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In Italia Nel mondo
Roma. Dunque i Ds raccolgono le criti-
che, individuano con onest gli errori, e
ammetteranno doverosamente le contrad-
dizioni. Ma lo faranno per respingere la
vergognosa aggressione e il tentativo di
delegittimazione morale di cui si procla-
mano vittime. I colori del melodramma so-
no riusciti a scongiurarli, cos come hanno
oscurato la paura che qualcosa di brutto
possa ancora sopraggiungere dalle procure
di Roma e Milano. Dopo una giornata di ne-
goziati interni, dopo che marted notte Mas-
simo DAlema aveva assicurato che i diri-
genti diessini si sarebbero pre-
sentati allappuntamento uniti
come un sol uomo, la direzione
nazionale di ieri andata come
promesso. E cominciata con lo
sventolio della ritrovata con-
cordia, si conclusa con un or-
dine del giorno unitario nel qua-
le il partito ha voluto accredita-
re la propria monumentale su-
periorit rispetto alle vicende
giudiziarie che riguardano le
scalate bancarie. Agevolati dal-
la tenue autocritica dalemiana
di tre giorni fa (Lopa di Uni-
pol stata un azzardo), i Ds
hanno trovato il loro punto
dequilibrio nel rifiuto orgo-
glioso di essere processati
per intelligenza con Giovanni Consorte.
Nellautodifesa da ogni accusa di collate-
ralismo con lex presidente della compa-
gnia assicurativa consanguinea, nella ri-
vendicazione di una speciale moralit che
si pretende immutata malgrado gli attacchi
di una parte dellestablishment economico
ed editoriale (Ci aggrediscono, ma noi sia-
mo persone perbene, ha detto il segretario
Piero Fassino); e malgrado il centrodestra
abbia tentato dilluminare per quanto pos-
sibile gli aspetti pi limacciosi delle inter-
cettazioni fin qui pubblicate sui giornali.
Il presidente del partito, Massimo DAle-
ma, si spinto un poco pi avanti. Fino a
dire che loperazione finanziaria delle coo-
perative rosse su Bnl era una cosa seria e
vantaggiosa per il paese. E che lombra di
ritorno dei banchieri baschi sullistituto ca-
pitolino non un segnale favorevole per il
nostro sistema economico. Non solo. Ferma
restando la fiducia nei magistrati, DAlema
ha lamentato ancora una volta lo spio-
naggio ai danni dellopposizione, riferen-
dosi ai colloqui tra Piero Fassino e Con-
sorte registrati dalla guardia di finanza e
finiti sulla prima pagina del Giornale. Uni-
ca ammissione di responsabilit: un defi-
cit di valutazione delle resistenze e ostilit
politiche innescate dalloperazione di
Unipol su Bnl. Perch, se come dice DA-
lema nessuno ha fatto un tifo da curva
sud, certo che quello dei Ds non stato
un contegno neutrale sulla faccenda. E ora
che Bankitalia si pronunciata contro il
sogno della banca assicuratrice romano-
emiliana, la classe dirigente diessina
Fassino in testa deve necessariamente
certificare lesistenza di destini separati. Il
che tuttavia non significa rinunciare a cer-
te pretese di grandezza, a giudicare dalla
vecchia critica disseppellita da Fassino
contro Luca Cordero di Montezemolo:
Sbaglia quando invita le cooperative a oc-
cuparsi soltanto di supermercati.
Questi sono giorni amari
Se DAlema portava il volto dellorgoglio
ferito, Fassino era il pi indicato anche fi-
siognomicamente per dire ai compagni
che questi sono giorni amari. Con queste
parole ha aperto la direzione. Ed stato ap-
plaudito pure da chi, alla sua sinistra, come
Fabio Mussi e Cesare Salvi, di l a poco
avrebbe perfino un po ecceduto nellap-
puntare sui Ds medaglie di superiorit eti-
ca. Non va sottovalutato il fatto che la mi-
noranza della Quercia, ieri, ha ottenuto da
Fassino limpegno pubblico per una gestio-
ne pi collegiale del partito. Formalmente
si tratta di unarretramento del potere fas-
siniano, cheverrsottopostoaverificheset-
timanali da parte dellufficio di presidenza.
