nostre sofferenze davanti a Lui, mai dimenticando che la casa di Dio
casa di preghiera.
A noi la decisione, anche grazie al Giubileo della Misericordia, che si
aprir il prossimo 8 dicembre a Roma, di conoscerlo, amarlo, seguirlo e
testimoniarlo.
A tutti un Buon cammino di fede con la comunit e nella comunit.

Don Mim

Ma chi dice che sono rimasto solo?


Ho voi ( e i vostri bisbigli!)che
non mi lascerete mai!!!

...
...bla.
a
l
b
.
.
.
la
nbla...b
drindri
n
i
r
d
n
bla dri

Nelle pagine interne


in seconda:

La fede spiegata ai bambini


Tracce per lanno pastorale 2015

-in terza:
E si chiamano bravi cristiani...
Lettera di un bambino ai genitori
Letto per voi/ Ecologia del potere

-in quarta:
Il nuovo anno nel segno della misericordia
Il nuovo processo rotale
Voce della comunit
via Buonarroti 29 - 70023 Gioia del Colle
Redazione: don Giuseppe Di Corrado,
Vito Buttiglione, Francesco Giannini, Vito Sportelli,
Vito Giannelli, Rocco Barbalinardo, Giovanni Capotorto,
Marina Capodiferro, Marida Donvito
Vieni a trovarci e a leggerci on line su
http://parrocchiasantaluciagioiadelcolle.blogspot.com
Pagina 1
e su http://www.upgo.org/upgov1/

La fede spiegata ai bambini/Cos ' la fede?

La Fede come salire su un bus


guidato da Dio in persona.
Per salire su un mezzo guidato da
altri bisogna fidarsi di chi guida:
se provoca un incidente noi rischiamo la vita perch per tutta la
durata del viaggio gliela abbiamo
affidata!
Quando scegliamo di salire sul
bus guidato da Dio e scegliamo di
fare il viaggio con Lui sappiamo
che, di certo, sar un viaggio sicuro..

Forse non ci porter dove vogliamo andare noi perch, magari, l


dove vorremmo andare non un
posto sicuro! Ma sappiamo che il
nostro Autista ci porter dove sa
che meglio per noi, ma dobbiamo voler fare il viaggio con lui,
dobbiamo permetterglielo!
Inoltre, per fare questo viaggio
non si paga il biglietto! Lunica cosa che Dio ci chiede : Vuoi fare
questo viaggio con me?. Se gli
rispondiamo di s, si parte; se gli
diciamo di no; lui, a malincuore,
accetta la nostra decisione e va
via. Ma nel corso di tutta la nostra
vita, fino alla morte, continuer a
farci questa stessa domanda; cercher sempre di fare il viaggio
con noi.
Sul bus guidato da Dio possiamo
portarci tutti: mamma, pap, parenti, amici, persino i nemici. S
anche loro! Per fargli vedere che
meglio essere amici e fare il
viaggio insieme, scoprendo durante il viaggio che quelli che noi
credevamo nemici erano solo per-

sone che la pensavano in modo


diverso da noi
Questo viaggio ci condurr sicuramente in un posto che chiamiamo Paradiso cio nellunico posto
esistente dove potremo essere
sempre in compagnia di quellautista che ci ha portati al sicuro.
Ci accorgeremo che abbiamo fatto bene a fidarci di Dio, a dargli
tutta la nostra vita nelle mani.!
Vedete dove ci ha portati?
Abbiamo fatto bene ad avere FEDE!
Catechista Angelina

Tracce del Vescovo per l' Anno Pastorale 2015


Il 17 settembre scorso stato loccasione per venire a conoscenza dei trasferimenti di
alcuni sacerdoti operanti a Gioia, tra cui il nostro viceparroco, ma stato altres un momento di incontro della comunit diocesana con il suo Vescovo, che ha illustrato le tracce per lAnno pastorale 2015-2016.
Il Vescovo, dopo aver orientato negli ultimi tre anni la riflessione delle nostre comunit
sulla fede, la speranza e la carit, ha pensato di coinvolgerle in questanno in un esercizio di discernimento alla luce del cammino fin qui percorso.
La traccia per questanno legata sia ai tre tempi dellAnno Liturgico ( Avvento-Natale,
Quaresima-Pasqua, Tempo Ordinario ) sia a tre pagine bibliche dellevangelista Luca,
contrassegnate dallimmagine del cammino che caratterizza la missione di Ges e dei
suoi discepoli.
Il tempo di Avvento-Natale ci chiama a risvegliare la memoria . Da Gerusalemme a Emmaus e da Emmaus a
Gerusalemme: il tempo dellaccoglienza di Cristo che viene a salvarci.
Il tempo di Quaresima-Pasqua ci chiama a vivere la fedelt . Da Gerusalemme a Gerico: il tempo della riscoperta della vita comunitaria.
Il Tempo Ordinario ci chiama a testimoniare la profezia . Da Gerusalemme a Gaza: il tempo dellimpegno missionario della comunit.
Nel cammino da seguire questanno il Vescovo ha sollecitato la priorit dellincontro settimanale comunitario.
Al termine dellincontro il Vescovo ha fatto dono ai sacerdoti, ai diaconi, alle parrocchie e alle comunit religiose di
due volumi dal titolo Memoria fedelt e profezia. Visite pastorali 2007-2014 , come momento di verifica del cammino percorso e punto di partenza per il nuovo Anno Pastorale.
Francesco Giannini
Pag.2

E si chiamano bravi cristiani...


