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Premessa
Il compito principale della logica quello di studiare il nesso di
conseguenza logica tra proposizioni, predisponendo delle tecniche per
determinare quando la verit di una conclusione consegue necessariamente
dalla verit delle premesse.
Un altro aspetto, strettamente collegato con il precedente, quello di
determinare, date certe premesse, altre proposizioni che sono loro
conseguenza logica.
La logica, quindi, contrariamente ad unopinione diffusa che la identifica
genericamente con larte del ragionamento, va intesa, come lo studio delle
regole linguistiche di inferenza che sono corrette, ossia che conducono a
conclusioni vere, qualora applicate a premesse che risultano vere, ossia, in
altre parole, che rispettano il nesso di conseguenza logica.
PROPOSIZIONI.
Una proposizione unaffermazione che vera o falsa, ma non pu essere
contemporaneamente vera e falsa.
ESEMPI
Sono proposizioni :
7 maggiore di 2
Londra la capitale della Francia
Un triangolo ha 5 lati
Non sono proposizioni :
Che tempo fa ?
Apri quella porta
Che bella festa!
Poich ogni proposizione pu essere solo vera o falsa, possibile associare
ad ogni proposizione un valore di verit: vero o falso e si denota
rispettivamente con V o F o anche rispettivamente con 1 o 0 .
Se una proposizione vera diremo che ha valore di verit V oppure 1 ,se
falsa diremo che ha valore di verit F oppure 0 .
Ogni proposizione ha quindi un valore di verit.
Le proposizioni si denoteranno con le lettere minuscole dellalfabeto
latino, quali a,b,c,.
La logica delle proposizioni descrive come si possono combinare tra loro
proposizioni in modo da ottenere altre proposizioni usando i connettivi
logici .
TAVOLE DI VERITA
I valori di verit di
verit
V
F
F
V
ESEMPIO
a : Bari una citt
a : Bari non una citt
a
V
V
F
F
b
V
F
V
F
ab
V
F
F
F
ESEMPI
a : 12 divisibile per 3
b : 12 divisibile per 2
a b : 12 divisibile per 3 e per 2
(V)
(V)
(V)
a : 24 multiplo di 6
b : 24 multiplo di 7
(V)
(F)
a b : 24 multiplo di 6 e 7
( F)
ESERCIZIO
a : 3 multiplo di 5
b : 8 multiplo di 2
a b : ?
a : 3 multiplo di 7
b : 25 divisibile per 2
a b : ?
( )
( )
( )
( )
( )
( )
I valori di verit di a
verit
a
V
V
F
F
b
V
F
V
F
a b
V
V
V
F
ESEMPI
a : 7 -4 = 3
b : Bari il capoluogo della Puglia
(V)
(V)
(V)
(V)
(F)
(V)
OSSERVAZIONE
La o di a o b intesa in senso inclusivo ( a vero oppure b
vero oppure a e b sono entrambe vere ) e non in senso esclusivo (a
vera oppure b vera, ma non sono entrambe vere) .
ESERCIZIO
a : 5 -4 = 8
b : Bari una citt
( )
( )
b: ?
( )
a : Bari un lago
b : 4x2=9
a b: ?
( )
( )
( )
a
V
V
F
F
b
V
F
V
F
a b
V
F
V
V
ESEMPI
a : luomo un elefante
b : 11 un numero primo
a
(V)
(V)
(F)
(V)
OSSERVAZIONE
La nozione di implicazione a b si discosta dal significato usuale che si
d allimplicazione che esprime normalmente una correlazione di tipo
causa-effetto tra a e b .
ESERCIZIO
a : 10 + 2 = 12
b : ogni cane ha le ali
a
b:
a : 11 - 4 = 8
b : 5+3=9
a
b:
( )
( )
(
( )
( )
( )
La proposizione : a se e solo se b
o anche
condizione necessaria e sufficiente affinch a anche b,
detta doppia implicazione.
In simboli a b
a
V
V
F
F
b
V
F
V
F
a b
V
F
F
V
ESEMPI
a : il merluzzo un mammifero
b : 4 un numero dispari
a
(V)
(V)
(V)
(F)
(F)
(V)
OSSERVAZIONE
Anche la doppia implicazione si discosta dal significato usuale di
se e solo se.