E la fine del consolato con DAlema? Chis-
s. Per lo meno una novit che incoraggia
Antonio Bassolino a reclamare una rap-
presentanza dellopposizione allinterno
della segreteria. Infine c Walter Veltroni.
Preceduto da una certa curiosit, il suo in-
tervento non poteva che confermare il cli-
ma generale. Malgrado questo, il sindaco di
Roma ha detto che il rischio principale
quello di arroccarci, di pensare che la so-
luzione sia quella di una campagna di tutti
contro tutti. Una buona contromisura, per
Veltroni, sta nel lasciare inascoltato il ri-
chiamo di un riflesso che viene dal passa-
to per proseguire invece nellincontro
strategico tra le diverse culture riformiste.
Tutto questo nel giorno in cui, dopo la
mezzabocciaturadi FaustoBertinotti, i Co-
munisti italiani rifiutano di sottoscrivere la
bozza del programma prodiano. Il Profes-
sore ieri ha definito pessimo linizio del-
la campagna elettorale, promettendo di
non dare il suo contributo ai veleni.
FASSINO: NESSUNA QUESTIONE MO-
RALE. SIAMO GENTE PERBENE. Lo ha
ribadito il segretario della Quercia nel suo
discorso alla direzione del partito: Sono
giorni amari. Siamo vittime di una campa-
gna di aggressione condotta dalla destra
che pur di non perdere le elezioni non esi-
ta ad annientare lavversario. Fassino ha
poi sottolineato che sono esponenti della
maggioranza a essere implicati negli af-
fari di Fiorani, ha riconosciuto che su Uni-
pol qualcosa non ha funzionato e ha ri-
lanciato sul Partito democratico. Per Prodi:
Il Partito democratico rimane il punto di
riferimento di un cammino comune. La di-
rezione Ds ha approvato un ordine del gior-
no unitario sul caso Unipol-Bnl.
Il premier Silvio Berlusconi ha dichiara-
to di avere conoscenza di ulteriori elementi
sullaffare Unipol: Sto pensando di por-
tare questa cosa a conoscenza della ma-
gistratura. I Ds hanno risposto: Se sa
qualcosa vada in procura. Il segretario
dei Ds si costituito parte offesa nel-
linchiesta in corso a Milano per le in-
tercettazioni delle telefonate con
Consorte. Una vicenda che DAle-
ma ha definito di spionaggio.
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Smentisco di conoscere alcun di-
rigente della Banca popolare di
Lodi. Cos Bossi sulle notizie
pubblicate dai giornali secon-
do le quali avrebbe
avuto 100 milioni di
lire dallIstituto di
credito.
Il Tribunale dei mini-
stri ha chiesto di poter
procedere nei confronti del ministro
Alemanno accusato di aver ricevuto dalla
Parmalat di Tanzi contributi illeciti da de-
stinare ad An. Alemanno ha deciso di ri-
nunciare allimmunit parlamentare.
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La tassazione delle rendite finanziarie si
pu aumentare. Lo ha detto Berlusconi a
Porta a Porta.
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La guardia di finanza in Bankitalia, su in-
dicazione dei pm della Procura di Roma,
ha acquisito ieri la documentazione relati-
va allistruttoria chiusa con la bocciatura
dellOpa di Unipol su Bnl.
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Alle elezioni con misura e rispetto . E
linvito al dialogo che ieri il presidente
Ciampi ha rivolto a tutti i partiti.
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Amnistia. Il gruppo dei Ds alla Camera
ha deciso ieri sera di mantenere la posizio-
ne per lastensione sugli articoli del prov-
vedimento di clemenza (in esame oggi) che
riguardano lamnistia e di votare s allin-
dulto. Il gruppo Dl orientato per il no al-
lamnistia e il s lindulto. An e Lega Nord
contrarie.
