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ANNO V NUMERO 12
Il licenziamento al Lingotto
Cofferati entusiasma i Ds
a difesa dellultimo tab
(ma resiste lala liberal)
Confronto sul quesito dei Radicali
Debenedetti, Turci e Ichino offrono
una mediazione. Il cinese non ci sta
Goffredo Bettini
Chi il dirigente che piace
a Palazzo Chigi dopo
il ritiro della delega a Folena
Torino. Per anni tessitore della politica cittadina a Roma del Pci e poi del Pds, Goffredo
Bettini ha atteso con paziente riserbo di rientrare nel gioco delle responsabilit politiche
occupando la presidenza dellAuditorium,
una carica di lavoro culturale. Un piccolo
Aventino personale che seguito alla rottura
politica con Francesco Rutelli, che Bettini
aveva in qualche modo inventato nel 93 come sindaco di Roma. Un Aventino che favorisce oggi un suo possibile ingresso nella segreteria Ds, basato sulla forte caratura politica personale, non penalizzata da zavorre correntizie. Questo, anche se nota la sua consonanza con le posizioni di Walter Veltroni,
ben temperata per dallottimo rapporto personale e di
fiducia con Massimo DAlema. Figlio di un parlamentare marchigiano del Pri di
cultura azionista, Bettini inizia la militanza con il movimento studentesco al liceo
Castelnuovo e poi nella Fgci
assieme a Gianni Borgna (i
due venivano chiamati YoGOFFREDO BETTINI ghi e Bubu) e Antonio Semerari. Succede a Borgna e
a Veltroni nella segreteria della Fgci romana
- di questa fase una sua stretta collaborazione col segretario nazionale della Fgci Massimo DAlema - e, nella met degli anni 80, diventa segretario della federazione romana.
Bettini si colloca per lungo tempo nellala ingraiana del partito, ma coltiva anche una intensa amicizia personale con i destri Gerardo Chiaromonte e Paolo Bufalini. Si schiera a fianco di Achille Occhetto al momento
della svolta della Bolognina, ma con prudenza, attento alle difficolt e ai dubbi del fronte
del no. Dopo lelezione di Rutelli a sindaco,
Bettini, capogruppo Pds in Campidoglio, nominato assessore ai rapporti Istituzionali. Un
assessorato ritagliato su di lui, che formalizza il suo ruolo di regista politico della giunta
per conto di Botteghe Oscure, mentre Walter
Tocci controlla la gestione concreta del Comune. Rompe con Rutelli quando nasce il
movimento dei sindaci. Ha una stazza simpatica, che mancava in quel mondo dai tempi di
Amendola.
quotidiano
TEL 02/771295.1 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
ASSISE DS: BERLUSCONI E REFERENDUM, NEMICI DELLA SINISTRA. La seconda giornata del Lingotto stata uguale
alla prima: invettive dal palco e applausi
dalla platea. Standing ovation per Sergio
Cofferati: Lapparente moderazione di Confindustria - attacca il segretario della Cgil non deve ingannare. Il governo si schieri
contro i quesiti sociali. Durissimi anche il
segretario della Cisl Sergio DAntoni (referendum ai confini del lecito) e il ministro
del Lavoro Cesare Salvi (lItalia tornerebbe
indietro di un secolo). Da Roma, Marco
Pannella fa sapere che Cofferati lunico
che non combatte con la menzogna e Gianfranco Fini sollecita Forza Italia: Berlusconi? Aspettate a dire che non appogger i
quesiti sociali. Sul palco del Lingotto anche
Fabio Mussi: Berlusconi delira, il nome del
suo partito dovrebbe essere P2-FininvestFI. Lunico a non usare toni da campagna
elettorale Achille Occhetto: S alla fusione di Ds e Democratici. Poi, i delegati hanno votato il nuovo statuto: 1.320 s, 28 no e 333
astenuti (tutta la corrente di sinistra, contraria allelezione diretta del segretario).
The Guardian, quotidiano londinese vicino ai laburisti: Il pi grande partito comunista dOccidente diventato unimprobabile imitazione del New Labour. I leader
Ds sono cos incantati da Blair che hanno
importato la pop star britannica Sting e
usato uno slogan in inglese.
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Marea nera: la Francia accusa lItalia, indagher lUnione europea. Il Rina, il registro navale italiano, avrebbe autorizzato la
petroliera maltese Erika a navigare in pessime condizioni. A fine febbraio il Rina sar
ispezionato approfonditamente dagli
esperti dellUnione. Il portavoce europeo
Gantelet: Abbiamo seri dubbi sul modo in
cui il registro svolge il proprio lavoro.
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Algeria, il governo tratta con gli irriducibili e rinvia lattacco militare. Ufficiali dei
Servizi segreti hanno incontrato Hassan
Hattab, capo di Dawa wal Djihad, uno dei
due gruppi fondamentalisti che rifiuta lamnistia (laltro il Gia).
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Israele vuole radar anti stealth (aerei invisibili), missili Cruise e informazioni dai satelliti spia americani per firmare la pace
con la Siria. Secondo la Cnn, Barak ha presentato a Clinton una lista di armi speciali.
Finora il Pentagono non ha mai voluto rivelare i segreti della tecnologia anti stealth
(neanche agli alleati Nato).
David Levy, ministro degli Esteri israeliano: Parliamo con la Siria, ma non ci dimentichiamo dei palestinesi. Il 20 gennaio
Barak incontrer Arafat a Washington.
