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Infermieristica clinica applicata alla chirurgia

specialistica
UROLOGIA
CATETERI E CATETERISMO
VESCICALE
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CATETERI- definizione
Il catetere vescicale un dispositivo medico formato da un
tubicino cavo, di dimensioni variabili, utilizzato per
effettuare il cateterismo vescicale .
I cateteri vescicali sono dispositivi medici e come tali
soggetti alla normativa di riferimento.
In particolare lobbligo al rispetto delle indicazioni
duso, soprattutto riguardo al tempo di permanenza in
situ.
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Definizione cateterismo vescicale -
Per cateterismo vescicale si intende lintroduzione di un
catetere in vescica solitamente attraverso luretra
(v.transuretrale) a scopo diagnostico, terapeutico, evacuativo.
La scelta del tipo e materiale di catetere deve tenere conto
dellesperienza delloperatore, delle caratteristiche del paziente
e della durata prevista del cateterismo
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CATETERI
cenni storici
3000 a.c. egiziani: rame e stagno
Ind, cinesi, romani - Arabi: pelle di pesce
Van Helmont ( 1577 1644 ) cuoio e colla + mandrino stecca di balena
Macquer (1768) riesce a sciogliere il caucci e pens di servirsene per costruire
delle sonde. Goodyear 1844 scopre la gomma vulcanizzata che consentir a
A.Nlaton di creare il primo catetere veramente innovativo per i tempi e
utilizzato ancora oggi come tipologia, seppure in materiali diversi.
Da alloraDe Pezzer, Malcot, Pousson (pig teil), Voillemier ( puntura sovrapubica),
fino al catetere a palloncino ideato da Foley con immediato e durevole successo.
J.F. Benoit Charrire (1803 1876) P. J. Beniqu (1806 1851)
Propongono due scale di calibrazione. La prima, venne adottata nei paesi
anglossassoni dove conosciuta come French scale,graduata in terzi di
millimetro.
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Cateterismo vescicale
indicazioni
Ritenzione urinaria acuta e/o cronica: causata da ostruzione
impedimento alla fuoriuscita dellurina da stenosi uretrale, da
ostruzioni del collo vescicale o da malattie come il carcinoma ecc.
Drenaggio chirurgico: durante alcuni interventi chirurgici o per
consentire un certo tipo di intervento che richiede vescica vuota, o
in fase post -operatoria per drenare.
Monitoraggio della diuresi nei pazienti critici (es. in UTI o Int.Ch.)
Esecuzione di test di funzionalit vescicale (per il tempo limitato
agli stessi)
Cateterismo vescicale
indicazioni
Trattamento di neoplasie vescicali con farmaci citotossici.
Incontinenza urinaria, nei casi in cui non esistano soluzioni
alternative.
Disfunzione neurologica permanente della vescica. (cateterismo o
autocateterismo a intermittenza)
Irrigazione: Quando necessario il lavaggio della vescica (Gravi
casi di macroematuria e/o piuria).
Lesioni da pressione sacrali di 3 o 4 stadio in pz. incontinenti.
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Cateterismo vescicale
indicazioni
I cateteri devono essere inseriti soltanto in presenza di
una precisa indicazione clinica e devono essere rimossi il
pi presto possibile, non appena lindicazione alluso cessi
di esistere.
per ridurre il disagio del paziente e il rischio di
complicanze.
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CATETERI - cenni storici
A livello europeo codificata anche una
scala colore dei cateteri che consente di
risalire al diametro sulla base del colore,
L'unit di misura utilizzata per il calibro dei
cateteri la scala di Charrire (1 Ch = 1/3 di
mm) ( diametro esterno del catetere stesso)
es.18 Ch ha diametro di 6 mm.
CH Colore
10 Nero
12 Bianco
14 Verde
16 Arancio
18 Rosso
20 Giallo
22 Viola
24 Azzurro
Cateterismo vescicale
scelta
Cateteri Idrofilici
Sono cateteri rivestiti da una
sostanza che a contatto con
lacqua diventano lubrificati
Cateteri Pre-lubrificati
Sono cateteri pronti per luso.
Vi sono diversi cateteri monouso autolubrificati in
commercio. Li possiamo raggruppare in 2 categorie:
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Cateteri vescicali
Tipologia
In base al numero delle loro vie possono essere :
a una via (utilizzato esclusivamente per il cateterismo provvisorio);
a due vie (una per il deflusso delle urine e laltra, dotata di valvola,
permette la distensione di un palloncino allinterno della vescica per un
posizionamento stabile del catetere);
a tre vie (una per il drenaggio delle urine, una per il palloncino e la
terza per lirrigazione).