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La Rosa nel pugno sar nellUnione. Lo
ha confermato ieri Prodi.
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Niente scioperi durante le Olimpiadi in-
vernali di Torino. Laccordo tra governo e
parti sociali eviter scioperi dal 31 gennaio
al 23 marzo nei trasporti e nei servizi.
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Una mina stata recapitata a Mediaset.
Lordigno, privo di innesco, era dentro una
busta indirizzata al Tg5 ed stata aperta da
un impiegato di Cologno Monzese.
Mediaset ha avviato la procedura che
porter alla cessione del 2,73 per cento di
Hopa a Fingruppo per 45.766.000 euro.
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Michele Santoro torna in video su Raitre a
febbraio e su Raidue a maggio.
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Borsa di Milano. Mibtel: 27.511 (+0,89%).
BLAIR: NESSUNA MISURA E ESCLU-
SA CONTRO TEHERAN. In un discorso di
fronte al Parlamento, il premier britannico
ha attaccato la decisione dellIran di ri-
prendere il suo programma nucleare e ha
sottolineato che la prima cosa da fare un
accordo per deferire lIran al Consiglio di
sicurezza dellOnu. Poi dovremo decidere
quali misure prendere. E nulla pu essere
escluso. Immediata la risposta del presi-
dente iraniano Ahmadinejad che ha rilan-
ciato la sfida: Il governo e la nazione ira-
niana non hanno paura del baccano del-
lOccidente e continuer i suoi programmi
nucleari con determinazione e saggezza.
E prevista per oggi a Berlino la riunio-
ne di Francia, Germania e Gran Bretagna,
insieme a Solana, ministro degli Esteri del-
la Ue, che dovr valutare le mosse di Tehe-
ran sul nucleare. La Russia si associata
agli Stati Uniti nellesprimere profonda
delusione per la decisione dellIran.
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Nuovo allarme in Cina per linfluenza
aviaria dopo che lOrganizzazione mondia-
le della Sanit (Oms) ha annunciato altre 2
vittime causate dal virus killer. Un altro al-
larme stato lanciato dalla Fao: Il virus
potrebbe diventare endemico in Turchia e
potrebbe diffondersi nonostante le misure
di controllo gi prese. Nuovi focolai sono
stati scoperti in Romania e in Indonesia.
La Ue ha esteso il monitoraggio degli uc-
celli selvatici e del pollame sino alla fine del
2006 e ha stanziato fondi aggiuntivi per
aiutare a combattere linfluenza aviaria.
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Il presidente iracheno Talabani si detto
fiducioso riguardo la creazione di un nuo-
vo governo nel giro di un mese.
Tre soldati americani sono rimasti ucci-
si nellesplosione di un ordigno a Fallujha.
Due ex alti ufficiali del deposto regime di
Saddam sono stati assassinati a Baghdad.
Ucciso in unimboscata anche un ufficiale
del ministero degli Interni.
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Il voto con cui il Parlamento ucraino ha
sfiduciato il governo destabilizza la situa-
zione ed un atto irresponsabile. Lo ha
affermato il presidente Yuschenko.
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Lieve miglioramento per Sharon. Lo
hanno detto i medici dellospedale Hadas-
sah, pur sottolineando che le sue condizio-
ni restano gravi ma stabili. E stata so-
spesa la somministrazione di anestetici.
Kadima, il nuovo partito di Sharon, con-
tinua a salire nei sondaggi. Un nuovo rile-
vamento gli assegna 44 dei 120 seggi della
Knesset. I dirigenti del partito pensano di
confermare Sharon al primo posto della lo-
ro lista elettorale.
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La distruzione dIsraele non menzionata
fra gli obiettivi della piattaforma elettorale
di Hamas, che stata resa nota in vista del-
le elezioni del 25 gennaio. Il documento, co-
munque, esorta alla lotta armata.
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Il magistrato belga Brammertz il nuovo
capo della commissione Onu sullomicidio
di Hariri, lex premier libanese assassinato
il 14 febbraio del 2005. Lo ha nominato il se-
gretario delle Nazioni Unite, Annan.
