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INDICE ................................................................................................................................................ 1
RELAZIONE SANITARIA ................................................................................................................. 2
INQUADRAMENTO ................................................................................................................................... 2
DESTINAZIONI DUSO ATTUALI ........................................................................................................... 2
ACCESSI E DISTRIBUZIONE ................................................................................................................... 3
RELAZIONE TECNICA SULLE NUOVE DESTINAZIONI DUSO........................................................ 4
VERIFICA RAPPORTI DI AREAZIONE ED ILLUMINAZIONE ............................................................ 4
ATTESTAZIONE DI CONFORMITA relative alle prescrizioni della L. 09/01/1989 n.13 e D.M.
14/06/1989 n.236......................................................................................................................................... 14
SCHEMI GRAFICI DI VERIFICA ............................................................................................................ 19
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RELAZIONE SANITARIA
INQUADRAMENTO
Il complesso denominato Ex-carcere di Via Luca della Robbia, gi Convento di S. Maria degli Angeli,
ubicato nel centro storico di Pesaro, ha origini antiche; prima di diventare Deposito militare ed in tempi
recenti Riformatorio, ospit il Convento camaldolese di Santa Maria degli Angeli.
Superata la prima soppressione napoleonica, utilizzato anche come ospedale per colerosi, il monastero fu
soppresso nel 1861 e i monaci lasciarono Pesaro il giorno 22 ottobre di quellanno.
Lintero complesso fu venduto al Municipio e da questo trasformato in deposito militare finch il Ministero
di Grazia e Giustizia proponeva di adattarlo dal 1886 a Bagno penale per adulti e dal 1935 a Discolato.
Lattuale ampia struttura stata pertanto realizzata con limpiego di varie tecniche corrispondenti alle epoche
di costruzione delle singole parti (tecniche antiche, miste ed anche interamente moderne).
Attualmente della chiesa non resta niente mentre del monastero rimasto assai poco, a parte le volte a
crociera delle celle, qualche finestra, e il chiostro del Seicento ricco di numerosi elementi architettonici di
rilievo quali gli archi, il pozzo e la grande cisterna veneziana che lo alimenta.
Si tratta di un finto pozzo che non prende acqua di vena ma acqua piovana opportunamente depurata da strati
di ghiaia e sabbia; allora doveva trattarsi della prima cisterna alla veneziana di Pesaro e oggi di certo
lunica funzionante in citt e solo per questo meriterebbe un attento restauro come del resto il chiostro e tutte
le sue finiture che presentano un avanzato stato di degrado, dovuto essenzialmente alle condizione di
sottoutilizzo e di abbandono che v tempestivamente contrastato.
Limmobile ora di propriet dell Amministrazione provinciale di Pesaro ed Urbino.
Secondo lo strumento urbanistico generale oggi in vigore (P.R.G.), il complesso ricade nella zona classificata
A corrispondente al centro storico di Pesaro e per il quale si presentato un Piano Attuativo, Piano
Particolareggiato, di iniziativa Pubblica di tutto il complesso dellex carcere gi Convento di S. Maria degli
Angeli, secondo cui si sono stabiliti i limiti urbanistici del Piano stesso, il comparo di attuazione, riguardante
tutto lex carcere, i lotti unitari. Il fabbricato del chiostro, ora in esame ed oggetto dintervento di Restauro,
ricade in un comparto di attuazione che definisce i seguenti limiti urbanistici: una distanza di m 1.50 dal
muro perimetrale del fabbricato, lungo tutto il lato sud di via Luca della Robbia ed il lato ovest lungo il
cortile interno 1; una distanza di circa m 6.50 dal fabbricato, lungo tutto il lato nord che affaccia sul cortile
interno 2. Per ci che concerne ledificazione si sono inoltre definiti il perimetro degli edifici esistenti,
compreso ledificio in questione, i limiti di edificazione e i limiti di sagoma, il massimo ingombro dei piani
interrati, il massimo ingombro delle rampe dei piani interrati, i punti di risalita pubblici, le altezze e i
distacchi per ci che concerne larea scoperta a verde dell ex carcere, non compresa in questa fase del
progettazione definitiva.
Attualmente le destinazioni duso dell edificio principale ex convento S. Maria degli Angeli ai vari livelli
sono le seguenti:
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Ledificio intorno al vecchio Chiostro del Convento di S. Maria degli Angeli, ora ex carcere, oggetto
dintervento di Restauro, sia al Piano Terra sia al Piano Primo, avr destinazione diversa dallattuale.