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Cateteri vescicali
Tipologia
In base alla loro consistenza si distinguono in:
cateteri rigidi: di materiale sintetico, di uso limitato;
cateteri semirigidi: in gomma o in plastica (in genere siliconati) il
cui uso deve essere limitato ai casi di stretta necessit;
cateteri molli: in gomma, lattice, silicone, etc Questi cateteri
sono da preferirsi in ogni circostanza ed in particolare quando si
prevede un uso protratto nel tempo;
cateteri autolubrificanti: in PVC o in poliuretano rivestito di
sostanze che a contatto con lacqua rendono il catetere lubrificato.
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Cateteri vescicali- Tipologia e caratteristiche
In base alla forma dellestremit del catetere vescicale, possiamo distinguere:
C. di Nlaton: morbido o semirigido, ha lestremit prossimale
arrotondata e rettilinea, dotato di 1 o 2 fori di drenaggio
contrapposti. Viene usato soprattutto per cateterismo temporaneo
(prelievo di urine in sterile per coltura, cateterismo a intermittenza).
C. di Foley: solitamente morbido, autostatico ( dotato di un
palloncino gonfiabile che ne permette lancoraggio in vescica).
Presenta 2 fori contrapposti e simmetrici. La sua flessibilit ed
elasticit assicura un elevato grado di comfort al paziente
cateterizzato. Il palloncino va gonfiato con 7 - 8 ml di soluzione fisiologica sterile.
C. di Merier: generalmente semirigido. La punta (arrotondata),
presenta una angolatura (30 - 45) per favorire nelluomo
lintroduzione nelluretra membranosa o prostatica; con 1 o 2 fori di
drenaggio. Nei casi di ritenzione urinaria da ipertrofia prostatica.
C. di Couvelaire: generalmente semirigido, indicato nelluomo e
nella donna in caso di emorragia vescicale (favorisce un buon
drenaggio) e dopo intervento di prostatectomia. Lestremit presenta
un ampio foro laterale e 3 fori laterali simmetrici.
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Cateteri vescicali
immagini
Cateteri di Mercir
Cateteri di Nlaton
Cateteri di foley
Cateteri punta semirigida
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Cateteri vescicali
Tipologia e caratteristiche
C. Dufour: semirigido, autostatico, a tre vie (anchesso dotato di
un palloncino di ancoraggio e la terza via serve per il lavaggio
continuo). Ha la punta con una curvatura di 30 , a becco di flauto
con due fori laterali contrapposti e sfalsati. Viene utilizzato in caso di
ematuria importante, per vesciche tamponate.
C. di Tiemann: generalmente semirigido, ha lestremit a forma
conica e con unangolatura di 30. Quasi sempre dotato allestremit
distale di una punta a oliva e perci detto anche catetere conico-
olivare. E indicato in pazienti con che presentano restringimento
delluretra (uretra stenotica)
C. di Pezzer e C. di Malecot: cateteri in gomma, autostatici,
usati in passato nella donna. Ormai in disuso, venivano introdotti
tramite un mandrino di metallo.
Cateteri vescicali
Tipologia
Catetere di Nelaton
Morbido o semirigido, ha
lestremit prossimale
arrotondata e rettilinea,
dotato di 1 o 2 fori di
drenaggio contrapposti.
Viene usato soprattutto per
cateterismo temporaneo
(prelievo di urine in sterile per coltura,
cateterismo a intermittenza).
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In base alla forma dellestremit prossimale del catetere vescicale, possiamo distinguere:
Catetere di Foley
Solitamente morbido,
autostatico ( dotato di un
palloncino gonfiabile che ne
permette lancoraggio in
vescica). Presenta 2 fori
contrapposti e simmetrici. La
sua flessibilit ed elasticit
assicura un elevato grado di
comfort al paziente
cateterizzato. Il palloncino va
gonfiato con 7 - 8 ml di
soluzione fisiologica sterile.
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In base alla forma dellestremit prossimale del catetere vescicale, possiamo distinguere:
Cateteri vescicali
Tipologia
C. di Merier
generalmente semirigido. La punta
(arrotondata), presenta una
angolatura (30 - 45) per favorire
nelluomo lintroduzione nelluretra
membranosa o prostatica; con 1 o 2
fori di drenaggio. Nei casi di
ritenzione urinaria da ipertrofia
prostatica.
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Cateteri vescicali
Tipologia
C. Dufour
semirigido, autostatico, a tre vie
(anchesso dotato di un
palloncino di ancoraggio e la
terza via serve per il lavaggio
continuo). Ha la punta con
una curvatura di 30 , a
becco di flauto con due fori
laterali contrapposti e
sfalsati. Viene utilizzato in
caso di ematuria importante,
per vesciche tamponate.