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Borsa di Milano. Rialzo deciso per lindice Mibtel: 28.441 (+2,63%). Leuro (1,0225) perde 0,0051 punti sul dollaro.
Macalusiana/6
Schulziana
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Dice oggi il senatore Emanuele Macaluso: Molti giornali nei titoli sul congresso
Ds hanno messo in rilievo che Veltroni ha
operato uno strappo con Togliatti (la Repubblica). Per farlo, per, Veltroni ha dovuto ricorrere al Togliatti degli anni Trenta quando i socialisti, non solo Rosselli,
erano definiti socialfascisti. Troppo facile.
Dopo quegli anni infatti comunisti e socialisti firmarono tanti patti dunit dazione, fino al 1946, con Saragat fra i firmatari. Lo stesso Veltroni dovendo difendere
la storia del Pci ha dovuto fare un fuggevole riferimento al Togliatti della Costituzione. E con questo Togliatti che, anche
criticamente, occore fare i conti. Veltroni
non a caso si iscrisse al partito rifondato
proprio da questo Togliatti. Ma c di pi:
non si pu esaltare Nilde Iotti come esempio e simbolo del nuovo partito e demonizzare Togliatti; non si pu santificare
Berlinguer che fra gli eredi di Togliatti fu
il pi togliattiano e andare oltre. Ancora
una volta si fanno spericolate operazioni
di immagine senza uno scavo critico-politico e culturale degno di questo nome.
Non sto dicendo che era compito del congresso farlo, ma la disinvoltura con cui se
ne parla ci fa pensare che il forte richiamo
veltroniano a Carlo Rosselli sia frutto della stessa superficialit.
LA STORIA CONFORMISTA
NON PIACE IN INGHILTERRA
CASO IRVING. Due editorialisti liberal-left di Londra sfidano l Holocaust Industry
(pagina tre)
NOVE COLONNE
Asia e Pacifico
La Cina scopre la via giudiziaria
alle riforme. In Indonesia
lEsercito perde peso politico
IL PREMIER ZHU RONGJI SI LIBERA degli
oppositori con laiuto dei magistrati
La lotta politica si sposta nei tribunali, ma
in Cina a farne le spese sono i vecchi boss del
Partito comunista. Alle spalle del grande inquisitore, Wei Jianxing, c il primo ministro
Zhu Rongji, tecnocrate, riformatore, impegnato a liberalizzare leconomia per inserirla nella globalizzazione. Wei, dopo avere colpito il capo del Partito comunista di Pechino,
Chen Xitong, ha raggiunto un altro obiettivo:
lex governatore della regione autonoma di
Guangxi ed ex vicepresidente del Parlamento, Chen Kejie, agli arresti domiciliari fin dallo scorso agosto, stato tradotto in carcere
con laccusa di corruzione e di acquisto di cariche politiche. Chen era riuscito finora a
sfuggire al destino dellex vicepresidente della regione di Guangxi, Xu Bingsong, condannato allergastolo, e di Li Chenglong, leader
del partito della citt di Yulin, condannato a
morte. Chen, che era riuscito ad accumulare
milioni di dollari, contava sulla protezione
dellex premier Li Peng, esiliato adesso alla
presidenza del Parlamento, e di Ding Guangen, il potente capo dellorganizzazione propagandistica del partito. Fino allultimo, poi,
ha sperato in un intervento a suo favore del
presidente della Repubblica, Jiang Zemin,
ma il premier Zhu Rongji ha fatto pesare tutta la propria autorit e il giudice Wei
Jianxing lha spuntata, facendo incarcerare
Chen. Secondo molti osservatori, loperazione mani pulite solo agli inizi e altri boss
del partito cadranno. Ci significa che il riformismo di Zhu Rongji sta sconfiggendo con il
ricorso alla via giudiziaria le resistenze dei
conservatori annidati nelle alte sfere del potere. E anche in funzione di questa lotta per
il potere che devono essere inquadrate le polemiche suscitate dalla repressione della setta Falun Gong e la pi recente fuga del piccolo Buddha in India. In entrambi i casi viene messa in dubbio la capacit di Zhu di far
fronte alla dissidenza religiosa e di tenere
sotto controllo il Tibet e in entrambi i casi ci
sono riflessi internazionali: il tema della libert religiosa riguarda i rapporto con gli
Usa perch ravviva nel Congresso lopposizione alla politica filocinese di Bill Clinton;
la fuga del Karmapa Lama rischia invece di
incrinare le buone relazioni con lIndia.
NELLAEREO INDIANO DIROTTATO viaggiava un uomo del controspionaggio di Delhi
Secondo fonti indiane, nellaereo dirottato
il 24 dicembre dagli estremisti islamici viaggiava, senza essere stato riconosciuto, anche
Shashi Bhushan Singh, funzionario del servizio di controspionaggio indiano che svolgeva
le sue mansioni presso lambasciata dellIndia a Katmandu, capitale del Regno del Nepal, dove i dirottatori salirono a bordo. La
presenza di Shashi Singh a bordo sarebbe
stata la ragione principale per cui il governo
di New Delhi decise di non dare lassalto allaereo durante la sua sosta a Amritsar, in territorio indiano, rassegnandosi alla trattativa.