La nuova destinazione sar pubblica e riguarder il nuovo utilizzo come sede del centro provinciale per
limpiego e la formazione professionale della Provincia di Pesaro ed Urbino.
Al fine di realizzare nuovi spazi adibitel c.4(t-questo us)]TJ21.2131 0 TD.001 Tc.0987 Tw[(o si sono )5.4(proposti interv
serimento deg
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Gli ambienti lavorativi oggetto di intervento rientrano fra quelli riportati al punto 2.1.a. e 2.1.b. delle
suddette disposizioni; pi precisamente:
PIANO TERRA
mq. 1,06
= 0,61 x 2,50=
mq. 0,98
mq. 1,20
mq. 2,14
Rapp.areaz. > 1/16
= 2 x 1,10 x 2,03=
mq. 4,47
Rapp.areaz. > 1/16
3 accoglienza)
mq. 2,10
= 2 x 1,10 x 2,03=
mq. 4,47
Rapp.areaz. > 1/16
4 archivio)
mq. 0,79
= 2 x 1,10 x 2,03=
mq. 4,47
Rapp.areaz. > 1/40
mq. 2,72
= 1,19 x 2,07=
mq. 2,46
1,22 x 2,07=
mq. 2,53
Sommano
mq. 4,99
Rapp.areaz. > 1/16
= 1,20 x 2,07=
mq. 2,48
1,24 x 3,32=
mq. 4,12
Sommano
mq. 6,60
Rapp.areaz. > 1/16
5/23
mq. 6,69
= 2 x 1,60 x 3,54=
1,60 x 2,07=
Sommano
mq. 11,33
mq. 3,31
mq. 14,64
Rapp.areaz. > 1/16
= 6 x 1,22 x 2,05=
mq. 4,81
mq. 15,00
Rapp.areaz. > 1/16
= 5 x 2,18 x 3,20=
mq. 5,25
mq. 35,00
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 1,19
Sup di areazione
mq. 7,00
= 2,18 x 3,20=
= 1,22 x 2,04=
mq. 2,49
Rapp.areaz. > 1/16
= 2 x 2,18 x 4,50 =
mq. 2,10
mq. 19,62
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 0,93
Sup di areazione
mq. 9,81
= 2,18 x 4,50 =
mq. 0,90
Sup di areazione
mq. 9,81
= 2,18 x 4,50 =
= 2,18 x 4,50 =
mq. 2,33
mq. 9,81
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 7,63
Sup di areazione
= 5 x 2,18 x 4,50 =
mq. 49,05
Rapp.areaz. > 1/16
PIANO PRIMO
mq. 1,60
= 2 x 1,09 x 2,02 =
mq. 4,40
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 0,73
= 1,09 x 2,02 =
mq. 2,20
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 1,41
= 1,10 x 1,10=
mq. 1,21
1,09 x 2,02=
mq. 2,20
Sommano
mq. 3,41
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 2,01
= 1,10 x 2,02=
mq. 2,22
1,10 x 2,02=
mq. 2,22
1,05 x 2,80=
mq. 2,94
Sommano
mq. 7,36
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 2,03
= 1,02 x 1,57=
mq. 1,60
1,05 x 1,65=
mq. 1,73
Sommano
mq. 3,33
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 1,96
= 2 x 1,00 x 1,63=
mq. 3,26
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 1,54
= 1,05 x 1,55=
7/23
mq. 1,63
= 2 x 1,19 x 2,00=
mq. 4,76
Rapp.areaz. > 1/16
= 3 x 1,18 x 2,00=
mq. 7,08
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 1,28
= 0,85 x 1,40=
mq. 1,19
= 3 x 0,85 x 1,40=
mq. 3,57
Rapp.areaz. > 1/16
8/23
mq. 1,16
= 0,89 x 1,50=
mq. 1,34
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 1,16
= 0,89 x 1,50=
mq. 1,34
Rapp.areaz. > 1/16
= 0,89 x 1,50=
mq. 1,34
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 1,16
= 0,89 x 1,50=
mq. 1,34
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 1,16
= 0,89 x 1,50=
mq. 1,34
Rapp.areaz. > 1/16
= 0,89 x 1,50=
mq. 1,34
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 1,23
= 0,89 x 1,50=
mq. 1,34
Rapp.areaz. > 1/16
mq. 1,12
= 0,85 x 1,40=
mq. 1,19
Rapp.areaz. > 1/16
9/23
PIANO TERRA
mq. 2,12
mq. 3,05
mq. 1,20
mq. 4,25
Rapp.ill. > 1/8
mq. 3,43
mq. 4,47
Rapp.ill. > 1/8
3 accoglienza)
mq. 4,20
mq. 4,47
Rapp.ill. > 1/8
mq. 5,44
mq. 2,46
