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CARATTERISTICHE DEL PIANO

E
LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE
Il Piano di Lottizzazione Convenzionato di cui al presente studio, relativo ad unarea di propriet della G.A.C.I.
s.r.l. da Lamezia Terme, ubicato nel territorio del Comune di Gizzeria, Localit Mortilla, ed individuato al foglio
n. 37 particelle n. 36, 37, 38, 265, per una superficie complessiva di 11.980 mq.
Larea situata nel territorio a ridosso della costa tirrenica del Comune di Gizzeria, ed posizionata su di
unarteria parallela alla S.S. 18 (la S.P. 101), che attraversa il centro abitato della frazione Mortilla (distante
poche centinaia di metri dal terreno oggetto di intervento).
Tramite la S.P. 101, larea si collega agevolmente alle pi importanti vie di collegamento presenti (svincolo
autostrada SA-RC, stazione ferroviaria, aeroporto, strada litoranea SS 18, superstarda due mari SS 280, ecc.), ai
maggiori centri abitati dellhinterland (Lamezia Terme, Falerna, Catanzaro, Cosenza, ecc.), ed alle principali
infrastrutture locali (ospedale, cliniche, banche, scuole, centri commerciali, ecc.).
Larea posta in una zona a media densit abitativa (vedi lattiguo insediamento residenziale di Localit
Mortilla), e presenta nei dintorni numerose attivit di tipo industriale. E ben collegata allambiente circostante
(confina con la S.P.101) ed servita delle principali reti pubbliche di servizio per lallaccio dei fabbricati (rete
fognante, rete idrica, rete telefonica, ecc.).
Dal punto di vista orografico il terreno completamente pianeggiante (il dislivello massimo tra i punti pi
sfavoriti di circa 50 cm), con forma regolare e quota sul livello medio marino di 5.00 m. circa.

CARATTERISTICHE E DIMENSIONI DEL PIANO
Il terreno, individuato al foglio n. 37 particelle n. 36, 37, 38, 265) ha una superficie complessiva di 11.980 mq., di
cui mq. 609 circa ricadenti in Zona Territoriale Omogenea di tipo D Industria e artigianato e mq. 11.371
circa in Zona Territoriale Omogenea di tipo F5 Attivit di supporto per industria e artigianato (ai sensi
del vigente P.R.G.). Il piano attuativo relativo alla sola porzione ricadente in Zona Territoriale Omogenea di
tipo F5 Attivit di supporto per industria e artigianato, con unestensione di 11.371 mq., mentre la parte
residua (609 mq.) sar annessa ai lotti edificabili ed utilizzata come area di pertinenza dei fabbricati.
Larea, confinante con Strada Provinciale 101, con fosso di scolo e con terreni di altre ditte, ubicata nelle
immediate vicinanze del centro abitato della Frazione Mortilla.
Con il progetto del piano di lottizzazione si prevede la creazione di n. 6 lotti edificabili, strade di piano, aree
parcheggi e aree standard, nonch la realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione primaria (rete idrica, rete
fognante acque bianche ed acque nere, rete elettrica, pubblica illuminazione, ecc.), che saranno direttamente
allacciate alle reti e condotte comunali esistenti lungo la S.P. 101.
Il piano prevede la realizzazione di n. 6 corpi di fabbrica con tipologia edilizia a schiera, per un numero massimo
complessivo di 25 unit edilizie, composte da piano terra, piano primo, piano secondo e sottotetto non abitabile,
aventi altezza massima alla gronda non superiore a m. 10,40. Il volume massimo previsto nel P.d.L. di mc.
14.400, per un indice di fabbricabilit comprensoriale pari a 1,2664 mc/mq. (tale indice nettamente inferiore al
massimo ammissibile per la zona che pari a 1,60 mc/mq).
Il. P.d.L. composto da 6 lotti edificabili (della superficie complessiva di mq. 5.973), aree standard (mq. 3.456)
di cui mq. 576 per parcheggi e strade di piano (mq. 1942). Le aree standard, i parcheggi e le strade di
lottizzazione saranno cedute al Comune di Gizzeria in fase di sottoscrizione della Convenzione.

FINALIT DEL PIANO E ATTUALE DESTINAZIONE DUSO DELLAREA
La finalit del piano di programmare e pianificare urbanisticamente larea al fine di creare un insediamento
costituito da 6 fabbricati, per un totale di circa 25 unit edilizie, strade di piano, aree per parcheggi ed aree per
standard.
I fabbricati, con destinazione prevista dal vigente PRG di Edifici residenziali annessi alle attivit produttive ed
attivit di supporto alle attivit produttive, servizi finanziari, tecnici ed informatici, piccole attivit artigianali,
ecc., saranno realizzati ognuno in un proprio lotto con accesso dalla viabilit di piano, ed area di pertinenza
sistemata a verde.
Lattuale utilizzazione del terreno di tipo agricolo, con una parte occupata da un agrumeto e la rimanente di tipo
seminativo. Allinterno dellarea sono inoltre presenti alcuni ruderi di vecchi fabbricati agricoli, che con il
presente intervento saranno completamente demoliti.

