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Impronte Anno XXVII - N.7 Ottobre 2010 - Iscr. Trib. Roma 50/84 Reg. Naz. Stampa 40/86/1993 Roc 2263 Periodico associato allUnione Stampa Periodica Italiana Direttore resp. Maria Falvo
www.lav.it
Sommario
La doma
Stress e malessere
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Legislazione e contributi
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Circo di Barcellona
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Il circo piace perch coinvolge, affascina e regala magia. Le esibizioni di trapezisti, giocolieri, illusionisti e
clown sono le espressioni artistiche che arricchiscono
questo spettacolo, da sempre gradite ad adulti e bambini, e frutto di unelaborata e faticosa preparazione da
parte degli artisti.
Pi di 2000 animali, per, in Italia fanno ancora parte
di questo spettacolo: non sono consenzienti, ma sono obbligati ad esibirsi.
La legge considera addirittura il circo unattivit con funzione sociale. Indubbiamente lo spettacolo pu essere
utile alla collettivit, ma per essere unattivit sociale
deve soddisfare le esigenze di una comunit ampia - mentre sono sempre pi numerosi gli italiani che disapprovano luso degli animali nei circhi - e deve avere in s dei
valori. Larte e labilit degli artisti umani sono dei valori
importanti ma non possono esserlo luso, la doma, laddestramento e lasservimento degli animali fatti esibire
nei circhi.
Il circo equestre, per stessa orgogliosa affermazione degli
addetti ai lavori tradizione. Ovvero passato. Un passato in cui il circo equestre era perfettamente in linea col
pensiero comune che vedeva lanimale come oggetto da
sottomettere e basta, un bruto e basta. Ma la societ si
evoluta, la sensibilit collettiva si evoluta, la scienza
avanzata e cos la conoscenza e la consapevolezza delletologia animale, ovvero la scienza che studia il comportamento animale nel suo ambiente naturale. Per nessun animale il circo, con le sue gabbie e il palcoscenico,
un ambiente naturale: dunque, il forte condizionamento subito dagli animali nei circhi inaccettabile sul piano etico, scientifico e culturale perch pu rappresentare
un grave maltrattamento. Nessuno spettacolo con tali requisiti pu aspirare, al giorno doggi, ad avere una funzione sociale. Da questo presupposto nasce la proposta
della LAV di unindispensabile riforma legislativa che liberi gli animali dai circhi, valorizzando il grande talento
degli artisti umani che possono davvero arricchire sul piano culturale e sociale questo spettacolo. Il circo contemporaneo che guarda al futuro e diventa di utilit sociale.
NellOttocento gli animali esotici iniziano ad essere esibiti nei cosiddetti serragli (mostre itineranti con al seguito un numero impressionante di animali prevalentemente
composti da grandi felini). Precedentemente, alle soglie
del Rinascimento, le bestie feroci erano portate ed esibite alle fiere/mercato, prevalentemente da zingari. Attualmente i serragli di antica concezione sono pressoch estinti, e ne rimangono in vita simbolicamente gli
zoo annessi ai circhi, mentre il nuovo concetto di serraglio stato sostituito dai rettilari e dai circhi acquatici che si ritiene soddisfino il concetto di mostra faunistica itinerante.
Questa realt non pu aspirare a definirsi tradizione, intesa come valori che vanno tramandati, perch lespressione della prevaricazione sugli animali, di cui dovremmo
voler fare ammenda.
La doma
Ma in generale, come avviene la doma di animali artisti?
Proprio agli antichi serragli dobbiamo, purtroppo, il percorso dei primi domatori, improntato fortemente dal carattere aggressivo e violento nei confronti delle belve
pericolose. Il messaggio da trasmettere al pubblico era il
totale dominio della natura da parte delluomo, tipicamente di stampo colonialista.
Anche per gli animali non feroci laddestramento stato
di tipo violento e si apparentemente protratto nel
tempo fino al dopoguerra del secolo scorso quando si inizia a parlare di addestramento in dolcezza, un metodo
che dovrebbe basarsi non pi sulla violenza bens su un
rapporto di fiducia tra uomo e animali che dia corpo ad
esibizioni pi naturali.
Peccato che siano proprio alcuni dei promotori di questo
tipo di addestramento che, ripresi fuori onda a compiere violenze inaudite verso gli animali, vengono condannati per maltrattamento.
In Italia sar un Orfei, Orlando, che negli anni 50 si segnaler per questo tipo di addestramento, ma nel suo circo cresce ed agisce proprio Liana che in seguito rilascer
dichiarazioni su tecniche di addestramento sorprendenti
per la loro crudelt.
Di fatto, che tale metodo di dolce non abbia proprio nulla, lo si evince dalla stessa descrizione datane dai padri
fondatori che, nella paura insita nellanimale individuano la chiave stessa per laddestramento.
Non dimentichiamo che, anche se allevati in cattivit, gli
animali selvatici naturalmente rifuggono il contatto umano o di altre specie e mantengono un istinto naturale.
Ci significa che esister sempre un comportamento innato dellanimale, un vero e proprio patrimonio genetico
che, ad esempio, non permetter mai alla tigre di percepire ci che la circonda alla stregua di un gatto abituato da sempre al contatto umano. Per tale motivi la
paura va considerata a pieno titolo una gravissima
forma di violenza sullanimale selvatico.