mq. 2,53
mq. 4,99
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
mq. 5,42
mq. 2,48
mq. 4,12
mq. 6,60
Rapp.ill. > 1/8
mq. 13,38
mq. 11,33
mq. 3,31
mq. 14,64
Rapp.ill. > 1/8
mq. 9,63
mq. 15,00
Rapp.ill. > 1/8
10/23
mq. 10,50
mq. 35,00
Rapp.ill. > 1/8
mq. 2,38
mq. 7,00
Rapp.ill. > 1/8
mq. 3,13
mq. 2,49
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
12 informazioni sportello uomini) mq. 33,60 x 1/8 =
Sup di illuminazione = 2 x 2,18 x 4,50 =
mq. 2,10
mq. 19,62
Rapp.ill. > 1/8
mq. 1,86
mq. 9,81
Rapp.ill. > 1/8
mq. 1,81
mq. 9,81
Rapp.ill. > 1/8
mq. 4,67
mq. 9,81
Rapp.ill. > 1/8
mq. 15,25
mq. 49,05
Rapp.ill. > 1/8
PIANO PRIMO
mq. 3,20
mq. 4,40
Rapp.ill. > 1/8
mq. 2,20
Rapp.ill. > 1/8
mq. 2,82
mq. 1,21
mq. 2,20
mq. 3,41
Rapp.ill. > 1/8
mq. 4,03
12/23
mq. 1,19
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
12 ufficio didattica) mq. 51,68 x 1/8 = mq. 6,46
Sup di illuminazione = 3 x 0,85 x 1,40=
mq. 3,57
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
13 ufficio didattica) mq. 36,77 x 1/8 = mq. 4,60
Sup di illuminazione = 2 x 0,85 x 1,40=
mq. 2,38
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
15 ufficio) mq. 17,69 x 1/8 =
mq. 2,21
mq. 1,34
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
16 ufficio informazioni) mq. 32,54 x 1/8 =
mq. 4,07
mq. 2,68
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
18 segreteria) mq. 18,56 x 1/8 =
mq. 2,32
mq. 1,34
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
19 ufficio coordinatore) mq. 18,61 x 1/8 =
mq. 2,33
mq. 1,34
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
20 ufficio contratti) mq. 19,53 x 1/8 = mq. 2,44
Sup di illuminazione = 0,89 x 1,50=
mq. 1,34
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
mq. 2,31
mq. 1,34
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
mq. 2,31
mq. 1,34
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
mq. 1,34
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
mq. 2,45
mq. 1,34
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
mq. 2,25
mq. 1,19
Rapp.ill. < 1/8 (Deroga nel rispetto delle norme UNI 10380 e s.m.i.)
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- Adeguati spazi di manovra di cui al punto 8.0.2 o uno spazio per rotazione di 360 gradi di sedia a ruote
(diametro cm.140 nei casi di ristrutturazioni e cm.150 neglaltri casi);
- Accostamento frontale del lavabo (spazio antistante il bordo anteriore del lavabo cm.80):
- Accostamento laterale del w.c. (spazio laterale, misurato dall'asse del sanitario, cm.100)
- Accostamento laterale al bidet (spazio laterale, misurato dall'asse del sanitario, cm.100).
- Bordo anteriore del w.c. e del bidet posto a distanza di cm. 75-80 dal muro posteriore;
- Asse del w.c. e del bidet posto a distanza di cm.40 da
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- Piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di ml. 1,50 x 1,50.
Trattandosi di nuova edificazione di edificio a destinazione non residenziale o mista (residenza-terziario),
lascensore avr le seguenti caratteristiche:
- Cabina di dimensioni minime di ml.1,40 di profondit e ml. 1,10 di larghezza;
- Porta con luce netta minima di ml.80 posta sul lato corto;
- Piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di ml. 1,50 x 1,50.