INFLUENZA CON ALTRI PIANI
Il Piano di Lottizzazione in oggetto, stato redatto in conformit alle norme tecniche del PRG del Comune di
Gizzeria, e larea di intervento si inserisce nellambito delle nuove zone di espansione previste dallo strumento
urbanistico vigente.
Lintervento normato dallart. 18 ZONA F ATTREZZATURE DI SERVIZIO, al paragrafo SOTTOZONA
F5 delle Norme Tecniche di Attuazione (viene trascurata la quota di terreno ricadente in ZONA D, INDUSTRIA
ARTIGIANATO COMMERCIO in quanto di superficie irrilevante ai fini dellintervento).
Le Norme Tecniche di Attuazione per tali zone prevedono i seguenti parametri urbanistici ed edilizi:
1. Superficie minima dintervento: 10.000 mq.;
2. Distanza minima dai confini di propriet: 5,00 ml.;
3. Distacchi tra fabbricati: non inferiori allaltezza delledificio pi alto e comunque tali da garantire una
distanza minima assoluta di 10,00 ml. Dalle pareti degli edifici esistenti antistanti, qualora anche una sola
delle pareti fronteggianti sia finestrata;
4. Distanza minima dai cigli stradali:
a) ml. 10,00 per strade con larghezza fino a 7,00 m.;
b) ml. 15,00 per strade con larghezza maggiore di 7,00 m.;
5. Indice di fabbricabilit comprensoriale: 1,60 mc./mq..
6. Altezza massima degli edifici: non superiore a m. 10,60.
7. Numero piani: 3;
8. Aree standard: aree per servizi pubblici, verde pubblico e parcheggi pubblici nella quantit minima di 24
mq./abitante di cui almeno 4 mq./abitante per parcheggi (da cedere gratuitamente dal lottizzante al Comune di
Gizzeria).

Il piano di lottizzazione non interferisce con altri piani superiori e con zone di particolare interesse; infatti non
sono presenti zone vincolate, aree di interesse ambientale, aree S.I.C., ecc.
Tale area inoltre non ricade in alcuna di quelle individuate a rischio frane o rischio idraulico dal Piano Stralcio di
Bacino per lassetto idrogeologico (D.L. 180/98), elaborato dallAutorit di bacino Regionale nellanno 2001 ed
approvato dal Comitato Istituzionale con Delibera n. 13 del 29/10/2001, dalla Giunta Regionale con Delibera n.
900 del 31/10/2001 e dal Consiglio Regionale con Delibera n. 115 del 28/12/2001.

Relativamente a piani gerarchicamente superiori al P.R.G. vigente non esiste alcuna interferenza in quanto n la
Provincia di Catanzaro, n la Regione Calabria dispongono di Piani di livello superiore (Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale, Quadro Territoriale Regionale di Coordinamento, ecc.).

TECNOLOGIE IMPIEGATE, TIPO ED UTILIZZO DEI MATERIALI
I materiali da impiegare per lattuazione del Piano di Lottizzazione Convenzionato non saranno di tipo dannoso
per la salute e per lambiente, non si far ricorso a materiali inquinanti, rari e preziosi, ma saranno utilizzati i
materiali comuni tipici delledilizia civile.
Nella realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria (in modo particolare per le sedi stradali ed i parcheggi)
si prevede luso di materiali provenienti da cave di prestito per la realizzazione dei sottofondi stradali, e la finitura
superiore con manto bituminoso; i marciapiedi laterali saranno pavimentati con piastrelle in betonelle o in lastre
di cemento prodotte in stabilimento, ed avranno cordolo perimetrale realizzato con elementi in cls prefabbricato o
in pietra. La parte impiantistica delle opere di urbanizzazione primaria (rete elettrica, telefonica, rete idrica, rete
fognante bianca e nera) sar realizzata con condotte interrate, posizionate nella sede stradale, utilizzando i
materiali tipici della rete specifica, ghisa o acciaio per quella idrica, PVC o polietilene per quella fognante, tubi
corrugati in PVC per i cavidotti, ecc.
I fabbricati avranno strutture portanti in c.a. ricorrendo, in fase di confezionamento del calcestruzzo, ad impianti
che fanno uso di inerti provenienti da cave di prestito autorizzate; i rivestimenti esterni saranno realizzati con
intonaco tipo civile e con linserimento di eventuali rivestimenti in pietre o marmi; le coperture a falde inclinate
saranno realizzate con struttura portante costituita da travi in legno lamellare e sovrastante manto di tegole di tipo
coppo o similcoppo; gli infissi esterni saranno in legno o in alluminio color legno e saranno dotati di
persiane/tapparelle dello stesso tipo dellinfisso; le ringhiere saranno di tipo metallico.
Le aree esterne di pertinenza dei fabbricati saranno dotate di recinzioni costituite da profili metallici, semplici o
con disegno da stabilire, poggianti su muro in c.a. o in blocchi di cemento, intonacato con finitura tipo rustico
sulle due facce; le aree residue (al netto dello spazio occupato dai fabbricati e dalle zone pedonali e carrabili,
saranno sistemate a giardino con lutilizzo di siepi ed alberi a medio ed alto fusto, utilizzando essenze tipiche
della macchia mediterranea e rispecchianti le presenze locali, privilegiando, ove possibile il reimpianto di
eventuali piante rimosse dallarea per lattuazione del piano di lottizzazione.