Nellultimo ventennio, periodo che vede una crescita
esponenziale della maturata sensibilit popolare nei confronti del mondo animale, le grandi famiglie circensi italiane, quali i Togni, Orfei, Montico, Casartelli, etc., si sono date un gran da fare per convincere lopinione pubblica che i propri animali, rigorosamente nati in cattivit e non prelevati in natura, sono acquisiti per curarne direttamente laddestramento, ovviamente in dolcezza. Il loro rapporto con gli animali viene definito come improntato da amore, rispetto ed un rapporto costante uomo- animale che porterebbe a gravi conseguenze qualora fosse interrotto.
Di fatto la questione si pone in ambito molto diverso.
Innanzi tutto opportuno specificare che vi una sostanziale differenza tra la doma iniziale dellanimale, che
quella mirata a spezzare lanimale e a imprintare in
lui la paura relativamente ad alcuni oggetti specifici
(frusta, bullhook, ecc.) oltre che a fargli capire come sia
impossibile liberarsi, ribellarsi o fuggire, e la fase successiva.
Una volta compiuto questo primo, fondamentale, passo,
ci che lanimale viene chiamato a fare tutti i giorni sotto il tendone non pu che definirsi mero allenamento, e
cio la ripetizione di esercizi, che possono anche subire
le, la mancanza di competenza relativamente agli animali esotici aggrava le gi superficiali ispezioni che si concludono quasi sempre con una valutazione positiva in merito al trattamento degli animali, anche di fronte a palesi casi di maltrattamento.
Di fatto le violazioni indicate come costanti non vengono quasi mai prese in considerazione come forma di mancato benessere, ma vengono quasi sempre accettate come mancanze minori sulle quali si pu sorvolare. Alcuni
tra i pi intraprendenti rilasciano delle prescrizioni ma,
dato lesiguo tempo di attendamento del circo, non ci si
cura di verificare se la struttura e sia adeguata o meno.
A questo proposito dovrebbe essere fatto obbligo ai circhi di detenere un registro per lannotazione di eventuali
prescrizioni in seguito a carenze, con lobbligo per i circhi di metterlo a disposizione delle autorit competenti
nei successivi attendamenti.
Stress e malessere
A questa dolorosa sopravvivenza vanno aggiunti ulteriori
fattori critici: quelli derivanti da violenze e percosse gratuite inflitte agli animali, pi volte documentate attraverso materiale video-fotografico, e quelle derivanti dallo spregio dei Criteri di detenzione degli animali nei circhi fissati dalla Commissione Scientifica CITES del Ministero dellAmbiente. Con la promulgazione della legge
n.426 del dicembre 1998, il legislatore richiese alla Commissione Scientifica CITES di valutare e concedere ldoneit a detenere animali esotici, a quei circhi e mostre
viaggianti che ne garantissero il benessere.
Nessuna idoneit fu concessa, a riprova dellimpossibilit
che queste strutture di contenimento possano offrire il
minimo benessere agli animali ivi detenuti. Si rese quindi
necessario, per evitare di chiudere tutte le strutture, fissare dei criteri minimi di detenzione che la Commissione
elabor nel 2000, con aggiornamento nel 2006.
Purtroppo, la maggior parte dei criteri relativi alla detenzione non vengono osservati in modo costante, puntuale
ed uniforme e in molti casi il mancato rispetto una
prassi consolidata.
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possibile reale e con un minimo margine di scostamento. Il problema maggiore stato censire volatili, serpenti e, soprattutto, pesci. Questa tipologia di animali,
insieme ai rettili, ha visto un aumento esponenziale negli ultimi anni con la nascita dei circhi definiti acquatici che, in taluni casi, sono solo delle mostre itineranti senza che vi siano spettacoli accompagnati da esibizioni umane.
Complessivamente gli animali impiegati, con stima effettuata per difetto, si attestano su pi di 2.000, tra cui
pi di 400 equidi per la maggioranza cavalli, ma anche
pony e asini e circa 50 zebre. Risultano anche unottantina di bovidi vari tra cui una decina di bisonti.
E poi:
circa 140 tra cammelli e dromedari
9 giraffe
una sessantina di lama
6 rinoceronti
pi di 20 ippopotami
pi di 50 elefanti
meno di 10 orsi
6/8 scimmie
circa 160 tigri comprese bianche e rosa
circa 60 tra leoni ed altri felini
40 tra struzzi, em, etc.
circa 350 volatili di cui la maggioranza pappagalli, ma
anche rapaci, notturni, avvoltoi
dai 70 agli 80 mammiferi di vario genere che comprendono anche animali tipicamente da fattoria
pi di 100 cani
una ventina di mammiferi marini (otarie, etc.)
circa 60 pinguini
circa 400 rettili, tra cui 250 serpenti prevalentemente
pitoni, boa e anaconde e 50 tra coccodrilli e alligatori
pi di 200 i pesci stimati, in gran numero piranha
Mettendo insieme tutte le stime nazionali, la popolazione globale delle tigri stimata in una quota che va dai
3.402 ai 5.140 (fonte IUCN) e il trend vertiginosamente in calo. Le sole tigri in possesso dei circhi della famiglia Vassallo potrebbero ripopolare un intero territorio a
rischio destinzione. Ma si continua a prelevare in natura,
ben sapendo che la riproduzione in cattivit porter a rarissimi parti e di nessuna utilit dal punto della conservazione della specie.