IL NUOVO GOVERNO SUDCOREANO ottiene la fiducia del Parlamento
Il presidente sudcoreano Kim Dae-Jung ha
ottenuto un primo successo politico in vista
delle prossime elezioni parlamentari grazie
al voto di fiducia accordato dal Parlamento al
suo nuovo primo ministro, Park Tae-Joon, che
ha introdotto nella compagine governativa
personaggi provenienti dal mondo delleconomia e dellaccademia. Il nuovo ministro
dellInterno, ad esempio, il rettore dellUniversit Yosu, Choi In-Kee, e questo rappresenta un altro segnale di apertura alla societ
civile e di allontanamento dai decennali condizionamenti dei militari. Il presidente Kim,
democratico e perseguitato dal regime militare, fu eletto nel 97, nel peggiore momento
della crisi economica. Lasci tuttavia al suo
posto il premier Kim Jong-Pil, del Partito dei
liberaldemocratici uniti (Uld), che ha guidato la ripresa e ora torner a occuparsi del
partito in vista delle elezioni del 13 aprile, da
cui dovrebbe uscire un Parlamento con una
maggioranza favorevole al presidente Kim.
A GIACARTA IL PRESIDENTE WAHID riduce il potere dei militari per isolare Wiranto
I recenti disordini nelle Molucche, che
hanno consentito a diversi militari di alzare
la voce, hanno spinto il nuovo presidente indonesiano Abdurrahman Wahid a prendere
una decisione che mira a ridurre il loro potere e a isolare il generale Wiranto, che nel
governo coordina gli Affari politici e della Sicurezza. Wahid ha rimosso il portavoce delle
Forze armate, generale Sudrajat, alleato di
Wiranto, che indagato per violazione dei diritti umani a Timor Est. Sudrajat voleva la
proclamazione della legge marziale nella
provincia di Aceh, ma Wahid ha rifiutato, dichiarando che i conflitti religiosi non si sarebbero risolti per quella strada. Sudrajat si
era spinto oltre, dichiarando che Wahid non
aveva il diritto di interferire nelle questioni
militari, e aveva velatamente minacciato un
colpo di Stato. Laconica ma significativa la
giustificazione del presidente: Abbiamo bisogno di sostituire gli ufficiali non affidabili.
Il nuovo portavoce, Graito Usodo, viene dallAeronautica, cos come il nuovo direttore
dei Servizi dinformazione, Ian Halim Perdanakusuma, mentre dalla Marina proviene il
nuovo comandante in capo delle Forze armate, ammiraglio Widolo. Questi incarichi
erano tradizionalmente appannaggio dellEsercito, punto dappoggio dellex presidente
Suharto e poi di Habibie.
Vite parallele
Albert, che fugg dalle aggressioni
della cronaca. Bruno, che fugg
dalle persecuzioni razziali
Albert Shammah
Sulla costa sud occidentale dellIndia, nella regione storica del Malabar, nello Stato
moderno del Kerala, dove i comunisti vincevano le elezioni, agonizzava una delle pi antiche comunit ebraiche dellera della diaspora. In un lontano passato un raja aveva
concesso alla comunit una piccola terra da
governare. La comunit aveva rispettato i
termini della concessione, scritti su lastre
doro, conservate in una piccola, antica sinagoga. Allinizio degli anni Settanta i pochi superstiti progettavano di trasferirsi in Israele.
Cercavano di aggirare le dure leggi valutarie
per portare fuori dal paese quei pochi dollari che avevano messo da parte. Bast pronunciare il nome di Albert Shammah perch
uno di loro affidasse il suo gruzzolo a due
sconosciuti vestiti da hippie. Bast pronunciare il nome di Albert Shammah per essere
ammessi a salire i gradini di una scala di legno scorante di una vecchia casa della vecchia Delhi, per essere accolti nella casa di
un commerciante mussulmano di pietre preziose, per essere invitati alla sua mensa,
mentre le donne di casa mormoravano e ridacchiavano dietro la tenda che divideva in
due la stanza. Bast quel nome per ottenere
senza alcuna garanzia un favore, per avere il
privilegio di essere presentati alle donne
senza velo. Albert Shammah era nato ad
Aleppo, era nato ebreo allombra della possente cittadella mussulmana. Era nato quando i turchi se ne erano gi andati, quando la
Siria era gi stata affidata alla Francia. Da
ragazzo prese la strada del Giappone. Part
con una valigia di cartone, due princpi e un
obiettivo: mantenere la parola data, imparare la lingua del paese, arrivare presto alla solidit economica. Dopo un mese risiedeva
nel migliore albergo di Tokyo, cominciava a
parlare la lingua, si era fatto una fama di
partner commerciale astuto ma onesto.
Oper in molte parti del mondo. Quando finalmente si stabil a Milano era un uomo ricco, a perfetto agio nel mondo degli affari, un
po spaesato nel mondo moderno. Visse appartato, ignor la mondanit e la cronaca.
La cronaca lo aggred. Una volta sotto forma
di un goffo tentativo di rapimento da parte di
un gruppo scalcinato di aspiranti guerriglieri. Fin bene, ma Albert Shammah si risolse
a lasciare Milano e trasferirsi a Ginevra.
Unaltra volta sotto forma di unaccusa infamante per un uomo che aveva sempre sostenuto di commerciare in tutto, tranne che in
strumenti di morte. Fu ascoltato e scagionato. Sfortuna volle che il presidente del consiglio Bettino Craxi gli testimoniasse in una
lettera la propria fiducia. Era la testimonianza di un legame daffetto, di un rapporto
di stima. Fu letta invece come uno strumento di pressione per soffocare le indagini. Fu
interpretata invece come prova del coinvolgimento di Craxi in traffici loschi. Albert
Shammah si rinchiuse a Ginevra, continu a
gestire nel suo lavoro di banchiere quel patrimonio di fiducia che si era conquistato
con una vita di lavoro, che il vento della calunnia non poteva disperdere. E morto sabato 8 gennaio.