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Cateteri vescicali
Tipologia
C. di Couvelaire
Generalmente semirigido,
indicato nelluomo e nella
donna in caso di emorragia
vescicale (favorisce un buon
drenaggio) e dopo intervento
di prostatectomia.
Lestremit presenta un
ampio foro laterale e 3 fori
pi distali, laterali e
simmetrici.
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Cateteri vescicali
Tipologia
C. di Tiemann
Generalmente semirigido, ha
lestremit a forma conica e
con unangolatura di 30.
Quasi sempre dotato
allestremit distale di una
punta a oliva e perci detto
anche catetere conico-
olivare. E indicato in pazienti
con che presentano
restringimento delluretra
(uretra stenotica).
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Cateteri vescicali
Tipologia
C. di Pezzer e
C. di Malecot
Cateteri in gomma, autostatici, usati in
passato nella donna. Ormai in disuso,
venivano introdotti tramite un
mandrino di metallo.
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Cateteri vescicali
Tipologia
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Epicistostomia
Quando non possibile drenare le urine attraverso luretra, per particolari
condizioni come durante alcuni interventi chirurgici o nel caso si voglia
evitare una lunga permanenza del catetere in uretra e soprattutto nei
traumi chiusi delladdome, pu essere utilizzata la puntura sovrapubica.
.
La cateterizzazione sovrapubica linserimento di un catetere in
vescica attraverso la parete addominale anteriore
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Epicistostomia
Modalit di posizionamento:
Con tecnica di Seldinger.:si introduce per via sovrapubica un ago in vescica
e, allinterno di esso si fa passare un filo guida per pervio il tramite e
consentire il passaggio del catetere
Per puntura diretta: si utilizza un catetere dotato di un mandrino metallico con
punta tagliente e pu essere introdotto direttamente, previa anestesia locale.
La rimozione del mandrino permetter di drenare direttamente urina.
Sistema di ancoraggio:
pu essere affidato ad un palloncino gonfiabile (quindi almeno due vie),
oppure il catetere pu avere allestremit ali di ancoraggio. Generalmente
viene fissato anche alla cute con dei punti di sutura o con sistemi adesivi di
ancoraggio.
Esistono cateteri epicistostomici a tre vie che consentono anche lirrigazione
vescicale.
IL CATETERE ESTERNO
Le evoluzioni tecnologiche hanno contribuito a sviluppare
diverse tipologie di cateteri esterni /guaine.
I materiali possono essere di tre tipi:
- Lattice
- Lattice sintetico
- Silicone puro ( materiale anallergico)
RACCOGLI GOCCIA DA UOMO
Raccogligocce per uomo, capacit contenitiva fino a 150 ml, con striscia
adesiva, in busta da 5 pezzi cadauno in scatola rigida
IL CATETERISMO INTERMITTENTE
DEFINIZIONE
Il cateterismo intermittente una tecnica riabilitativa che
permette un regolare svuotamento vescicale in sostituzione
della normale minzione.
Se eseguita autonomamente si parla di autocateterismo
Prevede lintroduzione di un catetere ad una via
autolubrificato, attraverso luretra sino alla vescica. Dopo lo
svuotamento il catetere viene rimosso e gettato via
Tale manovra viene quindi eseguita pi volte al giorno
INDICAZIONI AL CATETERISMO
INTERMITTENTE
- Disturbi della continenza
- Disturbi misti di incontinenza con residuo
- Disturbi di ritenzione
- Vescica neurogena
- Trattamento delle disfunzioni vescico-sfinteriche
Costituisce la modalit di svuotamento vescicale elettiva dopo chirurgia di denervazione
detrusoriale o di cistoplastica di ampliamento;
Vantaggi non espone il paziente ai rischi e alle complicanze del cateterismo a permanenza.
Se correttamente eseguita una metodica priva di rischi e di complicanze significative .
Le controindicazioni sono : diverticoli e fistole uretrali, stenosi uretrali serrate, int.chir.
uretrali recenti, difficolt di autogestione del paziente.
Nella pratica del cateterismo intermittente vengono utilizzati cateteri monouso tipo Nelaton
in PVC o lattice e teflon, o i cateteri cosiddetti "autolubrificanti".
VANTAGGI DEL CATETERISMO INTERMITTENTE
- Migliorare la qualit della vita
- Prevenire infezioni del tratto urinario superiore
-Prevenire perdite durina dovute ad una vescica
troppo piena che pu causare incontinenza
Questa metodica applicabile in funzione al grado si
autosufficienza, destrezza , et e stato mentale del
paziente.