Gli impianti saranno realizzati utilizzando le tecnologie disponibili sul mercato, anche in rapporto ai costi per
garantire unofferta adeguata alla domanda dellutenza, e si prevede, per gli impianti di riscaldamento, luso di
caldaie a condensazione ed a basso contenuto di NOx, con tubazioni in rame, collettori in acciaio, radiatori in
ghisa, e tutte le tubazioni di sfogo dei fumi da cappe aspiranti dotate di filtri.
Si prevede linstallazione sulle falde di copertura di pannelli solari per la produzione di energia/acqua calda
sanitaria, da integrare con gli impianti interni degli edifici, in modo da ridurre il consumo di risorse esterne, e
optare per lautoproduzione da fonti di energia rinnovabile.

SCELTE PROGETTUALI
Dal punto di vista progettuale, al fine di rendere omogeneo lintervento attuativo, si scelto di prevedere una
unica tipologia edilizia (unit a schiera) da unire in edifici costituiti da 3, da 4 e da 5 unit, e le finiture esterne
avranno stesse caratteristiche e stesso aspetto finale. Vista la conformazione pianeggiante dellarea, tutti i
fabbricati in progetto, costituiti da piano terra, piano primo, piano secondo e sottotetto non abitabile, avranno le
stesse altezze di piano, di gronda e di colmo, anche per non creare impatti paesaggistici nellambito dello stesso
intervento.
Dal punto di vista naturalistico si prevede di proteggere e, ove necessario, risanare il funzionamento dei sistemi
naturali, nonch procedere ad una riqualificazione dellarea mediante la messa a dimora di alberi e vegetazione ad
essenza mediterranea, compatibili con quelle esistenti, in modo da mitigare e ridurre limpatto visivo con
lambiente circostante e contribuire alla rinaturalizzazione del sito.
Linquinamento atmosferico derivante delle emissioni dei fabbricati, sar ridotto mediante linstallazione, la
manutenzione e laggiornamento tecnologico dei principali impianti presenti; per come gi detto, saranno
installate caldaie a condensazione e con emissioni a basso contenuto di NOx, mentre sulle coperture dei fabbricati
saranno integrati pannelli solari per lautoproduzione di energia elettrica ed acqua calda sanitaria.
Al fine di salvaguardare lambiente da inquinamenti ambientali, in apposite zone dislocate lungo la strada di
lottizzazione, saranno attrezzate isole ecologiche in cui poter installare cassoni per la raccolta differenziata dei
rifiuti solidi urbani.

PROBLEMI AMBIENTALI PERTINENTI AL PIANO
Dal punto di vista ambientale non si rilevano particolari problematiche in quanto larea non si inserisce in alcuna
zona vincolata o di tutela (aree S.I.C., aree di interesse ambientale), non soggetta a vincoli inibitori (L.R. 23/90
e D.Lgs 42/2004), non ricade nel Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Calabria.
come zone a rischio, ecc.), .
In fase di realizzazione verranno rispettate le prescrizioni riportate nel parere di cui allart. 13 della Legge 2.2.74
n. 64, rilasciato dalla REGIONE CALABRIA, Diapartimeno 9, Infrastrutture - Lavori Pubblici - Politiche della
Casa - E.R.P. - A.B.R. - Risorse Idriche - Ciclo integrato delle Acque, in data 16/03/2009, prot. 6872.

INTERVENTI LIMITROFI
Lintervento in oggetto si innesta lateralmente ad un altro piano di lottizzazione in avanzato stato di realizzazione
(attualmente i lavori di costruzione dei fabbricati sono in fase di completamento), mentre larea circostante
presenta diversi insediamenti sia di tipo residenziale che di tipo industriale.
Le opere di urbanizzazione del piano, previste in progetto saranno dimensionate, in fase esecutiva, per essere
allacciate alle reti Comunali poste lungo la S.P.101, adeguate a sopportare il nuovo carico.
Non si registrano impatti cumulativi significanti sullarea vasta, in quanto trattasi di zona gi urbanizzata ed
utilizzata.

RILEVANZA DEL PIANO PER LATTUAZIONE DELLA NORMATIVA COMUNITARIA NEL
SETTORE DELLAMBIENTE
In Italia, le procedure di Valutazione dImpatto Ambientale, sono state introdotte con la Direttiva 337/85/CEE,
successivamente modificata dalla direttiva 97/11CEE, che ha ampliato gli elenchi dei progetti da sottoporre a
VIA.
Sulla base di tali direttive sono stati successivamente emanati il DPCM 10.08.1988 n. 377 (Regolamento delle
procedure di compatibilit ambientale di cui all'art. 6 della Legge 8 luglio 1986, n. 349, recante istituzione del
Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale) e DPCM 27.12.1988 (Norme Tecniche per la
redazione degli studi di impatto e per il giudizio di compatibilit ambientale). Successivamente con il DPR
12.04.1996, viene approvato lAtto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della
Legge 22 febbraio 1994, n. 146, concernente disposizioni in materia di valutazione d'impatto ambientale.