Bruno Zevi
La voce di Giustizia e Libert che arrivava
in Italia sulle onde radio era la voce di Bruno Zevi. Partiva da una villa georgiana immersa nella campagna inglese che Bruno Zevi non sarebbe mai pi riuscito a ritrovare, a
localizzare. In Inghilterra Zevi era giunto dopo una fortunosa traversata dellAtlantico, su
una corazzata americana impegnata a evitare la caccia dei sottomarini tedeschi. Nato
nel 1918, aveva studiato a Roma. Ebreo, aveva militato nei Guf. Le leggi razziali lo avevano costretto a rivedere le sue posizioni, a riparare in America. In America aveva pubblicato Quaderni
Italiani, si era laureato in architettura con Walter Gropius,
il fondatore del Bauhaus. Aveva
frequentato con Aldo Garosci la
Mazzini Society. Tornato in Italia aveva militato nel Partito dAzione. Dopo avere combattuto i fascisti, si era opposto al settarismo
dei comunisti. Aveva insegnato a Venezia e a
Roma, si era dimesso prima della pensione.
Aveva pubblicato. Saper vedere larchitettura (1948) era stato tradotto in 21 lingue. Gli
articoli pubblicati su Cronache e
sullEspresso, raccolti da Laterza in venticinque volumi, rendono conto del dibattito
sullarchitettura e lurbanistica della seconda met del secolo. Testimoniano la passione civile di Zevi, capace di dimettersi dallEspresso per le posizioni contrarie a Israele
prese dal giornale in occasione della guerra
dei Sei giorni, capace di tornare dopo che il
giornale ebbe smussato il suo punto di vista.
Bruno Zevi era stato al centro di ogni battaglia civile, si era candidato per il Psi (1983),
era stato eletto con il Partito radicale (87).
Del Pr era stato presidente, era presidente
onorario. Sempre critico, sempre propositivo. Fino a domenica 9 gennaio.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Del Turco e il dolore della memoria. Gli ultimi giorni del Psi
ERAVAMO CRIMINALIZZATI. FU UNINFAMIA E IN PRIVATO LO RICONOBBERO IN MOLTI, ANCHE DALEMA. MA IN PUBBLICO
Roma. Pacificazione? Riconciliazione? Come si fa a imboccare questa strada
se prima non sar ricostruita con i criteri
della verit quella parte della storia dItalia che cominci nel 1992 e culmin nella rappresentazione di Bettino Craxi come il capo dei ladri e di Giulio Andreotti
come il capo dei mafiosi? A chiederlo
Ottaviano Del Turco, presidente della
commissione parlamentare Antimafia.
Che aggiunge: Andreotti ha smesso per
fortuna di essere il capo dei mafiosi, ora
che stato assolto: cosa che non sarebbe
probabilmente avvenuta due o tre anni fa,
quando le critiche al ruolo e alla gestione
dei pentiti erano ancora considerate una
specie di attentato alla giustizia. Perch
Craxi deve rimanere il capo dei ladri?.
I molti nemici di Craxi
Perch Craxi stato condannato, rispondono i suoi nemici. Che sono ancora
tanti, anche dopo il messaggio pubblico di
auguri del capo dello Stato, Carlo Azeglio
Ciampi, quello riservato di Massimo DAlema e la visita di Francesco Cossiga ad
Hammamet. E che sfidano gli altri a tentare la strada dellamnistia per cancellare gli effetti delle sentenze e dei processi
ancora in corso contro lex segretario socialista. Fui io a proporre per primo
lamnistia nel 1993. Ma oggi essa non basta
pi. Avrebbe solo leffetto di fotografare
la situazione come maturata da allora.
Non ristabilirebbe la verit.
E quindi preferibile la revisione dei
processi, viste anche le maggiori garanzie
imposte dal nuovo articolo III della Costituzione? Sarebbe la strada pi lunga. E
potrebbe rendere giustizia solo alle vittime pi illustri, peraltro in una drammatica rincorsa fra i tempi processuali e la
vita degli imputati. No. La strada pi rapida e lineare quella che abbiamo a
lungo proposto e alla quale solo ora DAlema ha finalmente aperto: la commissione dinchiesta parlamentare sul Finanziamento della politica. Desta ammirazione la rapidit con la quale vi hanno provveduto i tedeschi alla prima insorgenza di
accuse e indagini sul finanziamento della
loro politica. Non c altra strada. C un
pezzo di questo paese che stato scandalosamente privato troppo a lungo del diritto di cercare la verit su determinati
problemi. Alla senatrice Daria Bonfietti
stato sempre riconosciuto il diritto, naturalmente giustissimo, di occuparsi della
strage di Ustica, come parente di una delle vittime e come parlamentare. Al popolo socialista stato a lungo negato il diritto di sapere che cosa accaduto al suo
partito. Mi sembra assurdo.
E anche vero per che il Partito socialista, come pure la Dc e altre formazioni
sgominate dalla valanga giudiziaria di quegli anni, ha fatto poco per salvarsi. O almeno questa limpressione che ha dato. Non
stato proprio lei, per esempio, a scioglie-
trattammo la partecipazione alla coalizione dei progressisti, ci furono rifiutate candidature come quelle di Enrico Manca,
che pure da presidente della Rai aveva regalato al Pci una rete televisiva, e di Fabrizio Cicchitto, che pure era stato nel Psi
tra i pi attenti verso levoluzione dei comunisti italiani. La caccia al candidato socialista era lo sport praticato da tutti. In
pi, tornati alla Camera con 18 deputati, ci
fu negata la costituzione del gruppo al di
sotto dei venti parlamentari richiesti dal
regolamento. Ci fu una lettera di Giorgio
Napolitano al presidente di Montecitorio,
Irene Pivetti, in cui si prendeva posizione
contro la deroga al regolamento perch
ci avrebbe prodotto frazionamento politico. Eppure eravamo pronti a eleggere come capogruppo un compagno del quale,
come i fatti hanno poi dimostrato, i comunisti potevano fidarsi: Valdo Spini, confluito fra i diessini.