Legislazione e contributi
La prima forma di tutela giuridica dello Stato italiano nei
confronti dei circhi e delle attivit di spettacolo viaggiante risale al 1968. Con la Legge 337 - Art. 1 - Lo stato
riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello
spettacolo viaggiante pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore prevedendo un fondo Art. 19 - per la concessione di contributi straordinari agli
esercenti dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante.
Oltre che a titolo di concorso nelle spese di ricostruzione, ammodernamenti e difficolt di gestione, viene stabilito che questi fondi potranno essere erogati anche a
favore di iniziative assistenziali od educative.
Nel 1985, con la Legge 163 viene istituito il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) con lo scopo di finanziare enti, istituzioni, associazioni, organismi ed imprese operanti
6.252.883,32 euro.
Mentre appaiono condivisibili i contributi stanziati volti
a supportare le scuole di circo contemporaneo, quale investimento per il futuro di giovani che intendano intraprendere una carriera nel variegato mondo circense, risulta invece incomprensibile lo sperpero di denaro pubblico attuato mediante lattribuzione di grosse cifre del
Fus nei confronti di talune strutture circensi, come ad
esempio il colosso Togni, la famiglia Casartelli del circo
Medrano e Moira Ofei.
In contrapposizione, il riparto del Fus complessivamente
destinato alle iniziative promozionali, assistenziali ed educative si attestato al di sotto d 1.000.000,00.
Da rilevare come, negli ultimi anni si sia assistito ad un
fiorire di iniziative benefiche da parte del mondo circense, oltre che particolare attenzione verso i disabili e la
giovent. A tal proposito opportuno sapere che, tra i
criteri che sono valutati per lassegnazione del fondo, Art.
5 Comma 3, lettera g, sono oggetto di punteggio le agevolazioni previste a favore del mondo della scuola, del lavoro e dei disabili.
Nellultimo dossier pubblicato sullo spettacolo dal vivo
dalla Direzione Generale si ribadisce che, in merito allattribuzione del FUS in riguardo allaspetto qualitativo, la
valutazione viene fatta in relazione alla validit del progetto artistico, allattendibilit del programma artistico
in relazione al numero delle rappresentazioni preventivate, allimportanza culturale del progetto Artistico, al numero e la tipologia di citt visitate, allidentit e la continuit del complesso circense a livello artistico, organizzativo ed occupazionale, alla rilevanza del complesso circense, alla regolarit gestionale nonch allimpiego di personale non familiare, alle agevolazioni previste a favore
del mondo della scuola, del lavoro e dei disabili, alla presenza di eventuali tourne allestero.
Va evidenziato come questo Decreto stabilisca che il contributo venga a decadere in caso (Art. 7, comma 2) di
condanna definitiva a seguito di delitti di cui al Titolo IX
bis del libro II del codice penale (dei delitti contro il sentimento per gli animali) o di ogni altra violazione di disposizioni normative statali e dellUE in materia di protezione degli animali.
Di fatto, tra i vari circhi che hanno avuto accesso al
contributo ve ne sono alcuni, oltre a quelli con condanne, che hanno dato dimostrazione palese di maltrattamento animale e molti non in regola dal punto di vista
documentale, sia per mancanza delle indispensabili certificazioni relative agli animali, sia per irregolarit amministrative.
Inoltre, le regalie del FUS includono sostegni alle tourne
allestero dove i nostri circhi dovrebbero rappresentare la
tradizione circense italiana.
Tra le pagine che seguono troveremo un esempio quanto mai illuminante in questo senso e, per citarne un altro, pensiamo al Darix Togni che continua allestero la
pratica vietata di far saltare le tigri attraverso il cerchio
di fuoco.
A titolo esemplificativo, oltre che per offrire un quadro,
seppur limitato, sulla realt dei circhi italiani, sono state
prese in esame alcune strutture pi o meno famose ma
sicuramente rappresentative.
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2008
20.000
2009
25.000
Il duro comportamento tenuto nei confronti dellelefante, qui sopra descritto e risultante in danni fisici, ha causato inoltre anche danni psicologici allelefante, come
risultato da un filmato amatoriale [] ripreso dopo che
2010
25.000
2009
2010
2008
Grecia
20.000
2009
Grecia
20.000
Nel maggio del 2009, nel corso della sua tourne in Grecia, il Circo Alex Hamar, con linsegna di Circo Massimo,
fu oggetto di un filmato che ha fatto il giro del mondo
suscitando sdegno e indignazione.
Ed altrimenti non poteva essere.
Di seguito alcuni passi dalla denuncia presentata dallAssociazione Psichanimal Athens nel mese di luglio 2009
a seguito dellepisodio.
Il 12 maggio 2009 alle 9.34 a.m. circa, stato mostrato sul canale televisivo Greco Skai, e in particolare sulla trasmissione ECO NEWS un video amatoriale . Nel
video possibile vedere [] Davide Coda Prin, un uomo
di quasi 50 anni, che tiene in mano un oggetto di ferro
che ha un appuntito uncino di metallo ad una estremit,
conosciuto come bullhook, e colpisce violentemente, furiosamente e senza ragione, un elefante, chiamato Andra, sulla testa. [] Lelefante, Andra, una femmina di
elefante Asiatico di circa 42 anni []. Luomo stava utilizzando simultaneamente il bullhook per pungere la pelle dellelefante, tirare e poi sganciarlo, pi e pi volte ripetutamente. Il risultato che luomo ha inflitto intenzionalmente molte ferite sul retro del lobo del suo orecchio sinistro.
