C.I. di Infermieristica clinica applicata alla oncologia:
Modulo: Universit degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Infermieristica a.a. 2013-2014 Marco Desogus 2014 2 Prerequisiti : Profilo professionale normativa vigente Anatomia e fisiologia umana Semeiotica (Segni e Sintomi ) del quadro trattato Principi di igiene - epidemiologia Protocollo- procedure- linea guida Processo di Nursing e modelli assistenziali di riferimento Problemi di salute Risposta ai bisogni -S.S.N. Universit degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Infermieristica a.a. 2013-2014 Marco Desogus 2014 3 Principi: Assistenza : Olistica Personalizzata Centralizzata Sicurezza del pz e della sua famiglia Appropriatezza , efficienza ed efficacia degli interventi Continuit assistenziale Integrazione professionisti Comunicazione efficace e coinvolgimento del pz e della sua famiglia Marco Desogus 2014 4 Assistenza preoperatoria Prericovero Assistenza intraperatoria Assistenza postoperatoria R i c o v e r o Dimissione Percorso Clinico Assistenziale del pz chirurgico PRESA IN CARICO DELLA PERSONA Marco Desogus 2014 5 Assistenza perioperatoria Come orientare il nostro processo assistenziale ? E quindi decidere le linee di intervento a) Consuetudine- prassi o E B N ( Evidence based Nursing) ? b) Documentiamo lassistenza infermieristica e impariamo dallesperienza c) In relazione ai diritti e alle preferenze del pz (autonomia) d) Con particolare attenzione alle risorse ed al contesto ? Marco Desogus 2014 6 E B N =Infermieristica basata sulle evidenze Pratica assistenziale basata su interventi di documentata efficacia ( gestione del dolore, pianificazione interventi e dimissioni, controllo delle infezioni) Standard assistenziali sviluppati da organismi riconosciuti CDC = Center for Disease Control AHRQ = Agency for Health Care and Quality NICE = National Institute for Health and Clinical Exellence Marco Desogus 2014 7 Oggigiorno l'infermiere: a-ha l'opportunit di basarsi su percorsi clinico assistenziali standardizzati da adattare ai singoli pazienti ( contestualizzazione) b-ha la necessit di garantire una reale continuit assistenziale in tutte le fasi del percorso c-ha l'esigenza di una collaborazione multiprofessionale e interdisciplinare d-ha la responsabilit di garantire interventi educativi rivolti al pz ed alla famiglia durante tutto il percorso Marco Desogus 2014 8 Come cambia il contesto CHIRURGICO Il pz Chirurgico : non pi necessariamente ricoverato La durata della degenza la pi breve possibile (D R G) La fase preoperatoria sempre piu extraospedaliera Marco Desogus 2014 9 D. R . G. Diagnosis Related Groups Marco Desogus 2014 10 Tipologia di afferenza (programmato,urgenza,emergenza) Et, genere, condizioni generali situazione sociofamiliare e culturale Diagnosi e tempo intercorso fino allIntervento Chirurgico Storia della malattia cronicit Altri problemi di salute commorbilit Impatto della patologia e vissuto del pz Fase Prericovero AMBITI DA CONSIDERARE DA PARTE DELLINFERMIERE: Marco Desogus 2014 11 Approccio Tradizionale Continuit assistenziale Maggior trauma tissutale e dimensione delle ferite e separazione dei tessuti Approccio mininvasivo Approccio Endoscopico Minor trauma tissutale minima incisione chir. Inserimento di strumenti endoscopici negli organi cavi Marco Desogus 2014 12 Modelli organizzativi in ambito CHIRURGICO Ricovero Ordinario Week Hospital Day Surgery /Day Care Chirurgia ambulatoriale Lungodegenza postoperatoria Marco Desogus 2014 13 Day surgery (chirurgia di un giorno) = Possibilit clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici, o anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive o semi invasive, in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno o con un solo pernottamento. Chirurgia ambulatoriale e Day Surgery non sono sinonimi e richiedono requisiti minimi differenti, operando la prima solo in anestesia locale e/o analgesia. La day surgery una chirurgia da attuare sempre in ambiente protetto e con precisi dettami regolati per legge. Marco Desogus 2014 14 Linfermiere in poche ore si trova a preparare il pz allintervento e poi alla dimissione, gestire un elevato numero di informazioni, attivit e domande espresse dal pz, ( gestione della terapia, del dolore, della medicazione, del drenaggio, riconoscere