Nonostante questi precedenti, dopo
qualche mese scioglieste il Partito socialista. Non fu unimprudenza? Potevamo,
certo, rinunciare a combattere, piuttosto
che difendere in condizioni cos disperate
la nostra tradizione. Alcuni di noi pensarono che si dovesse invece resistere. E
francamente non me ne pento. Non ci sia-
mo fatti cancellare. Ma da 18 deputati dopo due anni vi fecero scendere a otto. Insisto: non era meglio rifiutare lo scioglimento del Psi? Le voglio allora raccontare un episodio per far capire la situazione in cui ci trovavamo.
La necessit di restare a sinistra
Sentiamo. Nella sede del Psi disponevamo di un quadro di Renato Guttuso regalato a Pietro Nenni in memoria della figlia Vittoria. Volendolo salvare dai rischi
che per via dei debiti incombevano sul patrimonio del partito, telefonai una mattina
al direttore di un museo milanese offrendoglielo come dono dei socialisti italiani
ai cittadini di Milano. Dopo sei ore si present nella sede del partito una pattuglia
della Guardia di Finanza per sequestrare
il quadro, che si salv solo perch situato
nella mia stanza, dove, trattandosi dellufficio di un parlamentare, non si poteva
procedere senza lautorizzazione della Camera. Consapevole del fatto che tutto era
nato dalla intercettazione della telefonata
della mattina, chiesi al maresciallo della
Finanza, perch lo riferisse al magistrato,
se non dovesse ritenersi uninfamia impedire il regalo di un quadro cos significativo per la tradizione socialista a un museo.
Questo era il clima in cui ci avevano condannati a muoverci. Contrastare quel clima era come sopravvivere al bombardamento di Coventry. Le bombe ci cadevano
addosso da tutte le parti. Eravamo criminalizzati. Molti comunisti, fra i quali DAlema, in privato riconoscevano questa infamia, ma in pubblico non facevano nulla
per impedirla.
Non era allora pi naturale schierarvi
contro di loro, i cosiddetti vincitori della
campagna giudiziaria, collegandovi con il
centrodestra? La necessit di stare dove
i socialisti stanno in tutto il mondo, cio a
sinistra, era ed irrinunciabile. Il giorno
in cui dovessi vedere che non pi possibile condurre da questa parte la battaglia
per la difesa dellidentit e dellautonomia
socialista, me ne andrei a casa, piuttosto
che cambiare campo. E qui, nel nostro
campo, intendiamo fare la nostra parte
con fermezza. Abbiamo appena dimostrato che non moriamo dalla voglia di stare
nel governo.
Eppure nella rappresentazione del presepio socialista di Fiuggi lhanno collocata fra i morbidi, a disagio per la rottura col
premier DAlema. Che sciocchezza! Credevo di avere dato anche come presidente
dellantimafia una prova eloquente di come intenda la difesa dellidentit socialista. Natale in casa Cupiello e Gli esami
non finiscono mai sono un po lo specchio
della coscienza nazionale. Io guardo e imparo.
sione dinchiesta parlamentare su Tangentopoli? Sono proposte generiche che andrebbero precisate. Comunque laspetto
essenziale della questione di verificare
le distorsioni oggettive. Ad esempio, sul finanziamento dei partiti ci sono state o no
procedure e interpretazioni difformi?.
Nella conferenza stampa del 29 dicembre Massimo DAlema, pur avendo appena
aperto la commissione dinchiesta parlamentare, ha detto che non vuole lamnistia
e che il problema pressoch irrilevante,
perch praticamente non ci sono state condanne per i finanziamenti irregolari ai partiti. Chiedo allex segretario della Dc se
non gli sembra unaffermazione singolare,
vista la sua posizione giudiziaria. S,
unaffermazione fatta sovrappensiero, ri-
IL RIEMPITIVO
di Pietrangelo Buttafuoco
AGENZIA
PADRE SCAVUZZO. In sostituzione al
motto di don Lorenzo Milani I care proposto da Walter Veltroni
come slogan delle greggi socialdemocratiche, padre Scavuzzo, reverendo parroco
di Carrapiti, ha proposto ai suoi devoti
parrocchiani il seguente motto: Cu futti,
futti, Dio perdona tutti.
sponde sorridendo. E lo fa probabilmente
anche a nome degli altri segretari dei vecchi partiti di governo condannati con questa imputazione, con laggiunta di Umberto Bossi e Claudio Martelli. Il finanziamento dei partiti non reato chiarisce
Forlani a condizione che vengano seguite certe procedure, ed nella valutazione
di queste che si sono aperti gli spazi per interpretazioni difformi. Sono in molti a pensare che siano stati usati pesi e misure diversi. Per essere concreti, prendiamo il
mio caso: io sono stato condannato per avere indirizzato al segretario amministrativo
chi voleva dare un contributo al partito, in
buona sostanza per avere agito nel modo
pi corretto. Se avessi agito diversamente,
in modo cio scorretto, probabilmente non
sarei nemmeno stato chiamato in giudizio.