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Per noi il trattato morto. Lo ha detto il
ministro degli Esteri olandese, Ben Bot, al-
la presidenza austriaca della Ue riferendo-
si alla Costituzione europea.
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Nuova revoca dellimmunit per Pinochet
per due omicidi eseguiti nellambito dello-
perazione Carovana della morte, scattata
il giorno del golpe nel settembre del 1973.
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Un uomo ha ferito sette persone con un
coltello in una sinagoga di Mosca.
IL FOGLIO
ANNO XI NUMERO 10 DIRETTORE GIULIANO FERRARA GIOVED 12 GENNAIO 2006 - 1
quotidiano
La direzione dei Ds
Autocritica finanziaria,
autodifesa politica,
autocelebrazione morale
Il partito di Fassino e DAlema sventola
la ritrovata unit. Veltroni chiede di
non ascoltare il richiamo del passato
Il rimpianto per lopa fallita
Milano. Il cortile di casa comincia a
preoccupare Washington, ma con giudizio. I
paesi a sud degli Stati Uniti si stanno deci-
samente allontanando dalle politiche eco-
nomiche care agli Stati Uniti e si stanno pe-
ricolosamenteavvicinandoai suoi nemici di
sempre. Nonbastavail populistavenezuela-
no Hugo Chvez, arricchito dal prezzo del
petrolio alle stelle. Non erano sufficienti
lexsindacalistaLulainBrasile, RicardoLa-
gos in Cile, il peronista Nestor Kirchner in
Argentina, TabarVasquez inUruguay eora
leroe dei cocalero Evo Morales in Bolivia.
Al prossimo giro potrebbe toccare a Michel-
le Bachelet in Cile (domenica), forse di nuo-
voaDaniel Ortegain
Nicaraguae, aluglio,
a Lopez Obrador in
Messico. Washington
sa che non sono tutti
novelli Castro, nono-
stante Chvez e Mo-
rales indichinoil dit-
tatore cubano come
un modello. Alcuni
dei nuovi o dei pros-
simi capi di governo
provengono da sini-
stra, anzi dallestre-
ma sinistra, altri so-
no populisti di vec-
chio stampo. Guada-
gnano ovunque con-
sensi inrelazioneallepoliticheeconomiche
neoliberiste, giudicate col marchio di fab-
brica di Washington. Con leccezione del Ci-
le, ha scritto su Newsweek Jorge Castaneda,
queste politiche economiche, ovvero le libe-
ralizzazioni, le privatizzazioni, i tagli alla
spesa, gli investimenti stranieri e le politi-
che fiscali, non hanno funzionato a dovere.
Lacrescitaeconomicarestamoltobassanon
solo rispetto ad altre regioni, ma anche ri-
spetto alla stessa America Latina di
trentanni fa. Lacorruzionesemprepiva-
sta, lasicurezzadiventatounproblemapi
grande e ovviamente non piace la sottomis-
sione dei governi locali nei confronti di
unAmministrazioneamericanaconsiderata
indifferente, se non apertamente ostile. In
realt anche in Cile cominciano a criticare
le liberalizzazioni degli anni Ottanta e No-
vanta. La socialista Michelle Bachelet e il
suoavversarioconservatoreSebastinPie-
ra sono daccordo soltanto sulla necessit di
cambiare il tanto rinomato sistema pensio-
nistico cileno, preso a modello in mezzo
mondo. AncheBush, conlasuapropostapoi
abortita di introdurre conti pensione perso-
nali, si era esplicitamente ispirato al siste-
ma cileno. I difensori di quel sistema, come
leconomista Jos Piera, oggi al Cato Insti-
tute, sostengonochelepropostedei duecan-
didati alla presidenza siano pura e sempli-
ce demagogia.