La denuncia prosegue poi spiegando Il comportamento
il circo ha cambiato il nome di cartellone in Circo American Show, e nel quale lelefante viene ripreso mentre
muove ripetutamente la testa avanti e indietro. Stando
a quanto sostiene Samantha Lindley (membro onorario
alla Royal (Dick) School of veterinary studies, Universit
di Edimburgo, docente onorario allUniversit di Glasgow
e con 16 anni di esperienza come veterinaria comportamentista per il comportamento di animali selvatici in
cattivit), questo comportamento stereotipato costituisce prova dellesistenza di un danno psicologico negli
elefanti utilizzati nei circhi, a causa della vita in cattivit e dellimpossibilit di fuggire, e anche a causa dei
metodi di addestramento che si basano su violenza fisica o psicologica.
G.A. Bradshaw (esperto internazionale di traumi su elefanti e altri animali in cattivit, membro fondatore e Direttore del Kerulos Center per la psicologia animale e per
il recupero da traumi) conferma che lestrema forza fisica, la crudelt e il trauma emozionale al quale Andra
stata sottoposta nel video, sono indiscutibili. Le pratiche
comunemente utilizzate nei circhi sono ad esempio le
percosse violente, lisolamento, lincatenamento, la deprivazione di cibo e acqua, e tutta una vasta gamma di
strumenti utilizzati per invalidare lelefante psicologicamente attraverso dolore e dominazione. I traumi psico-
in Circo American Show in quanto i responsabili volevano evitare il sequestro dellelefante, limposizione di
sanzioni penali ma anche le reazioni di protesta dei gruppi per i diritti degli animali.
Insieme alla denuncia stata presentata inoltre una lettera del Ministero Greco dello sviluppo rurale (numero di
protocollo 3221/29-05-2009) relativa ad una proposta di
proibire lingresso in Grecia, che non ha propri circhi, ai
circhi con animali.
incredibile che un Paese come lItalia continui a riconoscere il valore dellattivit circense e a finanziare le
tourne di circhi implicati in tali situazioni. Veramente
un bel modo di promuovere la tradizione circense italiana allestero. Inoltre, se lerogazione del contributo finalizzata al raggiungimento di determinati obiettivi, perch non vi sono stati dei controlli in tal senso? O il contributo viene dato a pioggia, senza alcuna verifica?
La LAV ha quindi scritto al Ministro per i Beni e le Attivit Culturali, On. Sandro Bondi, per chiedergli di intervenire nel merito, affinch siano ritirati i fondi 20092010 concessi al circo Hamar, escludendolo di dovere dalle future erogazioni.
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Circo di Barcellona
Il Circo di Barcellona inserito nel registro delle imprese
con la denominazione Circo di Barcellona di Franchetti
Enis.
Nel dicembre 2006, al Circo di Barcellona veniva negata
la concessione di attendamento nella citt di Milano in
quanto il Servizio Veterinario ASL, a seguito di sopralluogo, verificava gravi carenze in merito alle prescritte documentazioni.
In particolar modo risultavano non presenti:
autorizzazione prefettizia alla detenzione di animali pericolosi
certificazione CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione, firmata a Washington nel 1973) per tre tigri
documentazione identificativa per due cavalli
cartelle cliniche degli animali
registro di carico e scarico degli animali
piano di alimentazione, di pulizia e disinfestazione
modalit di smaltimento delle deiezioni
attestazione della formazione del personale
valutazione del veterinario curante su gabbie, alloggi,
mezzi di trasporto e modalit di manipolazione degli
animali
descrizione della tipologia degli spettacoli in cui sono
utilizzati animali
Data la mancanza della necessaria documentazione, nel
2007, tre tigri furono sequestrate.
La documentazione relativa agli animali, lungi dallessere
una futilit burocratica, infatti uno strumento fondamentale per garantire che alcuni dei basilari diritti degli
animali vengano rispettati: dalla garanzia che le specie
animali in pericolo di estinzione non vengano pi prelevati in natura fino al controllo dei corretti parametri di
nutrizione, cura e detenzione.
Continuando a monitorare lattivit del Circo la LAV ha
avuto modo di verificare che durante gli spettacoli almeno una delle tigri sottoposte a sequestro veniva ancora utilizzata come attrazione sulla pista.
A seguito della denuncia della LAV nel gennaio 2009 il
Sig. Franchetti, proprietario del circo, stato ritenuto colpevole, in primo grado, del reato di detenzione di grandi
felini sprovvisti di certificazioni Cites, oltrech di aver
continuato a trarre profitto dallesibizione in pubblico di
questi animali.
Il Franchetti stato quindi condannato a 4 mesi di arresto e a 5.000,00 euro di ammenda, ancorch col beneficio della pena sospesa.
Il Tribunale ha stabilito inoltre la confisca delle tigri
ancora in vita, purtroppo una solamente perch le altre
due sono morte nel frattempo.
stata una sentenza di grande importanza in quanto si
basa sulla corretta applicazione della Legge 7 febbraio
1992 n.150 che, rispettivamente agli art. 1 e 2, stabilisce
il sistema sanzionatorio in caso di violazione di quanto
previsto dal regolamento (CE) 338/97 (relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio) per gli esemplari
appartenenti alle specie elencate negli Allegati A, B e C
del Regolamento medesimo.