La Regione Calabria, con Delibera di Giunta Regionale n. 736 del 12.10.2004 (Procedura di Valutazione di
Impatto Ambientale ai sensi del D.P.R. 12 aprile 1996 Approvazione disciplinare), cos come modificata con
Delibera della G.R. n 606 del 27.06.2005, la Calabria adotta le Procedure di Valutazione di Impatto Ambientale.
Lintervento in oggetto rientra tra le tipologie progettuali di cui allAllegato B Punto 8 Altri Progetti del
Regolamento Regionale delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale, di Valutazione Ambientale
Strategica e delle procedure di rilascio delle Autorizzazioni Integrate Ambientali.
Trattandosi di un piano che determina l'uso di piccole aree a livello locale... (art. 20 comma 3 del
Regolamento), lintervento soggetto alla verifica di assoggettabilit ai sensi dellart. 22 del suddetto
regolamento, e lo studio viene condotto secondo lAll. E - Criteri per la verifica di assoggettabilit di piani e
programmi di cui all'articolo 22.

CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE
In conformit alle disposizioni dellArt. 22 del Regolamento Regionale delle procedure di valutazione di impatto
ambientale e allAll. E, nel RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE verranno trattati i seguenti aspetti:
- Probabilit, durata, frequenza e reversibilit degli impatti;
- Carattere cumulativo degli impatti;
- Natura transfrontaliera degli impatti;
- Rischi per la salute umana o per lambiente;
- Entit ed estensione nello spazio degli impatti;
- Valore e vulnerabilit dellarea che potrebbe essere interessata a causa:
a. delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale
b. del superamento dei livelli di qualit ambientale o dei valori limite dellutilizzo intensivo del suolo;
- Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

La caratterizzazione e valutazione dei possibili impatti che lintervento potr determinare sullambiente e sul
patrimonio culturale, sia durante la fase di attuazione che poi in fase di esercizio, viene condotta in riferimento ai
seguenti principali aspetti:
1) Aria ed inquinamento atmosferico;
2) Acqua e risorse idriche;
3) Energia e contenimento energetico;
4) Ambiente;
5) Rifiuti;
6) Inquinamento da rumore;
7) Assetto vegetazionale.

Ogni aspetto sar trattato considerando le caratteristiche, gli impatti dovuti allintervento, il fabbisogno e gli
interventi di attenuazione.

1) ARIA E INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Caratteristiche
Lobbiettivo principale per il mantenimento della qualit dellaria e delle condizioni di vivibilit dellambiente
quello di ridurre il possibile incremento di inquinamento atmosferico dovuto alla fase realizzativa ed alla fase di
esercizio dellintervento in progetto. Eventuali contributi inquinanti generati dovranno essere ridotti o mitigati
mediante interventi tendenti a ridurre o eliminare le cause di disturbo.
Visto inoltre le dimensioni dellintervento, non si rilevano particolari condizioni o situazioni tali da indurre
modifiche alle caratteristiche climatiche dei luoghi.

Impatti dovuti allintervento
Lattuazione del P.d.L., che interessa unarea di modesta entit rispetto allambiente circostante e che prevede una
tipologia realizzativa comune, non in grado di generare grandi perturbazioni allambiente se non un disturbo
temporaneo limitato alla fase di cantiere (polveri generate dalla movimentazione dei materiali e dagli scavi,
emissioni di gas dovute ai mezzi di trasporto e ai mezzi dopera) ed un disturbo permanente in fase di esercizio
(emissioni dovute agli impianti di riscaldamento, gas di scarico dei veicoli presenti, ecc.).

In fase di cantiere, durante lesecuzione dei lavori di realizzazione delle opere di urbanizzazione e dei fabbricati,
nellatmosfera si avranno emissioni di tipo provvisorio dovute unicamente alle fasi lavorative, e saranno costituite
principalmente da polveri derivanti dallesecuzione degli scavi di sbancamento e dei rinterri (sedi stradali, muri di
recinzione, tracciati delle reti tecnologiche, fondazioni dei fabbricati, ecc.), ed emissioni di gas di scarico dovute
al traffico veicolare dei mezzi di opera utilizzati per le lavorazioni (macchine per movimenti terra, camion,
betoniere, ecc.). Il tipo di emissione sar limitato alla sola fase di cantiere, e, ad ultimazione lavori, e pertanto
linquinamento sar di tipo momentaneo.
E da considerare che tale inquinamento non determina alcuna modifica delle condizioni climatiche e di vivibilit
dellambiente, ad eccezione del fastidio dovuto alla presenza di polveri non dannose.

Durante fase di esercizio del complesso immobiliare (utilizzazione) i fattori inquinanti saranno dovuti
allemissione in atmosfera dei prodotti di combustione degli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua
calda sanitaria (caldaie a gas, bollitori, centrali termiche, ecc.) e dai gas di scarico del traffico veicolare presente
nellarea (autovetture, moto, ecc.).
Tali ultime emissioni, viste le dimensioni dellintervento e la destinazione duso degli immobili in progetto
(residenze ed attivit di supporto per industria ed artigianato), possono essere considerate trascurabili per
lambiente stesso.