Cile, Brasile e Uruguay hanno o avranno
capi di governo socialisti che certamente si
trovanoindisaccordoconWashingtonsuva-
ri temi di politica estera, sociale e commer-
ciale, manonfinoal puntodaromperedav-
vero congli Stati Uniti. Il Brasile proprio ie-
ri ha bloccato, su richiesta americana, la
vendita di navi militari al Venezuela di Ch-
vez (il qualeminacciadi servirsi inCina). So-
no politici pragmatici che conoscono bene i
danni cheil comunismohafattoallAmerica
latina e sanno altrettanto bene che dovran-
no muoversi allinterno di una cornice eco-
nomicaglobaleinfluenzatadagli Stati Uniti.
E potenzialmente pipericoloso laltro tipo
di populismo, quellovenezuelano, boliviano
e magari quello del vincitore annunciato
delle elezioni messicane del 2 luglio. Ma gli
analisti ricordanocomeanchenei momenti
di confronto piaspro conWashington, Ch-
vez non ha mai chiuso i rubinetti del petro-
liodaesportareinAmerica.
La rivolta contro il muro
Il presidente messicano Vicente Fox non
hamai risparmiatocriticheaBush, maaWa-
shington considerato unserio uomo di go-
vernononchunalleato. Manonsi potrpi
candidare. Il favorito il candidato di sini-
stra Andres Manuel Lopez Obrador, gi sin-
daco di Citt del Messico, il quale si presen-
ta con programma iper populista in difesa
dei poveri. Foxhaprovatoadichiararloine-
leggibile, ma non c riuscito. Gli analisti
americani non sono ancora in grado di pre-
vedere quanto il nuovo presidente si allon-
taner dalle politiche non ostili al mercato
di Fox e dei predecessori Zedillo e Salinas.
Poi c lemigrazione. Nei giorni scorsi a
Citt del Messico si tenuto un vertice con
Messico, Colombia e Repubblica Dominica-
na, in cui stata contestata lapprovazione
da parte del Congresso di W ashington del
Border Protection, Anti-Terrorism, and Il-
legal Immigration Control Act, una legge
che, tralealtrecose, prevedelacostruzione
di una barriera high tech di un migliaio di
chilometri sul confine tra Stati Uniti e Mes-
sico. Questo mentre da due anni Bush pro-
pone un approccio diverso: rafforzamento
dei controlli allafrontiera, accompagnatoda
unprogrammadi legalizzazioneatempodei
clandestini conunlavoro negli Stati Uniti.
America latina e di sinistra
Per Bush il cortile di casa
un guaio. Ma pi
chiassoso che pericoloso
I paesi a sud degli Usa si allontanano
dalle politiche economiche care alla
Casa Bianca. Il problema immigrazione
Domenica tocca al Cile
La Giornata realizzata incollaborazione conDire
Con la sua solita prosa
generosa nei confronti
delle persone che han-
no perso, Francesco
Merlo ci pone una que-
stione delicata: Come
si pu mettere sullo
stesso piano da un lato
Ricucci elasuabandadi speculatori edi pre-
stigiatori finanziari e dallaltro Della Valle,
cheunimprenditoreconunmarchiointer-
nazionale?. Giustadomanda. Mahamai let-
to, Merlo, quella scrittrice tutta acqua e sa-
pone e buoni sentimenti della Silvia Balle-
stra? Restava, invece, il solidoRedelleMar-
che, lindustriale delle suolette e delle finte
scarpe da golf il quale, tramite la sua segre-
teria newyorkese questo burino voleva
dialogareconlei, unincapacecheavevacau-
satoil fallimentodi unadittapiccolamaflo-
ridissimaeoradovevaapparireagli occhi del
rapace una specie dentit studentesca gio-
vanile inoffensiva, docile, di cui fare un sol
bocconeeraunburinoambiziosoeuncaz-
zo di presenzialista. Ora, va ovviamente
esclusochelaBallestraavesseinmenteDel-
laValle, maMerlocapircomeil tipoantro-
pologico che descriveva, ormai quasi dieci
anni fa, rendesse disperante la distinzione
(almeno da piccoli) tra un tipo del genere e
diciamounRicucci.