La tigre un animale che rientra di diritto nellAllegato
A del Regolamento 338/97, e cio viene ritenuta in grave pericolo di estinzione, tuttavia le tigri nate in cattivit vengono inserite nellAllegato B in quanto considerate oggetto di minore tutela. Fortunatamente la norma
si estende ad entrambe le possibilit per cui non vi dubbio che la confisca diventi un obbligo cos come sancito
dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 18805/06,
per cui vietato detenere in Italia animali appartenenti
alla fauna selvatica protetta della Convenzione CITES, e
del quale non sia possibile dimostrare la regolarit dellimportazione o della detenzione. Quindi - passaggio importantissimo - anche se il reato possa cadere in prescrizione andando a sanare lillecito penale, la confisca rimane obbligatoria come tutela assoluta dellanimale.
Negli anni tra il 2007 e il 2009 il Ministero per i Beni e
le Attivit Culturali ha rendicontato un totale di 60.000,00
euro di contributi stanziati per il Sig. Franchetti Enis, legale rappresentante del Circo di Barcellona.
2007
2008
2009
Attivit circense in Italia 20.000,00 20.000,00 20.000,00
Il Circo di Martini Cirque DEurope di propriet di Dario Martini ed ha come direttore artistico Rinaldo Orfei.
Nel dicembre 2009 volontarie LAV hanno provveduto ad
effettuare un sopralluogo presso il circo Martini Cirque
dEurope, visitando lo zoo annesso al circo.
Nel corso della visita stata rilevata la presenza di due
elefanti legati a catena.
Due delle quattro zampe di ciascun elefante risultavano
legate ad una catena corta e fissate ad una sottostante
pedana in legno, rendendo in questo modo impossibile,
per gli animali, qualsiasi tipo di movimento.
In questo contesto non stupisce che uno dei due elefanti
presentasse anche un movimento stereotipato, classico
segno di stress negli elefanti presenti nei circhi: il continuo ed ossessivo dondolio della testa.
incredibile come, a distanza di dieci anni dallentrata in
vigore delle Linee Guida CITES, alcuni dettami, chiari specifici, sembrino ancora non essere del tutto recepiti dal
mondo circense. Le linee guida specificano infatti Luso
di catene consentito solo per brevi periodi durante il
trasporto, ma in linea di principio da evitare. Le catene devono essere rivestite di materiale morbido, devono
consentire allanimale di sdraiarsi su un lato, e di poter
restare in questa posizione; inoltre non devono impedirgli di rialzarsi autonomamente. Gli animali, pur con le
catene, devono poter disporre liberamente di tutto lo spazio loro concesso per effettuare i loro movimenti. Le zampe cui sono assicurate le catene devono essere cambiate a rotazione ogni giorno[]. Qualora gli elefanti, durante lattendamento dei circhi, siano detenuti allesterno le catene non sono accettabili.
Oltre a questo, altri criteri minimi di benessere per gli
animali detenuti presso il circo non fossero posti in essere: gli elefanti non avevano infatti alcun arricchimento
ambientale e, sia per loro che per le tigri non vi era la
possibilit di nascondersi alla vista del pubblico.
La LAV ha pertanto provveduto a inoltrare una prima richiesta di intervento al Corpo Forestale dello Stato perch provvedesse ad una verifica delle condizioni di detenzione degli animali e alle conseguenti azioni da porre
in essere.
Nel frattempo, da ulteriori verifiche da parte della LAV,
le condizioni degli elefanti erano invariate: erano ancora
detenute a catena.
Questo poich, da informazioni assunte, il Corpo Forestale, pur avendo rilevato la presenza degli elefanti incatenati in esterni nel corso del sopralluogo, e quindi in piena difformit con quanto esplicitato nelle linee guida CITES, non aveva ritenuto di procedere nei confronti dei
circensi in quanto questi ultimi avevano garantito che le
catene venivano usate solamente come misura temporanea durante la notte per evitare la fuga degli animali.
In seguito la Redazione di Striscia la notizia (Canale 5),
intervenuta nella vicenda documentando come le dichiarazioni dei circensi relativamente agli elefanti incatenati temporaneamente fossero false, riprendendo la continuit di questa condizione in vari momenti nellarco di
due giorni.
Da testimonianze raccolte ed elementi in fase di acquisizione si teme, purtroppo, che non si tratti di un caso isolato, e a molto poco valgono le ispezioni richieste in merito alle Autorit, poich le giustificazioni addotte dei circensi (ad esempio: li abbiamo appena messi a catena per
fare le pulizie) sono difficilmente confutabili a meno di
non disporre di una costante sorveglianza nel tempo, cos come fatto da Striscia la notizia. Nel frattempo la vita di questi elefanti prosegue nello stesso inaccettabile
modo e lunica alternativa possibile che non sia pi permesso detenere tali animali nei circhi.
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Le loro risposte ribadiscono che in contraddizione allallegata planimetria di posizionamento degli animali sottoscritta dal titolare stesso, lippopotamo pigmeo era rinchiuso allinterno del rimorchio di trasporto e non disponeva di un parchetto esterno per la movimentazione nel
rispetto delle esigenze etologiche proprie della specie (in
particolare di tenere costantemente umida la cute) e la
detenzione allaperto non garantiva le condizioni di sicurezza per lincolumit pubblica, che La voliera nella
quale era detenuto un pappagallo Ara era di dimensioni
tali da non raggiungere le dimensioni minime previste
dal punto 7 dellallegato alla legge provinciale nr.9 (n.d.t.