Fabbisogni
Ad eccezione della fase di cantiere, in cui il disturbo solo temporaneo, nella fase di esercizio si dovr procedere
ad un continuo controllo degli impianti termici, mediante lesecuzione di manutenzione e verifiche periodiche
previste dalla normativa vigente.

Interventi di attenuazione
Al fine di prevenire la possibilit di inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni degli impianti di
riscaldamento, si prevede linstallazione, nelle varie unit immobiliari, di caldaie a condensazione e a bassa
emissione di NOx, e di apparecchiature e tecnologie adatte allabbattimento degli agenti inquinanti.
La riduzione dellinquinamento dovuto ai gas di scarico delle vetture sar attuata mediante la messa a dimora,
negli spazi verdi e nelle aree verdi di propriet, di specie vegetative dalle caratteristiche antinquinamento in grado
di assorbire grandi quantit di anidride carbonica e resistenti allo smog da traffico veicolare.

2) ACQUA E RISORSE IDRICHE
Caratteristiche
Nellarea interessata dallintervento (in corrispondenza del confine di propriet posto sul lato Nord-Ovest)
ubicato un fosso di scolo delle acque meteoriche (Fosso Chianello), in cui vengono attualmente si riversano le
acque superficiali dei terreni circostanti.
Nellintervento in progetto prevista la realizzazione della rete di raccolta delle acque bianche (acque meteoriche
provenienti dalle coperture dei fabbricati, dai giardini, dalle strade e dagli spazi pubblici), che verr collegata al
suddetto canale per lo smaltimento finale. Il collegamento della rete acque bianche non comporta alcuna
variazione significativa al bilancio idrografico del canale in quanto le acque convogliate corrispondono a quelle di
ruscellamento precedentemente presenti sullarea oggetto di intervento.
Il collegamento avverr per la sola rete delle acque bianche in modo tale da evitare scarichi inquinanti di qualsiasi
natura.
Lapprovvigionamento idrico invece avverr tramite la rete comunale presente sulladiacente viabilit principale
(S.P. 101) che in grado di sopportare lincremento dovuto allintervento in progetto.

Impatti dovuti allintervento
La presenza delle principali reti di servizio (rete idrica e rete fognante per acque nere) e il dimensionamento
idoneo a sopportare lincremento di presenze dovute allintervento, garantiscono la possibilit di allaccio alle
stesse del Piano di Lottizzazione.
Lallaccio dei singoli fabbricati ai servizi comunali avverr tramite apposite reti previste nei progetti delle opere
di urbanizzazione, che saranno adeguatamente dimensionate in fase di redazione del progetto esecutivo. Tali
opera saranno realizzate a cura e spese del proponente il P.d.L. prima della costruzione dei fabbricati e
successivamente saranno cedute allAmministrazione Comunale.
Lallaccio della rete fognante delle acque nere del P.d.L. alla rete comunale avverr tramite un impianto di
sollevamento che lAmministrazione Comunale di Gizzeria ha realizzato in corrispondenza del confine Sud
dellarea.

Fabbisogni
Lapprovvigionamento idrico dei fabbricati avverr mediante la rete del P.d.L., collegata alla rete comunale, che
sar realizzata con condotte in ghisa sferoidale di adeguate dimensioni a sopportare il carico aggiuntivo richiesto.
La rete idrica sar munita di pozzetti di allaccio e di ispezione e di saracinesche, di sfiati e scarichi di fondo.
In ogni singola unit immobiliare saranno inoltre installati serbatoi per riserva idrica, adeguatamente
dimensionati, per sopperire le eventuali mancanze di fornitura o le chiusure programmate della rete comunale.
Gli impianti scarichi delle singole unit immobiliari (bagni, cucine, servizi) saranno collegati alla rete fognante
del P.d.L., previo passaggio in appositi pozzetti sifonati ispezionabili, mediante unapposita condotta in PVC
serie pesante per fognature, distinta ed indipendente della rete di scarico delle acque bianche.
La rete fognante del P.d.L., sar realizzata con condotte in PVC serie pesante di adeguato diametro, sar munita
di pozzetti di ispezione e pozzetti di confluenza in numero adeguato alla corretta manutenzione dellopera. In
corrispondenza del punto iniziale della condotta sar realizzato un pozzetto di lavaggio tipo contarino, in modo da
poter eseguire lavaggi periodici della rete.
La rete del P.d.L. sar collegata al pozzetto con impianto di sollevamento realizzato dallAmministrazione
Comunale di Gizzeria in corrispondenza del confine Sud dellarea.
Il deflusso delle acque meteoriche sar garantito da apposito sistema totalmente indipendente da quello fognario,
e sar costituito da una condotta in PVC pesante, munita di pottezzi di confluenze e pozzetti di ispezione, cui
saranno collegati gli scarichi delle coperture dei fabbricati. Lungo la rete stradale di lottizzazione, in
corrispondenza dei pozzetti di ispezione, saranno inoltre realizzati dei pozzetti di intercettazione delle acque
meteoriche ruscellanti sulla sede stradale, che a loro volta saranno convogliate alla rete acque bianche. Il recapito
finale di tale rete, per come gi precedentemente riportato, il Fosso Chianello confinante con larea di
intervento.