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Cateterismo vescicale preparazione materiale
Preparare il seguente materiale sterile su un carrello:
1. Telini sterili fenestrati o non fenestrati.
2. Garze
3. Antisettico
4. Lubrificante in confezione sterile (siringa) e/o monodose
(tubetti, bustine)
5. Soluzione fisiologica sterile in siringa
6. Cateteri di diametro vario
7. Sacca di raccolta e circuito chiuso
8. 2paia guanti sterili (e di riserva)
9. Guanti monouso non sterili
10. Renino
11. Flacone di soluzione fisiologica sterile,
siringa cono catetere sterile per eventuale lavaggio.
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Cateterismo vescicale-Preparazione paziente
Identificare il paziente
Assicurare la privacy
Informarlo sulla procedura che gli verr effettuata
Invitare il paziente autosufficiente a provvedere da solo alligiene
dellarea perineale.
Igiene e antisepsi dei genitali:
1. Eseguire una accurata igiene dei genitali
2. Eseguire unaccurata antisepsi:
3. Retrarre il prepuzio sul glande, quindi con le garze imbevute di
antisettico, procedere dal meato urinario verso la base del glande con
movimenti circolari (nelluomo)
4. Aprire le piccole labbra con la mano non dominante con laltra mano
con le garze imbevute di antisettico, procedere dal meato urinario
verso il perineo (nella donna).
Cateterismo vescicale
Preparazione paziente e del campo
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Cateterismo vescicale
Preparazione paziente e del campo
Campo sterile:
1. Effettuare accurato lavaggio antisettico delle mani.
2. Aprire il kit per il cateterismo
3. Indossare il primo paio di guanti sterili
4. Aprire il telino e disporre il materiale sullo stesso
5. Versare lantisettico su varie garze
6. Distribuire parte del lubrificante della siringa su una garza
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Cateterismo vescicale nelluomo -
: supina, gambe leggermente divaricate.
Posizione
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Cateterismo vescicale nelluomo
Procedura
1. Lubrificare luretra con lubrificante a base di lidocaina (tubi monodose con introduttore
specifico sterile) oppure distribuirlo sulla punta del catetere a partire dallestremit
prossimale per circa della sua lunghezza.
2. togliere il primo paio di guanti sterili
3. Scegliere il catetere secondo le necessit e lesito dellispezione quindi aprire le
confezioni e disporre il catetere sul telino sterile
4. indossare il secondo paio di guanti sterili
5. collegare la sacca al catetere
6. posizionare il telino fenestrato attorno al pene.
7. Cateterismo: afferrare il pene con la mano non dominante utilizzando la garza sterile,
introdurre quindi il catetere nelluretra gradualmente mantenendo il pene perpendicolare
alladdome fino ad avvertire la resistenza delluretra prostatica successivamente
abbassarlo e continuare linserimento linserimento fino al superamento del collo e/o
alla prossimit della coda del catetere.
8. Gonfiare il palloncino iniettando circa 7 cc. di soluzione fisiologica e ritirarlo
delicatamente fino a che non si avverte la resistenza del collo vescicale.
9. Eliminare il materiale utilizzato, ricoprire il paziente.
10. Lavarsi le mani
11. Registrare la procedura.
Cateterismo vescicale nella donna
Posizione: supina, ginocchia flesse e cosce ruotate verso lesterno.
Procedura
1. Lubrificare, introducendo nelluretra un lubrificante con lidocaina
(siringhe monodose) oppure distribuire il lubrificante sulla punta del
catetere.
2. togliere il primo paio di guanti sterili
3. Scegliere il catetere secondo le necessit e lesito dellispezione quindi
aprire le confezioni e disporre il catetere e la sacca sul telino sterile
4. indossare il secondo paio di guanti sterili
5. collegare la sacca al catetere
6. posizionare il telino tra le gambe della PA coprendo il perineo
7. Cateterismo: tenendo le piccole labbra aperte, introdurre il catetere
nelluretra gradualmente finch non defluisce lurina.
8. Gonfiare il palloncino iniettando circa 7 cc. di soluzione fisiologica e
ritirarlo delicatamente fino a che non si avverte la resistenza del collo
vescicale.
