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Weaning practice
CONSIDERAZIONI GENERALI
Il termine svezzamento sta ad indicare il passaggio da una alimentazione esclusivamente lattea (latte materno o latte artificiale) ad una dieta
costituita anche da altri alimenti.
Non esistono criteri specifici e univoci sullepoca di inizio dello svezzamento e sulla modalit di svezzamento ma c accordo unanime che lo
svezzamento deve essere tardivo, complementare e graduale.
QUANDO SVEZZARE
Linizio dello svezzamento non deve avvenire prima dei 5-6 mesi di vita
(svezzamento tardivo).
Le motivazioni di tale scelta dipendono dal fatto che proprio in questo
periodo si verifica:
maturazione delle funzioni digestivo-assorbitive dellapparato gastroenterico;
maturazione dei sistemi di difesa immunitaria a livello della mucosa
intestinale;
maturazione delle funzioni renali;
maturazione neuro-funzionale: perdita del riflesso di suzione e di
estrusione della lingua, possibilit di tenere il capo eretto, presenza di
abbondante salivazione;
modificazione dei fabbisogni nutrizionali.
PERCH SVEZZARE
Lo svezzamento non sostituisce, ma integra lalimentazione esclusivamente lattea (svezzamento complementare).
Il latte materno o artificiale infatti dal 5 mese non pi sufficiente a
coprire i fabbisogni nutrizionali del lattante.
necessario integrare le carenze sia quantitative che qualitative dellalimentazione esclusivamente lattea, soprattutto con:
proteine di alto valore biologico, come quelle della carne, del pesce e
delle uova;
acidi grassi essenziali, come lacido linoleico;
oligoelementi, come ferro, rame e zinco, le cui riserve prenatali sono
ormai esaurite;
le vitamine.
Lo svezzamento inoltre permette:
di introdurre le fibre vegetali per favorire le funzioni intestinali;
di concentrare gli alimenti, riducendo leccesso di apporto di liquidi;
di introdurre alimenti solidi per disabituare il bambino alluso del
poppatoio e per iniziare luso del cucchiaino;
di abituarlo a nuovi sapori.
COME SVEZZARE
Lo svezzamento deve essere attuato con gradualit e va individualizzato
(svezzamento graduale).
Si raccomanda di:
1. distanziare di almeno una settimana laggiunta di un componente
alimentare nuovo rispetto ad un altro per valutare laccettabilit e la
tollerabilit dei nuovi alimenti da parte del bambino;
2. rendere ogni pasto una esperienza piacevole di socializzazione;
3. cominciare con piccole quantit da aumentare gradualmente;
4. evitare cibi eccessivamente dolci o salati;
5. scegliere gli alimenti solidi in funzione della capacit del bambino a
deglutirli e a masticarli.
CON QUALI ALIMENTI SVEZZARE
Durante lo svezzamento la distribuzione ideale di apporto energetico
dovrebbe essere la seguente: - proteine: 12-15%; - grassi: 40%; - zuccheri: 45-48%.
Si distinguono in genere due fasi dello svezzamento:
Il brodo vegetale rappresenta il classico alimento che consente linizio
vero e proprio dello svezzamento; lintroduzione del brodo vegetale
permette infatti linserimento della carne (omogeneizzata o liofilizzata),
della pastina, del passato di verdure, dellolio di oliva, del parmigiano.
Tuttavia molti autori sono concordi nellintrodurre prima del brodo
vegetale sia le farine di cereali che la frutta. Le farine di cereali non
contenenti glutine, come riso, mais e tapioca sono da preferire fino al
6 mese.
Relativamente alle farine di cereali che contengono glutine (grano, orzo,
avena), esse non devono essere introdotte nella dieta prima del quarto
Bibliografia essenziale
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