eventuali complicanze) Day surgery- day care Marco Desogus 2014 15 Il ricovero pu essere prolungato fino al mattino successivo , se necessario un monitoraggio delle complicanze ( ritenzione urinaria, coda anestesiologica, perdite ematiche) I benefici sono la deambulazione precoce, la riduzione dei costi, la riduzione del rischio di infezione ospedaliera. Day surgery - day care Marco Desogus 2014 16 Attualmente si possono eseguire in regime di Day Surgery interventi in chirurgia: erniaria, oncologica, flebologica, oculistica, maxillo-facciale, ricostruttiva-plastica, laparoscopica, geriatrica, pediatrica ed endocrina. ginecologica, urologica, proctologica, Convinzioni imparate e trasmesse relative alla gestione preoperatoria, intra e postoperatoria del paziente chirurgico, in particolare ad esempio sulla nutrizione, sul controllo del dolore, sulla ripresa dellattivit fisica Negli anni 90 analizzando criticamente ci si resi conto che buona parte di questi dogmi in realt non erano basati sullevidenza. Risultati migliore out come del pz. Protocollo definito fast track surgery Marco Desogus 2014 18 Anestesia epidurale o regionale Controllo ottimale del dolore Riabilitazione postoperatoria intensiva Tecnica chirurgica mininvasiva o endoscopica FORMAZIONE CONTINUA Fast track surgery = + + + + Marco Desogus 2014 19 intervento per via laparoscopica rispetto alla tradizionale incisione laparotomica. rimozione precoce del catetere vescicale, del sondino naso gastrico e di eventuali drenaggi addominali saranno la regola. nutrizione per bocca iniziale la sera stessa dellintervento la mobilizzazione, lalzarsi dal letto e camminare sar possibile il giorno dopo lintervento. Fast track surgery Marco Desogus 2014 20 (Chirurgo e infermiere) = informare adeguatamente il paziente in fase preoperatoria sulla nuova metodica e sullimportanza della stessa NON pi prescritta la restrizione alimentare, incoraggiando anzi una assunzione di determinati alimenti fino a tre ore prima dellintervento. Durante l'intervento (anestesista) limitare la somministrazione di liquidi un catetere peridurale toracico per una gestione ottimale del dolore postoperatorio limitando o evitando lassunzione di oppioidi. Fast track surgery Marco Desogus 2014 21 maggior numero di pazienti dimessi precocemente perch le condizioni di dimissibilit sono rispettate con una pi fisiologica ripresa delle attivit quotidiane. un impegno intenso e continuo che coinvolge diverse figure professionali, : il chirurgo, lanestesista, linfermiere ( il nutrizionista, il fisioterapista, lo psicologo ) soprattutto il paziente che deve essere informato e convinto dellimportanza di ci che gli viene proposto. la strada da seguire questa e che ne vale la pena anche se come sempre i cambiamenti richiedono impegno e tempo. Fast track surgery Marco Desogus 2014 22 Valutare il rischio operatorio e infettivo Informare ed educare il paz. Attuare una corretta preparazione operatoria al fine di evitare possibili complicanze chirurgiche Assistenza preoperatoria obiettivi: Marco Desogus 2014 23 Indici di gravit per lintervento Coinvolgimento di uno o pi organi e strutture del corpo Gravit della malattia per cui indicato lintervento chirurgico Possibilit o meno di unadeguata preparazione allintervento chirurgico Tipo di anestesia e durata Marco Desogus 2014 24 un coaugulo di Multifattorialit Malattie Concomitanti Malattia chirurgica Urgenza Et Tattica e tecnica chirurgica Chirurgo Assistenza infermieristica Consulto specialistico Fattori di Rischio preoperatorio: Marco Desogus 2014 25 La valutazione preoperatoria e la preparazione allintervento sono passaggi centrali nel percorso chirurgico in grado di incidere : 1. Sui tempi di recupero 2. Sulle complicanze 3. Sui risultati immediati e a distanza 4. Sulle sequele 5. Sulla vita stessa del paziente Fattori di Rischio preoperatorio: Marco Desogus 2014 26 1. Et avanzata 2. Malnutrizione 3. Obesit 4. Diabete 5. Insufficienza epatocellulare 6. Insufficienza renale 7. Neoplasia maligna 8. Ospedalizzazione prolugata 9. Tricotomia scorretta 10.Anestesia di lunga durata 11. Inesperienza del chirurgo 12.Tecnica chirurgica grossolana Fattori di Rischio infettivo perioperatorio Marco Desogus 2014 27 Preparazione preoperatoria Intestino Paziente Zona di incisione Catetere vescicale Sondino