Mi ha sempre meravigliato il passo
della
supplica
alla Madonna di
Pompei che dice
[...]vinci con la
clemenza il cuore
dei
peccatori.
Sono nostri fratelli e figli tuoi
che costano sangue al dolce Ges[...] quasi a
voler segnare una differenza, un distacco, tra coloro che
stanno pregando in quel momento e gli altri, i peccatori. In
verit la preghiera nel seguito dice anche " vero che noi,
per primi, bench tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Ges [...]", ricordandoci cos la nostra
imperfezione e tendenza al peccato, ma la tentazione di
chiudersi, di creare barriere tra chi frequenta la chiesa e gli
altri un rischio sempre presente.
Far parte di un gruppo parrocchiale, di un movimento, di
unelite cristiana spesso ci porta a sentirci superiori, migliori degli altri. E allora si pretende di giudicare, di criticare
il comportamento altrui, alimentando chiacchiere e pettegolezzi, che ci fanno poco onore.
Addirittura ci si fregia della patente di "bravi cristiani", per
differenziarsi dagli altri, spesso senza neanche rendersi
conto della gravit di tale affermazione.
Essere cristiani autentici non facile, ce lo insegnano i santi.
Gi dirsi semplicemente "cristiani" implica un impegno notevole, richiede una fede salda anche nei momenti di difficolt, un cammino che non possiamo percorrere solo con le
nostre forze, senza l'aiuto di Dio.
Definirsi da soli "bravi cristiani", a mio parere, non ha molto
senso; oltre a essere un atto di superbia serve solo a creare
muri, discriminazioni nei confronti di chi rimasto indietro
nel cammino.
Non sta a noi giudicare se siamo sulla giusta strada, solo
Dio sa qual il nostro traguardo.
Gianni Capotorto

Cronache "catechistiche"

Lettera di un bambino ai genitori

Cari genitori,
posso chiedervi una cosa? non mandatemi al catechismo! non mi piace...che mi mandiate in nessun
posto...n al catechismo n a quel paese!
Mamma, pap non mi portate al catechismo...non
sono un pacco, che si porta da una parte all' altra...
Allora cosa vuoi?
Ve lo dico subito: ACCOMPAGNATEMI al catechismo!
Accompagnare non la stessa cosa che mandare o
portare!
Accompagnarmi significa camminare insieme a me,
starmi vicino in questa esperienza...vi chiedo di interessarvi a quello che faccio, a quello che mi viene
proposto e che mi fanno fare...vorrei che mi chiedeste come mi sono trovato...se ho imparato qualcosa...come si chiama la catechista
Per farla breve: vorrei che mi chiedeste tutto...come
fate per la scuola... troppo?
Buon anno catechistico!
Marina Capodiferro

Letto per voi/Ecologia del potere. Studio su Danilo Dolci


di A. Vigilante/Edizioni del Rosone
Un libro che ripercorre la storia di Danilo Dolci, sociologo, poeta, educatore, pacifista che nel 1952 scelse di trasferirsi a Tappeto, per condividere la vita degli abitanti della Sicilia pi povera e tentare di migliorare la loro condizione. Un impegno raggiunto attraverso il metodo maieutico ossia l'ascolto, il dialogo con le persone per cercare insieme le soluzioni. Un personaggio noto pi all'estero che in Italia,
amico e collaboratore di don Zeno Saltini e Aldo Capititni, definito il
Gandhi italiano, che merita di essere riscoperto.
Lector in fabula

La versione ebook scaricabile gratuitamente da


http://educazionedemocratica.org/?wpdmdl=3958
Pag.3

Il nuovo anno nel segno della misericordia

Siamo allinizio di un nuovo Anno Pastorale e noi del Gruppo Caritas parrocchiale, insieme ai nostri auguri per la
ripresa di un cammino, che, nella diversit dei ruoli e dei carismi, ci avvicini
sempre pi al Signore, vogliamo condividere con i vari gruppi parrocchiali e
con lintera Comunit quel percorso di
amore e di aiuto ai fratelli pi bisognosi,
che ci caratterizza come persone sensibili e, soprattutto, come Cristiani.
Questanno abbiamo una ragione in pi
per impegnarci: il grande dono che il
Padre ha voluto farci attraverso il Suo
Servo Papa Francesco. Ci riferiamo,
ovviamente, al Giubileo Straordinario
della Misericordia, un anno che il Pontefice ha voluto per far concentrare la nostra attenzione sulla essenza pi vera di
Dio e su quello che dovremmo essere
noi come riflesso suo. Il messaggio ,
quindi, il seguente: la Sua Grazia ci
chiama allunit e alla condivisione, ad
essere cio Comunit proiettata verso
lesterno, in particolare verso chi bussa