Questo numero stato chiuso inredazione alle 20,15
GEORGE W. BUSH
Redazione e Amministrazione: L.go Corsia Dei Servi 3 - 20122 Milano. Tel 02/771295.1 Poste Italiane Sped. in Abbonamento Postale - DL 353/2003 Conv. L.46/2004 Art. 1, c. 1, DBC MILANO
Alito annoia e vince
C
auto, indipendente, modesto, sereno, di-
staccato, rassicurante, sicuro di s. E
apparso cos Samuel Alito nei primi due
giorni di udienze alla commissione Giusti-
zia del Senato. Il contrario di evasivo, in-
sincero e deferente, come lo descrive
Maureen Dowd sul New York Times. Nes-
suno mi ha detto cosa dovevo dire, ha di-
chiarato lavvocato italoamericano ex giu-
dice della Corte dappello della Pennsylva-
nia, scelto da Bush per sostituire Sandra
Day OConnor alla Corte suprema. Nessu-
no al di sopra della legge, nemmeno il
presidente e la Corte suprema, rispon-
dendo a una domanda del senatore demo-
cratico Patrick Leahy. Fallito quindi ogni
tentativo dei democratici di far sembrare
Alito come un estremista. Alito quasi riu-
scito a far sbadigliare il pubblico per la sua
bravura. La noia mi ha reso molto, molto
felice, ha detto un senatore repubblicano.
Alito ha spiegato senza battere ciglio che i
giudici hanno un ruolo limitato e che lui ri-
spetter le precedenti sentenze della Corte
suprema, come la Roe vs. Wade sullaborto.
Ma con i suoi saggi silenzi ha fatto capire
che non avverr in modo assoluto, altri-
menti Plessy vs. Ferguson sarebbe ancora
nei libri. Nella sentenza Plessy (1896), la
Corte suprema stabil la costituzionalit di
una legge segregazionista della Louisiana.
ADDIO MIRROR
Salv la regina ma perse il trono
dei tabloid per delle foto false
Per Piers Morgan non si lamenta
P
iers Morgan non fa la lagna. Come po-
trebbe? E un ragazzo fortunato. A veva
ventotto anni e si occupava di spettacoli al
Sun. Sua madre non era poi troppo conten-
ta, quandoerastatoassuntoavevadovutodi-
re alledicolante di portarle quel tabloidac-
cio ogni giorno, oltre al suo amato ed ele-
gante Times. Un giorno il suo direttore gli
diede un biglietto per Miami. Doveva anda-
re a incontrare il nuovo editore, tal Rupert
Murdoch. Cosa vuole da me?, Vai a vede-
re. A Miami Murdoch lo porta in giro, pas-
seggiano sulla spiaggia, la sera c una festa,
lo presenta ai suoi collaboratori: Lui
Piers Morgan, unmiogiovaneamicoinglese,
sar il nuovo direttore del News Of the
World. Il NOTW ledizione domenicale
del Sun. La mamma di Piers dovr vergo-
gnarsi un giorno solo a settimana. Alla vigi-
liadel primonumerodalui diretto, unuomo
nudo con i genitali dipinti di verde si para-
caduta su Buckingham Palace. Abbattendo
la regola numero uno dei domenicali: Il sa-
bato non succede mai nulla.
Due anni dopo, Morgan diventer diretto-
re del Mirror . Fino a quel 14 maggio del
2004, quando, due settimane dopo le foto di
un soldato inglese che piscia su un prigio-
niero di guerra, due settimane dopo smenti-
te, dubbi, contestazioni circa lautenticit
delle foto, Morganviene convocato dai gran-
di capi, e nessuna segretaria osa guardarlo
in faccia, e come nella sceneggiatura di un
film americano anni Ottanta gli viene chie-
sto indietro il Blackberry, immediatamen-
te, per favore, e viene accompagnato alla
porta. Deve farsi recuperare giacca e telefo-
no dalla (ex) segretaria, nella sua ex stanza,
e farseli portare fuori. Ha trentanove anni,
ed un ex direttore.