naso-gastrico Assistenza psicologica Marco Desogus 2014 28 Classificazione NICE 2010 Vasodilatazione da farmaci anestetici Immobilizzazione intraoperatoria Ipercoagulabilit da stiramento vasale Rischio tromboembolico: Fattori di Rischio perioperatorio: Marco Desogus 2014 29 Storia familiare di sanguinamenti Pregresso sanguinamento spontaneo in concomitanza ad interventi chirurgici Fenomeni emorragici dopo assunzione di aspirina o FANS Assunzione di farmaci anticoagulanti o antipiastrinici Insufficienza epatica Malattie ematologiche ( deficit coagulativi) Rischio emorragico: Fattori di Rischio perioperatorio: Marco Desogus 2014 30 Classificazione dellintervento Durata dellintervento Impianto di materiale protesico Durata della degenza prima dellintervento Patologie concomitanti ( ASA >2) Rischio infettivo legato allintervento: Fattori di Rischio perioperatorio: Marco Desogus 2014 31 Grado di contaminazione endogena della ferita Grado di contaminazione esogena della ferita Grado di risposta immunitaria sistemica Risposta locale del trauma tissutale Stato nutrizionale, patologie concomitanti, tabagismo Rischio infettivo: :Fattori di Rischio perioperatorio: Marco Desogus 2014 32 Index Risk Infection Le variabili considerate valutano: la classe di intervento il punteggio ASA la durata dellintervento Marco Desogus 2014 33 Valutazione del rischio scala di rischio ha un range che va da 0 a 3 punti, considerando tre variabili indipendenti e dello stesso peso ed ognuna vale un punto quando presente. Le tre variabili sono: a) Classificazione dello stato fisico del Paziente > 2 secondo la American Society of Anesthesiologists (ASA) Physical Status Classification a) Ferita chirurgica classificata come contaminata o sporca/infetta b) Durata dellintervento Marco Desogus 2014 34 Interventi chirurgici e contaminazione batterica Intervento pulito Intervento pulito-contaminato Intervento contaminato Intervento sporco Marco Desogus 2014 35 Classificazione degli interventi in base al grado di contaminazione batterica Lesioni non traumatiche e interventi nel corso dei quali non si riscontra alcun processo flogistico, in cui la continuit della mucosa respiratoria, intestinale o genito-urinaria non viene violata e in cui non si verifica alcuna violazione delle regole di asepsi in sala operatoria Puliti Puliti- contaminati Interventi nei quali la continuit della mucosa respiratoria, intestinale o genito-urinaria viene violata, ma senza perdite di materiale verso l'esterno. Vi rientrano gli accessi alle vie genitourinarie con urine non infette. Marco Desogus 2014 36 Classificazione degli interventi in base al grado di contaminazione batterica Contaminati Sporchi Interventi in cui sono presenti segni di flogosi acuta (senza pus), o dove vi sia una visibile contaminazione della ferita, come per es. perdite copiose di materiale da un viscere cavo durante l'intervento o ferite composte/aperte come in caso di lesioni traumatiche verificatesi meno di 4 ore prima dell'intervento Interventi effettuati in presenza di corpi estranei , pus o su un viscere cavo precedentemente perforato o su ferite composte/aperte verificatesi oltre 4 ore dell'intervento Marco Desogus 2014 37 Rischio ASA della Societ America di Anestesia Classe/Definizione CLASSE 1 Pz candidato ad int.ch. per patologia localizzata, CLASSE 2 Malattia sistemica lieve-moderata (ipertens. art.controll) CLASSE 3 Malattia sistemica grave (es. diabete mellito con complicazioni vascolari, grave malattia cardiaca). CLASSE 4 Malattia sistemica grave, con pericolo di vita (angina instabile, insufficienza epatica e/o renale avanzata. CLASSE 5 Pz moribondo, con scarse aspettative di sopravvivenza (es. IMA con shock cardiogeno). CLASSE E Il pz richiede un INT. durgenza Marco Desogus 2014 38 Raccomandazioni preoperatorie: 1- Ogni volta che possibile, identificare e trattare tutte le infezioni distanti dal sito chirurgico prima di un intervento elettivo; rimandare lintervento elettivo su un paziente con infezioni lontane dal sito chirurgico, fino a quando esse siano state risolte. Categoria IA 2. Non praticare la tricotomia nel preoperatorio, a meno che i peli in corrispondenza o attorno al sito chirurgico interferiscano con lintervento. Categoria IA 3. Se si effettua la tricotomia, praticarla immediatamente prima dellintervento, preferibilmente