Interventi di attenuazione
Per prevenire lo spreco di risorse idriche verranno installate, sulla rete del P.d.L. e in corrispondenza degli allacci
di ogni fabbricato, saracinesche per interrompere il flusso in caso di rotture o perdite della rete. Lo stesso
accorgimento verr attuato anche internamente ai fabbricati in modo tale da poter isolare parti dellimpianto.
Le condotte saranno realizzate, per quanto possibile, con materiali di tipo tradizionale (tubi in ghisa per i grandi
diametri e tubi in acciaio rivestiti per piccoli diametri), munite di giunti dielettrici, con accordi, derivazioni e
pezzi speciali, con giunto bullonato o filettato, dello stesso materiale dei tubi.
Per lirrigazione del verde, sia pubblico che privato, e per tutti gli usi che non richiedono lutilizzo di acqua
potabile, si prevede lutilizzo delle acque provenienti dal contiguo Fosso Chianello, potendosi prevedere inoltre la
realizzazione di eventuali vasche interrate di accumulo delle acque di pioggia.

3) ENERGIA E CONTENIMENTO ENERGETICO
Caratteristiche
Sia nella fase di progettazione, che in quella di esecuzione delle opere si far sempre riferimento alle norme
vigenti in materia di energia e contenimento energetico ed in particolare:
- Legge 5 Marzo 1990, n. 46 Norme per la sicurezza degli impianti;
- Legge 5 Marzo 1990, n. 10 - Norme in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di
sviluppo delle fonti rinnovabili di energia;
- DPR 26 Agosto 1993, n. 412 - Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e
la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in
attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10;
- D. Lgs 19 Agosto 2005, n. 192 - Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico
nell'edilizia;
- D. Lgs 29 Dicembre 2006, n.311 - Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 Agosto
2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia.

Impatti dovuti allintervento
Lintervento in progetto prevede la realizzazione di impianti di illuminazione esterna (rete pubblica del P.d.L.),
impianti elettrici ed impianti di riscaldamento interni agli edifici. La realizzazione di tali impianti comporta, nella
fase di esercizio, un incremento del consumo di materie necessarie per il loro funzionamento.

Fabbisogni
Il fabbisogno che si avr a seguito dellattuazione dellintervento, comporter, in fase di esecuzione dei lavori,
una richiesta minima di energia necessaria per il funzionamento delle macchine utensili, ed una pi elevata
richiesta di energia elettrica e di combustibile per gli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda
sanitaria in fase di esercizio.

Mitigazioni
Al fine di ridurre i consumi di materie prime e linquinamento conseguente per la produzione di energia elettrica e
per le immissioni delle centrali termiche, nella progettazione si tenuto conto della possibilit di utilizzo di
sistemi e tecnologie finalizzate al risparmio energetico.
Gli edifici da realizzare saranno muniti di adeguato isolamento termico in moda da ottenere le pi elevate classi
energetiche, si ricorrer allisolamento delle parti strutturali esposte e dei ponti termici, saranno installati infissi
con taglio termico e vetri basso emissivi. Le finiture esterne saranno realizzate con materiali che rendano
linvolucro edilizio impermeabile allacqua ma che consenta nello stesso tempo la traspirabilit.
Le murature di tompagno saranno realizzate a cassa vuota, con due pareti in laterizio ed isolante interposto
costituito da pannelli di polistirolo espanso di adeguato spessore; le strutture confinanti con lesterno (pilastri e
travi) saranno isolate mediante lapplicazione di pannelli isolanti in sughero espanso o con pannelli rigidi di
cemento-legno; lisolamento dei solai sar realizzato con appositi massetti di sottofondo di tipo termoisolante; i
manti di copertura saranno realizzati con travi in legno, tavolato di abete dello spessore minimo di mm 25,
barriera al vapore, pannelli isolanti in poliuyretano espanso e sovrastante manto di tegole.
Gli impianti di riscaldamento saranno del tipo autonomo con caldaia murale esterna, realizzati con colonne
montanti e collettori di piano, aventi rete di distribuzione costituita da tubature di rame isolato e radiatori a
colonna in ghisa. Sui radiatori saranno installate valvole termostatiche programmabili, mentre nelle varie zone
termiche saranno installati cronotermostati ambiente per la programmazione nelle 24 ore. Le caldaie, per il
riscaldamento e per lacqua calda sanitaria, saranno del tipo a condensazione e a bassa emissione di NOx.
Limpianto di riscaldamento/acqua calda sanitaria e limpianto elettrico, saranno integrati con linserimento di
pannelli solari posizionati direttamente sulle falde di copertura.

4) AMBIENTE
Caratteristiche
Al fine di preservare lambiente da degradi, disturbo o inquinamento, assume una particolare importanza la
possibilit di poter individuazione, caratterizzare e localizzazione di tutti i potenziali fattori di rischio, che si
possono verificare in fase di realizzazione delle opere e, successivamente, in fase di esercizio.