Le porte di cabina e di piano saranno del tipo a scorrimento automatico.
In tutti i casi le porte rimarranno aperte per almeno 8 secondi e il tempo di chiusura non sar inferiore a 4
secondi.
Larresto ai piani avverr con auto-livellamento con tolleranza massima 2 cm.
Lo stazionamento della cabina ai piani di fermata avverr con porte chiuse.
La bottoniera di comando interna ed esterna avr i bottoni ad una altezza massima compresa tra i 1,10 e 1,40
ml. La bottoniera interna sar posta su una parete laterale ad almeno cm.35 dalla porta della cabina.
Nellinterno della cabina, oltre al campanello di allarme, sar posto un citofono ad altezza compresa tra i
1,10 m. e 1,30 m e una luce demergenza con autonomia minima di 3 ore.
I pulsanti di comando prevedranno la numerazione in rilievo e le scritte con traduzione in Brille: in adiacenza
alla bottoniera viene posta una placca di riconoscimento di piano in caratteri Braille.
Sar prevista segnalazione sonora dellarrivo al piano e, ove possibile, linstallazione di un sedile ribaltabile
con ritorno automatico.
SPAZI ESTERNI
PERCORSI: (punto 8.2.1 del D.M.236/89)
I percorsi pedonali esterni avranno una larghezza minima di cm. 90. Per consentire linversione di marcia da
parte di persone su sedia a ruote, gli stessi avranno degli allargamenti, che saranno realizzati in piano, e
saranno posti almeno ogni ml. 10 di sviluppo lineare dei percorsi stessi ed in conformit alle dimensioni di
cui al punto 8.0.2 (Spazi di manovra).
Qualsiasi cambio di direzione rispetto al percorso rettilineo sar in piano. Ove sia indispensabile effettuare
anche svolte ortogonali al verso di marcia, la zona interessata alla svolta, per almeno ml. 1,70 su ciascun lato
a partire dal vertice pi esterno, risulter in piano e priva di qualsiasi interruzione.
Ove sar necessario prevedere un ciglio, questo verr sopraelevato di cm. 10 dal calpestio, sar differenziato
per materiale e colore dalla pavimentazione del percorso, non presenter spigoli vivi.
La pendenza longitudinale del percorso esterno non superer mai il 5%; ove ci non si reso possibile, sono
state previste pendenze superiori realizzate in conformit a quanto previsto al punto 8.1.11 (rampe). Per
pendenze del 5% sar necessariamente previsto un ripiano orizzontale di sosta di profondit di almeno ml.
1,50 per ogni ml. 15 di lunghezza del percorso. Nei casi di pendenze superiori la lunghezza della rampa
stata proporzionalmente ridotta fino alla misura di 10 ml nei casi di pendenza pari all8%.
La pendenza trasversale massima prevista dell1%.
Quando il percorso si raccorda con il livello strada o viene interrotto da un passo carrabile, sar previsto una
rampa di raccordo con pendenza non superiore al 15% con un dislivello massimo di 15 cm.
Fino allaltezza minima di 2.10 m dal piano di calpestio, non saranno previsti ostacoli di nessun genere, quali
tabelle segnaletiche o elementi sporgenti i fabbricati, che potrebbero essere causa di infortunio ad una
persona in movimento.
PAVIMENTAZIONI: (punto 8.2.2 del D.M.236/89)
Tutte le pavimentazioni esterne saranno del tipo antisdrucciolevoli. Le stesse saranno realizzate con materiali
il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British Ceramic Research Association Ltd
(B.C.R.A.) Rep. CEC.6/81, sia superiore ai seguenti valori:
- 0,40 per elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta;
- 0,40 per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata.
Gli strati di supporto della pavimentazione saranno idonei a sopportare nel tempo la pavimentazione ed i
sovraccarichi previsti, nonch ad assicurare il bloccaggio duraturo degli elementi costituenti la
pavimentazione stessa.
Gli elementi costituenti la pavimentazione esterna presenteranno giunture inferiori a 5 mm, saranno stilati
con materiali durevoli, saranno piani con eventuali risalti di spessore non superiore a mm 2.
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Gli eventuali grigliati inseriti nella pavimentazione saranno realizzati con maglie non attraversabili da una
sfera di 2 cm di diametro; i grigliati ad elementi paralleli saranno comunque posti con elementi ortogonali al
verso di marcia.
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