con un rasoio elettrico. Categoria IA Marco Desogus 2014 39 Raccomandazioni preoperatorie: 4. Controllare adeguatamente il livello di glucosio nel sangue in tutti i pazienti diabetici e soprattutto evitare liperglicemia nel periodo preoperatorio. Categoria IB 5. Incoraggiare lastinenza dal fumo. Per lo meno, incoraggiare i pazienti ad astenersi per almeno 30 giorni prima dellintervento dal fumare sigarette, sigari, pipa o di ricorrere a qualsiasi altra forma di consumo ditabacco (es. masticare- succhiare). Categoria IB Marco Desogus 2014 40 Raccomandazioni preoperatorie: 6. Non rifiutare la somministrazione di emoderivati necessari ai pazienti chirurgici, motivandola come mezzo per prevenire le SSI. Categoria IB 7. Esigere che i pazienti facciano la doccia o il bagno utilizzando un agente antisettico, almeno la notte prima del giorno dellintervento. Categoria IB 8. Pulire e lavare a fondo la regione dellintervento e quella circostante, per rimuovere le grosse particelle contaminanti, prima di eseguire la preparazione antisettica della cute. Categoria IB Marco Desogus 2014 41 Raccomandazioni preoperatorie: 9. Usare un agente antisettico appropriato per la preparazione della cute Categoria IB 10. Praticare la preparazione antisettica della cute in modo concentrico, muovendosi dal centro verso la periferia del sito chirurgico. Larea preparata deve essere abbastanza estesa per poter allungare lincisione, per crearne di nuove e per linserimento di drenaggi, se necessario. Categoria II 11. Ridurre la durata del ricovero preoperatorio al minimo possibile, sufficiente a consentire una adeguata preparazione preoperatoria del paziente. Categoria II Marco Desogus 2014 42 Raccomandazioni preoperatorie: 12. Assenza di raccomandazioni circa la riduzione o sospensione delluso sistemico di steroidi prima dellintervento. Questione irrisolta 13. Assenza di raccomandazioni sulla nutrizione preoperatoria dei pazienti chirurgici con lunico fine prevenire SSI. Questione irrisolta 14. Assenza di raccomandazioni sullapplicazione topica preoperatoria di mupirocina nelle narici per prevenire SSI. Questione irrisolta 15. Assenza di raccomandazioni circa le misure per aumentare lossigenazione della ferita chirurgica per prevenire SSI. Questione irrisolta Marco Desogus 2014 43 Antisepsi delle mani e degli avambracci dellquipe chirurgica 1. Tenere le unghie corte e non utilizzare unghie artificiali. Categoria IB 2. Effettuare un approfondito lavaggio preoperatorio delle mani, per almeno 2-5 minuti, usando un appropriato antisettico .Lavare le mani e gli avambracci fino ai gomiti. Categoria IB 3. Dopo aver effettuato il lavaggio chirurgico delle mani, tenere le mani sollevate e distanti dal corpo (gomiti in posizione flessa) cosicch lacqua scorra dalle dita verso i gomiti. Asciugare le mani con asciugamani sterili e quindi indossare camice e guanti sterili. Categoria IB Marco Desogus 2014 44 4. Pulire lo spazio al di sotto di ogni unghia prima di effettuare il primo lavaggio chirurgico delle mani della giornata. Categoria II 5. Non portare gioielli alle mani o alle braccia. Categoria II 6. Assenza di raccomandazioni a proposito delluso di smalto per le unghie. Questione irrisolta Marco Desogus 2014 45 1.Somministrare una profilassi antibiotica solo quando indicato e selezionare gli antibiotici in base alla loro efficacia contro i patogeni pi comunemente causa di SSI per lo specifico tipo di intervento e in base alle raccomandazioni disponibili. Categoria IA 2.Somministrare la dose iniziale di antibiotico per via venosa, in modo tale che ci sia una concentrazione battericida nel siero e nei tessuti del paziente nel momento in cui eseguita lincisione.. Categoria IA 3.Prima di operazioni elettive al colon-retto, in aggiunta alla raccomandazione 2, preparare meccanicamente il colon tramite luso di clisteri Profilassi antimicrobica Marco Desogus 2014 46 4. Somministrare per via orale agenti antimicrobici non assorbibili, in dosi frazionate durante il giorno prima dellintervento. Categoria IA 5. Per interventi di taglio cesareo ad alto rischio, somministrare lagente profilattico antimicrobico subito dopo la chiusura del cordone ombelicale. Categoria IA 6. Non somministrare routinariamente vancomicina per la profilassi antimicrobica. Categoria IB Profilassi antimicrobica