Impatti dovuti allintervento
In fase di realizzazione si possono individuare, come fattori di rischio, quelli strettamente connessi allesecuzione
delle opere, ed in modo particolare gli interventi relativi alla demolizione dei manufatti esistenti nellarea in
esame e le operazioni di scavo e bonifica dei terreni di sedime dei fabbricati.
In tale situazione riveste particolare importanza la necessit di procedere ad un corretto smaltimento (secondo le
indicazioni di legge vigenti) sia dei materiali di risulta ottenuti dalle demolizioni, sia dei terreni di scavo o
sbancamento, che dei residui delle lavorazioni successive (scarti di piastrelle, mattoni, imballi, ecc.), in quanto gli
stessi potrebbero essere potenziali fonti di inquinamento per lambiente.
In fase di esercizio non si rilevano particolari possibilit di inquinamento ambientale, ad eccezione di quelli legati
alle emissioni in atmosfera e allo smaltimento delle acque reflue (gi precedentemente trattati).

Fabbisogni
Il fabbisogno previsto legato ad un corretto smaltimento dei materiali di risulta onde evitare qualsiasi possibile
alterazione ambientale dei luoghi.

Mitigazioni
I materiali di risulta saranno ottenuti in fase di lavorazione dovranno essere conferiti ad appositi impianti di
smaltimento, regolarmente autorizzati, che dovranno procedere alla verifica preliminare dei prodotti da acquisire,
allanalisi chimica, e, successivamente, dovranno fornire idonea certificazione di avvenuto smaltimento.

5) RIFIUTI
Caratteristiche
Per risolvere le problematiche connesse alla produzione di rifiuti, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio, si
prevede linstallazione di sistemi attrezzati idonei per la raccolta e lo stoccaggio (cassoni o cassonetti) che
successivamente saranno conferiti in discarica o allo smaltimento. In fase di cantiere lo smaltimento sar
demandato direttamente allimpresa esecutrice dei lavori, mentre in fase di esercizio tale servizio verr espletato
dal Comune o da Aziende Consortili.

Impatti dovuti allintervento
In fase di realizzazione si ha la produzione di rifiuti costituiti da sacchetti, imballi, scarti di lavorazione, ed altri
prodotti derivanti dallattivit lavorativa.
In fase di esercizio si ha la produzione di rifiuti legati alla normale vita quotidiana, derivanti sia dalla vita
domestica che dalle attivit lavorative.
In tale ottica, al fine di poter ottenere un recupero di risorse, si prevede di incentivare, nellambito dellarea di
intervento, la cultura legata alla raccolta differenziata dei rifiuti.

Fabbisogni
Il fabbisogno dellarea legato ad una corretta valutazione ed efficienza dei sistemi di raccolta e smaltimento al
fine di compensare la produzione giornaliera di rifiuti e non avere accumuli maleodoranti per lunghi intervalli di
tempo.

Mitigazioni
Si prevede di creare, nellarea di intervento, apposite zone destinate allo stoccaggio dei rifiuti prodotti.
In fase di realizzazione delle opere sar individuata una zona in cui verranno selezionati e stoccati i rifiuti prodotti
(costituiti generalmente da prodotti non nocivi), che, periodicamente, saranno conferiti ad aziende si smaltimento
autorizzate.
In fase di esercizio saranno individuate apposite aree in cui posizionare i cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi
urbani, da attuare con il sistema della raccolta differenziata

6) INQUINAMENTO DA RUMORE
Caratteristiche
Trattandosi di unarea con destinazione urbanistica per Attivit di supporto per industria e artigianato
(Edifici residenziali annessi alle attivit produttive ed attivit di supporto alle attivit produttive, servizi
finanziari, tecnici ed informatici, piccole attivit artigianali, ecc.), non sono previste sorgenti sonore fisse, mentre
quelle mobili sono costituite dal normale traffico veicolare delle strade carrabili che, nel caso specifico, sono
caratterizzate da bassi livello di traffico (traffico locale di quartiere).
In fase di realizzazione delle opere si prevede un temporaneo aumento del livello di rumore, dovuto unicamente
alla presenza in cantiere dei mezzi dopera e delle macchine operatrici necessarie per lesecuzione dei lavori.
Al fine di consentire un adeguato confort si far riferimento a quanto previsto dalle seguenti normative:
- Circolare Ministero LLPP n. 1769 del 30 Aprile 1966 -CRITERI DI VALUTAZIONE E COLLAUDO DEI
REQUISITI ACUSTICI NELLE COSTRUZIONI EDILIZIE;
- Legge n. 447 del 26 ottobre 1995 - LEGGE QUADRO SULL'INQUINAMENTO ACUSTICO;
- D.P.C.M. 5 dicembre 1997 - DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI.

Impatti dovuti allintervento
Le fonti di rumore presenti nellarea oggetto di intervento saranno dovute , durante la fase di realizzazione, alla
presenza di mezzi meccanici, macchine operatrici e attrezzature da lavoro, necessarie per lesecuzione delle
opere. In fase di esercizio linquinamento da rumore sar generato dalla presenza di autovetture e moto (traffico
leggero con velocit massima inferiore a 50 Km/h), e rumori legati alla normale vita quotidiana.