alle nostre porte, per essere capaci di


offrire, insieme al sostegno materiale,
anche la gioia di un sorriso e di una parola buona, senza il peso di un giudizio
spesso inopportuno (come ci ricordava
lo slogan della trascorsa giornata missionaria mondiale Impegniamoci ad
essere popolo di misericordia).
A tale riguardo, rileviamo che, a livello
generale, possibile dire che ciascuno
di noi, espletando il proprio compito con
impegno, riesce comunque ad attivare
quel dialogo che permette di sanare
eventuali divergenze e di guardare sempre al bene dellaltro, avendo come fine
sempre e comunque lascolto e laccoglienza umana di chi viene a trovarci,
accoglienza che sa anche riempire di
gioia quando si condividono tutti gli eventi che coinvolgono i nostri fratelli
(anche la semplicit dellesperienza di
vedere la crescita dei bambini che
abbiamo visto nascere).
La nostra umana debolezza, per, ci
spaventa e ci fa sentire, spesso, linadeguatezza ad essere sempre allaltezza
di quanto siamo chiamati a fare, ma
bello sapere che il Signore ci viene incontro, offrendoci la Sua mano per rialzarci dalle cadute e rinforzarci (con i
Sacramenti, soprattutto con la Riconciliazione e lEucaristia, segni efficaci della Sua presenza e del Suo perdono).
Con questo la nostra diventa una duplice responsabilit: accogliere la bont
del Padre Celeste nella nostra vita per
trasmetterla agli altri. , quindi, necessario cementare ancora pi fortemente i
rapporti con le persone che ci vivono

accanto, riuscendo a superare gli inevitabili dissidi e le differenze di vedute (ci


che si dentro appare fuori e le disarmonie sono sempre evidenti agli occhi
di chi ci guarda) a partire dalle proprie
famiglie, prime scuole di accoglienza e
generosit, e dal proprio gruppo parrocchiale di appartenenza ahinoi, quanto
dovremmo camminare! per arrivare
allintera Comunit e a chi ha bisogno di
noi. Sempre in vista della trasmissione
del Vangelo, poich, come ha detto
qualcuno, la carit pi grande che possiamo fare proprio la diffusione della
parola di Ges.
Guardando alla vita del nostro gruppo,
poi, constatiamo che, come purtroppo
crescono i bisogni e aumentano coloro
che si rivolgono a noi, cos possibile
assistere allaggiunta di persone che,
dallesterno o dallinterno, con diverse
forme di sostegno, danno il loro contributo. Vogliamo, qui, citare il caso di una
volontaria, che ci ha confidato, in merito
alla sua entrata nel gruppo, che, cercando di dare un senso pi concreto alla
sua vita e volendo qualcosa che, oltre
ad essere utile a se stessa, giovasse
agli altri, ha avuto pieno riscontro nellinvito di don Giuseppe ad aggiungersi al
gruppo, dove ha trovato come mettere
in atto il vero significato della parola
carit. Piccoli episodi che ci permettono
di ringraziare il Signore per la sua vicinanza e per i doni che fa alla Sua Chiesa e a ciascuno di noi.
Rocco Barbalinardo
per il Gruppo Caritas

L' ANGOLO DEL D. V.

Il nuovo processo rotale alla luce del


"Mitis iudex Dominus Iesus"
L8 dicembre 2015 entra in vigore il motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus sulla riforma del processo matrimoniale per le cause di dichiarazione di nullit. Come al solito sulla stampa non specializzata si detto e scritto con
sciatteria ed approssimazione. Colgo quindi loccasione per chiarire alcuni aspetti principali, intendendo poi ritornare sui prossimi numeri. La novit pi rilevante concerne labolizione della cos detta doppia conforme ovvero, la
sentenza di primo che dichiara nullo il matrimonio diventa da subito esecutiva senza bisogno di ulteriori formalit.
Tuttavia, ci non vuol dire che stato introdotto nel foro canonico il divorzio breve, come si paventato da qualche commentatore. Infatti, le motivazioni per cui si pu dichiarare nullo il matrimonio rimangono invariate e rimane
sempre la figura del Difensore del Vincolo il quale pu proporre comunque appello. La seconda novit rilevante
concerne la possibilit di instaurare un procedimento pi snello in presenza per di condizioni procedurali ben
precise, la prima delle quali che il libello deve essere congiunto o almeno la controparte non si deve opporre alla
iniziativa processuale. Laltra novit concerne la composizione dei Collegi dei giudici che da ora in poi potranno
essere costituiti da due laici ed un presbitero. Si cercato insomma di alleggerire il procedimento, pur mantenendo fermo limpianto giudiziario. Per ora mi premeva fornire un quadro della situazione generale della normativa
che approfondiremo in seguito.
Vito Giannelli

Visita il blog parrocchiale on line su

http://parrocchiasantaluciagioiadelcolle.blogspot.com

Pag. 4

Potrebbero piacerti anche