9. Eliminare il materiale utilizzato.
10. Lavarsi le mani
11. Registrare la procedura.
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Cateterismo vescicale
Verifiche
1. La fuoriuscita durina conferma di aver raggiunto la vescica
2. Se lurina non esce subito, schiacciare un paio di volte il catetere, se ancora lurina
non compare verificare leffettiva posizione del catetere, prima di diagnosticare
lassenza di ristagno vescicale o anuria
3. Se durante lintroduzione si avverte una resistenza insolita, ritirare un po il catetere e
ruotandolo sul suo asse procedere all introduzione, sempre con gradualit e senza
forzare se non si convinti della manovra
4. Eventualmente per garantire miglior lubrificazione delluretra (se non stato fatto
prima), si potr ricorrere allintroduzione di un lubrificante sterile con beccuccio.
5. Se durante il gonfiaggio del palloncino si avverte eccessiva resistenza e/o se nel
contempo il paziente lamenta dolore, verificare che il catetere sia effettivamente in
vescica, eventualmente utilizzando un leggero lavaggio vescicale.
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Cateterismo vescicale - Complicanze
Le problematiche maggiori che si riscontrano sono le seguenti:
Traumatismi uretrali
(da lievi lesioni della mucosa a perforazioni e false strade).
Incrostazioni / ostruzione
Irritazioni da decubito Disturbi soggettivi
Infezioni vie urinarie (IVU)
addestramento
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Cateterismo vescicale
Infezioni vie urinarie (IVU)
Principali fonti di infezione:
Endogene:
Area peri uretrale, perineale
Esogene:
Mani del personale
Strumenti e/o attrezzature contaminate.
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cateterismo vescicale
Prevenzione infezione
1. Particolare attenzione deve essere usata nel mantenimento
del catetere vescicale. Laddove possibile, utilizzare solo
sistemi chiusi di raccolta urine.
2. Lurimeter va sostituito al cambio di catetere o in caso di
contaminazione o comunque ogni 7 giorni.
3. Non disconnettere lurimeter dal catetere vescicale ma
utilizzare lapposita valvola per il prelievo di urine. In caso di
disconnessione accidentale disinfettare bene prima di
riconnettere le due estremit.
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cateterismo vescicale
Prevenzione infezione
1. Evitare il flusso retrogrado (non sollevare la sacca di urine al di sopra del
livello della vescica).
2. Assicurarsi spesso che il flusso urinario non sia impedito causando quindi
stasi urinaria ( fattore di infezione)
3. Igiene accurata della regione genitale e peri anale del paziente, accumulo
di essudato, feci o incrostazioni favoriscono la crescita batterica e sono
causa di infezioni.
4. Osservazione e controllo del paziente per la comparsa di segni di infezioni
urinarie.
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Diagnosi infermieristica:
Rischio Elevato di ipovolemia correlato a sanguinamento della ferita.
Interventi
Monitorare le perdite ematiche ( medicazione e cateteri)
Osservare la presenza di coaguli nellurina
Monitorare i parametri vitali
Monitorare Hb e HT
Motivazioni
La quantit di sangue pu variare notevolmente secondo il tipo di intervento
Segni e sintomi di shock e ipovolemia
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Diagnosi infermieristica: rischio elevato infezione post-operatoria,
correlato allo stato pre-operatorio o alla presenza di catetere
uretrale o di drenaggi addominali
Priorit assistenziale: prevenire le infezioni o riconoscerle prontamente
Interventi
1. Controllare e registrare i segni vitali secondo protocollo e avvertire il
medico in caso di anormalit
2. Controllare giornalmente la zona della ferita per rilevare eventuale
presenza di indurimento, eritema e drenaggio purulento o maleodorante.
Se prescritto provvedere alla coltura e allantibiogramma del liquido di
drenaggio
3. Controllare la perviet dei drenaggi e cateteri, irrigare se prescritto
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Interventi
1. Garantire una accurata igiene del catetere almeno una volta al
giorno. Se prescritto raccogliere ed inviare in laboratorio
campioni di urina per lesame culturale e lantibiogramma
2. Somministrare liquidi e.v. secondo prescrizione. Se non
controindicato, stimolare il paziente ad assumere 2.000-3.000
ml di liquidi per via orale in modo da assicurare una diuresi
nelle 24 ore di almeno 1.500 ml.
3. Registrare le entrate e le uscite - Bilanci
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Interventi
1. Incoraggiare il paziente a deambulare il giorno dopo lintervento
2. Somministraree documentare la profilassi antibiotica
3. Altri interventi personalizzati.
Indicatori di risultato
Entro 24 ore dalla procedura, il paziente:
Non presenta stranguria disuria pollachiuria
Non avr coaguli urinari, avr entrate ed uscite pi o meno in pareggio e non
presenter distensione pubica.
Entro 48 ore dallintervento avr un peso corporeo stabile

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