Fabbisogni
La necessit quella di garantire il rispetto dei limiti di pressione sonora richiesti al fine di avere per un adeguato
confort acustico diurno e notturno.
In particolare, ai sensi del DPCM 5 dicembre 1997, per ridurre l'esposizione umana al rumore, i requisiti acustici
delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti devono
verificare i seguenti limiti:
Parametri Categorie
RW D2m,nT,w Ln,w LASmax LAeq
categoria A: edifici adibiti a residenza o
assimilabili
50 40 63 35 35
categoria B: edifici adibiti ad uffici e
assimilabili
50 42 55 35 35
Categoria G: edifici adibiti ad attivit
commerciali o assimilabili
50 42 55 35 35

Dove:
RW lindice del potere fonoisolante apparente, riferito a elementi di separazione tra due distinte unit
immobiliari
D2m,nT,w lindice di valutazione dell'isolamento acustico standardizzato di facciata
Ln,w lindice di valutazione del livello apparente normalizzato di rumore da calpestio di solai
LASmax il livello massimo di pressione sonora, ponderata A con costante di tempo "Slow", per i servizi a
funzionamento discontinuo;
LAeq il livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderata "A", per i servizi a funzionamento
continuo.

Mitigazioni
Per ridurre il rumore percepibile allinterno degli edifici, proveniente sia dallambiente esterno che da quello
interno, verranno attuati, in fase di realizzazione delle opere, particolari accorgimenti che ne consentano
labbattimento. In particolare si ricorrer allutilizzo di materiali isolanti nella costruzione degli elementi di
separazione (tompagni, solai, ecc.), di vetrocamera negli infissi, lisolamento di condotte idriche e di scarico.
Inoltre, per ridurre il livello di pressione sonora proveniente dallesterno, verranno creati, nella sistemazione
esterna delle aree di pertinenza, di filtri alberati.

7) VEGETAZIONE, FLORA, FAUNA: FORMAZIONI
Caratteristiche
Il paesaggio in cui inserita larea oggetto di intervento, oltre alle zone edificate, caratterizzato dalla presenza
di ampie zone ad utilizzazione agricola in cui prevalente la coltivazione dellulivo, con zone di tipo irriguo e
con macchia mediterranea diffusa.
Lo studio del paesaggio stato effettuato attraverso indagini visive del territorio e per conoscenza diretta dei
luoghi.
Larea in esame, in particolare, allo stato attuale presenta una porzione in cui presente un piccolo agrumeto e la
parte rimanente utilizzata per seminativo. Allinterno dellarea, per come gi detto, sono presenti dei ruderi di
vecchi fabbricati rurali, che, durante lintervento di attuazione del Piano di Lottizzazione, saranno completamente
demoliti.
In prossimit dellarea non sono presenti zone con colture di pregio o aree di interesse naturalistico.

Impatti dovuti allintervento
Lattuazione del Piano di Lottizzazione comporter delle perturbazioni alla conformazione agricola del terreno,
sia lurbanizzazione dellarea che per la successiva costruzione dei fabbricati.
Si tratta di variazioni permanenti che comporteranno variazioni allassetto vegetazionale dellarea. Al fine di
mitigare limpatto e per riequilibrare la perdita di aree verdi, si prevede di incrementare, successivamente alla
realizzazione dei fabbricati, le zone piantumate, procedendo anche al reimpianto di eventuali piante rimosse a
seguito dellesecuzione dei lavori.

Fabbisogni
La previsione finale Interventi sullo stato di fatto tramite il potenziamento del sistema vegetazionale esistente
conforme alla macchia mediterranea.
Infatti larea si caratterizza per la scarsa copertura arborea: il substrato, privo della naturale copertura vegetale,
manifesta fenomeni di degradazione del suolo per erosione idrica incanalata, unita alla scarsa capacit di
ritenzione idrica del substrato fortemente fessurato.

Mitigazioni
Lintervento comprende nella sua attuazione anche la previsione di una riqualificazione ambientale dellarea, con
la messa a dimora, negli spazi di pertinenza dei fabbricati e nelle aree verdi, di alberi e vegetazione ad essenza
mediterranea in modo da mitigare limpatto visivo con lambiente circostante e contribuire cos al riequilibrio del
sistema vegetazionale.
La sistemazione di tali aree avverr tramite la messa a dimora di alberi e arbusti scelti fra le essenze tipiche della
macchia mediterranea, costituiti piante ad alto e medio fusto. Inoltre la fascia prospiciente la S.P. 101 sar
destinata ad area verde di tipo privato e sar sistemata con piante a basso fusto per non creare ostacoli visivi alla
circolazione stradale.

CONCLUSIONI
Larea interessata dal P.d.L non incide su ambiti di particolare interesse o soggetti a tutela, la consistenza
dellintervento inoltre non in grado di generare perturbazioni o variazioni apprezzabili al territorio circostante,
gi utilizzato per fini edificatori, e le possibilit di inquinamento ambientale sono contenute nei limiti delle
destinazioni duso previste. Il progetto inserito nel contesto territoriale generale non altera n modifica in maniera
sostanziale lecosistema dellintera zona.

In ogni caso, in fase di attuazione del Piano di Lottizzazione, si proceder allesecuzione di opere di mitigazione
che possano ridurre limpatto creato dallintervento, prevedendo anche opere di rinaturalizzazione delle aree e di
sistemazione, mediante piantumazione, di quelle parti del territorio che rimarranno libere da manufatti.

IL REDATTORE

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