Interventi per la protezione degli animali e prevenzione
del randagismo 2000) e che il rettilario era di dimensioni troppo ridotte rispetto allo sviluppo dei rettili ed
inoltre la temperatura interna troppo fredda per le esigenze fisiologiche delle specie detenute, non vi era disponibilit di sufficiente acqua.
Vengono inoltre rilevate importanti mancanze documentali: dal registro di carico e scarico avrebbero dovuto
essere presenti un Tegu Argentino e un Pitone Moluro,
mentre assolutamente non era registrato il Pitone di Seba [] Per quanto riguarda la documentazione mancava
quella relativa allAra ed era lacunosa quella relativa al
Pitone di Seba [].
Nei mesi successivi la LAV continua a richiedere agli Enti
Pubblici di effettuare controlli presso il Circo ma le risposte, quando arrivano, dichiarano che tutto risulta in
regola o, in alternativa che la licenza di pubblico spettacolo [] stata concessa in data 18 dicembre 2008
senza alcuna prescrizione relativa alla detenzione di animali in quanto non ne risulta la presenza nella documentazione presentata.
Dallanno 2009 si unisce poi al Circo Martin Show la domatrice Maxy Niedermayer, conosciuta con il nome di
Maxymova.
La signora Niedermayer rimane una delle poche domatrici ad utilizzare, nei suoi numeri, degli orsi. Fino allanno
2008 si esibiva con lei persino un orso polare, in seguito
deceduto.
Le motivazioni per le quali gli orsi non sono animali generalmente utilizzati nei circhi sono estremamente evidenti da quanto specificato nei Criteri per il mantenimento di animali nei circhi e nelle mostre viaggianti
emanati nel 2000 dallAutorit Scientifica CITES del Ministero dellAmbiente:
Gli orsi sono dei predatori di grosse dimensioni, dalle
abitudini principalmente solitarie, assai robusti, dotati di
artigli pericolosi, il che li rende poco adatti alla vita del
circo. Infatti impossibile mantenere degli orsi nei circhi in maniera compatibile con le loro caratteristiche biologiche e con i peculiari comportamenti sociali di ogni
individuo. Ad esempio bisogna ricordare che diverse specie originarie delle regioni pi settentrionali trascorrono
i mesi pi freddi riducendo il loro metabolismo e andando in letargo. Inoltre diverse specie sono minacciate di
estinzione e sono tutte incluse nelle appendici della CITES.
Oltre alle considerazioni in merito al benessere degli animali, i circhi non sono adatti ad ospitare le diverse specie di orsi anche per ragioni legate alla sicurezza del pubblico e degli operatori. []
Si ribadisce che le indicazioni sui requisiti minimi indicate
di seguito non devono pertanto essere considerate come
una giustificazione o un invito a tenere queste specie nei
circhi o mostre viaggianti. Considerata lassoluta impossi-
diverse potranno essere trasportati o mantenuti in strutture attigue, con particolare riguardo alle differenze di
et e gerarchie sociali e soprattutto se le relative specie
sono in rapporto preda-predatore.
Di nuovo, ad aprile 2009, i volontari LAV videro che nuovamente il numero della Maxymova veniva portato in
pista.
Sembrano bastare solo due mesi, per, per cambiare il basilare istinto di sopravvivenza di un animale. Nel giugno
del 2009, infatti, il cavallo viene dissequestrato e restituito a Martino Maxi Jutta, il proprietario. La motivazione rileva che il cavallo, portando la tigre in groppa da
quando questa era ancora cucciolo, era ormai abituato
alla sua vicinanza.
Nulla si dice sulla vicinanza dellorso, da poco acquistato
e inserito nel numero.
E nulla si dice delle Linee Guida CITES che, essendo redatte da esperti della materia, non stabiliscono parametri entro cui specie etologicamente in conflitto possono
essere detenute insieme, ma lo vietano del tutto.
Ancora una volta, a distanza di mesi, il numero oggetto
di denuncia tornato in pista, questa volta a Cagliari:
condizioni dellippopotamo che reiterano il mancato rispetto dei Criteri di Detenzione CITES, non essendo per lui possibile, fra laltro, nascondersi alla vista del pubblico
I volontari LAV hanno inoltre avuto modo di assistere alla preparazione dello spettacolo della signora Niedermayer:
un assurdo numero costituito da un cavallo, una tigre e
un orso. Il cavallo, con in groppa la tigre traina un carretto con un orso a bordo.
Ancora una volta risulta estremamente evidente la violazione delle Linee Guida CITES che specificano molto chiaramente che Particolare attenzione deve essere posta a
non imporre la vicinanza di specie per loro natura non
compatibili e che In nessun caso esemplari di specie
2007
2008
2009
2010
12.000,00 15.000,00
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i 12C tutti gli animali devono avere la possibilit di ripararsi in ambienti in cui la temperatura sia di circa 12C
o meno, a seconda delle zone di origine degli animali.
Nonostante queste indicazioni i recinti che gli animali
avevano a disposizione erano ancora innevati e lunica
fonte di riparo era il container - che per alcuni animali
era estremamente piccolo, non consentendo loro di muoversi, girarsi e sdraiarsi liberamente - utilizzato per gli
spostamenti, mantenuto aperto e che non poteva quindi
garantire le temperature minime richieste.
I cani venivano invece detenuti in un box o legati, con
scarsa possibilit di movimento e scarso riparo.
stata inoltre rilevata la presenza di uno scimpanz allinterno di una struttura chiusa.
