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4) Il casus belli:
Il 28 giugno 1914, le tensioni arrivarono ad un punto critico quando uno studente serbo, Gavrilo
Princip, assassinò Francesco Ferdinando, l’arciduca erede al trono asburgico a Sarajevo.
3. I PRINCIPALI EVENTI DELLA GUERRA:
L’occasione dell’attentato permise all’impero Asburgico e alla Germania di dare inizio alle
ostilità, mentre l’impero Asburgico voleva annientare il pericolo Balcanico, la Germania, sperando
in un atteggiamento neutrale della Gran Bretagna, sperava di annientare la Francia ancora prima che
la Russia fosse pronta a schierare tutte le sue truppe.
3) Le strategie di guerra:
La strategia tedesca: basata sul piano SCHLIFFEN. Si pensava di attaccare la Francia
passando per il Belgio ed arrivare all’invasione di Parigi in brevissimo tempo, per poi spostare
immediatamente le truppe sul fronte russo (dal momento che l’idea era quella che i russi ci
avrebbero messo più tempo per spostare le loro truppe che la Germania ad arrivare a Parigi per
poi disporsi sul fronte russo).
La strategia anglo-francese: mirava ad aggravare la situazione tedesca sul piano delle risorse.
Si sapeva che se la guerra non fosse stata “lampo”, la Germania avrebbe potuto perdere per
scarsità di risorse. Così si predispose il blocco navale inglese che doveva isolare la Germania
dal punto di vista dell’approvvigionamento delle risorse.
4. L’INTERVENTO ITALIANO:
CAP. II
1. LO STALLO DEL 1915-16