The Insider (Random House, 7 sterline e
99) il libro meno lagnoso che trombato po-
tesse scrivere, ed anche un irresistibile
spaccato delle commistioni tra giornalismo
e potere. Di quella fondamentale compo-
nente che Liz Smith (la rubrichista del New
York Post che probabilmente la pi famo-
sa cronista pettegola del mondo) sintetizz
come accesso. Guadagnarsi la fiducia dei
protagonisti, metodooppostoal mitodel do-
ver darelanotizia. Cmoltochepufar in-
nervosire chi abbia il mito della notizia, in
The Insider, diario di dieci anni di direzioni
di tabloid. Il 31 agosto 1997, ad esempio. Il
giorno pi lungo per chiunque facesse quel
mestiere. La morte di Diana Spencer. Le fo-
tochearrivano. Avevaunariaserena, come
sedormisse. Ceraunrivolodi sanguechele
scendeva dal labbro, ma nessun altro segno
evidente di ferite. Fissai lo schermo per mi-
nuti, ripetendo solo Fuck me. Non avevo
mai vistoimmagini pisensazionali. Poi rea-
lizzai lenormit di quel che stavo guardan-
do. Morgan chiama lagenzia. Fa ritirare le
foto. Nessuno le ha mai pubblicate. Due pa-
gine dopo al telefono con lattendente del
principe Carlo, che gli dice che la famiglia
reale a Balmoral ,terrorizzata, che non
sanno cosa fare, che il protocollo dice
Mark, la cosa migliore che la regina pu fa-
re mettere quella cazzo di bandiera a
mezzasta, tornare, e parlare alla nazione in
tv. La mattina dopo il Mirror titola: Il tuo
popolo sta soffrendo, parla con noi, la ban-
diera a mezzasta e lattendente telefona
per comunicarechelareginastatornandoe
che Carlo si far vedere con i figli: Assicu-
rati che sia affettuoso, che non li tratti con
freddezza protocollare, sarebbe un disa-
stro. Carlo terr Harry per mano, quel gior-
no, eMorganpotrdiredi aver salvatolaco-
rona. In fondo la storia non di chi fa le co-
se, ma di chi pu convincentemente raccon-
tare di aver suggerito il modo in cui era be-
nefosserofatte: inquestosensosublimelo
scambio tra Morgan che si complimenta per
il discorso su Diana di Blair, il modo in cui
ha toccato le corde giuste, la principessa
del popolo, e Alastair Campbell che ri-
sponde: S, sono stato bravo, vero?.
Mica lEspresso
Laccesso, si diceva. Chiamare lallora mi-
nistro dellInterno Jack Straw per dirgli che
suo figlio ha venduto droga a un giornalista,
chenonloscriverannoperchminorenne,
ma insomma ci stesse attento. Scoprire che
il padre ha portato il figlio in commissaria-
to. Aquel puntodecideredi scriverlo, prima
che lo faccia qualcun altro. Ma senza fare i
nomi. E tutti i ministri con figli minorenni
improvvisamente sono sospetti. L accesso.
Vedersi offrire dalla nuova fidanzata del
maggioreHewitt leletterecheDianagli ave-
va scritto durante la loro relazione, fingere
di volerle pubblicare, restituirle alla fami-
glia. Laccesso. Fare una piazzata a Camp-
bell perch Cherie ha detto al Sun di essere
incinta, e doveva essere unesclusiva del
Mirror. Ricevere le scuse di Blair . Dieci an-
ni cos. Sepoi ti licenziano, cosavuoi chesia.
Era il Mirror, mica lEspresso.
OGGI NEL FOGLIO QUOTIDIANO
LIRAN AL PUNTO
DI NON RITORNO
CONTRO I TURBANTI A TOMICI,
lavorare per il meglio e prepararsi
al peggio (editoriale pagina tre)
ISPEZIONE DI BUNDESBANK
sulle attivit italiane di Deutsche
Bank (pagina tre)