Anche in questo caso, come sottolineano le Linee Guida
CITES, Numerose considerazioni di ordine biologico, comportamentale e conservazionistico rendono assolutamente inaccettabile ed inopportuna la detenzione di tutte le
richiesta di emissione di
decreto penale di condanna nei confronti dellAmministratore del circo per
aver detenuto in condizioni incompatibili con la loro natura animali esotici
e non, sottoponendoli
inoltre a lavori insopportabili per le loro caratteristiche etologiche; in particolare [] veniva riscontrata la detenzione di:
1 ippopotamo, detenuto in
mezzo alla neve;
1 elefante femmina e un dromedario, detenuti su autocarri al freddo e di dimensioni tali da non permettere loro alcun movimento;
1 scimpanz, detenuto in una gabbia angusta e al buio;
Diversi cani di razza boxer, legati con la possibilit di
strozzarsi ed esposti alle intemperie, uno di questi presentava lesioni da morso ad un orecchio;
Alcuni struzzi utilizzati come cavalcature negli spettacoli, presentavano estese lesioni cutanee sul dorso.
Nellattendamento del maggio 2010 in provincia di Ferrara, il Servizio Veterinario rileva come la detenzione degli animali nuovamente presenti notevoli lacune e come
non sia ovviamente possibile garantire il benessere di alcuni animali.
In particolar modo viene evidenziato che:
si riporta in primo luogo che il Circo detiene un singolo
elefante indiano; tale condizioni risulta sconsigliata dai
criteri specifici previsti dallAllegato B della dgr 647/2000.
Si segnala inoltre che tra gli animali a seguito del Circo,
presente un esemplare di scimpanz di trentanni di et,
femmina. [] si riporta una sintetica raccomandazione:
<< Gli scimpanz in cattivit devono avere uno spazio
esterno abbastanza grande per garantire loro un adeguato esercizio fisico (correre, arrampicarsi, dondolare), ed
esposto al sole per buona parte della giornata ma dotato di ombra. importante che vi sia una zona riscaldata
per linverno e la possibilti di isolarsi dalla vista dei visitatori. Devono avere a disposizione materiale per costruire i nidi per la notte. Devono ricevere pi pasti al
giorno e di una dieta varia. Gli scimpanz in cattivit devono fruire di contatti sociali frequenti e vivere in strutture ricche di stimoli: materiale per arrampicarsi, pozze,
buche di sabbia, oggetti da manipolare, teli con cui giocare, termitai, scatole magiche, ed altri oggetti creativi
dai quali ricavare, risolvendo semplici problemi, semi,
noci o altro cibo>> [] il
soggetto esaminato non
viene utilizzato per le esibizioni ma unicamente per
lesposizione, larea in cui
vive presso il Circo ha una
superficie di m. 2,5 x 2,5,
dispone di qualche arricchimento ambientale ed
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21
Gli anaconda sono immobili, mentre gli alligatori vengono forzati ad uscire, ma si vedono sofferenti e in difficolt a stare in piedi e fare quattro passi.
Dulcis in fundo: un leone marino di 400 chilogrammi, tenuto nella solita scatola di ferro, e due squali in una specie di vasca da bagno.
Inoltre, vengono fatti sfilare due poveri istrici e due pinguini. In poco pi di una vasca da bagno due squali nutrice, ora morti.
Circo
Victor
Lo spettacolo delle meraviglie
Il Registro delle Imprese non ha dati sullimpresa Victor
David Show; si pu dedurre che questa dicitura sia solo
uninsegna e non individui quindi unazienda.
Il Registro delle Imprese fornisce invece questi dati:
denominazione Calvaruso Vittorio.
Sede legale: Via Largo Amedeo Moscati 5 - Salerno
Attivit: spettacoli viaggianti, mostra faunistica.
Si tratta di unattivit di spettacolo viaggiante, unesposizione di animali leggermente diversa dal Circo comunemente inteso e compresa nelle attivit della citata legge
337/68; gli animali sono considerati attrazioni inserite
nellelenco delle attivit spettacolari, attrazioni e trattenimenti di cui allart.4 della legge 18.3.1968, approvato
e aggiornato con vari Decreti Interministeriali tra cui ultimo, noto, il decreto 28-02-2005, precisamente tra le
medie attrazioni, sotto la voce:mostre faunistiche zoo.
Trattasi di strutture, padiglioni o di automezzi o rimorchi
aperti da un lato, riparati con sbarre di ferro o vetri, nellinterno dei quali sono posti animali feroci o non, o riproduzioni di animali, anche animate, con eventuale esibizione davanti al pubblico.
La struttura
La struttura perfettamente adeguata alla definizione
contenuta nellelenco e al momento dellallestimento i
mezzi di trasporto sono accostati al tendone/ teatro di
cui rappresentano il fondale.
Non sono allestite aree esterne rispetto a quelle in cui
viene eseguito lo spettacolo perci le gabbie che ospitano gli animali durante lo show sono la loro dimora abituale, nonch mezzo di trasporto.
Lo spettacolo, gli animali e il maltrattamento
Va ricordato che la Commissione Scientifica Cites ha fornito, in data 10 maggio 2000, precisi Criteri per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre viaggianti, che forniscono parametri minimi per la corretta
sopravvivenza degli animali cui si riferiscono, nonch le
indicazioni di carattere sanitario ed amministrativo che
devono essere osservate dalle strutture che vogliono detenere animali da utilizzare negli spettacoli.
Criterio 11: gli animali dovranno essere mantenuti in strutture, sia fisse che mobili, che permettano agli stessi di potersi liberamente sottrarre alla vista del pubblico.