ESERCIZIO
a : 32=1
b : Il Mediterraneo un deserto
a b : ?
a : ( 22 )3 = 25
b : ( 22 - 1 )2 = 9
a
b: ?
( )
( )
( )
( )
( )
( )
CONNETTIVI LOGICI
I simboli
, , ,,
,, ,
FORMULE
Si considerino n simboli a 1 ,, a n , detti variabili proposizionali
Si dicono formule o forme proposizionali ( nelle variabili a 1 ,, a n ) le
espressioni definite da
1. a 1 ,, a n sono formule
2. se a e b sono formule allora:
a
a
b
b
a b
a b
sono formule
3. sono formule (nelle variabili a 1 ,, a n ) solo le espressioni
ottenute tramite le 1 e 2
ESEMPIO
a , b variabili
a b
(a b)
a b ( (a
b ))
una formula
una formula
una formula
ESEMPIO
(( a
b)
((
b)
a)
b))
si scrive
(a
b)
ESEMPIO
a b c
Le variabili sono a , b , c .
Le righe della sua tavola di verit sono 23 = 8
a
V
V
V
V
F
F
F
F
b
V
V
F
F
V
V
F
F
c
V
F
V
F
V
F
V
F
a b
V
V
V
V
V
V
F
F
a b c
V
F
V
F
V
F
V
V
OSSERVAZIONE
La tavola di verit di una formula in n variabili ha 2n righe.
TAUTOLOGIE
E CONTRADDIZIONI
Una formula nelle variabili a 1 , ,a n che sia sempre vera qualunque siano
i valori di verit assegnati ad a 1 , ,a n si dice tautologia.
ESEMPIO
La formula a
(a
a
V
V
F
F
b)
b
V
F
V
F
b una tautologia
a (a b)
V
F
F
F
V
F
V
V
a (a b)
V
V
V
V
Una formula nelle variabili a 1 , ,a n che sia sempre falsa qualunque siano
i valori di verit assegnati ad a 1 , ,a n si dice contraddizione.
ESEMPIO
La formula a
a una contraddizione
a
V
F
F
V
OSSERVAZIONE
a una contraddizione se e solo se
F
F
una tautologia .
ESERCIZI
Siano a e b variabili proposizionali.
Si verifichi che sono tautologie le seguenti:
a b a b ;
a (b a b);
a a b;
CONSEGUENZA LOGICA
Siano a e b due formule della logica proposizionale.
Si dice che b conseguenza logica di a, se b vera ogni volta che a vera
e si scrive:
a b.
Pi in generale:
Siano a 1 ,,a n e b formule .
Si dice che b conseguenza logica di a 1 ,,a n , se b vera ogni volta che
a 1 ,,a n sono vere e si scrive
a 1 ,,a n b .
ESEMPIO
a, b, a b sono formule.
La formula b conseguenza logica di a , a b ossia
a , a b b
Infatti : dalla tavola di verit di a b si vede che nellunico caso in cui
a ed a b sono entrambe vere, il che corrisponde solo alla prima riga,
anche b vero .
a
V
V
F
F
b
V
F
V
F
a b
V
F
V
V
ESEMPIO
a , b , a b sono formule.
La formula a non conseguenza logica di b , a
b, a b a
b
V
F
V
F
a b
V
F
V
V
ESEMPIO
Date le formule a e b, sono semanticamente equivalenti le formule :
a b e a b
Infatti : la tavola di verit di a b
a
V
V
F
F
La tavola di verit di
a
V
V
F
F
a b
V
F
V
V
b
V
F
V
F
b
b
V
F
V
F
F
F
V
V
a b
V
F
V
V
ESERCIZIO
Verificare che se a e b sono formule , allora sono semanticamente
equivalenti le formule
a b ;
b a
;
( a b ).
a segue b
Se si considera :
a :
a una proposizione.
Chi conosce Antonio sa se a vera o se a falsa.
Se si considera:
P ( x ) : x alto 1.60 ( dove x varia nellinsieme di tutti gli uomini )
P(x) una funzione proposizionale.
P ( x ) vera se x varia nellinsieme di tutti gli uomini alti 1.60.
P ( x ) falsa se x non varia nellinsieme di tutti gli uomini alti 1.60.