Infatti analogo contributo, di un miliardo, fu portato alle Botteghe Oscure, ma su
questo si evitato di indagare perch non
si sa da chi il povero Raul Gardini fosse stato ricevuto. E cos? E un fatto che non ha
mai avuto smentite convincenti, commenta Forlani. E aggiunge: Ricordo una sentenza con la quale il tribunale, mi pare di
Reggio Emilia, ha scagionato il segretario
del Pds dallaccusa di avere indotto una
Interviste di Francesco Damato
conferenza stampa di fine anno, che gli italiani sono in pace con se stessi, non avvertirebbe il problema della pacificazione.
Intanto per crescono le astensioni e anche il voto di protesta, osserva lui.
Gli chiedo se, dopo le esperienze fatte,
consiglierebbe a Bettino Craxi di rientrare
in Italia e sottoporsi al giudizio e alle pene
Cinema
Unambulanza paranoica impazza
a New York. E un samurai di
colore strizza locchio alla mafia
AL DI LA DELLA VITA di Martin Scorsese,
con Nicolas Cage, Patricia Arquette, John
Goodman, Ving Rhames, Tom Sizemore, Aida
Turturro
Martin Scorsese sta al cinema come
Dante alla letteratura scrive il New York
Times, celebrando lultimo viaggio del regista nellinferno di Manhattan. Un quarto
di secolo passato da Taxi Driver, dice
il calendario, ma sullo schermo gli anni sono solo 15. Al di l della vita torna allinizio degli anni 90, prima che il sindaco
Rudolph Giuliani ripulisse la citt da barboni, spacciatori e prostitute bambine. Lo
sceneggiatore sempre Paul Schrader, da
un romanzo di Joe Connelly (lo pubblica
Tropea, con il titolo Pronto soccorso) che
racconta la dura esistenza di un paramedico al volante di unambulanza. Missione:
strappare i morti alla morte, con defibrillatore, massaggi cardiaci, siringhe di adrenalina, e magari un disco di Sinatra (Medici in prima linea, con il suo lo stiamo
perdendo, lo stiamo perdendo ha fatto da
apripista). Da un po di tempo per limpresa non riesce tanto bene. Anche perch
il poveretto confonde i polmoni con lo stomaco. Nicolas Cage (palestrato come mai)
recita benissimo, ma nella sua vena lagnosa avviata con Via da Las Vegas. Scorsese sempre stato un bravo ragazzo cattolico e devoto. Qui la cristologia gli ha preso
la mano. I giorni di passione sono tre, incontriamo una madre vergine (due gemelli, frutto di un incesto), linfermiere atterra
i vivi e suscita i morti compiendo anche il
miracolo di trovare posto nelle corsie affollate degli ospedali. Nel ruolo di Maddalena, si presenta Patricia Arquette, mentre
la voce di Martin Scorsese (in versione originale) gracchia dalla radio di bordo, vero
deus ex machina di tutta la vicenda. Esagerata anche la regia, con un corredo di allucinazioni, voci dalloltretomba, morti tirati su dai tombini.
ANNA AND THE KING di Andy Tennant,
con Jodie Foster, Chow Yun-fat, Bai Ling,
Tom Felton, Keith Chin, Syed Alwi
La traduzione del titolo sarebbe riuscita
perfino ad Aldo Biscardi, testimonial dei
corsi di lingua a dispense. Anna e il re
il terzo film ricavato dalla vita vera di Anna
Leonowens, istitutrice vittoriana che viaggi
fino al lontano Siam per insegnare linglese
ai 58 figli di re Mongkut (42 mogli e 23 concubine completavano la famiglia). Finalmente il sovrano ha i tratti orientali di
Chow Yun-fat, campione di arti marziali nei
film di John Woo. Nel 1946 (Anna e il re del
Siam) era Rex Harrison, mentre nella versione musicale del 1956 (Il re e io) era Yul
Brynner, canterino e ballerino. Le vedove
insegnanti, che arrivano ostentando superiorit intellettuale e orgoglio imperialistico, per poi cadere preda del fascino esotico,
sono state nellordine Irene Dunne, Deborah Kerr, e ora Jodie Foster. Fiumi, montagne e splendidi palazzi li ha forniti la Malesia, perch le autorit dellex Siam (ora
Thailandia) non hanno trovato il copione di
loro gusto, vietando poi la proiezione del
film sul territorio nazionale. Motivo: minaccia la monarchia e deforma la storia. Un po
troppo, per un kolossal fatto soprattutto di
battibecchi amorosi travestiti da scontri tra
culture, con il puntuale fervorino allinsegna del parliamone. Va a finire che il povero re Mongkut parte con evidente sollievo
per la sua battaglia contro i ribelli.
GHOST DOG IL CODICE DEL SAMURAI
di Jim Jarmusch, con Forest Whitaker, John
Tormey, Isaach de Bankol, Tricia Vessey
Pu una storia di samurai essere ambientata in una metropoli? Pu un samurai
essere nero, con il fisico imponente e le
treccioline rasta? E lecito che un samurai
offra i suoi servizi a un mafioso, se questo
gli ha salvato la vita? Secondo Jim Jarmusch la risposta s, a tutte le domande.