Inoltre, gli animali dovranno avere a disposizione sia
strutture di ricovero per ripararsi da condizioni climatiche avverse, sia idonei arricchimenti ambientali atti ad
evitare comportamenti stereotipati. Le relative strutture
di mantenimento dovranno essere attrezzate con strumenti atti a regolare la temperatura degli ambienti in
funzione delle singole esigenze degli esemplari ospitati.
Di contro, la situazione al Victor pi volte documentata:
un centinaio di uccelli, compresi grandi rapaci ma anche
notturni, avvoltoi, pellicani, marab, ed altri tra cui alcuni particolarmente protetti perch in grave pericolo di
estinzione, sono costretti in anguste gabbie che ne impediscono non solo il volo ma anche normali movimenti
di estensione delle ali e che non hanno allinterno alcu-
no stimolo ambientale e nemmeno la presenza degli indispensabili trespoli. Gli animali vengono fatti uscire per
una breve esibizione attirati dal cibo e poi rientrano, sempre attirati dal cibo, in quella che la presentatrice dello
spettacolo definisce casa loro. Il fondale su cui si muove lo spettacolo costituito dal rimorchio che trasporta
gli animali.
Le gabbie, non certo adeguate, possono contenere anche
uno svariato numero di animali che, a parte i pochi minuti dello spettacolo, vivono perennemente imprigionati
nelle gabbie, per la maggior parte del tempo al buio.
Molte gabbie sono chiuse da pannelli di legno scorrevoli,
che quindi piombano letteralmente gli animali, e che
vengono abbassati solo al momento dellesibizione .
Durante lintervallo un gufo reale, uccello notturno per eccellenza, viene messo in bella mostra sotto i fari accecanti
sul palcoscenico, per le foto di rito con gli spettatori.
Quindi si passa agli animali acquatici.
Con un automatismo sale una piattaforma che alza a livello di palcoscenico due contenitori che contengono, rispettivamente, anaconda e alligatori: si aprono uno alla
volta, si mostrano e subito dopo ritornano nelle segrete.
Il percorso
La LAV segue il Victor da anni. Nonostante numerosi solleciti alle Istituzioni preposte al controllo, non succede
assolutamente nulla.
In modo particolare, si nota che nessuna attenzione stata rivolta alle prescrizioni della Commissione Scientifica Cites in quanto, in nessuno dei verbali di ispezione emessi e
in possesso di questa Associazione, vengono menzionati i
criteri e specificato se siano stati rispettati o meno.
Infatti, la scarsa attenzione degli organi che hanno effettuato i controlli stata unicamente posta da una parte allassenza di malattie in atto (soprattutto infettive) e
dallaltra allesistenza dei previsti certificati di origine e
gli altri requisiti CITES, mentre si voluto sorvolare sulle condizioni di detenzione degli animali.
Emblematica la risposta data dallASL di Pescara, riguardante un sopralluogo eseguito, in cui, mentre si parla di
benessere animale, contestualmente si fa riferimento a
delle ventole che avrebbero il compito di mantenere la
temperatura allinterno di un tunnel, termine che, in
tutti i vocabolari italiani, sta a significare un luogo angusto o una situazione pericolosa o comunque negativa.
Ma il 18 marzo 2009 sembra che la situazione possa veramente cambiare, la trasmissione televisiva Striscia la
Notizia (Canale 5), trasmette un servizio sul Circo Victor
lo spettacolo delle meraviglie, attendato in provincia di
Ravenna. Dal servizio televisivo, durante il quale si raccoglie anche la testimonianza del dottor Nardini, Veterinario e membro del Consiglio Direttivo della SIVAE, si
evincono le gravissime condizioni di detenzione di tutti
gli animali utilizzati nellesibizione e levidente stato di
sofferenza di alcuni di loro.
La vicenda assume una forte
rilevanza, viene presentata
addirittura uninterrogazione
22
23
Il Circo Coliseum Roma inserito nel registro delle imprese con la denominazione Circo Coliseum di Vassallo
Eugenio e ha come attivit registrata quella di circo equestre.
La situazione relativa ai finanziamenti ricevuti da questo
circo risulta piuttosto complessa.
Negli anni dal 2005 al 2010 il Legale rappresentante, Vassallo Eugenio, ha infatti ricevuto contributi a suo nome
relativamente a tre diverse attivit circensi con nomi simili, per un totale di 357.000,00. I contributi sono suddivisi come indicato nella tabella a fondo pagina.
Le modalit di accesso ai contributi non sono lunico
aspetto degno di nota relativo a questo circo, anche la
gestione degli animali presenta infatti caratteristiche peculiari.
Su un totale di 53 animali registrati in ingresso sui registri CITES del Circo dal 2003 al 2009, nessuno di loro risulta acquistato. Tutti gli animali, secondo la compilazione del registro, risultano infatti arrivati al circo grazie a
donazione, acquisizione gratuita o un generico altro.
Tra questi animali - sempre stando ai dati contenuti nei
registri - alcuni, in particolar modo, destano attenzione.
il caso di 4 tigri, registrate il giorno stesso della loro
nascita, in Grecia, e purtroppo tutte morte, una dopo po-
FUS
2005
2006
2007
2008
2009
2010
32.000,00
35.000,00
30.000,00
35.000,00
30.000,00
32.000,00
18.000,00
125.000,00
25.000,00
25,000,00
FOTO DREAMSTIME
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