In generale:
Se D1 , D2 ,,Dn sono n insiemi una funzione proposizionale ( in n
variabili) su D1 x D2 xx Dn unespressione P(x1 , x2 ,,xn ) tale che
P(a1 , a2 ,,an ) una proposizione, per ogni (a1 , a2 ,,an ) elemento di
D1 x D2 xx Dn .
ESEMPI
1. x minore di 3 e maggiore di -3 ( dove x varia in R );
una funzione proposizionale nella variabile x ed il dominio R:
2. y = 2x ( dove x e y variano in Z );
una funzione proposizionale nelle variabili x ed y su Z x Z.
QUANTIFICATORI
Un predicato P(x1 , x2 ,,xn ) non n vero n falso , ma diventa vero o
falso, cio diventa una proposizione, se si vincolano le variabili .
Le variabili si vincolano se:
Si sostituiscono le variabili x1 , x2 ,,xn con dei valori particolari.
ESEMPIO
P( x ) : x un numero pari ( x varia in N )
P( 4 ) vera
P( 11 ) falsa
Quantificando le variabili
Sia P ( x ) un predicato con x variabile nel domino D. Si possono
avere enunciati del tipo :
1. per ogni x in D, la proposizione P ( x ) vera.
In simboli
x
P(x)
si legge per ogni
detto quantificatore universale
ESEMPIO
Per ogni numero intero x , x maggiore di x-1.
ESEMPIO
Esiste almeno un numero intero pari minore di 20 divisibile
per 4.
Osservazione:
Se nessun valore di x soddisfa il predicato P(x) allora la Proposizione
(formula) non soddisfacibile.
Nella logica dei predicati continuano a valere le regole corrette della logica
proposizionale.
In questo paragrafo introduciamo quattro regole logiche relative ai
quantificatori, dette regole di eliminazione e di introduzione del
quantificatore universale e esistenziale, le quali, unitamente alle regole del
calcolo proposizionale, consentono di giustificare tutte le altre regole
logiche della logica dei predicati.
(A) Regola di eliminazione del quantificatore universale
QUANTIFICATORI E NEGAZIONI
Vediamo come si esegue la negazione delle proposizioni quantificate.
Consideriamo la proposizione (falsa):
Tutti i liguri sono genovesi.
La sua negazione (che una proposizione vera) si pu esprimere sia
anteponendo non:
Non tutti i liguri sono genovesi,
sia nel modo seguente:
Esistono dei liguri che non sono genovesi.
Pertanto:
non per ogni x ... equivale a esiste x non...
In formula:
ESEMPI:
IN SIMBOLI:
NEGAZIONE:
OVVERO:
x P(x)
( x
P(x))
(x)
NEGAZIONE:
OVVERO:
P(x)
( x
P
LINGUAGGIO
Un linguaggio formato da
Le variabili individuali x 1 ,, x n ,
I connettivi logici ,, , ,
Il simbolo di uguaglianza =
I quantificatori ,
I simboli ausiliari ( , ) e ;
I simboli predicativi
I simboli funzionali
Le costanti individuali .
Esercizi:
Esprimere la negazione delle seguenti proposizioni:
(a) Ogni cinese asiatico
(b)Esiste un cinese che biondo
(c) Nessun europeo americano
(d)Tutti i cinesi non sono asiatici
(e) Nessun cinese non asiatico
(f) Ogni vino bianco o rosso
(g) Ogni napoletano allegro e ospitale
(h) Per ogni numero ne esiste uno minore
(i) Esiste un numero maggiore di tutti gli altri
Soluzioni:
(a) Esiste un cinese che non asiatico
(b) Ogni cinese non biondo
(c) Esiste un europeo che americano
(d) Esiste un cinese che asiatico
(e) Esiste un cinese non asiatico
(f) Esiste un vino che non n bianco n rosso
(g) Esiste un napoletano non allegro o non ospitale
(h) Esiste un numero di cui nessuno minore
(oppure: Esiste un numero di cui tutti non sono minori o anche, tenendo
presente che non minore
equivale a maggiore o uguale: Esiste un numero di cui tutti sono
maggiori o uguali)
(i) Per ogni numero ne esiste un altro di cui il primo non maggiore
(oppure: Per ogni numero ne esiste uno di cui il primo minore)