Ghost Dog ( il nome del protagonista)
procede a passo lento e senza una parola
per almeno mezzora, mentre il regista
schiera le sue pedine. Il moderno samurai
un sicario che legge con molta attenzione
un manuale del XVII secolo, abita su un tetto, e invece del telefono si serve dei piccioni viaggiatori. La saggezza antica di quelle che non lasciano molte speranze: Bisogna vivere come se fossimo gi morti. Ma a
tratti sfoggia impensabili frivolezze: Nascondere nella manica un po di polvere
rossa, per ritoccare le guance spente. La
camminata di Forest Whitaker (era il meccanico senza un braccio in Smoke) d il
ritmo al film, mentre una bambina lettrice
e un gelataio antillano offrono gli intermezzi comici, assieme a una serie di cartoni animati: il programma televisivo preferito dai
traditori.
PICCOLA POSTA
di Adriano Sofri
A ridosso delle elezioni croate, promettenti come una finestra spalancata in una casa chiusa,
ho trovato un libro bilingue prezioso, che
segnalo e consiglio a chiunque voglia
informarsi meglio su questo nostro vicinissimo. Si intitola: Croazia-Italia. I rapporti nei secoli: storia, letteratura, arti figurative, ed un volume speciale di Most/the bridge. Journal of Croatian Literature, Trg bana Jelacica 7, 10.000 Zagreb (email: bridge@dhk.tel.hr). Lo ha curato
Natka Badurina, che ha anche scritto la
parte sulla letteratura. (Dalla quale estraggo una citazione misteriosa e affascinante:
Del modo in cui le donne di Ragusa stessero alla finestra, e delle sue conseguenze
sui rapporti letterari croato-italiani, si parler diffusamente nel prossimo capitolo).
Lovorka Coralic ha scritto sulla storia, Ivana Prijatelj Pavicic sulle arti figurative.
Non so quanto costi, so che vale la spesa.
EDITORIALI
Il nuovo inizio di Violante
I
IL FOGLIO QUOTIDIANO
co Boselli. E questa sua apparizione la benvenuta sinfonia per tutti, anche quando il supremo cinese ha sbriciolato quella visione
del mondo del capo condominiale dei Ds
(una visione che lo stesso Max Weber avrebbe fatto vedere solo al cinema), portandogli
in dote i rabbiosi no totali alle fumisterie
delluniversalismo etico e agli equivoci del
giorno dopo giorno perch di fronte a iniziative regressive non c pericolo di essere
plana sulle lacerazioni e i conflitti di un mercato senza regole. Quando cita il compagno
Guterres e lo pronuncia con la lingua tra i
denti, con effetto ispanomilitante, lui che ha
una riga di scriminatura perfetta, lui che ha
occhiali da lettura, lautentico riformista,
lautentico centrosinistra senza trattino, il
timoniere di un congresso senza gadget che
piega la plumbea dolcezza del Lingotto alla
dignit del dibattito.
ma come cavolo a merenda, anche lincolpevole Gadda che ha fatto la sua apparizione al
congresso la citazione contaminazione che
LIBRI
L. Criscenti- G. DAutilia (a cura di)
AUTOBIOGRAFIA DI UNA NAZIONE.
STORIA FOTOGRAFICA
DELLA SOCIET ITALIANA
443 pp. Editori Riuniti, Lire 45.000
tiene sempre una appoggiata al suolo?
Nel 1849 lautore della fotografia che si
ingegna di documentare la difesa della
Repubblica romana ha dovuto intervenire
con il pennello sottile del miniaturista per
dare il senso di quello che i suoi occhi
hanno visto. Ha dovuto dipingere patrioti
che sparano dai tetti e cavalieri che sopraggiungono a spron battuto. Ha dovuto
aggiungere le nuvole di fumo e di polvere
sollevate dalle palle dei cannoni. Sulle lastre del 1860 le barricate a Palermo sono
ancora deserte. La fotografia ancora un
documento imperfetto, non dice ancora da
che parte della barricata si trovano i borbonici, da che parte i garibaldini, non ci
sono ancora gli uomini, se non si mettono
in posa. Ancora nel 1870 alla breccia di
Porta Pia i bersaglieri devono replicare
lazione, disporsi in bellordine, per per-
50 ANNI FA
15 GENNAIO 1950
Anna Magnani punta al teatro. Vuole fare
la parte di Margherita Gautier in un dramma da portare nelle principali citt europee. A Indro Montanelli mostra quanto si
immedesimata nel ruolo: Noi donne siamo
sempre state le stesse almeno dinanzi allamore e alla morte che sono due cose ugualmente serie e terribili! La vestaglia gi di
troppo. Se potessi toglierei pure quella e rimarrei io, Margherita, nuda con la mia tosse, con i miei spurghi di sangue, col mio viso disfatto, la camera in disordine, i creditori gi a basso e fuor delle finestre nevica.
E Montanelli, incantato, dice: come bella
questa donna brutta, spettinata e senza
trucco; ma la neve fiocca veramente o la
magia che me la fa vedere?
Colpire i redditi pi alti con una tassa del
25 per cento, propone il segretario generale della Cgil, Giuseppe Di Vittorio, impegnato a dimostrare che il suo piano per loccupazione e il risanamento economico non
utopia. Per realizzarlo occorrono tremila
miliardi in tre o quattro anni: basterebbe
che il prelievo fiscale aumentasse dell80
per cento lanno.
Divorzia Roberto Rossellini grazie alla
sentenza con cui la Corte dappello di Torino recepisce la sentenza del Tribunale di
Vienna che ha sciolto il matrimonio del regista per incapacit della moglie.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
primis Sartre ed altri amici di giovent), fiancheggiatori instancabili del comunismo sovietico. Erano gli stessi anni in cui Norberto Bobbio con Politica e Cultura sfidava in Italia i
conformisti dellepoca. Aron di quelle pagine
ne sarebbe stato sempre orgoglioso; Bobbio dispiaciuto, quasi desideroso di rimuoverle. Ragion di pi, questultima, per guardare dallItalia allla spregiudicatezza dei nouveaux philosophes francesi, con tanta nostalgia di Aron.
Luigi Compagna
Signor direttore - Il tempo presente e il tempo passato / sono forse presenti entrambi nel
tempo futuro: questo, come Lei sa, lincipit
di Burnt Norton, il primo dei Quattro Quartetti di Eliot, scritti verso la fine degli anni
Scenari
Nel 2030 il petrolio non servir pi
E adesso comincia la transizione
verso la combustione a idrogeno
H2-Economy. La contaminazione ambientale dei motori a petrolio ha raggiunto livelli
intollerabili sia per la salute delle persone
(la cappa di gas sopra le citt), sia per il pianeta (le emissioni che modificano lo scambio
termico tra la Terra e lo spazio creando leffetto serra). Da anni si alla ricerca del rimedio. NellEuropa molto ideologica e poco
tecnologica lo si cercato dando priorit al
metodo conservatore di limitare la circolazione delle auto, sia in modi indiretti (aumento dei costi) sia diretti (il divieto, in Italia,
di transito domenicale in alcune citt). Negli
Stati Uniti, invece, dove la tecnologia lideologia trainante, si puntato alla ricerca e
alla realizzazione di motori privi di emissioni contaminanti. Da una parte, evoluta una
legislazione avanzata la California allavanguardia che ha definito standard e termini temporali precisi per forzare le industrie a produrre mezzi a impatto ambientale
minimo. Dallaltra, il governo, attraverso il
Dipartimento dellenergia, ha finanziato universit ed industrie per la ricerca e lo sviluppo di veicoli alternativi a quelli spinti dal petrolio. Auto e bus a batteria, mezzi ibridi, alimentati da biogas, energia solare, nitrogeno
liquido, e idrogeno. Da un paio danni finalmente emersa una soluzione tecnologica
che si dimostra pi efficiente di tutte le altre:
la cellula di combustibile a idrogeno (fuel
cell). Funziona come una batteria che non si
scarica, ma che continua a produrre energia
elettrica fino a che rifornita di idrogeno e
ossigeno. I due elementi, passando per degli
elettrodi, generano elettricit, calore e (come
residuo) acqua pura. Lindustria automobilistica si sta orientando sempre di pi verso i
motori elettrici alimentati da celle a idrogeno, abbandonando altri esperimenti. I mezzi
elettrici concepiti nel passato, infatti, hanno
tempi lunghi di ricarica e poca autonomia.
Inoltre lenergia presa dalla spina deve essere generata da qualche altra parte con metodi contaminativi. Nelle fuel cell, invece, basta
inserire ossigeno e idrogeno, la ricarica fattibile in pochi minuti, la resa energetica
buona e quindi lautonomia comparabile a
quella di unauto tradizionale. E dal tubo di
scarico, appunto, esce acqua pura. Nellindustria automobilistica si diffusa la sensazione che si fosse a ridosso di una vera rivoluzione: dal petrolio allidrogeno. Ma fattibile
e, se si, a quali condizioni?
Il prototipo della Daimler Chrysler
La Daimler Chrysler ha presentato nel
marzo del 1999 il prototipo di unauto spinta
da generatori a idrogeno (Necar 4). Raggiunge la velocit di circa 150 km allora e ha
unautonomia di 450 km prima di dover ricaricare. Soprattutto, lazienda ha in programma di investire circa 1,4 miliardi di dollari
per perfezionare la nuova tecnologia. Si consideri che una somma del genere servita
nel passato a sviluppare modelli che poi hanno dato grande remunerazione, tipo Chrysler
300 m. Ci dimostra che il gigante automobilistico tedesco-americano crede che la novit
sia industrializzabile. Lazienda ha dichiarato che i problemi tecnici sono stati risolti. Resta quello di ridurre i costi. Ma, recentemente, ha definito raggiungibili i seguenti obiettivi: prezzo di 18 mila dollari nel 2004 per una
Mercedes classe A spinta da fuel cell a idrogeno.Con questi numeri, potrebbe andare.
Lazienda stima che nel 2020 le auto a idrogeno saranno il 25% del mercato.
Anche Ford, Honda, Bmw e Volkswagen
stanno velocemente organizzandosi per cavalcare la nuova tecnologia. Tutti gli altri dovranno seguire per forza. Nellautunno del
2000 verr costruito in California (West Sacramento) il primo impianto sperimentale
per la manutenzione e il rifornimento di auto a idrogeno. Questi dati mostrano concretamente che siamo allinizio dellepoca post petrolifera. Tuttavia mancano ancora le leve politiche per darle veramente impulso. Tre le
principali: (a) un trattato globale vincolante
che definisca labolizione del petrolio come
carburante per le automobili entro il 2030; (b)
una scadenza pi flessibile (entro il 2050) per
vietare i combustibili fossili nella produzione generale di energia; (c) un cuscinetto politico che assorba la crisi economica indotta
dalla contrazione di tutti i settori basati sul
petrolio. Senza tale architettura politica sar
molto difficile realizzare la transizione verso
la nuova economia dellidrogeno.
Carlo Pelanda
Alta Societ
Weekend a Torino. Se la Ferilli si vestisse come Benazir Bhutto, e se andasse
a Torino, sembrerebbe una bellissima pakistana.
IL FOGLIO quotidiano